Intervista a un grande
informatico:
BLAISE PASCAL
Alice Merli
3707689
1623-1662
Signor Pascal, lei è stato un precursore della tecnologia che ci
circonda e che ci aiuta a capire la matematica.. ma anche molto
altro. Che significato ha per lei la scienza?
Fu mio padre, Etienne, a decidere che fino a 15 anni non avrei
studiato matematica, per me rimase sempre un mistero
dell’infanzia anche se la vivevo attorno a me, nelle cose di tutti i
giorni, la percepivo. Non ho avuto infatti bisogno di aspettare i
15 anni perché già a 12 dimostrai che la somma degli angoli
interni di un triangolo equivale ad un angolo piatto.
Qiundi le scienze per lei non hanno segreti?
Al contrario:
Cerca altrove per qualcuno che ti possa seguire nelle
tue ricerche riguardo ai numeri. Da parte mia, ti
confesso che sono molto oltre la mia portata, e mi
sento in grado solamente di ammirarli.
Questa modestia le fa davvero onore! Ma lei è consapevole di
essere studiato da miliardi di studenti per le sue abilità
scientifiche?
Non si riesce a immaginare Platone e Aristotele se non con gran
vesti di pedanti. Erano invece delle persone comuni e ridevano,
come gli altri, con i loro amici; e quando si sono divertiti a
scrivere le Leggi e la Politica l'hanno fatto per divertirsi; questa
era la parte meno filosofica e meno seria della loro vita, mentre
la più filosofica era di vivere semplicemente e tranquillamente.
Se hanno scritto di politica, l'han fatto come per dar norme per
un manicomio; e se hanno finto di parlarne come di cosa seria,
l'hanno fatto perché i pazzi a cui si rivolgevano credevano di
essere re e imperatori, ed essi si immedesimavano dei princìpi di
costoro per rendere la loro follia meno dannosa possibile.
Quindi i suoi rapporti con suo padre non furono molto positivi?
Al contrario: lui senza volerlo mi aveva spinto ad amare la
matematica: non passò molto tempo infatti che inventai la prima
macchina calcolatrice meccanica. Ne furono prodotti ben 50
esemplari e venne chiamata Pascalina. Quello che non tutti
sanno è che il vero scopo per il quale costruii questa macchina fu
aiuare mio padre, che lavorava in campo fiscale.
Ma come funziona la Pascalina?
L 'Addizionatore di Pascal o Pascalina è uno strumento lungo 36 cm, largo 13 e alto 8,
possiamo paragonarla ad una comune scatola di scarpe.
Sulla superficie sono visibili 8 finestrelle, all'interno di esse è possibile vedere
dei tamburi con la cifra risultante marca sopra. Ogni tamburo ha due righe di
numeri: una nera sotto una rossa. La riga nera viene utilizzata con le addizioni
mentre quella rossa per le sottrazioni. Ogni volta che si fa un'addizione una
stecca orizzontale copre la fila rossa mentre un'altra stecca si preoccupa di
coprire quella nera quando di opera una sottrazione.
Nel 1647 Lei incontro Cartesio, come andò l’incontro?
Molto male purtroppo! Io avevo iniziato i miei studi sulla
pressione atmosferica e avevo dimostrato il vuoto. Cartesio,
incredulo, mi fece visita il 23 settembre e uscì commentando:
“il vuoto ce l’ha nella testa!”
.
N.B. ricordiamo che per Cartesio Se la materia é lo spazio , ne
consegue che il vuoto non esiste perchè sarebbe uno spazio
senza contenuto fisico ; uno spazio senza cose che lo occupino ,
questo sarebbe il vuoto ; ma per Cartesio lo spazio é la materia ,
quindi non ci sarà mai spazio senza materia e di conseguenza
non ci sarà mai il vuoto
Lei al tempo è riuscito ha risolvere con Fermat un arduo
indovinello. Di che si tratta?
È il problema dei punti. Due persone mettono sul piatto 100
ducati ciascuna e giocano a testa e coda decidendo che si
porterà a casa il montepremi di 200 ducati chi arriva per primo a
10 teste. Si suppone che quando stanno per esempio 8 a 6 una
comunicazione urgente li interrompe. Quindi, a questo punto,
qual è la divisione equa del montepremi tra i giocatori in quel
momento della partita?
Sembra facile ma la soluzione è
complessa vero?
Abbastanza.. Ma le soluzioni degli
indovinelli non si rivelano mai!
Oggi l’informatica ha fatto passi da gigante, c’è chi dice che
l’uomo stia andando troppo oltre, che stia perdendo basi morali,
lei cosa ne pensa?
Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È con
questo che dobbiamo nobilitarci e non già con lo spazio e con il
tempo che non potremmo riempire. Studiamoci dunque di
pensar bene: questo è il principio della morale.
Se potesse dire qualcosa alle persone del 2012, cosa direbbe?
Penso che mi premerebbe far sapere loro che penso che
quel che può la virtù di un uomo non si deve misurare dai
suoi sforzi ma dal suo comportamento ordinario.
È quindi la cosa più importante per lei questa?
No, ma la frase che più amano detta da me è molto più nota di
questa che ho appena detto.
E qual è l’altra?
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Fonti:
http://www.filosofico.net/caesio.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Blaise_Pascal
http://it.wikipedia.org/wiki/Pascalina
http://www.zenkay.net/develop/storia/
Libro: Probabilità e statistica; Elio Piazza
ed. Progetto Leonardo
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