LA RESPONSABILITA’ DELL’INFERMIERE NEI COMITATI ETICI LOCALI D.A.I Laura D’Addio COMITATI ETICI Organismo indipendente, espressione di una struttura istituzionale sanitaria o di ricerca scientifica, il cui compito è di verificare che vengano salvaguardati la sicurezza, l’integrità e i diritti della persona, di fornire pareri e creare occasioni formative sugli aspetti etici della pratica e delle ricerche nelle scienze biomediche (Federazione Nazionale Comitati Etici) COMITATI ETICI Organismo indipendente, composto secondo criteri di interdisciplinarietà I componenti sono nominati dal Direttore Generale dell’Azienda sanitaria e restano in carica 3 anni potendo essere riconfermati una sola volta Composizione: 2 clinici esperti di sperimentazione controllata, 1 biostatistico, 1 farmacologo, 1 farmacista, esperto materie giuridiche, 1 rappresentante DS, componenti con competenza in medicina generale territoriale, bioetica, pratica infermieristica, volontariato/associazionismo (D.Ministero della Sanità, 13.3.1998) COMITATI ETICI In Italia si sono costituiti spontaneamente a partire dagli anni Ottanta, per poi divenire un organismo istituzionale. Sono frutto dell’ingresso della bioetica nella scena sanitaria italiana, con luci ed ombre tipiche dello scenario italiano COMITATI ETICI In generale lo scopo dei CEL è di offrire a operatori, utenti, familiari, amministratori un aiuto operativo, un orientamento procedurale, per assumere decisioni in situazioni conflittuali , caratterizzate da dilemmi etici. Più che un tribunale etico, è un organismo di sostegno, che non può né deve sostituirsi all’equipe implicata nel dilemma COMITATI ETICI “I CEL per loro natura non possono trasformarsi in organi di vigilanza dell’operato altrui, in quanto si occupano di diritti non codificati; rappresentano piuttosto luoghi di riflessione interdisciplinare circa l’applicazione concreta delle norme etiche, deontologiche e giuridiche nei casi limite offerti dalla biomedicina” (Viafora, 1992) COMITATI ETICI I CEL forniscono consulenza non necessariamente indicando la soluzione o un’unica soluzione, magari raggiunta a maggioranza, piuttosto essere di supporto circa l’assunzione di una decisione in ambito clinico che gli operatori dovranno assumere. COMITATI ETICI Caratteristiche: Interdisciplinarietà Pluralità di riferimenti Tutela del cittadino e tutela degli operatori Sussidiarietà, coerenza, indipendenza, imparzialità COMITATI ETICI Dichiarazione dello statuto del CEL Dichiarazione dei valori che accetta quale principi di riferimento COMITATI ETICI Funzioni: • Ruolo educativo • Ruolo consultivo • Ruolo operativo COMITATI ETICI Considerazioni odierne Un Comitato etico deve nascere dal basso o dall’alto? Ha una funzione di controllo fiscale/giudizio o di promozione/responsabilizzazione? Può essere veramente indipendente se emanazione della Direzione Aziendale e interno all’Azienda? COMITATI ETICI C.E.L. formali Organismi non istituzionali ma spontanei