Laboratorio di MatLab Algebra lineare e Geometria Alessandro Benfenati Ph.D. Student Departments of Mathematics - University of Ferrara [email protected] 1 / 17 Sommario 1 Parametrizzazione delle coniche Ellisse Iperbole 2 Ortogonalizzazione Proiezioni e vettori ortogonali Gram-Schmidt 3 Autovalori ed autovettori Definizioni Determinazione degli autovalori e degli autovettori In MatLab 2 / 17 Parametrizzazione delle coniche Ellisse Parametrizzazione dell’ellise Dalla geometria analitica: l’ellisse è il luogo geometrico costituito da punti la cui somma delle distanze da due punti detti fuochi è costante. b F2 x2 a2 (0,0) F1 a p d O, Fi y2 b2 1 q sqrt pa2 b2 q La sua equazione parametrica è # x y per φ a cospφq b sinpφq P r0, 2πr 3 / 17 Parametrizzazione delle coniche Ellisse Origine della parametrizzazione Ricordando la formula fondamentale della trigonometria p q2 p q2 1α P R cos α sin α manipolando l’equazione dell’ellisse si ha x2 a2 b2 x 2 ponendo x y2 b2 2 2 a y 1 a2 b 2 a cospφq e y b sinpφq a2 b 2 b 2 a2 cospφq2 a2 b 2 sinpφq2 a2 b 2 a2 b 2 cospφq2 sinpφq2 a2 b 2 b2 x 2 a2 y 2 e quindi l’uguaglianza è valida. 4 / 17 Parametrizzazione delle coniche Iperbole Parametrizzazione dell’iperbole Dalla geometria analitica: l’iperbole è il luogo geometrico costituito da punti la cui differenza delle distanze da due punti detti fuochi è costante. x2 a2 F2 di asintoti F1 y 2 yb2 1 ba x La sua equazione parametrica è # x y per φ a coshpφq b sinhpφq PR 5 / 17 Parametrizzazione delle coniche Iperbole Origine della parametrizzazione Ricordando la formula fondamentale p q2 sinhpt q2 1t P R cosh t dove p q e x cosh x e x 2 manipolando l’equazione dell’iperbole si ha x2 a2 x x p q e 2 e , sinh x 2 yb2 1 b 2 x 2 a2 y 2 a2 b 2 ponendo x a coshpt q e y b sinhpt q b 2 x 2 a2 y 2 a2 b 2 b 2 a2 coshpt q2 a2 b 2 sinhpt q2 a2 b 2 a2 b 2 coshpt q2 sinhpt q2 a2 b 2 e quindi l’uguaglianza è valida. 6 / 17 Ortogonalizzazione Proiezioni e vettori ortogonali Proiezione Def. (Proiezione) pq ¡ Dati due vettori u e v si definisce il vettore Proju v proiezione ortogonale di v su u il vettore u, v Proju v u u 2 p q } } u e1 Proju(v) v Proje (v) 2 v Proje (v) 1 e2 7 / 17 Ortogonalizzazione Proiezioni e vettori ortogonali Vettori ortonormali Def. (Vettori ortonormali) Un insieme di vettori v1 , . . . , vn si dice ortonormale se vi , vj ¡ 0 per ogni i, j e }vi } 1 i 1, . . . , n Esempio La base canonica B te1 , e2 , . . . , en u è un insieme di vettori ortonormali. } } 1 non è rispettata per ogni i, allora i vettori si dicono Se la condizione vi ortogonali. 8 / 17 Ortogonalizzazione Gram-Schmidt Gram-Schmidt Il processo di ortogonalizzazione di Graham-Schmidt consiste nel rendere ortogonale un insieme di vettori linearmente indipendenti. t u t u } } p q } } p q p q Sia V v1 , . . . , vn l’insieme di vettori l.i, si vuole creare un insieme di vettori o1 , . . . , on : ortogonali O u1 1 u1 v1 ; o1 u1 u2 2 u2 v2 Projo1 v2 ; o2 u2 u3 3 u3 v3 Projo1 v3 Projo2 v3 ; o3 u3 ... ... k uk vk 1 ¸ k j 1 p q Projoj vk ; ok } } }uukk } Ad ogni vettore vk si sottraggono le proiezioni sui precedenti k 1 vettori ortogonali, dopodichè si normalizza (dividendo per la propria norma) il vettore ottenuto. 9 / 17 Ortogonalizzazione Gram-Schmidt Fattorizzazione QR Il procedimento di Gram-Schmidt è alla base della fattorizzazione QR di una matrice A: ovverossia su può scrivere la matrice A Mmn R (con le colonne l.i.) come A QR P p q dove Q P Mmm pRq è ortogonale e R P Mmn pRq è triangolare. Con questa scomposizione è possibile risolvere in maniera numericamente stabile i sistemi lineari malcondizionati. Malcondizionamento Sia dato il sistema lineare Ax A Ha soluzione x b con 2.0 2.0 3.0 3.1 b 5.0 5.1 p1, 1q. Se si perturbano i dati iniziali nel seguente modo: Ã 2.000 1.999 allora la soluzione diventa x̃ 3.000 3.000 b̃ 5.000 4.990 p10, 5q. 10 / 17 Autovalori ed autovettori Definizioni Eigenvalues and Eigenvectors Def. Data