L’AUTOVALUTAZIONE DELLE
SCUOLE – ALCUNE INDICAZIONI
DALLE SPERIMENTAZIONI
Sara Romiti
INVALSI
Caltanissetta - Palermo, 7 maggio 2015
DI COSA PARLERÒ OGGI
 Il




rapporto di autovalutazione
La struttura
I dati
Come hanno compilato il RAV le scuole della
sperimentazione VALES
Individuazione delle priorità e degli obiettivi
MODELLO TEORICO DELLA VALUTAZIONE
INTERNA E ESTERNA
IL FORMAT DEL RAV: QUATTRO PARTI
Descrittiva
Valutativa
Riflessiva
Proattiva
•Descrizione del
contesto e delle
risorse
•Valutazione
degli Esiti e dei
Processi
•Descrizione e
riflessione sul
percorso di
autovalutazione
•Individuazione
delle priorità e
degli obiettivi di
processo
PARTE DESCRITTIVA: CONTESTO E
•Situazione
della scuola
e grado di
diversificazi
one delle
fonti di
finanziamen
to . Qualità
delle
strutture e
delle
infrastruttur
e scolastiche.
Risorse professionali
• Caratteristiche
economiche del
territorio e sua
vocazione
produttiva.
Risorse e
competenze
presenti nella
comunità per la
cooperazione,
la
partecipazione
e l’interazione
sociale.
Istituzioni
rilevanti nel
territorio
Risorse economiche e materiali
•Provenienza
socioeconomica e
culturale
degli
studenti e
caratteristic
he della
popolazione
che insiste
sulla scuola
(es. occupati,
disoccupati,
tassi di
immigrazion
e)
Territorio e capitale sociale
Popolazione scolastica
RISORSE
•Quantità e
qualità del
personale
della scuola
(es.
conoscenze
e
competenze
disponibili).
LA DESCRIZIONE DEL CONTESTO E DELLE
RISORSE
Definizione operativa
dell’area
Dati da fonti diverse utili per
confrontare la situazione della
scuola con valori di riferimento
Domande guida per orientare
la descrizione
Descrizione di opportunità e
vincoli
PARTE VALUTATIVA
Espressione del giudizio nelle aree degli Esiti
Risultati
scolastici
I risultati scolastici rimandano agli esiti degli studenti nel breve e medio periodo.
E' importante che la scuola sostenga il percorso scolastico di tutti gli studenti
garantendo ad ognuno il successo formativo.
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
L’analisi dei risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali persegue la
finalità di far riflettere sul livello di competenze raggiunto dalla scuola in
relazione alle scuole del territorio, a quelle con background socio-economico simile
e al valore medio nazionale. Tale analisi deve permettere anche di valutare la
capacità della scuola di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni
livelli essenziali di competenza.
Competenze
chiave e di
cittadinanza
Insieme di competenze, anche di natura trasversale, ritenute fondamentali per
una piena cittadinanza. Tra queste rientrano le competenze sociali e civiche e le
competenze personali legate alla capacità di orientarsi e di agire efficacemente
nelle diverse situazioni. Si considera inoltre la capacità degli studenti di
autoregolarsi nella gestione dei compiti scolastici e dello studio.
Risultati a
distanza
L’azione della scuola può definirsi efficace quando assicura risultati a distanza
nei percorsi di studio a seguito o nell’inserimento nel mondo del lavoro. E',
pertanto, importante conoscere i percorsi formativi degli studenti usciti dalla
scuola del primo e del secondo ciclo ad un anno o due di distanza, e monitorare
inoltre i risultati sia all'interno del primo ciclo, sia nel passaggio al secondo ciclo.
PARTE VALUTATIVA
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO NELLE AREE DEI PROCESSI –
PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese
educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di obiettivi e
traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed elettive che
arricchiscono l’offerta curricolare. Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione
delle scelte progettuali effettuate dagli insegnanti. Modalità impiegate per valutare le conoscenze
e le competenze degli allievi.
Ambiente di
apprendimento
Capacità della scuola di creare un ambiente di apprendimento per lo sviluppo delle competenze
degli studenti. La cura dell'ambiente di apprendimento riguarda sia la dimensione materiale e
organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e dei tempi), sia la dimensione
didattica (diffusione di metodologie didattiche innovative), sia infine la dimensione relazionale
(attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo e trasmissione di regole di
comportamento condivise)
Inclusione e
differenziazione
Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispetto delle
diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai bisogni formativi di
ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative.
Continuità e
orientamento
Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività finalizzate all’orientamento
personale, scolastico e professionale degli allievi.
PARTE VALUTATIVA
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO NELLE AREE DEI PROCESSI –
PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Identificazione e condivisione della missione, dei valori e
della visione di sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di
indirizzare le risorse verso le priorità, catalizzando le
energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del
territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili
verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto.
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane
Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del
personale, investendo nella formazione e promuovendo un
ambiente organizzativo per far crescere il capitale
professionale dell’istituto.
Integrazione
con il territorio
e rapporti con
le famiglie
Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di
reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno
responsabilità per le politiche dell’istruzione nel territorio.
Capacità di coinvolgere le famiglie nel progetto formativo.
IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE
Riflessione
attraverso le
domande guida
Lettura e
analisi degli
indicatori
Individuazione
di punti di
forza e di
debolezza
Espressione
del giudizio
con la Rubrica
di valutazione
GLI INDICATORI FORNITI DA MIUR E INVALSI E LE
EVIDENZE PRODOTTE DALLE SCUOLE
•
Le aree di processo sono suddivise in sottoaree; per ogni sottoarea
sono forniti dati e indicatori.
Curricolo e offerta formativa
Indicatori
NOME INDICATORE
COD
•
•
FONTE
1.1.a
Curricolo
INVALSI - Questionario scuola
1.1.b
Politiche scolastiche di istituto
INVALSI - Questionari insegnanti
...
(max 100 caratteri spazi inclusi) ...
Indicatori elaborati dalla scuola
Gli indicatori consentono alla scuola di confrontare la propria
situazione con valori di riferimento esterni. Devono essere utilizzati
all’interno di una interpretazione più ampia
Si chiede alla scuola di indicare eventuali dati raccolti internamente
o altri tipi di evidenze pertinenti con l’area di analisi e utilizzati per
motivare il giudizio
LE FONTI DEI DATI
Dati prove
INVALSI
Dati
Questionario scuola
INVALSI
Dati raccolti dalla
Scuola
Dati
MIUR
Autovalutazione
della
scuola
I DATI DEL MIUR
Le aree informative
ANAGRAFICA
SCUOLE
ANAGRAFE
STUDENTI
RILEVAZIONE
MENSILE
ASSENZE
ANAGRAFE
PROFESSIONALITA’
DOCENTI
SCUOLA
IN
CHIARO
BILANCI
SCUOLE
ANAGRAFE
STUDENTI
E
LAUREATI
MOBILITA’
ESEMPI DI DATI – MIUR
Esiti formativi ed educativi
Esiti esame di stato
DATI PROVE INVALSI
Le scuole accedono ai risultati nelle prove INVALSI 2014
attraverso il sito www.invalsi.it.
 Con la piattaforma operativa unitaria del MIUR sono
consultabili anche gli indicatori tratti dalle prove
INVALSI
 Per la stesura del Rapporto di autovalutazione è
opportuno focalizzare la lettura sui risultati generali
degli studenti e delle classi, e di esaminare in modo
particolare :



