Prof. Gianluigi Vendemiale Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Università di Foggia Tanti quadri clinici Tanti patogeni Tanti materiali biologici Solo nel 20-50% delle polmoniti si riesce a raggiungere una diagnosi eziologica per mancanza di testi diagnostici ben standardizzati Anatomo-patologica Infezione degli alveoli, delle vie aeree distali e dell’interstizio polmonare caratterizzata da aree di consolidamento parenchimale. Clinica Insieme di segni e sintomi associato alla presenza di almeno un reperto radiografico del torace (opacità polmonare) Le polmoniti possono essere classificate secondo diversi criteri: o Eziologico o Istopatologico o Epidemiologico Criterio eziologico Criterio istopatologico Batteriche Alveolare Virali Interstiziale Micotiche Alveolo-interstiziale Protozoarie Necrotizzante Elmintiche Esiste una buona correlazione tra il criterio eziologico, istopatologico ed il quadro radiografico che ne consegue Alveolare Interstiziale batteri Necrotizzante virus S. pneumoniae Mycoplasma pneumoniae Virus respiratorio sinciziale Batteri anaerobi S. aureus Coxiella burnetii Virus parainfluenzali 1 e 3 S. aureus H. influenzae Chlamydia psittaci Adenovirus K.pneumoniae K. pneumoniae Chlamydia pneumoniae Coxsackie A P. aeruginosa CMV S. Pyogenes Virus del morbillo Nocardia spp VZV Actinomyces spp L. pneumophila Criterio epidemiologico COMMUNITY ACQUIRED PNEUMONIA (CAP) polmonite a complessa eziologia e quadro clinico che colpisce soggetti al proprio domicilio o in “nursing home» oppure ospedalizzati entro le 48 ore dal ricovero HOSPITAL ACQUIRED PNEUMONIA (HAP) polmonite che insorge in soggetti ospedalizzati da almeno 48 ore, ricoverati in reparti ordinari o, in caso di “malattia severa”, in reparti di terapia intensiva. VENTILATOR ASSOCIATED PNEUMONIA (VAP) polmonite che insorge in soggetti intubati e sottoposti a ventilazione meccanica (VM) da almeno 48-72 ore Early-onset VAP: PRECOCE, insorge nei primi 4 giorni di VM Late-onset VAP : TARDIVA ,insorge dal 5 giorno dall’inizio della VM HEALTHCARE-ASSOCIATED PNEUMONIA (HCAP) include tutti quei pazienti che sono stati ospedalizzati in un ospedale per acuti per 2 o più giorni nell’ambito di 90 giorni dalla attuale infezione, pazienti che hanno soggiornato in “nursing home” o “lungodegenze”; pazienti che sono stati sottoposti a terapia antibiotica per via venosa, chemioterapia, cure riabilitative e/o mediche per “traumatismi”, trattamento emodialitico in un periodo non antecedente i 30 giorni dall’’infezione corrente. Il criterio epidemiologico è quello più frequentemente utilizzato poiché permette di identificare diversi sottogruppi, nell’ambito delle polmoniti, che correlano con una determinata eziologia. Questo permette di istituire prontamente un corretto approccio terapeutico antibiotico empirico. La precocità nell’inizio della terapia correla con l’outcome del paziente. (linee guida IDSA/ATS 2007) Si definisce di origine extra-ospedaliera o comunitaria (CAP) una polmonite che si manifesta in un paziente non ospedalizzato o ricoverato da meno di 48-72 ore né residente in una casa di riposo o simili da almeno 14 giorni dall'insorgenza dei sintomi. Infezioni delle vie aeree inferiori: principale causa di morte dovuta a malattie infettive in Italia e 6° causa di morte in assoluto Le polmoniti acquisite in comunità causano un’incidenza annuale di ricoveri di circa 