Nuova sociologia
economica
Dibattito sulle nuove forme di
organizzazione produttiva
Insoddisfazione riguardo le teorie tradizionali
(basate solo sui fattori tecnologici)
Economisti: necessità di spiegazioni più
complesse – tentativi di adattare gli strumenti
interpretativi della disciplina
Sociologi: evidenziano i limiti dell’approccio
economico e il ruolo delle reti di relazioni
sociali e dei fattori culturali e politici
Neoistituzionalismo economico
- Economia dei costi di
transazione (ECT)
Concetto più ampio di impresa
Le organizzazioni (d’impresa) hanno al loro
interno degli assetti non soltanto gerarchici, ma
anche di mercato, che riguardano i rapporti con
altre imprese
L’impresa come «rete di contratti»
I presupposti
Impresa A
Impresa B
Costi di transazione
Razionalità limitata
Opportunismo
I presupposti
Costi di transazione
Razionalità limitata
Opportunismo
Impresa A
Lavoratore X
Definizioni
Razionalità limitata: deriva dai limiti neuro
fisiologici del cervello umano e quindi dai limiti
delle conoscenze umane
Opportunismo: nei rapporti sociali le persone
possono cercare di fare i propri interessi con
mezzi illeciti come l’inganno e la frode (fare
minacce o promesse false o vuote, assumere
impegni in cui non si crede)
Definizioni
Costi di transizione
Antecedenti al contratto: costi per cercare la
controparte, condurre la trattativa, stipulare il
contratto
Successivi al contratto: costi per far osservare
il contratto
Esigenza delle imprese
Minimizzare, oltre i costi di produzione, anche
i costi di transazione
Il dilemma fondamentale
Comprare o produrre?
Fino a che punto a una impresa conviene
ricorrere al mercato e da che punto in poi
conviene invece produrre per contro proprio?
(A parità di costi di produzione) l’impresa farà la
scelta che comporta i minori costi di
transazione
Una correzione
I costi della gerarchia
Al crescere della dimensione di impresa
possono sorgere dei problemi (perdita di
controllo, conflitti interni, ecc.), quindi aumento
dei costi delle transazioni interne
La rielaborazione successiva
Rimane l’importanza dei fattori umani (come
caratteri biopsichici dei soggetti)
Ma l’attenzione si concentra sulla specificità
delle risorse (cioè il grado di specializzazione
degli investimenti) e la frequenza della
transazione
Meccanismi di ‘governo’ in base a
frequenza e specificità delle risorse
Punti deboli
• Razionalità limitata e opportunismo sono
costruzioni sociali, dipendono da tanti fattori
• Trascura l’influenza dei fattori culturali e
politici e delle reti di relazioni sulle origini
dei modelli di organizzazione che si affermano
nei vari contesti
• Sottovaluta la persistenza di assetti
organizzativi anche meno efficienti,
che possono ugualmente riprodursi
La nuova sociologia economica
Approcci diversi
(qui consideriamo)
1. approccio strutturale e delle reti sociali
2. neoistituzionalismo sociologico
Elementi comuni (1)
L’azione è socialmente costruita (critica alla
concezione iposocializzata dell’attore tipica
dell’economia, ma anche a quella
ipersocializzata presente in sociologia)
Viene sottolineata la collocazione dei soggetti
nella rete di relazioni sociali (approccio
strutturale) o il peso delle componenti cognitive
e normative (approccio neoistituzionalista)
Elementi comuni (2)
Embeddedness dell’azione: indica il
radicamento sociale dell’azione, il suo essere
concretamente immerso nel contesto entro cui
si produce
Es. l’organizzazione economica va compresa
collegandola all’influenza esercitata dalle reti in cui i
soggetti sono inseriti (approccio strutturale), facendo
riferimento alle componenti cognitive e normative,
quindi della cultura (approccio neoistituzionalista)
Approccio strutturale
L’azione è influenzata dalla collocazione dei
singoli soggetti nelle reti di relazioni sociali in
cui sono coinvolti
Reti sociali stabili costituiscono strutture che
