IO E IL TERRITORIO IN CUI
VIVO:
ATESSA
copertina
LABORATORIO
DIDATTICO
INTERDISCIPLINARE
CLASSI PRIME
PERCORSO STORICO NEL NOSTRO
TERRITORIO:
ATESSA
GIOCHIAMO A FARE LA STORIA
RICAVANDO INFORMAZIONI DAI
DOCUMENTI MEDIEVALI
CONSERVATI NELL’ARCHIVIO
COMUNALE DI ATESSA
NOI A CONTATTO CON LE ANTICHE
PERGAMENE MEDIOVALI
Abbiamo analizzato 28 documenti ( trascritti in
ITALIANO CORRENTE ) ALCuNI CONSERVATI NELL’ARCHIVIO
Comunale di Atessa,altri tratti dal Chronicon
farfense,
ovvero una raccolta di antichi documenti Relativi alla
gESTIONE dELL’AbbAzIA dI FARFA ( IN pROVINCIA dI RIETI ) e ai
monasteri che da essa Dipendevano,come
quello di S. Stefano in Lucania sul territorio di
Atessa
Cosi siamo diventati
Noi Storici
Abbiamo proceduto a:
Riordinare cronologicamente i documenti
Interrogarli in base alle informazioni che
volevano ricavare
Interpretarli operando confronti tra microstoria
locale e macrostoria
Infine a rielaborare tutto e a stendere pagine di
STORIA LOCALI SuLL’ALImENTAzIONE
CI SIAMO DIVISI IN CINQUE GRUPPI PER POTER PIU’
FACILMENTE SELEZIONARE IL MATERIALE E RICERCARE SU
ALTRI TIPI DI DOCUMENTI:
FONTI ICONICHE, SCRITTE, CARTE E MAPPE, INDICAZIONI
TOPOGRAFICHE ………….
OGNI GRUPPO SI E’ OCCUPATO DI OGNI SINGOLO ARGOMENTO
STORICI
DELLA
RELIGIONE
LA STORIA
DELL’ALIMENTAZIONE
ALTO MEDIOEVO
Relativi a questo periodo sono le
≈ Attività agricole e l’allevamento nel
monastero di S. Stefano in Lucania
≈ Le “ville” intorno al nucleo urbano.
LA DIFFUSIONE DEL MONACHESIMO
Nel IV secolo,nell’Oriente Cristiano,cominciò a
propagarsi diffusamente il Monachesimo che
grande Impulso ebbe nel 500 con la regola
scritta da S. Benedetto nativo di Norcia,il quale
disseminò di monasteri l’Italia Centro
Meridionale:
A Cassino insieme ai suoi fedeli discepoli fondò
una nuova comunità sotto la guida di un solo
monaco, l’abate.
I Cenobiti abitavano in edifici comuni,erano
soggetti a orari comuni e a lavori prestabiliti da
svolgere.
La regola di S. Benedetto è nota per il binomio “ora et labora” (
prega e lavora ): il lavoro manuale è concepito secondo una
nuova concezione, non come obbligo servile, ma come
occupazione santificante,essenziale nella vita conventuale,
poiché ha il fine di provvedere al proprio sostentamento.
La giornata del
monaco
benedettino
Oltre che come
centri spirituali e
politici, i
monasteri furono
pERCIO’ ImpORTANTI
anche
economicamente,
poiché il loro
grande
PATRIMONIO
FONDIARIO
favoriva la
SPERIMENTAZIONE
DI
NUOVE TECNICHE
AGRICOLE.
IL MONASTERO DI S. STEFANO
IN LUCANIA
E’ la testimonianza della diffusione del
Monachesimo ad Atessa,intorno al VI
Secolo.
Questo doveva avere una grandissima
estensione Territoriale che comprendeva
tutto il territorio attuale di Atessa:
“IL CASTELLO DI ATESSA, S. MARCO,
CARAPELLE, CAPRAGRASSA”
( contrade ) “S. CRISTOFORO,MONTE
CALVO”
La sede della fondazione era stata scelta in una
località tranquilla,rurale,ricca di acqua, che
si prestasse a essere disboscata e
bonificata,coltivata e irrigata.
I complessi monastici oltre a possedere la chiesa
avevano il refettorio,la sala capitolare,il
parlatorio,la biblioteca e le abitazioni dei
monaci intorno al chiostro.