3 casi ogni 1000 abitanti Esistono linee guida (ATS-IDSA-BTS-CIDS/CTS) diverse per stratificazione dei pazienti, indagini diagnostiche, indicazione al ricovero, schemi terapeutici CATEGORIE DIAGNOSTICHE MAGGIORI (M D C) Malattie Polmonari Progetto Minerva FADOI- a cura P. Bellis, 2004 Agente etiologico non identificato: nel 95 % dei casi ambulatoriali nel 50 % dei casi ospedalizzati L’agente isolato non necessariamente è responsabile dell’infezione Una terapia antibiotica precedente può fuorviare l’esito dell’esame batteriologico Spesso la diagnosi etiologica è retrospettiva sul siero J. P. Metlay et al., J Gen Intern Med, 1997 Indagini Microbiologiche Esame microbiologico dell’ espettorato Esame microbiologico del broncoaspirato Indagini su urina Emocoltura Indagini immunologiche Biopsia polmonare Dan-Phuong Ho E., Prim Care Clin Office Pract 40, 2013 Indagini Microbiologiche Materiali ad alto rischio di contaminazione con saliva •Espettorato (o espettorato indotto o indotto-protetto) •Aspirato endotracheale / bronchiale / da tracheostomia Materiali raccolti con metodiche protette, a bassa contaminazione •Lavaggio bronco-alveolare (BAL) Altri materiali • • • • • Materiali bioptici Liquido pleurico Sangue (emocoltura) Tampone /aspirato naso-faringeo (virus) Urine (ricerca antigeni Legionella , Pneumococco) Criteri clinici • Tosse • Dispnea (sensibilità 70%) • Febbre e/o brividi (sensibilità 50-70%) • Dolore toracico pleurico • Espettorato purulento (sensibilità 50%) • Declino funzionale • Stato confusionale Anziano e immunodepresso Dan-Phuong Ho E., Prim Care Clin Office Pract , 2013 Aspetti suggestivi di polmonite Presentazione Esordio improvviso graduale Tosse produttiva secca Brividi frequenti incostanti Cefalea incostante marcata Dolore pleurico comune infrequente Dispnea comune assente Temperatura elevata non elevata Leucocitosi comune assente Opacità densa disomogenea Distribuzione spesso lobare ilofugale Vers. pleurico frequente poco frequente RADIOLOGIA (20-28% CAP worldwide) S. pneumoniae, Haemophilus influenzae Staphylococcus aureus Group A streptococci Moraxella catarrhalis Anaerobes Aerobic gram-negative bacteria Legionella spp. Mycoplasma pneumoniae Chlamydophila (formerly Chlamydia) pneumoniae and C. psittaci Mainly distinguished from typical by not being detectable on Gram stain or cultivable on standard media Ewig et al. Lancet Infect Dis 2010;10:279-287 Lippi G. et al., European Federation of Internal Medicine, 2011 (V.N: ≤ 0.01 ng/ml) PROBABILE PCT nella pratica clinica Algoritmo per la scelta di Tx Antibiotica PCT < 0.25 0.25 – 0.5 Tx fortemente Tx sconsigliata sconsigliata 0.5 - 1 Tx consigliata >1 Tx fortemente consigliata Criteri clinici e laboratoristici Imaging del polmone (in genere RX torace) Gli studi microbiologici possono supportare la diagnosi di polmonite dovuta ad un agente infettivo ma i test di routine danno frequentemente falsi negativi e sono spesso aspecifici IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 POLMONITE LOBARE FOCOLAIO Istituto di Radiologia – Università di Parma Polmonite lobare RADIOGRAFIA DEL TORACE DI POLMONITE DA STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE All’RX-torace non sempre si osserva il tipico interessamento lobare (precoce uso di antibiotici), è piuttosto frequente un quadro caratterizzato da addensamenti sfumati. RX-TORACE DI POLMONITE DA MYCOPLASMA