Soluzione dell'equazione differenziale del moto armonico Il moto armonico è quello di un punto materiale la cui accelerazione a obbedisce alla legge a = !" 2 x dove ω è una costante. Questa condizione da luogo all'equazione differenziale d2x = !" 2 x (1) 2 dt la quale ammette la soluzione x(t) = Asin(! t + " ) (2) dove A e ϕ sono due costanti determinate dalle condizioni iniziali. La (2) si può calcolare in maniera empirica o mediante integrazione diretta. Soluzione empirica La (1) è un'equazione differenziale lineare del 2˚ ordine a coefficienti costanti. Per questo tipo di equazioni vale un teorema che dice che date due funzioni f1 (t) e f2 (t) che siano due soluzioni indipendenti, tali cioe' che f1 (t) f2 (t) ! costante , allora la soluzione generale della (1) si scrive: x(t) = S f1 (t) + C f2 (t) (3) dove S e C sono due costanti. Verifichiamo che la funzione f1 (t) = sin ! t è una soluzione della (1). Infatti abbiamo: d (sin ! t ) = ! cos ! t dt (4) d2 d d (sin ! t ) = (! cos ! t ) = ! (! cos ! t ) = "! 2 sin ! t 2 dt dt dt (5) e quindi effettivamente la (1) risulta soddisfatta. Allo stesso modo si verifica che anche la funzione f2 (t) = cos ! t è soluzione della (1). Queste due soluzioni sono indipendenti perche evidentemente risulta sin ! t cos ! t = tan ! t " costante . Quindi la soluzione generale della (1) è: x(t) = S sin ! t + C cos ! t (6) Verifichiamo adesso che la soluzione generale (6) si puo scrivere come S sin ! t + C cos ! t = Asin(! t + " ) -1- (7) A questo scopo determiniamo quali debbano essere i valori di A e ϕ affichè valga la (7). Applicando le formule trigonometriche di addizione al membro di destra si ottiene S sin ! t + C cos ! t = A ( sin ! t cos " + cos ! t sin(" ) = A cos " sin ! t + Asin " cos ! t (8) I due membri a destra e sinistra devono essere uguali per ogni valore di t. Questo può avvenire solo se S = A cos ! C = Asin ! (9) Sommando queste due equazioni dopo averle elevate al quadrato si trova: S 2 + C 2 = A 2 cos 2 ! + A 2 sin 2 ! ( = A 2 cos 2 ! + sin 2 ! ) (10) = A2 dato che il termine in parentesi vale 1. Si trova quindi: A = S2 + C 2 (11) Invece dividendo la seconda delle (9) per la prima: C Asin ! = = tan ! S A cos ! (12) " C% ! = arctan $ ' # S& (13) per cui: con !90˚" # " 90˚ . Queste relazioni esprimono il legame fra le costanti S e C della (7) e le costanti A e ϕ della (6). Quindi la posizione, la velocità e l'accelerazione nel moto armonico si scrivono: x ( t ) = Asin (! t + " ) d # Asin (! t + " ) %& = ! A cos (! t + " ) dt $ d a ( t ) = #$! A cos (! t + " ) %& = '! 2 Asin (! t + " ) dt v (t ) = (14) La soluzione (7) si puo scrivere anche utilizzando la funzione coseno. Infatti ponendo ! = " 2 + ! # si ottiene: -2- $( % x ( t ) = Asin (! t + " ) = Asin ' ! t + " # + * = A cos (! t + " # ) & 2) (15) Si noti comunque che le espressioni (6), (7) e (15) sono solo tre modi diversi di scrivere la stessa funzione. Le costanti A e ϕ sono determinate dalle condizioni iniziali. Infatti dette x0 e v0 i valori iniziali della posizione della velocità abbiamo: x0 = x ( 0 ) = Asin ! (16) v0 = v ( 0 ) = " A cos ! da cui si ottiene: v02 x + 2 = A 2 sin 2 " + A 2 cos 2 " = A 2 sin 2 " + cos 2 " = A 2 ! (17) v02 A= x + 2 ! (18) ! x0 Asin " = = tan " v0 A cos " (19) ( 2 0 ) e quindi 2 0 Inoltre: L'equazione tan ! = " x0 v0 (20) ammette le due soluzioni # "x & !1 = arctan % 0 ( $ v0 ' ) 90˚* ! * 90˚ # "x & ! 