Punteggi generali in italiano e matematica
Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento
DATI PROVE INVALSI - ESEMPI DI DATI
DATI PROVE INVALSI - ESEMPI DI DATI
DATI PROVE INVALSI - ESEMPI DI DATI
2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica Scuola primaria - Classi seconde
Italiano
Matematica
Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero Numero
Classe/Istituto/Raggru
studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti
ppamento geografico
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5
AGEE000001 - II A
8
2
0
3
5
11
1
0
3
5
AGEE000002 - II B
7
2
1
4
4
6
3
3
4
2
AGEE000003 - II C
2
1
1
2
9
4
2
3
2
7
AGEE000004 - II D
0
0
1
1
1
3
1
0
0
0
%
%
%
%
%
%
%
%
%
%
studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti studenti
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5
AGIC000001
31,5
9,3
5,6
18,5
35,2
40
11,7
10
15
23,3
Sicilia
31,4
14,7
13,5
15,6
24,9
31,5
23,1
11
13,9
20,4
Sud e Isole
28,6
14,2
13,3
15,9
28
28,6
22,5
10,7
14,7
23,5
Italia
25,1
12,7
13,1
16,2
32,9
24,3
23,3
12,1
16,4
23,9
QUESTIONARIO SCUOLA
ESEMPI DI DATI DI PROCESSO
I DATI RACCOLTI DALLA SCUOLA

