QUESITO NOME E COGNOME BANGLADESH QUESITO Ti chiedo un parere sui documenti di questo signore del Bangladesh, che a parer mio non sono falsi ma identificabili come “anomali”. Nello specifico la carta d’identità e Permesso di Soggiorno dove nella sezione NOME c’è scritto SENZA NOME… è la prima volta che ci capita. Difficilmente chi vuole fare una frode riproduce o falsifica una CI o un PdS di questo tipo che desterebbe subito sospetti …. In rete non sono riuscito a trovare nulla riguardo a questa possibile eccezione. Ti risulta che ci siano questi casi dove venga riportata la dicitura SENZA NOME? Grazie per l’aiuto e buon lavoro RISPOSTA Bisogna dire in premessa che in questo paese (Bangladesh) non esiste una regola in merito all’attribuzione del nome e del cognome. Solo chi può, vale a dire ha le conoscenze ed i mezzi per farlo, registra la propria prole presso gli uffici amministrativi locali. Infatti, si tende ad attribuire un nome in base al significato e non è importante trasmettere parte del nome di uno dei genitori ai propri figli. Bisogna aggiungere che nell’usanza del Bangladesh la distinzione tra nome e cognome è molto relativa e quindi la scelta, se necessaria, viene lasciata agli interessati. In linea generale è utile ribadire quanto disciplinato dall'articolo 24 della Legge 218/1995 (Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato) in base al quale "l'esistenza ed il contenuto dei diritti della personalità sono regolati dalla legge nazionale del soggetto", in questo caso del Bangladesh. Il Ministero dell'Interno ha poi più volte ribadito che l'Ufficiale d'Anagrafe deve appunto iscrivere il cittadino straniero desumendo i dati anagrafici dal passaporto o eventualmente "da altri documenti rilasciati dalle competenti Autorità dello Stato di provenienza" (Circolare n. 20 del 25.07.1997). La stessa circolare spiegava come comportarsi in caso di discordanze fra i dati riportati nei documenti del cittadino e quelli del titolo di soggiorno. In questi casi, scriveva il ministero, "si renderà necessario interpellare la Questura che ha rilasciato il titolo di soggiorno per acquisire i necessari chiarimenti ed eventualmente far rettificare le generalità contenute nel permesso di soggiorno". © World's Vehicle Documents www.vehicle-‐documents.it QUESITO NOME E COGNOME BANGLADESH In particolare, con nota n. 1/2001 del 29.05.2002, l'Ambasciata della Repubblica Popolare del Bangladesh, con sede a Roma, fornisce una risposta ad un quesito sollevato da un Comune in materia di attribuzione del nome e del cognome in Bangladesh: “In riferimento al Vostro questo del 29.05.02. l'Ambasciata della Repubblica Popolare del Bangladesh informa che in Bangladesh non esiste una regola in merito all'attribuzione del nome e del cognome. Infatti, si tende ad attribuire un nome in base al significato e non è importante trasmettere parte del nome di uno dei genitori ai propri figli. Bisogna aggiungere che nell'usanza del Bangladesh, paese ancora oggi sprovvisto dell'anagrafe, la distinzione tra nome e cognome è molto relativa e quindi la scelta, se necessaria, viene lasciata agli interessati. Ne è la prova più evidente il passaporto stesso, ove esiste l'unico spazio definito NAME (Nome). Nel caso fosse necessario apporre il cognome, lo stesso deve essere eseguito sempre presso il ns. Consolato, che va contattato personalmente dagli interessati. In ogni modo, un cittadino straniero residente in Italia è soggetto a tutti gli effetti alle leggi vigenti del Paese ospitante, come stabilito dalle norme sull'immigrazione. Inoltre, per maggiore chiarezza circa la prole, l'Ambasciata del Bangladesh ritiene utile precisare che la cittadinanza viene trasmessa direttamente alla nascita. Nel caso di diversa cittadinanza dei genitori, basta che uno dei due avesse la cittadinanza del Bangladesh per trasmetterla al figlio/a. Tuttavia per le leggi bilaterali vigenti tra Italia e Bangladesh, un cittadino del Bangladesh che acquisisce la cittadinanza italiana, è obbligato a consegnare il passaporto del Bangladesh alle autorità consolari del paese d'origine, poiché non è autorizzato a tenere entrambi i passaporti (italiano e bengalese)“. Con un’altra nota consolare (Misc) 3/4/93 del 6.6.2002 - Ambasciata della Repubblica Popolare del Bangladesh – Roma rappresenta che: “Si certifica che secondo le tradizione del Bangladesh, “MD” significa “MOHAMMED” Per la verità il passaporto a cui fa riferimento la nota del 29.05.2002, è il vecchio modello nel quale in effetti era indicata solo la voce “Name of bearer”, mentre in quello attualmente emesso sono presenti indicazioni sia sul “Suname” (cognome) che sul “Given Name” (nome di battesimo). Per questo, per quanto sin qui detto, è possibile che sul passaporto del Bangladesh, ma anche di altri stati, ad esempio dell’India, alla dicitura nel campo surname (cognome) sia indicato “SENZA COGNOME”, così allo stesso modo alla voce Given Name” (nome di battesimo) si possa trovare la dicitura “SENZA NOME”. In questi casi, il primo documento italiano, ossia il permesso di soggiorno riporterà le stesse diciture rilevate dal passaporto e lo stesso accadrà in anagrafe al rilascio della carta d’identità. Per approfondire l’argomento L'IDENTIFICAZIONE DEI CITTADINI COMUNITARI E STRANIERI I documenti di identificazione per il rilascio dell'attestazione di regolarità del soggiorno ai cittadini UE e stranieri, ai fini di Polizia, dell'iscrizione anagrafica e dell'identificazione personale © World's Vehicle Documents www.vehicle-‐documents.it