Rilevanza giuridica
e filosofica dell’embrione
Sentenza Vo contro Francia
• La signora Vo viene scambiata con un’omonima
nell’ospedale dove si era recata per una visita di
routine.
• L’errore medico causa la morte della figlia della
signora Vo, un feto di 20-24 settimane
• La signora ricorre presso le autorità competenti sia
per lesioni colpose per se stessa che per omicidio
colposo ai danni del feto.
• Esaurite le vie giurisdizionali interne la ricorrente
sostiene dinanzi alla Corte Europea dei diritti che la
legislazione e la giurisdizione francese non tutelano
adeguatamente il diritto alla vita contenuto nell’art. 2
della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CED).
• La Corte ricostruisce il diritto francese
interno relativamente alla possibilità di
accertare un omicidio colposo ai danni
del non nato, il diritto dell’UE al
riguardo ed alcuni elementi di diritto
internazionale, per concludere:
 Che non c’è accordo sullo status giuridico
dell’embrione, né dati scientifici consentono di
risolvere il problema in alcun modo
 Che non c’è un sostanziale accordo
sull’esclusione dell’embrione come soggetto del
diritto alla vita
 Non c’è convergenza sul fatto che il diritto
alla vita dell’embrione è nelle mani della madre
e la vita di quest’ultimo deve essere tutelata
attraverso la vita e la salute della madre e
subordinata ad essa.
• In questo caso il diritto alla vita
richiamato all’art. 2 del CED è
pertinente ma a causa della madre.
• Il fatto che la madre “voglia” il figlio
non è sufficiente ad esigerne la
riparazione indipendentemente da essa.
La sentenza è a favore della Francia in
quanto non si ritiene fondata l’accusa di
omicidio colposo nei confronti del feto.
• L’embrione non costituisce
oggetto di tutela
indipendentemente dal
grembo materno e non è
titolare di diritti.
Manca:
specifica disciplina giuridica sulla condizione giuridica
dell’embrione al di fuori del grembo materno.
• Strada percorribile:
Meritevole di tutela in quanto
appartenente alla specie umana e
partecipante alla dignità di quest’ultima.
Idea che ciò che è umano vada tutelato:
Raccomandazione Europea n. 1046 del 24.9.86
Nel preambolo si dice che l’embrione e il feto devono beneficiare
in ogni circostanza del rispetto dovuto alla dignità umana (si
occupa di regolamentare l’uso di embrioni e feti con finalità
diagnostiche, terapeutiche…)
Universal declaration on human genome and human rights
(1997)
Riconosce importanza centrale alla dignità umana, riferita sia
all’umanità in generale sia agli individui: il genoma umano
sottolinea la fondamentale unità tra tutti i membri della famiglia
umana, così come il riconoscimento della sua inerente dignità e
diversità (art.1)
Ancora …
…
Convenzione Europea sulla Biomedicina
Per la tutela dei diritti e della dignità umana.
Dichiarazione 1948
parlava di dignità umana ma il riferimento alla nascita la rende
problematica
Concetto di DIGNITA’ è problematico:
riconosciuto come bene giuridico
inviolabile XX sec. … 1946 (codice di
Norimberga)
Dignità: concetto controverso
nella definizione.
E’ una sorta di trascendentale, fondazione
di ciò che deve essere considerato come
diritto umano.
• Sulla scia di Kant: l’essere umano è fine in se
stesso (l’idea di dignità si oppone a quella di
prezzo//mezzo)
• Ogni essere umano è icona del resto
dell’umanità.
• Dal punto di vista morale:
intuizione rispetto a cui c’è
un complessivo consenso
• Dal punto di vista giuridico:
superprincipio costituzionale,
principio d’intellegibilità
dell’ordinamento
Carta dei diritti dell’UE:
“dignità” fondamento
dell’ordinamento
• Dignità umana è inviolabile.
