10 Il Sole 24 Ore Martedì 10 Gennaio 2012 Moda uomo INTERVISTA MarioBoselli PresidenteCameranazionaledellamodaitaliana «Sarà un anno difficile, ma il sistema reggerà» Cauto ottimismo in vista di una ricca tornata di sfilate SGP PAGINA A CURA DI Giulia Crivelli M ario Boselli si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno e si augura che il 2011, una volta fatti i consuntivi, si confermi un anno di crescita per il sistema tessile-abbigliamento,chedovrebbe chiudere con un +4% del fatturato. Il cauto ottimismo del presidente della Camera della moda non è un mero esercizio di stile, riuscire a crescere in un anno come quello appena concluso è un segnale oggettivamente positivo. Inoltre, sottolinea Boselli, mai come in questo momentoèimportante nonperdere la calma e rafforzare quel ritrovato spirito di squadra che le difficoltà degli anni scorsi hanno fatto ritrovare alleaziende della moda. In molti fanno un confronto tra il 2009 e il 2012. Capita anche a lei? Il 2009 è stato senz’altro l’annus horribilis peril sistema moda, su cui si è abbattuta, come su su ogni altro settore, l’onda lunga della crisi innescata dal fallimento di Lehman Brothers del settembre 2008 e l’uragano finanziario ed economico globale che ne è seguito. Prima dell’estate il 2011 lasciava ben sperare, ma a partire da agosto sappiamo tutti cosa è successo. Questavoltaperòmisentodidire che la crisi finanziaria, per quanto severa, non avrà effetti reali altrettanto pesanti. Le aziende sono meglio equipaggiate? Hanno fatto tutto quello che potevano per migliorare ogni fase dei loro processi e c’è stata una selezione naturale in certi Ai vertici. Mario Boselli con Diane von Furstenberg, presidente della Camera della moda americana, durante una presentazione milanese IL CONFRONTO «La crisi del 2009 ha rafforzato le aziende e le ha rese più consce dei propri mezzi» casispietata. Sono sopravvissuti i più forti e la crisi li ha resi più sicuri dei loro mezzi, delle loro capacità, anche confrontate con i competitor globali. All’interno della Camera della moda da almeno quattro tornate di sfilate c’è un rinnovato spirito di squadra. Il 2012 lo confermerà? Loha già confermato: le sfilate di Milano moda uomo in programma da sabato 14 a martedì 17gennaiorappresentanouncalendario forte ed equilibrato: nel primo giorno ci saranno, tra gli altri, marchi simbolo della moda e dello stile italiani come Ermenegildo Zegna, Dolce&Gabbana e Roberto Cavalli e l’ultimo giorno è stato scelto daGiorgio Armani. Lesfilatesaranno 39 in tutto per 38 marchi, con la novità di Diesel Black Gold, che ha lasciato New York per Milano, e Rocco Barocco. Inoltre, Fendi e Marni, che si erano presi una pausa, tornano a presentare. Saranno quattro giorni di grandissimo interesse per buyer italiani e stranieri e Milano si confermerà capitale della moda maschile. A proposito di calendari, a che punto è la querelle con New York? Iltentativo della Camera dellamodaamericana dicostringere Milano, Parigi e magari pure Londraa spostare ledategiàfis- sate da tempo per agevolare la fashionweek di New York è fallito.Noie ifrancesiabbiamofatto fronte comune, anche se all’inizio la Camera della moda diParigihacercatodinonentrareinpolemica direttacon gli stilisti, la stampa e la Camera della moda guidata da Diane von Furstenberg. Ma poi hanno capito che l’interesse degli americani non potrà mai coincidere con quello dei francesi, che ha invecemoltipiù puntidi contatto con il nostro. E i rapporti con il Comune di Milano? C’è stato un cambiamento rispetto alla giunta guidata da Letizia Moratti, non fosse che per un semplice motivo: prima avevamo due diversi interlocutori tra gli assessori, Giovanni Terzi per la moda e Massimiliano Finazzer Flory per la cultura. Nella giunta di Giuliano Pisapia ci confrontiamo con Stefano Boeri, che si occupa sia di moda sia di cultura. Questo, almeno sulla carta, facilita le cose. E nella realtà? Stiamolavorandobene,ilComune ha capito l’importanza della moda per l’economia e la vita della città. Per le sfilate di Milano moda donna, che si terranno dal 22 al 28 febbraio, abbiamo ottenuto un primo via libera a organizzare un grande evento al Castello Sforzesco, che sicuramente risulterebbe unico sia per i milanesi, sia per gli stranieri, spesso ignari del patrimoniostoricoemonumentale della nostra città. Aspettiamo un ok definitivo della Sovrintendenza, sono fiducioso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Santoni. Il «lusso sportivo» dell’azienda di calzature marchigiana Cresce la versatilità, resta immutato lo stile L a collezione Santoni per l’autunno-inverno 12-13 nasce