RELAZIONE FINALE DELLA XVIII SPEDIZIONE ANTARTICA 1 - Il Laboratorio di Navigazione e Meteorologia. Il Laboratorio di Navigazione e Meteorologia a bordo di nave Italica, ha il compito di assistere le UU.OO. di ricerca assicurando con continuità, i dati di posizione, profondità e meteorologici, collaborare con il Comando di bordo, affinché tali ricerche si svolgano nelle condizioni ottimali, acquisire ed elaborare i dati, redigere il Rapporto Generale delle Attività Scientifiche. Anche quest’anno, nel solco di una tradizione ormai consolidata, il Laboratorio, si è avvalso del valido contributo dei TT.VV. Rinaldi e Vella, componenti l’Unità Idrografica. Centralina meteo VAISALA GPS receiver Ashtech GG24 dati meteo Anchise posizione monitor interni Ecoscandaglio Simrad EA500 profondità GPS receiver Ashtech GG24 posizione Ilio Pc client GPS receiver Furuno GP500 posizione GPS receiver Trimble 4000 posizione gyro compass Sperry marine prora log doppler nave velocità N E T N A V data log 2 0 0 1 Fig. 1 – Schema a blocchi semplificato del sistema NetNav 2001 La strumentazione del Laboratorio si compone di due ricevitori Aschtech GG24, che utilizzano la tecnica differenziale tra i due sistemi GPS e GLONASS, un ricevitore Furuno GP-500 Mark 2, integrati da un ricevitore Trimble 4000 di proprietà dell’Università degli Studi “Parthenope” di Napoli. La profondità viene misurata mediante un eco-scandaglio Simrad, mod. EA500, che lavora sulla frequenza di 12 kHz, una centralina meteo VAISALA fornisce i parametri meteo: temperatura, pressione, umidità relativa, radiazione solare e i dati del vento. Ad integrare il tutto un girobussola SPERRY, anch’essa di proprietà dell’UdS “Parthenope”, che fornisce il dato della prora della nave. Tutti questi sensori sono interfacciati con il sistema integrato di navigazione NetNav 2001, tramite i due server di rete Anchise ed Ilio. Ogni dato di posizione, è acquisito alla frequenza di 2 sec, mentre i dati meteo sono acquisiti ogni minuto. Grazie alla ridondanza dei dati di posizione, forniti dai quattro ricevitori satellitari, NetNav 2001 determina mediante un algoritmo statistico, la posizione standard, con frequenza di 5 sec, alla quale vengono associate tutte le misure scientifiche eseguite. Una rete di monitor interni, diffonde questi dati, in modo da renderli disponibili alla generica utenza. Per particolari esigenze scientifiche, agli utenti collegati in rete è consentito installando (da uno dei due Server) una versione di NetNav per Client, l’acquisizione e la gestione diretta dei dati. 2 - Gestione del Laboratorio durante la XVIII Spedizione. La maggior parte dei componenti del Laboratorio, sono stati installati nel 1997 ed hanno operato in questi anni, in situazioni spesso estreme, non sorprende quindi che si siano verificati una serie di problemi, in particolare ai due server di rete, che andrebbero pertanto rinnovati. Anche i collegamenti tra i sensori, moltiplicatisi nel tempo, andrebbero rifatti. La strumentazione ha funzionato correttamente, così come la rete e gli elaboratori elettronici; andrebbe ripristinato l’uso dell’ecoscandaglio Elac Laz 4700, in modo da avere ridondante il dato di profondità. Il plotter che impiega un tecnologia ormai superata, andrebbe invece sostituito. Il software di NetNav 2001, ha funzionato egregiamente, acquisendo con continuità tutti i dati, e distribuendoli in rete, andrebbe però aggiornata la cartografia digitale ed integrata se possibile con maggiori dettagli idrografici. Dovrebbe inoltre essere maggiormente