• Ruolo degli Stati rispetto ad essa:
rispettare e tutelarla, astenersi dal
fare atti che violino la dignità e
compiere azioni quelle azioni ad essa
contrarie.
• Dignità come “limite” ai diritti. Risponde
alla domanda “cosa vogliamo fare
dell’uomo?” indicando ciò che con esso
non possiamo fare.
• La L. 40/04 nel suo nucleo essenziale
esplicita il dovere dello Stato di
proteggere l’embrione umano al di fuori
del grembo materno, fin dalla sua prima
formazione, sul presupposto che il
processo vitale del nuovo individuo
umano è unico e continuo sin dallo
stadio unicellulare.
• Sono state accolte pertanto le
indicazioni del CNB nel documento
“Identità e statuto dell’embrione”
(giugno 96) nel quale ha affermato “il
dovere morale di trattare l’embrione
umano, fin dalla fecondazione, secondo i
criteri di rispetto e tutela che si
debbono adottare nei confronti degli
individui umani cui comunemente si
riconosce la caratteristica di persona”
• La L. 40/04 (lasciando inviolata la L.
194/78: tutelano infatti oggetti diversi)
riconosce il concepito tra i soggetti di
cui la Legge intende assicurare i diritti
(vita, famiglia ed integrità genetica) … …
Di qui il “no” della normativa:
• alla clonazione
• al congelamento degli embrioni
• alla riduzione fetale
• alla fecondazione eterologa e al
disconoscimento di paternità/maternità.
• alla generazione di più di 3 embrioni
provenienti da un unico prelievo di
ovociti
L. 40/04: Atteggiamento
precauzionale
• Emergente dal riconoscimento
dell’appartenenza alla famiglia umana e
della partecipazione del concepito alla
sua dignità …
• ??? Potrebbe portare a rivedere il suo
rapporto con il diritto all’autonomia della
donna (L. 194/78) o quanto meno a
limitarne il peso.
• A Luglio del 95 è stata depositata
presso la Camera dei deputati una nuova
proposta di legge che intende
modificare l’art. 1 del Codice civile
perché sia riconosciuta ad ogni essere
umano capacità giuridica sin dal
concepimento.
•La questione non è
solo e
primariamente
giuridica.
Concetto di Persona
Persona:
giuridicamente ha un carattere specifico che
solo in parte collima con quello filosofico
Storia.
  (prosopon)
 cristianesimo
 Hegel:  2 filoni:
a. Natura che si manifesta in una serie di
capacità caratterizzanti la razionalità ma
non riducibili ad essa. (sostanza individuale di
natura razionale)
b. Persona come insieme di proprietà
Teorie:
Teoria della singamia
Teoria della relazionalità
Teoria della perdita della totipotenza
Teoria della sensitività: Singer
Teoria dell’autocoscienza: Engelhartd e
Tooley
Teoria della fecondazione
Teoria singamia
Essere umano:
quando i due gameti divengono una sola entità
vivente umana unificata ed organizzata.
La fusione completa dei cromosomi dura 24 h e
solo allora vi è la presenza di un essere
umano.
Prima non è possibile perché:
1.
2.
3.
4.
I costituenti non sono unificati
Per la processualità del fenomeno
Ancora distinguibile il materiale genetico
Il fenomeno della dispermia attesta l’assenza
d’identità biogenetica nella fase iniziale.
Rilievi critici
 L’essere umano è già biogeneticamente
costituito al momento della penetrazione
dello spermatozoo nell’ovulo
 Si nota già un’unità dall’intensa attività
d’intereazione tra i cromosomi
L’attestazione della processualità non è
sufficiente per derivare l’assenza
d’individualità
La dispermia costituisce un’anomalia a
seguito della quale il feto verrà abortito
• Pure essendo un processo biologico è un
evento significativo sul piano ontologico per
cui lo zigote è l’inizio di un’entità
discontinua e qualitativamente nuova
rispetto a quanto lo precede:
• Unica ed irripetibile.
