Documentazione SGQ SIRQ 200/Piani rev. 4 del 10/09/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO “TORTONA B” Scuole in rete per la Qualità Viale Kennedy, 14 – 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131863159 – Fax 0131890225 E-mail [email protected] E-mail certificata [email protected] Sito Web www.istitutocomprensivotortona.it 2014 - 2015 “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust) Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) E’ lo strumento che rende note le attività offerte dal servizio scolastico Costituisce la carta d’identità collettiva dell’istituto Esprime la progettualità educativa anche in relazione con il territorio Il POF è un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto scuola-alunni-famiglia. Il POF è adottato dal Consiglio di Istituto ed elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti ed ha durata annuale: ogni anno la scuola, quindi, ripete il percorso di progettazione/revisione/approvazione. Il POF è un documento pubblico che si può ritirare su richiesta in segreteria oppure scaricare in formato digitale dal sito della scuola. Il POF è in visione in ogni plesso. Alle famiglie degli alunni che si iscrivono al primo anno della Scuola dell’Infanzia e alle classi prime della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, sarà distribuito un opuscolo informativo, contenente gli obiettivi del P.O.F., i percorsi e i progetti dei tre ordini di scuola. 2 Premessa L’Istituto Comprensivo “Tortona B” nasce nell’anno scolastico 2012/13, in seguito alla razionalizzazione della rete scolastica, attuata nel territorio tortonese dagli Enti Locali con capofila il Comune di Tortona e in accordo con l’Ufficio Scolastico Provinciale, in ottemperanza al DPR n° 81/2009. Riunire la scuola secondaria di primo grado “Mario Patri” e la scuola primaria “Salvo D’Acquisto” nello stesso istituto è stata una scelta obbligata, in quanto sono dislocate nello stesso edificio. Ciò ha favorito il superamento di precedenti difficoltà nell’attribuzione di spazi in base alle necessità dei due ordini di scuola. L’attuale realtà scolastica comprende anche la vicina scuola dell’infanzia “Mary Poppins” di Tortona che insieme all’ asilo nido e al micronido rappresenta il polo educativo della “Tortona Sud”. Fanno parte inoltre dell’Istituto Comprensivo la scuola dell’infanzia “La collina fiorita” e la scuola primaria “Edmondo De Amicis” di Sarezzano, la scuola dell’infanzia “Mario Bogliolo” e la scuola primaria “Felice Bogliolo” di Villalvernia e la scuola secondaria di primo grado di Villaromagnano. La costituzione formale di un istituto comprensivo non comporta automaticamente la condivisione di una stessa idea della scuola, del suo ruolo, dei suoi compiti e di come realizzarli. Consapevole di questa situazione, il personale scolastico ha intrapreso un percorso di confronto sui temi dell’educazione e della didattica al fine di costruire un “vero” istituto comprensivo. Di conseguenza il POF di questo istituto non è un documento statico, ma rappresenta/documenta le scelte compiute nel cammino di costruzione della nostra identità e del nostro progetto educativo. Progetto educativo che sicuramente ha valorizzato le esperienze precedentemente compiute dai diversi ordini di scuola e, in particolare, quelle relative alla continuità. La costruzione della nostra identità si è arricchita e si arricchirà dal confronto con altri soggetti territoriali, istituzionali e non, che si occupano di educazione e di cultura. La stesura del POF è stata affidata ai docenti incaricati del ruolo di Funzione Strumentale dell’Area 1: “Gestione del Piano dell’Offerta Formativa” che, dal confronto con i colleghi dei vari ordini di scuola, hanno elaborato gli obiettivi e hanno definito “cosa deve contenere un POF per essere rappresentativo della nostra realtà scolastica”. I punti ritenuti essenziali hanno dato origine all’indice che è qui riportato. Quest’anno scolastico l’Istituto Comprensivo “Tortona B” è diretto dalla prof.ssa Stefania Continillo. 3 Le scuole…la Scuola Negli ultimi giorni dell’estate passata, percorrendo il Viale Kennedy alla scoperta della mia nuova città, ho abbracciato con lo sguardo gli ampi viali alberati e le palazzine delle scuole “Mario Patri”, “Salvo D’Acquisto” e “Mary Poppins” ed ho sorriso attraversando il torrente in cui nuotavano le anatre: le scuole colorate avrebbero accolto i bambini in un ambiente bello e pulito. Ho intrapreso il mio nuovo incarico con gioia, e ho presto esplorato anche le scuole "M. Bogliolo” e “F. Bogliolo” di Villalvernia, “La collina fiorita” e “Edmondo De Amicis” di Sarezzano e la scuola media di Villaromagnano. Otto scuole…una sola Scuola. L’anno scolastico è iniziato con l’impegno corale di un gruppo molto numeroso composto da Docenti, Personale di Segreteria e Personale ausiliario, in un ordinato programma di organizzazione e preparazione fino all’arrivo dei bambini e dei ragazzi; il percorso didattico, iniziato il 15 settembre, continua in ogni scuola realizzando ogni giorno, poco a poco, la formazione delle nuove generazioni. La vivacità e la varietà delle iniziative proposte nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie che formano il nostro Istituto Comprensivo costituiscono una ricchezza culturale ed educativa, presentando in tante forme lo sviluppo dell’unico impianto comune alla Scuola. Dalla conoscenza e dallo scambio tra i Docenti nasce l’arricchimento continuo dell’offerta formativa, frutto della condivisione delle esperienze diverse delle singole scuole che compongono l’Istituto Comprensivo “Tortona B” Si realizza così il Piano dell’Offerta Formativa, che sintetizza ed illustra le diverse esperienze curricolari e progettuali, rappresentando con parole e immagini la nostra identità. Ai Genitori, primi maestri dei bambini, è consegnato il POF, virtualmente, affinchè possano seguire con l’immaginazione i loro figli, intenti ad imparare nelle ore trascorse a scuola, insieme ai loro compagni ed Insegnanti. A tutta la comunità scolastica, personale interno e famiglie, va il mio saluto: ringrazio ciascuno per l’opera preziosa che accompagna gli alunni nella crescita ed offro la mia personale collaborazione ed il mio piccolo contributo. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Stefania Continillo 4 Indice L’idea di scuola (la vision / la mission) pag. 6 Gli obiettivi del Piano pag. 8 Il curricolo d’Istituto pag. 9 Le scelte didattiche (i laboratori / i progetti) pag. 10 Le scelte organizzative (l'organizzazione delle scuole dell'infanzia/ l'organizzazione delle scuole primarie/l'organizzazione delle scuole secondarie di primo grado/l’organizzazione dell'ufficio di segreteria) pag. 16 I rapporti scuola-famiglia pag. 31 La valutazione pag. 32 La formazione pag. 34 La documentazione pag. 35 L’autovalutazione d'istituto pag. 36 La gestione e la valutazione del POF pag. 37 La costruzione del POF pag. 37 ALLEGATI : Allegato n° 1 - Curricolo verticale Allegato n° 2 - Dettaglio dei progetti dell’Istituto Allegato n° 3 - Regolamento dell’Istituto - Carta dei servizi Allegato n° 4 - Protocollo accoglienza nuovi docenti Allegato n° 5 - Protocollo accoglienza personale ATA Allegato n° 6 - Protocollo continuità Allegato n° 7 - Protocollo accoglienza alunni stranieri Allegato n° 8 - Piano di Inclusione dell’Istituto Allegato n° 9 - Struttura organizzativa dell’Istituto Allegato n° 10 - Patto educativo di corresponsabilità 5 L’idea di scuola Dotarsi di una vision, di una mission e di una serie di obiettivi, comunicarli, dichiararli, è indispensabile per stabilire un’identità di scuola, per fornire una rotta da seguire, per indicare un orizzonte, un passaggio dalla situazione attuale a quella di un futuro possibile, se realizzato insieme. LA NOSTRA VISION Condividere un’idea di scuola non è cosa da poco. Ci sembra che i docenti del nostro istituto, partendo dal dichiarato in precedenza e dall’agito, stiano cercando di farlo. Dalle precedenti esperienze e dal percorso di confronto in atto, traspare la volontà di essere/diventare una COMUNITA’ EDUCANTE, nella quale condividere pratiche e intenti. Una comunità educante è una comunità che consente tempi e luoghi dove i processi di confronto e dibattito possano avere luogo, dove sia possibile condividere e costruire un percorso comune attraverso la partecipazione di tutti. Una società plurale come quella in cui viviamo ha bisogno, come non mai prima d’ora, di persone che sappiano assumersi la responsabilità delle proprie opinioni, ma che sappiano accettare che le proprie opinioni possano cambiare nel confronto con quelle degli altri. La scuola quindi va intesa come spazio per progettare “futuri” ricchi di senso per ciascuno, dove all’insegnare ad apprendere si affianca l’insegnare ad essere. Condividere una vision ci serve a: - chiarire la direzione verso cui dobbiamo andare per incrementare l’unità del nostro istituto e la sua autonomia; dare motivazioni e strumenti alle persone per potersi muovere nella giusta direzione, anche se i passi possono essere difficoltosi; coordinare in modo rapido ed efficace le azioni di molte persone. La vision deve essere: - comprensibile condivisibile e fattibile accompagnata da strategie e azioni coerenti Per costruire l’identità e l’unitarietà del nuovo istituto e per dare visibilità all’esterno alle sue scuole è necessario focalizzare l’attenzione su alcuni obiettivi particolarmente significativi: • • • sviluppare l’identità e il senso di appartenenza nel personale scolastico, negli allievi e nei genitori; • ampliare la conoscenza, i rapporti, le integrazioni e le sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del territorio. favorire la crescita della solidarietà organizzativa tra gli operatori scolastici; sviluppare la connessione e l’integrazione delle competenze di ciascuno attraverso il confronto e il “lavoro insieme”; Il nostro è un progetto ambizioso che punta ad una scuola di qualità nell’ottica del miglioramento continuo, che si muove in un contesto di continuità, ma che non trascura l’innovazione. 