ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO
“CIAMPOLI-SPAVENTA”
Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di primo grado statale
Istituto Tecnico Economico
Scuola Secondaria di Secondo grado
Istituto Tecnico Economico
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Liceo Scientifico
Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitario
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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
SEDE CENTRALE
Via Ciampoli, n. 1 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 865453
Fax 0872 866596
[email protected]
Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico
Ciampoli venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
previo appuntamento
Spaventa martedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
previo appuntamento
Orario di ricevimento del collaboratore vicario del
Dirigente scolastico
Lunedì e giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Previo appuntamento
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico
Tutti i giorni dalle 11.30 alle 13.00
Lunedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00
E-mail Segreteria Istituto
[email protected]
Sito web
www.omnicomprensivoatessa.govit
Scuola dell‟Infanzia
Rione meridionale
Piana La Fara
San Luca
Aia Santa Maria Rocconi
Via Rione meridionale, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 850487
Fax 0872 362164
[email protected]
Via del Sangro, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 895204
[email protected]
Via San Luca, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 897497
[email protected]
Via Aia Santa Maria, 66041 Atessa (CH)
Tel.0872 850480
[email protected]
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Fonte Cicala
Via D. Ciampoli, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 866406
[email protected]
Scuola Primaria
Monte San Silvestro
Via Ennio Flaiano, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 895205
3881299001
[email protected]
Piana La Fara
Via Del Sangro, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 888475
[email protected]
Capoluogo
Via Luigi Cinalli, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 866223
[email protected]
Rione Santa Maria
Via Rione Santa Maria, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 850483
[email protected]
Scuole secondarie di primo grado
Sede di Atessa
Sede di Montemarcone
Via Ciampoli, n. 1 66041 Atessa (CH)
Tel.0872 865453
Fax 0872 866596
[email protected]
Via Flaiano, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 897981
Fax
[email protected]
Scuola secondaria di secondo grado
Istituto Tecnico Economico
Liceo Scientifico
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Istituto Professionale Servizi Socio Sanitario
Via Della Stazione, n.9, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 865696
Fax 0872 850325
[email protected]
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ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO
“CIAMPOLI-SPAVENTA”
Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di primo e secondo grado statale
INDICE
Informazioni
Due storie una sola scuola
Ciampoli – Spaventa
Contesto socio – economico
Premessa
Condizioni ambientali e sicurezza nella scuola
Organigramma
Traguardi fissati e risultati attesi
Progettazione curricolare
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
Progetti attuati nei vari ordini di scuola
Scuola dell‟infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
Progetti Verticali
Visite guidate
Scuola dell‟infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria si secondo grado
Progettazione organizzativa
Calendario scolastico
Orario settimanale
Flessibilità dell‟orario scolastico
Flessibilità del gruppo classe
Funzionamento dei Consigli
Programmazione curricolare
Funzionamento della mensa
Trasporto alunni
Rapporti scuola famiglia
Patto scuola – famiglia
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34
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37
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Utilizzazione di spazi e mezzi
Integrazione
Orientamento scolastico e professionale
Aggiornamento e formazione
Ampliamento dell‟offerta formativa
Individuazione delle funzioni strumentali al POF
Valutazione dei risultati
Autovalutazione dell‟Istituto
Valutazione dei risultati dell‟attività
didattica
Criteri per la valutazione delle prove di verifica
scuola secondaria di primo grado
scuola secondaria di secondo grado
Esami
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
Curricolo verticale
Finalità e competenze
Scuola dell‟infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
Scuola primaria
Griglia osservazione comportamenti
Griglia attribuzione voti
Scheda di valutazione: indicatori
Primaria
Secondaria di primo grado
Secondaria di secondo grado
pag.
pag.
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pag.
74
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79
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ALLEGATI
Struttura organizzativa
Collegio Docenti
Progetti
Patto educativo di corresponsabilità
Azioni di intervento e strumenti per alunni con bisogni educativi speciali
Piano annuale di inclusione a.s.2014/2015
Regolamento d‟Istituto
Regolamento di disciplina
Programmazioni didattiche
Organigramma incarichi di sicurezza
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DUE STORIE UNA SOLA SCUOLA
IL “CIAMPOLI- SPAVENTA”
LA STORIA DELL‟ “ISTITUTO COMPRENSIVO D. CIAMPOLI”
L‟Istituto Comprensivo di Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado
Statale “Domenico Ciampoli” è il risultato di alcune trasformazioni avvenute dopo il 12
ottobre 1944, quando ad Atessa nasce la Scuola Media Statale che, nel 1949 viene
intitolata alla figura del nostro illustre concittadino Domenico Ciampoli. In questi anni
esiste già la Scuola di Avviamento Professionale e la presenza di più istituti di istruzione
post-elementare evidenzia come il nostro paese sia stato sempre sensibile alla vita
culturale anche in periodi storici difficili, come quello della Seconda guerra mondiale.
Tale sensibilità è avvalorata dall‟istituzione di Scuole in tempi ancor più lontani, quando
le regioni centro-meridionali versavano in situazioni di notevole arretratezza. La prima
scuola pubblica nasce, infatti, ad Atessa nel 1789, mentre nel 1921 viene aperta la Scuola
Tecnica Comunale divenuta, in seguito alla riforma del Ministro Giovanni Gentile,
Scuola Complementare Comunale e, nel 1924, Scuola Complementare Regia, cioè
statale. Tale scuola, su richiesta del Collegio dei Professori e con decreto del Re Vittorio
Emanuele III, viene intitolata a Dante Alighieri. La Scuola Complementare Regia, in
seguito a riforme attuate durante il periodo fascista, si trasforma nella Scuola di
Avviamento Professionale, che resta in vita fino a quando, con la Legge n. 1859 del 31
dicembre 1962, viene istituita la Scuola Media Unica.
La Scuola Media Statale “Ciampoli”, che comprendeva le sezioni staccate di Bomba,
Casalanguida e Montemarcone, in seguito al dimensionamento delle scuole nel gennaio
1999 diviene “Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media”,
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conservando la sola sezione staccata di scuola media di Montemarcone e inglobando la
Scuola Materna di Fonte Cicala e la Scuola Elementare di Rione Santa Maria.
Con la recente riforma della scuola assume la denominazione di Istituto Comprensivo di
Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Statale.
A partire dall‟anno scolastico 2012-2013, per via del dimensionamento della rete
scolastica disposto con delibera della Giunta Regionale n. 954 del 29.12.2011, esso ha
accorpato il Circolo didattico di Atessa, che comprende vari plessi di Scuola
dell‟Infanzia e di Scuola Primaria, dislocati sul territorio.
LA STORIA DELL‟ “ISTITUTO D‟ISTRUZIONE SUPERIORE S. SPAVENTA”
Atessa, il cui territorio è il più esteso fra tutti i comuni della provincia di Chieti, a partire
dagli anni settanta ha vissuto un intenso sviluppo economico, legato alla nascita di
piccole, medie e grandi industrie, nonché ad imprese che forniscono servizi. A questa
trasformazione della struttura economica ha corrisposto, allo stesso tempo, un
cambiamento culturale e sociale, influenzato anche dall‟evoluzione tecnologica, dai mass
– media, dall‟intensificarsi del dibattito culturale nell‟ambito sociale e nelle istituzioni.
In tale contesto, ricco di potenzialità, nell‟anno scolastico 1960-61, nasce l‟Istituto
Tecnico Commerciale ad indirizzo amministrativo come sezione staccata dell‟Istituto
Commerciale Statale di Lanciano. Il costante aumento delle iscrizioni permise, nell‟anno
scolastico 1971-72, di ottenere l‟autonomia amministrativa. Successivamente, negli anni
1972-73, fu aggregata la sezione staccata dell‟Istituto Commerciale di Casalbordino fino
al Iº settembre 1994.
L‟Istituto Professionale per i Servizi Commerciali di Atessa fu istituito nel 1960 come
sede coordinata dall‟Istituto “P. De Giorgio” di Lanciano: rappresentò la naturale
continuazione dell‟allora Scuola di Avviamento Professionale istituita nella città
nell‟immediato dopo-guerra, contemporaneamente alla Scuola Media “D. Ciampoli”.
Dobbiamo arrivare all‟anno scolastico 1994-95, quando questo Istituto, acquisendo
l‟autonomia dalla sede centrale di Lanciano, viene aggregato all‟Istituto Tecnico
Commerciale “S. Spaventa” già presente ad Atessa. Nel 1998 gli Istituti aggregati
vengono trasferiti nella nuova sede in via della Stazione. Dall‟anno scolastico 2008-2009
l‟Istituto Professionale per i Servizi Commerciali non è funzionante, per mancanza di un
numero sufficiente di iscritti.
A causa dalla mutata e più articolata fisionomia sociale e culturale venutasi a delineare
nel territorio atessano, per soddisfare i nuovi bisogni e le ulteriori richieste di
formazione, è stata istituita, dall‟anno scolastico 2005-06, presso la medesima sede
dell‟Istituto Superiore “S. Spaventa”, una sezione di Liceo Scientifico. Con
l‟introduzione del nuovo indirizzo l‟Istituto può rispondere a molteplici esigenze:
 di corrispondere alle aspettative di un‟utenza sempre più esigente attraverso
un‟offerta formativa più ampia ed articolata di quella precedente;
 di incentivare gli studi in campo scientifico e tecnologico;
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 di assicurare una maggiore utilizzazione delle tecnologie dell‟informazione e
della comunicazione;
 di potenziare l‟apprendimento delle lingue straniere;
 di valorizzare scambi di esperienze e di collaborazioni tra i diversi indirizzi e
percorsi;
 di creare continuità culturale, suscitando interessi e valorizzando le doti naturali
dei giovani, per far sì che scelgano i percorsi formativi più adatti a conciliare le
vocazioni personali e le possibilità occupazionali, riuscendo a costruire i propri
progetti di vita e di lavoro.
A partire dall‟anno scolastico 2009-2010, inoltre, l‟Istituto si è arricchito anche di
una sezione di Liceo classico (già presente ad Atessa come sede staccata del Liceo
classico di Lanciano) che attualmente non presenta iscritti.
Lo scorso anno scolastico l‟offerta formativa dell‟Istituto è stata ampliata con
l‟introduzione del Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate, opportunità che
garantisce un maggiore apporto di stimoli e competenze all‟intero Istituto e tiene conto
delle risorse e delle esigenze legate al territorio.
Dall‟ anno scolastico 2013 - 2014 l‟introduzione dell‟Istituto Professionale per i Servizi
Socio-Sanitari ha ulteriormente ampliato l‟Offerta Formativa, cogliendo criticamente i
mutamenti culturali, sociali, economici del territorio di appartenenza e soddisfacendo
l‟evoluzione dei relativi bisogni rilevati. In seguito alla riforma che ha investito la scuola
superiore gli Istituti presenti nella nostra scuola sono stati riordinati in relazione al
proprio assetto e potenziati secondo le norme contenute nei relativi regolamenti a partire
dalle classi prime.
Tutte le innovazioni che nel corso del tempo hanno coinvolto l‟Istituto Statale di
Istruzione Superiore “S Spaventa” dimostrano quanto questa scuola non sia una realtà
statica, ma dinamica, avendo una naturale propensione per la ricerca del nuovo, con il
preciso e puntuale intento di realizzare una strategia del momento formativo che si ponga
in relazione e risponda alle esigenze dello sviluppo e del progresso della società, attenta,
per vocazione, ai bisogni individuali e sociali.
L'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Silvio Spaventa", ubicato in un edificio di
nuova costruzione modernamente attrezzato, si presenta come una scuola inserita nella
realtà locale, consapevolmente aperta ai nuovi modelli di istruzione che consentono di
alternare momenti di formazione a momenti di lavoro, di svago, di impegno sociale ed in
grado di affrontare in maniera tempestiva e competente i cambiamenti di una realtà in
continua evoluzione.
Nell‟anno scolastico 2014/2015 nasce l‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli Spaventa”.
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Il contesto socio-economico
Negli ultimi decenni, sul nostro territorio, sono avvenute trasformazioni profonde che vanno ad
intrecciarsi con le trasformazioni generali determinate dalle innovazioni tecnologiche e dal fenomeno
della cosiddetta “globalizzazione”. A questi due principali fattori di cambiamento se ne aggiungono
altri, quali l‟ampliamento dell‟Europa, l‟aumento dell‟età media della popolazione, il crescente flusso
migratorio, l‟alto livello di disoccupazione associato al crescente rischio di emarginazione sociale. In
questo quadro, le Istituzioni sono impegnate ad individuare e ad assicurare ai cittadini di domani le
nuove competenze necessarie per operare in una società basata sempre più su una conoscenza
competitiva e dinamica del mondo.
Il sistema scolastico è dunque chiamato a giocare un ruolo nuovo e sempre più strategico: conciliare
la dimensione competitiva di una società che promuove l‟eccellenza, l‟efficienza e la diversità con la
dimensione cooperativa, che sostiene la giustizia sociale, le pari opportunità, la solidarietà e la
tolleranza. Il tutto sulla base di una funzione educativa sempre più ampia, aperta ed integrata al contesto
sociale ed economico di riferimento.
Il vasto territorio nel quale opera la nostra scuola si presenta variegato e complesso, con specificità
culturali e sociali di grande valenza. Pregevoli sono le testimonianze storiche del passato che, insieme
alle scoperte archeologiche più recenti, danno lustro al nostro paese e ne arricchiscono la storia. La
presenza di chiese e conventi, intra ed extra moenia, i musei, la biblioteca, gli altri centri di interesse
culturale e le varie associazioni operanti sul nostro territorio costituiscono l‟identità culturale del nostro
paese e della memoria collettiva; essi, inoltre, unitamente alle strutture ricreative e ricettive presenti,
offrono ai cittadini la possibilità di vivere momenti di aggregazione, di svago, di sport e movimento,
secondo i moderni stili di vita.
La conformazione del territorio ha influenzato in maniera rilevante la distribuzione demografica e le
attività lavorative. Il diffondersi delle industrie, nella zona pedecollinare, ha prodotto una notevole
trasformazione nel nostro contesto socio-economico: nel giro di pochi decenni, si è infatti passati da
un‟economia prevalentemente agricola ad uno sviluppo industriale largamente diffuso, con consistenti
vantaggi economici per le famiglie.
L‟accresciuto benessere economico, tuttavia, non è sempre accompagnato da un innalzamento del
livello socio-culturale delle nuove generazioni con conseguenti problemi di ordine sociale e culturale.
Problemi ancor più complessi se si considera la crisi economica internazionale e il crescente
fenomeno immigratorio, che va ha determinato l‟introduzione nel territorio di nuclei familiari sempre
più consistenti, provenienti non solo dai paesi dell‟Est europeo e del Nord Africa, ma anche dalle
regioni a noi limitrofe, quali la Campania e la Puglia. In questo contesto la scuola è chiamata, più di
ogni altra istituzione, a rivolgere profonda attenzione a ciò che accade, per essere in grado di attuare
adeguatamente l‟accoglienza e l‟integrazione sociale e culturale di tutti gli alunni. Va inoltre rilevato
che, pur essendo cresciuto il livello di scolarizzazione delle famiglie, molti ragazzi mostrano difficoltà
nell‟impegno riflessivo, nell‟attenzione e nell‟ascolto, anche a causa di una limitata presenza a casa dei
genitori stessi, impegnati nel lavoro quasi a tempo pieno e spesso separati e di un uso poco razionale
degli strumenti elettronici e multimediali con ricadute negative sulla capacità di riflessione e/o di
concentrazione.
Il Piano dell‟offerta formativa vuol essere una risposta concreta a questi problemi e, nel contempo,
una sfida educativa, capace di dare senso all‟azione didattica ed efficacia al progetto globale di
formazione culturale dell‟individuo.
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Premessa
Il Piano dell‟offerta formativa (POF) è il documento con cui la scuola si definisce nei confronti delle
famiglie, degli studenti e della realtà locale.
Rappresenta l‟identità culturale dell‟istituzione scolastica, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole
realizzare, utilizzando l‟insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed
economiche a disposizione, valorizzandole al massimo, per creare rapporti interni costruttivi e capaci di
interagire con la realtà esterna.
In tale ottica, si configura come uno strumento flessibile, trasparente, aperto, soggetto ad eventuali
modifiche ed aggiornamenti per meglio rispondere alle richieste del sistema formativo ed
organizzativo della scuola.
Il POF viene deliberato e reso operativo dal Collegio dei Docenti e viene, inoltre, verificato attraverso
un processo di autovalutazione interna, in itinere e a conclusione di ogni anno scolastico.
Il nostro Piano
Il Piano dell’offerta formativa elaborato dall‟Istituto, con il contributo di tutte le sue componenti,
