Clonazione terapeutica Cimbelli, Lanza, West (MIT) 2001 A differenza della clonazione riproduttiva, la clonazione terapeutica umana non prevede lo sviluppo embrionale al di là dei primi stadi, corrispondenti a quelli che precedono rimpianto nell'utero. Scopo della clonazione terapeutica è ricavare da questi primissimi stadicellule staminali da coltivare in vitro, al fine di sviluppare tessuti utili per la terapia di molte patologie. Cellule uovo private del loro nucleo sono state inoculate con il nucleo prelevato da fibroblasti o con cellule del cumulo di un donatore e quindi esposte a una miscela di sostanze chimiche e di fattori di crescita che le attivano e le inducono a dividersi. Alcune di queste si sono divise fino ad arrivare a 4-6 cellule. È allo studio una tecnica per attivare cellule uovo senza fecondazione, né enucleazione e trasferimento nucleare (partenogenesi). Legge 40\2004 ART. 1. (Finalità). 1. Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito. quali confini iniziali della soggetto/persona? 1) Singamia (ootide) 24 ore 2) annidamento (blastocisti) 5-7 o 14 gg. 3) formazione della stria primitiva (“embrione” – “individuo”) 14 g. 4) formazione del sistema nervoso 8 sett. 5) formazione della corteccia cerebrale 20-28 set. 6) Viabilità 24-28 sett. (ora 22 settimane) 7) acquisizione di autonomia, autocoscienza, autodeterminazione C. Flamigni “ootide”: prezigote (zigote presingamico) = ovocita fertilizzato allo stadio pronucleare non è ancora un nulla perché non è rintracciabile quell’unità biologica che costituisce un nuovo essere vivente Il congelamento di ootidi non sarebbe in contrasto con la legge 40 Pre-embrione l'oocita, l'oocita attivato, l'oocita singamico; l'ootide o oocita a due pronuclei o pre-zigote; lo zigote; il concepito la cellula uovo abbia proceduto all'assemblaggio dei suoi 46 cromosomi, cioè prima della fase detta anfimissi o singamia. Quali confini sociologici del soggetto-persona (Boltanski) Feto autentico (quello che si inserisce in un progetto di generazione) è rivolto verso il bambino Feto tumorale (quello che è destinato ad essere abortito) è rivolto verso il nulla Feto essenzialista (quello che è collegato al progetto di vita del Creatore) è rivolto verso l’origine Feto barbaro (non viene riconosciuta un’istanza parentale di preconferma) è rivolto verso il passato Feto totalitario (la nascita è collegata a un’istituzione che pretende di incarnare un interesse generale) Tecno-feto frutto delle tecnologie riproduttive e avulsi da qualsiasi progetto generazionale – scarto del processo produttivo Un esempio le leggi sull’aborto Quickening movimenti del feto (dopo il primo trimestre di gravidanza) Stati Uniti può essere limitato solo dal terzo mese Cina senza vincoli fino al I trimestre Giappone entro 28 settimana Francia entro 10 settimane Regno Unito e India senza limiti a priori Italia 90 giorni (artt. 4 e 5) oltre art. 6 Germania simile all’Italia 1) singamia la fecondazione non è un evento semplice, istantaneo e statico, ma un processo dinamico e complesso che si svolge nel tempo (in circa 24 ore), dal momento della penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo sino allo stadio di singamia (ossia il momento della completa fusione di tutti i cromosomi delle cellule germinali) teoria della singamia l’essere umano non è già bio-geneticamente costituito al momento della penetrazione del gamete maschile nel gamete femminile; l’essere umano inizia solo dal momento della singamia (fusione di gameti e dei pronuclei, anfimissi) contro la teoria della singamia “stratagemma verbale” (A. Serra) la fertilizzazione non è un momento ma un processo complesso (che si svolge nel tempo dal momento della penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo sino allo stadio di singamia) contro la teoria della singamia: argomenti: a) al momento della penetrazione dello spermatozoo nell’ovulo le membrane delle rispettive cellule si aprono e mettono in comune il materiale genetico, iniziando una intensa attività di mescolanza e di interazione la singamia non costituirebbe nulla di nuovo (per quanto attiene la strutturazione genetica); bensì sarebbe una mera giustapposizione di materiale genetico già esistente e predeterminato contro la teoria della singamia: b) la penetrazione dello spermatozoo è l’“evento” iniziale del “processo” vitale umano continuo c) il problema non è la conoscenza biologica della concatenazione sequenziale di eventi, ma la conoscenza ontologica dell’inizio della vita dell’essere o organismo umano come un tutto d) l’incontro e la stretta interazione dei due gameti umani costituisce l’identità biogenetica dell’essere umano, radicalmente nuova, unica e irripetibile 2) annidamento dell’embrione impianto dell’embrione nella parete uterina (per alcuni individuato tra il 5° e il 7° giorno dalla fecondazione, momento in cui ha inizio la prima fase dell’impianto detto anche annidamento della blastocisti; per altri al 14° giorno, momento del completamento dell’impianto). Prima dell’impianto l’embrione è un programma genetico teoria dell’impianto: a) argomento biologico: l’identità genetica dell’embrione umano, benché necessaria, non è anche sufficiente a dirigerne lo sviluppo: è necessaria anche l’informazione extrazigotica proveniente dalla madre b) argomento filosofico: la relazione costituisce la persona (antropologia della parola/personalismo dialogico) contro la teoria dell’impianto: “autonomia” dell’embrione: va intesa come capacità di autodirigere il proprio processo vitale, non come totale indipendenza dall’esterno: l’embrione umano ha in sé il principio costitutivo del proprio essere, pur