Principi che si oppongono alla vendita
di organi
Principio di beneficenza
 Principio
di sacralità: non modificare il
proprio corpo se non per preservare la
salute
 Principio kantiano di trattare sempre gli
altri come fini e mai come mezzi

Principi che non escludono la vendita
di organi
Utilitarismo
 Principio di autonomia

Prelievo da cadavere
Prelievo da viventi
?
Convenzione di Oviedo
art. 19 – Regola generale
Il prelievo di organi o di tessuti a scopo di
trapianto non può essere effettuato su un
donatore vivente se non nell’interesse
terapeutico del ricevente e allorché non si
dispone di un organo o di tessuti appropriati di
un persona deceduta né di metodo terapeutico
alternativo di efficacia paragonabile
2. Il
consenso… deve essere manifestato
espressament e specificamente per iscritto e
innanzi a un organo ufficiale
1.
20
Protezione delle persone incapaci di
consentire al prelievo d’organo
1.
2.
Nessun prelievo d’rgano o ditessuto può essere
effettuato su persona che non ha la capacità di
consentire…
A titolo eccezionale e nelle condizioni di
protezione previste dalla legge, il prelievo di
tessuti rigenerabili su una persona che non ha
la capacità di consentire può essere autorizzata
se le condizioni seguenti sono congiuntamente
soddisfatte:
Art. 20 - continua
non si dispone di un donatore compatibile
che abbia la capacità di consentire;
 il ricevente è un fratello o una sorella del
donatore;
 la donazione deve essere di natura tale da
preservare la vita del ricevente;
 l’autorizzazione… è stata manifestata
specificamente per iscritto;
 il donatore potenziale non oppone rifiuto

L. 29 dicembre 1993 n. 578
La morte si identifica con la cessazione irreversibile
di tutte le funzioni dell’encelfalo”
•La morte cardiaca non conduce necessariamente
alla morte cerebrale (trapianto di cuore)
•Anche se si arrestano le funzioni del cervello è
possibile mantenere il sangue ossigenato
attraverso una macchina cuore-polmoni
1. Corpo calloso
2. Velo occipitale
3. Cervelletto
4. Midollo spinale
5. Ponte
6. Polo frontale
Sistema nervoso
Caratteristica del SNC umano è lo sviluppo e l’alto
grado di specializzazione della corteccia ( Cervello)
che è deputata ad analizzare gli impulsi sensoriali e
viscerali, integrare le informazioni trasformandole in
risposte muscolari e ghiandolari efficienti. È sede
inoltre
delle
attività
superiori:
memoria,
ragionamento, apprendimento. Il cervelletto è la
struttura nervosa deputata a rendere armonici i
movimenti, a coordinarli e ad adeguare ad essi la
postura generale dell’organismo. Il tronco cerebrale
controlla fondamentali attività vitali, come il respiro,
il ritmo sonno-veglia e importanti aspetti
dell’omeostasi dell’organismo. Il midollo spinale è il
centro di smistamento per gli impulsi da e per la
periferia, dal collo in giù e sede di integrazione di
atti riflessi ( Arco)
coma
•la persona non può essere risvegliata, ma compie movimenti di
difesa mirati contro stimoli dolorosi (grado I);
• è del tutto priva di reazioni mentre persistono intatti gran
parte dei riflessi (grado II);
•scomparsa dei riflessi tendinei (grado III);
• scomparsa di tutti i riflessi, arresto della respirazione
spontanea e della regolazione delle funzioni circolatorie con
caduta della pressione arteriosa, persistenza dell'attività
cardiaca (grado IV).
In quest'ultimo caso diventa indispensabile la respirazione
assistita mentre sussiste il pericolo di disturbi del ritmo cardiaco.
A questi 4 stadi ne va aggiunto un quinto (grado 0), meno
grave: la persona cade in un sonno profondo dal quale è
possibile risvegliarla solo con vigorose stimolazioni dolorose e
ripiomba nel sonno non appena cessano gli stimoli; alcuni
studiosi chiamano questa condizione stupor.
Stimoli elettrici
+
Reazioni
chimiche
coma
Le espressioni Coma vigile, stato vegetativo,
demenza totale, si riferiscono a quelle condizioni
dove la persona è vigile, cioè sveglia, ma
totalmente incapace di qualsiasi atto indicante
un'attività mentale anche minima. Il cervello è
capace di atti autoregolativi della vita vegetativa
mentre perde completamente la possibilità di quelli
relativi alla vita di relazione
Morte cerebrale
Nella morte cerebrale si ha un gravissimo
danno del cervello per cui l'organo non è più
in grado di assicurare la normale funzionalità
respiratoria,
cardiocircolatoria,
gastrointestinale e la sopravvivenza è possibile
solo mediante dispositivi meccanici. L'assenza
di ogni attività cerebrale in caso di morte
cerebrale
è
documentata
anche
dall'elettroencefalogramma , che non mostra
alcuna attività (EEG isoelettrico o «piatto»),
mentre di solito l'EEG del Coma mostra un
Determinazione del momento della
morte
Morte dell’intero cervello
Perdita del sistema critico
e del sistema integrato
1968 Dichiarazione di Sidney
Morte del tronco encefalico
Perdita sistema integrato
Morte dei centri
cerebrali superiori
(morte corticale)
(midollo allungato, ponte,
cervelletto)
stato vegetativo
permanente
Morte del corpo (Jonas):
cessazione irreversibile delle funzioni di tutto le funzioni cerebrali;
delle funzioni circolatorie e delle funzioni respiratorie
Perché il concetto di morte
per un uomo deve essere
diverso da quello che
usiamo per un coniglio o
per una mucca?
L’essere umano non
è forse un animale?
Due esempi di biogiurisprudenza
 Tribunale
del Kentucky Grey et al
v Sawyer et al 1958

