IL SECOLO XIX savona / provincia MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 15 TUTTI I NUMERI DEL NUOVO EDIFICIO IN DARSENA: SARANNO REALIZZATI QUASI 50 ALLOGGI A POCHI PASSI DAL MARE Crescent 2, quanto guadagna Dellepiane All’imprenditore un ricavo di 25 milioni. Ne dovrà girare alla città 3,5 come oneri IL CASO SIMONE SCHIAFFINO SAVONA. Se ne parla da anni, dell’opportunità di realizzarlo, della sua trasformazione da residence ad alloggitoutcourt,dellasuariduzione di volumi prima annunciata, poi sparita dal progetto. Ma mai come adesso, dopo il sofferto passaggio in giunta avvenuto ieri, è possibile fare luce sui numeri dell’operazione Crescent 2: sul numero di alloggi, le dimensionidelfabbricato,ilprofitto per il costruttore (che è Aldo Dellepiane, del gruppo Orsa 2000) e l’entitàelaqualitàdellaricadutapubblica in termini di oneri di costruzione e urbanizzazione. L’operazione Crescent 2 dovrebbe consentire al costruttore di mettere sul mercato poco meno di 50 appartamenti di varia metratura, alcuni dei quali con vista mare, altri di minor Livio Di Tullio pregio perché affacciati verso l’attuale Crescent.QuestadiDUE PIANI versità degli alDI BOX loggi porta il coSono anche sto a metro quaprevisti dro a fluttuare due piani tra 3.500 e di rimesse 5.500 euro (fonte: Orsa 2000). private La superficie complessiva del fabbricato è circa 5.800 metri quadrati. Il che porta al risultato di 22-23 milioni di fatturato che Orsa 2000 totalizzeràconlavenditadeglialloggi. A questo va aggiunto l’incasso della vendita dei box (il loro numero non è ancora certo, ma dovrebbero essere una ventina): sono infatti previsti due piani interrati per la realizzazione di rimesse private. Dalla vendita di queste entreranno altri 2 o 3 milioni di euro. In totale, con un’approssimazione non proprio grossolana, l’operazione in questione vale 25 milioni. Stiamo però parlando di ricavo, dal quale devono essere sottratti tutti i costi (progettazione, esecuzione, oneri) per arrivare agli utili, ai guadagni che l’impresa si mette in tasca: l’utile (al lordo delle tasse) è stato stimato in circa 5 milioni di euro. Veniamo alla ricaduta pubblica per la città. La trattativa tra Dellepiane e il vice sindaco Livio Di Tullio, un anno fa, aveva fissato a 1,8 milioni di euro il valore complessivo degli oneri di urbanizzazione: le condizionieranochesiabbattessero i volumi del 20 per cento (passando quindi da 17.600 a 14.000 metri cubi di cemento) a fronte di una trasformazione da struttura turistico alberghiera (denominata Rta) a residenziale puro, ma solo per una parte del fabbricato, circa la metà: il resto era infatti vincolato a uso uffici e commerciale. Un milione e ottocentomila euro che sarebbero andati alla riqualificazione dell’area circostante, dell’ostello, e all’edilizia sociale savonese. La trattativa, però è saltata a inizio anno: il costruttore ha fatto sapere a palazzo Sisto che, con questi numeri, non c’erano i marginiperunasimilericadutapubblica. Se tutto si fosse fermato a questo punto, Orsa 2000 avrebbe potuto comunque costruire il fabbricato a volume pieno, ma vincolato a Rta, con un obbligo di versare oneri per 700milaeuro.Piùunaquotadiedili- A sinistra, lo skyline com’è ora con l’attuale Crescent Al centro della foto, ecco come si presenterà il Crescent 2 e l’area attorno Il fossato del Priamar e il parcheggio Ata, come sono oggi Ed ecco come si presenterà l’area riqualificata 25 milioni di euro è il ricavo stimato dalla vendita dei 50 alloggi e dei box del Crescent 2, al lordo di costi e tasse 5 5.800 4.000 milioni di euro è la stima del guadagno (al lordo delle tasse) che Orsa 2000 otterrà dall’operazione Crescent 2 metri quadrati è la superficie complessiva del futuro fabbricato in darsena, tutta destinata ad alloggi residenziali euro a metro quadro è il prezzo medio (la forbice è 3.500-5.500) con cui gli alloggi del Crescent 2 saranno messi sul mercato zia sociale, pari al 10 per cento di quanto costruito, che paradossalmente poteva andare ad aumentare gli volumi del Crescent 2. La delibera passata ieri in giunta parla invece di 3,5 milioni di euro. Nel dettaglio, a questa cifra si arriva così: 2,3 milioni di euro per il recupero dell’antico fossato, per la sistemazione dell’area tra Priamar e Crescent2,conlarealizzazionediverde, alberature, ed eliminazione del park Ata sotto alla fortezza, e lavori di riqualificazione dell’ostello. Per completare quest’ultimo intervento, l’ostello, l’accordo iniziale era che il Comune dovesse mettere una sua parte, circa 400 mila euro: la controproposta di palazzo Sisto è stata quella di chiedere a Orsa 2000 di coprire interamente i costi dell’opera, quindi di sborsare altri 400 mila euro.Siarriverebbecosìa2,7milionidi euro: i restanti ottocentomila per arrivare a 3,5 milioni sono rappresentati dal valore di mercato