LA STIPSI UN PROBLEMA SOTTOVALUTATO A.Agnolucci Stipsi cronica • “non affrontiamo questa malattia banale ma pressante con la stessa attenzione intellettuale e scientifica che accordiamo ad altri problemi di salute ritenuti importanti” • Kuritzky L. Am. Acc. Family Ph – 2002 Annual Scientific Assembly Stipsi La stipsi non è una malattia… ma un sintomo E’ un’alterazione dell’alvo caratterizzata dalla emissione infrequente e difficoltosa di scarse quantità di feci di consistenza aumentata per eccessiva disidratazione CONSIDERAZIONI SOCIOECONOMICHE • Spesa per lassativi: $ 800 milioni • Ospedalizzazioni: 20.000 per anno • Visite mediche: 2,5 milioni per anno • Studi diagnostici, chirurgia, assenza dal lavoro: nessun dato • Costo delle complicanze: nessun dato Wald A. Constipation. Med. Clin. North Am. 2000 Prevalenza • Donne:uomini 4:1 • Età lavorativa 7,3 -12,8 % Sanders 1987 • Over 60 Donald 1989 23 -30 % DEFINIZIONE • Frequenza delle evacuazioni • Difficoltà durante l’evacuazione • Peso delle feci e consistenza Stipsi Definizione • < 2 evacuazioni a settimana oppure almeno 2 dei seguenti disturbi durante il 25% delle evacuazioni • Feci dure o caprine • Sensazione di evacuazione incompleta • Notevole sforzo evacuativo • Utilizzo di manovre manuali • < di 3 evacuazioni a settimana CRITERI DI ROMA II PER LA DEFINIZIONE DI STIPSI Presenza per almeno 12 settimane nei 12 mesi precedenti di almeno 2 dei seguenti sintomi (> 25% delle evacuazioni) : • • • • • • sforzo per defecare feci dure o caprine sensazione di evacuazione difficoltosa sensazione di ostruzione/blocco ano-rettale necessità di interventi manuali < 3 evacuazioni alla settimana Thompson WG. GUT 1999; 45 (suppl.) CLASSIFICAZIONE CLINICA DELLA STIPSI • Primaria o idiopatica - Transito normale - Transito rallentato • Secondaria - Abitudini di vita, aspetti psicologici, gravidanza - Malattie neurologiche - Malattie endocrino-metaboliche - Malattie del collagene - Lesioni ostruttive - Fattori iatrogeni Cause (I) Endocrine Ipotiroidismo, ipercalcemia, diabete Metaboliche Disidratazione, cachessia, porfirie Neurologiche M.Hirschsprung, Ganglioneuromatosi, M. Chagas, Paraplegia, Tabe dorsale, M. Parkinson, Sclerodermia Psichiche Depressione, anoressia nervosa Cause (II) Ostruzioni ExtraLuminali Ostruzioni Luminali Farmaci Tumori, volvolo cronico, Ernie Prolasso rettale Tumori, stenosi infiammatorie, ischemiche, Endometriosi Analgesici, anestetici, antiacidi, antidepressivi, anticonvulsionanti, diuretici, ipotensivi, lassativi DRUGS ASSOCIATED WITH CONSTIPATION Yamada T. Gastroenterology. Vol. 1, Lippincott W.&W. 4th ed. (2003) EPIDEMIOLOGIA IN PAZIENTI ONCOLOGICI • > 50% nei pazienti oncologici • 80% nei pazienti neoplastici in trattamento con oppioidi Eur J Oncol Nurs 2001 Mar;5 (1):18-25 CAUSA E FISIOPATOLOGIA DELLA STIPSI INDOTTA DA OPPIOIDI L’ oppioide si lega a specifici recettori nell’intestino: ¬ diminuzione di acetilcolina ¬ rilassamento della muscolatura liscia ¬ diminuzione della propulsione motoria ¬ diminuzione della secrezione biliare, pancreatica e gastrica Kaufman PN, Gastroenterology (1998) Sykes N European Journal of Palliative Care (1998) Cause (III) Muscolari Malattia Diverticolare, Dermatomiosite Distrofia miotonica, Sclerodermia, Infiammatorie della mucosa Lesioni anali Proctosigmoidite Stenosi, ragadi, ascessi, emorroidi, prolasso INDAGINE EUROPEA: sintomi di stipsi (%) Caratteristica Paese Francia Germania Italia Spagna GB A. Sensazione di stipsi 19 10 23 17 6 B. Uso lassativi 19 20 20 20 19 C. Evacuazione difficoltosa* 13 10 16 11 13 A.