STAGE PER PEER TUTOR
Torino 16 – 17 APRILE
Seminario Minore viale Thovez 45
TRACCIA PER FORMATORI
17 APRILE
ELEMENTI DI BASE PER LA
PROGETTAZIONE DI ATTIVITA’
Enti promotori
In partenariato con
Le fasi della progettazione
Pro-gettare
significa creare qualcosa che non c’è, partire dall’incontro tra
una mancanza e una utopia. (incontro tra ciò che vorrei esistesse e che non c’è
ancora).
Raggruppati,
D., 1998):
i momenti chiave della progettazione sono quattro (Bramanti
1. Analisi dei bisogni formativi, analisi delle risorse e dei vincoli;
2. Definizione delle finalità e degli obiettivi;
3. Progettazione dei percorsi: elaborazione di strumenti e metodi (didattici
e di valutazione), definizione di contenuti e tempi;
4. Verifica della corrispondenza degli esiti agli obiettivi posti in partenza
(valutazione)
Dall’analisi dei bisogni formativi alla scelta
delle finalità e degli obiettivi
L’analisi dei bisogni si qualifica in primo luogo come un’attività di ricerca
finalizzata all’acquisizione di dati e informazioni utili ed attendibili per
proseguire o meno nelle tappe successive della progettazione : nella
progettazione dell’esperienza o nell’individuazione degli obiettivi didattici, dei
contenuti e dei metodi
da adottare, nonché nella realizzazione di tale
esperienza (AA.VV., 1987; Quaglino G.P., 1998).
Cercare di capire quali siano i bisogni
non è comunque l’unica indagine
importante da svolgere prima e durante il processo . L’analisi delle risorse e
dei vincoli è infatti nella pratica altrettanto importante e si colloca anch’essa
lungo tutto il processo: il formatore deve quindi investigare sui bisogni dei
destinatari, ma anche su ciò di cui si è già padroni, che si conosce già a fondo
(Contessa G., 1985). Si può e ci si deve informare su quali siano le risorse
materiali effettivamente disponibili, gli spazi, i tempi utilizzabili, le
collaborazioni possibili con altri formatori. Si può e ci si deve informare su quali
siano i vincoli presenti. I vincoli possono provenire sia dal committente che dai
discenti, e sono sintetizzabili in (Contessa G., 1975):
•
•
•
•
tempo (durata complessiva, termine finale, intensità, ecc.);
denaro ( , costi sede, costi attrezzature, rimborsi partecipanti, budget
massimo, ecc.);
utenti (quantità, tipologia, ruoli e relazioni pregresse, autorizzazioni e
riconoscimenti, ecc.);
extra-staff (raccomandati, testimoni interni, ospiti famosi, ecc.).
E’ importante distinguere le finalità dagli scopi e dagli obiettivi, tre termini che
spesso si confondono nel linguaggio corrente. Per finalità o fine si intende
l’espressione più generale degli scopi che si dà un progetto; le finalità sono
sempre a lungo termine. Gli scopi vengono enunciati in rapporto a orizzonti
meno lontani, ed essi restano qualitativi. Gli obiettivi, invece, traducono gli
scopi in termini precisi. La sequenza logica, dunque, è finalità-scopo-obiettivo
Quale è la differenza fra obiettivi generali e obiettivi specifici? Gli obiettivi
generali (o finalità) sono gli obiettivi di “meta” , indicano la direzione generale
a cui si raccorda l’evento, riguardano gli obiettivi generali (conoscenze da
acquisire, abilità da sviluppare, ecc.) del progetto . Gli obiettivi specifici
riguardano il contributo effettivo del singolo progetto
al raggiungimento
dell’obiettivo generale, pertanto devono essere più articolati e misurabili degli
obiettivi generali. Gli obiettivi specifici devono perciò essere
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•
•
•
•
•
Pertinenti rispetto agli obiettivi generali;
Chiari nella loro formulazione;
Precisi e cioè unici e non ambigui;
Misurabili attraverso indicatori espliciti e visibili;
Coerenti al loro interno;
Realmente raggiungibili con le risorse a disposizione;
Rilevanti rispetto al problema da risolvere;
Completi, cioè indicano chi farà cosa, quando e con quali risorse.
Obiettivi
Abilità attese in uscita in termini di conoscenze, competenze, capacità (sapere, saper
fare, saper essere)
Obiettivi formativi
Contenuti di apprendimento
Conoscenze
Cognitivo (sapere)
Capacità
Operativo (saper fare)
Atteggiamenti
Emotivo (saper essere)
I contenuti ( quali contenuti sono coerenti con gli obiettivi?)
Bisogna conoscere l’argomento soprattutto a livello teorico per decidere quali
contenuti sono importanti e coerenti con le finalità e i destinatari (età,
provenienza)
Programmazione
Struttura,attività, strumenti, tempi
( quale struttura?con
quali strumenti? Quanto tempo?)
A)Bisogna immaginare come si svolgerà l’evento, con le diverse fasi e momenti
e il tempo totale.
B)Bisogna decidere quale saranno gli strumenti:
multimediali: visione filmati, produzione video ecc
espressivi: musica, teatro, poesia, letture ecc
ludici: giochi, attività di interazione
altri….
C) quali attività?
Divisione dei compiti(chi fa cosa?)
ad ogni attività chiedersi:cosa ci serve?
chi fa cosa?
In che tempi?
La valutazione dell’evento
Quando si parla di valutazione dei risultati di un evento ci si riferisce in
particolare all’attività di ricerca e di individuazione dei cambiamenti intervenuti
nei partecipanti
dal momento della conclusione di tale esperienza e che
possono essere ritenuti come effetti (Ongaro F., 1990 )
1. In che cosa sono cambiati i partecipanti al corso a conclusione di tale
esperienza ?
2. Quanto di questo cambiamento (o non-cambiamento) è il risultato della
loro partecipazione all’evento?
3. Quanto è stato efficace il corso in rapporto alla realizzazione degli
obiettivi di cambiamento perseguiti?
In che modo farlo?
• Focus group
• Questionari
• Attività di interazione
PROGRAMMA DI LAVORO
Prima e seconda sessione di lavoro a gruppi
Obiettivi
Elaborare un ipotesi di progetto per la realizzazione della “Giornata del dialogo
interculturale”
Materiale
Cartelloni penne pennarelli
Struttura
Lavoro in plenaria e in sottogruppi
Svolgimento
Sperimentazione pratica della scrittura del progetto attraverso l’analisi delle
diverse fasi della progettazione.
Produzione di un documento da presentare in plenaria
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Programma formazione del 17 aprile 2011