Corso integrativo di Scienza Politica (SIP e SPA) 12 ore – 2CFU Fabio Sozzi, Ph.D. Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali [email protected] 20 aprile, 16/19, aula 6 AdP 5 maggio, 16/19, aula 6 AdP 12 maggio, 16/19, aula 6 AdP 19 maggio, 16/19, aula 6 AdP Seguire le lezioni!! Redigere un elaborato scritto (15-20 pp.) ◦ Rassegna della letteratura; ◦ Ricerca empirica. Lezione 1. La metodologia della ricerca politica: cos’è; in quali fasi si struttura; Lezione 2. Tecniche di verifica delle ipotesi: metodo sperimentale; metodo comparato, studio del caso; controllo statistico. Lezione 3. La ricerca bibliografica; le tecniche di misurazione; l’utilizzo del web e dei datasets. Lezione 4. Come si scrive un paper e una tesi di laurea in scienza politica? I fattori che favoriscono (o no) i processi di democratizzazione; Come è cambiata l’impostazione ideologica dei partiti dal dopoguerra; Sistemi elettorali e comportamento di voto; Sistemi elettorali e comportamento di voto dei MPs; Forme di federalismo; Il rendimento delle regioni italiane. La metodologia è la logica del metodo di ricerca, ovvero… l’insieme delle procedure logiche inerenti la formulazione delle ipotesi di ricerca; la formazione e il trattamento dei concetti; la scelta dei casi e delle variabili; le modalità del controllo Empirico – tutto questo al fine di minimizzare gli errori di interpretazione della realtà e massimizzare l’oggettività dell’argomentazione scientifica L’avalutatività è la virtù dello scienziato, come l’imparzialità è la virtù del giudice: a nessuno verrebbe in mente di suggerire ad un giudice che, essendo difficile essere imparziale, tanto vale non esserlo” (Bobbio 1971) Di fronte ad un fenomeno che vogliamo spiegare, c’è un percorso fatto di passi: 1. Definire il problema/il quesito della ricerca 2. Individuare la teoria rilevante per il problema 3. Da questa derivare delle implicazioni/ipotesi 4. Raccogliere le informazioni per controllare le ipotesi 5. Controllare le ipotesi Esplicita Chiara Prevedere una risposta empirica Avere un valore teorico, ossia inserirsi in e contribuire allo sviluppo delle conoscenze già accumulate I concetti sono immagini mentali socialmente condivise che ci permettono di categorizzare la realtà, ovvero di trattare un insieme di cose come in qualche modo equivalenti I concetti combinano due informazioni: – Informazioni relative agli oggetti/unità a cui si si riferisce e che determinano la denotazione/estensione di un concetto – Informazioni relative alle proprietà che caratterizzano questi oggetti rispetto ad altri e che determinano la connotazione/intensione di un concetto Partito politico Partito politico di destra Partito politico di destra antisistema Partito politico di destra anti-sistema presente alle elezioni Partito politico di destra anti-sistema presente alle elezioni legislative italiane Partito politico di destra anti-sistema presente nelle elezioni legislative italiane nel 1996 Nelle scienze sociali le definizioni verbali non permettono al ricercatore di giudicare e vedere con precisione il referente empirico a cui si applicano. Per colmare il salto fra intensione/connotazione di un significato e i suoi referenti empirici sono necessari passi intermedi Indicatori e definizioni operative (o operazionali) Problema di operazionalizzazione: I concetti devono essere in grado di descrivere la realtà empirica, ovvero devono riferirsi a qualche cosa di osservabile – Operazionalizzazione: i diversi passaggi attraverso cui si attribuisce un contenuto empirico a concetti non immediatamente osservativi (Bruschi 1999) I concetti astratti non sono utilizzabili direttamente: l’esempio del concetto di “democrazia” Occorre introdurre degli indicatori: gli indicatori sono concetti più vicini alla realtà empirica, rappresentando il ponte tra il concetto più astratto e i suoi referenti empirici Grazie all’operazionalizzazione, possiamo passare da un concetto ad una variabile Una variabile è un concetto che possiede due caratteristiche: 1. Si riferisce a qualcosa di osservabile e quindi di empirico 2. Varia (i casi esaminati, nella realtà, si differenziano tra loro nel possesso delle proprietà a cui il concetto fa riferimento) Tre livelli di misurazione (e di variabili): – Nominale (una proprietà è presente o assente): es. genere, occupazione – Ordinale (differenza di grado): es. titolo di studio, grado di accordo o disaccordo – Quantitativa (differenza numerica): es. reddito, età