ITALIAN DESK Eurispes – FederBio DOSSIER AMBIENTE Documenti, Note, Informazioni in materia ambientale per il “Curso Internacional de Postgrado de Evaluación Ambiental Estratégica” promosso da Fundación de Estudios Avanzados di Buenos Aires (FUNDABAIRES) Persone di contatto: Vanna Forconi (coordinatore), Email: [email protected] ; Leonardo Pugliese, Email: [email protected] --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Indice PRESENTAZIONE 1. Italian Desk per la cooperazione italo-argentina sull'ambiente 2. FederBio – Federazione Italiana di Agricoltura Biologica e Biodinamica 3. Eurispes – Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali AGRICOLTURA BIOLOGICA ED ECOCOMPATIBILE 1. La legislazione sul settore biologico in Europa 2. Organic Agriculture in Italy: a good story for environmental policies BIODIVERSITA’ 4. La Strategia Nazionale per la Biodiversità (documento) BIO-ECONOMIA 1. L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa (documento) CAMBIAMENTI CLIMATICI 1. Proposta della Commissione Europea sulle norme per contabilizzare le emissioni e gli assorbimenti dei gas serra nel settore agricolo e forestale (documento) PROGRAMMI E PROGETTI DELL’UNIONE EUROPEA 1. Gli strumenti finanziari della UE 2. Partenariato Europeo (PEI) in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura" sarà una delle grandi novità della nuova politica di sviluppo rurale per il 2014-2020 ALLEGATO 1: Progetto PARAFOR (Paranà Forestal), Creazione di una compresa forestale con finalità produttive ed ambientali e di poli agro-industriali nei settori legno-energia nel Nord-Est dell’Argentina --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio ITALIAN DESK PER LA COOPERAZIONE ITALO-ARGENTINA SULL'AMBIENTE EURISPES e FEDERBIO - Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica - hanno siglato una convenzione per promuovere la collaborazione con la Fondazione di Studi Avanzati - Fundabaires (www.fundabaires.org) di Buenos Aires in materia ambientale e per sostenere due importanti corsi internazionali di post-lauream di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione Ambientale Strategica. . In base all’Accordo EURISPES e FEDERBIO hanno promosso la costituzione a Roma dell’Italian Desk, un organismo di riferimento italiano formato da esperti qualificati in Scienze e Politiche ambientali che ha il compito di fornire ai colleghi argentini le informazioni e la documentazione relative alle iniziative in materia che si svolgono nel nostro Paese ed a livello europeo. Sono previsti anche scambi di docenti e studenti e la possibilità di svolgere progetti comuni. L’Italian Desk è inteso come una struttura aperta ad estendere l’area delle collaborazioni a quegli esperti di alta qualificazione che siano interessati a rafforzare la cooperazione italo-argentina. La sede operativa è presso FederBio, in piazza Indipendenza 5, Roma. Le principali aree tematiche oggetto di approfondimento sono cinque: 1) BIODIVERSITA’ (Politiche di tutela e conservazione della natura; Sviluppo dell’agricoltura biologica ed eco-compatibile; Il valore economico e sociale di una nutrizione di qualità); 2) ACQUA (Gestione ed uso sostenibile della risorsa idrica; Sviluppo degli impianti irrigui: valutazione impatto ambientale); 3) ENERGIA (Sviluppo economico e sostenibilità energetica; Fonti energetiche rinnovabili: efficienza e risparmio energetico); 4) VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE (Grandi opere pubbliche; Valorizzazione delle aree agricole urbane e peri-urbane; Bioarchitettura. Riqualificazione degli edifici e dei patrimoni immobiliari); 5) PROGRAMMI EUROPEI (Le strategie e le politiche europee per l’ambiente e l’energia; I Programmi: a) Intelligent Energy – Europe (IEE); b) Eco- Innovation; c) 7° Programma Quadro (FP7); EuropeAid; d) Il Patto dei Sindaci per lo sviluppo energetico del territorio.. “L’Italia è un Paese leader anche a livello mondiale per quanto riguarda non solo la produzione e il commercio dei prodotti biologici, ma anche per le notevoli competenze tecniche, professionali e organizzative che costituiscono un patrimonio di assoluto valore che FederBio rappresenta al meglio, data la sua caratteristica spiccatamente interprofessionale. – commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio L’Argentina è fra i primi Paesi che hanno sottoscritto un accordo di equivalenza con l’Unione Europea per i prodotti biologici e le sue produzioni ortofrutticole e agrumicole in contro stagione e alcune materie prime per la mangimistica sono di estremo interesse per gli operatori italiani senza entrare in contrasto con i nostri agricoltori. Per questo sono convinto che l’iniziativa condivisa con Eurispes sia necessaria anche per rafforzare il ruolo dell’Italia nel mercato internazionale del biologico.” Per Gian Maria Fara, presidente EURISPES, “l’Argentina ha un enorme patrimonio naturale che può essere considerato, a ragione, come un patrimonio dell’umanità. L’iniziativa dell’università di Buenos Aires va nel senso della sua valorizzazione e di un utilizzo corretto secondo il principio dello sviluppo sostenibile. Questo è il motivo che ha spinto Eurispes e Federbio a dare il proprio contributo, dall’Italia e dall’Europa, nell’anno in cui si celebra l’anniversario della Conferenza di Rio sull’ambiente”. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio FEDERBIO – Italian Federation of organic and biodynamic agriculture FederBio (www.federbio.it) is an important association at national level, created in 1992 from the initiative of organizations operating in the organic and biodynamic farming sector, with the objective of safeguarding and supporting its development. FederBio is recognized as a sectoral institutional representative at regional and national level; it signed an agreement with the Ministry of Economic Development for the internationalization of the Italian organic sector. It is a member of IFOAM and ACCREDIA, the Italian organization for the Accreditation of Control and Certification Bodies. FederBio associates the main organic farming organizations at regional and national level, carrying out all activities in the sector of production, transformation, distribution,certification, the ruling and safeguarding of the interests of operators, technicians and organic products consumers. The Federation is divided into thematic and professional members’ sections, including Producer Associations, Control and Certification Bodies, Processors and Distributors, Technical and Service Providers. It is therefore a multi-professional entity, aiming at improving and enlarging the quality and the quantity of organic products, obtained with organic and biodynamic farming techniques, in compliance with deontological and professional rules, according to IFOAM guidelines. In particular, FederBio ensures the transparency and fair behavior of its members, on the basis of a Selfdisciplinarian Code and in conformity with common standards. Moreover, keeping an eye to the valorization and support of the organic sector in Italy, FederBio signed a Memorandum of Understanding with the FIDAF to promote Research, through a Scientific Committee, particularly in the areas of biodiversity, rural development, and climate change prevention. To further strengthen the organic sector, the Federation encourages experimentation and the sharing of the knowledge and the culture of the Italian organic farming products among consumers. In recent years, the Federation started to carry out its activity also at international level, collaborating with the Organizations and Institutions involved in the transfer of know-how and the promotion of Italian Organic products around the world. EURISPES - Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali L'EURISPES (ISPES fino al gennaio 1993) Istituto di Studi Politici e Economici e Sociali, presieduto dal Prof. Gian Maria Fara, è un Ente privato senza fini di lucro ed opera in Italia dal 1982 nel campo della ricerca politica, economica e sociale. In trent'anni di attività l'Istituto ha consolidato una posizione leader nel sistema della ricerca in Italia, diventando una delle più autorevoli agenzie di riferimento culturale per il mondo istituzionale, politico, economico e dell’informazione, e un organismo dalla comprovata credibilità nell'attività di formazione dell'opinione pubblica e di quanti sono interessati all'analisi e alla comprensione delle dinamiche sociali, economiche e politiche italiane. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Le molteplici ricerche svolte, le informazioni prodotte su temi di grande rilevanza sociale e la realizzazione, a partire dal 1989, del Rapporto annuale sulla situazione del Paese, il Rapporto Italia, hanno animato il dibattito sociale, politico ed economico e, in numerose occasioni, orientato la stessa attività del Legislatore. L'EURISPES ha sempre seguito e, spesso, anticipato l'evolversi delle dinamiche politiche, economiche e sociali, che hanno caratterizzato la vita del Paese, sviluppando un’azione costante di analisi e di interpretazione della realtà sociale. Attraverso la ricerca di tipo istituzionale, l'Istituto ha contribuito all'emersione di fenomeni sociali nascosti o poco noti, realizzando una vera e propria opera di “scouting sociale” che ha dato luogo alla produzione di dati e di informazioni, ampiamente utilizzati dai decisori politici ed economici per la loro attività di indirizzo e di governo dell’economia e della società, e amplificati dai mezzi di comunicazione di massa, nazionali ed internazionali. A rafforzare il ruolo di interprete della realtà italiana, contribuisce ulteriormente lo stretto rapporto instaurato con la comunità scientifica internazionale, valorizzato da un continuo scambio di informazioni e di esperienze e da una intensa collaborazione nella organizzazione di seminari, convegni, iniziative editoriali, dibattiti e conferenze AGRICOLTURA BIOLOGICA ed ECOCOMPATIBILE 1. La legislazione sul settore biologico in Europa A livello comunitario l'agricoltura biologica è l’unica forma di agricoltura a disporre di uno specifico quadro normativo. L'agricoltura biologica in Europa è stata regolamentata per la prima volta a livello comunitario nel 1991 con il Reg. CEE n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all'indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari. Solo nel 1999 con il Reg. CE n. 1804/99 sono state normate anche le produzioni animali. Nel 2007 è stato adottato un nuovo regolamento per l'agricoltura biologica, il Reg. CE n. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici sia di origine vegetale che animale, che abroga i regolamenti precedenti ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 189 del 20/07/2007. Regolamento CE N. 834/2007 del 28 giugno 2007 La revisione del vecchio regolamento era iniziata nel 2004 quando, nel Piano d'Azione per l'agricoltura biologica, il Consiglio e il Parlamento europeo invitarono la Commissione a rivedere il quadro normativo sull'agricoltura e sugli alimenti biologici, per renderlo più semplice, più trasparente e più coerente. La nuova normativa, oltre a semplificare e a definire la materia sia per i produttori che per i consumatori, introduce importanti novità, quali: - esplicita gli obiettivi, i principi e le norme di produzione dell'agricoltura biologica, lasciando allo stesso tempo una certa flessibilità per tenere conto delle condizioni locali e dei vari stadi di sviluppo; - assicura che gli obiettivi e i principi si applichino ugualmente a tutte le fasi della produzione biologica animale, vegetale, di acquacoltura e di mangimi, nonché alla produzione di alimenti biologici trasformati; --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio - chiarifica la disciplina in materia di OGM, reiterando in particolare l'assoluto divieto di utilizzare OGM nella produzione biologica e precisando che il limite generale dello 0,9% per la presenza accidentale di OGM autorizzati si applica anche ai prodotti biologici; - rende obbligatorio (a partire dal 2010, Reg. UE n. 271/2010) il marchio UE per i prodotti biologici di origine comunitaria, consentendo tuttavia l'uso complementare di marchi nazionali o privati, al fine di promuovere il "concetto comune" di produzione biologica; - autorizza norme private più rigorose; - garantisce che siano etichettati come biologici soltanto gli alimenti contenenti almeno il 95% di ingredienti biologici; - autorizza l'indicazione degli ingredienti biologici nella composizione dei prodotti non biologici; - non contempla il settore della ristorazione privata e collettiva, ma autorizza gli Stati membri a regolamentare questo comparto, in attesa di un riesame a livello UE nel 2011; - potenzia l'approccio basato sul rischio e migliora il sistema di controllo, allineandolo al sistema ufficiale di controllo vigente nell'UE per la generalità delle derrate alimentari e dei mangimi, ma mantenendo anche controlli specifici per la produzione biologica; - istituisce un nuovo regime permanente d'importazione, in virtù del quale i Paesi Terzi possono esportare sul mercato dell'UE a condizioni identiche o equivalenti a quelle applicabili ai produttori dell'UE (reso operativo con il Reg. CE n. 1235/2008); - prescrive l'indicazione del luogo di provenienza dei prodotti, anche per quelli importati che recano il marchio UE; - apre la possibilità di aggiungere ulteriori disposizioni quali: o i lieviti biologici (divenuto operativo con il Reg. CE n. 1254/2008); o produzione di animali e di alghe marine da acquacoltura biologica (divenuto operativo con il Reg. CE n. 710/2009); o vitivinicoltura biologica (in attesa di regolamentazione); - lascia invariato l'elenco delle sostanze autorizzate in agricoltura biologica, prescrive la pubblicazione delle richieste di autorizzazione di nuove sostanze e sottopone a un sistema centralizzato la concessione di eccezioni; - dà luogo alla trasposizione delle modalità di applicazione dal regolamento precedente al nuovo, con particolare riguardo all'elenco delle sostanze, alle norme in materia di controllo e ad altre disposizioni applicative. Il Reg. CE N. 834/2007 si può consultare sul sito: http://www.federbio.it/download.php?parent=441 --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Regolamento CE n. 889/2008 del 5 settembre 2008 Questo ulteriore regolamento è stato fondamentale in quanto il Reg. CE n. 834/2007 indica sinteticamente obiettivi, principi e norme generali della produzione biologica, ma è il Reg. CE n. 889/2008 a stabilirne le norme più specifiche e dettagliate. In particolare dettaglia le norme tecniche e i criteri di controllo per la produzione agricola, l’allevamento e la preparazione alimentare; nello specifico vengono ripresi i contenuti degli allegati del “vecchio” Reg. CEE n. 2092/91. Nel Regolamento CE n. 889/2008 sono regolamentati tutti i livelli di produzione vegetale ed animale, dalla coltivazione del terreno e dall’allevamento di animali alla trasformazione, alla distribuzione e al controllo degli alimenti biologici. Molteplici Allegati sono acclusi al Regolamento CE n. 889/2008. Tra questi si possono trovare: - prodotti consentiti in agricoltura biologica, come fertilizzanti, ammendanti del suolo e pesticidi; - requisiti minimi delle dimensioni degli alloggi e degli spazi, compresi i pascoli per gli allevamenti biologici, a seconda delle specie animali e delle fasi di sviluppo; - alimenti per animali non biologici, additivi per mangimi e coadiuvanti tecnologici per la produzione di mangimi composti e premiscele consentiti in agricoltura biologica; - ingredienti non biologici, additivi e coadiuvanti tecnologici consentiti nella produzione di alimenti biologici (compresa la produzione di lievito); - requisiti per il logo comunitario. Questi Allegati e altre parti del Regolamento possono essere integrati dalla Commissione per inserirvi eventuali aggiornamenti concernenti la continua evoluzione della tecnologia, della scienza e del mercato biologico. In aggiunta alla normativa UE in materia di agricoltura e produzione biologica, gli operatori che lavorano nel settore dell’agricoltura e della trasformazione biologica devono rispettare le regole generalmente applicabili alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agricoli. Ciò significa che tutte le norme applicabili in materia di regolamentazione di produzione, trasformazione, commercializzazione, etichettatura e controllo dei prodotti agricoli si applicano anche ai cibi biologici. Il Reg. CE N. . 