dipendendo “estrinsecamente” dall’ambiente esterno b) già prima dell’impianto si instaura una relazione biochimica tra l’embrione e la madre a) contro la teoria dell’impianto: c) la relazione non “costituisce” biologicamente e ontologicamente l’essere dell’embrione, bensì ne “presuppone” l’esistenza 3) la formazione della stria primitiva (gatrulazione) 14° giorno dopo la fecondazione: non è più possibile la gemellazione monozigotica e la fusione chimerica (totipotenza) E’ la soglia oltre la quale è vietata la sperimentazione per il rapporto Warnock (legislazione inglese) la teoria del 14° giorno: argomenti: l’embrione prima del 14° giorno non ha individualità, essendo l’individuo “indiviso in sé” (è semmai un “pre-embrione”, un “ammasso” di cellule o organismi unicellulari in contatto, racchiusi nella zona pellucida) contro la teoria del 14° giorno: un individuo può dare origine a (o anche, produrre) più individui, senza perdere la propria individualità originaria (una sorta di gemellanza cronologicamente posticipata, anziché istantanea; es. la riproduzione agamica per gemmazione) 4) formazione del sistema nervoso centrale Rilevazione elettrica del funzionamento , coordinamento dell’organismo • Formazione settimane dei primi circuiti neuronali 8 teoria utilitarista condizione di possibilità “ulteriore” per avere interessi: non soffrire (minimizzare le sofferenze) - liceità di interventi su esseri senzienti che non provano piacere (presente/futuro; in riferimento a sé e agli altri es. feti malformati) - liceità degli interventi anche su esseri senzienti che provano piacere, purché indolori (es. feti) - liceità dell’uccisione di essere senziente infelice se la perdita è controbilanciata da esistenza futura di altro essere con vita piacevole (es. feti) obiezioni alla teoria utilitarista: a) inoggettivabilità riferita a sé e agli altri (non possiamo misurare nostro piacere o dolore, né quello degli altri) b) eliminazione del dolore non equivale a eliminazione della sofferenza c) la vita non è un bene sostituibile 5) formazione della corteccia cerebrale • Connessione tra corteccia e talamo e inizio della funzione sinaptica del cervello 20-28 settimane corticalizzazione teoria della “vita-cerebrale” - teoria dell’ “emergentismo” teoria della “vita cerebrale” parallelismo: così come si considera “morto” l’essere umano nel momento in cui si rileva la cessazione dell’attività cerebrale, allo stesso modo si deve considerare “vivo” l’essere umano quando si verifica la presenza della stessa attività obiezioni alla teoria della “vita cerebrale”: tra vita e morte non vi può essere alcuna corrispondenza speculare: - sul piano concettuale la morte è la negazione della vita (opposizione dialettica) - sul piano empirico la morte è la cessazione, anche immediata, sempre permanente e irreversibile, disordinata, disgregante e patologica, dell’unità dell’organismo, mentre l’inizio dell’attività cerebrale è caratterizzata dall’aumento sempre progressivo, continuo e ordinato (in genere, non patologico) di un’interrelazione neurologica teoria dell’“emergentismo”: olismo teoria materialistica, che, in opposizione al riduzionismo (che pretende di ridurre il complesso a parti semplici), ritiene che dalla combinazioni di più parti possano comparire, o meglio, “emergere” proprietà nuove, trascendenti e qualitativamente diverse, ossia irriducibili quantitativamente alla somma delle parti materiali che le compongono (la mente e la coscienza sono le proprietà emergenti dal livello della realtà fisica della corteccia) obiezioni alla teoria emergentista: difficoltà di spiegare come “emerga” la coscienza dalla materia: all’interno di una prospettiva materialistica possono esistere solo differenze quantitative, cioè diversi livelli di complessità di sistemi fisico-chimici della materia: non si spiega come un diverso livello di organizzazione della materia possa costituire un salto qualitativo b) paradosso: la coscienza (o, in senso lato, la razionalità) sarebbe al tempo stesso una proprietà materiale, ma non riducibile alla materia a) 6) Viabilità 24-28 sett. E’ la soglia di legittimità dell’aborto indicata nella sentenza Roe v. Wade della Corte suprema degli Stati Uniti Negata dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nel cavo Vo c. France Problema: soglia mobile legata agli sviluppi scientifici (utero artificiale…) 7) acquisizione dell’autonomia momento dell’accertamento della capacità razionalità, autocoscienza, autodeterminazione (postnatale) di “Resta comunque il problema della mancanza di una distinzione netta tra il neonato, che chiaramente non è persona nel senso rilevante del termine, e il bambino più grande che lo è. Ho avanzato l’ipotesi di un periodo di 28 giorni per considerare il neonato come avente lo stesso diritto alla vita degli altri” (Singer) come dobbiamo trattare la vita umana nascente? scientismo/funzionalismo: nascituro ha dignità estrinseca: contingente, variabile (dovere: atto di volontà) 2) personalismo-diritti umani: nascituro ha dignità intrinseca: necessaria, invariabile (dovere: normatività della natura) 1) come dobbiamo trattare la vita umana nascente? scientismo/funzionalismo: nascituro: oggetto del diritto/non soggetto di diritto diritti “deboli”; “prima facie” 2) personalismo-diritti umani: nascituro: soggetto di diritto diritti “forti” (diritto a vivere) 1) come trattare il nascituro? permissiva: - lecita produzione di embrioni a scopo sperimentale, commercializzazione - lecita sperimentazione solo su embrioni in abbandono, non impiantabili 2) conservatrice: - illecita la sperimentazione non terapeutica - lecita solo sperimentazione terapeutica 1)