Teoria della relazionalità
• F. Abel, J.F. Malherbe, P.Prini
• Persona: rete di relazioni attive o passive che
lo legano agli altri. Complesso delle sue
relazioni.
• L’essere umano nella sua valenza di persona ha
inizio con l’impianto dell’embrione nell’utero
(5°/7° gg.) o più avanti, con il completamento
dell’impianto (14° gg.) quando avviene una
stretta comunicazione interpersonale tra
l’embrione e l’organismo materno
Rilievi critici
 Seppure la comunicazione /relazione è necessaria
essa è estrinseca e non costituisce ontologicamente
l’embrione pur garantendone le condizioni esterne di
sviluppo.
 La relazione è importante ma presuppone l’esistenza e
il genoma umano ha in sé la forza prioritaria
d’indirizzare autonomamente lo sviluppo dell’embrione
in una precisa direzione.
 Si può affermare che l’io è sempre in relazione con un
tu ma ridurre entrambi ad un rapporto vorrebbe dire
non comprendere più “chi” sia in rapporto con “chi”
(dissolvenza ontologica)
Teoria della perdita della
totipotenza
• Ford accetta la definizione di persona di Boezio ma ne
riconosce empiricamente la presenza solo al 14° gg.
• 1984: Commissione governativa in Gran Bretagna ha
elaborato il rapporto Warnock.
• Persona: il 14° gg. (comparsa della stria primitiva)
costituisce il punto di non ritorno della segmentazione.
Prima è possibile riconoscere solo l’esistenza di
organismi unicellulari in semplice contatto chiusi nella
zona pellucida
(le cellule non sono differenziate, è ancora possibile la
gemellazione omozigotica e le fusioni chimeriche).
Rilievi critici
 ?? Come avviene il passaggio dalla definizione
concettuale alla identificazione empirica della
persona.
 La condizione indispensabile per l’individualità
in senso filosofico è la continuità dell’identità
ontologica che ammette nel tempo variazioni
quantitative.
 Risulta ammissibile la perdita di alcune cellule
al momento della scissione gemellare (un
individuo può dare origine a due senza perdere
la sua identità originaria)
Teoria della sensitività
• L’elemento rilevante negli individui per essere
considerati degni di rispetto è l’essere
soggetti d’interessi
(l’interesse si collega al piacere o al dolore che
un individuo può provare)
 superamento dello Specismo (il rispetto non è in
riferimento all’appartenenza alla specie umana)
• Condizione minimale per avere interessi è la
CAPACITA’ DI SENTIRE.
Criterio per attribuzione di
diritti//statuto personale:
Autocoscienza
• Persone:
coloro che hanno una propria percezione di
continuità nel tempo.
Collegato alla propria capacità di
percepirsi dotati di un passato e un
futuro
(desideri e preferenze si possono trovare senza
distinzione di specie sia nell’uomo che nell’animale).
Diritti
• Un diritto alla vita esiste solo per le
persone.
 Più sviluppata è la vita cosciente di un
essere e maggiore è il grado di
autoconsapevolezza e razionalità e
maggiore è la preferenza per quel tipo di
vita nel caso si dovesse scegliere tra
questa ed un essere a livello di
consapevolezza inferiore.
E’ solo convenzionale stabilire quando inizia la
vita umana: bambini non sono persone, sono
entità rimpiazzabili, la decisione spetta ai
genitori.
E’ un termine arbitrario anche quello relativo a
quando un bambino acquista il senso della sua
esistenza nel tempo.
• PERSONE: MERI RECIPIENTI DI STATI
PSCICHICI (desideri/preferenze)
INTERAMENTE SOSTITUIBILI.
• VALORE DI UN INDIVIDUO: relativo al
calcolo delle preferenze che può pendere a
favore della sua eliminazione.
Rilievi critici:
 E’ contraddittorio
identificare l’identità
con la coscienza che un
individuo ne ha.