889/2008 si può consultare sul sito: http://www.federbio.it/download.php?parent=441 Integrazioni ai Regolamenti 834/2007 e 889/2008 Per completare i Regolamenti 834/2007 e 889/2008 l’Unione Europea ha varato altre norme e di seguito vengono elencati i principali regolamenti degni di nota: il Reg. CE n. 1235/2008 dell’8 dicembre 2008 recante modalità di applicazione per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai Paesi Terzi; il Reg. CE n. 1254/2008 del 15 dicembre 2008, che elenca una serie di prodotti e sostanze necessarie alla produzione, alla preparazione e alla formulazione del lievito biologico. Il Reg. CE n. 710/2009 del 5 agosto 2009 recante l'introduzione di modalità relative alla produzione di animali e di alghe marine dell'acquacoltura biologica; Il Reg. UE n. 271/2010 del 24 marzo 2010 recante modalità di applicazione del regolamento CE n. 834/2007 del Consiglio, per quanto riguarda il logo di produzione biologica dell’Unione Europea. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Il nuovo Logo Europeo: Reg. UE n. 271/2010 Dal 1 luglio 2010 è entrato in vigore il nuovo logo per tutti i prodotti biologici europei, ma le aziende potranno utilizzare fino a luglio 2012 le etichette già stampate. Il nuovo logo, rappresentato da una foglia stilizzata composta da 12 stelle bianche su fondo verde, è stato scelto dalla Commissione Europea attraverso un concorso che ha coinvolto 3.500 studenti d’arte degli Stati membri. Oltre al nuovo logo, i prodotti dovranno indicare l’origine della materia prima con la dicitura appropriata: - Agricoltura UE, nel caso gli ingredienti siano tutti provenienti dal territorio europeo; - Agricoltura Non UE, nel caso in cui i prodotti siano importati da Paesi Terzi; - Agricoltura UE/Non UE: se il prodotto è fatto con ingredienti misti è possibile indicare la nazione (ad es. Agricoltura ITALIA) nel caso in cui almeno il 98% delle materie prime provengano dallo stesso paese d’origine. Così, i prodotti biologici rappresentano gli unici prodotti nel settore agroalimentare per i quali è obbligatorio indicare la provenienza delle materie prime. Il Reg. CE N. . 889/2008 si può consultare sul sito: http://www.federbio.it/download.php?parent=441 2. Organic Agriculture in Italy: a good story for environmental policies (L.Pugliese) Organic Agriculture: definitions and environmental benefits Organic agriculture is a production system that sustains the health of soils, ecosystems and people. It relies on ecological processes, biodiversity and cycles adapted to local conditions, rather than the use of inputs with adverse effects. Organic agriculture combines tradition, innovation and science to benefit the shared environment and promote fair relationships and a good quality of life for all involved (IFOAM). Organic agriculture is a holistic production management system that promotes and enhances agroecosystem health, including biodiversity, biological cycles and soil biological activity. It emphasizes the use of management practices in preference to the use of off-farm inputs, taking into account that regional conditions require locally adapted systems (Codex Alimentarius Commission, 1999). Organic production is an overall system of farm management and food production that combines best environmental practices, a high level of biodiversity, the preservation of natural resources, the application of high animal welfare standards and a production method in line with the preference of certain consumers for products produced using natural substances and processes (Reg. CE n. 834/079). The organic production method thus plays a dual societal role, where it on the one hand provides for a specific market responding to a consumer demand for organic products, and on the other hand delivers public goods contributing to the protection of the environment and animal welfare, as well as to rural development. The most outstanding aspects of organic agriculture are: safeguard of systems and natural cycles, with maintenance and improvement of soil fertilizers, of water purity, of plants and animals and the balance between them; maintenance and enrichment of organic diversities; guaranty of a responsible use of power and natural resources such as water, land, organic matter and air; exclusion of products coming from GMO’s --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio during any stage of production or transformation; safeguard of the landscape; promotion of responsible, ecologic and balanced social systems of production and selling; exclusion of chemical and synthetic products which radically alter the environment and have a negative influence on the wholesomeness of the products obtained; use of suitable agronomic techniques, resistant plants and predator insects against parasites; certification of the production process and a guaranty of respect for the legislative laws and any single intervention during the different stages of production. Organic agriculture manages locally available resources to optimize competition for food and space between different plant and animal species. The manipulation of the temporal and spatial distribution of biodiversity is the main productive “input” of organic farmers. By refraining from using mineral fertilizers, synthetic pesticides, pharmaceuticals and genetically-modified seeds and breeds, biodiversity is relied upon to maintain soil fertility and to prevent pests and diseases. Furthermore, if properly managed, organic farming reduces or eliminates water pollution and helps conserve water and soil on the farm. Therefore, organic farming is one of several approaches to sustainable agriculture. Indeed, many of the techniques used in