votato all’elaborazione dati post-processing. La Tab.1 mostra la disposizione dei sensori, durante la fase di emergenza causata dal danneggiamento dell’hard disk del server Anchise. A Ravenna, durante la fase preparatoria della campagna, problemi si erano verificati anche al server Ilio. Tab. 1 – Disposizione dei sensori sui due server di rete Disposizione sensori prima del guasto # ANCHISE 1 2 3 4 5 6 7 8 Meteo-in GYRO Meteo-out VUOTO VUOTO GG24 ELAZ 7400 FURUNO ILIO VUOTO GPS4000 SIMRAD VUOTO NMEA-out SAT “B” GG24 VUOTO Disposizione sensori durante l’emergenza ANCHISE In avaria Disposizione finale dei sensori ILIO ANCHISE ILIO VUOTO GPS4000 SIMRAD Meteo-out NMEA-out SAT “B” GG24 Meteo-in Meteo-in VUOTO Meteo-out VUOTO VUOTO GG24 ELAZ 7400 VUOTO VUOTO GPS 4000 SIMRAD GYRO NMEA-OUT SAT “B” GG24 FURUNO 3 - Formato dei dati acquisiti. I dati sono stati organizzati in file giornalieri denominati ANggmmaa.dat quelli acquisiti dal server Anchise e ILggmmaa.dat quelli acquisiti dal server Ilio, in modo da costituire una banca dati ordinata per giorno, di forma binaria, vengono consegnati al progetto P.N.R.A., costituendo la banca dati della spedizione Quotidianamente, sono estratti mediante il programma LETTURA.exe, dei file in formato ASCII, denominati ggmmLET.dat, che contengono oltre al dato di posizione standard, anche i dati nave ed i parametri meteo, con una frequenza di 1 min, essi costituiscono come i precedenti una banca dati, questa volta in formato ASCII, di più immediata lettura. Un’altra versione di questi file, corretta e messa in forma leggibile dai vari fogli di calcolo elettronici, denominata ggmmMET.dat, è stata generata dal programma METEO2003.exe, ed utilizzata per la produzione dei grafici meteo e delle rappresentazioni cartografiche, e messa a disposizione alle unità operative che ne hanno fatto richiesta Ciascun record, di tali file, è costituito da 14 campi di seguito indicati: ORA LATITUDINE LONGITIDINE VEL. NAVE PRORA NAVE VEL. REL. VENTO DIR. REL. VENTO TEMPERATURA UMIDITA’ REL. PRESSIONE RADIAZ. TOT. VEL. ASS. VENTO DIR. ASS. VENTO RADIAZ. INFR. [hh:mm:ss] [± gg.ddd ] [± ggg.ddd ] [nodi ] [radianti] [nodi] [gradi] [°C] [%] [hPa] [W/mq] [nodi] [gradi] [W/mq] 4 - Accuratezza della posizione L’accuratezza della posizione standard è stata valutata prendendo in esame una serie di misure acquisite in modalità statica, con nave Italica ormeggiata in porto a Lyttelton, durante il periodo 3 – 5 gennaio 2003. Considerando per la popolazione degli errori GPS, una distribuzione di tipo normale, si è osservata la percentuale di misure comprese entro un intervallo di ± σ, corrispondente alla percentuale del 67%, definendo pertanto il cerchio di certezza entro cui si trovava la nave, ovvero la ripetibilità del sistema NetNav 2001, in altri termini la capacità di ritornare sulla medesima posizione. Durante la XVIII spedizione, nelle fasi di avvicinamento e posizionamento di precisione si è osservata la totale ripetibilità dei dati di posizione e di profondità. Fig. 2 – Posizionamento statico dei ricevitori GG24 Ashtech Tab. 2 – Valutazione della precisione dei sistemi di posizionamento Porto di Lyttelton (03/01/2003 − 05/01/2003) Ricevitore GG24 Aschtech GG24 Aschtech GP-500 Mark-2 Furuno GPS 4000 Trimble Server Latitudine Media σϕ (m) Longitudine media σλ (m) Numero di misure Anchise 43°36’.3771 S ± 10.1854 172°43’.2421 E ± 8.1533 21872 Ilio 43°36’.3814 S ± 6.0603 172°43’.2346 E ± 3.3867 9187 Ilio 43°36’.3753 S ± 10.7426 172°43’.2421 E ± 5.1883 55531 Anchise 43°36’.3769 S ± 4.0343 172°43’.2411 E ± 4.5990 87007 5 - Cartografia nautica. Durante questa spedizione, alla stregua dei primi esploratori, è capitato di dover rappresentare nuovi profili di costa, ciò è stato realizzato con osservazioni radar grazie all’aiuto degli ufficiali di plancia e mediante ricostruzioni di immagini da satellite, è stato il caso del Ross Ice Shelf, dove l’occasione data dalle ricerche eseguite in loco ha consentito di ridisegnarne il profilo modificatosi negli ultimi anni. Anche durante questa spedizione si è sentita la necessità di poter disporre, quasi in tempo reale, del supporto cartografico necessario per poter valutare e pianificare, con rapidità, le ricerche scientifiche fatte e quelle da programmare. La carta di Mercatore, detta Carta Nautica, rappresenta ancora oggi, dopo secoli, un abaco insostituibile, è presente a bordo di tutte nave, è utilissima per far di conto rapidamente, e fornisce una rappresentazione fedele dello scenario delle operazioni, essendo isogona e mantenendo, per zone limitate, inalterate le distanze. Altre rappresentazioni, seppur valide, hanno soltanto una valenza illustrativa. 75° S NE O L AB O R B-15 XVI I I SPED I ZI I O DI NAV OR IG AT CA LI NE - NAVE I T IO A AZ 76° S Mar di Ross 77° S nuovo profilo ROSS ICE SHELF 78° S vecchio profilo 79° S 160° E 170° E 180° 170° W Fig. 3 – Il nuovo profilo del Ross Ice Shelf determinato con osservazioni radar Questa unità operativa, ha fatto un grosso sforzo per assicurare questo servizio, per l’occorrenza è stato progettato un software cartografico CHART18.bas, i cui algoritmi sono basati sull’ipotesi di terra sferica, e fanno uso delle seguenti relazioni di corrispondenza: x=kλ y = k log [tan (π/4 + ϕ/2)] dove k è una costante che dipende dalla scala della carta ed è associabile all’ellissoide rappresentativo WGS84, modello matematico a cui fanno riferimento anche i dati di posizione forniti dai ricevitori GPS. Di seguito sono riportati altri esempi di questa produzione cartografica, una più ampia raccolta di mappe sarà inserita nel Rapporto Generale delle Attività Scientifiche. 6 - Meteorologia I dati meteorologici, come accennato, sono stati acquisiti, ogni minuto dalla stazione meteo VAISALA, e quotidianamente elaborati e rappresentati con grafici e tabelle, e distribuiti alle unità operative interessate, la raccolta completa farà parte del Rapporto Generale delle Attività Scientifiche. Una breve annotazione va fatta circa le condizioni ambientali che quest’anno sono risultate particolari, occorre dire che oltre alla notevole presenza di ghiacci, si è osservato anche un’abbondanza di precipitazioni, accompagnata da un’elevata umidità relativa. Le temperature nel mare di Ross si sono mantenute sempre al di sotto dello zero, la temperatura minima è stata di –16°.8 e si è verificata il giorno 2 febbraio ai margini del Ross Ice Shelf. In questa zona sono state misurate anche le maggiori escursioni di temperatura. Lo stato del mare durante il viaggio di andata e nel mar di Ross, è stato buono, nel viaggio di ritorno invece è stato quasi sempre perturbato. Una curiosità, tranne che per due brevi tratti, durante tutta la campagna il percorso della nave si è svolto sempre nell’emisfero orientale. Durante il viaggio di ritorno, limitatamente al mar di Ross, date le particolari condizioni climatiche verificatesi durante questa spedizione, sono state fornite quotidianamente, ai colleghi americani, notizie sul percorso dalla nave e la situazione dei ghiacci ad essa circostanti. 