SINTESI DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE 2014-15 Cos’è il rapporto di autovalutazione (RAV) A partire dal 2008 l’INVALSI (Istituto nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione), ha avuto l'incarico di studiare e definire un modello di valutazione delle scuole in grado di rilevare gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche che favoriscono un migliore apprendimento degli studenti, per contribuire a sviluppare e a realizzare un sistema che permettesse alle scuole di dar conto del proprio operato. Il modello è articolato nelle tre dimensioni del Contesto, Esiti e Processi. In particolare la dimensione dei Processi è articolata in due blocchi, quello delle Pratiche educative e didattiche e quello delle Pratiche gestionali e organizzative. Nelle sezioni 4 e 5 viene presentata la scelta delle Priorità, i Traguardi che si intendono raggiungere e gli Obiettivi di Processo ad essi connessi. Il RAV è stato costruito analizzando unitariamente sia la scuola Primaria che la Secondaria di I grado. Struttura del RAV 1-CONTESTO 1.1 1.2 1.3 1.4 Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali 2-ESITI 2.1 2.2 2.3 2.4 Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza 3-PROCESSI A) Processi – Pratiche educative e didattiche 3.1 3.2 3.3 3.4 Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 4-PRIORITÀ E TRAGUARDI orientati agli Esiti degli studenti 5-OBIETTIVI DI PROCESSO NOTE: 1. Gli elementi di CONTESTO non sono oggetto di valutazione, vengono presentati evidenziando Opportunità/Vincoli emersi dall’analisi dei dati (fonte Ministeriale o Interna) 2. Nella sintesi che proponiamo vengono presentati per ogni elemento considerato i Risultati raggiunti con livello scelto (da 1 a 7) e la Motivazione del giudizio assegnato 3. E’ possibile consultare il RAV completo di tutti i dati utilizzati al link di Scuola in chiaro http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ attraverso la ricerca: Scuola secondaria di I grado VA1M017008 oppure Scuola primaria VA1E02100P Istituto principale/Rapporto di autovalutazione Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 1 Dote scuola scscuola 1- CONTESTO 1.1 Popolazione scolastica Opportunità/Vincoli Lo status socio-economico e culturale delle famiglie è alto. Il 60% degli alunni usufruisce della dote scuola, il 54% delle famiglie ha più di un figlio frequentante la scuola. Il numero di alunni che frequenta scuole paritarie nella provincia di Varese è percentualmente analogo al dato riferito alla Regione Lombardia. Il rapporto alunno/classe e alunno/docente, comparato a quello della scuola statale non evidenzia differenze sostanziali. 60% Più di un figlio frequentante 54% 1.2 Territorio e capitale sociale Opportunità/Vincoli Il territorio di riferimento della scuola ha una forte tradizione di cultura del lavoro e imprenditorialità e dimostra attenzione alla qualità della offerta formativa scolastica. Gli alunni provengono da 44 comuni, il 61% da comuni limitrofi a quello in cui è situata la scuola. Questo dato segnala che la scuola si pone come un servizio al territorio e che la scelta delle famiglie è legata al riconoscimento positivo della sua proposta educativo-didattica. La scuola usufruisce del servizio di assistenza ad personam per disabili da più comuni e ha trovato disponibilità per l’uso di spazi per eventi. Due sedi della scuola sono situate in edifici comunali con contratti di locazione. 1.3 Risorse economiche e materiali 44 comuni di provenienza 61% da comuni limitrofi a Varese Contributo famiglie 85,3% Opportunità/Vincoli Tutte le norme di sicurezza e prevenzione sono rispettate come documentano tutte le certificazioni rilasciate. La scuola si sostiene con i contributi delle famiglie,(2.065.440,00€ nell’a.s. 13-14), Contributo MIUR 14,7% riceve un contributo dal MIUR (356.294€ nell’a.s. 13-14). La scuola è consapevole di essere oggetto di una scelta valoriale da parte delle famiglie e contribuisce con l’organizzazione di servizi di scuola bus e assumendo una percentuale dei costi di trasporto (48% nell’a.s. 2013-14). La scuola è localizzata su 4 sedi di cui una situata in altro comune. Questa situazione implica un’organizzazione molto complessa e onerosa per gli spostamenti degli alunni e per la scuola richiede un maggior impegno di personale, servizi e attrezzature. Spesa scuolabus bus 62% Famiglie 38% Fondazione 1.4 Risorse professionali