+B.+C. 7 4 8 6 2 C. + < 2 evacuazioni/7 gg 0,5 0,2 1,4 0,9 0,4 * sforzo e/o feci dure e/o evacuazione incompleta almeno 1 volta al mese Gastroenterology (118,A720,2000) mod. STIPSI PRIMARIA TIPO PATOLOGIA SINTOMI Transito normale S. Colon irritabile Dolore/distensione addome, alvo irregolare, feci dure-morbide Transito normale Ostruzione “outlet”, anismo, dissinergia pelvica Sforzo defecatorio, estrazione manuale Inerzia del colon, dismotilità gastrointestinale diffusa Evacuazioni non frequenti, sforzo, dolore, distensione, perdita piccole quantità di feci, massa fecale. Distensione addome costante o ricorrente Transito rallentato DISTURBI FUNZIONALI GASTROINTESTINALI 1. I disturbi funzionali gastrointestinali sono comuni 2. Spesso un soggetto accusa diversi disordini 3. 4. 5. 6. funzionali Il sesso femminile appare maggiormente interessato La richiesta medica è alta I sintomi diminuiscono con l’invecchiamento Il costo complessivo, in termini di disabilità e di assenteismo, è considerevole RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA delle SOVRAPPOSIZIONI SINTOMATOLOGICHE in SOGGETTI con DISORDINI FUNZIONALI GI A A Sintomi esofagei B C Sintomi intestinali C B Sintomi gastrici D D Sintomi ano-rettali Algoritmo diagnostico della stipsi (AGA, 2000) Anamnesi ed esame obiettivo, bioumorali, Criteri Roma II Guidelines on constipation. Gastroenterology 2000;119:1761-1778 DIAGNOSI (1/2) Storia del paziente : • • • • • • • • Inizio e durata della stipsi Dolore nell’area addominale o durante la defecazione Sensazione di pienezza Dieta e abitudini alimentari Sensazione di incompleta evacuazione Consistenza delle feci Colore delle feci Uso di lassativi (quali? Per quanto tempo?) Visita medica che includa l’ispezione della zona anale DIAGNOSI (2/2) : esplorazione rettale • Valutare la presenza e la consistenza delle feci in ampolla ed • • • • ogni irregolarità nella superficie del canale anale e del retto Valutare il tono dello sfintere anale e il suo aumento durante la pulsione Valutare, prossimalmente allo sfintere anale, il muscolo puborettale, che deve essere compresso tra il dito esploratore e il pollice L’eventuale dolore così evocato è indicativo di sindrome da spasmo del pubo-rettale Il paziente deve alla fine essere invitato ad “espellere” il dito esploratore FECALOMA • accumulo di un volume • importante di feci disidratate in ampolla rettale non evacuabile spontaneamente La rimozione digitale delle feci è l’ultima risorsa che dovrebbe essere praticata in caso di stipsi, solo quando tutti gli altri metodi di evacuazione intestinale sono falliti. Algoritmo diagnostico della stipsi (AGA, 2000) Anamnesi ed esame obiettivo, bioumorali, Criteri Roma II Trial con fibre + lassativi Guidelines on constipation. Gastroenterology 2000;119:1761-1778 Come migliorare la stipsi • Buon rapporto paziente-medico (troppa automedicazione) • Modifiche dietetiche: – Introduzione di fibre (15-18 g di fibre) – Adeguata idratazione (1.5-2 litri liquidi/24 ore) – Rieducazione dell ’alvo E SE QUESTO NON BASTA: • Trattamento efficace ma sicuro poichè long-term Stipsi Cronica Idiopatica Prevalenza • Nei paesi occidentali varia