PNEUMONIAE RX: aumento diffuso e marcato dell’interstizio polmonare con immagini micronodulari e ili ingranditi Polmonite da Klebsiella POLMONITE INTERSTIZIALE SEGNO DEL BRONCOGRAMMA AEREO In condizioni normali i bronchi sono visibili nel parenchima polmonare solo nel tratto intermediastinico, finchè circondati da tessuti a densità idrica, poi scompaiono. Ciò perché le pareti di tali strutture, sono troppo sottili per essere radiopercepite e l’aria, contenuta al loro interno, si confonde con quella all’interno degli alveoli che li circondano. Essi diventano visibili solo in un contesto parenchimale consolidato (es polmonite lobare). In tale condizione si configura il segno del broncogramma aereo ovvero, l’aria contenuta nei bronchi, è visibile anche verso la periferia.Questo segno è importante perchè permette di escludere una forma ostruente a livello dei bronchi centrali in genere da lesione neoplastica. Site-of care decision La maggior parte delle decisioni riguardanti la gestione della CAP si basa sulla valutazione della SEVERITA’. DIAGNOSI VALUTAZIONE DELLA SEVERITA’ 1) Paziente non ospedalizzato 2) Paziente ospedalizzato non ICU (Intensive Unit Care) 3) Paziente ospedalizzato ICU (Intensive Unit Care) CAP ospedalizzata VS ambulatoriale: costo fino a 25 volte maggiore. ripresa meno precoce delle normali attività aumento del rischio di eventi tromboembolici aumento del rischio di superinfezioni SEDE DI CURA: La valutazione della severità della polmonite viene effettuata utilizzando degli appositi score che, attraverso il punteggio ottenuto, permettono di stratificare i pazienti secondo la gravità clinica e di decidere se ricoverarli o trattarli a domicilio. Esistono diversi score ma i più utilizzati, nella clinica corrente, sono: CURB65 Pneumonia Severity Index (PSI) Gravità della CAP CURB 65 Confusion Urea Respiratory rate Blood pressure >65 years Thorax 2003; 58: 377-382 Cumulative proportion of deaths stratified for CRB-65 scores Day 0 was not calculated because it is not a complete day Ewig et al., Thorax, 2009 Pneumonia Severity Index (PSI) RISCHIO CLASSE DI RISCHIO PUNTEGGIO basso I 0 - 50 basso II 51 - 70 basso III 71-90 medio IV 91-130 elevato V >130 Punteggi >90 sono indicativi per ricovero ospedaliero e terapia antibiotica infusionale IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 PSIPSI Predittivo della mortalità Parametri clinici di laboratorio Più utile in ospedale Non permette di individuare la necessità di ricovero in ICU Rischio di sottovalutare la gravità della malattia nei giovani CURB-65 Relativamente semplice Capacità di individuare la necessità di ricovero in ICU (se > 3) Sottovaluta il rischio di mortalità negli anziani e nei pazienti con comorbidità In base al sottogruppo di CAP (paziente ambulatoriale, reparto internistico oppure in terapia intensiva) è possibile riconoscere alcune differenze nella possibile associazione con determinati agenti patogeni causali che comporteranno quindi scelte diverse in termini di antibiotico terapia. Bisogna considerare non solo il tipo di patogeno ma anche se vi sono fattori di rischio per una resistenza all’azione dell’antibiotico (batteri Multi Drugs Resistant, MDR). Se così fosse si preferiranno antibiotici con particolari spettri di azione che vadano eventualmente a coprire anche determinati batteri come lo Pseudomonas aeruginosa oppure lo Stafilococco aureus