2 = arctan % 0 ( + 180˚ $ v ' (21) 90˚* ! * 270˚ 0 per le quali va accertata l'accettabilita' verificando i valori di x0 e v0 dalle (16). Significato delle costanti A e ϕ Dato che risulta –1 ≤ sin(ωt+ϕ) ≤ 1, la costante A rappresenta l’ampiezza massima delle oscillazioni rispetto alla posizione centrale x=0. La costante ϕ è determinata, (come A) dai valori iniziali x0 e v0, cioè dai valori di x e v per t=0. Ad esempio, se a t=0 l’oscillazione parte dal centro del moto, allora x0=0 e si ha A=v0/ω e ϕ =0. In questo caso la soluzione (39) diventa x = Asin ! t -3- (22) Se invece a t=0 l’oscillazione parte da un punto corrispondente all’estremità positiva della massima oscillazione, laddove la velocità inverte il segno, allora v0=0 e quindi A=x0 e ϕ=π/2. In questo caso abbiamo: "& # x = Asin % ! t + ( = A cos ! t $ 2' (23) Soluzione diretta (facoltativa) La soluzione della (1) si può anche ricavare direttamente. A questo scopo nella (1) scriviamo d2x/dt2 = dv/dt. Inoltre moltiplichiamo per v entrambi i membri, avendo l’avvertenza di scrivere v come dx/dt nel membro di destra. Si trova: dv dx v = !" 2 x dt dt (24) Semplificando la quantità dt si ricava un’equazione a variabili separate: vdv = !" 2 xdx (25) Per risolverla integriamo ambo i membri scegliendo estremi di integrazione corrispondenti: mentre la velocità passa dal valore iniziale v0 ad un generico valore v, la posizione passa dal valore iniziale x0 al generico valore x v " $ v! dv! $ $ # x = %& " 2$ $ $ # v0 x ! dx ! (26) x0 Risolvendo gli integrali si trova 1 2 1 2 1 & #1 v ! v0 = !" 2 % x 2 ! x02 ( $2 2 2 2 ' (27) che si può scrivere ( v = v02 ! " 2 x 2 ! x02 ) (28) Questa relazione rappresenta la velocità nel moto armonico in funzione della posizione x. Per ricavare la legge oraria integriamo ulteriormente. Riscriviamo la (28) come ( dx = v02 ! " 2 x 2 ! x02 dt Separando le variabili si trova: -4- ) (29) dx ( v02 ! " 2 x 2 ! x02 = dt ) (30) Raccogliendo ω nel denominatore e portandolo al secondo membro otteniamo: dx v02 + x02 " x 2 !2 = ! dt (31) Integriamo ambo i membri scegliendo per semplicità t0 = 0: x $ & & & & % x0 t dx ! 2 0 2 v + x02 # x ! 2 " = $ " && dt ! & % (32) 0 Nelle tavole degli integrali si trova: " $ $ # % x( = arcsin ' * & a) a !x dx 2 2 (33) e quindi, identificando nella (32) la quantità v02 ! 2 + x02 con la costante a2 abbiamo # % % % % $ & ) ( + dx x + = arcsin ( ( v02 v02 2 2 2 + + x0 " x + x0 + (' * !2 !2 (34) e quindi, risolvendo gli integrali nella (32) # & % ( x! % ( arcsin % v02 ( + x02 ( %$ 2 ' " x = "t x0 # & # & % ( % ( x x0 ( ) arcsin % ( = "t arcsin % 2 % v02 ( % ( v 0 + x02 ( + x02 ( %$ % 2 2 ' $ " ' " Adesso osservo che il secondo termine e' una costante. Allora posto -5- (35) # & % ( x0 ( ! = arcsin % % v02 ( + x02 ( %$ 2 ' " (36) " % $ ' x ' = !t + ( arcsin $ $ v02 2 ' + x0 ' $# & !2 (37) troviamo da cui, posto anche A= v02 + x02 2 ! (38) si trova alla fine: x = Asin (! t + " ) (39) che coincide con la soluzione gia trovata in maniera empirica. Si osservi inoltre che, dato che risulta sempre –1 ≤ sin(ωt+ϕ) ≤ 1, dalla (39) risulta x2≤A2 e quindi v02 2 x ! 2 + x02 (40) " il che assicura che la radice quadrata nella (28) e seguenti è sempre un numero reale. -6-