Si sottolinea che, in questo primo anno di
avvio del Sistema Nazionale di Valutazione,
non saranno predisposti a livello nazionale
questionari unici per studenti, docenti, e
genitori. Le scuole, nella loro piena
autonomia,
potranno
raccogliere
le
informazioni
relative
agli
indicatori
interessati tramite focus, interviste o
modelli di questionari autonomamente
elaborati. Dagli Orientamenti per l’elaborazione
del rapporto di autovalutazione (nota MIUR del 2
marzo 2015, prot. 1738)
EVIDENZE PRODOTTE O RACCOLTE DALLE
SCUOLE VALES
dati studenti BES/stranieri
dati frequena scuola II ciclo
dati su continuità/orientamento
monitoraggio consiglio orientativo
corsi recupero attivati
dati relativi a docenti
esiti autovalutazione
dati frequenza corsi extracurric
indagini nazionali su esiti diplomati
dati esiti a distanza di prov/reg
monitoraggio esiti a distanza
dati freq corsi recupero
certificazioni linguistiche
esiti scrutini/esami finali
esiti autovalutazione apprendimenti
certificazione competenze
esiti prove comuni
provvedimenti disciplinari
Esiti valutazione condotta
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
LE DOMANDE GUIDA
Le domande guida sono uno stimolo per riflettere su quanto realizzato in
ogni area, focalizzandosi sui risultati
Area: Curricolo, progettazione e valutazione
Sottoarea: Curricolo e offerta formativa
•
•
•
•
•
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di
istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e
formative del contesto locale?
La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni
dovrebbero acquisire? Vengono individuate anche le competenze trasversali (es.
educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro
per la loro attività?
Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il
curricolo di istituto?
Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilità/competenze da
raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa?
INDIVIDUAZIONE DI PUNTI DI FORZA E DI
DEBOLEZZA


Sono presenti campi aperti in cui la scuola descrive i punti
di forza e di debolezza per ogni area/sottoarea.
La scuola sintetizza l’analisi effettuata a partire dalla
lettura degli indicatori, dalla riflessione condotta con le
domande guida e dalla conoscenza del proprio contesto,
sforzandosi di individuare ciò che di positivo è stato
realizzato e gli aspetti maggiormente critici.
Curricolo e offerta formativa
Punti di forza
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
Punti di debolezza
(max 1500 caratteri spazi inclusi) ...
LA RUBRICA DI VALUTAZIONE

La rubrica di valutazione si compone di:

Un criterio di qualità




La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto,
progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli
studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi
Una scala di possibili situazioni da 1 a 7.
Le situazioni 1 (Molto critica), 3 (Con qualche criticità), 5
(Positiva) e 7 (Eccellente) sono corredate da una descrizione
analitica.
Le situazioni 2, 4 e 6 non sono descritte.
ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO CON LA RUBRICA
DI VALUTAZIONE
Le descrizioni non sono una fotografia
della situazione di ciascuna singola
scuola. Esse servono come guida per
capire dove meglio collocare la propria
scuola lungo la scala.
Le situazioni non descritte permettono
di posizionare le scuole che riscontrano
solo per alcuni aspetti una
corrispondenza tra la descrizione e la
situazione effettiva.
MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO
•
•
Per ciascuna area si chiede di motivare le ragioni della scelta del
giudizio assegnato, indicando i fattori o gli elementi che hanno
determinato la collocazione della scuola in uno specifico punto della
scala.
Per motivare il giudizio si suggerisce di tenere conto dei seguenti criteri
generali:
▫ Completezza - utilizzo dei dati e degli indicatori messi a
disposizione centralmente (MIUR, INVALSI, ecc.) e capacità di
supportare il giudizio individuando ulteriori evidenze e dati
disponibili a scuola.
▫ Accuratezza - lettura dei dati e degli indicatori in un'ottica
comparativa, confrontando la situazione della scuola con i valori di
riferimento forniti (medie nazionali o regionali, andamento generale
delle scuole di riferimento, ecc.).
▫ Qualità dell’analisi - approfondimento e articolazione della
riflessione a partire dall’analisi dei dati disponibili. L'analisi è
articolata quando non ci si limita a elencare i dati o a descrivere ciò
che la scuola fa, ma i dati vengono interpretati tenendo conto della
specificità del contesto, oppure si evidenziano i punti di forza e di
debolezza dell'azione della scuola, o ancora si individuano aspetti
strategici.
IL PROGETTO VALES
Autovalutazione strutturata (RAV)
Valutazione esterna (INVALSI)
Rapporto di valutazione esterna
Definizione piano di miglioramento (INDIRE)
SCOPI DELL’ANALISI DEL PERCORSO DI
AUTOVALUTAZIONE DELLE SCUOLE VALES
Scopo dell’analisi qualitativa dei RAV è stato
valutare l’efficacia degli strumenti e del metodo
proposto dall’INVALSI per supportare il percorso
di autovalutazione.
 In particolare gli obiettivi dell’analisi che
presentiamo riguardano:

L’analisi del grado di utilizzo dei dati e degli
indicatori forniti dall’INVALSI e dal MIUR
 L’analisi del grado di utilizzo di altre evidenze
osservabili raccolte o prodotte dalle scuole
 Il grado di accuratezza e approfondimento dell’analisi
effettuata dalle scuole per giustificare i propri giudizi

CRITERI PER L’ANALISI QUALITATIVA DEI RAV
SCUOLE VALES
Dimensione
Elementi
Codici
Completezza
Nessun riferimento a dati
«Nessun dato»
Livello di utilizzo
dei dati
Alcuni indicatori tra quelli proposti
«Alcuni indicatori»
Tutti gli indicatori proposti
«Tutti gli indicatori»
Evidenze ulteriori individuate dalle scuole
«Dati della scuola»
L’analisi non si basa sul confronto con valori
di riferimento
«Nessun confronto»
L’analisi si basa sul confronto con valori di
riferimento
«Confronto»
Non viene effettuata alcuna analisi, i dati
vengono semplicemente elencati
«Nessuna analisi»
L’analisi è di livello minimo, prevale la
descrizione sull’interpretazione
«Analisi minima»
L’analisi è articolata poiché la scuola
evidenzia punti di forza e di debolezza o
evidenzia la specificità del contesto, ecc.
«Analisi articolata»
Accuratezza
Livello di lettura
dei dati in
relazione a valori
di riferimento
Qualità
dell’analisi
Livello di
approfondimento
dell’analisi
COMPLETEZZA, ACCURATEZZA, QUALITÀ
DELL’ANALISI – VALORI MEDI
COMPLETEZZA – VALORI PER AREA
Macroare
a
Esiti
Pratiche
didattiche
ed
educative
Area
Nessun
dato
%
Alcuni
indic.
%
Tutti gli
indic.
%
Dati della
scuola
%
Successo scolastico
9
3,1
110
38,2
169
58,7
9
3,1
Competenze di base
38
13,2
124
43,1
126
43,8
21
7,6
Equità degli esiti
35
12,3
121
42,6
128
45,1
14
4,8
Esiti a distanza
30
30,6
27
27,6
41
41,8*
61
21,0
107
37,9
149
52,8
26
9,2
2
0,7
4
1,4
191
68,2
85
30,4
7
2,4
Relazione educativa
128
44,8
79
27,6
79
27,6
28
9,7
Inclusione
Continuità e
orientamento
207
--
72,6
--
31
--
10,9
--
47
--
16,5
--
18
12
6,2
4,3
153
53,3
92
32,1
42
14,6
8
2,8
95
33,0
128
44,4
65
22,6
1
0,3
52
18,0
227
78,5
10
3,5
2
0,7
3
1,1
254
89,1
28
9,8
2
0,7
211
73,3
47
16,3
30
10,4
1
0,3
Selezione dei saperi
Progettazione e
valutazione
Ambiente
Capacità di direzione
organizzati
vo per
Gestione risorse
l’apprendi
mento
Sviluppo
professionale
Territorio e famiglie
Autovalutazione
ACCURATEZZA – VALORI PER AREA
Macroarea
Area
Esiti
Successo scolastico
169
59,3
116 40,7
Competenze di base
52
18,1
235 81,9
Equità degli esiti
164
57,1
123 42,9
Esiti a distanza
181
62,4
30 14,2
Selezione dei saperi
267
94,3
16
Progettazione e valutazione
230
81,3
53 18,7
Relazione educativa
202
70,6
84 29,4
Inclusione
242
84,6
44 15,4
Continuità e orientamento
Capacità di direzione
-239
-83,3
--48 16,7
Gestione risorse
255
88,6
34 11,4
Sviluppo professionale
239
82,7
50 17,3
Territorio e famiglie
256
89,8
29 10,2
Autovalutazione
274
95,1
14
Pratiche didattiche ed educative
Ambiente organizzativo per
l’apprendimento
Nessun
confronto
% Confronto
%
5,7
4,9
QUALITÀ DELL’ANALISI – VALORI PER AREA
Macroarea
Area
Esiti
Successo scolastico
25
8,7
145
50,5
117
40,8
Competenze di base
14
4,9
163
56,6
111
38,5
9
3,1
133
46,3
145
50,5
24 11,4
120
56,9
67
31,8
Equità degli esiti
Esiti a distanza
Pratiche didattiche ed
educative
Selezione dei saperi
Nessun
a
analisi
% Analisi
minim
a
% Anali
si
artico
lata
%
4
1,4
137
48,4
142
50,2
12
4,2
171
60,4
100
35,3
Relazione educativa
9
3,1
127
44,4
150
52,4
Inclusione
6
2,1
156
54,7
123
43,2
Continuità e orientamento
5
1,8
99
35,1
178
63,1
2
0,7
107
37,3
178
62,0
52 18,0
103
35,6
134
46,4
17
5,9
110
38,2
161
55,9
Territorio e famiglie
8
2,8
133
46,8
143
50,4
Autovalutazione
2
0,7
121
42,2
139
48,4
Progettazione e valutazione
Ambiente organizzativo per Capacità di direzione
l’apprendimento
Gestione risorse
Sviluppo professionale
UN ESEMPIO DI ANALISI MINIMA