Meticillino Resistente (MRSA) Più comuni agenti patogeni della CAP IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 Antibiotico-tx nei precedenti 90 giorni Ricovero in ospedale ≥ 5 giorni Alta frequenza di antibiotico resistenza nella comunità o nella unità ospedaliera Malattia o terapia immunosoppressiva Ricovero in ospedale per qualsiasi ragione per ≥ 2 giorni nei precedenti 90 giorni Residenza in strutture sanitarie Terapia infusionale domiciliare Dialisi cronica entro 30 giorni Membro familiare affetto da patogeno MDR In caso di MDR i probabili agenti patogeni sono: Pseudomonas Klebsiella, Legionella, Acinetobacter, MRSA Fattori di rischio per infezione da……. Rischio TERAPIA DELLE CAP Il trattamento empirico deve tenere in considerazione gli “atipici” ed i ceppi multiresistenti a garanzia di una riduzione della mortalità della malattia Spettro idoneo Esposizione ottimale De - escalation Timing Durata Timing Wilson PA et al., Intern Med J, 2005 Principali classi e caratteristiche di Antibiotici MACROLIDI (eriro-azitro-claritromicina..) Prevalentemente batteriostatici, attivi contro GRAM+ e GRAM-, buona difusione tessutale e pentrazione cellulare Buona maneggevolezza e tollerabilità Β- LATTAMINE ( amoxi-oxa-ampi-piperacillina, cefalosporine, carbapenemi).Molto efficaci, maneggevoli, ampio spettro (GRAM+ ma anche GRAM-). L’aggiunta di inibitori delle B-lattamasi (ac.clavulanico, sulbactam, tazobactam) ne allarga lo spettro d’azione.Di questa classe i carbapenemi (imipenem, meropenem) hanno il più ampio spettro d’azione. FLUORCHINOLONI ( cipro-levo-oflo-moxifloxacina) . Ampio spettro, GRAM- meglio di GRAM+. Attivi anche contro batteri atipici : legionella, mycoplasma, chlamydia. non attivi contro MRSA AMINOGLICOSIDI (strepto-amika-netil-gentamicina).Attivi contro GRAM- Genta e amika cina anche contro Pseudomonas Aeruginosa. Nefrotossici Principali classi e caratteristiche di Antibiotici GLICOPEPTIDI (teico-vancomicina). Attivi contro GRAM+ anche MRSA LIPOPEPTIDI (daptomicina). Attivo contro GRAM+, MRSA, utile specie in caso di infezioni da microrganismi multiresistenti GLICILGLICINE (tigeciclina). Contro GRAM+ (anche MRSA) e GRAM- (ma inefficace contro Pseudomonas. Riservato per casi di infezioni complicate LINEZOLID. Solo contro GRAM+ anche MRSA, infezioni resistenti BATTERI GRAM - : Campylobacter, acinetobacter, citrobacter, enterobacter, escherichia, klebsiella, proteus, shigella, salmonella, yersinia, morganella, moraxella, neisseria, vibrio cholerae, pseudomonas BATTERI GRAM+ : clostridium, enterococco faecalis, stafilococco aureo, streptococco pneumoniae, viridans, pyogenes IL TRATTAMENTO Clinical Infectious Diseases, 2007 Senza fattori di rischio per MDR CLARITROMICINA Per os: 500 mg x 2 vv/die oppure AZITROMICINA Per os: 500 mg/die IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 Con fattori di rischio per MDR 1) Fluorochinolonico respiratorio 2) Β-lattamico + macrolide Tra i B-lattamici sono da preferire: - amoxicillina - ceftriaxone - cefpodoxime - cefuroxime - La Doxiciclina è un’alternativa ai macrolidi in caso di allergia agli stessi In caso di allergia ai B-lattamici dovrebbe essere usato un fluorochinolonico Oppure in monoterapia LEVOFLOXACINA per os: se ClCr > 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die Con fattori di rischio per MDR CLARITROMICINA AMOXICILLINA/AC. CLAVULANICO Per os: 500 mg