Alcuni, fedeli al Dlgs 163, permettono subaffidamenti
Toscana, caos subappalto
e amministrazioni toscane si ribellano
alla legge regionale sui contratti pubblici (38/2007), entrata in vigore lo scorso 17
settembre, che prevede forti limiti al subappalto e, nonostante i moniti della Regione
(«gli enti che non si adeguano andranno
incontro a responsabilità)), aveva tuonato il
vicepresidente Federico Gelli), ignorano la
normativa impugnata dal Govcrno in più
parti. e in attesa di giudizio della Corte
costituzionale. Ma. quel che è più clanioroso, è che capofila della protesta sia proprio
una struttura regionale: l’azienda ospedaliero-universitaria Careggi, la più grande
azienda sanitaria della Toscana, nei giorni
scorsi ha pubblicato un bando di appalto
integrato per lavori di miglioramento e adeguaniento impiantistico al reparto endoccopia del “Nuovo San Luca” (importo 623inila euro) che - ai sensi del Dpr 34/2000 prevede il subappalto nella misura del 30%
per i lavori appartenenti alla categoria prevalente OG1 1 (427inila euro), in contrasto
con la legge toscana (comma 6 dell’articolo
20) che limita i l subappalto calle attività
che rivestono carattere di specializzazione
nelle categorie di riferimento». E pensare
che la gara di Carcggi elenca nel disciplinare, tra le norme da rispettare. proprio la
legge toscana 38/2007.
Ancora più plateale è la strada scelta dal
Comune di Piombino (Livorno), che ha pubblicato un bando da oltre 9741nila euro per
la realizzazione di una strada, che fa esclusivo riferimento al decreto legislativo
163/2006, ignorando la legge toscana anche
(e soprattutto) nel subappalto: l’opera, inserita nella categoria prevalente OG3 (965mila euro), è subappaltabile nella misura del
30%. «Ci siamo consigliati con i nostri
legali - spiegano al Comune - e abbiamo
scelto il male ininore, cioè applicare la normativa nazionale anziché quella regionale
impugnata, che avrebbe comportato grossi
rischi di ricorsi. Così, al massimo rischiamo
una tirata d’orecchie della Regione».
Differenzedella Lr 38/2007 con il Codice
Ricorso al subappalto solo per le
attività specializzate
______________
Superamento del massimo ribasso
e utilizzo (articolo 36) del criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa (non ancora operativa)
Necessità che le stazioni appaltanti sentano i rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza prima
dell’aggiudicazione definitiva
Ma la confusione, tra le stazioni appaltanti toscane. è inassinia. Prova ne sono bandi
come quello del Comune di Pisa, che ha
mandato in gara i lavori di realizzazione
della nuova piazza in Putignano, importo
243mila euro di cui 20lmila OG3 categoria
prevalente e 24inila OG10 categoria scorporabile. vietando in ogni caso, 4sensi dell’articolo 20 della legge 38/2007», il ricorso
al subappalto. Divieto totale di subappalto
anche per il Comune di San Miniato (Pisa),
che ha mandato in gara la realizzazione di
una cassa di espansione da tre niilioni, inserendo tutti i lavori nella categoria prevaiente OG8 - anche se alcuni potrebbero far
pensare ad attività specializzate come la
realizzazione di un inipianto di sollevamento e della relativa cassa di compenso, e la
mitigazione ambientale di questi due interventi - e vietando così il subappalto.
Di fronte a questo cuos, Ance Toscana
rinforza l’allarme: «Le incertezze applicative della legge toscana rischiano di dare u n
duro colpo a un settore gih in difficoltii.
coine dimostra il calo regionale di appalti
pubblici del 51% in valore e del 20% in
numero nel primo semestre 2 0 0 7 ~ .
SILVIA
PIEIUCCINI
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Toscana, caos subappalto - Il sole 24 ore, 17/11/2007