organic farming - such as inter-cropping, mulching, and integration of crops and livestock - are practised under various agricultural systems. What makes organic agriculture unique is that, under various laws and certification programmes, almost all synthetic inputs are prohibited, and “soil building” crop rotations are mandatory. Moreover, organic farming has great potential in mitigating climate change. Thanks to the exclusion of chemical and synthetic products and the optimal use of agronomic practices such as cover crops, rotations, catch crops, cover crops and the use of composting techniques, organic agriculture is able to sequestrate large amounts of carbon in soils and reduce emissions of greenhouse gases. FAO considers the diffusion of organic farming as a promising strategy for mitigation and adaptation to climate change. The Fourth Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, while not specifically mentioning organic farming, in order to reduce emissions in agriculture, recommend many of the practices commonly used in organic farming. In organic farming limiting external inputs leads to a significant reduction of N2O emissions (less nitrogen released as input, reduction of 1.2-1.6 Gt CO2eq/year in comparison with conventional farming) and a lower consumption of energy, due to the ban of synthetic chemical fertilizers (nitrogenous fertilizers). Emissions of N2O and CH4 are also reduced by the prohibition of biomass burning (Stati Generali per il Biologico Proceedings of the final conference, 2009). Organic agriculture contributes to a greater ability of CO2 sequestration in soils, since it is based on soil fertility and production of humus and organic matter, which requires carbon. For example, the use of compost and green manure, combined with crop rotation and low-till methods, determines an accumulation of carbon in the soil from 2,000 to 4,000 kg per hectare. The application of sustainable practices, such as those that characterize organic agriculture, to conventional farming systems would lead to a potential mitigation of 4.5-6.5 Gt CO2 eq/year. Hence, agriculture if properly addressed has a real and significant potential for reducing greenhouse gases emissions: the technologies to be deployed to achieve this setback are simple and inherent to organic farming itself. Essentially, there is no technical or technological limitation, since many of the practices that could lead to a reduction in emissions of climate-altering substances are already included in the procedures used in organic farming, thus implying reduced investment. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Political And Economic Instruments The interim evaluation of the CAP represents a further step towards a sustainable agriculture addressed to the mitigation of climate change. Indeed, in addition to the new payment scheme and aid, four new priorities have been placed: climate change and respect of the Kyoto Protocol; renewable energies; water resources management; biodiversity. These priorities will be achieved through policies of rural development, of which organic farming is part. National authorities are encouraged to include measures to tackle gas emissions when designing and implementing their rural development programmes - climate change is a key priority in the EU’s rural development policy. Organic farming as an agro-environmental policy instrument is particularly useful where the goal is overall improvement of a large number of environmental indicators; in such instances its comparatively lower transaction cost is a distinct advantage (Dabbert S., 2006). Agri-environment measures are a key element for the integration of environmental concerns into the Common Agricultural Policy. They are designed to encourage farmers to protect and enhance the environment on their farmland by paying them for the provision of environmental services. Agri-environment measures provide payments to farmers who subscribe, on a voluntary basis, to environmental commitments related to the preservation of the environment and maintaining the countryside. These payments encourage farmers to adopt agricultural activities or levels of production intensity that deliver positive environmental outcomes, while not being necessarily the first choice from the point of view of profitability. Integrated farm management, organic agriculture, conservation of high-value habitats and their associated biodiversity are examples of commitments covered by these national/regional agri-environmental schemes. The measures may be designed at the national, regional, or local level so that they can be adapted to particular farming systems and specific environmental conditions. This makes agri-environment a targeted tool for achieving environmental goals. Agri-environment measures are co-financed by Member States. EU expenditure on agri-environment measures amounts for 2007 - 2013 to nearly 20 billion EUR or 22 % of the expenditure for rural development. The CAP reform process is going to stiff greening policies and objectives mainly using the tool of conditionality, which is already in place in the current program. This will be reflected on the definition of new agri-environment measures, making more effective the interventions in favour of climate change adaptation, soil and water management and biodiversity safeguard. Thus, it is likely that in the next Rural Development Program, together with the organic agriculture measure, a set of more effective environmental measures will be prepared. These instruments will result more fitting for organic farmers, while more difficult for the conventional ones. Therefore, once more organic agriculture results the most complete and adequate practice to achieve the environmental objectives set out in CAP official documents. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio Organic Agriculture In Italy Organic farming is practiced in more than 160 countries, covering a surface of 37.2 million hectares with 1.800.000 farms. The ten countries with the most organically managed land have combined total of 27.5 million hectares, constituting three quarters of the world’s organic agricultural land (fig.1). Italy is one of the leading countries of the organic sector. In 2010, the Italian organic agriculture land was estimated to be 1.113.742 ha with about 48,000 certified organic enterprises (of whom 41,807 are farmers). Italy is the prime world producer for vegetables, citrus fruit and olives, and the second for cereals and grapes. The business is estimated at more than 3 billion euros (900 million in exports included). Fig. 1 The ten countries with the most organic agricultural land 2009. Italy is among the leading countries In the last 20 years Italian organic agriculture has shown a fluctuating trend. From 1993 to 2001 there was a progressive increase of farms and land used to cultivate organic products. In the following three years there was a decrease both in the number of farms and in the land utilised. In 2005 there was an inversion with a new increase of organic farms which reached 50,000 (+20.7% more than 2004), and of the land, which has surpassed the important landmark of million of hectares (+11.8%). This increase is due both to the growing market and to the support under the EU rural development programs, as many Regional governments chose to promote conversion to organic farming. The increase continued into 2006, the year in which a further increase of organic farms was registered (which has now surpassed 51,000 units, +2.4% over 2005), and of land, which touches 1.15 million hectares (+7%). This has allowed our country to consolidate its leadership in Europe for number of farms used for organic cultivation. In 2007 there was a slight decrease in the number of workers equivalent to 50,276 units (-1.55%) but on the contrary an increase of 0.18% of land (1,150,253 acres). In 2008, instead, the organic farms decreased at 49,654 (-1.2%), with a significant 12.8% reduction of dedicated surfaces (1.002.414 ha), due to the negative impact of the last Rural Development Programs. In 2009 there was a decrease in the number of operators equivalent to 48.509 units (-2,31%), while the organic agricultural land increased of 10.4% (1,106,684 hectares). In 2010 was registered a decrease in the number of operators (-1.7%), but the organic agricultural land slightly increased at 1,113,742 hectares (+0.6%). Farms dealing in organic products (farmers, processors and importers) are concentrated above all in the south of our country in three regions (Sicily, Calabria and Puglia), where there is the 41% of the farms. Emilia Romagna and Lombardia are the leading regions in terms of transformation and distribution, but it is important to underline even that Sicily is the third one and the first one among southern Italian regions in this field. There is, in the whole, a major concentration of production farms in the South and farms of food processing and importers in the North of Italy. Overall, Italy shows a very positive trend of the organic market, an increase of domestic sales, which has lasted several years. This has allowed our country to position itself, in 2009, fifth in the world organic market --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio and fourth in the European Union giving a great contribution to sustainable agriculture and environment safeguard. The CAP reform, at the national level, has given rise to a process of research in order to formulate appropriate implementation tools that are able to respond to the new environmental challenges, in which organic farming plays a key role. Currently, the Italian Ministry of Agriculture has promoted several studies on environmental issues (see MiPAAF references). References and links: Commission of the European Community, WHITE PAPER - Adapting to climate change: Towards a European framework for action, 2009 http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2009:0147:FIN:EN:PDF Dabbert Stephan, Measuring and Communicating the Environmental Benefits of Organic Food Production, Plant Management Network, 2006 http://www.plantmanagementnetwork.org/pub/cm/symposium/organics/dabbert/ INEA, Stati Generali per il Biologico - Final Report, 2009 http://www.inea.it/statigeneralibio/Rapporto_provvisorio.pdf MiPAAF - “Libro Bianco. Sfide e opportunità per lo Sviluppo Rurale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”, 2011 http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5799 - “Filiera Corta Bio” 2009 – 2011 http://www.filieracortabio.it/ - “BioReg - Identification and development of biological Districts: possible application of the methodology BIODISTRICT" 2009-2011 http://www.distrettibiologici.it/ - “Progetto SABIO. Sostenibilità dell’agricoltura biologica” 2009 www.inea.it/public/pdf_articoli/816.pdf Rete Rurale Nazionale, Bioreport 2011-L’Agricoltura Biologica in Italia, 2011 www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/c%252Fc%252F1%252FD.ab0e055dc20b9013 7bdd/P/BLOB%3AID%3D5859 - UNEP, Towards a Green Economy: Pathways to Sustainable