Opportunità/Vincoli Il gruppo docente ha una stabilità e una motivazione personale che ha permesso il Docenti 58 consolidarsi di una cultura condivisa e un senso di appartenenza molto forte. Il numero dei docenti operanti nell’a.s.13-14 è di 58, di cui 9 di sostegno. I docenti assunti a tempo indeterminato sono 43 e lavorano nella scuola da più di 5 anni. I Contratto T.Ind. 43 Abilitati docenti abilitati all’insegnamento sono 43 e 17 possiedono altre specializzazioni. L’età media dei docenti (41) è sensibilmente inferiore ai dati nazionali (49). L’inserimento di nuovi docenti, negli ultimi due anni, non è traumatico, ma percepito 41 Età media Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 2 come una opportunità e occasione di innovazione. I coordinatori didattici hanno un’ esperienza consolidata. Pochi docenti possiedono competenze alte in lingue straniere e nell’ utilizzo delle nuove tecnologie. 2- ESITI 2.1 Risultati scolastici RISULTATO La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all’altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti. Da 1 a 7 7 Eccellente Motivazione del giudizio assegnato I dati relativi ai risultati di fine anno degli alunni della scuola evidenziano il mantenersi del successo formativo nel passaggio da un anno al successivo, sia nel livello primario che secondario. La scuola non subisce abbandoni, i pochi trasferimenti ad altra scuola al termine dell’anno scolastico 13-14 (6) sono imputabili ad una difficoltà economica subentrata nelle famiglie. Non si sono verificati trasferimenti in uscita dalla scuola secondaria. Si sono realizzati 7 trasferimenti in entrata in corso d’anno, dei quali 4 in classi intermedie. La distribuzione dei voti in uscita dal primo ciclo si concentra nella fascia 7/8; significativo inoltre l’esiguo numero di alunni che si colloca nella fascia più bassa, soprattutto nel paragone con i dati provinciali, regionali e nazionali. Questi dati segnalano la capacità della scuola di valorizzare il percorso personale secondo un criterio di equità volto garantire agli alunni il raggiungimento di buoni livelli di competenza. Il giudizio è pertanto motivato dalla coerenza dei dati analizzati con la rubrica di valutazione e tutti gli elementi considerati risultano punti di forza della scuola. 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali RISULTATO Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed è superiore alla media nazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica è inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi in italiano e matematica non si discostano dalla media della scuola tranne in un caso. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è decisamente inferiore alla media nazionale. Da 1 a 7 6 Più che positiva Motivazione del giudizio assegnato Il punteggio di italiano e matematica nelle prove INVALSI supera in 5 prove su 6 di 1 punto percentuale quello delle scuole con medesimo ESCS. Nel confronto con i dati nazionali, la scuola li supera mediamente in italiano di 3,5% nella primaria e di 5,3% nella secondaria, mentre in matematica li supera nella primaria del 4,7% e nella secondaria del 13,2%. La variabilità tra e dentro le classi nella scuola primaria dimostra dati di equilibrio (quasi nulla tra le classi), ed è sensibilmente inferiore a quella dei dati di riferimento. Il risultato conferma l’omogeneità della proposta didattica nelle classi parallele. Il numero complessivo di alunni dei livelli 1 e 2 (i più bassi) in tutte le prove è decisamente inferiore ai dati di riferimento. Solo in un caso la differenza di punteggio tra le classi è significativa (italiano terza secondaria), ed è dovuta alla presenza in due delle quattro classi di un cheating rispettivamente del 23% e del 30%. Questo elemento non si considera strutturale ma relativo ad una difficoltà contingente soprattutto legata a un cambiamento della docente nella seconda parte dell’anno in entrambe le classi. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 3 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza RISULTATO Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti. Da 1 a 7 5 Positiva Motivazione del giudizio assegnato L’attenzione al piano educativo osservato in situazione, allo sviluppo di competenze sociali e civiche e di autonomia organizzativa, sono aspetti fondanti della proposta formativa della scuola e vengono perseguite sia nel lavoro in classe che attraverso percorsi specifici (attività di accoglienza, gite, progetti ed eventi, per entrambi i livelli di scuola) con un metodo caratterizzato dai seguenti parametri: l’attenzione all’alunno con tutte le sue caratteristiche personali; la centralità del rapporto tra l’alunno e l’insegnante come peculiarità e condizione dell’apprendimento; l’ambito classe come luogo accogliente dove si impara insieme; il privilegio dell’esperienza come introduzione al gusto del conoscere e dell’imparare. Questo ha permesso alla maggior parte degli alunni di raggiungere un livello di competenza positivo. I risultati sono rilevati nella valutazione del comportamento per quanto riguarda le Competenze sociali e civiche, con la definizione di criteri comuni sia per la scuola primaria che secondaria. Elementi quali l’autonomia organizzativa e l’iniziativa personale sono osservati e tenuti in considerazione nella valutazione disciplinare. Anche la competenza digitale viene sviluppata soprattutto attraverso attività sviluppate nei diversi percorsi disciplinari e interdisciplinari e nelle quali si prevede la creazione di testi e ipertesti, utilizzo fogli di lavoro excel, presentazioni in PPoint. Nell’a.s. 14-15 si è avviata una riflessione e un lavoro di approfondimento per dare organicità, strutturazione e produrre strumenti per la progettazione, verifica e valutazione delle competenze. Particolare attenzione viene riservata all’eccellenza della proposta della seconda lingua (Inglese) con la preparazione opzionale di esami di certificazione di livello A2 e B1 per gli alunni delle classi terze della secondaria. 2.4 Risultati a distanza RISULTATI I risultati degli studenti nel percorso successivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studenti incontrano difficoltà di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l’indirizzo di studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo. Da 1 a 7 7 Eccellente Motivazione del giudizio assegnato I risultati a distanza sia della scuola primaria che secondaria (forniti dal MIUR) evidenziano che la scuola è in grado di favorire per la totalità dei suoi alunni delle condizioni adeguate per il successo formativo nei gradi successivi del percorso scolastico. La bassa percentuale di alunni che alla fine del primo ciclo intraprendono percorsi tecnici o professionalizzanti (25,8%) non indica comunque una considerazione minore del loro valore formativo, la scuola infatti accompagna con le famiglie gli alunni in un percorso di orientamento personale che mira alla considerazione di talenti e capacità per la scelta di un ambito e un percorso adeguato a ciascun ragazzo. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 4 3-PROCESSI A) Processi – Pratiche educative e didattiche 3.1 Curricolo, progettazione e valutazione RISULTATO La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa la totalità dei docenti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge la totalità dei docenti delle varie discipline e di più indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti è una pratica frequente ma andrebbe migliorata. Da 1 a 7 6 Più che Positiva Motivazione del giudizio assegnato La scuola, sia nel livello primario che secondario, ha elaborato un curricolo di riferimento valutato da INVALSI con un livello medio-alto di presenza relativamente agli aspetti considerati. Su nove aspetti verificati, sei sono presenti, e riguardano lo sviluppo di competenze disciplinari e il profilo in uscita. Nei questionari proposti ai docenti e alle famiglie si è rilevato un alto grado di soddisfazione relativamente alla capacità della scuola di rispondere ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative delle famiglie (92%). Nella Scuola la progettazione viene effettuata secondo diverse modalità: per classi parallele, per dipartimenti/ambiti disciplinari e in continuità verticale tra i due gradi di scuola e coinvolge la totalità dei docenti. Il grado medio –basso di presenza rilevato dal Questionario scuola (rilevazione INVALSI) è da attribuirsi alla incompletezza alla documentazione di attività che sono in realtà state attuate. Il Questionario Scuola evidenzia anche una differenza tra i due gradi di Scuola: la primaria, che per consuetudine programma il lavoro settimanalmente per classi parallele, utilizza già da tempo la buona pratica di prove strutturate comuni nei contenuti e nei criteri di valutazione. La verticalità favorita dal lavoro sul curricolo di scuola ha portato nell’a.s. 14-15 all’introduzione di una modalità simile anche nella secondaria, che dovrà proseguire per il suo completamento. Nel corso dell’a.s.14-15 si stanno anche completando gli elementi mancanti, riferiti ai percorsi per lo sviluppo delle competenze trasversali e alle attività scelte autonomamente per l’approfondimento di competenze sia trasversali che disciplinari. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 5 3.2 Ambiente di apprendimento RISULTATO L’organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l’utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilità. Da 1 a 7 6 Più che Positiva Motivazione del giudizio assegnato Pur nella presenza di limiti strutturali, la proposta della Scuola ha una dimensione organizzativa che riesce a rispondere alle esigenze e viene riconosciuta positivamente sia dalle famiglie (77%) che dai docenti (84%). La scelta di orario flessibile si è rivelata positiva per la proposta didattica della scuola, la decisione di utilizzare nella scuola primaria solo modalità curricolare per l’ampliamento dell’offerta formativa e di recupero/potenziamento/consolidamento è stata realizzata con interventi di compresenza di docenti sulla medesima classe o con la suddivisione in gruppi sulle 3 classi del modulo. Il limite strutturale della Scuola comporta alcune criticità negli aspetti organizzativi e soprattutto nell’utilizzo di adeguati spazi di attività. Riguardo alla dimensione metodologica, come evidenziato dai risultati dei questionari si può rilevare nella scuola una scelta prevalente di attività e strategie finalizzate alla personalizzazione degli apprendimenti e il cui valore viene riconosciuto dalle famiglie. Queste scelte evidenziano una unitarietà di impostazione nei due livelli di scuola. Il passaggio ad una nuova struttura darà opportunità di una maggior valorizzazione delle attività laboratoriali e delle attrezzature tecnologiche. Per la dimensione relazionale non si rilevano episodi problematici significativi. La percezione positiva dei docenti (98%) e delle famiglie (91%) rileva un ambiente in cui i rapporti docenti-alunni sono positivi e curati, caratterizzati da un’attenzione alla persona. Il clima scolastico è positivo anche nelle relazioni con i responsabili e il personale. La positività è data anche dal fatto che i problemi relazionali tra compagni, rilevati da alcune famiglie, vengono affrontati e accompagnati dalla scuola con modalità precise: colloqui personali dei docenti e del coordinatore, riflessioni nelle classi e focus di gruppi di alunni. Utile alla dimensione relazionale è la presenza del progetto Life Skills Training che in alcune sezioni viene realizzato. 3.3 Inclusione e differenziazione RISULTATO Da 1 a 7 Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attività didattiche sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di ciò, se 6 necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il Più che Positiva rispetto delle diversità. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d’aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 6 Motivazione del giudizio assegnato La scuola, assumendo un impegno economico considerevole, favorisce l’inclusione, accogliendo alunni diversamente abili (16 nell’a.s.13-14). Particolarmente significativa è inoltre la percentuale di alunni con DSA nella scuola secondaria (39 nell’a.s. 13-14). Per realizzare interventi adeguati di inclusione la scuola primaria e secondaria si avvale di una equipe di docenti di sostegno coordinata da un’ esperta per la progettazione, realizzazione, valutazione dei PEI, rapporto con famiglie e specialisti. Per gli interventi di alunni con DSA o svantaggio, la scuola ha formato i docenti attraverso corsi specifici, per cui i PDP sono definiti e condivisi nei consigli di classi e monitorati dal coordinatore didattico anche in rapporto con gli specialisti esterni. La scuola in entrambi i livelli pone attenzione al recupero delle difficoltà di apprendimento attivando diverse modalità di intervento che hanno dato esiti positivi. Nella Scuola primaria sono utilizzate ore di compresenza di docenti, con attività per gruppi di livello anche con classi aperte. Nella Scuola secondaria si realizzano corsi specifici extracurricolari di recupero disciplinare e di rafforzamento di strategie per il metodo di studio. Interventi di compresenza in orario curricolare per alunni o gruppi di alunni sono attuati da docenti o volontari dell’Associazione genitori. Per il potenziamento le attività sono realizzate prevalentemente dai docenti nella proposta curricolare con metodologie adeguate e diversificate. Nella scuola secondaria sono stati offerti corsi di approfondimento del Latino e di preparazione alla Certificazione linguistica inglese (livelli A2 e B1). La scuola riconosce la necessità di approfondire ipotesi di percorso per potenziare particolari attitudini. 