Corte suprema del New Jersey In
Re Conroy 1985
Tribunale del Kentucky 1958
Bisognava stabilire, per motivi ereditari, chi fosse
morto per primo tra due coniugi vittime di un
incidente stradale.
La donna era “decapitata, con la testa che
giaceva a circa dieci piedi dal corpo, che
sanguinava copiosamente dal collo e il sangue
sgorgava dal suo corpo zampillando”
Corte suprema
New Jersey 1985
Interruzione dell’alimentazione nasogastrica di
una donna di 84 anni affetta da sindrome
centrale organica (non era né in coma né in
stato vegetativo).
L’alimentazione può essere interrotta
a) se non ci sono istruzioni contrarie;
b) i danni di un’esistenza prolungata superino i
benefici per il paziente.
Problemi
Dobbiamo elaborare un concetto unitario
di morte “presunta”, che valga sia per il
prelievo di organo che per la sospensione
delle terapie?
 Jonas: è più corretto parlare di donazione
di organi da vivente
 Harris: quando è possibile prelevare organi
senza nuocere?

Singer
 Quando
muore un essere umano?
 Quando è lecito sospendere gli
sforzi per tenere in vita un essere
umano?
 Quando è lecito rimuovere gli
organi da un essere umano per
trapiantarli?
Esempio: parere del Comitato etico
danese
“processo irreversibile del morire” a partire
dal quale vanno rimossi immediatamente
tutti i supporti artificiali.
Se in precedenza si è fatgto registrare come
donatore, la rimozione dei mezzi artificiali
è rinviata fino all’espianto
confini della
soggettività/personalità
frattura tra dato (ontologico-antropologico) del
soggetto/persona rispetto al dato (biologico) della
vita umana:
 vita-fatto (biologico)/vita valore (esistenziale)
 valore intrinseco (biologico)/valore estrinseco
(culturale)
La domanda quando finisce la vita ha gli stessi parametri
culturali della domanda quando inizia la vita
“Per studiare le cause della vita dobbiamo prima
ricorrere alla morte” (Frankenstein nel romanzo di
Mary Shelley
Teoria del pendìo o
della china scivolosa
(slippery slope)
Se ammettiamo una certa cosa, se compiamo il primo
passo, allora diventa impossibile impedire il passo
successivo
o
la
conseguenza
ulteriore
(conseguenzialismo)
Riproduzione/generazione
“legame” tra uno spermatozoo e il suo
recettore nella zona pellucida dell’ovulo
 Dopo 24 ore si avrà un’unica cellula
(zigote)
 Proliferazione cellulare (cellulle totipotenti)
 Differenziazione
cellulare
(cellule
pluripotenti)
 Apoptosi (morte cellulare programmata)

