Editore e copyright
©SVGW/SSIGA 2014
Pubblicazione trimestrale, 300 esemplari
Realizzazione: medialink, Zürich
Impressione: Zofinger Tagblatt AG
Redazione
Christoph Meier, Paul Sicher, SSIGA
Collaborazione in questa edizione
Raffaele Domeniconi, SSIGA
Markus BIner, SSIGA
Jacqueline Radtke, SSIGA
Johann H. Sonderegger
01 2014
Editoriale
L’acqua richiede conoscenza
Per quale motivo le aziende di ap­
provvigionamento dovrebbero por­
tare acqua al mulino della ricerca? Il
motivo principale è che una ricerca i
cui risultati siano utili per il settore
deve basarsi sulla reale esperienza
quotidiana, vissuta presso le aziende
di approvvigionamento piuttosto che
nei politecnici. Il FOWA (Fondo di Ri­
cerca Per l’Acqua), è molto cosciente
di questo fatto, e attinge al serbatoio
di conoscenze delle aziende dell’ac­
qua cogliendo i quesiti d’attualità sin
dai primi sintomi, per catalogarli e
cercare, con interlocutori del settore
e della scienza, di trovare risposte.
La partecipazione attiva del settore
dell’approvvigionamento dell’acqua
ai progetti di ricerca è anche d’aiuto
per incrementare l’autoconoscenza e
l’autodeterminazione dei suoi opera­
tori. Come potrete apprendere da
questo numero di «Riflessi», il FOWA
ha, nei suoi primi tre trimestri di atti­
vità, iniziato svariati progetti e può
già aspettarsi risultati proficui. Se
anche altri vogliono concorrere a in­
crementare il livello di conoscenza
sull’acqua, lo spirito del FOWA lo
prevede: nuovi membri sono i ben­
venuti!
Markus Biner
Attualità
Dal serbatoio con la rosolia,
all’arsenico al rubinetto
L’analisi delle macchie di ruggine nei serbatoi e l’eliminazione dell’uranio e
dell’arsenico dall’acqua di un’azienda di approvvigionamento rappresentano solo due dei progetti sovvenzionati dal FOWA (Fondo di ricerca per
l’acqua) della SSIGA. Durante il primo workshop sui risultati del fondo i
partecipanti si sono mostrati impressionati dalla varietà dei progetti, ma
hanno anche manifestato il bisogno di una migliore informazione.
Anche i serbatoi possono soffrire di
rosolia. Se le classiche chiazze rosse
sono sintomatiche, non è però chiaro
quale sia il fattore scatenante; il pro­
getto di ricerca «Conservazione dei
serbatoi, problematica delle chiazze
e della corrosione» ne è alla ricerca.
Il metodo adottato dai ricercatori,
sotto la guida della Società Svizzera
dell’Anticorrosione (www.SGK.ch),
consiste da una lato nell’analisi di
campioni di acqua e di calchi delle
chiazze, e dall’altro, per meglio com­
prendere i meccanismi d’affioramen­
to, nell’immersione di cubetti e
dischi di calcestruzzo. Le miscele del
calcestruzzo vengono man mano
modificate e alcuni dischi vengono
messi sotto tensione di corrente elet­
trica. Benché le prove siano ancora
in corso, è già stato possibile simula­
re il rammollimento del calcestruzzo
che accompagna l’apparizione delle
chiazze. Il progetto non dovrebbe
comunque limitarsi a chiarire i mec­
canismi di degradazione del calce­
struzzo ma dovrebbe fornire i fonda­
menti per le future misure di
protezione. L’età della pensione per
le condotte? Sulle tracce di danni si
trova anche il progetto «Invecchia­
mento delle condotte/Rilevamento
dei danni ai tubi», posto sotto la di­
rezione dell’azienda di approvvigio­
namento di Zurigo. I partecipanti
non seguono la pista in laboratorio
ma valutano piuttosto i dati raccolti
da varie aziende e da uno studio di
ingegneria. Per il paziente condotta
viene applicato un metodo cono­
sciuto anche dalla ricerca medica: il
procedimento Kaplan-Meier.
Questo metodo permette di effet­
tuare un’analisi della durata utile di
vari tipi di tubo. L’analisi statistica
produce valori di riferimento non
solo per le aziende partecipanti, ma
anche per le aziende di minori di­
mensioni, le quali, grazie ad un para­
gone, possono desumere sino a che
punto la loro rete di condotte stia in­
vecchiando «normalmente» o iden­
tificare anomalie. Le prime analisi
hanno per esempio evidenziato che
a San Gallo i tubi di ghisa malleabile
di 40-50 anni manifestano danni
maggiori che non altrove. Il progetto
nel suo insieme potrà diventare
anche un valido strumento per la
pianificazione degli investimenti.