Development and Poverty Eradication, 2011 http://www.unep.org/greeneconomy/Portals/88/documents/ger/2.0_Agriculture.pdf - http://ec.europa.eu/agriculture/climate-change/index_en.htm - http://ec.europa.eu/agriculture/organic/home_en - http://ec.europa.eu/agriculture/organic/environment/water_en - http://ifoam.org/growing_organic/definitions/doa/index.html - http://ifoam.org/about_ifoam/principles/index.html - http://www.fao.org/es/esa/PESAL/ - http://www.fao.org/es/esa/PESAL/index.html - http://www.fao.org/es/esa/PESAL/AgRole.html --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio BIODIVERSITA’ 1. La Strategia Nazionale per la Biodiversità Nel 2010 è stata realizzata, grazie ad un percorso di partecipazione e condivisione fra i diversi attori istituzionali, sociali ed economici interessati, la stesura della Strategia nazionale per la biodiversità al fine di rispondere appieno alla sfida 2011-2020 dichiarato a sua volta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Decennio delle Nazioni Unite per la biodiversità”. L’elaborazione di una Strategia per la Biodiversità si colloca nell’ambito degli impegni assunti dall’Italia con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD, Rio De Janeiro 1994 ) avvenuta con la Legge n.124 del 14 febbraio 1994. Per il conseguimento della visione la Strategia nazionale è stata articolata intorno a tre tematiche cardine: • Biodiversità e servizi ecosistemici • Biodiversità e cambiamenti climatici • Biodiversità e politiche economiche La Strategia Nazionale per la biodiversità si può consultare sul sito: http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/biodiversita/Strategia_Nazionale_per_la _Biodiversita.pdf BIO-ECONOMIA 1. L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa La Commissione Europea ha presentato, lo scorso febbraio a Roma (in anteprima per l’Italia), la strategia contenuta nel documento“L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa”, che punta su un’economia fondata, appunto, su risorse biologiche e rinnovabili. La strategia, spiega la Commissione, «prevede un piano d’azione basato su un approccio interdisciplinare, intersettoriale e coerente al problema. L’obiettivo è creare una società più innovatrice e un’economia a emissioni ridotte, conciliando l’esigenza di un’agricoltura e una pesca sostenibili e della sicurezza alimentare con l’uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per fini industriali, tutelando allo stesso tempo la biodiversità e l’ambiente. Il piano si basa pertanto su tre aspetti chiave: • sviluppare tecnologie e processi produttivi nuovi destinati alla bioeconomia; • sviluppare mercati e competitività nei diversi settori della bioeconomia; • stimolare una maggiore collaborazione tra i responsabili politici e le parti interessate. Il documento: COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa {SWD(2012) 11 final} Si può consultare sul sito: http://ec.europa.eu/research/bioeconomy/pdf/201202_innovating_sustainable_growth_it.pdf --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio CAMBIAMENTI CLIMATICI 1. Proposta della Commissione Europea sulle norme per contabilizzare le emissioni e gli assorbimenti dei gas serra nel settore agricolo e forestale La Commissione Europea ha approvato, lo scorso 12 marzo, una proposta di decisione che stabilisce norme per contabilizzare le emissioni e gli assorbimenti di gas a effetto serra nel settore forestale e in quello agricolo, gli ultimi grandi settori privi di una normativa comune ue. Le foreste e i terreni agricoli coprono più di tre quarti del territorio dell'unione e contengono ingenti quantitativi di carbonio, prevenendone la fuga nell'atmosfera, e sono di conseguenza importanti per la politica climatica. Tuttavia fino ad oggi, gli sforzi di agricoltori e proprietari di foreste volti a trattenere il carbonio presente nelle foreste e nei suoli, non sono stati riconosciuti o solo parzialmente. Ciò è dovuto alle difficoltà di ottenere dati affidabili e alla mancanza di norme comuni sulla contabilizzazione delle emissioni e degli assorbimenti. L'Unione Europea è determinata a stabilire una contabilizzazione comune nella propria politica climatica, fornendo nuove opportunità, ad esempio per ricompensare gli agricoltori per il loro contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici nel contesto della politica agricola comune. La proposta contribuirà, tra l'altro, a tutelare la biodiversità e le risorse idriche, a sostenere lo sviluppo rurale e ad avere un'agricoltura rispettosa del clima. Il documento della Commissione Europea è consultabile dal sito: http://ec.europa.eu/commission_20102014/hedegaard/headlines/docs/com_2012_94_en.pdf) PROGRAMMI E PROGETTI DELL’UNIONE EUROPEA 1. Gli strumenti finanziari della UE (E.Bardi) Gli strumenti finanziari della UE. L'UE sostiene finanziariamente i progetti e le iniziative che promuovono le priorità politiche in materia ambientale con diverse forme e modalità di finanziamento. La DG-Ambiente utilizza principalmente lo strumento LIFE per co-finanziare aziende, enti pubblici e ONG in progetti che sviluppano nuove soluzioni per sostenere le sfide ambientali. L'Innovazione è il filo rosso che percorre tutte i progetti finanziabili che possono spaziare tra tecnologie, metodi e strumenti per promuovere la sostenibilità ambientale. I temi principali vanno dalla qualità dell'aria alla conservazione dell'acqua, a misure contro l'inquinamento e la pianificazione urbana, al controllo dei rifiuti. Ambiti e obiettivi di LIFE si ritrovano, con modalità