Cellule staminali
Sono cellule ancora indifferenziate la cui
caratteristica è di essere altamente
capaci di riprodursi e suscettibili di
essere “programmate” vale a dire
indirizzate nella direzione voluta
dall’uomo
Totipotenti
Quasi-totipotenti
Pluripotenti
Multipotenti
Cellule staminali
Totipotenti
Le primissime 6-8 (15-20) cellule derivate
dalla cellula-uovo fecondata e chiamate
blastomeri: Sono capaci di dar vita a qualsiasi
tipo di tessuto
Quasi-totipotenti
cellule embrionali che derivano dalle cellule presenti all’interno della
blastocisti (5 giorno)
Hanno perso parte della propria potenzialità (tessuto
Pluripotenti
ombelicale o nel feto in via di sviluppo... )
Multipotenti
Cellule staminali non embrimnali)Potenzialità ancora
minore sangue, midollo osseo,
derma,
strati
proliferativi delle mucose, parte più interna del cervello
Un aneddoto: le staminali del cervello
Alcune specie di canarino cambiano canto
ogni anno, perché le cellule neuronali che
producono il canto muoiono ogni anno e si
riformano ex novo.
Statuto giuridico dell’embrione
Persona
Essere umano
Agglomerato di cellule
Articolo 18 - Recherche sur les embryons in vitro
1. Lorsque la recherche sur les embryons in vitro èst admise par la loi,
celle-ci assure une protection adéquate de l'embryon.
2. La constitution d'embryons humains aux fins de recherche est
interdite.
Article 1del protocollo aggiuntivo
1. Est interdite toute intervention ayant pour but de créer un être
humain génétiquement identique à un autre être humain vivant ou mort.
2. Au sens du présent article, l'expression être humain "génétiquement
identique" à un autre être humain signifie un être humain ayant en
commun avec un autre l'ensemble des gènes nucléaires.
quali confini iniziali della
soggetto/persona?
1) Singamia (ootide) 24 ore
2) annidamento (blastocisti) 5-7 o 14 gg.
3) formazione della stria primitiva (“embrione” –
“individuo”) 14 g.
4) formazione del sistema nervoso 8 sett.
5) formazione della corteccia cerebrale 20-28 set.
6) Viabilità 24-28 sett.
7) acquisizione di autonomia, autocoscienza,
autodeterminazione
1) singamia
la fecondazione non è un evento semplice,
istantaneo e statico, ma un processo
dinamico e complesso che si svolge nel
tempo (in circa 24 ore), dal momento
della penetrazione dello spermatozoo
nell’ovulo sino allo stadio di singamia
(ossia il momento della completa fusione
di tutti i cromosomi delle cellule germinali)
teoria della singamia
l’essere umano non è già bio-geneticamente
costituito al momento della penetrazione
del gamete maschile nel gamete
femminile; l’essere umano inizia solo dal
momento della singamia (fusione di
gameti e dei pronuclei, anfimissi)
C. Flamigni
“ootide”: prezigote (zigote presingamico) =
ovocita fertilizzato allo stadio pronucleare
non è ancora un nulla perché non è
rintracciabile quell’unità biologica che
costituisce un nuovo essere vivente
Il
congelamento di ootidi
contrasto con la legge 40?
sarebbe
in
contro la teoria della singamia
“stratagemma verbale” (A. Serra)
la fertilizzazione non è un momento ma un
processo complesso (che si svolge nel
tempo dal momento della penetrazione
dello spermatozoo nell’ovulo sino allo
stadio di singamia)
contro la teoria della singamia:
argomenti:
a) al
momento
della
penetrazione
dello
spermatozoo nell’ovulo le membrane delle
rispettive cellule si aprono e mettono in
comune il materiale genetico, iniziando una
intensa attività di mescolanza e di interazione
la singamia non costituirebbe nulla di nuovo (per
quanto attiene la strutturazione genetica);
bensì sarebbe una mera giustapposizione di
materiale genetico già esistente e predeterminato
contro la teoria della singamia:
b) la penetrazione dello spermatozoo è l’“evento”
iniziale del “processo” vitale umano continuo
c) il problema non è la conoscenza biologica della
concatenazione sequenziale di eventi, ma la
conoscenza ontologica dell’inizio della vita
dell’essere o organismo umano come un tutto
d) l’incontro e la stretta interazione dei due gameti
umani
costituisce
l’identità
biogenetica
dell’essere umano, radicalmente nuova, unica e
irripetibile
2) annidamento dell’embrione
impianto dell’embrione nella parete uterina (per
alcuni individuato tra il 5° e il 7° giorno dalla
fecondazione, momento in cui ha inizio la
prima fase dell’impianto detto anche
annidamento della blastocisti; per altri al 14°
giorno,
momento
del
completamento
dell’impianto).
Prima dell’impianto l’embrione è un programma
genetico
teoria dell’impianto:
a) argomento biologico: l’identità genetica
dell’embrione umano, benché necessaria,
non è anche sufficiente a dirigerne lo
sviluppo: è necessaria anche l’informazione
extrazigotica proveniente dalla madre
b) argomento filosofico: la relazione costituisce la
persona (antropologia della
parola/personalismo dialogico)
contro la teoria dell’impianto:
“autonomia” dell’embrione: va intesa come
capacità di autodirigere il proprio processo
vitale, non come totale indipendenza
dall’esterno: l’embrione umano ha in sé il
principio costitutivo del proprio essere, pur
dipendendo “estrinsecamente” dall’ambiente
esterno
b) già prima dell’impianto si instaura una
relazione biochimica tra l’embrione e la madre
a)
contro la teoria dell’impianto:
c) la relazione non “costituisce”
biologicamente e ontologicamente l’essere
dell’embrione, bensì ne “presuppone”
l’esistenza
3) la formazione della stria
primitiva
14° giorno dopo la fecondazione: non è più
possibile la gemellazione monozigotica e la
fusione chimerica (totipotenza)
E’ la soglia oltre la quale è vietata la
sperimentazione per il rapporto Warnock
(legislazione inglese)
la teoria del 14° giorno:
argomenti:
l’embrione prima del 14° giorno non ha
individualità, essendo l’individuo “indiviso
in sé” (è semmai un “pre-embrione”, un
“ammasso” di cellule o organismi
unicellulari in contatto, racchiusi nella zona
pellucida)
contro la teoria del 14° giorno:
un individuo può dare origine a (o anche,
produrre) più individui, senza perdere la
propria individualità originaria (una sorta
di
gemellanza
cronologicamente
posticipata, anziché istantanea; es. la
riproduzione agamica per gemmazione)
4) formazione del sistema
nervoso centrale
Rilevazione elettrica del funzionamento ,
coordinamento dell’organismo
•
Formazione
settimane
dei
primi
circuiti
neuronali
8
teoria utilitarista
condizione di possibilità “ulteriore” per avere
interessi: non soffrire (minimizzare le sofferenze)
- liceità di interventi su esseri senzienti che non
provano piacere (presente/futuro; in riferimento
a sé e agli altri es. feti malformati)
- liceità degli interventi anche su esseri senzienti
che provano piacere, purché indolori (es. feti)
- liceità dell’uccisione di essere senziente infelice
se la perdita è controbilanciata da esistenza
futura di altro essere con vita piacevole (es. feti)
obiezioni alla teoria utilitarista:
a) inoggettivabilità riferita a sé e agli altri
(non possiamo misurare nostro piacere o
dolore, né quello degli altri)
b) eliminazione del dolore non equivale a
eliminazione della sofferenza
c) la vita non è un bene sostituibile
5) formazione
della corteccia cerebrale
•
Connessione tra corteccia e talamo e inizio
della funzione sinaptica del cervello 20-28
settimane
corticalizzazione teoria della “vita-cerebrale”
- teoria dell’ “emergentismo”
teoria della “vita cerebrale”