6 LA NOSTRA MISSION La nostra scuola si richiama ai valori ed ai principi che sono contenuti nella Costituzione e agisce per l’affermazione dei diritti enunciati nella stessa e nelle dichiarazioni internazionali. Intende tutelare i diritti: • • • di tutti i bambini e i ragazzi/ adolescenti • ad essere aiutati a costruire uno “stare insieme” civile, solidale e responsabile ad essere considerati portatori e produttori di cultura ad essere aiutati a esprimere e a sviluppare quante più potenzialità e capacità posseggono e possono acquisire da soli, con i compagni, con gli adulti ricavando il senso di un’identità interattiva di ricerca, acquisizione, costruzione e co-costruzione delle idee e dei processi di conoscenza Tutto ciò al fine di perseguire una personalità autonoma, autodeterminante che partecipa attivamente alla costruzione di una cultura del territorio dove vive, integrata da culture, etnie, concezioni laiche e religiose diverse. • • • • • dei docenti e di ogni scuola di discutere e concorrere alla definizione di ogni scelta predisporre piani progettuali, obiettivi e metodologie di lavoro, strategie didattiche scegliere contesti di ricerca e di formazione definire i ruoli, le funzioni e i relativi mandati all’interno dell’organizzazione scolastica Il tutto nell’ambito degli obiettivi, delle strategie e dei valori assunti come principi dall’intera comunità scolastica. • • • delle famiglie ad essere preventivamente e adeguatamente informate della vision e della mission della scuola di partecipare attivamente, attraverso apposite istanze organizzative, alla gestione dei problemi dell’organizzazione e dell’esperienza scolastica a conferma dell’importanza che si connette alla loro collaborazione e corresponsabilità nella crescita e nella formazione dei loro figli La mission dell’istituto è di conseguenza quella di: accompagnare gli alunni nella crescita dando loro opportunità di apprendimento e fornendo gli strumenti utili al raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali, tenendo conto delle specificità di ognuno, di aver cura delle relazioni/ degli ambienti/ dei contesti per costruire una comunità scolastica in cui il ben-essere sia un elemento fondamentale. assumere un ruolo attivo all'interno del territorio in cui si opera 7 Gli obiettivi del POF Garantire il successo formativo di tutti gli alunni tenendo conto delle potenzialità, dei tempi e dei ritmi di apprendimento individuali Stimolare negli alunni il gusto ed il piacere della scoperta, della ricerca, dello studio Favorire la relazione con gli altri nel riconoscimento e nel rispetto delle diversità (di genere, di etnia, di cultura, di religione) vissute come risorsa per uno scambio reciproco che aiuti a crescere ed affrontare la complessità del mondo odierno Sostenere gli alunni nello sviluppo dell’autonomia e della capacità di scelta Costruire un “ambiente” didattico (tempi, spazi, strumenti, materiali, modalità di lavoro) per far sì che gli alunni incontrino i saperi e i modi di apprendere/operare della società adulta, per sviluppare competenze e linguaggi Fornire gli strumenti dell’alfabetizzazione culturale per permettere a tutti di continuare ad apprendere per tutta la vita Insegnare ad “imparare insieme”, mettendo i propri apprendimenti a disposizione degli altri al fine di creare contesti di lavoro cooperativi per costruire conoscenze e competenze spendibili nel futuro Aiutare gli alunni ad esercitare i propri diritti, a riconoscere quelli degli altri, ad accettare i propri doveri e ad assumersi le proprie responsabilità. 8 Il curricolo d’istituto Nell’ottica della costruzione di un curricolo d’istituto realmente praticato, all’inizio del mese di settembre, i docenti dell’istituto, suddivisi in gruppi formati da insegnanti appartenenti ai tre ordini di scuola, hanno intrapreso un percorso per condividere ed elaborare scelte relative a obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina, metodi, contenuti, tipologie di verifiche e criteri di valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. I docenti sono partiti dalle proposte didattiche più significative e dalle sperimentazioni sugli ambienti di apprendimento più idonei ad ottenere una maggiore partecipazione degli alunni nella costruzione collettiva di conoscenze, compiute sul curricolo da un gruppo di docenti coinvolti in un percorso nazionale di formazione e ricerca in rete con altri quattro istituti comprensivi del territorio. Dal punto di vista del curricolo disciplinare, su uno schema comune, sono stati fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine di ciascun ordine di scuola. Sono stati di conseguenza elaborati i relativi descrittori in modo progressivo dai cinque ai quattordici anni. Dato che l’istituto si caratterizza per una progettualità che consente di compiere esperienze di cittadinanza attiva, un’attenzione particolare è stata dedicata all’elaborazione di un curricolo di cittadinanza. (vedi allegato n° 1) 9 Le scelte didattiche La volontà di costituire una COMUNITA' EDUCANTE nella quale condividere pratiche e intenti, comporta un modo di operare che caratterizza la scuola nel suo complesso, dagli alunni ai docenti: quello di partire dalle conoscenze implicite che il rapporto con ogni realtà sollecita e dai concetti che ognuno si è precedentemente formato per costruire conoscenze condivise, sempre più correlate e strutturate, formalizzabili e comunicabili ad altri, oltre che utilizzabili dai singoli soggetti. Nella costruzione di conoscenze si apprendono insieme abilità e competenze logiche, linguistiche, relazionali e comunicative. Si acquisiscono le tecniche e gli strumenti essenziali per comprendere i saperi consolidati a livello adulto nella nostra società, e per avviare una personale e collettiva produzione culturale e critica. Uno dei compiti principali della scuola è quello di scegliere e sperimentare contesti e metodologie di apprendimento adeguati ai bambini ed ai ragazzi che continuamente si sviluppano ed imparano in un costante percorso di ricerca. Il gruppo docente, guidando gli alunni nella costruzione di conoscenza, rivede e riorienta le piste di lavoro, ricerca nuove e migliori strategie di intervento rispondenti alla realtà in continua evoluzione, tenendo presenti i traguardi del curricolo e i bisogni degli alunni. Le scelte dei docenti del nostro istituto si stanno orientando sempre di più verso l’organizzazione di ambienti di apprendimento agganciati alla realtà, dove la conoscenza non è riprodotta ma è costruita, affrontando compiti, anche complessi, che stimolano a pratiche riflessive e metacognitive, alla collaborazione coi compagni, all'uso dei vari strumenti informativi e dei molteplici linguaggi del sapere. Il percorso di confronto sulle strategie d’insegnamento privilegia una didattica più interattiva e dialogata, ricca di problemi, progetti e attività integrate che contestualizzano gli apprendimenti. Dove il ruolo dell'insegnante diventa quello di facilitatore e mediatore culturale, i contenuti disciplinari diventano strumenti di analisi di una realtà affrontata e gli studenti co-produttori di una conoscenza da costruire e condividere, imparando a padroneggiare l'incertezza, a “…sapere cosa fare quando non si sa cosa fare…”(Claxton, 1998). Il processo di insegnamento-apprendimento ha come traguardo nel nostro istituto quello di diventare: - significativo e autentico, attraverso esperienze “forti” e la scelta di contesti realistici e rilevanti - sociale, attraverso l'organizzazione di contesti educativi cooperativi che favoriscono il confronto delle idee individuali per la costruzione di conoscenze condivise, la scoperta dei propri modi di rapportarsi con gli altri e con gli ambienti, l'acquisizione di consapevolezza dei propri modi di imparare e anche dei cambiamenti che il confronto con gli altri produce - partecip-attivo, attraverso la predisposizione di momenti in cui gli alunni imparano a esprimere serenamente ciò che sanno, a confrontarlo con quello che sanno i compagni, a cambiare idea, a imparare dagli altri, a valorizzare i compagni e a sentirsi valorizzato, a lavorare in un gruppo e