GENITORI:
SE LI CONOSCI LI EVITI?
CSI VARESE
– Allenatori 20 aprile 2015 –
Dott. Mattia Ramella
PRESUPPOSTO DI PARTENZA
Allenare un gruppo di bambini o ragazzi in
età evolutiva significa necessariamente
entrare in relazione con i loro genitori.
Il modo “unico” in cui i bambini/ragazzi
entrano in relazione con un adulto
“rispecchia” inevitabilmente il modo di
relazione con le “figure di riferimento”
A quali livelli i genitori sono
coinvolti nella squadra?
1.
2.
3.
4.
Relazione con il bambino/ragazzo
Relazione con la società
Relazione con gli altri genitori
Relazione con me come allenatore
1) RELAZIONE CON IL
BAMBINO/RAGAZZO
L’immagine del figlio che i genitori hanno
in mente e le loro aspettative nei suoi
confronti e nei confronti dello sport
influiscono sul suo modo di viverlo
Che tipo di “altro” adulto incontrano i
miei bambini/ragazzi sul campo?
Differenziazione/Separazione/Crescita
2) LA RELAZIONE CON LA
SOCIETA’
Domande aperte
• Ai genitori sono chiari gli obiettivi generali
che rappresentano l’idea di sport per la
società a cui affidano il figlio?
• Ai genitori sono chiari i RUOLI
ISTITUZIONALI della società? Sanno chi
è il Presidente, chi i Dirigenti, chi gli
Allenatori?
3) LA RELAZIONE CON GLI ALTRI
GENITORI
Domande aperte
• I genitori dei bambini/ragazzi si conoscono
tra di loro?
• Sono previsti momenti “strutturati” nei quali
possono incontrarsi o la loro conoscenza
avviene in modo più “libero e casuale”?
• Da chi e come sono organizzati? Come ne
sono coinvolto come allenatore?
4) LA RELAZIONE CON ME ALLENATORE
Qual è il mio ruolo specifico nella relazione
con i genitori della mia squadra?
Non posso evitare di incontrare i genitori,
ma posso (e devo) scegliere COME
incontrarli …
LA RELAZIONE CON ME ALLENATORE
Quali strumenti ho a disposizione per
incontrarli?
• ACCOGLIENZA
• COMUNICAZIONE CHIARA
• DEFINIZIONE DEGLI SPAZI,DEI TEMPI,
DEI RUOLI
=
COLLABORAZIONE EDUCATIVA
ACCOGLIENZA
• Preparare un momento iniziale di
accoglienza per il GRUPPO genitori
• Scegliere uno spazio e un tempo per loro
diverso da quello per bambini e ragazzi
• Scegliere se e come coinvolgere gli altri
“ruoli” della società
• Presentare fin da subito obiettivi e
programmare eventuali incontri successivi
COMUNICAZIONE CHIARA
Comunicare obiettivi e aspettative in modo chiaro:
-Quali obiettivi di crescita del gruppo?
-Quali obiettivi di crescita “tecnica”?
-Quali eventuali risultati attesi?
Domande per me allenatore: la comunicazione
dipenderà dalle mie risposte personali…
• Qual è la mia idea di sport?
• Cosa significa allenare per me?
• Quale la mia idea di gruppo/squadra?
I MEZZI DI COMUNICAZIONE
SCEGLIERE MEZZI DI COMUNICAZIONE CHE
METTONO A PROPRIO AGIO
• Riunioni e incontri programmati
• Comunicazione scritta (Bacheca, Avvisi)
• Comunicazione online (Sito Internet, Mail, Sms,
Wapp)
La scelta del mezzo di comunicazione ha i suoi
vantaggi e le sue conseguenze/rischi
DEFINIZIONE DEGLI SPAZI
Riflessioni aperte…
•
•
•
•
Accesso al campo di allenamento
Accesso agli spogliatoi
Accesso agli spazi attorno al campo
Accesso alla mia figura di allenatore
DEFINIZIONE DEI TEMPI
•
•
•
•
Riflessioni aperte …
Frequenza degli incontri con il GRUPPO
GENITORI
Programmazione di un calendario?
Comunicazione dei tempi di allenamento
Programmazione e condivisione di “Tempi
di festa”…
DEFINIZIONE DEI RUOLI
• Quali altre figure educative sono coinvolte
nella relazione tra me e i genitori?
CONDIVISIONE DI RESPONSABILITA’
• Quali aspettative personali ho, come
allenatore, nei confronti dei genitori?
Posso esplicitarle?
CONSAPEVOLEZZA
QUANDO LO SPORT E’
“DI GRUPPO”?
Nel momento in cui riveste un senso condiviso e
positivo l’attività sportiva genera legami, crea
appartenenza.
Lo sport nasce infatti come modo per inventare
“temporanee situazioni di uguaglianza anche in
condizioni di elevata differenziazione sociale”, nei campi
TUTTI dovrebbero essere uguali e liberi di esprimere le
proprie potenzialità.
Soddisfa dunque i BISOGNI DI APPARTENENZA
Succede questo nel GRUPPO GENITORI
mia squadra?
RELAZIONE “INDIVIDUALE”
Accoglienza e sicurezza
• Faccio riferimento agli obiettivi che ho già
comunicato al gruppo
• Comunico in modo chiaro ciò che osservo
sul figlio riferendomi agli obiettivi
comunicati
• Comunico in modo chiaro eventuali
segnali di disagio
CHE ALLENATORE SONO?
(il mio modo di essere “crea” aspettative nei genitori)
•
•
•
•
I codici affettivi
MATERNO: riconosco bisogno, ma non
competenza
PATERNO: riconosco capacità, ma non
emotività
INFANTILE: mi pongo allo stesso livello
FRATERNO: favorisco competizione o
collaborazione?
COLLABORAZIONE EDUCATIVA
…Quando diventiamo collaboratori
nell’offrire spazi, tempi ed esperienze che
fanno crescere i bambini/ragazzi che ci
vengono affidati dai loro genitori…
NON ABBIAMO TANTO LA
RESPONSABILITA’ DEI RISULTATI
QUANTO DELLA “BUONA” CRESCITA
GRAZIE PER LA
PAZIENZA E
L’ATTENZIONE…
BUON
ALLENAMENTO!
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GENITORI se li conosci