una matrice A vettore u tale che P Mn pRq si definisce autovettore di autovalore λ il Au λu L’azione di A sull’autovettore u consiste nel modificare modulo ed eventualmente verso, lasciando inalterata la direzione . Av Data A 3 2 6 2 il vettore v in figura è un suo autovettore di autovalore 6. v 11 / 17 Autovalori ed autovettori Determinazione degli autovalori e degli autovettori Polinomio caratteristico Per determinare autovalori ed autovettori, si procede esaminando la definizione: Au λu Au λu 0 pA λI qu 0 La teoria dei sistemi lineari dice che per non avere l’unica soluzione (banale) u 0 è necessario porre det A λI 0 p q Def. (Polinomio caratteristico) p λI q prende il nome di polinomio caratteristico della La quantità det A matrice A. p q Una volta trovati gli autovalori λ, si sostituiscono in A λI u 0 e si calcolano gli autovettori u associati risolvendo il sistema lineare. 12 / 17 Autovalori ed autovettori Determinazione degli autovalori e degli autovettori Proprietà degli autovalori e degli autovettori p q p q p q pq Se Au λu, allora A µI u λ µu Ak u λk u 1 A1 u u λ P A u P λ u per ogni polinomio P Def. (Similitudine) Sia S invertibile. Due matrici A e B si dicono simili se A S 1BS La similitudine corrisponde ad un cambiamento di base. Def. (Matrici diagonalizzabili) Una matrice A si dice diagonalizzabile se esiste S invertibile tale che A SDS 1 dove D è diagonale. In altre parole, A è diagonalizzabile se è simile ad una matrice diagonale. 13 / 17 Autovalori ed autovettori Determinazione degli autovalori e degli autovettori Proprietà degli autovalori e degli autovettori Theorem Una matrice A di ordine n è diagonalizzabile se e soltanto se possiede n autovettori linearmente indipendenti. Theorem Autovettori associati ad autovalori distinti sono linearmente indipendenti. Dall’ultimo risultato si ricava che una matrice è diagonalizzabile se i suoi autovalori sono distinti. Se una matrice A è diagonalizzabile, allora possiamo scrivere A U 1DU dove le colonne di U sono gli autovettori di A, mentre D è una matrice diagonale sulla cui diagonale sono presenti gli autovalori di A. 14 / 17 Autovalori ed autovettori In MatLab Calcolo degli autovalori in MatLab >> >> >> >> >> >> >> >> Si inizializza la matrice A, si crea la matrice identità Id della stessa dimensione di A. Viene inizializzata la variabile simbolica l e si crea la matrice A lId . Si salvano in e_values le radici del polinomio caratteristico, che consistono nee_values = solve ( det ( P_c ) , l ); gli autovalori della matrice A. Si ricorda che essi sono ancora valori simbolici. Si crea il vettore nullo dei termini noti, e con subs si sostituisce il primo autovab =[0;0]; lore trovato in A lId : in questo modo P1 = subs ( P_c ,l ,... è noto che il sistema non ha un’unica double ( e_values (1))); soluzione, quindi viene utlizzato il corref ([ P1 , b ]) mando rref per visualizzare la soluzione dipendente dal parametro. A = [ 3 6; 2 2]; I = eye ( size ( A )); syms l P_c = A - l * I ; >> u1 = [2 ,1] ’; >> u1 = u1 / norm ( u1 ) Un volta trovata la soluzione, si crea l’autovettore e se necessario si normalizza. 15 / 17 Autovalori ed autovettori In MatLab Calcolo degli autovalori in MatLab In realtà in MatLab è presente una funzione che calcola automaticamente eigenvalues e eigenvectors: eig(A). >> [U , D ] = eig ( A ) Le colonne dela matrice U sono gli autovettori della matrice A, mentre D è una matrice diagonale in cui sono presenti gli autovalori. >> [U , D ] = eig ( A ) U = 0.8944 -0.8321 0.4472 0.5547 D = 6 0 0 -1 Verifichiamo che A UDU 1: >> U * L * inv ( U ) ans = 3.0000 6.0000 2.0000 2.0000 16 / 17 Autovalori ed autovettori In MatLab Interpretazione geometrica Data la matrice A ? ? ? 0 2 1 0 ? ? ? di autovettori e relativi autovalori 1 2 1 2 , v , λu 2, λv 2 u , , 3 3 3 3 si nota che u e v sono direzioni privilegiate: la figura viene dilatata di un fattore 2 e ruotata: ? ? ? Au v u (0,0) Av 17 / 17