ad assumersi la responsabilità, insieme agli altri componenti, del lavoro del gruppo stesso. I docenti promuovono e attuano anche progettazioni partecipate con il territorio per favorire lo sviluppo della cittadinanza attiva, che genera il senso di appartenenza a una comunità con la consapevolezza della rilevanza del contributo di ciascuno per la sua piena realizzazione. Il percorso educativo/didattico è strutturato tenendo presente elementi fondamentali e irrinunciabili per il bambino/ragazzo: • essere ascoltato e valorizzato come individuo nel proprio essere, nel proprio sapere e nel proprio saper fare; 10 • • • incontrare un clima relazionale sereno, intenso e positivo e sperimentarsi nella relazione con l’altro attraverso vissuti che favoriscono il confronto e la condivisione; trovare nell’adulto una figura di mediazione che l’aiuti nella scoperta delle cose; fare esperienze significative rispetto alle proprie rappresentazioni della realtà; essere rispettato nel proprio tempo di apprendimento in un ambiente strutturato a sua misura. I docenti dell’istituto ritengono che siano indicatori di un buon modo di fare scuola: • • • • • la condivisione delle scelte educative • • • • la flessibilità organizzativa l'attenzione al tema della continuità l'attivazione di percorsi interculturali l’inclusione degli alunni diversamente abili la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni l'utilizzazione razionale degli spazi educativi il rapporto costante fra insegnanti e famiglie la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionale I laboratori La didattica laboratoriale permette di organizzare contesti di apprendimento privilegiati, dove l’azione concreta e la metariflessione producono costruzione di conoscenza autentica per lo sviluppo delle competenze. Questa metodologia crea la condizione ideale per favorire il lavoro di gruppo, che consente agli alunni di elaborare significati che individualmente non potrebbero raggiungere, in quanto possono essere costruiti solo insieme agli altri. I diversi linguaggi si sviluppano nei laboratori come risorse e strumenti del sapere, ai quali attingere per affrontare e risolvere “compiti” autentici. 11 La didattica operativa, che si realizza nei laboratori delle scuole dell'infanzia, consente di connettere i momenti del "fare" e del "riflettere" attraverso una spirale continua che porta all'elaborazione delle idee e dei concetti. Le esperienze nei laboratori hanno anche un forte impatto dal punto di vista emotivo per i bambini, coinvolgendoli e motivandoli ad apprendere con "corpo, mente, cuore" in un processo che lascia traccia nella memoria. Il metodo cooperativo arricchisce ulteriormente i bambini che imparano, strada facendo, che insieme possono fare "di più e meglio". Nella scuola del plesso centrale le insegnanti hanno programmato laboratori diversificati per età: • • • tre anni ----> laboratori dell'acqua, delle fiabe, del corpo quattro anni----> laboratori della natura, dell'ascolto, del corpo, del colore cinque anni----> laboratori dell'ambiente, delle emozioni, del corpo, del colore Nelle monosezioni dei plessi esterni, le insegnanti organizzano attività laboratoriali (scientifiche, espressive, motorie, pittoriche) con due gruppi di livello. autentica per lo sviluppo delle competenze. 12 Per realizzare queste scelte didattiche le insegnanti hanno: progettato e strutturato gli spazi elaborato e adottato un modello orario con compresenza nelle ore di laboratorio ( 10.30-12.00) scelto di lavorare a sezioni parallele aperte, formando gruppi di bambini meno numerosi delle sezioni (tre gruppi su due sezioni; quattro su tre). Le insegnanti progettano inoltre al di fuori della scuola, laboratori " a cielo aperto" dove i bambini hanno la possibilità di esplorare, sperimentare, ricercare, dare il proprio contributo di cittadinanza; questi momenti costituiscono un'occasione unica per la verifica delle competenze acquisite a scuola. Essi si realizzano attraverso le uscite : • nel quartiere (negozi,uffici pubblici, pinacoteca, musei, teatro, parco Scrivia, aree verdi...) • nei parchi naturalistici della zona • negli ambienti e aziende agricole ( vigne, campagne, orti, serre..) • al Museo interattivo "A come Ambiente" di Torino Il soggiorno-studio nella località montana di Pracatinat (To) per i bambini dell'ultimo anno, oltre ad offrire un'esperienza ricca di stimoli in un ambiente diverso, perfettamente integrata con la progettazione didattica della scuola e in sintonia con le linee educative del POF, diventa: • un contesto privilegiato dove mettere in atto le competenze acquisite dai bambini nei tre anni di scuola • l'occasione per i genitori di vedere "sul campo" le scelte educativo-didattiche delle insegnanti. Anche nella scuola primaria e secondaria di primo grado la didattica laboratoriale assume un ruolo importante: nelle varie sedi sono presenti laboratori di informatica, di attività espressive, di musica, di scienze e di inglese, oltre alla biblioteca per gli alunni. 13 I progetti L’attività progettuale dell’istituto è ricca e variegata. È opportuno segnalare la presenza di vari progetti trasversali ai diversi ordini di scuola, le progettazioni partecipate con il territorio e quelle di educazione alla sostenibilità ambientale, i progetti che permettono di compiere esperienze di cittadinanza attiva e quelli di approccio/potenziamento delle competenze in lingua straniera. La presenza nell’istituto di insegnanti particolarmente preparati nel settore delle attività espressive offre inoltre la possibilità di progettare percorsi di musica, arte e drammatizzazione altamente qualificati con finalità prettamente formative che educano all'utilizzo di canali di comunicazione ed espressione non verbali, straordinaria risorsa per la crescita individuale e sociale della persona. Nella realizzazione di questi progetti, si usufruisce talvolta anche del contributo di esperti esterni, nella maggior parte dei casi senza gravare sul bilancio della scuola, ma utilizzando forme di autofinanziamento da parte dei genitori o accogliendo le proposte di persone qualificate disposte a collaborare gratuitamente, in quanto risorsa interna alla scuola (genitori, nonni...) o del territorio (associazioni ed enti). L'educazione motoria e sportiva costituisce un'altra area fondamentale ampliata attraverso l'attuazione di progetti specifici: la scuola ha il compito di offrire l'opportunità a tutti i bambini e i ragazzi di fare attività sportiva, indipendentemente dalle scelte extrascolastiche, sia per gli aspetti riguardanti la salute e la corretta crescita corporea che per le potenzialità educative dell'attività: il gioco cooperativo, il rispetto delle regole... L’elenco dettagliato di tutti progetti dell’Istituto è consultabile nell’allegato n°2. Progetti trasversali a diversi ordini di scuola Educazione Educazionealla allasostenibilità sostenibilitàambientale ambientale Approccio/potenziamento delle competenze di lingua straniera: Diffusione delle lingue comunitarie (Certificazione Starters e Ket) CLIL Laboratorio di Latino “Ricordare il passato per costruire il futuro”: attività e riflessioni su significativi eventi storici Continuità per favorire il passaggio degli alunni tra i vari ordini di scuola dal nido/micronido/famiglia alla scuola dell’infanzia dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado Educazione alla cittadinanza attiva dalla scuola secondaria di primo Consiglio Comunale dei ragazzi grado alla scelta della scuola Educazione alla legalità Potenziamento delle competenze secondaria di secondo grado musicali Educazione alla salute • • • • MusiKanto Laboratori musicali Approccio a canzoni e musiche Concerto di fine anno Recupero per alunni in difficoltà di apprendimento Attività individualizzate e a piccolo gruppo Prendimi per mano Potenziamento delle competenze motorie/sportive Sportivamente insieme Gioco, sport e movimento Approccio / potenziamento delle competenze logico-matematiche: Giochi matematici Progetto Diderot 14 Progettazioni partecipate col territorio • Progetti di educazione alimentare con l’ASL – AL e con il contributo di esperti esterni • Laboratori scuola – formazione: per la prevenzione del disagio e la riduzione della dispersione scolastica (in rete con le agenzie formative e le istituzioni scolastiche del territorio. Scuola capofila) • Cooperare per la prevenzione dell’insuccesso scolastico e la promozione dell’agio a scuola (in rete • • con le scuole del territorio) Rete provinciale disagio socio-relazionale e ambientale Progetto per l’integrazione degli alunni stranieri neo – immigrati 15 Le scelte organizzative Le scelte organizzative devono essere costruite in modo coerente con l’idea di scuola e il progetto formativo poiché ne rappresentano la realizzazione operativa. Dato che la scuola può essere definita un sistema organizzato finalizzato all’apprendimento e alla relazione tra soggetti, le sue scelte organizzative non possono essere in contrasto con le sue finalità. Nel nostro istituto l’organizzazione è differenziata a seconda dell’ordine di scuola, ma anche a seconda