GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO 2013
EDITORIALE
Chissà come saremo?
Giovani del domani
Viaggio nel futuro
SE PER UN ATTIMO
pensiamo a come saremo noi tra
50 anni, immediatamente ci
balenano nella testa diverse
idee: vediamo i nostri figli e
nipoti comunicare
esclusivamente attraverso
Internet o chissà quale altra
diavoleria elettronica, persi in
un mondo virtuale basato solo
sulle nuove tecnologie. I giochi
online prenderanno il
sopravvento e gli adolescenti
staranno sempre meno all’aria
aperta. Se sarà veramente così,
si avranno nuovi problemi di
salute e di relazioni “sociali”;
immaginiamo dei ragazzini
sovrappeso che non si cureranno
più del loro corpo e le attività
sportive diminuiranno
gradualmente. Magari
cercheranno di ritrovare la
forma perduta partecipando a
improbabili reality show su
Marte o sulla Luna, in tute
spaziali con un conta-calorie
incorporato. Oltre a ciò, i
ragazzi del domani saranno
sempre più chiusi, introversi e
timidi. Al buio della loro
cameretta, con il pc
perennemente acceso, non si
accorgeranno della pioggia
autunnale che scroscia fuori
delle loro finestre, del trascorrere
del tempo e di tutte le occasioni
passate come un treno:
l’appuntamento mancato con la
compagna più carina, il cibo
per il cane che sta per morire di
fame, la verifica di
matematica…Oppure potrebbe
essere tutto il contrario; forse
con l’esaurimento delle risorse
energetiche si ritornerà indietro
nel tempo, ad un idilliaco stato
di natura primitivo e
vagamente roussoiano, in cui i
ragazzi si divertiranno davvero,
trascorrendo le proprie giornate
giocando a calcio con gli amici
all’aria aperta, mangiando un
sano panino e conversando
realmente. Le automobili
saranno abolite per legge, troppo
dispendiose e inquinanti per
l’ambiente, i computer saranno
utilizzati unicamente per scopi
lavorativi e tutte le industrie
produrranno materiali
eco-compatibili. Le persone
daranno più peso al significato
della parola amicizia, non
sottovalutando i valori della
vita, verso l’anticonformismo e
con dei propri, veri ideali.
FERRARA CAMPIONATO GIORNALISMO
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III B TAS SO FE R R AR A
COME ERAVAMO? I NOSTRI NONNI RISPONDONO ALL’APPELLO
La gioventù di un tempo che fu
La classe 3˚B della Tasso si documenta ed espone le proprie argomentazioni
IL TEMPO della fanciullezza nel
corso degli anni è variato, sia
nell’educazione che nelle abitudini
e talvolta anche nel modo di vivere.
Ad esempio, i nostri parenti anziani non possedevano computer, cellulari e soltanto pochi potevano
permettersi la televisione, che era
in bianco e nero. Nel passato i giovani trascorrevano molto più tempo spensierati all’aria aperta con gli
amici, mentre ora la maggior parte
del tempo viene impiegata davanti
al computer o consolle. In assenza
di tutta questa tecnologia, erano di
conseguenza poco presenti, o del
tutto assenti, le malattie che ne derivano, cioè i problemi legati alla
postura e all’obesità. Vestirsi alla
moda non era fondamentale e spesso si indossavano i vestiti dei fratelli diventati ormai grandi per non
doverne acquistare di nuovi.
Da un punto di vista educativo,
nell’ambito familiare gli adolescen-
IERI E OGGI La bella immagina inviata dai ragazzi della III B
ti venivano allevati con una ferrea
disciplina, che oggi troppo spesso
manca. Le relazione interpersonali
erano segnate da forti valori morali
che decretavano l’onore della famiglia. I fidanzati potevano incontrarsi e frequentarsi solo in presenza
dei propri genitori, cosa che, ai no-
stri occhi, potrebbe sembrare molto imbarazzante e assai scomodo!
Gli adolescenti di ieri erano più maturi e autonomi, educati e rispettosi nei confronti degli adulti, decisi
e con una forte personalità, non
condizionata dai mass media e dalle mode.