Eliminazione dell’arsenico e
del­l’uranio
Un particolare fattore di rischio per
la aziende di approvvigionamento
dell’acqua di varie regioni alpine è
rappresentato dalle alte concentra­
zioni di uranio e arsenico presenti nel
sottosuolo. Un gruppo di ricercatori
dell’Eawag ha analizzato la possibili­
tà di ridurre la presenza di riflesso di
questi due elementi nelle acque di
un comune vallesano. Ambedue gli
elementi sorpassano i nuovi valori
limite di soglia in vigore dall’inizio
dell’anno ai sensi dell’Ordinanza
sulle sostanze estranee e sui compo­
nenti. I ricercatori sono riusciti a di­
mostrare che sia l’uranio, sia l’arseni­
co possono essere ridotti a valori
inferiori ai limiti tramite l’assorbi­
mento con idrossido di ferro granu­
lato. Benché questo metodo sia effi­
cace, rimane da stabilire se la sua
applicazione sia possibile in loco. In­
fatti, l’installazione di un impianto
del genere rappresenterebbe un im­
piego di risorse non indifferente per
l’azienda che capta la propria acqua
esclusivamente da sorgenti.
Più idee che soldi
Il fondo di ricerca della SSIGA FOWA
sovvenziona tutti e tre i progetti
menzionati in precedenza. In occa­
sione del primo workshop sui suoi ri­
sultati, tenutosi a Zurigo, è stato di­
mostrato che il catalogo dei progetti
di ricerca sovvenzionati è comunque
molto più ampio. La manifestazione
non si è esaurita nella presentazione
dei risultati delle ricerche ma ha
anche generato spunti di valutazio­
ne per giudicare se il FOWA si stia
muovendo sulla giusta via. I primi
passi sono stati mossi solo poco
meno di due anni or sono, nel 2012.
Lo scopo e gli obiettivi del fondo
furono allora definiti nell’appoggio
finanziario a progetti di ricerca e di
sviluppo con orientamento applica­
tivo pratico. Tutto ciò sullo sfondo di
un’evoluzione che impone alle azien­
de di approvvigionamento compiti di
pianificazione, costruzione ed eser­
cizio sempre più complessi e richiede
soluzioni sostenibili nell’ambito di un
approccio coordinato.
Per ottenere una sovvenzione, i pro­
getti devono soddisfare vari criteri.
Innanzitutto, devono corrispondere
allo scopo del fondo. Gli obiettivi, la
durata e il quadro finanziario devono
essere chiari e definiti; il rapporto
costi-benefici deve essere vantag­
gioso. Infine, il tema non deve già
essere stato elaborato da un altro
istituto. I progetti presentati e in
grado di soddisfare questi criteri
sono stati più numerosi di quelli fi­
nanziabili, secondo quanto riferito
da Markus Biner, che svolge il com­
pito di coordinatore del fondo presso
la SSIGA. In breve, le idee spuntano
più velocemente di quanto non cre­
scano i soldi. Biner spera che in
primo luogo l’industria si convinca
della qualità dei progetti e della ne­
cessità e soprattutto dell’utilità di
simili studi e decida di investire mag­
giormente, se sarà il caso, con mo­
dalità particolari di sponsoring.
Seguito assicurato
Al workshop nessuno ha espresso
dubbi sull’utilità del FOWA, come ri­
levato da una breve inchiesta. I giu­
dizi espressi sull’efficacia della comu­
nicazione o sull’ammontare dei
contributi sono stati variegati. Ripe­
tutamente è stato espresso il deside­
rio che le manifestazioni del FOWA
siano effettivamente bilingui. L’as­
senza delle piccole e medie aziende
di approvvigionamento è stato visto
con rammarico. Alcuni partecipanti
hanno proposto nuove idee di pro­
getto, sia per la protezione delle reti,
sia per l’analisi a stadi dei sistemi a
barriere multiple effettivi. Non vi è
alcun dubbio: il FOWA deve essere
mantenuto. La SSIGA manterrà il
FOWA.