del numero di frequentanti e di sezioni o classi che funzionano nelle singole realtà territoriali. Le decisioni organizzative adottate cercano di essere, con i limiti di personale e di bilancio, coerenti con le scelte educative/didattiche e tese a migliorare la partecipazione alle scelte dell’istituto. Occasione privilegiata di confronto e condivisione è la certificazione del Marchio S.A.P.E.R.I. , conseguita nel 2010 dalla scuola secondaria di primo grado ed estesa a tutto l’istituto Comprensivo nell’anno scolastico 2012-13. A tal fine è stata individuata una commissione apposita composta dal Dirigente Scolastico, dal DSGA, da personale amministrativo e da docenti appartenenti ai tre ordini di scuola, con il compito di confrontarsi sui vari percorsi progettuali, sulle realtà organizzative presenti nell’istituto e sulle diverse esigenze dei tre ordini di scuola e con lo scopo di favorire un processo di autovalutazione. Nell’ambito di questo confronto è stato elaborato il regolamento d’istituto (vedi allegato n°3) partendo da un’analisi dei regolamenti precedentemente in uso nei tre ordini di scuola, concordando una parte comune completata dalle integrazioni specifiche per i vari gradi. Con la collaborazione del personale di segreteria è stato attuato un processo di revisione, modifica, integrazione e diffusione di una modulistica comune, relativa agli aspetti didattici e organizzativi per docenti, personale ATA, genitori. È stato condiviso tra tutti gli insegnanti il protocollo di accoglienza dei nuovi docenti e quello del personale ATA ((vedi allegato n°4 e n°5). In base alla stessa logica sono stati formati gruppi di lavoro “misti” distribuendo gli incarichi sui tre ordini di scuola per favorire un percorso di confronto e condivisione sui temi dell’educazione, della didattica e dell’organizzazione, al fine di essere un “vero” istituto comprensivo. Nella stessa ottica il Collegio Docenti, ritenendo opportuno favorire il confronto, ha deciso di attribuire a insegnanti appartenenti ai tre ordini di scuola le Funzioni Strumentali Area 1 – Gestione del Piano dell’Offerta Formativa, Area 2 – Sostegno al lavoro dei docenti, Area 3 – Interventi e servizi per gli studenti e Area 4 – Rapporti scuola territorio e continuità didattico - educativa. È stato costituito uno staff di direzione costituito dal Dirigente scolastico, dai suoi collaboratori, dalle funzioni strumentali e dai coordinatori di plesso. Visto che l’istituto comprende vari plessi dislocati in realtà territoriali diverse e non vicini tra loro e, data la necessità di lavorare in stretta collaborazione con le Amministrazioni comunali, sono stati individuati dei referenti/coordinatori di plesso. La struttura organizzativa comprende anche i coordinatori di classe nelle scuole secondarie di primo grado dell’istituto, con il compito di favorire il passaggio delle informazioni sia in un senso che nell’altro, di gestire gli adempimenti burocratici e di organizzare i rapporti scuola-famiglia. È prevista l’elaborazione di progetti trasversali ai tre ordini di scuola che coinvolgano alunni di età diversa, oltre che progetti organizzati e gestiti da docenti di ordini di scuola diversi rivolti a gruppi di alunni appartenenti anche a ordini di scuola diversi. Come ad esempio quello che vede coinvolti gli allievi delle classi quinte delle scuole primarie dell’Istituto nel percorso di lingua inglese per acquisire la certificazione Starters e quello che vede coinvolti gli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto nel percorso di lingua inglese per acquisire la certificazione Ket che si svolgono entrambi in orario 16 extrascolastico, e ancora le attività di lingua inglese rivolte ai bambini dei cinque anni delle scuole dell’infanzia dell’Istituto. Si intende promuovere la costruzione di una rete per lo scambio di materiali, informazioni, comunicazioni. Vengono attuati percorsi/progetti di continuità, per favorire il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro. Le esperienze compiute in precedenza sono state formalizzate all’interno di un protocollo di continuità (vedi allegato n.°6) definito secondo criteri condivisi per il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. Per il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria è in uso una scheda di presentazione individuale, predisposta negli anni passati dal team docente dell’infanzia, poi visionata dalla commissione continuità ed aggiornata in incontri annuali tra gli insegnanti degli anni ponte. Vengono attuati anche percorsi di continuità : - con l’asilo nido secondo un progetto di riferimento steso insieme alle educatrici negli anni passati - con il micronido integrato, con le classi prime e quinte della scuola primaria all’interno del progetto “Vado a conoscere la mia scuola”. Ogni plesso sviluppa il progetto comune concordando modalità e tempi per adattarli ai diversi contesti. Sono state anche condivise le modalità di accoglienza e integrazione degli alunni stranieri, visto che l’aumento progressivo del numero di questi ultimi rappresenta nella scuola un dato di grande rilevanza culturale e sociale. La scuola ha la responsabilità di favorirne l’accoglienza e l’integrazione, in una prospettiva di apertura verso la diversità. La disponibilità a conoscere e ad apprezzare la cultura dell’altro come risorsa per una crescita reciproca sono il fondamento su cui costruire i nostri progetti educativi. Agli alunni stranieri neo-immigrati vengono pertanto forniti, in prima battuta, quegli imprescindibili strumenti linguistici atti a favorire la comunicazione, l’interazione e la comprensione della cultura del Paese ospitante, nella ferma convinzione che solo attraverso la conoscenza si possa pervenire ad un adeguato e proficuo confronto culturale e quindi, in ultima istanza, all’obiettivo di una piena realizzazione della loro 17 integrazione/inclusione. È stato pertanto concordato un protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri (vedi allegato n°7), per definire tutte le azioni con cui avviare l’inserimento scolastico nel nostro istituto di bambini e ragazzi di altre nazionalità. Sono state condivise tra i docenti dell’istituto le seguenti modalità di integrazione/inclusione degli alunni con disabilità: la valorizzazione delle diversità e la promozione del rispetto delle differenze; un coinvolgimento di tutti gli insegnanti e di tutti gli operatori scolastici; una modalità di approccio centrata non solo sugli obiettivi, ma anche sulle relazioni; un approccio il più possibile individualizzato, con obiettivi dell’apprendimento e dello sviluppo personale rapportati alle capacità personali di tutti e di ciascuno; il potenziamento delle abilità individuali con specifiche progettualità e percorsi educativi; la promozione di strategie integranti, quali il lavoro di coppia, il gruppo di mutuo aiuto; la collaborazione con le famiglie per una condivisione delle strategie messe in atto. È stato costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) formato dal Dirigente Scolastico e dai suoi collaboratori, dalle Funzioni Strumentali, dagli insegnanti di sostegno e da una rappresentanza dei genitori del Consiglio d’Istituto. Tale gruppo ha il compito di aggiornare il Piano di Inclusione dell’istituto (vedi allegato n°8). Come obiettivo centrale dell’azione educativa, il nostro istituto si prefigge la realizzazione del successo formativo per tutti gli alunni, contrastando i fenomeni di dispersione scolastica e abbandono, prevenendo e affrontando il disagio nelle relazioni e attenuando le difficoltà di apprendimento. A tale scopo sono stati progettati molteplici interventi, sia a livello individuale per singoli alunni, sia come offerta della scuola per fasce di alunni, anche in collaborazione con enti e istituzioni del territorio. Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado sono stati attivati progetti di recupero delle abilità di base per alunni in difficoltà di apprendimento. La scuola secondaria di primo grado è scuola capofila nel progetto di rete LAPIS Laboratori scuola – formazione, elaborato e gestito con le agenzie formative e le istituzioni scolastiche del territorio per la prevenzione del disagio e la riduzione della dispersione scolastica. Per quanto riguarda i Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) e nei casi di Esigenze Educative Speciali (E.E.S.), la scuola offre strumenti compensativi e misure dispensative adeguati ai singoli alunni. I docenti predispongono un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), che viene poi condiviso con le famiglie per ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.). Gli insegnanti, dopo aver preso visione delle eventuali diagnosi, sono disponibili ad incontrare gli specialisti che seguono gli alunni e a concordare strategie d’intervento. Inoltre l’istituto si sta attivando assieme alle altre scuole e ad altri soggetti – agenzie territoriali per la formazione dei docenti di classe/sezione della scuola dell’infanzia e primaria al fine di acquisire quelle conoscenze e quegli strumenti indispensabili per affrontare e gestire questa tipologia di difficoltà. Obiettivo primario è quello di individuare precocemente e, di conseguenza, prevenire i disturbi di apprendimento quali dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia. Per questo motivo durante l’anno scolastico è’ previsto uno screnning denominato “Pappagallo” per l’identificazione precoce delle difficoltà fonologiche per gli alunni dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia e uno screnning denominato “Spillo” per l’identificazione precoce delle difficoltà di decodifica della lingua scritta per gli alunni del primo e secondo anno delle scuole primarie, oltre alla somministrazione, da parte di esperti dell’equipe del prof. Giacomo Stella, di uno screnning per l’identificazione precoce delle difficoltà di scrittura sempre per gli alunni del primo e secondo anno delle scuole primarie. Nella realizzazione delle proprie finalità educative, l’istituto ritiene molto importante l’interazione con il territorio nelle sue diverse espressioni: 18 come utilizzo delle risorse esterne a fini educativi come interventi di esperti a supporto delle attività educative/didattiche come realizzazioni di progettazioni partecipate con enti/istituzioni/associazioni presenti nel territori Struttura organizzativa (vedi allegato n°9) DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Stefania Continillo COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: Boccaccini Patrizia - scuola secondaria di primo grado Bottiroli Danilo - scuola primaria Mensi Rita - scuola dell’infanzia LE FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 “Gestione del Piano dell’Offerta Formativa”:Bidoggia Sonia - scuola dell’infanzia Guglielmino Mariangela - scuola primaria Novelli Maria Grazia - scuola secondaria di primo grado Area 2 “Sostegno al lavoro dei docenti”: Bitetti Maria Luisa - scuola secondaria di primo grado Area 3 “Interventi e servizi per gli studenti”: Barabino Lucia - scuola primaria Concaro Primina - scuola secondaria di primo grado Togni Magda – scuola dell’infanzia Area 4 “Rapporti scuola territorio e continuità didattico - educativa”: Ambroggi Anna - scuola primaria Bellone Luisa - scuola secondaria di primo grado Gattolin Anna Gabriella - scuola dell’infanzia STAFF DI DIREZIONE: Dirigente Scolastico prof. Stefania Continillo I collaboratori: Boccaccini Patrizia - scuola secondaria di primo grado Bottiroli Danilo - scuola primaria Mensi Rita - scuola dell’infanzia Le funzioni Strumentali: Bidoggia Sonia - scuola dell’infanzia Guglielmino Mariangela - scuola primaria Novelli Maria Grazia - scuola secondaria di primo grado Bitetti Maria Luisa - scuola secondaria di primo grado Barabino Lucia - scuola primaria Concaro Primina - scuola secondaria di primo grado Togni Magda – scuola dell’infanzia Ambroggi Anna - scuola primaria Bellone Luisa - scuola secondaria di primo grado Gattolin Anna Gabriella - scuola dell’infanzia I coordinatori/referenti di plesso Scuola dell'Infanzia “Mary Poppins”di Tortona: Mensi Rita Scuola dell'Infanzia “La collina fiorita”di Sarezzano: Rovelli Maria Carla Scuola dell'Infanzia “Mario Bogliolo” di Villalvernia: Bonissone Ornella 19 Scuola Primaria “Salvo D'Acquisto” di Tortona: Bottiroli Danilo Giacinto Carlo Scuola Primaria “Edmondo De Amicis” di Sarezzano: Semino Vilma Scuola Primaria “Felice Bogliolo” di Villalvernia: Cremante Carla/Ferrarsi Maria Stefania Scuola secondaria di primo grado di Villaromagnano: Novelli Maria Grazia - responsabile della sezione distaccata I COORDINATORI/REFERENTI DI PLESSO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE Scuola dell'Infanzia “Mary Poppins”di Tortona: Mensi Rita Scuola dell'Infanzia “La collina fiorita”di Sarezzano: Rovelli Maria Carla Scuola dell'Infanzia “Mario Bogliolo” di Villalvernia: Bonissone Ornella Scuola Primaria “Salvo D'Acquisto” di Tortona: Bottiroli Danilo Giacinto Carlo Scuola Primaria “Edmondo De Amicis” di Sarezzano: Semino Vilma Scuola Primaria “Felice Bogliolo” di Villalvernia: Cremante Carla/Ferraris Maria Stefania IL RESPONSABILE DELLA SEZIONE DISTACCATA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Novelli Maria Grazia (Villaromagnano) COMMISSIONE MARCHIO S.A.P.E.R.I. - Continillo Stefania - Dirigente scolastico Bitetti Maria Luisa - insegnante responsabile Marchio Saperi Bellone Luisa - insegnante Boccaccini Patrizia - insegnante Bottiroli Danilo Giacinto Carlo - insegnante Guglielmino Mariangela - insegnante Sorlini Cristina - insegnante Mensi Rita insegnante Spalla Barbara insegnante Boido Paolo - Direttore Servizi Generali Amministrativi Castellano Anna – assistente amministrativo 20 L'organizzazione delle scuole dell'infanzia Le scuole dell’infanzia dell’istituto presentano due differenti caratteristiche strutturali: alla “Mary Poppins” di Tortona funzionano sette sezioni, costituite sulla base dell’età degli alunni, mentre le scuole di Sarezzano e Villalvernia ospitano una monosezione ciascuna. Da queste caratteristiche strutturali, conseguono anche differenti modalità organizzative. SCUOLA DELL’INFANZIA” MARY POPPINS” TORTONA Sezioni Numero alunni docenti di sezione 2 A dei 3 anni 26 TOGNI Magda TOMAGHELLI Giancarla orario funzionamento della scuola PRESCUOLA DALLE ore 7,30 2 B dei 3 anni 20 2 C dei 3 anni 20 BIDOGGIA Sonia SCUPELLI Sabrina NAPOLITANO Stefania (con assistenza dei collaboratori scolastici) ASTI Patrizia MILANESE Luisa CABANO Cinzia SCUOLA 3 A dei 4 anni 26 BOVERI Giuseppina GATTOLIN Gabriella DALLE ore 8,00 ALLE ore 16,00 3 B dei 4 anni 22 MENSI RITA TOSO Cristina NAPOLITANO Stefania POST-SCUOLA 4 A dei 5 anni 27 DELLAGIOVANNA Cinzia LAVEZZO Lorena DALLE ore 16,00 ALLE ore 17,00 21 per i genitori che lavorano entrambi 4 B dei 5 anni 28 BARENGHI Antonella SPALLA Barbara (gestita a rotazione da due insegnanti del plesso) SCUOLA DELL’INFANZIA “LA COLLINA FIORITA” SAREZZANO sezione Numero alunni Docenti di sezione orario funzionamento della scuola UNICA 29 GOGGI Paola ROVELLI Maria Carla 8,00/16,00 SCUOLA DELL’INFANZIA “M. BOGLIOLO” VILLALVERNIA 22 sezione Numero alunni Docenti di sezione orario funzionamento della scuola UNICA 28 BONISSONE Ornella RIPOSIO Adriana 8,00/16,00 In tutte le sezioni delle scuole dell’infanzia interviene una docente di religione. Nelle scuole dell'infanzia le attività di accoglienza, che favoriscono l'inserimento e l'integrazione, rivestono un'importanza decisiva per i bambini e le famiglie che hanno necessità di: essere ascoltati, valorizzati e rassicurati trovare un clima relazionale sereno vivere esperienze in spazi accoglienti e significativi. Le attività di accoglienza vengono programmate all'interno di un percorso specifico per età, dove sono progettati spazi, tempi ed attività di socializzazione oltre alle strategie didattiche ed alla loro valutazione in vista degli obiettivi, nella ricerca di azioni sempre migliori e contestualizzate. Le attività di accoglienza per i nuovi iscritti incominciano prima dell'inizio dell'anno scolastico con una giornata di pre-inserimento nel mese di giugno e i colloqui individuali a settembre coi genitori. Proseguono con la predisposizione di momenti e spazi dedicati ai genitori dei nuovi iscritti che fanno l'inserimento ed hanno la possibilità di fermarsi a scuola e di graduare la permanenza del figlio per un tempo personalizzato. Per facilitare l’inserimento, dopo sperimentazione e monitoraggio attuati negli anni scorsi, si è adottata la modalità dell’inserimento scaglionato per i bambini di tre anni. Alla “Mary Poppins” l’organizzazione settimanale consente di fruire di esperienze diversificate: momenti di grande gruppo con tutte le sezioni momenti di attività in sezione con tutto il gruppo classe e/o a piccoli gruppi momenti di attività a sezioni parallele ( bambini della stessa età) momenti di attività per gruppo laboratorio ( età omogenee ) momenti di attività di gruppo a sezioni aperte ( età eterogenee) Nelle scuole di Sarezzano e Villalvernia si organizzano attività a grande gruppo con tutte le tre età e momenti laboratoriali con gruppi di livello. Consapevoli del fatto che “lo spazio educa” su più livelli ed in diversi modi a seconda di come è strutturato, nelle scuole dell’infanzia le insegnanti, a inizio anno, progettano l’articolazione degli spazi in modo funzionale alle esigenze dei bambini e coerente alle scelte educativo-didattiche, tenendo presenti due funzioni: • una di accoglienza, per offrire ai bambini riferimenti chiari e dare sicurezza • una di sostegno all’apprendimento attraverso l’articolazione di spazi di lavoro e di gioco differenziati, anche costruiti e/o trasformati ad opera dei bambini, affinchè siano per loro significativi. In tutte le sezioni sono presenti, diversificati per organizzazione e materiali a seconda dell’età: L’angolo “ punto d’incontro” L’angolo delle costruzioni Lo spazio grafico-espressivo L’angolo biblioteca L’angolo dei giochi strutturati L’atelier di creatività L'angolo del gioco simbolico 23 L’organizzazione della scuola primaria Nel plesso “Salvo D’Acquisto” di Tortona è funzionante una classe prima e una classe seconda a tempo prolungato, una classe terza