PM59 UTILITÀ DELLA MISURAZIONE DEL GRASSO EPICARDICO PER LA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTI OBESI Maria Cristina Meschisi, Daniela Di Lisi, Luisa Arvigo, Giorgio Karfakis, Ilenia Marturana, Salvatore Verga, Salvatore Novo, Giuseppina Novo Università di Palermo, Palermo Obbiettivo del nostro studio è stato valutare l’utilità della misurazione del grasso epicardico, all’ecocardiografia transtoracica, nella valutazione del rischio cardiovascolare in pazienti obesi. Metodi: Abbiamo arruolato pazienti obesi ( BMI ≥ 30 kg/m2) senza valvulopatie significative, con frazione di eiezione normale (FE > 55%) e finestra acustica idonea alla valutazione del grasso epicardico. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad anamnesi con rilevazione dei fattori di rischio tradizionali e dei precedenti eventi cardiovascolari, visita cardiologica, elettrocardiogramma, esame ecocardiografico transtoracico ed eco-color Doppler TSA. Il grasso epicardico è stato valutato in telediastole in proiezione parasternale asse lungo. Risultati: I pazienti studiati sono stati 113 (52.7% di sesso maschile, età media 49.43 ± 11.63 anni), con BMI medio di 41.22 ± 7.82 kg/m2. Presentava un precedente evento cardiovascolare il 16.96% dei pazienti. Della popolazione studiata il 7% ha avuto un infarto del miocardio, il 6,4% ha avuto almeno un episodio di angina instabile e il 2.6% l’embolia polmonare. Il valore medio del grasso epicardico della nostra popolazione era di 6.43 ± 2.50 mm. Il 41.6% dei pazienti presentava normale funzione diastolica mentre il 58.4% dei pazienti presentava disfunzione diastolica (31 pazienti con disfunzione di I grado, 35 pazienti con disfunzione di II grado e nessun paziente presentava disfunzione di III grado). Presentavano placca o ispessimento medio intimale (IMT > 0.9) il 47.32% dei pazienti. Abbiamo osservato una relazione significativa tra lo spessore del grasso epicardico e la disfunzione diastolica (valutata come E’ < 8), (p = 0.001; F-ratio 11.769), con la presenza di aterosclerosi carotidea (IMT > 0.9 mm o presenza di placca) (p < 0.001; F-ratio 25.302) e precedenti eventi avversi cardiovascolari (p = 0.002; F-ratio 10.029). Conclusioni: Il nostro studio conferma che il grasso epicardico, parametro semplice da misurare durante un esame ecocardiografico standard, aggiunge informazioni circa il rischio cardiovascolare in pazienti obesi.