vuole garantire la risposta adeguata alle sempre nuove esigenze della scuola ed è espressione della
identità culturale e progettuale dell‟Istituto stesso. Identità che si configura nella flessibilità
dell’organizzazione; nelle scelte didattiche innovative e al passo con le riforme; nella collegialità
realizzata anche attraverso le forme di partecipazione dei docenti a dipartimenti e a gruppi di lavoro;
nella responsabilità relativa alla fattibilità della progettazione, ai processi decisionali, alla trasparenza
ed alla produzione e diffusione della documentazione, anche attraverso il web; nella integrazione
riconducibile alla coerenza progettuale ed alla relazione costruttiva e funzionale della scuola con il
territorio, con il quale l‟Istituto interagisce, attraverso Protocolli di intesa, Convenzioni, Accordi di
programma e di rete stipulati con gli Enti locali, altre scuole, Università, istituzioni varie.
Il Piano elaborato dall‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli - Spaventa” è in linea con le finalità
imprescindibili dell‟educazione e della formazione degli alunni, mediante la conoscenza della pluralità
dei linguaggi, di cui è variegata la società attuale. Esso è, infatti, connotato dalla personalizzazione
dell’insegnamento e dall’inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali attraverso la
valorizzazione delle intelligenze multiple. Si pone come finalità la formazione di persone critiche ed
autonome, capaci di operare scelte consapevoli nel rispetto degli altri ed avendo come obiettivo il bene
comune, mediante un percorso unitario integrato che si snoda fra i diversi ordini di scuola.
Tale percorso è favorito dalla realizzazione di progetti educativo – didattici finalizzati allo sviluppo
di atteggiamenti positivi, creativi e critici mediante la conoscenza e l‟uso dei diversi linguaggi, che
offrono a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e competenze in un contesto di
crescita globale ed armonico.
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Condizioni ambientali e sicurezza
nella scuola
Nell‟ambito della sicurezza, l‟Istituto, oltre a rispettare gli standard previsti dal D. L. 81/08 e
successive integrazioni e modifiche, si adopera per diffondere e radicare negli allievi e negli operatori
scolastici la cultura della prevenzione. Viene elaborato un piano di evacuazione che pianifica le
operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti
dall‟edificio e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di intervento. Il Dirigente
Scolastico designa le figure sensibili che sono chiamate a svolgere specifiche funzioni di prevenzione e
gestione dell‟emergenza. L‟Istituto aveva in precedenza redatto il “Documento per la valutazione dei
rischi” in data 23/10/2000, aggiornato nel corso degli anni con ultima revisione nell‟anno scolastico
2013-2014, per la progressiva messa a norma degli impianti e per l‟adeguamento delle strutture,
attivandosi a rappresentare all‟Amministrazione Comunale le carenze che le sedi dell‟Istituto
evidenziavano, anche attraverso incontri periodici con il Responsabile della “Sicurezza, Prevenzione e
Protezione” e l‟Amministrazione stessa.
Rapporti tra l’Istituto
Omnicomprensivo e il territorio
Accordi con l‟Amministrazione
Funzionamento della scuola
Finanziamenti per attività che qualificano il
comunale
Rapporti di collaborazione
Ambiente e industria
Accordi e convenzioni
servizio scolastico
Arma dei Carabinieri
Vigili del fuoco
Protezione Civile
Associazioni culturali
Cooperative
ASL
Associazioni sportive
BCC Sangro Teatina Atessa
Pro loco
Teatro
Museo
Associazioni ambientaliste
Stage conoscitivi
Università per tirocinio formativo
Scuole in rete
POFSE Abruzzo 2007 – 2013
Corsi di aggiornamento
Biblioteca
BPER Banca popolare dell‟Emilia Romagna
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ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa ROSINA CARTA
COLLABORATORI
Prof.ssa Anna Rucci
Primo collaboratore
dell‟Istituto
Prof. Antonio Zizi
De Laurentiis Nella Rosa
Secondo collaboratore del
Dirigente scolastico
D.S.G.A.
Collaboratori del Dirigente
Direttrice dei Servizi
Generali e Amministrativi
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici
Camiscia Nicoletta
Carpineta Secondina
Chiavaro Marisa
Ciccarelli Flavia
Cimini Rosanna
D‟Ettorre Anna
Di Cuollo Emilio
Lannutti Anna
Marchetti Luisa
Nasuti Angela
Berardinelli Antonietta
Braccia Marilena
Chiavaro Alfonsina
Cicchini Rosina
Coletta Concetta
Costantini Regina
D‟Alò Agnese
D‟Orazio Matilde
D‟Ovidio Paola
Di Donato Maria
Di Fabrizio Maris Grazia
Di Stefano Rosanna
Fioriti Carolina
Gentile Antonietta
Impicciatore Ida
Larcinese Silvana Cristina
Loreto Antonia
Marocco Clara
Olivieri Mario
Paterra Anna Lucia
Pili Liliana
Ranieri Nicola
Scalella Miranda
Sciorilli Antonio
Troilo Angela Lina
Troilo Domenico
Varrenti Rosa Giuseppina
Zinni Lea
Zinni Luciana
Contabilità e amministrazione,
Personale, Alunni Protocollo
12
Responsabili Di Plesso
(Scuola dell‟Infanzia)
Responsabili di plesso
(Scuola Primaria)
Responsabili di plesso
(Scuola secondaria di primo
grado)
Referente per la scuola
secondaria di secondo
grado
Funzioni Strumentali al
piano dell‟offerta formativa
Pesce Istria Maria
Referente Scuola Dell‟ infanzia
Rosalina Piergiovanni
Domenica Tucci
Daniela D‟Ippolito
Maria Istria Pesce
Maria Rosaria Sciubba
Filomena Bomba
Assunta Di Francesco
Giovanna Giuliante
Giuseppina Carozza
Filomena Bomba
Anna Rucci
San Luca
Aia Santa Maria
Fonte Cicala
Rione Meridionale
Piana La Fara
Referente scuola Primaria
Piana La Fara
Atessa Capoluogo
Rione Santa Maria
Monte San Silvestro
Referente per la scuola
secondaria di primo grado
Sede di Atessa
Sede di Montemarcone
Responsabile ITE
Responsabile Liceo Scientifico
Responsabile Socio Sanitario
AREA 1 : Gestione del piano
dell‟offerta formativa
AREA 2: Valutazione degli
apprendimenti degli alunni e
supporto al lavoro dei docenti
AREA 3 : Coordinamento e
gestione nell‟utilizzo delle
nuove tecnologie multimediali,
aggiornamento sito web
AREA 4: Continuità educativa
e orientamento scolastico
Anna Tucci
Clara Montefalcone
Mariangela Menna
Marilena Cericola
Marianna Lannutti
Raffaella Tozzi
Mery Gallucci
Gabriele D‟Alicarnasso
Sara Iachini
Maria Travaglini
Maria Angelucci
Di Nella Maria Rosa
AREA 5: Integrazione,
rapporto con gli enti e supporto
all‟area del sostegno – BES.
Dipartimenti disciplinari
Linguistico
(lingua italiana, storia,
geografia,
approfondimento)
Lingue straniere
(Lingua inglese, lingua
francese, lingua spagnola)
Scientifico tecnologico
(matematica, scienze,
tecnologia, informatica,
fisica)
Altri linguaggi espressivi
(arte e immagine, musica,
religione, scienze motorie)
Membri del dipartimento
Tutti i docenti dell‟istituto
dell‟area in oggetto
Tutti i docenti dell‟istituto
dell‟area in oggetto
Tutti i docenti dell‟istituto
dell‟area in oggetto
Tutti i docenti dell‟istituto
dell‟area in oggetto
13
Economico aziendale
(Economia aziendale,
diritto, economia, scienze
delle finanze
Sostegno
(docenti di sostegno)
Gruppi di lavoro
Tutti i docenti dell‟istituto
dell‟area in oggetto
Lannutti Marianna
Di Pretoro Maria Rita
Picciotti Anna
Tucci Rosanna
Di Marsilio Giuseppina
Tobianchi Anna Maria
Leone Maria Grazia
Ciccarelli Elena
Menna Maria Domenica
Petrullo Rossi Giovanna
Piergiovanni Rosalina
D‟Auria teresa
Di Pasquale Ida
Giuliante Giovanna (osservatore
esterno)
Lolli Layla
Iachini Sara
Fidelibus Adele
Musacchio Maria Luisa
Carunchio Maria Lucia
Cinquina Maria Pia
Bellomo Silvana
Giarrocco Nicolina
Petrullo Rossi Giovanna
Liberatore Maria Pia
Di Nanno Elisabetta
Giuliante Giovanna
Rosato Carla
Felice Anna Maria
Di Marsilio Giuseppina
Lizzi Ersilia
Tozzi Raffaella
Cericola Marilena
Menna Mariangela
Giuliante Giovanna
Pesce Maria Istria
Gallucci Mery
Carunchio Maria Lucia
De Grandis Carmela
Lannutti Marianna
De Palma Nicoletta
Scuola secondaria di secondo grado
Zizi Antonio
Scuola superiore di primo grado
Di Nella Maria Rosa
Scuola dell‟infanzia e primaria
Tutti i docenti di sostegno
dell‟istituto
Gruppo di lavoro per la
gestione del POF
Gruppo di lavoro Curricolo
verticale
Gruppo di lavoro Continuità e
orientamento
Gruppo di lavoro valutazione e
autovalutazione d‟Istituto
Commissione elettorale
Gruppo H
14
Falasca Katia
Longhi Giovanni
Guglielmi Fulvio
Talone Graziella
Castelfranco Pia
Zizi Antonio
Montefalcone Clara
De Francesco Maria Assunta
Carozza Giuseppina
Giuliante Giovanna
Bomba Filomena
Braccia
Felice Anna Maria
Di Nella Maria Rosa
Gruppo GLI
Responsabili di settori specifici
Zizi Antonio
Scuola secondaria di primo grado
Impicciatore Luigi
Scuola secondaria di secondo grado
Menna Maria Domenica
Scuola secondaria di primo grado
De Simone Fiorella
Scuola secondaria di secondo grado
Petrullo Rossi Giovanna
Scuola primaria
Vitelli Guido
Scuola secondaria di primo grado
D‟Alicarnasso Gabriele
Scuola secondaria di secondo grado
Attanasio Francesca
Scuola secondaria di primo grado
D‟Alicarnasso Gabriele
Scuola secondaria di secondo grado
(Liceo e IPSS)
Guglielmi Fulvio
Scuola secondaria di secondo grado
(ITE)
Tenaglia Maria Elena
Scuola primaria
Pili Claudia
Scuola secondaria di primo grado
Lisanti Rosa Maria
Scuola secondaria di secondo grado
Attanasio Francesca
Cocco Pinelli Antonio
Pellicciotta Elena
Organizzazione visite e viaggi
di istruzione
Educazione alla salute
Educazione stradale
Registro elettronico
Laboratorio linguistico
Laboratorio di informatica
Scuola secondaria di primo
grado Atessa
Laboratorio di informatica
Scuola secondaria di primo
grado Montemarcone
Laboratorio di informatica
Scuola secondaria di secondo
grado
15
Musacchio Maria Luisa
Rossi Franca
Picciotti Anna Teresa
Scuola secondaria di secondo grado
Attanasio Francesca
Scuola secondaria di primo grado
Tenaglia Maria Elena
Scuola primaria e secondaria di primo
grado
Verna Barbara
Scuola secondaria di secondo grado
Docenti:
Castelfranco Pia
Carunchio Maria Lucia
Lizzi Ersilia
Genitori:
Totaro Ennio
Gargarella Marisa
Di Iorio Vincenzo
Scuola secondaria primo grado Atessa
Cirigliano Alessandro
Cocco Pinelli Antonio
Scuola secondaria di primo grado
Montemarcone
D‟Alicarnasso Gabriele
Scuola secondaria di secondo grado
Carozza Giuseppina
Scuola primaria tutti i plessi
Pachioli Vincenzo, Menna Mariangela
(ITE e IPSS)
De Luca Roberta, Cericola Marilena
(Liceo scientifico)
Rucci Anna, Zizi Antonio,
Montefalcone Clara
Secondaria di primo grado
Carozza Giuseppina, Bomba
Filomena, Di Francesco Assunta,
Giuliante Giovanna, Moretta Anita
(Scuola primaria)
Laboratorio scientifico scuola
secondaria di secondo grado
Laboratorio trattamento testi
scuola secondaria di secondo
grado
Biblioteca scuola secondaria di
secondo grado
Invalsi
Organo di Garanzia
Centro sportivo studentesco
Commissione orario
Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti/tutor docenti neoassunti in ruolo
Comitato valutazione
Elena Ciccarelli ,Anna Rucci
Membri effettivi
Scuola secondaria di primo grado
Marilena Cericola
Per la scuola secondaria di secondo
grado
Sulpizio Camilla Antonietta
Per la scuola primaria
Giuliante Giovanna, Liberatore
Membri supplenti
Maria Pia
16
Scuola secondaria di primo
grado sede di Atessa
Sede di Montemarcone
Sede di Montemarcone
Scuola primaria Monte San
Silvestro
Scuola Primaria Capoluogo
Scuola secondaria di
secondo grado
Falasca Katia
Tutor Menna Maria Domenica
Morelli Danila
Longhi Giovanni
Marrone Angelica
Tutor Montefalcone Clara
Tutor Gamberale Anna Maria
Tutor Di Nella Maria Rosa
Giovannangelo Valentina
Docente Iacovelli Francesco
Tutor Giuliante Giovanna
Tutor Castelfranco Pia
17
Traguardi fissati e risultati attesi
All‟interno dell‟Istituto Omnicomprensivo gli obiettivi formativi dei vari ordini di scuola sono
programmati come traguardi relativi alle aree di sviluppo del bambino e del ragazzo sul piano affettivo,
sociale, intellettuale, comportamentale e cognitivo.
I traguardi sono concepiti nella forma di atteggiamenti, di comportamenti, di abilità da sollecitare e da
promuovere. Essi riguardano la maturazione dell‟identità, la conquista dell‟autonomia, lo sviluppo delle
competenze attraverso l‟acquisizione di conoscenze, linguaggi e metodologie, l‟acquisizione della
capacità di comunicare e stare con gli altri per il progressivo inserimento nella società come
protagonista attivo.
La scuola promuove, in un percorso unitario, le opportunità per la formazione integrale dell‟alunno
come persona, in un processo di costruzione e di organizzazione di un sapere sempre più ampio e
approfondito.
Gli alunni sono guidati al raggiungimento dei suddetti traguardi e al miglioramento dei risultati,
anche attraverso attività di sostegno, di sviluppo e di recupero, con l‟adozione di flessibilità, di
compensazione e di nuove discipline.
Nell‟ambito dell‟orientamento scolastico ci si attende che l‟alunno maturi una coscienza di sé e della
realtà circostante, in vista delle scelte successive.
Mediante l‟attività progettuale, i traguardi vanno riferiti alla crescita umana e culturale degli allievi, alla
valorizzazione delle potenzialità, all‟arricchimento dei contenuti disciplinari, all‟acquisizione
dell‟atteggiamento di ricerca, allo sviluppo della creatività in contesti di insegnamento-apprendimento
piacevoli.
18
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Scuola Primaria
Al fine di costituire gli ambiti disciplinari da attribuire ai vari docenti, si prevede di dedicare ad ogni disciplina
il seguente numero di ore settimanali:
Scuole Primarie Rione S. Maria, Atessa Capoluogo, Piana La
Fara (dal lunedì al venerdì con 2 rientri pomeridiani)
Disciplina
Classe 1ª
Classe 2ª
Classi 3ª,
4ª, 5ª
Italiano
8 ore
7 ore
7 ore
Matematica
7 ore
7 ore
6 ore
Inglese
1 ora
2 ore
3 ore
Tecnologia
1 ora
1 ora
1 ora
Scienze
2 ore
2 ore
2 ore
Storia
2 ore
2 ore
2 ore
Geografia
2 ore
2 ore
2 ore
Arte e immagine
1 ora
1 ora
1 ora
Musica
1 ora
1 ora
1 ora
Scienze motorie e sportive
1 ora
1 ora
1 ora
Religione
2 ore
2 ore
2 ore
Totale monte ore
28 ore
28 ore
28 ore
discipline
Mensa
2 ore
2 ore
2 ore
Totale complessivo
30 ore
30 ore
30 ore
Scuola Primaria Monte San Silvestro
(dal lunedì al sabato)
Disciplina
Classe 1ª
Classe 2ª
Classi 3ª,
4ª, 5ª
Italiano
9 ore
8 ore
8 ore
Matematica
7 ore
7 ore
7 ore
Inglese
1 ora
2 ore
3 ore
Tecnologia
1 ora
1 ora
1 ora
Scienze
2 ore
2 ore
2 ore
Storia
2 ore
2 ore
2 ore
Geografia
2 ore
2 ore
2 ore
Arte e immagine
1 ora
1 ora
1 ora
Musica
1 ora
1 ora
1 ora
Scienze motorie e sportive
2 ore
2 ore
1 ore
Religione
2 ore
2 ore
2 ore
Totale monte ore
30 ore
30 ore
30 ore
disciplinare
Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, l‟orario settimanale della Scuola Primaria di Rione S. Maria, di
Atessa Capoluogo e di Piana La Fara comprende il monte ore delle discipline più e quelle dedicate alla mensa.
Per la Scuola di Monte San Silvestro il monte ore delle discipline, come riportato in tabella, è strutturato in 30
ore settimanali.
Le ore a disposizione sono finalizzate alle sostituzioni dei docenti assenti, al recupero e/o al
potenziamento delle diverse abilità, in particolare nelle discipline di italiano e matematica e alle attività
progettuali; esse, inoltre, vengono utilizzate anche per le attività alternative all‟ora di Religione Cattolica per i
bambini che non si avvalgono di tale disciplina.
19
Scuola Secondaria di primo grado
Articolazione
settimanale
singole discipline
Italiano, storia, geografia
Attività di approfondimento in materie letterarie
Inglese
Seconda lingua comunitaria: francese/spagnolo
Matematica e scienze
Tecnologia
Musica
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica
quantitativa
delle
9
1
3
2
6
2
2
2
2
1
Totale ore settimanali
30
A partire dall‟anno scolastico 2009/2010, sulla base di quanto previsto dall‟articolo 5,
comma 1, del D.L. 112/2008, della Legge 133/2008 e del D.P.R. n. 89 del 20/03/2009, l‟orario annuale
obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è strutturato per tutte le classi in 30 ore
settimanali, ripartite in sei giorni. Non si attuano rientri pomeridiani, tranne che per alcuni progetti
extracurricolari e per la sperimentazione.
Si precisa, inoltre, che la riforma della scuola, abolita la sperimentazione linguistica, ha introdotto per
tutte le classi lo studio della lingua inglese come prima lingua straniera. La seconda lingua
comunitaria adottata dall‟Istituto è il francese per tutte le classi della sede centrale di Atessa e lo
spagnolo per la sede di Montemarcone.
20
Scuola secondaria di secondo grado
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing
Strutturazione del percorso formativo:
Il Corso Amministrazione Finanza e Marketing è articolato in cinque anni e prevede
l‟insegnamento delle materie professionali sin dal primo anno, l‟ampliamento delle
discipline scientifiche e l‟insegnamento di due lingue straniere (Inglese e Francese)
dalla prima alla quinta classe.
Gli studenti saranno guidati a conoscere e applicare le tematiche e le procedure relative
a:
 macrofenomeni economico aziendali, nazionali ed internazionali
 normativa civilistica e fiscale
 sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, e
controllo della gestione anche con il ricorso a strumenti informatici e software
gestionali
 strumenti di marketing
Materie di studio nell’a.s. 2014/2015
ore
5°
anno
5^
1° biennio
1^
2^
2° biennio
3^
4^
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria
Matematica
Scienze integrate (Scienze della
Terra e Biologia)
Economia aziendale
Diritto ed economia
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività
alternative
Scienze integrate (Fisica Chimica)
Geografia
Diritto
Economia politica
Totale ore
2
3
3
4
2
3
3
4
2
3
3
3
2
3
3
3
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
6
7
7
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
2
3
2
3
3
3
32
3
2
32
3
2
32
Discipline
32
32
Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitari
Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia presso banche, pubbliche amministrazioni ed
imprese private; possibilità di esercitare la libera professione.
21
LICEO SCIENTIFICO
Diploma di Liceo Scientifico
Strutturazione del percorso formativo:
Il Liceo Scientifico, che prevede un percorso di studi della durata di cinque anni, per rispondere alle