a tempo pieno e tutte le altre classi sono organizzate per moduli didattici, ad alcuni dei quali (classi quarte e quinte), in ottemperanza ai decreti conseguenti alla Riforma Gelmini, è stato applicato un modello fondato sulla prevalenza, mentre le altre classi hanno proseguito con il modulo di insegnamento diviso per aree disciplinari. Nel plesso “Edmondo De Amicis” di Sarezzano è presente una pluriclasse e due nel plesso “Felice Bogliolo” di Villalvernia. Nei diversi plessi dell’istituto l'articolazione del tempo scuola è differenziato, dovendo tener conto di diversi fattori, tra cui le possibilità di organizzazione didattica compatibili con il numero degli insegnanti assegnati alla scuola e le esigenze ed i servizi forniti dai Comuni. In tutti i plessi l’orario è articolato su cinque giorni settimanali. Le classi prime, seconde e terze, escluse quelle organizzate a tempo pieno e a tempo prolungato che hanno un orario di frequenza di quaranta ore settimanali, le quarte e le quinte di Tortona, in aggiunta a tutte le classi di Villalvernia hanno un orario di frequenza di ventisette ore settimanali con un rientro pomeridiano per Tortona e due per Villalvernia. Le classi del plesso di Sarezzano funzionano con un orario di trenta ore, articolato con tre rientri pomeridiani. Solo a Tortona e a Sarezzano sono possibili l'accoglienza degli alunni in orario anticipato (pre-scuola) e a Tortona è possibile fermarsi alla Casa dei Bambini (servizio gestito dal Comune) dal lunedì al venerdì fino alle ore 17,30 circa. Le scuole primarie dell’istituto sono tutte dotate di strutture tecnologiche all'avanguardia, dai laboratori di informatica alle Lavagne Interattive Multimediali (nella scuola primaria di Tortona le LIM sono presenti in quasi tutte le classi). Sono presenti anche laboratori di musica, attività espressive, linguistiche e scientifiche (laboratorio condiviso con la scuola secondaria di primo grado “Mario Patri”). Le Educazioni (Arte e Immagine, Musica, Corpo Movimento e Sport, Tecnologia e Informatica) sono preferibilmente attribuite agli insegnanti sulla base di competenze documentate, anche se l'insegnamento della Tecnologia, nella maggior parte dei casi, è affidato alle docenti dell'area logico-matematica e le lezioni di Educazione Motoria sono qualificate dall'intervento degli istruttori della Polisportiva o di associazioni sportive. L'insegnamento della Lingua Straniera si avvale di una docente specialista e di docenti specializzate che operano sulle proprie classi ed in alcuni casi anche o eventualmente su altre classi. L'insegnamento della Religione Cattolica è affidato a due docenti specialiste e a docenti specializzate in possesso dei requisiti richiesti dall'ente ecclesiastico. Gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica possono rimanere nel gruppo classe e svolgere attività alternative, oppure possono partecipare ad attività didattico-educative in altre classi. Si organizzano uscite didattiche nel territorio comunale e viaggi di istruzione in ambienti naturali e luoghi urbani dove sia possibile compiere esperienze o acquisire conoscenze legate alle attività programmate dalle 24 classi. Si offre anche agli alunni di alcuni plessi e/o classi parallele la possibilità di partecipare a soggiornistudio. L’accoglienza è un momento importante all’inizio di ogni anno scolastico, per tutte le classi. Dopo il primo momento di ‘contatto’ con i genitori che lo desiderano (prima dell’inizio dell’anno scolastico), si concretizza con la predisposizione degli ambienti e con l’organizzazione di attività di conoscenza e di facilitazione dei rapporti interpersonali tra gli alunni e tra alunni e docenti. SCUOLA PRIMARIA “SALVO D’ACQUISTO” TORTONA classi Numero alunni docenti di team orario funzionamento della scuola con prescuola dalle 7,30 e post scuola - servizio comunale 1^ A 28 1^B 28 1^C BOTTIROLI Danilo CREMANTE Carla NICOLO’ Federica TONARELLI Annarella TEMPO PIENO 8,00/16,00 BOTTIROLI Danilo CONDINO Rossella GRILLO Maria Antonietta PALUMBO D’AVENA Nadia 8,00/13,00 14,00/16,00 GIOVEDI’ 27 TEMPO PROLUNGATO 8,00/16,00 2^A 20 AMBROGGI Anna DAMILANO Angela 25 DEFRANCISCI Alberto 2^B 24 2^C 26 AMBROGGI Anna DAMILANO Angela DEFRANCISCI Alberto MONCALVO Maria Giulia SORLINI Cristina 8,00/13,00 14,00/16,00 MERCOLEDI’ TEMPO PIENO 8,00/16,00 3^A 26 DEMICHELIS Silvia GUERRIERO Chiara MONCALVO Maria Giulia 3^B 22 BARBERO Maria Cristina GAETA Luisa GALINETTO Maria Angela LORENZI Milena MONCALVO Maria Giulia 3^C 24 BELLINGERI Daniela GAETA Luisa GALINETTO Maria Angela LABBATE Annamaria LORENZI Milena MONCALVO Maria Giulia 8,00/13,00 14,00/16,00 MARTEDI’’ 8,00/13,00 4^A 25 4^B 27 DITOMASSO Patrizia GAETA Luisa MONCALVO Maria Giulia 4^C 25 DITOMASSO Patrizia LABBATE Annamaria MONCALVO Maria Giulia DITOMASSO Patrizia FERRARO Giuseppa MONCALVO Maria Giulia 14,00/16,00 MARTEDI’ 8,00/13,00 5^A 26 5^B 26 BARBERO Maria Cristina CARTASEGNA Gabriella MARINO Marisa 5^C 21 BARBERO Maria Cristina BELLINGERI Daniela CARTASEGNA Gabriella BARBERO Maria Cristina BONADEO Stefano 14,00/16,00 LUNEDI’ 26 SCUOLA PRIMARIA ”EDMONDO DE AMICIS” SAREZZANO Classi Numero alunni 1^ 20 2^ - 5^ 11 - 7 3^ 15 4^ 19 orario funzionamento della scuola Dalle 7,30 con assistenza dei collaboratori scolastici 8,10/13,00 Docenti di team GRECO Alessandra SALA Antonella SEMINO Vilma TORRE Paola 14,00/16,00 MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ GRECO Alessandra GUGLIELMINO Mariangela TORRE Paola TRAVERSO Anna 8,10/13,00 14,00/16,00 LUNEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI' SCUOLA PRIMARIA “FELICE BOGLIOLO” - VILLALVERNIA classi Numero alunni 1^ - 2^ - 3^ 8–4-7 4^ - 5^ 6-8 Docenti di team GALATA’ Maria Rita MARINO Marisa NICOLO’ Federica PALUMBO D’AVENA Nadia CREMANTE Carla GALATA’ Maria Rita MARINO Marisa NICOLO’ Federica orario funzionamento della scuola 8,15/12,45 LUNEDI’/MERCOLEDI’VEN ERDI’ 8,15/13 14/16 MARTEDI’ /GIOVEDI’ 27 L’organizzazione della scuola secondaria Nella scuola secondaria di primo grado le modalita' organizzative e l'articolazione dell'orario sono state scelte sia nel rispetto delle esigenze delle famiglie, sia in un'ottica di continuita' con i moduli orari delle scuole primarie da cui provengono gli alunni e prevedono: classi che funzionano con 30 ore settimanali dal lunedì al sabato, nella scuola secondaria di primo grado “Mario Patri” di Tortona classi che funzionano con 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani (senza mensa come tempo scuola), nella scuola secondaria di primo grado “Mario Patri”e nella scuola secondaria di primo grado di Villaromagnano. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VILLAROMAGNANO CLASSI N° ALUNNI Coordinatore C.d.C. I 19 Barbieri orario funzionamento N° 30 ore sett. II 18 Cutillo III 23 Novelli Lun.Merc.Ven. 8-13 Mart.:8-13 14-17 Giov.:8-13 14-16 60 28 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “MARIO PATRI” – TORTONA CLASSI N° ALUNNI Coordinatore C.d.C. IA 24 VERONESE Alessandra orario funzionamento 8,00/13,00 dal lunedì al sabato 8,00/13,00 II A 25 TONELLI Maria Luisa dal lunedì al sabato 8,00/13,00 III A 19 AVOGADRO Carolina dal lunedì al sabato 8,00/13,00 IB 24 TAMBORNINI Alessia dal lunedì al sabato 8,00/13,00 II B 25 BOCCACCINI Patrizia dal lunedì al sabato 8,00/13,00 III B 22 LUCCARDI Barbara dal lunedì al sabato IC 24 ANNECCHIARICO Mariaanna 8,00/13,00 dal lunedì al sabato 8,00/13,00 II C 27 IPPATI Dorotea dal lunedì al sabato 8,00/13,00 III C 18 BELLONE Luisa dal lunedì al sabato ID 22 RATTI Mariella 8,00/13,00 dal lunedì al venerdì con 29 due rientri pomeridiani martedì dalle 14 alle 16 giovedì dalle 14 alle 17 8,00/13,00 II D 26 ZICCARDI Michela dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani martedì dalle 14 alle 16 giovedì dalle 14 alle 17 8,00/13,00 III D 21 SCRIVANTI Giuliana dal lunedì al sabato L’organizzazione dell’ufficio di segreteria L’ufficio di segreteria, dall’anno scolastico 2012/13, con la costituzione dell’Istituto Comprensivo è tenuto ad espletare un maggior carico di lavoro ed affrontare tipologie di problematiche/pratiche sia per quanto riguarda l’area alunni che per quanto riguarda l’area docenti. Allo scopo di migliorare la funzionalità dei servizi ed al fine di garantire la presenza giornaliera di personale amministrativo durante lo svolgimento delle attività curriculari ed extracurriculari è stato adottato l’orario flessibile, recuperando poi nel periodo estivo le ore di lavoro prestate in eccedenza. L’orario di lavoro della segreteria e’ articolato su sei giorni settimanali con inizio alle ore 7,30. Ogni assistente amministrativo ha un’articolazione oraria diversificata fino a un monte orario di 36 ore settimanali. L’ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO GENITORI E ALUNNI: LUNEDI’-MERCOLEDI’-GIOVEDI’ dalle ore 07.45 alle ore 08.30 MARTEDI’-VENERDI’-SABATO dalle ore 08.00 alle ore 08.45 MARTEDI’-GIOVEDI’ dalle ore 15,30 alle ore 16,30 L’ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO DOCENTI: DAL LUNEDI’ AL SABATO: dalle ore 7,30 alle ore 8,30 LUNEDI’ E MERCOLEDI dalle ore 15,30 alle ore 16,30 Durante il periodo di sospensione dell’attività didattica l’orario di lavoro è il seguente: periodi natalizio, pasquale e mesi estivi di luglio e agosto orario solo antimeridiano con chiusura del sabato. 