è necessario ricostruire/studiare per
comprendere il comportamento dei soggetti
Possono essere più o meno presenti e
possono favorire o meno determinate
soluzioni
Critiche a ECT (1)
Ruolo delle relazioni nel generare fiducia e
nello scoraggiare l’opportunismo
L’inserimento dei soggetti in stabili reti di
relazioni consente di diffondere informazioni
e di tenere sotto controllo il comportamento,
isolando coloro che non meritano fiducia
Critiche a ECT (2)
Transazioni complesse e potenzialmente
rischiose possono essere condotte attraverso il
mercato se esistono reti di relazioni fiduciarie
che legano le imprese
Capitale sociale
Insieme delle relazioni sociali di cui un
soggetto individuale e un soggetto collettivo
dispone in un determinato momento
Attraverso il capitale sociale si rendono
disponibili risorse cognitive (informazioni) e
risorse normative (fiducia)
(A livello aggregato) si può dire che un
determinato contesto risulta ricco di capitale
sociale a seconda che i soggetti individuali o
collettivi che vi risiedono sono coinvolti in reti di
relazioni
È un bene collettivo: non è divisibile e i suoi
vantaggi non sono appropriabili individualmente
(a differenza del capitale finanziario e del
capitale umano)
«La maggiore parte delle forme di capitale
sociale sono create e distrutte come
sottoprodotto di altre attività»
Anche se ciò non esclude che si possano
compiere sforzi consapevoli per creare reti
(clan, contrattazione relazionale, ecc.)
Non è né positivo né negativo. Non è
possibile definire a priori i suoi effetti sullo
sviluppo economico
La fiducia che circola attraverso le reti di
relazioni può limitare l’opportunismo e favorire la
cooperazione economica
Ma le reti possono essere anche uno strumento
che elude la concorrenza, per forme di
collusione più o meno legali
Reti particolarmente dense possono esercitare
un controllo sul comportamento individuale così
forte da scoraggiare l’innovazione
Possono essere anche uno strumento
attraverso il quale informazioni e fiducia
circolanti tra i soggetti aumentano il loro potere
a scapito di altri soggetti
Es. reti di imprese che funzionano a scapito dei
consumatori, di altre imprese, che consentono di
eludere la concorrenza, ecc.)
Neoistituzionalismo
sociologico
Differenze con l’approccio
strutturale
Per gli strutturalisti: le reti determinano risorse
e vincoli che condizionano il perseguimento
razionale degli interessi da parte dei soggetti
Per i neoistituzionalisti: i fattori culturali
contribuiscono a definire gli interessi stessi e
le modalità attraverso le quali vengono
perseguiti
Svolta verso spiegazioni cognitive e culturali
e a un interesse verso le caratteristiche di
unità di analisi sovra-individuali
In evidenza il ruolo di regole routinarie,
largamente date per scontate, nell’orientare il
comportamento
Critiche a ECT
Di fronte a carenza di informazioni e ai rischi
delle transazioni, i soggetti (individuali o
collettivi) si affidano non solo alle reti, ma alle
soluzioni che sono considerate più
appropriate e legittime nell’ambiente nel
quale si collocano
Isomorfismo istituzionale
Si vuole spiegare l’omogeneità dei modelli di
comportamento
Omogeneità che deriva da fattori istituzionali,
ossia dalla cultura, ecc.
Tre forme di isomorfismo
istituzionale
1. coercitivo: deriva più spesso dalla
regolazione pubblica, dalle relazioni industriali
(che pongono vincoli che obbligano ad
assumere modelli simili comportamento)
2. normativo: legato al diffondersi di idee e
standard professionali di comportamento che
assumono un’elevata legittimità (ruolo delle
università, delle scuole, delle agenzie di
consulenza)
3. mimetico: deriva da processi imitativi
(soprattutto di fronte all’incertezza)
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20 Nuova sociologia economica - Università degli Studi di Teramo