parallelismo: così come si considera
“morto” l’essere umano nel momento in
cui si rileva la cessazione dell’attività
cerebrale, allo stesso modo si deve
considerare “vivo” l’essere umano quando
si verifica la presenza della stessa attività
obiezioni alla teoria
della “vita cerebrale”:
tra vita e morte non vi può essere alcuna
corrispondenza speculare:
- sul piano concettuale la morte è la negazione
della vita (opposizione dialettica)
- sul piano empirico la morte è la cessazione,
anche immediata, sempre permanente e
irreversibile,
disordinata,
disgregante
e
patologica, dell’unità dell’organismo, mentre
l’inizio dell’attività cerebrale è caratterizzata
dall’aumento sempre progressivo, continuo e
ordinato (in genere, non patologico) di
un’interrelazione neurologica
teoria dell’“emergentismo”:
teoria materialistica, che, in opposizione al
riduzionismo (che pretende di ridurre il
complesso a parti semplici), ritiene che dalla
combinazioni di più parti possano comparire, o
meglio,
“emergere”
proprietà
nuove,
trascendenti e qualitativamente diverse, ossia
irriducibili quantitativamente alla somma delle
parti materiali che le compongono
(la mente e la coscienza sono le proprietà
emergenti dal livello della realtà fisica della
corteccia)
obiezioni alla teoria emergentista:
difficoltà di spiegare come “emerga” la
coscienza dalla materia: all’interno di una
prospettiva materialistica possono esistere solo
differenze quantitative, cioè diversi livelli di
complessità di sistemi fisico-chimici della
materia: non si spiega come un diverso livello di
organizzazione della materia possa costituire un
salto qualitativo
b) paradosso: la coscienza (o, in senso lato, la
razionalità) sarebbe al tempo stesso una
proprietà materiale, ma non riducibile alla
materia
a)
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Morte e vita