3.4 Continuità e orientamento RISULTATO Le attività di continuità tra scuola primaria e secondaria sono organizzate in modo efficace. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi è ben consolidata e si concretizza nella progettazione di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l’altro. La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. La scuola realizza azioni di orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono più classi, non solo quelle dell’ultimo anno. Inoltre propone attività mirate a far conoscere l’offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attività didattiche nelle scuole del territorio. La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti, tenendo conto di informazioni degli anni precedenti sulla propria popolazione studentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi del territorio. Le attività di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola. Da 1 a 7 7 Eccellente Motivazioni del giudizio assegnato La scuola realizza un percorso di continuità tra i livelli infanzia, primario e secondario, definendo con chiarezza sia gli obiettivi che le modalità. La presenza di 3 azioni su 6 nel passaggio dall’infanzia alla primaria è determinata dal fatto che le provenienze sono da un numero elevato di scuole e questo limita il numero delle azioni possibili, che vengono però realizzate con cura. Nel passaggio dal livello primario al secondario c’è un percorso di continuità per gli alunni interni che ha dato risultati positivi. Per gli alunni provenienti da altre istituzioni sono previsti incontri con le famiglie, con le insegnanti delle scuole di provenienza e la somministrazione di test per verificare le fasce di livello. La scuola secondaria monitora i risultati a distanza, dai dati del MIUR sull’a.s. 12-13 si rileva che l’85,1% delle famiglie ha seguito il consiglio orientativo della scuola (Lombardia 67%, Varese 61%); di questi i promossi al I Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 7 anno della scuola superiore sono stati il 100% (Lombardia 91%, Varese 93,2%), i promossi che non hanno seguito il consiglio orientativo sono stati il 73% Riguardo alle azioni per l’orientamento la scuola attiva 6 su 7 delle azioni indicate nel Questionario scuola. Il progetto di orientamento nella scuola secondaria descritto nel POF è articolato e completo negli obiettivi e nelle modalità, utilizza strumenti specifici quali tabelle di rilevazione e questionari e coinvolge le famiglie fin dal primo anno. Grande importanza è data alla didattica orientativa, alla quale è stato dedicato anche un corso di formazione con un rilevante numero di ore. Inoltre sono stati attuati progetti interdisciplinari di forte valenza orientativa che hanno coinvolto tutti gli alunni al fine di valorizzare capacità e attitudini personali poco incrementate dall’attività curricolare e favorito la scoperta e la conoscenza di luoghi, cultura ed espressioni di creatività e imprenditorialità del territorio. B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative 3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola RISULTATI La scuola ha definito la missione e le priorità e queste sono condivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. Per raggiungere tali priorità la scuola ha individuato una serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme di controllo strategico o di monitoraggio dell'azione, che permettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni. Responsabilità e compiti sono individuati chiaramente e sono funzionali alle attività e alle priorità. Le risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttate al meglio e sono convogliate nella realizzazione delle priorità. La scuola è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento della propria missione. Da 1 a 7 7 Eccellente Motivazione del giudizio assegnato La missione, gli obiettivi generali e il metodo della proposta sono ben