da una visione in divenire dello stile. L’esperienza contemporanea del vestire con consapevolezza e gusto personale è fatta di regole che si capovolgono, codici che si mescolano, categorie che slittano. Il formale si ammorbidisce mentre l’informale si arricchisce di un aplomb inedito. Il nuovo conoscitore ama la tradizione, senza rigidità; apprezza tutto ciò che è fatto bene, si lascia sedurre dai dettagli, dal fatto a mano, senza mettersi in posa. Semplicemente, segue il ritmo di un mondo che va veloce. Santoni si rivolge a questo connoisseur libero dagli schemi. Ma la cura del dettaglio, la ricerca di cromie pastose e fondenti, lo studio attento del design sono quelli di sempre, grazie ai quali l’azienda marchigiana ha conquistato un posto importante nel panorama delle calzature artigianali made in Italy. Per Santoni, azienda guidata oggi da Giuseppe Santoni, figlio del fondatore, il 2011 è stato infatti un anno di forte espansione: i ricavi sono aumentati a doppia cifra, proseguendo il percorso delle ultime stagioni, nonostante la crisi economica: nel 2010 il fatturato aveva supe- Cashmere rato i 44 milioni di euro (+12% sul 2009). Stile in divenire, dunque, con possibilità d’uso che si espandono. L’adattabilità si traduce in segno e dettaglio. La oxford stringata di camoscio anticato a mano, ad esempio, ha la suola realizzata interamente in lattice naturale: scattante, flessibile, una innovazione unica. Anche la pedula di ispirazione montana ha la suola di lattice naturale, in una congiunzione inedita di glamour ruvido e comfort cittadino. Se i polacchini con doppia fibbia dalla suola a carrarmato pesopiuma rappresentano una vetta di eccellenza declinata con raffinato pragmatismo, le calzature di ispirazione sportiva (nella foto, il modello Montreal) guadagnano una preziosa ricercatezza: sono i pellami, le cuciture a mano mutuate dal mondo del formale, uniti alle suole leggere, a creare il nuovo linguaggio metropolitano. resentato alla scorsa edizione di Pitti Uomo, nel giugno 2011, il kit dedicato alla personalizzazione della camicia Sonrisa è ora disponibile nelle versioni standard e gold. Nato per arricchire ulteriormente il servizio Sonrisa, questo strumento è composto da dieci "book" che coprono tutti gli aspetti della confezione e personalizzazio- ne del capo: dalla scelta dei tessuti agli accessori che lo completano (pochette, boxer, gemelli ecc.) e il book "nuove proposte" sui tessu- S ti stagionali verrà aggiornato ogni sei mesi. Per quanto riguarda la collezione di camicie "prêt-à-porter " per l’A-I 2012-2013, presentate a Pitti da oggi, sono i tessuti lavati a dominare anche nelle camicie classiche, persino nei tradizionali sottogiacca. Da segnalare la novità della classica camicia Oxford proposta con colletto grigio a polo, in splendida maglina di cotone a costine. Come dire: i capi senza tempo non temono aggiornamenti se realizzati con materiali di qualità e molto buon gusto. Piacerà perché è una rivisitazione caratterizzata ancora una volta da raffinata grinta. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Su misura. A Firenze le nuove versioni Standard e Gold del servizio P Brunello Cucinelli si ispira al solstizio i chiama Yule, come il solstizio d’inverno in lingua celtica,ilnuovo piumino(nella foto qui sopra) presentato nellacollezioneuomoBrunello Cucinelli per l’autunno-inverno 2012-13. Yule è un capo che vuole ripercorrere la storia alla ricerca dei miti senza tempo,cosìlontanieppurecosìvicini,eterniesempreattuali.Èpropostonelleduevarianti: a trecce o in maglia inglese e si presenta con un aspetto "ruvido" e drappato, a rievocare valenze simboliche del passato, autentico fil rouge dell’intera collezione. Il 2012 sarà un anno importante per l’azienda umbra: mercati permettendo, il fondatore Brunello Cucinelli ha messoapuntoconle banchee gli advisor finanziari il piano per la quotazione, che servirà anche a sostenere l’espansione all’estero. Nel 2011 i ricavi sono cresciuti dell’11% a 240 milioni,mentrel’utileanteimposte ha fatto un balzo del 62%, arrivando a 29 milioni. Ingenti anche gli investimenti (15 milioni) e la crescita dei monomarca, che oggi sono 59 sparsi per il mondo. Cucinelli è inoltre l’unico marchio ad avere tre negozi (dedicati a donna, uomo e accessori) in via Spiga, a Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Camicie personalizzate grazie al kit Sonrisa Piumino. In cashmere imbottito Il Sole 24 Ore Martedì 10 Gennaio 2012 5 Moda uomo Casualwear Parola d’ordine: evitare gli eccessi, a ogni età MUSEUM FRED PERRY BRAMANTE BLAUER Il dettaglio che fa la differenza Anche il denim si fa