a seconda della definizione adottata, dell’età e sesso del campione epidemiologico • Nella popolazione adulta è di piu frequente riscontro nelle donne (4:1) e negli anziani • Nei bambini è più frequente nei maschi (2:1) Stipsi Cronica Idiopatica Cause principali: • Dieta incongrua celiaci) (dimagrante, anoressici, diabetici, • Sedentarietà (ridotta attività motoria del colon) • Gravidanza (dislocazione del colon da dell’utero) parte • Sindrome del colon irritabile Patogenesi La quantità di materiale presente nel lume intestinale è insufficiente a stimolare la normale attività motoria Stipsi Cronica Idiopatica Fisiopatologia Importanza delle fibre contenute nella dieta • Le fibre non degradate mantengono la loro • • • struttura e richiamano acqua nel lume intestinale La fermentazione delle fibre e dell’amido stimola la crescita microbica ed aumenta l’escrezione fecale di materiale batterico Piccole quantità di gas restano intrappolate in questo materiale L’aumento della massa fecale accelera il transito e riduce la disidratazione del contenuto colico Stipsi Cronica Idiopatica Classificazione Usando test diagnostici • Tempo di transito oro-anale normale • Tempo di transito oro-anale rallentato Associati o meno a: • Disfunzione addomino-pelvica • Alterazioni morfo-funzionali del retto Stipsi Cronica Idiopatica Tempo di transito oro-anale totale Limite superiore per la popolazione asintomatica fino a 96 h. Nei soggetti con stipsi cronica idiopatica: - 50% tempo di transito normale - 50% rallentato: a) colon 40% b) retto 20% c) retto-colico 40% Stipsi Cronica Idiopatica MANOMETRIA ANO-RETTALE • Normale: durante il ponzamento, si osserva il • rilasciamento dello sfintere anale, con riduzione notevole della pressione basale Alterata: durante il ponzamento si osserva una contrazione paradossa dello sfintere anale dimostrando una disfunzione addomino-pelvica (all’aumento di pressione nel retto non corrisponde il rilasciamento dello sfintere) Stipsi Cronica Idiopatica DEFECOGRAFIA: sequenza evacuativa • Disfunzione addomino-pelvica (48%) • Rettocele • Prolasso intra-anale Stipsi Cronica Idiopatica Valutazione diagnostica • Anamnesi e profilo psicologico • Ispezione ed esplorazione retto-anale • Clisma a doppio contrasto • Colonscopia • Indagini bioumorali Stipsi Cronica Idiopatica Studio funzionale • Tempo di transito oro-anale • Manometria ano-rettale • Defecografia • Elettromiografia • Manometria del colon Stipsi Cronica Idiopatica Terapia medica Pazienti con TTGI alterazioni defecografiche: normale, senza • Dieta ad alto residuo (15 g)di fibre alimentari • Adeguato apporto idrico >1.500 lt al dì • Provare ad evacuare tutti i giorni Stipsi Cronica Idiopatica Terapia medica Pazienti con rallentato transito colico: • Dieta ad alto residuo • 20-40 di crusca • Adeguato apporto idrico >1.500 lt al dì • Provare ad evacuare tutti i giorni Stipsi Cronica Idiopatica Terapia medica Pazienti con rallentato transito rettale: • Dieta ad alto residuo • Adeguato apporto idrico • Lassativi, emollienti, supposte microclisteri, Stipsi Cronica Idiopatica Terapia chirurgica Se rallentato transito colico per stenosi muscolare idiopatica del colon e stipsi colica severa: • Emi o Colectomia totale con ileo-retto-anastomosi Se pazienti con rettocele o prolasso dimostrati alla defecografia: • correzione del difetto Stipsi Cronica Idiopatica