x 2 vv/die Per os: 1 g x 3vv/die oppure oppure CEFTRIAXONE AZITROMICINA im: 1 gr/die Per os: 500 mg/die Oppure in monoterapia LEVOFLOXACINA per os: se ClCr > 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die Aree con S. pneumoniae resistente ai macrolidi > 25% Considerare antibiotico alternativo IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 Proportion of Macrolides Resistant (R) Streptococcus pneumoniae Isolates in Participating Countries in 2011 Senza fattori di rischio per MDR, P. aeruginosa o MRSA 1) Fluorochinolonico respiratorio 2) Β-lattamico + macrolide Tra i B-lattamici sono da preferire: - cefotaxime - ceftriaxone - ampicillina La Doxiciclina è un’alternativa ai macrolidi in caso di allergia agli stessi In caso di allergia ai B-lattamici dovrebbe essere usato un fluorochinolonico Entrambi i regimi hanno alti tassi di guarigione Il principale criterio di scelta tra i due è dato dall’eventuale precedente terapia antibiotica (nei 3 mesi precedenti) IDSA/ATS Guidelines for CAP in Adults, 2007 PRIMA SCELTA CLARITROMICINA CEFTRIAXONE per OS: 500 mg x 2 vv/die per EV: 500 mg in 500 cc di Soluzione Fisiologica con durata infusione di 1 ora per 2 vv/die per EV: 2 g/die oppure oppure AMOXICILLINA/AC. CLAVULANICO AZITROMICINA per OS: 1 g x 3vv/die per EV: 2.2 g x 3 vv/die per Os: 500 mg/die per EV: 500 mg in 250 cc di Soluzione Fisiologica con durata infusione 1 ora oppure AMPICILLINA/SULBACTAM per EV: 3 g x 3vv/die SE ALLERGIA AI β-LATTAMICI LEVOFLOXACINA per OS o EV: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die Paziente anziano CEFTRIAXONE per EV: 2 g/die LEVOFLOXACINA oppure per OS o EV: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die AMOXICILLINA/AC. CLAVULANICO per OS: 1 g x 3vv/die per EV: 2.2 g x 3 vv/die oppure AMPICILLINA/SULBACTAM per EV: 3 g x 3vv/die Fattori di rischio per infezione da……. Con fattori di rischio per MDR, Pseudomonas, MRSA Prima scelta PIPERAC./TAZOB. LEVOFLOXACINA per EV: 4/0.5 g x 3 vv/die nelle forme gravi o nella sepsi 4/0.5 g x 4 vv/die per OS: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die per EV: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die oppure CEFTAZIDIME oppure per EV: 2 g x 3 vv/die GENTAMICINA oppure per EV: 3-6 mg/Kg divisi in 3 somm./die (circa 1 fl 80 mg x 3 vv/die) CEFEPIME per EV: 1-2 g x 2 vv Se alergia ai β-lattamici LEVOFLOXACINA per OS: se ClCr > 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die per EV: se ClCr > 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die GENTAMICINA per EV: 3-6 mg/Kg divisi in 3 somm./die (circa 1 fl 80 mg x 3 vv/die) Con fattori di rischio per MDR, Pseudomonas, MRSA Considerare una copertura antibiotica per Pseudomonas 1) β-lattamico antipseudomonas + Fluorochinolonico piperacillina/tazobactam cefepime ceftazidime imipenem meropenem 2) β-lattamico antipseudomonas + Aminoglicoside Se rischio di infezione da MRSA Aggiungere Vancomicina o Linezolid In caso di allergia ai B-lattamici dovrebbe essere usato un fluorochinolonico Prima Scelta PIPERAC./TAZOB. LEVOFLOXACINA per EV: 4/0.5 g x 3 vv/die nelle forme gravi o nella sepsi 4/0.5 g x 4 vv/die per OS o EV: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die oppure CEFTAZIDIME oppure per EV: 2 g x 3 vv/die GENTAMICINA oppure per EV: 3-6 mg/Kg divisi in 3 somm./die (circa 1 fl 80 mg x 3 vv/die) CEFEPIME per EV: 1-2 g x 2 vv Se allergia ai