esigenze di una società complessa volendo coniugare apertura alle innovazioni in ambito nazionale,
europeo e mondiale, con la salvaguardia dei valori propri dell‟identità locale, si propone di:
 offrire agli studenti una formazione completa, un servizio efficiente e consono alle loro
aspettative;
 orientare gli studenti a compiere scelte personali responsabili, rispondenti alle proprie
attitudini, maturate attraverso il processo scolastico, in vista del proseguimento degli studi
universitari e di un agevole inserimento nel mondo del lavoro;
 sviluppare le potenzialità che ogni allievo possiede, affinchè sia in grado di esprimere le
proprie attitudini, maturando nella conoscenza di sé.
MATERIE DI STUDIO NELL’A.S. 2014/2015
ore
5°
anno
5^
1° biennio
1^
2^
2° biennio
3^
4^
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
Filosofia
Storia e Geografia
Lingua e cultura
straniera
Matematica1
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali2
2
2
3
3
3
Discipline
Lingua e letteratura
italiana
Disegno e Storia
2
2
2
2
2
dell’Arte
Scienze motorie e
2
2
2
2
2
sportive
Religione cattolica o
1
1
1
1
1
attività alternative
Storia
2
2
2
Totale ore
27
27
30
30
30
Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.
Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;
formazione generale utile per l‟inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.
1
2
Con Informatica al primo Biennio
Biologia, Chimica e Scienze della Terra
22
LICEO SCIENTIFICO
Diploma di Liceo Scientifico Scienze Applicate
Strutturazione del percorso formativo:
Il Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate prevede un percorso di studi della durata di cinque
anni e fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate nel campo scientifico–tecnologico,
con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, all‟informatica e
alle loro applicazioni.
Gli studenti saranno guidati ad :
 apprendere concetti, principi e teorie scientifiche
 ricercare strategie atte a favorire la scoperta scientifica
 analizzare le strutture logiche e i modelli della ricerca scientifica
 individuare le caratteristiche e l‟apporto dei vari linguaggi
 saper utilizzare gli strumenti informatici ed essere consapevoli del ruolo della tecnologia
come mediazione tra scienza e vita quotidiana
MATERIE DI STUDIO NELL’A.S. 2014/2015
Discipline
Lingua e letteratura
italiana
1° biennio
1^
2^
ore
2° biennio
3^
4^
5° anno
5^
4
4
4
4
4
Lingua e cultura straniera
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica3
Informatica
3
3
3
3
3
3
3
5
2
4
2
2
2
4
2
2
2
4
2
2
2
4
2
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali4
3
4
5
5
5
Disegno e Storia dell’Arte
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività
alternative
Totale ore
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.
Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;
formazione generale utile per l‟inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.
3
4
Con Informatica al primo Biennio
Biologia, Chimica e Scienze della Terra
23
ISTITUTO PROFESSIONALE
Servizi Socio-Sanitari
Strutturazione del percorso formativo:
Il Corso Servizi Socio-Sanitari è articolato in cinque anni ed è caratterizzato dallo studio di quelle discipline
che consentono di acquisire le competenze specifiche per poter agire con autonomia e responsabilità nel sistema
delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e la altre figure professionali coinvolte nei processi di
lavoro.
Gli studenti a conclusione del percorso di studio saranno in grado di :
 collaborare alla gestione di progetti di un‟impresa sociale;
 essere esperto di igiene, di alimentazione e di sicurezza al fine di promuovere un corretto stile di vita
delle persone;
 essere esperto di tecniche di animazione sociale;
 essere esperto nella tutela della persona con disabilità ed il suo nucleo famigliare;
 essere capace di promuovere reti di supporto all‟inclusione sociale;
 acquisire capacità di gestione dell‟impresa socio-sanitaria.
Materie di studio nell’a.s. 2014/2015
Discipline
Lingua e letteratura
italiana
Storia
Lingua inglese
Seconda lingua
comunitaria
Matematica
Scienze integrate (Scienze
della Terra e Biologia)
Diritto ed economia
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o
attività alternative
Scienze integrate
(Chimica)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze Umane e Sociali
Storia dell’arte ed
espressioni grafiche
Educazione musicale
Metodologie operative
Igiene e cultura medicosanitario
Psicologia generale ed
applicata
Diritto e pratica
commerciale, legislazione
socio-sanitaria
Tecnica amministrativa ed
economia sociale
Geografia
Totale ore
1° biennio
1^
2^
ore
2° biennio
3^
4^
5° anno
5^
4
4
4
4
4
2
3
2
3
2
3
2
3
2
3
2
2
3
3
3
4
4
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
4
4
4
4
5
5
3
3
3
2
2
32
32
2
2
4
4
2
2
32
2
2
1
33
3
32
24
Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie
Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia nellepubbliche amministrazioni ed imprese private; possibilità di
esercitare la libera professione.
25
Progetti
attuati nei vari ordini di scuola
N.
Progetti
Classi coinvolte
Docente
responsabile
SCUOLA DELL’INFANZIA
1
Accoglienza ”A scuola tutti insieme”
Tutte
Fattore
2
“La strada e i segnali”
Tutte
Pesce
3
Musico terapia
Tutte
Esperto esterno
4
“English is funny”
Bambini ultimo anno
Di Mele
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA MONTE SAN SILVESTRO
1
Imparo a leggere, scrivere e contare
2
3
4
5
“Io e te, insieme per…”
“Amico libro”
“Gioco – Sport” (CONI)
Progetto “Solidarietà”
Prime in difficoltà di
apprendimento
Tutte
II A – II B
Tutte
Tutte
Pecorelli
Bomba
De Laurentis
Carozza
Sulpizio
SCUOLA PRIMARIA RIONE SANTA MARIA
1
Libri da ascoltare e da leggere
IA–IB
Liberatore
2
Educazione al patrimonio culturale
IV A – IV B
Tobianchi
3
“Saranno lettori”
IV A – IV B
Tobianchi
4
“I valori scendono in campo”
Terze
Carozza
5
“Per un mondo migliore”
IIA – IIIB
Giarrocco
6
“Io e il territorio: leggo, conosco,
VA – V B
Pellicciotti
Tutte
Tenaglia
Terza
Tutte
Varrenti
Tenaglia
Giarrocco
Vannelli
Di Francesco
Carozza
rappresento”
SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA
1
2
3
4
5
Alimentazione Conad: la lezione vien
mangiando
Laboratorio logico matematico
Laboratorio di informatica
Recupero e consolidamento italiano e
matematica
“Riambientiamoci”
“Gioco – Sport” (CONI)
Tutte
Tutte
26
SCUOLA PRIMARIA ATESSA CAPOLUOGO
Tutte
Giuliante
Tutte
Giuliante
3
4
5
5
6
Giornalino di plesso “La Gazzetta del
Grembiule”
“ A Scuola senza zaino” per una scuola
comunità
“Gioco – Sport” (CONI)
Giochiamo con la musica
Musicando
Terre rubate diritti violati
Lettura
Tutte
IVA / IVB
IA / IB
5A / 5B
Tutte
7
8
I valori scendono in campo
Educazione stradale
Terze
IV e V
Carozza
Castellano / D‟Auria
Di Pasquale
Giuliante
Moretta/Ranalli/De
Laurentiis/Tenaglia
Carozza
Petrullo
1
2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ATESSA
1
Accoglienza
Tutte
Tucci
2
Orientamento
Classi terze
Iachini
3
Progetto Lettura “Un libro per…”
Tutte
Tucci
4
“Ragazzi in musica”
Tutte
Zizi
5
Progetto “Neve”
Classi prime e seconde
Cirigliano - Zizi
6
Progetto Solidarietà “Tante gocce …”
Tutte le classi
Grappasonno
7
Corso di lingua latina
Terze
Ciccarelli
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO –
MONTEMARCONE
1
Accoglienza
Tutte
Tucci
2
Orientamento
Classi terze
Iachini
3
Progetto Lettura “Un libro per…”
Tutte
Tucci
4
Giochi sportivi studenteschi
Tutte
Tano
5
Dalla scuola nel mondo con occhi nuovi
Tutte
Tozzi
6
Progetto “Neve”
Classi prime e seconde
Cirigliano - Zizi
7
C‟era una volta il latino
Terze
achini
27
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO –
ATESSA
1
ECDL Patente Europea Del computer
2
Corso PET (Preliminary English
Test)
Orientamento (in “entrata” e in
“uscita”)
3
Alunni, personale docente ed
ATA dell‟Istituto e corsisti
esterni
Tutte le classi
Il D.S. Prof.ssa Carta
Rosina
Carunchio Maria
Lucia
Cinquina Maria Pia
Fidelibus Adele
Musacchio Maria
Luisa
Vitelli Tommaso
Fidelibus Adele
4
Lezione di nuoto
Alunni, genitori e insegnanti
delle classi terze delle scuole
secondarie di primo grado;
alunni delle classi terze,
quarte e quinte delle scuole
secondarie di secondo grado.
Tutti gli alunni dell‟Istituto
5
Visite guidate e viaggi d‟istruzione
Tutti gli alunni dell‟Istituto
Impicciatore Luigi
6
Centro Sportivo Scolastico
Tutti gli alunni dell‟Istituto
7
Solidarietà
Tutti gli alunni dell‟Istituto
D‟Alicarnasso
Gabriele
De Grandis Carmela
8
Legalità
Tutte le classi dell‟istituto
9
Quotidiano in classe
Le classi dell‟Istituto
10 Olimpiadi della matematica
11 Adolescenza a rischio? No, grazie
Gli studenti del Liceo
scientifico
Classi dell‟Istituto
12 Intercultura e integrazione
Classi dell‟Istituto
13 Intercultura
Studenti che frequentano un
anno all‟estero
14 Stage alternanza scuola - lavoro
Alunni diversamente abili
destinato ad alunni diversamente abili dell‟Istituto
15 Progetto vivere l‟impresa
Classi terze e quarte dell‟ITE
e quarta Liceo Scientifico
16 Corso di avvicinamento al latino
Alunni delle classi terze delle
scuole medie
17 Incontriamoci a lezione
Classi terze delle scuole
medie
Rappresentanti classi quarte e
quinte della secondaria di
secondo grado
18 Avvicinamento al laboratorio di
Alunni delle classi terze delle
chimica
scuole medie
19 Servizio Biblioteca D‟Istituto
Alunni e docenti dell‟Istituto
Carunchio Maria
Lucia
Carunchio Maria
Lucia
De Luca Roberta
De Simone
Talone Graziella
Lisanti Rosa Maria
Di Pretoro Maria
Rita
Fidelibus adele
Iacovelli Francesco
De Luca Roberta
Pachioli Vincenzo
Castelfranco Pia
Musacchio Maria
Luisa
Guglielmi Fulvio
Picciotti Anna
28
20 Orchestra e Coro dell‟Istituto
Alunni dell‟Istituto
Zizi Antonio
21 Sportello di Ascolto CIC
Studenti e docenti
dell‟Istituto
Alunni della S
secondaria di primo e
secondo grado
Classi VA e VB ITE
Guglielmi Fulvio
22 Educazione stradale XV edizione
Progetto ICARO
23 Progetto CLIL
Classe VA Liceo Scientifico
24 Progetto Neve
25 Educazione Finanziaria a scuola
Banking Game
26 Cinemascuola “Il neorealismo
Italiano – tra cinema e letteratura”
27 Custodi della memoria
28 Tage formativo nella scuola
dell‟infanzia
Alunni delle classi prime e
seconde dell‟Istituto
Classi quinte secondaria di
secondo grado
Classe VB ITE
Alunni classe IV Liceo
Scientifico e IIIB/VB ITE
Classi IA/IIAIstituto
professionale
D‟Alicarnasso
Gabriele
Di Pretoro Maria
Rita
Pachioli Vincenzo
Fidelibus Adele
D‟Alicarnasso
gabriele
D‟Alicarnasso
Gabriele
Carunchio Maria
Lucia
Menna Mariangela
Menna Mariangela
Talone Graziella
progetti verticali
1
Visite guidate e viaggi di istruzione
Tutte
Sulpizio - Zizi Impicciatore
Petrullo - Rucci
Dirigente Scolastico
2
3
Educazione stradale “ Strada amica”
Scuola a domicilio
Tutte
Alunni che non possono
frequentare
4
5
Continuità educativa
Educazione alla legalità
Classi ponte
Tutte le classi
6
Scuola Sicura
Tutte le classi
7
Progetto immigrazione “Star bene a
scuola”
Tutte le classi della
primaria e della secondaria
di primo grado
Di Nella
8
Incontro con il Pontefice a Roma
Primaria e secondaria di
primo e secondo grado
Sulpizio - Zizi Impicciatore
9
Progetto neve
Secondaria di primo e
Zizi – D‟Alicarnasso
secondo grado (classi prime
e seconde)
Travaglini – Moretta
Referenti di plesso e
Coordinatori di classe
Referente della Sicurezza
29
VISITE GUIDATE
SCUOLA E PLESSO
CLASSI
LOCALITA’
DATA
EFFETTUAZIO
NE
Scuola dell’Infanzia
SAN LUCA
RIONE
MERIDIONALE
FONTE CICALA
5 anni
5 anni
Azienda Agricola: “La
collina degli allori”
Aprile 2015
5 anni
Scuola Primaria
IVA/IVB
IVA/IVB
Cuma, Pozzuoli
PIANA LA FARA
MONTE SAN
SILVESTRO
VA –
VA –VB
Roma: centro storico
APRILE 2015
CAPOLUOGO
MONTE SAN
SILVESTRO
IVA/IVB
IVA/IVB
Grotte di Stiffe, Santo
Stefano in Sessanio,
Rocca Calascio
6 MAGGIO 2015
II – III –
IV-V
I – II-IV
Lanciano: Piattaforma
ecologica di Cerratina
Sant‟Eusanio del
Sangro: Riserva
Serranella
Capitignano (Aq):
Azienda agrituristica:
La canestra
Tornareccio: Fattoria
Didattica Finocchio
Tornareccio: Fattoria
Didattica Finocchio
Tornareccio Fattoria
Didattica Finocchio
Chieti: Museo
Archeologico Villa
Frigery
Monte Pallano
INIZIO
DICEMBRE 2014
APRILE 2015
CAPOLUOGO
MONTE SAN
SILVESTRO
PIANA LA FARA
PIANA LA FARA
PIANA LA FARA
Tutto il
plesso
RIONE SANTA
MARIA
RIONE SANTA
MARIA
RIONESANTA
MARIA
RIONE SANTA
MARIA
IA - IB
RIONE SANTA
MARIA
II - III
IVA - IVB
VA - VB
VA - VB
15 APRILE 2015
2 APRILE 2014
14 NOVEMBRE
2014
17 NOVEMBRE
2014
APRILE 2015
APRILE/MAGGIO
2015
APRILE/MAGGIO
2015
30
CAPOLUOGO
IIA - IIB
CAPOLUOGO
IIA-IIB
CAPOLUOGO
VA VB
CAPOLUOGO
IA - IB
CAPOLUOGO
IA - IB
CAPOLUOGO
VA _ VB
PIANA LA FARA
CAPOLUOGO
TUTTE LE SCUOLE
PRIMARIE
IIIA /IIIA
Tutte le
classi
Azienda Agricola: “La
collina degli allori”
Tornareccio: Fattoria
Didattica Finocchio
Roma: Montecitorio,
FAO, Fori Imperiali,
Colosseo, ecc.
Tornareccio: Apicultura
Tieri
Azienda turistica: “La
collina degli allori”
Chieti: Museo Villa
Frigery, Museo La
Civitella, Museo
Università D‟Annunzio
Chieti: Museo
D‟Annunzio
Atessa: Parcheggio
Multipiano
13 NOVEMBRE
2014
MARZO/APRILE
2015
20 MARZO 2015
MARZO/APRILE
2015
APRILE 2015
APRILE 2015
FINE MARZO 2015
Data da definire
Scuola Secondaria di primo grado
DATA
EFFETTUAZIONE
Mese di aprile
(un giorno)
SCUOLA
CLASSI
LOCALITA‟
ATESSA
IA/IB/IC/I
D
Cerveteri, Villa
Adriana, Tivoli
ATESSA
IIA/IIB/IIC
Perugia
Mese di aprile
(un giorno)
ATESSA
IIIA/IIIB/II
IC
Genova - Torino
Dal 14 aprile 2015
al 18 aprile 2015
MONTEMARCONE IA/IB
-San Marino
21/04/2015
Grotte frasassi
-Subiaco e oasi di
Ninfa (Castel Gandolfo
MONTEMARCONE
IIA/IIB
-Urbino Museo del Bali 14/04/2015
-Civitella del Tronto
MONTEMARCONE
IIIA/IIIB
-Genova Aosta
-Torino e dintorni
13/18/2015
31
Visite guidate
ATESSA
IIIA-IIIBIIIC
Museo di Muba di
Ortona
Cimitero Canadese o
degli Inglesi
Mese di aprile
MONTEMARCONE
IA-IB
Museo Genti
D‟Abruzzo
MONTEMARCONE
IA-IB
Lanciano Medievale
05/05/2015
MONTEMARCONE
IIA-IIB
Ise Nave Scuolatituto
Nautico Ortona
28/04/2015
MONTEMARCONE
IIA-IIB
Stabilimenti Sevel
Da definire
MONTEMARCONE
IIIA-IIIB
Biblioteca e Aligi
Sassu
27/01/2014
MONTEMARCONE
IIIA-IIIB
Muba – Cimitero
canadese
Castello Aragonese
31/03/2015
Polo Spaventa
Da definire
MONTEMARCONE IIIA/IIIB
17/02/2015
Scuola Secondaria di Secondo grado
DATA
EFFETTUAZIONE
Da definire
SCUOLA
CLASSI
LOCALITA‟
ATESSA
5°A/5°B ITE
5° Liceo Scientifico
Bruxelles e Fiandre
(cinque giorni)
ATESSA
3°A/4°A/4°B Liceo
scientifico
3°A Scienze applicate
3°A/4°A/3°/B ITE
Firenze, Siena e
Lucca (quattro giorni)
Da definire
ATESSA
1°A Scienze applicate
2°A Liceo Scientifico
1°A/2°A Istituto
Professionale S.S.
1°A/2°A/2°B ITE
Trani e Castel Del
Monte
(un giorno)
Da definire
32
USCITA DIDATTICA
ATESSA
2°A Liceo Scientifico
1°A/2°A Istituto
Professionale S.S.
1°A/2°A/2°B ITE
Monastero
Benedettino di
Casalbordino
Da definire
ATESSA
5°A/5°B ITE
Museo della guerra
di Ortona
Da definire
Atessa
5°A ITE
Cimitero Inglese di
Torino Di Sangro
Da definire
Atessa
1°A Scienze applicate
Progetto Neve
Da definire
2°A Liceo Scientifico
(Settimana bianca)
1°A/2°A Istituto
Professionale S.S.
1°A/2°A/2°B ITE
RACCORDI CON IL TERRITORIO
L‟Istituzione scolastica parteciperà ad iniziative ed attività culturali diversificate quali
convegni, manifestazioni, mostre, spettacoli teatrali e concorsi, promossi da Enti locali e
Associazioni, purché conformi alle finalità educative e ai percorsi didattici previsti
dall‟offerta formativa.
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
PREMESSA
La struttura organizzativa che caratterizza l‟Istituto Omnicomprensivo “ Ciampoli Spaventa” attua da diversi anni la sperimentazione dei vari aspetti organizzativi in
funzione dell‟autonomia. La progettazione e la realizzazione degli stessi vengono
affidate ai dipartimenti, gruppi di lavoro e figure individuali, anche in rapporto alle
funzioni strumentali al POF.
L‟organizzazione dell‟offerta formativa riguarda i seguenti aspetti della vita
dell‟Istituto:
 Calendario scolastico
 Orario settimanale
 Flessibilità dell‟orario scolastico
 Flessibilità del gruppo classe e sezione
 Funzionamento dei consigli di intersezione, interclasse e classe
 Funzionamento della mensa
 Trasporto alunni
 Rapporti scuola-famiglia
 Utilizzazione di spazi e mezzi
33
CALENDARIO SCOLASTICO
Scuola dell’Infanzia
11 settembre 2014
Scuola Primaria
11 settembre 2014 11 giugno 2015
Scuola Secondaria di 1°grado
11 settembre 2014 11 giugno 2015
Scuola secondaria di 2°grado
Liceo Scientifico 11 settembre 2014
11 giugno 2015
ITE/ IPSS
11 giugno 2015
30 giugno 2015
8 settembre 2014
Secondo le disposizioni normative che consentono alle istituzioni
scolastiche di anticipare la riapertura delle scuole di alcuni giorni, da
poter recuperare nel corso dell‟anno scolastico in corrispondenza di
feste o commemorazioni non previste dal calendario scolastico,
l‟Istituto ha deliberato di non usufruire dell‟anticipo della data di
inizio delle lezioni, per i vari ordini di scuola.
ORARIO
SETTIMANALE
L'orario delle lezioni è formulato dal Dirigente in base all'art. 396 del D.L.vo n. 294 del
16.4.1994 e tiene presenti i criteri generali di seguito riportati. L‟orario delle lezioni sarà
organizzato avendo come fine principale la creazione delle condizioni migliori per
favorire l‟apprendimento e l‟attività educativa. Esso pertanto privilegerà il criterio della
didatticità, al quale tutti gli altri saranno subordinati. In tale ambito, e tenuto conto anche
delle limitazioni imposte dal frazionamento dell‟orario di servizio di alcuni docenti in più
scuole, si terranno presenti le seguenti proposte stabilite dal Collegio dei docenti:
 rientri comuni;
 elasticità dell'orario con possibilità di recupero, previa programmazione (uscite,
progetti, manifestazioni);
 ore di contemporaneità, sostituzioni – recupero – compresenza;
 suddivisione dell‟orario dell'insegnante specialista di religione in frontale e in
contemporaneità;
 possibilità di svolgere lezioni di lingua straniera che durino più di 60 minuti;
 permettere a tutti gli insegnanti, a meno che ne facciano esplicita richiesta,
didatticamente motivata, di iniziare il servizio, almeno una volta la settimana,
nella seconda ora;
34