7 - Batimetria In collaborazione con l’unità idrografica, è stata fornita assistenza alle unità operative, che avevano particolari esigenze riguardo al dato batimetrico, in particolare durante il recupero e la posa dei mooring, i carotaggi e nelle fasi di ricerca dei mooring, dove sono state approntate ed eseguite opportune linee di ricerca, con turni di osservazione all’eco-scandaglio. Si è sentita comunque l’esigenza di avere a disposizione una cartografia più aggiornata del mar di Ross, e la possibilità di usufruire in maniera immediata delle esperienze trascorse. 8 - L’attività scientifica e la navigazione. L’attività scientifica di questa campagna, è stata condizionata dalla presenza, nel mar di Ross, di due grossi iceberg, il B15 ed il C19, il primo solidale con l’isola di Ross ed il Ross Ice Shelf, mentre il secondo alla deriva, si è posizionato all’altezza dell’isola di Coulman, assumendo nel tempo una rotazione oraria. Unito a questo la presenza di venti dominanti da Sud per larga parte del primo periodo della Spedizione, ha fatto sì che la costa di Victoria Land, fosse investita da una grande quantità di ghiacci, che si ispessivano addossandosi. Soltanto le acque di Baia Terra Nova, a ridosso del Drygalski, rimanevano libere dai ghiacci, ed è in questa zona, che gioco forza si è svolta la prima parte della attività scientifica. Anche larga parte del mar di Ross, e del bordo del Ross Ice Shelf è risultata occupata dai ghiacci. Fig. 4 – Mappa dei ghiacci del 13 febbraio 2003 e aree di interesse per l’attività scientifica. La nave proveniente dalla Nuova Zelanda, prima di approdare in base ha eseguito una serie di attività scientifiche, tra le quali, il recupero del mooring L. Dopo la sosta, all’uscita dalla base, la nave è rimasta ferma nei ghiacci per molti giorni, l’intervento della nave russa Capitan Khlebnikov, ha riportato la nave nelle acque di BTN, dove è stato eseguito un programma di ricerca. Solamente il 30 gennaio, dopo innumerevoli tentativi, nave Italica è uscita in mare aperto e si è diretta verso sud, per eseguire un’indagine idrologica con calate CTD, effettuate costeggiando a destra il B15 ed il Ross Ice Shelf. Anche in questo caso, la presenza di ghiaccio ha impedito il completamento dell’attività che comprendeva anche la posa del mooring F. Pertanto al termine di tutte le attività scientifiche previste nella zona, la nave ha diretto verso nord, costeggiando il C19 ed effettuando senza risultato il recupero del mooring B e la posa di un nuovo mooring. Nella zona di Cape Hallet, si è posizionato, al termine di un’indagine idrologica il mooring G. L’interesse scientifico si è poi focalizzato nella zona di Cape Adare, deve si è svolta un’intensa attività con calate CTD, lancio di XBT ed atri esperimenti. Terminata questa fase la nave è ritornata verso Sud, nei pressi della zona del mooring B, ove si è effettuato un carotaggio, dopodiché si è giunti, eseguendo una serie di calate CTD ogni 30 mg, nelle acque antistanti il Drygalski, dove per circa due giorni sono stati eseguiti rilievi batimetrici dall’U.O. Idrografica. Un ulteriore indagine è stata effettuata stavolta a sinistra del B15, al termine del quale la nave ha fatto rientro in base per le operazioni di carico e chiusura. Alle ore 1048 del 20 febbraio, è iniziata la fase di imbarco del materiale e del personale di base, le operazioni di carico del materiale si sono concluse alle 1730 del giorno 21/2, mentre le ultime persone sono imbarcate alle ore 1050 del giorno 23/02. Al termine di tutte le manovre necessarie per mettere