Con l’avvento dei cellulari e dei sistemi di comunicazione sempre
più avanzati, si sono diffuse l’informazione e la cultura, spesso trascurate nel passato, poiché era necessario che tutti quanti, anche i ragazzi,
contribuissero al mantenimento
della famiglia. Sebbene quelle elencate possano essere caratteristiche
positive, bisogna tenere conto anche di ciò che è migliorato nel tempo, cioè la difesa dei diritti dell’infanzia e della donna, per i quali personalità di spicco hanno combattuto e vinto la loro nobile causa.
Possiamo concludere che la nostra
adolescenza è molto differente rispetto a quella dei nostri nonni;
più semplice per certi aspetti ma assai più complicata per altri, poiché
è un periodo irto di ostacoli, alcuni
dei quali inesistenti anche solo
qualche decennio fa. Che cos’era o
cos’è meglio? Difficile rispondere:
speriamo che questo articolo offra
spunti di riflessione a tutti.
Adolescenti sulla soglia: varchiamo l’età più difficile
L’ADOLESCENZA è quella parte di vita che
viene dopo l’infanzia e prima dell’età adulta,
quando i ragazzi non sono più bambini e non
sono ancora uomini o donne. L’adolescenza è un
momento importante, perché si impara la
bellezza dell’amicizia, perché si scoprono i primi
sentimenti d’amore, ma anche perché si
incominciano a vivere nuovi problemi: i ragazzi
vedono il loro corpo che cambia e non sempre
capiscono il mondo degli adulti. Vivono
immersi nel mondo della televisione, del
computer, dei videogiochi e soprattutto dei
cellulari.
LA MAGGIOR parte del loro tempo libero viene infatti trascorso a contatto con questa
tecnologia. Di certo non mancano le compagnie
e le passeggiate in centro, del sabato pomeriggio
e, ovviamente, gli sport che molti praticano. I
ragazzi tendono spesso a formare “piccoli
gruppi” e ad escludere altri che percepiscono
come “diversi”. Il conformismo è infatti la
regola generale a cui si attiene la maggior parte
degli adolescenti perché andare “contro
corrente” non è facile e il più delle volte
comporta l’allontanamento dal gruppo dei pari.
ANCHE il modo di divertirsi è simile per tutti: le
serate vengono trascorse o in discoteca o nei pub
con gli amici o a chattare su facebook con nuovi
contatti. Ormai i giovani sono tutti uguali: stessa
musica, stesso modo di vestire, stesse idee e
medesimi gusti.
SIAMO anche convinti, però, che sia una fase
transitoria, superata la quale troveremo la nostra
personale identità, diversa, originale, unica e,
ovviamente, saremo tutti differenti anche grazie
alla nostra irripetibile e fantastica adolescenza.
Giornalisti in erba per un giorno
Siamo la classe 3˚B, scuola “T.Tasso”
QUESTI sono i nostri nomi: Albieri Tiziano (Tappo), Amaro Jonata
(Jonny), Angelini Adele (Ade), Arapu Cristi (Cris), Bianchi Carlotta
(Totta), Bolognesi Michele (Bolo), Branca Martina (Marty), Cattani
Cecilia (Cecy), El Mouazzi Hamza (Mouazzi), Ianuzziello Chiara
(Kikka), Lombardi Giacomo(Jj), Maestri Lorenzo (Lore), Mankoud
Salma (Semy), Mazzucco Silvio (Sisso), Petrucci Margherita (Meg),
Pettini Matteo (Matte), Popa Razvan (Razvan Style), Racovita Adelina
(Lina), Ranzani Valentina (Vava), Rusu Andrei (Rusu), Scalambra
Alessia (Ale), Stanic Jasmine (Jeje),Vecchietti Guglielmo (Dongio).
Nella nostra classe ognuno ha un suo talento: ad esempio Jasmine ha
vinto l’oro nei Campionati italiani di Wushu; Michele, Tiziano e Cristi
suonano da diversi anni strumenti musicali; Silvio ha partecipato alle
olimpiadi della matematica; Carlotta, Adele, Matteo, Alessia e
Valentina praticano sport agonistici e Chiara e Cecilia fanno danza
classica. Per concludere, un ringraziamento alla nostra prof. di lettere E.
Parmeggiani!
BATTAGLIERI I ragazzi della III B pronti a dar battaglia a suon di articoli
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