più raffinato e diventa ecologico nei trattamenti Marta Casadei N on basta aprire l’armadio e mettersi qualcosa addosso. Il casualwear è da sempre - e specialmente per la clientela maschile - sinonimo di libertà:perchièabituatoalclassico binomio giacca e cravatta, indossare un capo informale vuol dire non avere standard né regole ferree da rispettare, poter sperimentare abbinamenti sempre nuovi facendo leva sulla propria creatività. Oggi che il casual fa la parte del leone nel guardaroba maschile, tuttavia, non si può più lasciar fare al caso in nome della personalizzazione: i paletti vanno messi. Lo ha fatto il magazine americano Esquire, che ha stilato una sorta di vademecum per evitare azzardi eccessivi e scivolate:maiesagerareconitessutitecnici né presentarsi in ufficio con un paio di shorts di denim, evitare di mescolare fantasie e optare per un colore acceso. Uno solo. Le proposte per il prossimo au- MCS MARLBORO CLASSIC tunnoinverno interpretano questo bisogno di mitigare gli eccessi incanalandosi in un percorso ibridoeconiuganolavogliadiinformalità, che fa del casualwear un settore sempre più apprezzato da fasce d’età diverse, a quella di eleganza, seppure lontana dai canoni del formale: il fil rouge che lega le collezioni di etichette differenti è la cura con cui ogni capo è pensato, dalle linee ai materiali, dalle tinte ai dettagli. Il tempo libero,insomma, chiede a gran voce eleganza. Dallatesta ai piedi,ovviamente. I capispalla rappresentano il perno del look invernale e sono sempre più ricercati: Museum STILE UNIVERSALE Dagli Stati Uniti, patria dell’abbigliamento informale, consigliano: non esagerare con i tessuti tecnici e mai in ufficio con gli short presental’AnorackParka,realizzatoconun tessutoOxford in cotone nylon water repellent e imbottito in piuma Mulard; MCS Marlboro Classic, invece, rivisita il Montgomery puntando su un mix di materiali. Blauer, etichetta del gruppo FGF, arriva a Pitti con la linea di giubbotti Retrò: l’ispirazione, rintracciabile sia nei materiali - lana e poliestere - sia nelle forme - il bomber con collo in eco pelliccia - sono le giacche indossate dai policemen americani, che Blauer veste da 70 anni. Alla Fortezza da Basso il marchio presenta anche la primacollezione di calzaturerealizzata in collaborazione con AlbertoDelBiondi:unalineadalla personalità forte,casual e contemporanea. Gli accessori giocano un ruolo fondamentale: personalizzano il look, rappresentando il punto d’incontro tra funzionalità e stile. Geox è uno degli esempi più appropriati: tra le proposte per l’A-I 2012/13 ci sono gli anfibi in pelle effetto used con inserti di tessutocheck.Grazieadunatecnologiaesclusiva, Amphibox, il modello è completamente impermeabile; la suola è traspirante e flessibile; la fodera, invece, è in pelo, per scaldare e garantire un alto livello di comfort. Ring MID è invece la nuova sneaker creata da Momodesign che coniuga un’animaclassicaconun'attitudine tech-oriented: camoscio e nylon nei colori blu e marrone sono abbinati ad una suola in gomma e al battistrada in materiale frenante. Specialmente per i più giovani, ma non solo, i jeansrimangonounodeicardini dell’abbigliamento casual. Se il denim parte come materiale povero, pensato perresisterealmeglioailavori di fatica - si dice sia stato in origine creato per i portuali oggi il leitmotiv è ben diver- so: non solo il jeans è estremamente raffinato, pensato per vestirealmeglioeproponendosicome capo easy chic, ma è anche ecologico. Rifle presenta a Pitti il jeans 3D, realizzato in tela denim bluscuro con lavaggio brushede sporcature e con una vestibilità chinos, quindi molto comoda, impreziositodauneffettotridimensionale sul davanti, ottenuto con micro pieghe in rilievo realizzate con una lavorazione3DWhiskers.Sostenibilità è la parola chiave della linea Tru Blu di Pepe Jeans Londonche,nelcreareilclassico effetto used, ai componentichimicisostituiscetrattamenti naturali all’ozono e dellacollezione Organic Denim di Re-hash che utilizza solo materiali e trattamenti completamente naturali. © RIPRODUZIONE RISERVATA RIFLE www.luxury24.it Gallery completa delle novità da Pitti fashion with passion Per realizzare una camicia occorrono RE-HASH MOMO DESIGN 1 Metro 1 Ditale 15 Bottoni in madreperla australiana 10000 Centimetri di filo GEOX 180 cm. di Tessuto 2 Stecche da colletto 1 Paio di forbici 1 Ago da ricamo doppio ritorto CAMPOMAGGI HARMONT&BLAINE e solo 5 giorni per ricevere la camicia della collezione su misura. 81° PITTI IMMAGINE UOMO - 10/13 Gennaio 2012 Pad. Centrale - Piano inf. stand O/9 - N/5 - corridoio O www.sonrisa.it LA MARTINA PEPE JEANS