β-Lattamici LEVOFLOXACINA per OS o EV: se ClCr> 50 ml/min 500 mg 1-2 vv/die GENTAMICINA per EV: 3-6 mg/Kg divisi in 3 somm./die (circa 1 fl 80 mg x 3 vv/die) Se fattori di rischio per MRSA VANCOMICINA HCL 15 mg/kg per via ev ogni 12 ore oppure LINEZOLID 600 mg per via ev ogni 12 ore • Miglioramento clinico con antibioticoterapia efficace: 48-72 hrs • Durata della febbre dopo l’inizio dell’antibiotico-tx: 2-5 giorni nell’infezione da Pneumococco > 5 giorni per altri batteri, in particolare S. aureus • Miglioramento del quadro radiografico – nel paziente sano con età < 50 aa il 60% risoluzione dopo 4 settimane – nel paziente con comorbidità ed età > 50 aa solo il 25% migliora in 4 settimane • Passaggio dalla terapia endovenosa a quella orale: – Stabilità emodinamica, miglioramento clinico – Deglutizione conservata Addensamento parailare dx Controllo a distanza di 40 giorni INADEGUATA RISPOSTA ALLA TERAPIA • Prendere in considerazione: - S. aureus - TB - virus - infezione fungina - batteri MDR - Pneumocystis carinii - Nocardia - Actinomycetes • Patologie non infettive: – – – – Neoplasie polmonari con ostruzione bronchiale Linfoma Patologia sistemica autoimmune Embolia polmonare con infarto, edema polmonare, ARDS • Considerare altri test diagnostici: – – – – Campionamento delle basse vie aeree (bronchi) TC TORACE Test sierologici Biopsia polmonare Paziente M. R. di 67 anni, giunge dal PS con diagnosi di «addensamento polmonare basale destro». Da circa 3 giorni riferisce tosse poco produttiva, febbre e dispnea per sforzi lievi. Circa 2 mesi fa ha eseguito terapia domiciliare con Amoxicillina per trattare una riacutizzazione di BPCO. • Ipertensione arteriosa da 35 anni circa • Diabete mellito mellito da 5 anni in trattamento con ADO • Abitudine tabagica da circa 40 anni (1 pacc/die) • BPCO • Bronchiectasie diagnosticate in occasione di un ricovero 1 anno fa EOG: paziente vigile, orientato nel T/S/P, collaborante. TC 38.1 °C. Dispnoico a riposo 24 atti resp/min. SaO2 in aa 89%. EOC: FC 102 bpm/R PA 125/70 mmHg EOT: MV ridotto in base destra ove si repertano fini crepitii EOA: nulla da segnalare EOAAII: asciutti RBC: 4,54 10^6/ul (vn 4,2-5,4) WBC: 14,56 10^3/ul (vn 5,2-12,4) NEU: 12,600 10^3/ul (vn 1,9-8) LINF: 1,46 10^3/ul (vn 0,9-5,2) MON: 0.5 (vn 0,16-1) 10^3/ul EOS: 0,03 10^3/ul (vn 0-0,8) BAS: 0,01 (vn 0-0,2) 10^3/ul PLT: 236 10^3/ul (vn 130-400) Il resto degli esami biochimici (fx epato-renale, coagulazione) nella norma. Addensamento basale destro TERAPIA DIAGNOSI Prima di avviare la terapia antibiotica richiedere in urgenza: 1) Emocoltura basale + multiplex sepsi 2) Colturale dell’espettorato (se presente tosse produttiva) 3) Procalcitonina 4) VES, PCR Se si sospetta una polmonite da agenti atipici richiedere: 1) Antigene urinario della legionella 2) Anticorpi anti C. pneumoniae ed anti M. pneumoniae Cosa considerare? • Antibiotico che copra i batteri sospettati (classificazione CAP) • Presenza di fattori di rischio per MDR, P. aeruginosa, MRSA • Condizioni cliniche del paziente (terapia EV o per OS) non è sempre giustificato l’utilizzo di Ab per via EV • Alterazioni della funzionalità epatica e/o renale (modifica del dosaggio o controindicazione all’uso di determinati Ab) • Allergie • Piperacillina/Tazob 4.5 gr x 3 vv/die per EV • Levofloxacina 500 mg/die per EV • Ossigenoterapia (all’EGA SaO2 86%) • SOL. FISIOLOGICA 500cc 1 fl x 2 vv/die