la nave in condizioni di sicurezza, verso le ore 1210 dello stesso giorno, la nave ha iniziato il viaggio di ritorno. L’uscita dai ghiacci, come nelle altre occasioni, è avvenuta seguendo una rotta Sud Est. Superata questa prima fase, la nave ha rivolto la prua verso Nord, costeggiando l’iceberg B19, si è notato durante la navigazione ghiaccio di recente formazione. Alle 2215 del giorno 25/02, in latitudine 69°25’ S, la nave finalmente libera dai ghiacci ha potuto assumere la velocità di crociera. Durante il viaggio di ritorno, le condizioni meteo marine non sono state delle migliori, una serie di depressioni hanno interessato il percorso della nave, è stato comunque eseguito dall’unità operativa Giglio, un carotaggio oceanico in posizione LAT = 61°35’ S LONG = 174°26’ E, operazione durata dalle ore 0915 alle ore 1151 del 28/2, sono stati effettuati anche una serie di lanci XBT, uno ogni 15 mg tra le latitudini 54°S e 51°S, eseguiti dall’unità operativa Budillon. Il passaggio al 60° parallelo sud, durante il viaggio di andata è avvenuto il giorno 8 gennaio alle ore 1700 in LONG = 175°43’E, durante il ritorno è avvenuto il giorno 28 febbraio alle ore 1930, in LONG = 173°25’E. La nave, dopo un percorso di 8285 miglia, è arrivata nelle acque di Lyttelton il giorno 5 marzo, le operazioni di attracco si concluse alle ore 1246 UTC, dello stesso giorno. Tab. 3 – Miglia percorse durante la XVIII Spedizione Miglia Percorso Viaggio di andata Attività nel mar di Ross Viaggio di ritorno totale 2313 3720 2252 8285 Fig. 5 – Rappresentazione di Mercatore, del percorso dell’Italica nel mar di Ross, sono indicate anche le posizioni della nave a mezzogiorno (L.T.) Attività di mooring Mooring Posa (Sped) Latitudine Longitudine Prof. (m) A B D H1 H2 L G XVI XVIII XVIII XVII XVII XVIII XVIII 76°42’.052 S 74°01’.330 S 75°07'.855 S 75°57’.461S 75°09’.936 S 74°44’.551 S 72°24’.057 S 169°04’.794 E 175°05’.654 E 164°25’.734 E 177°38’.709 W 176°14’.603 W 164°08’.542 E 173°05’.066 E 806 587 1001 632 738 156 512 70° S NE - NAVE IT A XVI I I SPED I ZI ON E- L AB Cape Adare A- I O DI NAV OR IG AT LI C IO AZ OR VICTORIA LAND G B L 75° S D H2 H1 A 78° S Ross Ice Shelf 160° E 170° E 180° 170° W Tab. 4 - Operazioni scientifiche eseguite durante la XVIII Spedizione Tipo di ricerca LIDAR TS Superficiale CO2 Lanci XBT DRIFTER HPLC CTD FLUOR TIC SIMBAD F Superficiale MOORING SACLANTIC FOTO/FRRF RETINO ACCIAIOGO FLO FIS IDROGRAFIA ADCP CAROTAGGIO Numero di esperimenti Unità Operativa presente a bordo Acquisizione continua per tutto il periodo PALUCCI Acquisizione continua per tutto il periodo BUDILLON 24 misurazioni GIGLIO 99 nel viaggio andata, 24 nella zona di Cape PASCHINI-MELONI Adare, 17 nel viaggio di ritorno 7 lanci BUDILLON 1 acquisizione SPELAZ 129 calate BUDILLON 30 misurazioni SPELAZ 90 prelievi SANDRINI 5 misurazioni SPELAZ 2 misurazioni GIGLIO Recuperato (L) – non recuperati (D,B) – posati MELONI (D,L,B,G) 1 calata SPELAZ 28 calate SPELAZ 6 calate di 3 retini GIGLIO-MANNO Varie calate nei giorni 18/1, 2-5-7-12/2 SOGGIA Varie calate nei giorni 17-18-27-29/1, 2-5-17/2 Attività nei giorni 19/1, 14-56/2 per un totale di 55 h 21 calate 3 calate nei giorni 13-18-28/2 SOGGIA RINALDI MELONI GIGLIO Ringraziamenti Si ringrazia: il bordo, in particolare il personale di plancia per la pazienza, la professionalità e la disponibilità concessaci; la comunità scientifica. Un grazie particolare al dr. Claudio Poggi per l’aiuto concessoci. Un grazie alla vecchia Italica, che ci ha riportati a casa. Un pensiero per Silvia.