Indicazione dei lassativi • Età avanzata • Prevenzione dello sforzo fisico durante l’evacuazione • Megacolon e megaretto • Alterazioni del pavimento pelvico • Danni neurologici SINTOMI ASSOCIATI con la STIPSI DEFECAZIONE SINTOMI ADDOMINALI SINTOMI GENERALI 1. Evacuazioni “non” frequenti 2. Non urgenza 3. Feci evacuate con difficoltà (piccole o grosse, dure) 4. Sforzo inefficace 5. Necessità di estrazione manuale 6. Sensazione di evacuazione incompleta 7. Dolore anale/perianale/emorroidi 8. Prolasso saltuario del retto 9. Perdita di piccole quantità di feci 1. Gonfiore, distensione 2. Dolore o fastidio in rapporto o meno con la defecazione 1. 2. 3. 4. Bocca amara Cefalea Nausea Malessere FIBRE e STIPSI 1. La parte della fibra che resiste all’attacco della microflora esercita, trattenendo acqua nella propria struttura cellulare, un effetto fisico sul contenuto intestinale che viene incrementato, stimolando in tal modo la motilità 2. La massa fecale è aumentata dai prodotti di fermentazione del materiale fibroso 3. L’aumentata velocità di transito riduce l’assorbimento di acqua favorendo l’umidità delle feci 4. Le fibre vengono fermentate con produzione di gas, in particolare H2, CH4 e CO2, che restano intrappolati nelle feci e di acidi grassi a catena corta (SCFA) che ne aumentano la massa ed il peso FIBRE e FARMACI LE FIBRE POSSONO INTERFERIRE CON ALCUNI FARMACI PER: 1. Antagonismo o potenziamento dei farmaci che agiscono allo stesso livello o che influenzano lo stesso sistema fisiologico: un esempio è il potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante ed ipocolesterolemizzante di alcuni farmaci 2. Interferenza con l’assorbimento: l’effetto della lovastatina, del warfarin, del paracetamolo, della nitrofurantoina, della metilpenicellina ed in alcuni casi dei contraccettivi orali diminuisce in associazione con fibre dietetiche I LASSATIVI ¬ agiscono sul trasferimento di acqua ed elettroliti dalle mucose intestinali ¬ ammorbidiscono le feci ¬ stimolano e accelerano la defecazione LASSATIVI lassativo principio T azione meccanismo Effetti collaterali Dose/24 ore Formanti MASSA Sterculia Isphagula 24-72 ore Aumentano massa fecale Meteorismo Distensione flatulenza 20 g STIMOLANTI Senna Bisacodil Cascara Picosolfato 8-12 ore Aumentano la motilità Richiamo acqua ed elettroliti Dolore IpoK Danno mienterico? 15-60 ml 10-20 mg 5 ml LUBRIFICANTI/ EMOLLIENTI Paraffina Olio di Ricino Docusato 6-8 ore Riducono assorbimento acqua Lubrificano Squilibri ionici Perdita vit liposolubili No Italia SALINI Sali di Mg Sali di Na Sali di P 2-6 ore Richiamo acqua ed elettroliti Squilibri ionici No cardiopatici e nefropatici 15-60 ml Solo clismi 30-45 cc LASSATIVI lassativo principio T azione meccanismo Effetti collaterali Dose/24 ore OSMOTICI Organici (zuccheri) Lattulosio Lattitolo Glicerolo 24-48 ore Richiamo di acqua nel colon 15-60 cc 15-60 cc Clismi/ supposte OSMOTICI non organici: PEG PEG (Macro-P Pergidal) 24-48 ore PEG 3350 + elettroliti (Movicol) 24-48 ore Trattiene acqua impedendone il riassorbimento (dosedip) Trattiene acqua impedendone il riassorbimento (dosedip) Meteorismo Flatulenza Dolori addominali Assuefazione Rara flatulenza Rara flatulenza 13-26 g PEG + elettroliti + NaSO4 (Klean-Prep, Selg 1000 e 250, Isocolan) 12-24 ore Flatulenza 17,5 g Preparazioni per lavaggio colon 17 –34 g AGENTI FORMANTI MASSA