inserire nell‟orario due ore consecutive, non interrotte dalla ricreazione, per gli
insegnamenti per i quali sono previste verifiche scritte della durata di due ore;
evitare cinque ore consecutive di lezione per gli insegnanti, tranne nei casi resi
necessari dal coordinamento dell‟orario con altre scuole e quelli derivanti da
esplicita richiesta, didatticamente motivata, degli insegnanti;
evitare, per quanto possibile e compatibilmente con gli eventuali impegni in altre
scuole, tre ore consecutive dello stesso docente nella stessa classe.
Orario Scuola dell’Infanzia
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
RIONE MERIDIONALE- AIA SANTA MARIA- ROCCONI – PIANA LA
FARA- SAN LUCA - FONTE CICALA
Inizio lezioni: dalle ore 8,00 alle ore 16,00
È strutturato in 40 ore settimanali ripartite in otto ore giornaliere per cinque giorni con il
servizio di mensa, escluso il sabato.
Orario Scuola Primaria
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
RIONE SANTA MARIA
Inizio lezioni: ore 8,15 martedì, giovedì e venerdì
8,15 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,15 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
CAPOLUOGO
Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì
8,05 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,35 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,35 alle 13,35
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
PIANA LA FARA
Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì
8,15 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35
35
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
MONTE SAN SILVESTRO
Inizio lezioni: ore 8,15 tutti i giorni
Termine: ore 13,15 tutti i giorni
Sulla base di quanto previsto dall‟articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e
della legge 133/2008, l‟orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag.
30 per un totale di 30 ore in tutte le classi. Essendo adottata la sospensione delle attività
nella giornata del sabato per tutti i plessi ad eccezione della primaria di Monte San
Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì, con servizio mensa.
Orario Scuola Secondaria di primo grado
Le attività didattiche delle due sedi si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
SEDE DI ATESSA: ore 8,20 - 13,20
SEDE DI MONTEMARCONE: ore 8,20
- 13,20
Sulla base di quanto previsto dall‟articolo 5, comma 1, del D.L. 112/2008 e della Legge
133/2008, l‟orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo
grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali più 1 ora da
destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie.
Pertanto, l‟orario settimanale della Scuola Secondaria è strutturato per tutte le classi di
Atessa e Montemarcone in 30 ore settimanali, ripartite in sei giorni.
Orario Scuola Secondaria di secondo grado
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
Inizio lezioni: ore 8.05 tutti i giorni
Termine Liceo scientifico: ore 13.10 triennio o 12.10 biennio
Termine ITE/IPSS: ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato o 13.30
martedì e giovedì.
Termine IPSS ore 14.10 venerdì
36
FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO SCOLASTICO
L‟orario della Scuola Secondaria può subire modifiche temporanee, per attività di
recupero e/o potenziamento a classi aperte. Per i vari ordini di scuola si ipotizza anche la
possibilità di concentrare, in alcune particolari occasioni, in un unico giorno della
settimana, le ore di progetto per poter effettuare attività che richiedono una mattinata
intera quali tornei, incontri con esperti, manifestazioni, celebrazione di giornate
particolari, comunicazione di risultati, viaggi di istruzione della durata di un giorno,
svolgendo tutti gli insegnamenti curricolari nei restanti cinque giorni.
FLESSIBILITÀ DEL GRUPPO CLASSE E SEZIONE
In occasione di attività programmate in modo congiunto dai vari Consigli di classe, nelle
ore di laboratorio o nel corso di attività progettuali, le classi stesse vengono divise sia in
senso orizzontale che verticale, in due o più gruppi e ciascuno di essi prende parte ad
attività progettuale specifica.
FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE,
INTERCLASSE E INTERSEZIONE
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione vengono convocati periodicamente,
secondo il piano annuale delle attività, per discutere e deliberare sull‟andamento
didattico e disciplinare delle sezioni e delle classi, e, nei casi previsti, per procedere alle
verifiche e alle valutazioni di competenza.
I consigli di Classe, coerentemente con gli obiettivi educativi e con riferimento ai bisogni
degli alunni, definiscono:
 gli obiettivi didattici trasversali realisticamente perseguibili all'interno delle singole
discipline;
 le modalità di lavoro trasversali (strategie, metodi);
 i comuni criteri di misurazione e di valutazione;
 compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei
docenti;
 le attività integrative trasversali individuate per facilitare il perseguimento degli
obiettivi;
 i carichi massimi di lavoro settimanale per disciplina;
 le modalità e i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare;
 adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;
 pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua
competenza.
L‟ordine del giorno di ogni singolo consiglio riporterà gli argomenti da trattare nella
seduta relativa e sarà distinto, nel caso dei consigli di classe della scuola secondaria, in
37
punti da trattare con la sola presenza dei docenti e punti da trattare con la presenza dei
genitori rappresentanti dei consigli stessi.
I rappresentanti dei genitori possono, nei locali della scuola ed
in orario antecedente l‟inizio dei Consigli di classe, riunirsi
con gli altri genitori degli alunni della classe medesima.
I consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico oppure,
in sua assenza, dal Coordinatore di classe nominato dal
Dirigente stesso. Di ogni seduta sarà redatto il verbale, entro il
termine massimo di cinque giorni. I Consigli di sezione,
Interclasse e classe possono riunirsi in modo congiunto con il gruppo H o con la presenza
di specialisti esterni. Ugualmente possono riunirsi in modo congiunto, su esplicita
richiesta, i consigli di classi diverse.
Per la Scuola dell‟Infanzia si prevedono circa cinque Consigli di Intersezione, per la
Scuola Primaria sei Consigli di Interclasse. Per la Scuola Secondaria di primo e secondo
grado i Consigli di Classe saranno programmati in relazione alle disposizioni normative
e contrattuali.
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE
La programmazione curricolare colloca l'intervento dei singoli docenti nel processo
educativo ed esalta la ricchezza culturale e operativa delle discipline per il
raggiungimento degli obiettivi comuni mediante:
 la descrizione dei livelli di partenza accertati e delle attività di recupero da realizzare
per colmare le lacune emerse in termini di conoscenze e abilità pregresse;
 l'individuazione degli obiettivi didattici della singola disciplina;
 l'organizzazione dei contenuti, dei metodi e degli strumenti in rapporto agli obiettivi;
 la definizione delle modalità di personalizzazione dei percorsi di sostegno curricolare
degli alunni in difficoltà;
 la definizione del percorso temporale dell'azione didattica;
 l'indicazione delle verifiche da attivare per la valutazione del processo didattico e del
processo di apprendimento.
La copia degli atti della programmazione didattica di ciascun consiglio di classe è
depositata presso l'ufficio di Presidenza.
FUNZIONAMENTO DELLA MENSA
Dal lunedì al venerdì compreso, per la Scuola dell‟Infanzia e nei giorni di lunedì e
mercoledì, per la Scuola Primaria, ad eccezione del plesso di Monte San Silvestro, è
operante il servizio mensa. Per la Scuola Secondaria, invece, che non effettua rientri
pomeridiani obbligatori, non è previsto il servizio mensa; dell‟interscuola usufruisce,
invece, qualche alunno della sede di Atessa che ne ha fatto richiesta. La partecipazione
degli alunni alla mensa è obbligatoria e l‟organizzazione è a carico del Comune. I
docenti assistono gli alunni durante il pranzo secondo un orario prestabilito.
38
TRASPORTO ALUNNI
Fino alla Scuola secondaria di 1° grado il trasporto è assicurato dai Comuni, che ne
assumono ogni responsabilità relativa alla sicurezza degli alunni. Viene richiesto, nei
medesimi termini, il trasporto delle classi per la partecipazione degli alunni dell‟Istituto
ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad altre manifestazioni.
Per le visite guidate, invece, l‟Istituto procede ad appalto di pullman presso agenzie di
viaggi. L‟Amministrazione comunale vi contribuisce in parte, versando alla scuola una
somma forfettaria. Per la Scuola secondaria di 2°grado il costo del trasporto è a carico
delle famiglie.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Ritenendo essenziale l‟apporto che la famiglia può dare per l‟individuazione delle esigenze
formative e per il raggiungimento di risultati positivi, la Scuola organizza occasioni di incontro scuola –
famiglia.
Sono previsti incontri collegiali e incontri di tipo individuale.
Gli incontri collegiali, per i tre ordini di scuola, saranno in numero di
cinque, scaglionati nel modo seguente:
1° incontro: a ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei
genitori nei diversi consigli.
2° incontro: a novembre/dicembre, in un momento intermedio del primo
quadrimestre. In questo incontro, generalmente, viene comunicato il
consiglio orientativo ai genitori degli alunni delle classi terze della
secondaria. Tale informazione viene comunque data con largo anticipo
rispetto al termine fissato per le iscrizioni alla scuola secondaria di secondo
grado.
3° incontro a febbraio, per la consegna delle schede del primo quadrimestre.
4° incontro: in un momento intermedio del secondo quadrimestre, generalmente nel mese di aprile.
5° incontro: al termine dell‟anno scolastico, per la consegna delle schede di valutazione.
Per la Scuola dell‟Infanzia si terranno assemblee di genitori a settembre, dicembre e gennaio mentre
per gli incontri individuali si terranno a novembre e maggio.
Gli incontri individuali avverranno nel modo seguente:
 nella Scuola dell‟Infanzia al termine di ogni giornata scolastica su richiesta
 nella Scuola Primaria il giovedì dopo la programmazione pomeridiana, previa
prenotazione
 nella Scuola Secondaria in orario antimeridiano, nell‟ora settimanale di ricevimento
di ciascun docente inserita nel quadro orario e comunicato alle famiglie.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E
FAMIGLIA
Scuola e famiglia hanno bisogno di stabilire fra di loro rapporti non episodici, ma
costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. Il rapporto non deve limitarsi
ad affrontare situazioni problematiche, bensì deve essere teso a costruire un percorso
educativo basato sulla corresponsabilità.
A tale scopo, all‟inizio di ogni anno scolastico, viene elaborato, condiviso e sottoscritto
da entrambe le agenzie educative un “Patto” con regole e norme che nascono da un
39
dialogo costante tra genitori e docenti su obiettivi irrinunciabili in riferimento al
comportamento corretto e rispettoso del vivere sociale da parte dei bambini e dei ragazzi.
UTILIZZAZIONE DI SPAZI E MEZZI
Scuola dell’Infanzia
Tutti e cinque i plessi dispongono di un atrio e di un ampio salone. Le aule adibite ai
laboratori sono tre per Aia Santa Maria e una per Rione Meridionale e Fonte Cicala.
Tutte hanno il refettorio. L‟aula per l‟attività motoria è presente nel plesso di Rione
Meridionale e in quello di Aia Santa Maria .Tutte utilizzano mezzi multimediali ed
hanno spazi esterni fruibili, eccetto Fonte Cicala e Rione Meridionale.
Scuola Primaria
Dispone di laboratorio multimediale, lavagna interattiva multimediale (LIM) (tutti i
plessi), atrio (tutti i plessi), laboratorio scientifico (Atessa Capoluogo), laboratorio
teatrale (Atessa Capoluogo), aula docenti (Atessa Capoluogo), palestra (Atessa
Capoluogo, Monte San Silvestro), mensa (tutti i plessi), cortile o giardino per attività
motoria (Rione Santa Maria, Piana La Fara).
Scuola Secondaria di primo grado Atessa
Dispone di una palestra comunale con spazio esterno per attività sportive e dei seguenti
laboratori ed aule speciali: aula magna per riunioni, incontri ed attività progettuali,
biblioteca e sala degli insegnanti, aula video e biblioteca degli alunni, aula di musica,
laboratorio di informatica, aula di sostegno. Da qualche anno, la scuola è provvista
anche di un moderno laboratorio linguistico che, oltre ad offrire ampie possibilità di
approccio didattico per le lingue straniere, dispone di molteplici funzioni multimediali
che ne consentono l‟utilizzo in tutti gli ambiti disciplinari. La scuola è dotata, inoltre, di
tre LIM a disposizione di altrettante classi.
Scuola Secondaria di primo grado Montemarcone
Dispone di una palestra, di un laboratorio di informatica, di un‟aula riservata per
l‟insegnamento individualizzato, per le attività di tecnologia e di arte e immagine e di
due lavagne interattive multimediali.
Scuola Secondaria di secondo grado
La scuola è ubicata in un edificio di nuova costruzione ed è stata “inaugurata” nel mese
di aprile ‟98. La struttura si presenta accogliente, luminosa, con corridoi ampi ed aule
spaziose. E‟ dotata delle seguenti strutture: 20 aule didattiche, tutte insonorizzate; aula
magna, ampia struttura con 200 posti a sedere, un maxischermo, videoproiettore e
impianto di diffusione sonoro; laboratorio multimediale dotato di 20 postazioni tutte
fornite di PC dell‟ultima generazione potenti e veloci, tutti collegati ad Internet, utili alla
realizzazione di progetti didattici innovativi e di particolare significato; 2 laboratori di
40
Informatica, entrambi dotati di PC che supportano programmi complessi sia di word
processor che di contabilità; tutti i computer sono collegati in rete con accesso a Internet;
laboratorio di Fisica e Chimica; laboratorio linguistico formato da 30 postazioni-alunno.
Ogni postazione è dotata di video, registratore, cuffie e collegamento satellitare;
biblioteca; palestra di 630 mq.LIM (Lavagna interattiva multimediale)
La scuola, essendo di recente costruzione, ha recepito tutta la normativa vigente per
quanto riguarda l‟abbattimento delle barriere architettoniche. Pertanto, è idonea ad
accogliere ragazzi diversamente abili.
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
L‟ istituzione scolastica “D. Ciampoli” di Atessa ha una consolidata tradizione della cultura inclusiva.
Molte iniziative sono state attuate in risposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che le nuove
generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante valorizzare il
patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a mantenere alto il
livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove proposte educative,
decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES. Per realizzare la cultura dell‟inclusione,
l‟Istituto ha esaminato le principali normative di riferimento (Legge 104/92, 170/2010, C.M. n.8/2013,
Direttiva 27/12/2012, C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, Nota prot. 2563
del 22 novembre 2013 ) e ha redatto il Piano Annuale per l‟Inclusività (P.A.I.) come momento di
riflessione di tutta la comunità educante, per dare risposte adeguate alle esigenze degli alunni con
Bisogni Educativi Speciali. Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da
tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente
supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da
far prefigurare un intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si
riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o
essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento
e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle
diverse tipologie. L‟insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba
essere al centro dell‟attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia. (per maggiori
dettagli V. PAI Appendice)
ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
L’
orientamento scolastico, svolto nell‟arco dell‟intero triennio della Scuola Secondaria di primo
grado, e nelle classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado ha una centralità nell'azione
educativa e didattica dell'Istituto, in quanto favorisce l‟iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo
pone in condizioni di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un processo
formativo continuo, cui debbono concorrere unitariamente le varie strutture scolastiche e i vari aspetti
dell‟educazione. Orientare significa:
o costruire la propria identità;
41
o
aiutare il ragazzo ad essere consapevole delle sue attitudini, delle sue possibilità, dei suoi limiti e
condizionamenti;
o mettere in grado il ragazzo di operare correttamente le proprie scelte, delineando il proprio
progetto di vita;
o informare sulle varie alternative che il mondo del lavoro e della scuola oggi offrono;
o offrire ai genitori contributi, quali elementi utili per la conoscenza dei figli, nelle loro potenzialità
ed interessi.
In ottemperanza al D.M. del 9 agosto 1999, n. 323, art 3, comma 2, tutti gli insegnanti concorreranno,
dunque, a potenziare le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte ad aiutare gli alunni a
renderli consapevoli delle loro attitudini e delle loro possibilità e a favorire le scelte future. Saranno
promosse iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali, a sostegno delle scelte, e si
attiveranno i necessari rapporti con i genitori per coinvolgerli nel processo di orientamento. Per
raggiungere i propri obiettivi la scuola propone:
o Predisposizione di attività per migliorare la comunicazione dei ragazzi e per stimolare la loro
curiosità sul mondo delle professioni
o Ricerca e descrizione della realtà produttiva del territorio
o Attività atte ad organizzare, migliorare il metodo di studio
o Guida alla compilazione di un curricolo personale
o Visite guidate a scuole e ad ambienti di lavoro
o Incontri con operatori scolastici e studenti delle scuole superiori del territorio e con figure
professionali
o Redazione di profili professionali e conoscenza del mercato del lavoro
o Test attitudinali specifici e questionari
o Laboratori di orientamento con le scuole superiori del territorio.
AGGIORNAMENTO
E
FORMAZIONE
L’Istituto omnicomprensivo prevede di effettuare, nel corso dell‟anno scolastico 2014-2015, i
seguenti corsi di formazione e aggiornamento:
o Corso di formazione sulla Sicurezza e primo soccorso per tutto il personale dell‟Istituto
Comprensivo
o Partecipazione a corsi di formazione esterni
o Progetti di formazione e aggiornamento in rete
o Corso di formazione sull‟utilizzo del registro elettronico
42
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
1. Area Progetti
L‟Istituto elabora annualmente una serie di progetti. Parte di essi è rivolta a tutti gli studenti.
Un‟altra parte riguarda solo gli studenti delle classi i cui consigli hanno aderito ai progetti stessi. Alcuni
progetti, infine, si rivolgono a tutto il territorio. L‟insieme dei progetti è riportata in allegato al presente
documento.
2. Attività di accoglienza
L‟istituto organizza, all‟inizio di ogni anno scolastico, una serie di attività di accoglienza con le
quali gli insegnanti delle classi prime aiutano i nuovi studenti a:



inserirsi nell‟Istituto, conoscere gli spazi e le figure scolastiche;
apprendere le regole di comportamento;
conoscere il corso di studi scelto, i metodi e gli strumenti di insegnamento.
Nei primi giorni dell‟anno i ragazzi vengono impegnati in una serie di attività che favoriscono la
conoscenza reciproca tra studenti della stessa classe e tra studenti e docenti.
2.Attività di orientamento
La Scuola per le sue valenze formative e educative deve porsi al centro delle attività che riguardano
l‟orientamento in ambito scolastico, lavorativo, sociale.
Il nostro Istituto ha messo in atto, a tale riguardo, un progetto che viene integralmente riportato in
una scheda allegata.
3.Attività di sostegno, recupero e prevenzione del debito scolastico
L‟Istituto “Omnicomprensivo ” assume il recupero e la prevenzione dei debiti formativi come
elementi ordinari e permanenti della propria attività, secondo quanto indicato dal D.M. n. 80 del 3
ottobre 2007 e dalla O.M. n. 92 del 5 novembre 2007. Pertanto già nelle fasi iniziali dell‟anno scolastico
i singoli docenti organizzano e realizzano interventi di sostegno allo scopo di prevenire l‟insuccesso
scolastico.
Ogni docente, nell‟ambito della propria disciplina, in base alle esigenze riscontrate, definirà, in itinere e
all‟interno di ciascun segmento educativo, gli eventuali interventi di consolidamento, potenziamento e
sviluppo più adeguati.
Subito dopo la consegna alle famiglie della prima scheda di rilevazione intermedia dei livelli di
apprendimento (che avviene, di norma, alla metà di novembre) potrebbero essere istituiti sportelli
didattici relativi a tutte le discipline nelle quali uno o più alunni abbiano manifestato carenze, ritardi,
problemi di apprendimento.
Il docente che terrà il c.d. sportello didattico nel corso del primo quadrimestre terrà aggiornato
l‟apposito registro nel quale annoterà la presenza degli alunni e l‟attività svolta; al termine
dell‟intervento redigerà una relazione conclusiva con una valutazione dell‟intervento didattico e
formulerà giudizi sui risultati conseguiti da ogni studente.
In sede di scrutinio del primo quadrimestre, il consiglio di classe provvederà a definire le modalità di
intervento del recupero (corsi di recupero, assistenza allo studio individuale, utilizzo della quota del
20% dell‟orario curricolare), che sarà attivato, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, in
tutte le materie che presentino alunni classificati con votazione inferiore alla sufficienza. Di detti
interventi il consiglio di classe stabilirà i contenuti, i modelli didattico-metodologici, le forme di
43
verifica, i criteri di valutazione, la durata, la data della verifica e le modalità di comunicazione alle
famiglie.
Nei corsi di recupero il gruppo deve essere costituito da minimo 4 alunni e massimo 10 con una
tolleranza fino al 50% degli alunni della classe, in quanto l‟intervento deve essere il più possibile
individualizzato e deve consentire l‟utilizzo di metodologie didattiche diverse.
Nel caso che il numero degli alunni con debito formativo superasse il 50% dell‟intera classe, il recupero
avverrà nelle ore curricolari, trattandosi di problemi che coinvolgono la maggioranza della classe.
Il docente che terrà il corso di recupero manterrà aggiornato l‟apposito registro nel quale annoterà la
presenza degli alunni e l‟attività svolta; subito dopo l‟effettuazione delle prove di verifica ne
comunicherà gli esiti al Dirigente scolastico e, su delega di quest‟ultimo, ne informerà tempestivamente
le famiglie.
Nell‟eventualità che gli interventi di recupero siano realizzati utilizzando in tutto o in parte la quota del
20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006 i consigli di classe organizzeranno,
contemporaneamente, approfondimenti per gli studenti che non necessitano di interventi finalizzati al
recupero.
I corsi di recupero potranno essere organizzati anche per classi parallele, nel rispetto delle modalità
previste dall‟art. 2, c. 8, della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007.
Dopo la conclusione degli interventi di cui sopra, saranno istituiti sportelli didattici per gli studenti che
non siano ancora riusciti a colmare i debiti e per quelli che, pur risultando sufficienti al termine del
primo quadrimestre, abbiano successivamente manifestato carenze, ritardi, problemi di apprendimento.
A conclusione di questi ulteriori interventi sarà effettuata una seconda prova di verifica. In caso i debiti
non risultassero ancora colmati, sarà cura dello studente, prima dello scrutinio finale, recuperare il
ritardo e chiedere al docente della disciplina una terza ed ultima prova di verifica.
In sede di scrutinio finale, per gli alunni che presentano insufficienze in numero inferiore a quelle
definite nel paragrafo “Scrutini finali”, il consiglio di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale
e predisporrà corsi di recupero definendo le procedure in tutte le articolazioni indicate per i corsi di
recupero di fine primo quadrimestre.
Il consiglio di classe informerà, su quanto deliberato, le famiglie degli alunni interessati, mettendole
altresì al corrente di quanto stabilito dall‟art. 8 della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007, cui si fa integrale
riferimento. Il recupero, considerato come parte integrante del processo formativo, viene realizzato
anche
all‟interno della programmazione ordinaria nelle forme della personalizzazione e della
diversificazione degli interventi didattici:
 in itinere, nell‟ambito dell‟attività didattica della mattina:
 gruppi di aiuto reciproco organizzati nell‟ambito della classe su compiti ben
definiti;
 unità didattiche di rinforzo con il docente della classe.
 classi parallele: corsi con alunni appartenenti a sezioni diverse.
Nella scuola secondaria di primo grado le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire
l‟insuccesso scolastico e perciò vanno realizzate in ogni periodo dell‟anno a cominciare dalle fasi
iniziali, pertanto i docenti avranno cura di effettuare già nei primi giorni di lezione un‟approfondita
analisi delle situazioni di svantaggio nelle proprie discipline; in base alle esigenze riscontrate,
definiranno, in itinere e all‟interno di ciascun segmento educativo, gli interventi di recupero più
adeguati.
44
5. Sostegno e Integrazione di alunni diversamente abili, alunni con Dsa o con bisogni educativi
speciali
Non vi sono barriere architettoniche che limitano l‟accesso e la frequenza a tutti gli spazi della scuola.
Ascensore, accessi ampi e servizi igienici adeguati sono la garanzia affinché tutti gli ambienti possano
essere fruiti dai ragazzi diversamente abili.
L‟alta informatizzazione dei laboratori e la presenza in ogni aula di personal computer permettono ai
ragazzi di avere a disposizione le tecnologie avanzate per una didattica appropriata alle diverse
esigenze.
La scuola utilizza ormai da anni insegnanti specializzati nelle varie tipologie di handicap che operano
per una reale integrazione didattica ed educativa.
L'INCLUSIONE SCOLASTICA
L'inclusione scolastica è un tratto distintivo della tradizione culturale e del sistema di istruzione italiano
in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ogni
allievo. Il nostro Istituto è una scuola per l'inclusione perché recepisce ed attua la Direttiva Ministeriale
del 27 dicembre 2012 recante "strumenti d'intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale
per l'inclusione scolastica" e successive indicazioni. Esso intraprende gli interventi necessari per
promuovere la personalizzazione degli apprendimenti finalizzata a valorizzare le diversità e sviluppare
le potenzialità di ogni allievo ed in particolare degli alunni in situazione di bisogno educativo speciale,
di handicap, DSA o disturbi evolutivi specifici, disagio o svantaggio. Il Piano Annuale di Inclusione
(PAI), allegato al POF, sostanzia gli orientamenti della progettazione inclusiva e documenta le pratiche
di inclusione dell'Istituto.
45
INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Ai sensi dell‟art. 33 del CCNL - Comparto Scuola – 2006 / 2009, il Collegio dei Docenti ha
identificato le funzioni strumentali al Piano dell‟Offerta Formativa, tenendo presenti le aree previste
dallo stesso articolo.
Le funzioni strumentali al POF scaturiscono dalle esigenze dell‟Istituto emerse alla luce delle
esperienze già fatte e dalle risorse presenti. Le funzioni punteranno a raggiungere finalità e risultati in
rapporto alle aree individuate, in modo più consapevole, responsabile e con disponibilità totale,
costituendo maggiori occasioni di affrontare e risolvere i problemi dell‟Istituto, sia all‟interno che
all‟esterno. Per poter esplicare al meglio i compiti previsti, alcune aree sono ripartite, su richiesta degli
interessati, fra due docenti.
Vengono individuate le seguenti aree:
1. Gestione del Piano dell‟offerta formativa
2. Valutazione degli apprendimenti degli alunni
3. Coordinamento e gestione nell‟utilizzo delle nuove tecnologie multimediali, aggiornamento
sito web
4. Continuità educativa e orientamento scolastico
5. Integrazione, rapporto con gli enti e supporto all‟area del sostegno – BES.
Competenze e requisiti necessari per l'attribuzione
delle funzioni strumentali
Requisiti professionali:
1. esperienze maturate in campi culturali
2. constatazione della disponibilità di tempo, di interesse, di impegno speso negli ambiti della
funzione svolta o da svolgere
3. disponibilità di tempo a permanere nella scuola oltre l'orario di insegnamento
Competenze professionali:
1.
2.
3.
4.
5.
esperienze maturate nello svolgimento della funzione
attività relative al Piano dell'Offerta Formativa
competenze relazionali e comunicative
competenze progettuali, organizzative, gestionali
capacità di attuare in modo completo i compiti richiesti dalle specifiche aree
Competenze specifiche in rapporto alle aree.
Valutazione
Strumenti di valutazione del lavoro svolto dalle funzioni strumentali al POF saranno:
- La relazione redatta da ciascun docente incaricato della funzione
- Il materiale prodotto e acquisito tanto nel lavoro a scuola che nelle attività di formazione
La valutazione espressa sarà finalizzata anche all‟eventuale conferma dell‟incarico per gli anni
successivi.
Durata
Un anno scolastico
46
VALUTAZIONE
DEI RISULTATI
La scuola, nell‟acquisizione sempre più completa della cultura dell‟autonomia, valuta e
viene valutata. Viene valutata attraverso vari momenti in cui si attivano processi di valutazione e
autovalutazione utilizzando questionari, tabelle e schede rivolti ai docenti, alunni e genitori, al personale
ATA. I questionari sono impostati sull‟individuazione di indicatori di difficoltà in vista del successivo
monitoraggio finalizzato a:
o Individuare gli aspetti da migliorare, sviluppare o recuperare.
o Valutare i risultati dell‟azione educativa e didattica dell‟Istituto.
o Acquisire disponibilità concrete dei soggetti alla partecipazione e all‟elaborazione del POF e alla
collaborazione nella sua realizzazione.
Autovalutazione di Istituto
L’autovalutazione avverrà con il coinvolgimento di più soggetti,
individuali o collegiali, e
nell‟interazione con il territorio. Il docente referente della funzione specifica, in ottemperanza della
circolare n. 47 del 2014 e della direttiva n. 11 del 18/09/2014, programmerà un piano di lavoro per il
monitoraggio del percorso di attuazione del Piano dell‟offerta formativa. Nel corso dell‟anno scolastico,
avrà incontri con i responsabili dei progetti inseriti nel Piano per verificare lo stato di attuazione dei
progetti, affrontare problemi e difficoltà, pianificare le fasi successive del lavoro ed operare una verifica
finale ed elabora il rapporto di autovalutazione d‟Istituto.
Il gruppo di lavoro per la valutazione interna ed esterna, unitamente al gruppo per la gestione del Piano
dell‟offerta formativa (articolazione interna del Collegio dei Docenti), provvederà alle seguenti attività
di monitoraggio:
o redazione di questionari per la valutazione dell‟attuazione del Piano da somministrare ad alunni,
genitori e personale della scuola al termine dell‟anno scolastico;
o redazione di questionari specifici da somministrare agli alunni a conclusione dei singoli progetti;
o redazione di un questionario relativo all‟orientamento scolastico;
o organizzazione della distribuzione e della raccolta dei questionari;
o tabulazione e visualizzazione grafica dei risultati;
o distribuzione di una scheda-modello per monitoraggio periodico dell‟attuazione dei progetti e delle
attività interdisciplinari e analisi della stessa dopo la compilazione da parte dei responsabili dei
progetti;
o questionario per la rilevazione dei bisogni formativi;
o questionario per la valutazione dei corsi di aggiornamento effettuati;
o individuazione e presentazione di eventuali altri strumenti valutativi.
I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione verificheranno nelle riunioni periodiche lo stato di
attuazione del Piano per quanto li concerne.
Il Collegio dei Docenti effettuerà valutazioni collegiali sull‟attuazione del Piano.
I genitori e gli alunni saranno coinvolti con la compilazione dei questionari di cui si è già detto, che
prevedono anche risposte aperte e spazi per l'indicazione di bisogni e proposte per il Piano del
successivo anno scolastico.
47
Valutazione dei risultati dell'attività
didattica
La valutazione costituisce un momento essenziale dell‟attività didattica, soprattutto in vista della
crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a: progettare la futura programmazione,
indicare le linee su cui impostare il lavoro didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti
correttivi in base alle situazioni reali, raccogliere informazioni e dati circa l‟apprendimento degli alunni
e avere sotto controllo il livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo, promuovere un
processo di autovalutazione e di crescita personale dello studente.
La valutazione nei tre ordini di
scuola sarà attuata con mezzi, strumenti e tempi diversificati a seconda se essa sarà riferita alle attività
curricolari o alla progettazione extracurricolare.
La valutazione riferita alle attività curricolari presenta caratteristiche ben precise: è diagnostica,
continua, formativa, sommativa, orientativa.
Tiene conto della situazione di partenza di ciascun alunno, dei progressi ottenuti con interventi di
recupero, sostegno, consolidamento, potenziamento. Nelle sue fasi: iniziale, intermedia, finale fa
riferimento ad aspetti osservabili, distinti in tre ambiti differenti, quali:



Comportamento sociale:
 Percezione del sè
 Capacità relazionali
Comportamento di lavoro
 Impegno
 Attenzione
 Responsabilità
 Metodo di studio
 Senso critico
Preparazione culturale nel senso di conoscenza di
ambiti disciplinari e di acquisizione di concetti, competenze, contenuti, metodi.
Per comportamento sociale s‟intende l‟aprirsi al confronto con l‟altro attraverso la conoscenza
dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, dimostrarsi disponibili all‟ascolto delle ragioni altrui, al
rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione, alla solidarietà. Riguarda la sfera delle relazioni e viene
valutato nel voto di condotta riportato sulla scheda di valutazione individuale.
Il comportamento di lavoro è l‟essere consapevole e responsabile delle proprie azioni, per
accrescere l‟impegno e l‟attenzione, per acquisire un corretto metodo di lavoro e il senso critico del
proprio operato. Ciascun docente valuta il comportamento di lavoro nel voto della
specifica disciplina.
L’area cognitiva implica l‟acquisire conoscenze e sviluppare abilità, usare conoscenze e abilità
per orientarsi nella complessità del presente, per comprendere opinioni e culture diverse, per capire i
problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
In ottemperanza della legge Gelmini, a partire dall‟anno scolastico 2008/2009, il comportamento di
ogni studente è oggetto di specifica valutazione, che tiene conto degli atteggiamenti manifestati
nell‟ambito del comportamento sociale.
Il “Regolamento sulla valutazione degli studenti”, approvato dal Consiglio dei Ministri e in vigore
dall‟anno scolastico 2009-2010, detta, inoltre, ulteriori elementi sulla valutazione.
Nella Scuola Primaria gli alunni saranno valutati collegialmente dai docenti contitolari della classe e
la valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni
nelle singole discipline. La valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici e solo per
48
l‟insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato
dall‟insegnante. I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni. Nella Scuola
Primaria gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e
motivati. Il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari.
Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti
numerici. L‟insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio
sintetico del docente. Per essere ammessi all‟anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno
il sei in ogni materia. Per l‟ammissione all‟esame di Stato gli alunni dovranno conseguire la sufficienza
in tutte le materie, compreso il voto in condotta.
In sede d‟esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10
decimi potrà essere assegnata la lode dalla commissione, che deciderà all‟unanimità.
La valutazione del comportamento, indicata con voti numerici espressi in decimi, è attribuita
collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all‟esame
conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento da riportare sulla scheda intermedia sarà
espressa con un solo voto, che sarà anche corredato da una breve nota illustrativa nella scheda di
valutazione quadrimestrale (Solo per la secondaria di primo grado).
In sede di valutazione finale, nella Scuola Secondaria di primo grado, verrà compilata un‟ulteriore
scheda per comunicare alle famiglie, i cui figli saranno stati ammessi alla classe successiva per voto di
consiglio, le reali valutazioni nelle discipline in cui presentano lacune.
Nel corso dell‟anno i genitori saranno opportunamente informati dal Coordinatore di classe sulle
eventuali e ripetute valutazioni negative dei propri figli e gli incontri verranno formalizzati attraverso
breve verbalizzazione delle problematiche evidenziate e degli interventi da attuare.
Per gli alunni con bisogni educativi speciali si attueranno le seguenti modalità valutative.
Per gli alunni con disabilità si terrà conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle
attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede, per gli alunni disabili,
la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli obiettivi minimi ministeriali e
agli obiettivi riferiti al percorso individualizzato, idonei a valutare il progresso dell‟alunno in rapporto
alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate, si
prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative
e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata sulla base del percorso individualizzato che
terrà conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.
Strumenti per la valutazione sono:
► per la Scuola dell’Infanzia
 registro di sezione
 scheda per la verifica delle competenze possedute per i bambini di tre, quattro e cinque anni
 scheda dei traguardi di sviluppo delle competenze per i bambini di cinque anni (scheda di
passaggio)
► per la Scuola Primaria
 registro elettronico
 agenda di programmazione
 scheda quadrimestrale di valutazione degli apprendimenti in cui sono considerati i seguenti
aspetti: socio-relazionale, affettivo, operativo, cognitivo. La valutazione è indicata con voti
numerici espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall‟alunno.
 scheda di religione
49
► per la Scuola Secondaria di primo grado
 registro elettronico
 registro dei verbali dei consigli di classe
 scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile, nella quale la valutazione è indicata con voti
numerici espressi in decimi
 scheda quadrimestrale proposta dal Ministero e/o strutturata dalla scuola, nella quale la
valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli voti numerici espressi in decimi
 scheda di religione
 certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del primo ciclo d‟istruzione, ai sensi della
C.M. n. 28 del 15 marzo 2007
► per la Scuola Secondaria di secondo grado
 registro elettronico
 registro dei verbali dei consigli di classe
 scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile
 pagella primo quadrimestre, nella quale la valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli
voti numerici espressi in decimi
 scheda di religione
 certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del biennio
Criteri per la valutazione delle prove di
verifica Scuola secondaria di primo grado
► Scritte:

Italiano:




Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale
Contenuto ricco e significativo
Proprietà e ricerca lessicale
Utilizzo corretto delle strutture morfosintattiche
I docenti di italiano hanno concordato di effettuare le seguenti prove scritte nel quadrimestre:
 due produzioni personali, in riferimento alle varie tipologie testuali;
 due produzioni di riflessione linguistica;
 una prova di comprensione della lingua scritta.

Lingua straniera:
 Conoscenza ed uso delle strutture e funzioni linguistiche
 Comprensione di un testo ed individuazione delle informazioni esplicite
 Produzione di frasi corrette ed appropriate
 Osservazione, approfondimento e confronto degli aspetti di civiltà
I docenti di lingue comunitarie effettueranno due verifiche scritte a quadrimestre, sulla base degli
obiettivi da conseguire indicati nelle singole unità di apprendimento.

Matematica:
 Conoscenza degli elementi specifici della matematica
50
 Osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni e proprietà
 Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e
loro verifica
 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
I docenti di matematica hanno concordato di effettuare un numero di prove scritte compreso tra due e
quattro per quadrimestre, in cui saranno valutati uno o più obiettivi, a seconda della tipologia della
prova.
► Orali:
 Conoscenza degli elementi specifici delle discipline
 Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e
informazioni
 Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici
 Capacità di rielaborazione personale e di riflessione critica su quanto appreso
I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni
area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati.
Nella scuola secondaria la valutazione delle prove scritte viene elaborata utilizzando varie forme di
espressione, in quanto il giudizio sintetico è riservato all‟insieme delle prove ed alla scheda di
valutazione. La comunicazione alle famiglie avviene attraverso le assemblee, i colloqui individuali e gli
strumenti già descritti. Particolare cura viene posta nel linguaggio usato perché la comprensione sia
semplice e la comunicazione sia chiara per alunni e genitori.
.. L‟attuazione dei progetti curricolari ed extracurricolari - la cui frequenza diventa obbligatoria in
seguito all‟adesione volontaria richiesta ai genitori che devono, di conseguenza, motivare le eventuali
assenze dei propri figli o sottoscrivere la rinuncia al progetto con assunzione di responsabilità necessita di un continuo monitoraggio condotto, in contemporanea, a livello organizzativo e a livello
didattico-educativo. La valutazione relativa all‟efficacia didattica dei progetti, in termini di acquisizione
di competenze, di crescita della motivazione allo studio e, in definitiva, di maturazione globale
dell‟alunno, viene riferita agli obiettivi programmati per ciascun progetto e, allo stesso tempo, alla
rilevazione degli indicatori di successo previsti. Tra gli indicatori se ne enucleano alcuni comuni a tutti i
progetti:
o la motivazione
o il coinvolgimento personale
o l‟attivazione creativa
o la cooperazione e il rispetto dell‟altro
o l‟attenzione e la capacità di ascolto
o la socializzazione
o l‟atteggiamento di ricerca e di scoperta
o la capacità di trasferire quanto interiorizzato in ambito disciplinare.
L‟osservabilità nel tempo dei suddetti indicatori e la misura in cui si affermano definiscono
l‟efficacia
della progettualità, la sua
interazione
tra attività curricolare ed
extracurricolare
e
il
raggiungimento delle finalità
del Piano.
Momento significativo della
verifica è
costituito dalla presentazione e
visualizzazione dei risultati
alle
famiglie, alle classi parallele e
al
territorio, anche nell‟ambito
della
continuità
educativa
e
dell‟orientamento scolastico.
51
Gli esami
Scuola Secondaria di primo grado.
La normativa in vigore, eliminando l‟esame conclusivo della Scuola Primaria, prevede un
unico esame di stato alla fine della Scuola Secondaria di primo
grado. Gli alunni sosterranno dunque l‟esame al termine del
terzo anno, attraverso prove di cui si riportano più avanti criteri
e modalità.
L‟esame sarà svolto in coerenza con i criteri e le modalità della
progettazione educativa e didattica. L‟aspetto fondamentale di
questo esame consisterà nella sua caratterizzazione educativa,
in quanto sarà offerta all‟alunno la possibilità di dare prova
della sua capacità di rielaborazione e di organizzazione delle
conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive.
In tal senso procederà la relazione finale del Consiglio di classe,
che indicherà i programmi effettivamente svolti, le linee didattiche seguite, gli interventi effettuati,
compresi quelli eventuali di sostegno, di integrazione e individualizzazione e la sintesi della
programmazione del triennio. La scheda di valutazione consentirà una conoscenza completa del
risultato cui ciascun alunno è pervenuto, sia in relazione allo sviluppo delle capacità che al possesso dei
contenuti culturali e alle competenze acquisite. La chiarezza e la precisione dei voti di ammissione
costituiranno una condizione essenziale per il corretto svolgimento dell‟esame. Per gli alunni
diversamente abili potranno essere svolte prove differenziate o semplificate, in coerenza con quanto
definito nel Piano Educativo Individualizzato.
Per effetto della Legge 176/2007, viene reintrodotto il giudizio di idoneità o non idoneità per
l‟ammissione agli esami di licenza sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al
termine dell‟anno scolastico. La stessa Legge 176/2007 introduce una quarta prova scritta, la cosiddetta
“Prova nazionale” di italiano e matematica.
All‟esito dell‟esame, secondo la circolare n. 49 del 20 maggio 2010, concorrono i risultati delle prove
scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all‟ammissione. Il
voto finale sarà costituito dalla media aritmetica dei voti espressi in decimi ottenuti nelle singole
prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all‟unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5.