30 I rapporti scuola - famiglia Ci sembra importante a questo punto ribadire l’idea di scuola come COMUNITA’ EDUCANTE nella quale convivono più soggetti, uniti dagli obiettivi comuni di promuovere la crescita armonica e equilibrata dei bambini e dei ragazzi, sviluppare al meglio le loro potenzialità e favorirne la maturazione e la formazione. Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (al capitolo ”Cultura, scuola, persona”, paragrafo “per una nuova cittadinanza” -2012) si legge: “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa coi genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative” Per realizzare quest’intento i docenti si propongono di stabilire un contratto formativo con le famiglie dove dichiarare esplicitamente l’impegno reciproco sul progetto educativo; si tratta di un percorso che dura tutto l’anno e si condivide soprattutto nei momenti di incontro scuola-famiglia. I docenti delle scuole dell’Istituto prestano inoltre particolare cura ed attenzione al coinvolgimento dei genitori nella partecipazione alla vita scolastica e alla comunicazione delle scelte e delle esperienze compiute. Ritengono opportuno concordare modalità di relazione improntate a chiarezza, collaborazione, trasparenza, dialogo, rispetto delle scelte e delle competenze reciproche nei propri ambiti. I docenti delle scuole dell’infanzia e primarie dell’Istituto: incontrano i genitori prima dell’inizio dell’anno scolastico in giorni prestabiliti per raccogliere informazioni sui loro figli al fine di accoglierli tenendo conto delle loro caratteristiche e/o dei loro stati d’animo rispetto all’esperienza scolastica organizzano assemblee coi genitori ad inizio anno per presentare il progetto educativo e l’organizzazione della scuola e, in itinere, per descrivere i percorsi formativi attuati e/o attuabili e per discutere eventuali problematiche comuni emerse nella classe/sezione. sono disponibili come team a colloqui individuali in orario prestabilito o su richiesta dei genitori coinvolgono i genitori nella costruzione/ realizzazione di progetti specifici incontrano i rappresentanti dei genitori nei consigli d’interclasse e d’intersezione nelle date previste consegnano la scheda di valutazione quadrimestrale durante gli incontri collegiali dei docenti coi genitori nei mesi di febbraio e giugno (scuola primaria) I docenti delle scuole secondarie di primo grado informano i genitori sul progetto educativo-didattico di classe e comunicano il livello di apprendimento raggiunto in vari momenti dell’anno scolastico: informazione verbale sulla situazione di partenza riscontrata nella prima seduta del Consiglio di classe informazione sulla programmazione educativo-didattica della classe nel primo Consiglio di classe con i genitori eletti rappresentanti consegna della scheda di valutazione quadrimestrale durante gli incontri collegiali dei docenti coi genitori nei mesi di febbraio e giugno incontri individuali settimanali fissati da novembre ad aprile udienze generali con la presenza di tutti gli insegnanti (dicembre e aprile) La scuola secondaria propone ai genitori e agli alunni un “Patto educativo di corresponsabilità” (vedi allegato n°10), che ciascun soggetto educativo ( scuola-famiglia-studente) s’impegna a rispettare per consentire a tutti di raggiungere al meglio gli obiettivi comuni. L’assunzione di quest’impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza dell’alunno nell’istituzione scolastica. 31 La valutazione La valutazione regola i processi di insegnamento-apprendimento in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Collega i diversi aspetti dell’attività didattica che prevedono l’azione collegiale e corresponsabile dei docenti nella progettualità educativa, nella programmazione e nella verifica. Per assolvere la propria funzione formativa la valutazione non può limitarsi a guardare il rendimento scolastico e il comportamento, ma deve avere la capacità di osservare gli alunni mentre imparano, non solo alla fine di un percorso di apprendimento; e deve accompagnarli durante tutto l’arco del loro percorso scolastico (per quanto concerne la scuola di base, dai sei ai quattordici anni). Una valutazione formativa dunque, non è quantitativa, ma qualitativa e descrittiva; non mette a confronto prestazioni, ma favorisce la presa di coscienza e la riflessione degli alunni sui propri apprendimenti e sulle competenze acquisite, quindi: • tiene conto dei livelli di partenza e del contesto; • è rispettosa delle differenze; • valorizza i progressi compiuti da ciascuno, correlati ai livelli di partenza e non a standard di apprendimento); • è tesa a migliorare negli alunni il senso di autostima e l’autonomia individuale. Nelle scuole dell’infanzia le insegnanti hanno costruito tabelle di osservazione dei descrittori delle competenze trasversali e specifiche per campo d’esperienza, da compilare nei mesi di gennaio e giugno di ciascun anno scolastico. Al termine del triennio le insegnanti compilano il “documento individuale per il passaggio di informazioni” elaborato negli anni scorsi dal gruppo continuità. I docenti delle scuole primarie hanno preso in considerazione la valutazione numerica in decimi – (come previsto dal decreto legge 1° settembre 2008 n. 137, convertito nella Legge n. 169 del 30 Ottobre 2008, Art. 3) per quanto riguarda le valutazioni periodiche e annuali relative alle singole discipline nella compilazione della scheda di valutazione. Per quanto riguarda il comportamento viene attribuito un giudizio sintetico con annessa breve descrizione. TABELLA DI CONVERSIONE DEI GIUDIZI IN DECIMI Valutazione Competenze acquisite Valutazione numerica in decimi (range) Ottimo Tutte le competenze sono state pienamente acquisite e rielaborate da 9 a 10 Distinto Le competenze sono state acquisite pienamente da 8 a 9 Buono Le competenze sono state adeguatamente acquisite da 7 a 8 Discreto Le competenze sono state essenzialmente acquisite da 6 a 7 Sufficiente Le competenze sono state sufficientemente acquisite 6 Non ancora sufficiente Le competenze sono state acquisite in modo parziale e/o sono ancora in fase di acquisizione da 5 a 6 32 I docenti delle scuole secondarie adottano una valutazione in decimi secondo criteri formulati attraverso descrittori condivisi. L’esito delle verifiche effettuate in classe viene registrato nel libretto personale di ogni alunno e quindi inviato alle famiglie. La valutazione in “itinere” permette ad ogni insegnante di orientare l’attività didattica, di valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun alunno e del gruppo classe attivando percorsi di recupero/potenziamento. La non ammissione di un alunno alla classe successiva avviene quando: - la scuola ha messo in atto tutte le strategie possibili per stimolare l’alunno e coinvolgerlo nelle attività didattiche e per recuperare le lacune nella sua preparazione. - la famiglia, avvisata preventivamente delle problematiche dell’alunno, è informata prima del termine dell’anno scolastico. - quando le informazioni raccolte dalla scuola non evidenziano particolari situazioni di disagio che la renderebbero inefficace ed inopportuna In caso di non ammissione alla classe successiva le motivazioni di tale scelta sono messe per iscritto dal Consiglio di classe/interclasse interessato. Nella scuola primaria (classi seconde e quinte) e secondaria di primo grado (classi terze) si effettuano prove INVALSI nel corso dell’anno scolastico. 33 La formazione Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola e delle istituzioni educative, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale e per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento. La formazione si realizza attraverso attività organizzate dal Ministero, dalla Direzione Regionale, dalle singole istituzioni scolastiche, da enti e/o associazioni accreditate o attraverso l’autoaggiornamento dei docenti. Ogni anno il Collegio dei docenti delibera il piano delle attività di formazione e aggiornamento da inserire nel POF. Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Tortona B” ritengono indispensabile dedicare un’attenzione particolare alle iniziative di formazione, consapevoli della loro importanza per lo sviluppo professionale di ciascuno, ma soprattutto per la crescita culturale del gruppo dei docenti, per la costruzione condivisa di conoscenze attraverso lo scambio e il confronto di materiali culturali e di esperienze educative e didattiche. Le attività di formazione e aggiornamento devono inoltre essere strettamente connesse con la realizzazione del POF e dei progetti in esso contenuti. Alcune attività prevedono la partecipazione obbligatoria dei docenti, altre possono essere scelte autonomamente in base alle proprie esigenze di formazione e al progetto educativo del plesso o del team. Gli insegnanti pertanto, tenendo conto delle direttive ministeriali sulla formazione del personale della scuola e delle necessità rilevate nell’Istituto, hanno previsto in questo anno scolastico le seguenti iniziative formative: • • • la partecipazione del personale della scuola, sia quello docente sia quello appartenente alla segreteria, ad un’attività di aggiornamento e formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – OTTOBRE/NOVEMBRE 2014 la partecipazione dei docenti delle scuole dell’infanzia- sezioni dei cinque anni – dei docenti delle classi prime e seconde delle scuole primarie e di alcuni docenti delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto al corso di formazione sui disturbi specifici dell’apprendimento (D.S.A.), organizzato e sovvenzionato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, e tenuto dal Prof. Giacomo Stella e dalla sua equipe – OTTOBRE 2014/GENNAIO 2015 la partecipazione di un gruppo di docenti appartenenti ai tre ordini di scuola dell’Istituto (con un esperto esterno e il coordinamento di personale interno), al progetto nazionale di formazione e ricerca in rete sulle nuove Indicazioni per la costruzione di un curricolo di scuola, intitolato “Fare una rete … una rete per fare”, in collaborazione con altri quattro istituti comprensivi del territorio; (si tratta di un progetto biennale nel quale l’Istituto svolge il ruolo di capofila) – OTTOBRE 2014/giugno 2015 • l'adesione individuale ad iniziative promosse da soggetti esterni riconosciuti (Amministrazioni comunali, Università, Enti accreditati per la formazione, ecc.); • • la partecipazione individuale ad iniziative promosse da altre scuole con esperti esterni la partecipazione individuale a incontri, convegni, seminari promossi dalla Rete Regionale di Servizi per l’Educazione Ambientale, nel cui ambito operano il Consorzio Pracatinat e l’IRRE Piemonte. 34 La documentazione Documentare non significa solo voler conservare una memoria del proprio lavoro, ma è anche lo strumento per diffondere e condividere buone pratiche educative/didattiche oltre ad essere una valida occasione per prendere consapevolezza del proprio operato. Di tutte le esperienze formative, attuate nelle scuole dell’Istituto, si conserva memoria cartacea e/o su supporto multimediale agli atti della segreteria. Ai giornali locali vengono inviati articoli, corredati da foto, per far conoscere i percorsi più significativi dei bambini e dei ragazzi delle diverse classi. È previsto l’aggiornamento costante del sito Internet dell’istituto. Nel corso degli anni scolastici sono stati realizzati: un CD multimediale che contiene oltre cento esperienze educativo-didattiche, in formato pdf, documentate dalle insegnanti delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie; l’obiettivo è stato quello di divulgare scelte educative e contesti di apprendimento significativi, la finalità quella di promuovere la riflessione e lo scambio tra docenti in una prospettiva di miglioramento della professionalità; un libro di esperienze di educazione ambientale dal titolo “ Dai fatti alle parole….tracce di M. Poppins”; rivolto a tutti i cittadini, agli operatori del settore, agli amministratori, agli educatori in generale e a chi è sensibile a queste tematiche, per far conoscer il valore delle azioni che l’educazione ambientale produce anche in questa fascia d’età (3 – 6 anni) e creare le premesse per costruire un dialogo con gli altri; una documentazione comprendente la teoria, la metodologia e la didattica delle scuole dell’infanzia dal titolo “Strada facendo….percorsi e significati”. Il documento, prodotto in versione cartacea e multimediale, è rivolto agli operatori del settore e rappresenta un esempio di programmazione, sviluppo e valutazione di percorsi didattici specifici per le tre età. 35 L'autovalutazione d'istituto Per migliorare i processi scolastici, con particolare riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento, all’organizzazione, alla gestione e alla comunicazione, la scuola ha perseguito l’adozione di un sistema di gestione per la qualità conforme alla norma ISO 9001/2000, certificato dal USR Piemonte per la Progettazione denominato MARCHIO S.A.P.E.R.I. Il Marchio Collettivo Nazionale S.A.P.E.R.I. per la Qualità e l’Eccellenza della scuola è un efficace strumento di autovalutazione, gestione e miglioramento degli istituti scolastici. I requisiti del Marchio coprono tutte le attività principali di un istituto scolastico. Sono raccolti nelle sei aree del “Disciplinare tecnico”, sintetizzabili con l’acrostico S.A.P.E.R.I.: • • • • • • SERVIZI APPRENDIMENTI PARI OPPORTUNITA’ ETICA RICERCA, AGGIORNAMENTO, SPERIMENTAZIONE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO Il Marchio SAPERI si connota come: 1. una guida per la gestione degli istituti, orientata alla qualità e l’eccellenza; 2. una garanzia di qualità per le famiglie, gli studenti e per il territorio; 3. un contratto formativo certificabile e condiviso con tutte le parti interessate. L’obiettivo generale della Direzione è quello di orientare gli sforzi di tutto il personale a una attenta gestione dei processi, volto ad ottenere: 1. il soddisfacimento delle esigenze del sistema utente e delle parti interessate nel rispetto dei fini istituzionali e delle norme vigenti; 2. il controllo dei processi e dei risultati; 3. il miglioramento continuo. 36 La gestione e la valutazione del POF La gestione del Piano dell’Offerta Formativa del nostro Circolo è subordinata alla corresponsabilità di tutte le figure presenti all’interno del nostro sistema educativo. In particolare verranno utilizzate tutte le risorse disponibili che potranno essere attivate attraverso i criteri previsti dal CCNL della scuola. Verrà svolto un lavoro di monitoraggio e verifica delle attività previste dal Piano. La valutazione del Piano dell’Offerta Formativa dovrà, a nostro avviso, rispondere ad alcuni fondamentali indicatori: • • • • l’insieme dei servizi che le nostre scuole offrono devono essere affidabili; le relazioni (tra alunni, alunni/docenti, docenti/genitori, alunni/uffici, ecc.) potranno essere valutate attraverso indicatori quali le modalità di accoglienza, di ascolto, di attenzione prestata alle richieste, di risposta (è importante che vi sia sempre una risposta che tenga in considerazione le richieste dopo averle analizzate e discusse); la cooperazione, la collegialità, la corresponsabilità dei docenti che operano con gli stessi alunni ed hanno relazioni positive con i loro genitori; la documentazione affinché si possa pervenire ad un modello di scuola che pensa di poter apprendere anche dalla rielaborazione delle proprie esperienze. La valutazione di sistema, per la dimensione organizzativa, amministrativa e didattica sarà attuata nell’ambito del Marchio Saperi . La costruzione del POF Ci sembra importante esplicitare come abbiamo lavorato per costruire il Piano dell’Offerta Formativa e come opereremo per realizzarlo e migliorarlo. Abbiamo provato a ricondurre ad unitarietà culture, esperienze ed idee diverse presenti nelle nostre scuole: il Marchio S.A.P.E.R.I , le teorie pedagogiche più accreditate nel dibattito nazionale ed europeo, le Nuove Indicazioni Nazionali 2012, la necessità di passare dal lavoro individuale al lavoro collegiale e di costituire gruppi/commissioni di lavoro. Abbiamo cercato di praticare un percorso basato sulla partecipazione e sulla costruzione condivisa di conoscenze, a partire dallo scambio di materiali ed esperienze. Poiché non consideriamo il Piano solo come un documento, ma anche come un percorso, come già abbiamo esplicitato nella premessa, ci sembra indispensabile proseguire l’attività di confronto per la realizzazione di un autentico istituto comprensivo e di un curricolo condiviso, a partire dalla riflessione sulle pratiche didattiche e sulla loro rielaborazione, per aumentare le nostre conoscenze e capacità rispetto ai processi di insegnamento-apprendimento, di comunicazione e relazione, di motivazione alla nostra professione in un’ottica di miglioramento. Le nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo ripropongono parole importanti: curricolo verticale, competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite a livello europeo, ambienti di apprendimento. Occorre valorizzare e ricercare le giuste condizioni di contesto e di significato, valorizzando la ricercaazione, esercitando davvero l’autonomia. 37 Il curricolo dell’Istituto, che è in fase di elaborazione a cura dei docenti, sulla base dei bisogni dei bambini e ragazzi e dei bisogni sociali, punta a declinare le competenze di cittadinanza, quelle che concorrono alla costruzione del sé e delle relazioni con gli altri, unitamente a quelle disciplinari. Con questa prospettiva sarà possibile garantire il rispetto della centralità del soggetto che apprende, dell’educazione alla cittadinanza attiva e delle nuove Indicazioni per la costruzione di un curricolo di scuola. Il lavoro di progettazione rappresenta un’ occasione ulteriore di confronto tra gli insegnanti e un importante momento di riflessione, che permetterà di mettere in luce aspetti educativi, metodologici e didattici, impliciti alla prassi quotidiana. 38