Polisaccaridi naturali o di sintesi ¬ Assorbono acqua nell’intestino ¬ Aumentano il volume e la consistenza delle feci ¬ Aumentano la funzione propulsiva USO NON raccomandato nei pazienti confinati a letto o che non possono assumere il richiesto apporto di liquidi LASSATIVI OSMOTICI: LATTULOSIO ZUCCHERI OSMOTICI ¬ I batteri colici scompongono il disaccaride in acidi grassi a catena corta ¬ Diminuzione del pH ¬ Aumento dei movimenti peristaltici Flatulenza,crampi addominali e gonfiore Assuefazione → aumento delle dosi Attar A. et al GUT 1999;44:226-230 LASSATIVI OSMOTICI MACROGOL (POLIETILENGLICOLE) • non è metabolizzato dai batteri (non c’è produzione di gas e/o variazioni di pH) • macrogol non richiama acqua dal corpo per cui non si verificano squilibri idroelettrolitici Klaschik E. et al Supportive Care in Cancer 2003;11:679-685 Attar A. et al GUT 1999;44:226-230 LASSATIVI OSMOTICI MACROGOL (POLIETILENGLICOLE) La relazione dosaggio → effetto è lineare L’ efficacia non diminuisce col tempo Solo 125 ml di acqua per busta Occasionalmente: flatulenza Klaschik E. et al Supportive Care in Cancer 2003;11:679-685 Attar A. et al GUT 1999;44:226-230 LUBRIFICANTI • Paraffina Olii non riassorbibili Squilibri ionici Perdita vitamine liposolubili Le misure di base per il trattamento della stipsi sono difficilmente applicabili a pazienti in cure palliative e la maggior parte di essi soffre di: 9Aumento della fatica 9Immobilità o permanenza a letto 9Perdita dell’appetito 9Diminuita assunzione di liquidi 9Impossibilità di sospendere gli oppiacei per controllare il dolore Spetta al medico affiancare all’uso dei farmaci per il dolore anche una terapia con lassativi “LAXATIVE LADDER” EVACUAZIONE MANUALE OLIO DI RICINO e lubrificanti SENNA+PARAFFINA+ACIDI GRASSI MACROGOL+SENNA+PARAFFINA+SUPPOSTE/ENEMA MACROGOL+SENNA+PARAFFINA MACROGOL+SENNA MACROGOL+PICOSOLFATO MACROGOL Klaschik E. et al Supportive Care in Cancer 2003;11:679-685 Studio Cottone Disclafani MMG-SIMG 2005 • Self reported • Symptom related Studio Cottone Disclafani MMG-SIMG 2005 • 175 donne 118 uomini • donne 49,1 -31,4 % • 18-45 a. • 46-65 a. • > 65 a. 41,3 S.R. 37,6 S.R. 40,9 S.R. uomini 21,8 – 7,6 % 23,8 S.B. 22,7 S.B. 18 S.B. Algoritmo diagnostico della stipsi (AGA, 2000) Anamnesi ed esame obiettivo, bioumorali, Criteri Roma II Trial con fibre + lassativi I pazienti che non rispondono a queste misure terapeutiche possono essere considerati “refrattari”. In questi casi è appropriato eseguire ulteriori test. Guidelines on constipation. Gastroenterology 2000;119:1761-1778 Algoritmo diagnostico della stipsi (AGA, 2000) Anamnesi ed esame obiettivo, bioumorali, Criteri Roma II Trial con fibre + lassativi Tempo di transito intestinale (TTI), Manometria anorettale (MAR), Test di espulsione del palloncino (BET) , Defecografia (BD) Guidelines on constipation. Gastroenterology 2000;119:1761-1778 Numero di markers Valutazione del transito di 20 markers radiopachi in 3 gruppi di pazienti Transito normale Transito rallentato Giorni Defecazione ostruita Giorni Wald A. Arch. Intern. Med. 1986; 146: 1713 CONCLUSIONI Il Medico può: • Selezionare i pazienti • Valutare l’appropriatezza di test specialistici • Prescrivere terapie efficaci per alleviare il più possibile sintomi che influenzano negativamente la qualità della vita • Ottimizzare il consumo delle risorse disponibili