 La permanenza
dell’essere del soggetto
precede la percezione
che ha della sua
continuità nel tempo.
Strada aperta a… …:
• Approccio minimale
• Approccio massimale
Per il riconoscimento
della persona
rilevante è lo
sviluppo delle
condizioni fisiche e
neurologiche per
esercitare la facoltà
razionale
Per il riconoscimento
della persona
rilevante è
l’esercizio attuale
della razionalità
Teoria dell’autocoscienza:
Tooley, Engelhardt.
Tooley.
• Persona: soggetto d’interessi non momentanei,
il possesso di autocoscienza o la
consapevolezza di se esercitata attualmente.
L’interesse a vivere cresce in maniera
proporzionale allo sviluppo neurofisiologico
cerebrale.
 Persona – tra i primi anni di vita
 Quasi persona – tra i primi 3 mesi dopo nascita
e i primi anni di vita
Un neonato ed un gatto appena nato non
posseggono un concetto di se
tempo.
continui nel
• La POSIZIONE che RIFIUTA l’Aborto è
accettabile solo se risulta accettabile il
principio di POTENZIALITA’.
• Anche i gattini sarebbero possibili persone se
supponiamo che ci sia una sostanza che
iniettata nel cervello possa conferire le
stesse proprietà di quello umano. Ma ciò – sc.
T.- non vuol dire che prima di essere
sottoposto all’iniezione abbia lo stesso diritto
alla vita.
Engelhardt
• Persona: soggetto adulto autonomo, capace di
autodeterminazione.
Individuo razionale, cosciente di sé e capace
di avere una certa idea di bene. Feti, infanti,
ritardati mentali gravi non sono persone.
• Unica etica possibile è quella procedurale: 2
principi (autonomia e beneficenza)
Si fonda sul rispetto delle autonomie
interagenti tra loro: solo i soggetti autonomi
sono degni di considerazione
“Non tutte le persone devono
necessariamente essere umane”. (cfr.
I.A.)
 Svalutazione componente biologica dell’uomo,
unico organo importante è il cervello in quanto
supporto della vita mentale.
• Autocosciente è solo chi esercita in atto la
propria autocoscienza (elimina il concetto di
facoltà/potenza) non-persone: infanti, feti
(tra queste meritano valore le “persone in
senso sociale”)
Rilievi critici
 Rifiuto del principio di potenzialità
identificato con la mera
probabilità/possibilità.
Al di là del senso comune
Teoria della fecondazione
• Essere umano = essere persona.
Sono due diversi modi d’intendere lo stesso
livello ontologico della realtà.
La genetica consente di assumere il DNA come
depositario di quelle caratteristiche che
accompagnano il vivente dal primo all’ultimo
istante della sua storia.
DNA sin dallo stadio zigotico è portatore di un
programma di sviluppo endogenico.
• PUNTO DI PARTENZA è LA REALTA’
dal punto di vista dell’INTELLEZIONE
ONTOLOGICA
• La definizione di persona deriva dalla
TEMATIZZAZIONE di Ciò CHE SIAMO
in modo analitico ed articolato per una
COMPRENSIONE SINTETICA dei
DATI EMPIRICI nel tentativo di
cogliere razionalmente il proprium.
Essere umano = Persona
 Rilevante è
l’appartenenza per
natura alla specie
umana razionale
 Essere persona
appartiene all’ordine
ontologico (o è o nonè)
Persona
 Soggetto distinto e sussistente in sé, le
proprietà sono funzioni di un individuo umano
che è il referente unitario e permanente
 Ciò che caratterizza la persona per natura è
l’attitudine ad esprimersi simbolicamente, a
sapere conoscitivamente e a rapportarsi
comunicativamente. L’assenza delle
determinazioni non nega l’esistenza del
referente ontologico unitario e permanente.
•Astrattismo ….
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06/04/06