“Il 91,75% degli studenti presenta
percorso scolastico regolare: il dato,
equamente distribuito in tutti gli
anni di corso, supera sia a quello
regionale
(75,66%),
sia
quello
nazionale (70,98%). E se il 4,42%
degli studenti è in anticipo scolastico
(in linea con il dato nazionale del
4,82%), solo il 3,83% è in ritardo
scolastico, contro il 22,8% della
regione e il 24,22% della nazione.
Basso è il tasso di trasferimento: solo
l’1,1%, meno della media regionale
(1,4%) e nazionale (2,24%).
L’analisi è
prevalentemente
descrittiva
UN ESEMPIO DI ANALISI ARTICOLATA

I dati forniti da scuola in chiaro collocano
ITTS rispetto a un contesto reg./naz. su un
livello buono per quanto riguarda il successo
scolastico. Infatti ad eccezione del V anno
dove la % degli alunni regolari è sopra il
valore nazionale ma inferiore a quello
prov./reg. in tutti gli altri anni la % dei
regolari è 4-5 punti % sopra i valori
prov/reg/naz, con una punta del 10% per il
primo anno di corso. La comparazione dei
valori degli ammessi all’anno successivo di
tutti gli studenti [in % 92,1(I), 90,6 (II), 91,6
(III), 87,2 (IV)] con i dati prov/reg/naz
evidenzia che la scuola si sta attestando su
% molto alte rispetto al contesto. Ciò
nonostante
meritano
un’analisi
più
approfondita gli insuccessi alla prima e
quelli che progressivamente si manifestano
dal terzo fino al quinto anno.
I dati vengono
interpretati
UN ALTRO ESEMPIO DI ANALISI ARTICOLATA

