“Certi vantaggi... nell'incontro
tra Bateson e l'Analisi
Transazionale”
M. Luisa De Luca
“Certi vantaggi... nell'incontro
tra Bateson e l'Analisi
Transazionale”
M. Luisa De Luca
Analista Transazionale Didatta, TSTA
Docente di Psicopatologia, Università Salesiana, Roma
Docente e Supervisore SSPC-IFREP e SSSPC-UPS
“Certi vantaggi... nell'incontro tra
Bateson e l'Analisi Transazionale”

Temi:
– Contesto dell’incontro (conferenza di
Bateson agli Analisti Transazionali)
– Perché gli Analisti Transazionali la
pubblicano 20 anni dopo
– Perché Bateson si è interessato alla
comunità degli Analisti Transazionali e cosa
ne criticava
– Cosa ha detto sul Doppio Vincolo in quel
contesto
“Certi vantaggi... nell'incontro tra
Bateson e l'Analisi Transazionale”
“Certi vantaggi... nell'incontro tra
Bateson e l'Analisi Transazionale”
“Certi vantaggi... nell'incontro tra
Bateson e l'Analisi Transazionale”
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m
Special Theme Issue on
Transactional Analysis
And Constructivism
April 1997
“Certi vantaggi... nell'incontro tra
Bateson e l'Analisi Transazionale”
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”A Story about Telling Stories: Introducing
Bateson’s “Epistemology of Organization”
Graham Barnes
“Epistemology of Organization”.
Inaugural Eric Berne in Lecture in Social
Psychotherapy, Southeast Institute, March 1977
– Gregory Bateson
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Luogo:
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Contesto:
Southeast Institute
For Group and Family Therapy
Chapel Hill, North Carolina
– Nel 1977 il Southeast Institute inizia una serie di
conferenze (Eric Berne Lecture in Social
Psychotherapy) ed invita Gregory Bateson a tenere la
conferenza inaugurale
– In occasione della conferenza si tenevano anche gli
esami di certificazione per gli Analisti transazionali in
formazione:
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Esami CTA (Clinical transactional analyst)
Esami TSTA (Teaching and Supervising Transactional
Analyst)
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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La conferenza di Bateson viene pubblicata
sul TAJ venti anni dopo e viene preceduta
da un articolo introduttivo di Graham
Barnes che spiega:
– Perché Bateson
– Perché venti anni dopo
– Il contesto e i ‘vantaggi’ per gli Analisti
transazionali a incontrare Bateson
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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Perché Bateson (Why him?)
– Barnes illustra brevemente la storia e la vastità dei
contributi di Bateson
– Sottolinea quanto il lavoro di Bateson abbia influenzato
quello di Berne oltre ciò che appare dalle citazioni
esplicite
– Spiega perché Bateson non voleva accettare l’invito:

“Bateson was reluctant to accept our invitation. He
protested that he disagreed with much of transactional
analysis. This was, in our opinion, all the more reason why
he should give the lecture.
We kept talking. After many rounds he consented.”
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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La critica fondamentale di Bateson all’AT
del tempo era la lettura ambigua che
Berne dava dei fenomeni transazionali:
– Da un lato l’utilizzo di concetti cibernetici per
comprendere i fenomeni transazionali, in
quanto fenomeni di comunicazione
– Dall’altro mantenersi fedele alle classiche
metafore energetiche freudiane, che Bateson
riteneva totalmente inadatte allo studio dei
fenomeni comunicativi
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Ancora sul contesto:
– Bateson cedette al Southeast Institute i
diritti di pubblicazione della trascrizione della
conferenza.
– Il nastro è stato trascritto ma le ‘condizioni’
per la pubblicazione si sono create solo 20
anni dopo
– Le ‘condizioni’ che andavano create erano
relative alla capacità della comunità AT di
recepire la complessità del pensiero di
Bateson
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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Barnes:
– “Dare un sommario critico della conferenza
non è facile… la conferenza fu ascoltata da
circa mille psicoterapeuti e altri
professionisti, molti dei quali Analisti
transazionali. Dopo la conferenza un collega,
professore di psichiatria, mi disse, “Non più di
cinque persone tra il pubblico hanno capito la
conferenza di Bateson”. Ho supposto che egli
si considerasse tra i cinque prescelti. Io ero
tra i non prescelti, in quanto non avevo
afferrato di cosa stesse parlando Bateson”
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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Barnes prosegue dicendo:
– Dal 1977 ho continuato a lavorare su questa
conferenza e sulle idee di Bateson in generale,
forse è il saggio che ho riletto più spesso. Ci
sono tornato sopra ogni anno e l’ho sempre
tovato ‘fresh and refreshing’. Ho iniziato a
darne copie a studenti e colleghi; la trovavano
troppo difficile.
– La difficoltà non è nel contenuto; è nella
differenza tra la nostra epistemologia
convenzionale e l’epistemologia che Bateson
invitava a prendere in considerazione, basata
sui processi cibernetici ed il concetto di
circolarità (applicato anche nel Doppio
Vincolo).
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Bateson
– Nella conferenza compiange la nostra come
un’era decadente che ha bisogno di
psicoterapia. La nostra decadenza si esplicita
nel concetto di “entertainment” contrapposto
a quello che era il ‘collante’ che teneva insieme
le storie narrate dai Greci, l’ anangke, l’agire
‘per necessità’; senza anangke le nostre storie
sono ‘intrattenimento.
– L’intrattenimento è droga, una dipendenza che
si mangerà ogni serio tentativo di
comprendere i dilemmi umani e il destino
umano.
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Bateson prosegue specificando come la
nostra anagke – le nostre necessità nel
tempo presente- si centra attorno alle
nostre credenze:



La convinzione che la preferenza sia transitiva – se
qualcosa è buono, di più è meglio
La convinzione che la mente sia separata dal corpo
La convinzione che noi possiamo percepire- che “io
posso vedere te e tu puoi vedere me”
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Bateson inizia la così la confernza:
– “Sembra che la gente dell’AT racconti storie”
– E prosegue “ il punto è che non è per caso che
la gente dell’AT, e a volte gli antropologi,
raccontino storie. Ciò deriva dal fatto che i
processi mentali, il pensare come fa un essere
umano … di fatto consiste nell’intrecciare,
confrontare, creare, mettere in disordine e
maltrattare in altri modi, storie.
– Siamo qui per fare questo. Questo è ciò in cui
consiste la psicoterapia. E’ ciò in cui consiste il
pensiero e probabilmente ciò in cui consiste
l’evoluzione.
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Ma se le nostre storie sono costruite sulla base
di nozioni erronee (le tre citate prima), possiamo
cambiarle se
– “We take a tumble to ourselves, as they say,
and this is one of the groups that is going to
take a tumble to itself and, therefore, worth
talking to”
– Se facciamo questo, costruiremo le nostre
storie su altre premesse:
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

Le preferenze sono intransitive
La mente è parte del tutto
L’individuo è in parte un’invenzione (the individual is
to some degree a fiction)
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
Bateson ha apprezzato la capacità degli Analisti
Transazionali di “avere una percezione diretta,
immediata, di se stessi”, riferendosi a ciò che
aveva osservato il giorno precedente, come gli
psicoterapeuti AT vengono certificati
Barnes ci informa che Bateson aveva assistito al
processo d’esame con il quale l’allievo terapeuta
AT ottiene la sua certificazione CTA (Clinical
Transactional Analyst)
– L’esporsi in modo diretto, attraverso l’ascolto e la
discussione approfondita di brani di terapia registrati è
stata vista da Bateson come un confrontarsi su una
percezione diretta ed immediata di sé come terapeuta
in azione.
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Rispetto al Doppio Vincolo Bateson traccia
brevemente la storia del gruppo di Paolo alto e
richiama alcuni paradigmi che ne sono alla base:
– Il paradosso dell’astrazione descritto da Bertrand
Russel
– Il paradosso dell’evoluzione: caratteristiche adattive
per un verso possono essere letali viste da un’altra
prospettiva
– tentare di smettere ciò da cui si è dipendenti
(esempio tentare di cambiare la personalità e gli enormi
tentativi di resistervi
– Tentare di passare ad una prospettiva più astratta può
voler dire sopravvivenza; ‘arrampicarsi al ‘tipo logico’ al
livello più astratto permette di guardare con la
prospettiva del corvo al guaio nel quale si è
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Bateson e l'Analisi Transazionale”
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Concludendo:
“Tornando alla domanda ‘perché la gente AT
continua a raccontare storie e continuamente si
‘doppio vincola’ reciprocamente (double bind each
other):
– Quando si ‘spezza un vincolo’ salendo in alto, di solito
questo salto in alto è incredibilmente comico
– E’ lo stesso motivo per cui la gente si ostina ad
arrampicarsi sulle montagne o si sottopone alla
disciplina di diventare un Analista transazionale, o nel
mio caso, alla disciplina di stare qui sul palco a parlare.
– Ciò è umano, e forse necessariamente umano mettersi
in imprese del genere
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“E’ necessariamente umano affrontare
cose del genere perchè in esse vi è
apprendimento e, senza dubbio, c’è un
passaggio (transfert) dell’apprendimento,
una generalizzazione dell’apprendimento,
così che quelli che imparano a ridere in
una situazione di doppio vincolo, o quelli
che imparano a soffrire i dolori dello
scalare una montagna, di fatto hanno certi
vantaggi e certe gioie nella vita che altre
persone non hanno”
Grazie !
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Intervento di Maria Luisa De Luca