Christoph Meier
Elevati valori di uranio e arsenico evidenziati dalla raccolta di campioni d’acqua potabile in un comune del Vallese (Foto: Ralph Sonder­
egger e Stephan Hug, Eawag)
2
­
La pagina blu
Sondaggio PR presso le aziende dell’acqua potabile
SSIGA
Le aziende dell’acqua potabile si considerano essere ben informate da parte della SSIGA e apprezzano soprattutto la pubblicazione «Riflessi». Questo stando ai risultati di un sondaggio effettuato nel corso del mese di novembre 2013 presso i membri iscritti come aziende di approvvigionamento idrico.
3
Sono stati inviati 490 formulari, 113
(23%) sono stati rispediti e utilizzati per
la valutazione. Le aziende sono state
raggruppate in tre categorie: gruppo A,
con oltre 20'000 abitanti serviti, gruppo
B, con un numero di abitanti serviti
compreso tra 5'000 e 19'999, e gruppo
C, con meno di 5'000 abitanti serviti.
Grande soddisfazione per il livello di
informazione proposto dalla SSIGA
Il 57% delle aziende di approvvigiona­
mento dell’acqua si considerano ben in­
formate, mentre il 37% di esse si consi­
derano molto ben informate dalla
SSIGA. I membri sono anche soddisfat­
ti del modo in cui i loro interessi sono
rappresentati dalla società (71% bene,
21% molto bene). La prestazione glo­
bale della società è stata giudicata da
buona (73%) a molto buona (25%).
Un canale di informazione molto
apprezzato
Sia in particolar modo le pubblicazioni
SSIGA di attualità quali «Riflessi»,
«Aqua & Gas», sia anche le informazio­
ni comunicate con circolari o tramite il
sito web sono considerate importanti
da oltre il 50 % delle aziende dei gruppi
A e B. Più del 50% dei membri dell’in­
sieme dei gruppi considerano impor­
tanti le pubblicazioni SSIGA www.qua­
litadellacqua.ch, www.acquapotabile.
ch, i comunicati stampa centrali, le con­
sulenze per la comunicazione in caso di
crisi e sul tema delle tracce di sostanze
estranee, la consulenza per manifesta­
zioni e sia gli argomentari, sia le prese di
posizione su altri temi riguardanti l’ac­
qua. Oltre il 50% delle aziende del
gruppo A desidera un rapporto mensile
sulle attività correnti.
Il sondaggio rappresentativo delle atti­
tudini della popolazione nei confronti
dell’acqua potabile, effettuato dalla
SSIGA ogni cinque anni è considerato
da importante a molto importante da
oltre il 70% degli intervistati.
«Riflessi» è una pubblicazione molto
apprezzata
Per il 91% del campione, i temi trattati
sono utili, il contenuto corrisponde agli
obiettivi della pubblicazione e il concet­
to della pubblicazione è giudicato da
soddisfacente a molto soddisfacente.
Sempre il 91% del campione considera
molto comprensibile il linguaggio utiliz­
zato e oltre il 50% degli intervistati
passa la rivista ad altri lettori all’interno
dell’azienda. Il 42% del campione affer­
ma di archiviarne i numeri. L’archivio
online consultabile all’indirizzo www.
svgw.ch/Publikationen risulta ancora
poco conosciuto, appena il 17% degli
intervistati ha già scaricato un numero
di «Riflessi» in formato pdf dal sito
SSIGA.
Conclusione
Risulta importante conoscere i bisogni
dei membri per poter pianificare corret­
tamente le attività PR nel settore acqua.
Le aziende di approvvigionamento dell’acqua sono soddisfatte delle pubblicazioni della
SSIGA e le copie di «Riflessi» vengono passate a sempre più lettori.
aquaexpo in
Ticino!
Dal 14 al 23 marzo aquaexpo, l’esposi­
zione interattiva itinerante di SSIGA
sull’acqua sarà ospite di AMB presso
l’Espoticino di Bellinzona, mentre dal 3 al
6 aprile, sarà AIL SA a proporla nell’am­
bito del Nassa Boat Show, sulla Piazza
della Riforma di Lugano. È un occasione
una per tutte le ticinesi e i ticinesi per
una full immersion nel tema dell’approv­
vigionamento idrico.
L’alto grado di soddisfazione che i
membri esprimono nei confronti dell’of­
ferta PR della SSIGA è una conferma
che sinora abbiamo centrato l’obiettivo.