simili anche tra gli obiettivi di altri programmi della DGEnergia quali i finanziamenti previsti dal Competitiveness and Innovation Framework Programme CIP Ecoinnovation a sostegno dell'Environmental Technologies Action Plan (ETAP) e rivolti essenzialmente ad avvicinare le aziende e la ricerca scientifica, con una forte ricaduta quindi sul mercato. La massima espressione di compartecipazione al sostegno della ricerca si ritrova comunque nei programmi del 7 Programma Quadro (FP7) mirati proprio a sostenere grandi progetti di ricerca. Se i programmi precedenti riguardano essenzialmente i Paesi Membri della UE e i paesi ad essa Associati, con la nuova direzione generale Sviluppo e cooperazione EuropeAid, incaricata di elaborare le politiche di sviluppo, la UE fornisce aiuti mediante programmi e progetti in tutto il mondo finanziando azioni per aree --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio tematiche e zone geografiche. Ad esempio questa sono azioni promosse recentemente o appena terminate in Argentina: • Servicios de Logística para Seminarios de Capacitación en Políticas de Gestión Institucional de la EPJA en articulación con la Formación Profesional Reference EuropeAid/129245/D/SER/AR • Estudios para la elaboración de una línea base ambiental y socioeconómica de la cuenca del río pilcomayo Reference EuropeAid/121647/D/SER/Multi 2. Partenariato Europeo (PEI) in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura" sarà una delle grandi novità della nuova politica di sviluppo rurale per il 2014-2020 Cosa sona i PEI I PEI rappresentano una nuova strategia intesa ad affrontare l'intera catena ricerca-sviluppo-innovazione, riunendo partner pubblici e privati al di là di frontiere e settori per accelerare la diffusione dell'innovazione. Essi hanno un obiettivo ambizioso da raggiungere entro il 2020 e tra uno o al massimo tre anni dovrebbero cominciare a fornire risultati. Il partenariato europeo per l'innovazione (PEI) è un concetto nuovo introdotto con l'iniziativa faro "Unione dell'innovazione" della Strategia Europa 2020. Il suo obiettivo è affrontare le debolezze, le strozzature e gli ostacoli nel sistema europeo di ricerca e innovazione che impediscono o rallentano lo sviluppo di buone idee e il loro sbocco sul mercato. Ogni partenariato è guidato da un gruppo direttivo presieduto dal Commissario o dai Commissari europei responsabili del settore o delle aree interessate. A questi si aggiungono i rappresentanti degli Stati membri (ministri), i membri del Parlamento, industriali, ricercatori, la società civile e altre parti interessate. I PEI sono necessari per lo sviluppo delle tecnologie, di una migliore regolamentazione del mercato, di stimolare la domanda e per intensificare la collaborazione tra settore pubblico e privato. Essi non sostituiscono i programmi di finanziamento o i processi normativi, ma forniscono una piattaforma comune di cooperazione. I PEI non sostituiscono il lavoro svolto nell'ambito di programmi di finanziamento come il Settimo programma quadro (7° PQ), sono complementari a questi programmi. PEI Sulla “Sostenibilità E La Produttività Dell'agricoltura” (Periodo 2014-2020) In futuro la sfida fondamentale per l'agricoltura non sarà solo produrre di più, ma anche farlo in modo sostenibile. Questo partenariato, perciò, si prefigge due obiettivi principali: promuovere la produttività e l'efficienza del settore agricolo (invertendo quindi la recente tendenza alla flessione dell'incremento della produttività entro il 2020) e garantire la sostenibilità dell'agricoltura (garantendo, entro il 2020, che la funzionalità dei suoli si mantenga a livelli soddisfacenti). Il partenariato europeo per l'innovazione (PEI) "Produttività e sostenibilità dell'agricoltura" intende fornire un'interfaccia di lavoro tra agricoltura, bioeconomia, scienze e altre discipline a livello unionale, nazionale e regionale. Il PEI non prevede fondi o misure aggiuntive e non intende duplicare gli sforzi. Ha l'obiettivo di facilitare lo scambio tra gli attori dell'innovazione, condividendo le buone pratiche, e informando sulle opportunità, in vista di valorizzare e migliorare l'efficacia delle misure connesse all'innovazione sul lato sia della Politica Agricola Comune e l'Unione dell'Innovazione e il Programma Quadro di Ricerca. --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it ITALIAN DESK Eurispes – FederBio In particolare, il “PEI agricolo” sarà attuato principalmente mediante azioni attraverso due politiche dell'UE: 1. Sulla base delle proposte della Commissione per la Politica Agricola Comune (PAC) post2013, la nostra futura politica per lo Sviluppo Rurale dovrebbe fornire co-finanziamento di azioni innovative di "gruppi operativi" che coinvolgono agricoltori, consulenti, ricercatori, imprese e altri attori. Misure chiave includono 'cooperazione', 'il trasferimento delle conoscenze', 'i servizi di consulenza', 'azioni d'informazione', 'investimenti', e 'lo sviluppo del business'. Inoltre, la politica per lo Sviluppo Rurale dovrebbe provvedere alla creazione di una struttura di rete di EIP a livello UE. 2. La politica UE per la Ricerca e l'Innovazione (Horizon 2020) svolgerà il suo ruolo fondamentale, fornendo la base di conoscenze per le azioni innovative sul campo. Il documento della Commissione Europea è consultabile dal sito: http://ec.europa.eu/agriculture/eip/pdf/com2012-79_en.pdf --------------------------------Roma, N.1 - 2012 Italian Desk - Piazza dell’Indipendenza 5, 00185 Roma - Italy + 39 06.4440958 www.federbio.it ; www.eurispes.it