TESTIMONE_DEF 21-02-2005 15:26 Pagina 9 L’artefice dell’Osservatorio Der Schöpfer des Observatoriums Intervista a cura di Cesira Fantoni TESTIMONE Flavio Iano CESDI di Torino lavio Iano è da molti anni socio e partner di CESDI srl (www.cesdi.net), società di ricerca e consulenza economica e d’impresa con sede a Torino, ma che da sempre opera in tutta l’Italia. In tale contesto Iano ha accumulato una lunga esperienza in attività di studio e di realizzazione di progetti anche, e diremmo soprattutto, con riferimento alla subfornitura. F Da che cosa nasce questo interesse per la subfornitura? Non sempre siamo noi a decidere le cose di cui vogliamo occuparci, qualche volta sono le stesse cose a sceglierci. Certo, vivere a Torino ed aver iniziato alla fine degli anni ‘70 un lavoro che aveva come centro di interesse le PMI, ha richiesto direi quasi fatalmente - di dovermi occupare di subfornitura e subfornitori. Ma diciamo anche che la subfornitura era, ed è tuttora, una realtà di imprese e di mercati non facile da interpretare, se si pretende di affrontarla utilizzando le categorie che si usano con riferimento ad altre componenti del sistema imprenditoriale. Da questo punto di vista è un mondo a parte. Se però si ha curiosità, la subfornitura è un ottimo terreno dove esercitarla. Ma presto ci si accorge che la comprensione delle imprese di subfornitura e dei loro problemi, proprio per la loro interdipendenza con il resto del sistema produttivo, richiede una visione più ampia e d’insieme del sistema industriale e delle sue trasformazioni; allo stesso tempo è un ottimo punto di osservazione per intercettare molti dei fenomeni che attraversano lo sviluppo dell’economia. Un interesse prevalentemente da ricercatore, dunque? Anche, ma non solo. Lavoro in una società privata, CESDI, che vive operando sul mercato e che deve saper dare risposte ai propri clienti. E i nostri clienti sono organizzazioni e istituzioni come le Camere di Commercio, le associazioni imprenditoriali, le amministrazioni locali e, più in generale, tutti quegli enti o aziende che hanno a che fare con le imprese. Le loro esigenze sono certamente quelle di conoscere meglio i loro interlocutori, ma poi anche e soprattutto di elaborare strategie, di attuare politiche, di sviluppare programmi e servizi. Il nostro compito è quello di collaborare con loro fornendo conoscenze e idee, elaborando proget- www.reedbusiness.it ti, affiancandoli, in qualche caso, anche nell’avvio e nello sviluppo delle iniziative. E questo non vale solo per la Subfornitura. Ma nel caso della subfornitura? Questo è ovviamente uno degli ambiti più specifici della mia attività. La collaborazione in questi ultimi anni si è sviluppata soprattutto con il Comitato Network Subfornitura. Per il Comitato CESDI cura da diversi anni l’Osservatorio, nell’edizione dedicata ai settori tecnici. In forma più diretta opero come consulente scientifico; in questa veste ho partecipato in particolare alla progettazione della banca dati Subfor, di cui continuo a seguire gli sviluppi. E’ una esperienza professionale interessante, anche perché il Comitato contraddice il luogo comune secondo il quale in Italia sarebbe difficile realizzare una efficace collaborazione progettuale e operativa, tra una pluralità di soggetti istituzionali e realtà territoriali diverse. lavio Iano ist seit vielen Jahren Mitglied und Partner der von Turin aus in ganz Italien tätigen Gesellschaft CESDI für Forschung, Wirtschaftsund Unternehmensberatung (www.cesdi.net). Dieses Umfeld, die Forschung und das Erarbeiten von Projekten haben Iano zu einer großen Erfahrung, auch oder besonders bezüglich der Zulieferindustrie, verholfen. F Worauf ist Ihr Interesse für die Zulieferindustrie zurückzuführen? Wir sind es nicht immer selbst, die darüber entscheiden, womit wir uns beschäftigen sollen. Manchmal sind es die Dinge selbst, die auf uns zukommen. Da ich in Turin lebe und Ende der siebziger Jahre mit einer die KMU betreffenden Tätigkeit begonnen habe, war es sozusagen Schicksal, dass ich mich mit Zulieferunternehmen beschäftige. Außerdem ist die Zulieferindustrie eine Realität mit Unternehmen und Märkten, die sich nicht leicht interpretieren lässt, wenn man dabei dieselben Kategorien anwendet, die man für die anderen Komponenten des Unternehmenssystems gebraucht. So gesehen, handelt es sich um eine Welt für sich. Verfügt man aber über Neugier, dann ist die Zulieferindustrie ein optimales Terrain. Schnell bemerkt man aber auch, dass die Probleme der Zulieferbetriebe aufgrund ihrer Abhängigkeit von dem Rest des Produktionssystems innerhalb des ganzen sich ständig verwandelnden Industriesystems zu betrachten sind, um sie zu verstehen. Gleichzeitig hat man natürlich auch die Möglichkeit, viele der die wirtschaftliche Entwicklung charakterisierenden Phänomene zu erkennen und zu beobachten. Also, eher ein Interesse an der Forschung, nicht wahr? Ja, aber nicht nur. Ich bin für die private Gesellschaft CESDI tätig, das Betätigungsfeld ist der Markt, und wir wollen unsere Kundschaft gut beraten. Die Kunden sind Organisationen und Einrichtungen wie Handelskammern, Unternehmerverbände, lokale Veraltungen oder, allgemeiner, alle die Institutionen, die mit den Unternehmen zu tun haben. Was sie natürlich verlangen, ist eine bessere Kenntnis ihrer Ansprechpartner. Besonders sind sie aber an der Ausarbeitung von Strategien, Umsetzung von Maßnahmen und Entwicklung von Programmen und Leistungen interessiert. Unsere Aufgabe ist es, sie zu unterstützen, Kenntnisse und Ideen einzubringen, Projekte zu erstellen und ggf. die Initiativen von Anfang an zu verfolgen. Das gilt selbstverständlich nicht nur für Zulieferbetriebe. Aber wie verhält es sich bei den Zulieferern? Bei meiner Arbeit befasse ich mich insbesondere mit dieser Kategorie. Kooperiert habe ich in den letzten Jahren vor allem mit dem Comitato Network Subfornitura (Zulieferer-Netzwerk-Ausschuss). Im Auftrag des Ausschusses ist CESDI seit mehreren Jahren für ein Observatorium (der technischen Sektoren) zuständig. Meine Tätigkeit ist die des wissenschaftlichen Beraters. Ich habe zum Beispiel an dem Projekt für die Zulieferer-Datenbank „Subfor” mitgearbeitet und verfolge noch deren Fortgang. Es handelt sich um eine interessante Berufserfahrung, denn der Ausschuss widerlegt die Annahme, dass es in Italien schwierig ist, eine Vielzahl von Institutionen und verschiedenartige territoriale Realitäten hinsichtlich eines Projekts und dessen effiziente Durchführung „unter einen Hut zu bringen”. N. 2 Marzo 2005 GS 9