definiti e comunicati sia ai docenti sia alle famiglie. Dai dati emersi nei questionario la totalità dei docenti condivide le linee educative e i valori di riferimento della scuola e questo risulta fattore di alta motivazione nel lavoro personale. Anche le famiglie hanno espresso un’ alta valutazione nella condivisione delle linee educative e i valori trasmessi dalla scuola. Il 95% consiglierebbe ad altri la scelta della scuola. I luoghi decisionali e i compiti ad essi attribuiti sono ben chiari e comunicati. I diversi organismi hanno una frequenza regolare e sistematica di incontro che permette un lavoro adeguato nell’impostazione e nella verifica degli obiettivi. La scelta delle modalità dei processi decisionali, definita per i vari ambiti di attività, attribuisce le linee generali dell’offerta formativa e la conseguente ripartizione dei fondi del bilancio all’Ente gestore, mentre affida al lavoro condiviso della direzione e dei vari organismi dei docenti gli aspetti relativi alla proposta didattica e alla sua articolazione di contenuti, modalità e organizzazione. La modalità scelta è condivisa dai docenti (92%)come si evince dai risultati del questionario. “Si conosce solo attraverso l’esperienza” è lo slogan che si esplicita nella proposta formativa nei due livelli di scuola che prevede durante l’anno la realizzazione di progetti con modalità diversificate in base all’età dei ragazzi. I progetti coinvolgono la totalità degli alunni e dei docenti e rappresentano una pratica consolidata che viene ripensata in contenuti e forme ogni anno. Per gli alunni sono espressione significativa di un percorso didattico e di crescita umana e culturale. Per la realizzazione di questi progetti concorrono dal punto di vista delle risorse economiche sia i fondi della scuola sia i fondi delle famiglie e dell’Associazione genitori. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 8 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane RISULTATI La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative formative. Queste sono di qualità elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulle attività scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti più gruppi di lavoro composti da docenti, che producono materiali/strumenti di qualità eccellente, utili per la comunità professionale. Sono presenti spazi per il confronto tra colleghi, i materiali didattici disponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docenti stessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente lo scambio e il confronto tra docenti. Da 1 a 7 7 Eccellente Motivazione del giudizio assegnato La scuola considera i progetti di formazione per i docenti in stretta connessione con gli obiettivi fissati per lo sviluppo dell’ offerta formativa. Per questo si è dato privilegio a tematiche connesse al curricolo verticale e alla didattica per competenze. Il coinvolgimento dei docenti è alto e la valutazione delle proposte è più che positiva. La scuola conosce e aggiorna i dati relativi alle competenze del personale per valorizzarle nell’attività didattica, nella formazione e nella corresponsabilità al coordinamento attraverso azioni e incarichi specifici. La percezione dei docenti a riguardo della loro valorizzazione si esprime in una valutazione molto positiva (96%). La scuola incentiva la partecipazione dei docenti all’attività di riflessione e condivisione del progetto didattico-educativo considerando decisivo l’apporto e la corresponsabilità di ciascuno. Riguardo alla collaborazione tra docenti, essi ritengono molto positiva l’esperienza che avviene nella scuola (94%). I gruppi di lavoro non sono formalizzati per tipologia di argomento, ma operano in queste forme: il collegio unitario (primaria-secondaria), i collegi per ordine di scuola, i moduli/dipartimenti disciplinari, i gruppi formati per affrontare tematiche specifiche su input dello staff di direzione o del collegio docenti. Questa scelta, favorita dal numero contenuto dei docenti, dalla forte motivazione personale espressa nel lavoro, dalla condivisione della missione della scuola, permette un confronto regolare, una collaborazione, uno scambio di informazione percepiti e praticati molto positivamente dal corpo docente. La collaborazione tra docenti trova espressione significativa in alcune produzioni: nella scuola primaria il percorso per l’alfabetizzazione avviene attraverso la proposta di una storia creata dalle insegnanti che è stata pubblicata, presentata al pubblico e messa in vendita e ha dato inizio ad una collana editoriale della scuola. Nella scuola secondaria il testo per il percorso letterario delle classi prime è preparato dai docenti. 