A queste si aggiungevano le strutture destinate
alle attività produttive e di servizio:
CONCERIE,TINTORIE,CANTINE,
GRANAI,STALLE,FORNO,
GHIACCIAIA oltre agli orti e i
frutteti
Come si deduce anche dai documenti su S.
Stefano.
GLI AMBIENTI DEL MONASTERO
Il monastero possedeva pertanto tutto ciò che su
queste terre si trovava, in particolare
“MASSERIE, STALLE, BUOI, PASCOLI,
MULINI, ACQUE” ma anche “PALUDI” e
ogni tipo di edificio.
Gli abitanti e i suoi territori si occupavano
prevalentemente di AGRICOLTURA e
ALLEVAMENTO
Già nell’829,i terreni del monastero di S.
Stefano cominciano ad essere acquistati da
privati.
Nel 1200 Santo Stefano comincia a perdere
prestigio territoriale ed economico
LE “ VILLE ” INTORNO AL NUCLEO
URBANO
Al fianco del villaggio costituito da
poche case e dal monastero,
sorgevano talora edifici più
solidi e spaziosi le Ville o Casali
dove vivevano i proprietari
terrieri, un gruppo formato da
ben pochi membri, l’agiatezza
derivava dal possesso di vasti
terreni lavorati dai coloni,
contadini.
Questi abitavano in case sparse di
legno o di pietra oppure raccolte
intorno ad un castello o una
chiesa.
Ogni colono riceveva in affitto un
manso cioè un podere grande
quanto bastava per mantenere
una famiglia in cambio doveva
consegnare al signore una certa
quantità di prodotti ed eseguire
Vari documenti testimoniano che queste ville o casali,
prima alle dipendenze del monastero, vengono
acquistati da signori che li annettono al territorio di
Atessa, al suo castello o alla sua chiesa principale,
S.Leucio…..
“il castello e la villa chiamati Piano, altre ville e chiese
che si trovano nei confini e possono usufruire del
fiume Osento…… i casali di S.Leuterio, Casal Vecchio,
Casal Rinforziato una parte di casale Sant’Amico e
oltre ai torrenti Appello Pianello….. di terreni di
notevole estensione comprendenti frutteti, vigne,
edifici, fonti, e d’uso delle acque per complessivi “
2800 moggi”.
ILLUSTRAZIONI
DEGLI ALIMENTI PRODOTTI
NEL TERRITORIO DI SANTO
STEFANO E NELLE VILLE
BASSO MEDIOEVO
-Permane il sistema feudale fino al
1304, la produzione agricola
rimane la stessa.
-Atessa diventa libera universitas e
si incrementano i mercati.
TASSE FEUDALI
NEL 1304 ATESSA RIESCE A LIBERARSI DEL
CRUDELE FEUDATARIO, ADEMARIO MARAMONTE,
E CHIEDE A CARLO II D’ANGIO’ DI ENTRARE A FAR
PARTE DEL REGIO DEMANIO SENZA
PIU’ SOTTOSTARE A FEUDATARI.
CARLO II ACCONSENTE, MA ATESSA DEVE VRSARE
LA SOMMA DI 2000 ONCE ENTRO 8 MESI……….MA…….
TERMINERA’ DI PAGARE DOPO 14 ANNI, 7 MESI E 3 GIORNI.
LA RICHIESTA DI UNA TALE SOMMA PROVOCO’ LA
TASSAZIONE DI MOLTI PRODOTTI ALIMENTARI E NON DI CUI
ABBIAMO TESTIMONIANZA IN UN IMPORTANTISSSSSSSIMO
DOCUMENTO………
Nel 1309 uno statuto che conferma l’ordinamento
fiscale dell’Università ci informa dei beni che vengono
commerciati ad Atessa, tra questi anche i beni
alimentari:
- Rotolo di carne di maiale,
- Castrato di pecora
- Frumento
- Orzo
- Ceci
- Fave
- Sale
- Lino
- Formaggio
- Lana
- Lardo
- Miele
- Bue
- Vacca
- Giumenta
- Cavallo
- Puledro
- Mulo
- Asino
- Pecora
- Capra
- Ariete
- Porco
- Vino
GRAFICO sulla TASSAZIONE
DELLE MERCI IN GRANI
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