I membri hanno altresì espresso il desi­
derio che quali nuovi servizi vengano da
un lato istituite delle giornate dedicate a
singoli temi PR, dall’altro sia consolidato
l’aiuto per le manifestazioni e in campo
legale. Un ulteriore desiderio è di vedere
la pubblicazione su «Aqua & Gas» di un
numero maggiore di contributi in lingua
francese. I canali di comunicazione isti­
tuzionalizzati sono apprezzati, gli altri
canali dei quali viene auspicata l’attiva­
zione sono stati integrati nella pianifi­
cazione per l’anno 2014 (siti web
sull’acqua, istituzione di una cellula d’in­
tervento per la comunicazione in caso
di crisi, la pubblicazione di altri argo­
mentari ecc.).
Altri servizi meno conosciuti, quali l’epaper di «Aqua & Gas» (pubblicato da
luglio 2013), la borsa lavoro o l’app qua­
lità dell’acqua verranno in futuro mag­
giormente promossi dalla SSIGA. Il pro­
getto «Fontane d’acqua potabile»,
elaborato congiuntamente al servizio di
promozione della salute svizzero, è
stato abbandonato alla luce dell’acco­
glienza negativa riservatagli. D’altro
canto, a partire da fine gennaio i
membri possono accedere a un rappor­
to mensile in intranet.
Paul Sicher
La
SBV-Nachrichten
pagina dell'Associazione Acquedotti Ticinesi AAT
Guida pratica per l’esecuzione di
analisi in caso di reclami
Nel corso degli ultimi anni il Labora­
torio Cantonale è sempre più stato
confrontato con reclami da parte
degli utenti riguardo la qualità
dell’acqua servita nei loro comuni, in
particolare per problemi di acqua
contenente ferro o altri metalli
oppure difetti al rubinetto della loro
abitazione. In contenziosi simili
spetta sempre al distributore verifi­
care la situazione sul posto e propor­
re delle misure di verifica del proble­
ma e intervento per la risoluzione.
La AAT, in collaborazione con il La­
boratorio Cantonale, ha elaborato
un protocollo che propone una linea
guida per la verifica del problema
sollevato dall’utenza, in particolare
la verifica analitica se il problema
derivi dalle condotte pubbliche
oppure dalle condotte private del­
l’abitazione. Il documento è scarica­
bile dal sito acquedotti.
Raffaele Domeniconi
Spesso i reclami legati alla distribuzione
dell’acqua potabile riguardano problemi
la cui causa è legata all’impianto sanita­
rio dell’abitazione.
Assemblea annuale ordinaria AAT 2014
Su gentile invito del Comune leventi­
nese, l’assemblea annuale ordinaria
di AAT si terrà quest’anno il 6 giugno
2014 per la prima volta nel Comune
di Quinto, ad Ambri. Il programma e
la convocazione seguiranno.
Una quarantina i nuovi sorve­glianti d’acquedotto
Il 21 e 22 novembre 2013, presso
il COM delle AIL a Muzzano, si è
svolto un corso per sorveglianti
d’acquedotto. Vista la grande ri­
chiesta, il corso è stato riproposto
il 15 e 16 gennaio 2014. Nuovi
sorveglianti. Il comitato AAT si
congratula con i nuovi sorveglian­
ti (una quarantina) e ringrazia il
corpo istruttori per l’impegno.
Si tratta di un progetto iniziato nel
2012 e che arriverà a termine nel
2014 che intende allacciare la frazio­
ne di Nyakanyinya all'acquedotto
che serve Nyamyumba. Questo fa
parte di un ampio progetto di unifi­
cazione di due comunità che fino a
poco tempo fa non avevano rappor­
ti visto il loro passato conflittuale in
seguito al genocidio del 1994.
Novità anche sul fronte della promo­
zione, caratterizzata da una campagna di affissioni in tutto il Ticino,
supportata dal sito web acquedotti.
ch/caraffa.
La caraffa cresce!
La seconda edizione dell’azione Ca­
raffa d’acqua per solidarietà, orga­
nizzata dall’AAT con la collaborazio­
ne della SSIGA promette bene: sono
ben 48 i ristoranti che vi hanno ade­
rito. Quest’anno sosterremo il pro­
getto dell’ONG Mabawa in Ruanda
«ACQUA PER TUTTI: allacciamento
della collina Nyakanyinya alla rete
idrica di Nyamyumba».
Uno dei manifesti affissi in oltre 70 postazioni in tutto il Ticino
Raffaele Domeniconi
Scarica

Dal serbatoio con la rosolia, all`arsenico al rubinetto