“Dalle indagini di customer satisfaction e incontri
con i genitori emerge che gli alunni hanno buoni
rapporti con i docenti, li apprezzano sia a livello
professionale che per la capacità di ascolto e di
comprensione. Non sono ancora presenti nella
scuola primaria gravi episodi di bullismo, ma casi
singoli di alunni con problematicità caratteriali e/o
comportamentali. […] In tutte le classi, dato anche
l'elevato numero di alunni stranieri, si lavora per
facilitare l'accoglienza ed integrazione di ogni
diversità; si insegna l'aiuto reciproco attraverso le
tecniche del tutoring e del cooperative learning; si
ripropongono, se necessario le regole di rispetto
verso gli altri e di autocontrollo anche attraverso
attività di riconoscimento delle emozioni e
sentimenti, di role play, di circle time”.
L’analisi è
articolata senza
un riferimento
esplicito agli
indicatori
PARTE RIFLESSIVA
RIFLESSIONE SUL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE
Composizione
del nucleo di
autovalutazione
Problemi emersi
nella lettura e
interpretazione
dei dati
Esperienze
pregresse di
autovalutazione
PARTE PROATTIVA
INDIVIDUAZIONE DI PRIORITÀ E OBIETTIVI
Figura - Esemplificazione: dalla definizione delle priorità all’individuazione dei traguardi
PIANO TRIENNALE
Obiettivo di processo
PRIORITA’
RIFERITE AGLI ESITI
DEGLI STUDENTI
Obiettivo di processo
Obiettivo di processo
TRAGUARDI DI
'LUNGO PERIODO'
DALLE SPERIMENTAZIONI AL SISTEMA
NAZIONALE DI VALUTAZIONE
In seguito alle sperimentazioni è stata
introdotta una novità importante:
le scuole identificano quali esiti degli
studenti vogliono rafforzare, quindi
individuano i processi su cui intervenire
prioritariamente per modificare tali esiti.
DALLE SPERIMENTAZIONI AL SISTEMA
NAZIONALE DI VALUTAZIONE
I processi non hanno un valore in sé ma in
quanto si ritiene che il loro governo possa
contribuire a modificare gli esiti degli
studenti
Gli esiti non sono direttamente modificabili,
ma in una prospettiva pluriennale possono
essere monitorati lavorando sui processi
LA SCELTA DELLE PRIORITÀ E DEGLI
OBIETTIVI
Si chiede alle scuole di individuare un numero
limitato di priorità (1 o 2) e di relativi traguardi
all'interno di una o due aree degli Esiti degli
studenti.
 Allo stesso modo il numero di obiettivi di processo
dovrebbe essere circoscritto ed essi dovrebbero
essere collegati con le priorità e congruenti con i
traguardi di lungo periodo.
 Infine, le scuole dovrebbero motivare la scelta
delle
priorità
a
partire
dai
risultati
dell’autovalutazione

PRIORITÀ E TRAGUARDI DI LUNGO
PERIODO
Esiti degli studenti: successo
scolastico
Priorità: ridurre la quota di studenti
usciti con la votazione minima dalla
scuola secondaria di I grado
Traguardi di lungo periodo:
uniformare entro il 2018 la quota di
studenti usciti con la votazione
minima a quella provinciale (25%)
IL LEGAME TRA AUTOVALUTAZIONE E
PRIORITÀ
Motivare la scelta della priorità sulla base dei risultati
dell’autovalutazione
Nel nostro istituto è emerso che la percentuale di studenti usciti
dalla secondaria di I grado con un giudizio sufficiente è del 35%,
molto al di sopra della media provinciale. Poiché spesso gli
studenti che escono con un giudizio di sufficienza hanno grandi
difficoltà nella prosecuzione degli studi, riteniamo che la scuola
debba investire prioritariamente su questo aspetto emerso
dall’autovalutazione.
OBIETTIVI DI PROCESSO
Ambiente di
apprendimento
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Rapporti con le famiglie
Realizzazione di gruppi di
livello
Identificazione di docenti tutor
Servizio di mediazione culturale
per le famiglie non italiane
Presa in carico degli spazi
comuni da parte degli studenti
IL LEGAME TRA PRIORITÀ E OBIETTIVI
Prendersi
cura degli
spazi rafforza
la fiducia in
sé stessi, …
….
In che modo gli
obiettivi di
processo
possono
contribuire al
raggiungimento
delle priorità?
…
…
RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di miglioramento della scuola è un
passaggio conseguente ma successivo rispetto
alla compilazione del RAV
 Nel
RAV la scuola definisce la strategia
complessiva
 Nel Piano di miglioramento la scuola articola gli
obiettivi, individua le risorse materiali, umane ed
economiche, descrive le attività, definisce i
risultati attesi, ecc.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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