della quota di edilizia socialeacuil’imprenditore è tenuto a concorrere per legge in Aldo Dellepiane virtù di cosa sta costruendo: nel caso del Crescent 2 il valore QUESTIONE percentuale PARCHEGGI equivale a 6-8 alLe tariffe loggi (a seconda della metratura) dell’Arsenale saranno che Orsa 2000 acquisterà in cituguali agli tà e cederà graaltri park tuitamente a palazzo Sisto - o direttamente a Arte - perché siano utilizzati con i criteri dell’edilizia residenziale popolare. Rimane la questione del park dell’Arsenale (di proprietà di Orsa 2000)cheresteràl’unicoinzonadopo la cancellazione del park del Priamar di Ata: al costruttore è stato chiesto di equiparare le tariffe di questa area di sosta della città per renderla omogenea con i prezzi praticati in piazza del Popolo e in via Piave. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA IERI LA SOFFERTA SEDUTA A PALAZZO SISTO PER L’OK ALLA CONTESTATA PRATICA, TRA IMBARAZZI E GIUSTIFICAZIONI LA GIUNTA APPROVA, CON DUE VOTI CONTRO Gli assessori “dissidenti” Lugaro e Costantino: «Ecco perché restiamo in maggioranza, nonostante il nostro “no”» Nonostante tutto il progetto passa. Anche dopo le vibranti polemiche interne alla maggioranza e le violente critiche dai banchi dell’opposizione. Anche con il voto contrario di due assessori (Sergio Lugaro, Sel e Jorg Costantino, di Rc) che già ieri avevano annunciato il loro “no”. Il Crescent 2, il nuovo edificio sulmarepassaingiunta,consettevoti a favore su nove, a volumi pieni e tutto trasformato in alloggi. Con un aumento degli oneri di urbanizzazione previsti circa un anno fa, che passanoda1,8acirca3milioniemezzo.Il progetto, il più contestato del panoramaurbanisticocittadino,facosìun passo avanti, ma il vero nodo da sciogliere è quello del passaggio in consiglio comunale, quando dovrà essere autorizzato il cambio di destinazione d’uso e si dovrà di conseguenza procedere ad una variazione al Piano urbanistico. È in quella sede che il raggiungimento dei voti per approvare la pratica è tutt’altro che scontato. Matorniamoaieri:chihaassistitoalSAVONA. lasedutadigiuntaraccontadiuncerto imbarazzo, del sindaco Federico Berruti e del suo vice Livio Di Tullio. Perché per la prima volta, in tanti anni di storia recente, una delibera dell’esecutivo cittadino è passata con la semplice maggioranza dei consensi, e non con la consueta unanimità. Gli assessori “dissidenti”, Lugaro e Costantino, hanno motivato ai colleghi della giunta il loro no. «La riduzione dei volumi del 20 per cento era la condizione necessaria per dialogare di questo progetto – ha detto l’assessore di Sel – venendo a mancare questo abbattimento non c’è terreno di trattativa sul progetto. Quanto alla mia permanenza in giunta dopo questa votazione, io faccio quello che mi dice il mio partito, e il circolo cittadino di Sel non mi indica la via delle dimissioni». Anche Costantino ha preso la parola, esprimendo lo stesso concetto, seppur con sfumature diverse: «Eravamo contrari a tutta l’operazione Crescent, fin dall’inizio –hasottolineatol’assessorediRifon- Il Crescent 2 avrà la stessa linea architettonica del suo gemello più grande dazione–eilmionodioggièlaconseguenza naturale di questa posizione. Resto in giunta, nonostante questo, per proseguire tutto il resto del programma amministrativo condiviso colsindaco».Neldettaglioilprogetto prevede un palazzo di sei piani (diciotto metri e mezzo di altezza, sei in meno del Crescent) tutti destinati ad alloggi, più due piani di box interrati pertinenziali agli appartamenti. Ma perché la giunta ha deciso di concedere al privato il 100 per cento dei volumi e di trasformare tutto il volume in residenziale puro? Sostanzialmente perché i voti contrari di Sel, Rifondazione e Api sarebbero rimasti tali anche con l’annunciato abbattimento del 20 per cento. «Se il Crescent 2 non fosse stato deciso ed autorizzato nel 1992, sia io che il sindaco ne avremmo fatto volentieri a meno: oggi ci troviamo di fronte al progetto di una costruzione autorizzatadiunimmobile–spiegaDiTullio - Visto che la riduzione volumetrica del 20 per cento non è servita a trovareunacondivisionepoliticainsededi maggioranza, allora è prevalsa la decisione di aumentare al massimo la ricaduta sulla città. Noi riteniamo che sia meglio per Savona risistemare e riaprire l’ostello della gioventù prima possibile e fare un ampio ripensamento sull’area in generale, attraverso uno studio dei percorsi, spazi verdi alberati e a parco, collegamenti pedonali con corso Mazzini, e recupero del fossato attorno all’ostello. Con le nostre controproposteoraapprovatedallagiunta,secondo un mio calcolo parliamo, oltre ai 250.000 euro di oneri di costruzione, di oneri di urbanizzazione scomputabili di oltre 3 milioni e mezzo euro per la città, rispetto ai 697.000 euro che avremmo avuto nell’ipotesi dell’Rta». S. SCH.