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie RISULTATI Da 1 a 7 La scuola partecipa in modo attivo e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità dell'offerta formativa. 6 La scuola dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare Più che positivo l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario tipo. Motivazione del giudizio assegnato Nel rapporto con il territorio la scuola ha una media partecipazione alle reti di scuole, attuata principalmente per migliorare pratiche educative e didattiche e per la formazione del personale. Significativa la collaborazione con altre scuole, anche se non sempre formalizzata. La scuola è conosciuta e stimata nel territorio, il Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 9 coordinatore didattico della secondaria ha rapporti di collaborazione con molti colleghi di scuole statali e paritarie. Entrambi i livelli di scuola hanno stipulato convenzioni con le Università per ospitare tirocinanti. Riguardo al coinvolgimento delle famiglie si nota una certa discrepanza tra i dati forniti dal questionario scuola rispetto alla valutazione interna attuata attraverso il questionario alle famiglie e ai docenti. I genitori esprimono infatti un notevole grado di soddisfazione (95%) rispetto alla capacità di dialogo dei docenti e dei responsabili delle scuole e gli insegnanti mostrano una percezione positiva (98,5%) dell’apprezzamento del loro lavoro da parte delle famiglie. A fronte di questo, la partecipazione formale dei genitori all’elezione di rappresentanti nel consiglio di istituto risulta piuttosto bassa, quella informale si colloca a un livello medio basso di partecipazione. La scuola pone in atto una serie di azioni di coinvolgimento dei genitori che si pone a un grado medio alto. In sintesi si può affermare che le famiglie sono molto coinvolte sul piano dei valori e degli obiettivi della scuola e partecipano alle iniziative di sostegno alla scuola e alle proposte riguardanti tematiche educative. La scarsa significanza attribuita al coinvolgimento formale sembra quindi imputabile ad altre forme che i genitori prediligono e attuano nel rapporto con la scuola. La scuola riconosce la necessità di ampliare i rapporti con il territorio e favorire più consapevolezza delle famiglie riguardo all’opportunità offerta agli organi di rappresentanza. 4- Priorità ESITI DEGLI STUDENTI Competenze chiave e di cittadinanza DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ Sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza per tutti gli alunni, finalizzato all’emergere delle potenzialità e attitudini di ciascuno. DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Al termine della primaria e secondaria gli alunni ricevono una valutazione chiara e verificabile del livello di competenza raggiunto. Al termine del I ciclo gli alunni documentano in forma narrativa la consapevolezza raggiunta delle proprie attitudini. Motivazione della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione Considerando la positività degli esiti rilevati nel RAV, in relazione alle finalità educative della nostra scuola che intendono introdurre alla conoscenza di sé e della realtà, si riconosce alla didattica per competenze di essere lo strumento adeguato a questo fine. Si intende perciò dare priorità al suo approfondimento e sviluppo, rimuovendo le criticità evidenziate nel RAV. 5- Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO a) Curricolo, progettazione e valutazione b) Ambiente di apprendimento DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO 1) Sviluppare percorsi didattici strutturati per Unità di Apprendimento disciplinari e interdisciplinari. 2) Progettare e realizzare prove strutturate comuni per classi parallele. 1) Migliorare la dotazione tecnologica e laboratoriale della scuola. In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità Gli Obiettivi indicati permettono di rimuovere criticità strutturali e implementare un sistema di progettazione e realizzazione della proposta didattica adeguato allo sviluppo di competenze e alla personalizzazione della didattica. Scuola Mons. E. Manfredini Primaria e Secondaria di I grado –RAV a.s.14-15 Pag. 10