e alla allocazione geografica del territorio di provenienza. Chi invece Sergio Ferrari vuole approfondire il contenuto del bilancio di Cavit ha a disposizione la e Giuseppe Michelon relazione accompagnatoria del documento contabile dal quale si apprende che la positività delle voci principali è ilrisultatodi una intensa e mirata attività di promozione del marchio Cavit, per colmare la diminuzione dei consumi dei vini proposti sia a livello nazionale ,sia nei principali Paesi dell'Europa e del mondo, soprattutto negli USA. Si potrebbe discutere sull' opportunità di privilegiareil marchio di Cavit rispetto alterritorio di provenienza dei vini, ma sirischiadi fare un discorso accademico e quindi non in grado di influire sulla linea commerciale unanimemente condivisa dai rappresentanti delle cantine sociali che il bilancio lo hanno votato all'unanimità. Nella cartella stampata consegnata ai giornalisti dopo l'assemblea si trova anche una raccolta di articoli riguardanti il progetto PICA avviato nel 2011 che si concluderà nel corso del 2014. Vi stanno lavorando ben 50 e lo scopo originario e ancora esperti di discipline molto diverse attuale di Cavit (Consorzio di (informatici, enologi, agronomi, secondo grado cui aderiscono climatologi, geologi e altre 11 cantine sociali del Trentino) professionalità ancora più specifiche) è di garantire ai viticoltori la più alta che fanno capo alla Fondazione Edmund remunerazione possibile delle uve Mach di S. Michele e alla Fondazione annualmente conferite, la base sociale Bruno Kessler di Trento. ' sarà soddisfatta deirisultatidel bilancio Il principio sul quale si basa il progetto è dell'esercizio commerciale 2012/2013 semplice, ma non per questo scontato: il votato dall'assemblea dei delegati il 21 patrimonio più prezioso di Caviteli ottobre 2013. complesso dei vigneti dei soci. Si vuole Sono 350 mila gli ettolitri di vini della pertanto valorizzare al massimo il vendemmia 2012 che le cantine sociali potenziale qualitativo di ogni vigna per hanno ceduto alla Grande cantina di produrrei migliori vini possibili, ognuno Ravina per la rifinitura, nella sua categoria e nelle sua fascia di l'imbottigliamento (di una parte) e la prezzo e quindi ottenere da essi i vendita,ricavandouna liquidazione miglioririsultatieconomici. superiore a quella del precedente Alla pluralità delle competenze esercizio. Si parla di un 5-10% in più, professionali di quanti lavorano al anche se la dirigenza si limita a progetto PICA si aggiunge la confermare il segno positivo del dato, complessità dei contenuti, rendendo ma non fornisce la percentuale esatta. difficile iL tentativo di farlo capire. Per evitare, dicono, inopportuni Partendo dall'immagine della confronti tra cantine, dato che la piattaforma, si può dire che essa è remunerazione per cantina etipodi vino composta da più strati che si è stabilita in base alla qualità, al vitigno a cura di ''Pica" non è il nome dialettale del grappolo, ma sta per piattaforma integrata cartografica agriviticola sulla quale poggia il futuro salto di qualità dei vini di territorio prodotti dalle undici cantine aderenti al consorzio S sovrappongono alla base di partenza rappresentata dal catasto tridimensionale dei singoli vigneti descritti e fotografati dettagliatamente. Gli strati sono ilrisultatodi altrettante ricercheriguardantii terreni, il clima in tutte le sue componenti, l'irrigazione, la difesa fitosanitaria. Inserendo in questa piattaforma multistrato dati raccolti dai tecnici di zona e delle cantine e dagli stessi viticoltori e combinando mediante formule matematiche, elaborati digitali ed esperienze acquisiste in campo, si possono raggiungereirisultatidi seguito specificati. Gestione delle pratiche agronomiche secondo i principi della viticoltura di precisione. Scelta varietale effettuata in base all'ambiente di coltivazione. Precisa programmazione della vendemmia. Corretta realizzazione dei nuovi impianti. Risorseidriche ottimizzate. Miglioramento della qualità dei vini. L'obbiettivo qualità non è storicamente una novità. Nereo Cavazzani, già direttore tecnico di Cavit, ha lasciato in eredità un volume intitolato "Qualità del vino, con specialeriferimentoalla DOC Trentino". In ognuno dei sei distretti nei quali ha diviso ilterritorio vitivinicolo trentino Cavazzani indica una o più FJV (Entità Territoriale Viticola), ossia vini di elevata qualità con puntuali indicazioni riguardanti le uve da utilizzare. Il progetto PICA è in fase di conclusione. A bocce ferme, lo staff tecnico di Cavit dovrà intraprendere una impegnativa campagna di informazione verso le cantine ei viticoltori. Irisultatisi avranno tra 8-10 anni. Ma è di buon auspicioilfatto che da parte delle cantine sociali (non tutte) si esprima unaforte attesa neiriguardidel progetto PICA. Duplice conclusione interlocutoria: 1) quando i vini di territorio avranno raggiunto l'alto livello qualitativo programmato, Cavit continuerà a privilegiareil marchio aziendale o il territorio del Trentino? 2) chi si farà carico dei vini di territorio, Cavit o le singole cantine sociali?