► Prove scritte
Italiano
Le tracce per le prove, in numero di tre, nel rispetto del D.M. 26-8-1981, riguarderanno:
 esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (diario, lettera,
racconto…);
 trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni
personali;
 relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina.
 Matematica
La prova dovrà riferirsi a più aree tematiche e a diversi tipi di conoscenze, per cui sarà articolata su
quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l‟una dall‟altra. I quesiti potranno riferirsi agli
aspetti numerici, geometrici, a nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità ed uno
avrà attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio, nel campo delle scienze
sperimentali o della tecnologia.
La Commissione d‟esame stabilirà se e quali strumenti di calcolo far usare.
52
 Lingua inglese / seconda lingua comunitaria
Le due prove di lingua straniera dovranno dare agli allievi la possibilità di dimostrare le loro capacità di
comunicazione e si articoleranno su due tracce elaborate sulle seguenti indicazioni:
 riassunto di un brano;
 composizione di lettera personale su traccia data;
 composizione di un dialogo su traccia che indichi la situazione, i personaggi e lo sviluppo
dell‟argomento;
 completamento di un dialogo;
 risposte a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura/comprensione.
La C.M. n. 46 del 26 maggio 2011 modifica come segue le precedenti disposizioni attuate per la
seconda lingua comunitaria. “Poiché l‟insegnamento della seconda lingua è giunto a sistema in modo
consolidato, la fase transitoria prevista dalla C.M. n. 28/2007 è superata. Pertanto, il Collegio Docenti
prevederà per la seconda lingua straniera un‟autonoma valutazione all‟interno dell‟Esame di Stato per
garantire pari dignità ai due insegnamenti”. La Commissione d‟esame delibererà sulla modalità di
esecuzione delle due prove scritte di lingua inglese e seconda lingua comunitaria (prove distinte da
svolgere in un solo giorno o in due giorni).
 Prova nazionale
La prova nazionale riguarderà le discipline di italiano e matematica, ad integrazione delle prove scritte
già previste per le stesse.
Verrà somministrata su tutto il territorio nazionale nello stesso giorno e concorrerà ad integrare gli
elementi di valutazione degli alunni. La prova è divisa in due sezioni:
o la prima, relativa all‟italiano, comprende due parti: a) comprensione della lettura - testo narrativo
con quesiti; b) riflessione sulla lingua - serie di quesiti su conoscenze grammaticali. I quesiti sono
a scelta multipla e a risposta aperta.
o la seconda, relativa alla matematica, propone anch‟essa quesiti a scelta multipla e a risposta aperta
sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.
► Colloquio pluridisciplinare
II colloquio sarà impostato in modo da offrire all‟alunno la possibilità di dimostrare, nel momento
conclusivo del percorso triennale, le proprie capacità di rielaborare in modo personale, di organizzare le
conoscenze e di stabilire collegamenti nei vari ambiti disciplinari, in un‟atmosfera serena e distensiva.
Si farà in modo da far emergere e valorizzare la personalità del candidato, privilegiando le aree
disciplinari a lui più congeniali e si formuleranno domande-guida che consentiranno al candidato di
sviluppare il discorso in modo personale. Potranno essere un punto di partenza anche la presentazione di
un elaborato tecnico o artistico, l‟esecuzione di un brano musicale, il racconto di un‟esperienza anche in
rapporto alla progettualità, la lettura di un brano o messaggio, l‟illustrazione di una mappa concettuale
preparata dal candidato. La sottocommissione si preoccuperà di verificare se il candidato possiede la
chiarezza espressiva, i linguaggi specifici delle discipline, la maturità di pensiero, la capacità di
rielaborare in modo personale e di orientarsi nei diversi ambiti disciplinari, operando collegamenti e,
soprattutto, la formazione umana e sociale.
53
Criteri per la valutazione delle prove di
verifica Scuola secondaria di secondo
grado
► Scritte:

Italiano:














Padronanza delle strutture sintattiche e morfologiche;
Correttezza ortografica
Uso adeguato della punteggiatura
Proprietà e ricchezza lessicale
Conoscenza dell‟argomento
Aderenza alla traccia e alle tipologie testuali, rispetto delle consegne;
Sintesi espositiva; uso efficace dei documenti (Barrare quando non interessa)
 Lingua straniera:Organizzazione del testo in modo logico, coerente, coeso.
Uso adeguato dei nessi logici
Equilibrio fra le parti
Assenza di contraddizioni e ripetizioni
Utilizzo adeguato ed efficace delle conoscenze personali
Esposizione corretta dei fatti
Argomentazioni motivate
Approfondimenti personali e/o apporti critici

Lingua straniera:
 Organizzazione del testo (coesione/coerenza)
 Correttezza morfosintattica
 Lessico appropriato
 Rielaborazione e personalizzazione delle risposte

Matematica:






Disegno:
Conoscenza dei contenuti e utilizzo specifico
Competenze procedurali e comunicative
Competenze elaborative
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
Completezza della risoluzione
ELABORATI GRAFICI DISEGNO-prova grafica
 Grado di correttezza concettuale
 Applicazione dei procedimenti esecutivi e dei codici propri della rappresentazione
grafica
 Precisione nell‟esecuzione di elaborati grafici

Informatica – prova pratica:
 Leggibilità
 Ordine nell'esposizione,
 Correttezza formale,
 Motivazione logica dei passaggi e del procedimento,
54









Uso del linguaggio specifico
Conoscenza di: definizioni, concetti, metodologie inerenti la traccia
Sviluppo e trattazione coerente dei quesiti proposti
Competenza nell‟uso di tecniche e strumenti di analisi propri della materia
Capacità di analisi e di sintesi nella risoluzione dei quesiti
Capacità di analisi delle situazioni reali in relazione alle tecniche studiate
Economia Aziendale:
 Comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei
dati
 Competenza nell‟applicazione delle procedure e dei calcoli
 Conoscenza dei contenuti disciplinari
 Competenza espressiva
 Presentazione dell‟elaborato

Educazione fisica:
 attività pratica
 Sicurezza nello svolgimento dell‟esercizio
 Sincronia
 Precisione e stile
► Orale: (tutte le discipline che contengono la valutazione orale)
 Acquisizione dei contenuti
 Conoscenza degli elementi specifici delle discipline
 Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e
informazioni
 Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici
 Analisi, sintesi e rielaborazione
I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni
area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati.
I docenti hanno concordato di effettuare almeno tre verifiche scritte e due per l‟orale per ogni
quadrimestre.
Gli esami
Scuola Secondaria di primo grado.
La normativa in vigore prevede un unico esame di stato alla fine del quinto anno della
Secondaria di
secondo grado. Gli alunni sosterranno dunque l‟esame di stato conclusivo al termine del quinto anno in
coerenza con i criteri e le modalità individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione con proprio
decreto. Le prove scritte sono tre ( le prime due a carattere nazionale, la terza viene elaborata
dalle singole commissioni d‟esame), la prima è comune a tutti gli indirizzi di studi, mentre la seconda è
specifica per l‟indirizzo frequentato. Agli scritti segue un colloquio che si svolge sulla base degli
obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline di insegnamento dell‟ultimo
anno.
55
Le
prove
INVALSI
A
partire dall‟anno scolastico 2009/2010, sono previste prove strutturate dall‟INVALSI a
carattere nazionale di italiano e matematica per le classi seconda e quinta della scuola Primaria, per la
classe terza della Scuola Secondaria di primo grado. e per la classe seconda della scuola Secondaria
di secondo grado La somministrazione delle suddette prove avverrà nel mese di maggio, secondo un
calendario prestabilito su tutto il territorio nazionale.
Resta, invece, fissata a giugno la prova Nazionale INVALSI per la classe terza della Scuola
Secondaria di primo grado, quale quarta prova dell‟esame di Stato.
IL
CURRICOLO
VERTICALE
In linea con le scelte di fondo che identificano l‟Istituto, quali la costruzione di un unico percorso
formativo, la realizzazione di una progettualità globale e di un‟azione didattica unitaria nelle singole
scuole e nella realtà del “Comprensivo”, nonché in risposta alle Indicazioni Nazionali sul Curricolo
(D.L. 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il Curricolo di cui al D.M. del 31 luglio
2007 e al DM 254 del 16/11/2012) che, in seguito alla “Revisione dell‟assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della Scuola dell‟Infanzia e del primo ciclo di istruzione”, vanno applicate fino
ad un massimo di tre anni, l‟Istituto ha proceduto alla elaborazione di un Curricolo Verticale,
nell‟ottica dell‟unitarietà e della verticalità e nel pieno rispetto delle differenze e delle peculiarità dei tre
ordini di scuola.
Nell‟elaborazione di tale Curricolo, che si presenta, ovviamente, come un work in progress, sono
stati coinvolti tutti i docenti del Gruppo per la Continuità educativa e per l‟Orientamento non solo
dell‟Istituto Omnicomprensivo ma anche della Direzione Didattica e della Scuola dell‟Infanzia paritaria
di Atessa. Dopo la condivisione del progetto generale, teso non solo e non tanto ad elaborare una
progettualità di riferimento, ma soprattutto a stabilire percorsi comuni entro i quali far camminare i
discenti dal loro ingresso nella Scuola dell‟Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di secondo
grado, sono stati creati dei gruppi di lavoro divisi per ambiti disciplinari. Questi gruppi, con stretto
riferimento alle Indicazioni nazionali fornite dal Ministero, hanno elaborato dei curricoli tenendo conto
di obiettivi di apprendimento e di traguardi per lo sviluppo delle competenze. Il lavoro è stato condiviso
e approvato dai singoli Istituti ed è stato allegato al Piano dell‟offerta formativa di ciascuna scuola, di
cui costituisce parte integrante. I docenti, nelle loro programmazioni disciplinari e di classe o di sezione,
hanno tenuto conto delle linee guida elaborate nel documento del Curricolo Verticale dell‟Istituto. Il
“Curricolo verticale” è stato opportunamente rivisitato ed integrato dai docenti dei vari ordini di scuola,
secondo gli ambiti disciplinari di appartenenza e alle normative vigenti. In particolare, oltre alle
modifiche relative a tali ambiti, esso è stato integrato con uno specifico progetto di “Cittadinanza e
Costituzione”, il cui insegnamento, previsto dall‟articolo 1 del Decreto Legge n. 137/2008, convertito
con modificazioni dalla Legge n. 169/2008, è inserito nell‟area disciplinare storico-geografica ed è
obbligatorio a partire dall‟anno scolastico 2010/2011. Il curriculo verticale elaborato dall‟Istituto
costituisce parte integrante del POF. E‟ stata, altresì, avviata, all‟interno della rete ”formarsi facendo”
che vede coinvolte le istituzioni di Tornareccio, Palena, Quadri e Paglieta, una sperimentazione ricerca che si concluderà nel corrente anno scolastico.
56
FINALITÀ E COMPETENZE COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
FINALITÀ

La conquista e l‟organizzazione dell‟autonomia

La capacità di esprimere emozioni attraverso la corporeità

La crescita e la valorizzazione della persona umana

La capacità di lavorare in gruppo per la realizzazione di un compito

L‟elevazione del livello di educazione

La formazione dell‟uomo, del cittadino, del lavoratore

Il potenziamento della capacità di ciascuno e di tutti di partecipare ai valori delle diverse
culture, della convivenza sociale e del lavoro contribuendo anche al loro sviluppo

La rimozione delle cause che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona umana

L‟organizzazione programmatica degli interventi educativi tale che rispettino i principi
dell‟unità e dell‟orientamento.
COMPETENZE

L‟acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base

L‟apprendimento di nuovi mezzi espressivi

Il potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento

L‟educazione ai principi fondamentali della convivenza civile

Il raggiungimento della consapevolezza che la diversità è occasione per apprendere

Il consolidamento dei saperi di base

Lo sviluppo delle competenze e delle capacità individuali.
57
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell‟Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni
d‟età e si contraddistingue principalmente come ambiente d‟apprendimento educativo e significativo in
un quadro di pieno riconoscimento della dignità infantile.
La nostra scuola, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale
che rappresenta ciò che lo studente a 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere il ragazzo e il cittadino
che ci si attende da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione, utilizza il seguente percorso educativo,
delineato nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell‟Infanzia.
Finalità istituzionali
 promuovere lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia della competenza e della cittadinanza
 sviluppare l‟identità per imparare a conoscersi, a stare bene con se stessi e sentirsi sicuri
nell‟affrontare esperienze nuove in contesti diversi
 sviluppare l‟autonomia per avere fiducia nelle proprie capacità, realizzare le attività senza
scoraggiarsi, esprimere le proprie emozioni, esplorare e conoscere la realtà, comprendere le
regole della vita quotidiana
 sviluppare la competenza per imparare, riflettere sulle proprie esperienze e saperle rielaborare
 sviluppare il senso della cittadinanza per poter scoprire gli altri ed entrare in relazione con loro
attraverso il confronto, il rispetto, la condivisione di regole sociali.
(dalle Indicazioni Nazionali)
Finalità azione educativa
I principi fondamentali ai quali si ispira l‟attività di tutte scuole del Circolo trovano fondamento in
quelli esplicitati dalle Indicazioni, in particolare creare le condizioni favorevoli atte a promuovere lo
sviluppo integrale ed armonico del bambino tenendo conto:
 delle reali e personali esigenze
 dei propri bisogni
 dei propri ritmi
 dei propri tempi di crescita
Oltre al curricolo di base, esplicitato nelle Indicazioni nazionali attraverso i seguenti ambiti formativi:
1. il sé e l‟altro (il vivere insieme)
2. il corpo e il movimento (identità-autonomia-salute)
3. linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte e musica)
4. i discorsi e le parole (comunicazione)
5. la conoscenza del mondo (ordine, misura, tempo, natura)
Le scuole dell‟Istituto propongono percorsi e una molteplicità di esperienze formative volte ad
incrementare le conoscenze del bambino affinché sia in grado di fruire in modo critico di tutto quello
che la realtà naturale, sociale presenta ed offre.
ATTIVITÀ LABORATORIALI
Laboratorio creativo: rappresentare la realtà, le conoscenze e i
propri vissuti in modo originale e fantastico.
Laboratorio espressivo: (grafico pittorico, manipolativo,
costruttivo, drammatico teatrale): favorire l‟acquisizione di tecniche
strumentali di comunicazione non verbale.
Laboratorio linguistico: contribuire allo sviluppo del linguaggio, al
suo arricchimento ed al pieno utilizzo in situazione reale/fantastica.
58
Laboratorio delle lingue straniere: avvicinare i bambini alla scoperta di altri modi di esprimersi e di
comunicare.
Laboratorio motorio: acquisire la consapevolezza della
propria realtà corporea e porsi in relazione con gli altri, lo
spazio, gli oggetti.
Laboratorio multimediale: stimolare la curiosità del bambino e
favorire un primo approccio gradevole e divertente alle nuove
tecnologie.
Laboratorio scientifico: avviare i bambini ad affrontare realtà
problematiche,ad esplorare il mondo e i propri strumenti di indagine
scientifica.
PROGETTI




Accoglienza
Continuità verticale e orizzontale (scuola e famiglie)
Progetto “Lu paese mè”
Gioco divertimento e atletica
Campi di esperienza ed obiettivi di apprendimento
per i bambini dell’ultimo anno
IL SÉ E L’ALTRO

Esprimere le proprie emozioni

Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con adulti e coetanei

Riconoscere e rispettare il punto di vista dell‟altro

Condividere un progetto comune e contribuire alla sua realizzazione

Acquisire il senso di appartenenza

Accettare e condividere semplici regole

Rafforzare la fiducia in se stessi

Collaborare con i compagni

Accettare le diversità (disabilità fisiche, differenze etniche…)

Conoscere realtà lontane dalla propria per confrontare situazioni
IL CORPO IN MOVIMENTO

Eseguire percorsi
59

Localizzare collocare se stessi,persone e oggetti in situazioni spaziali

Muoversi con destrezza in uno spazio

Conoscere e distinguere le varie parti del corpo

Avere cura della propria persona

Adottare strategie per la soluzione di problemi

Discriminare e verbalizzare le sensazioni

Esprimere le emozioni attraverso il corpo

Accrescere la fiducia nelle proprie possibilità

Riconoscere,riprodurre il corpo in modo completo

Riconoscere,riprodurre il corpo nelle diverse posizioni spaziali
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

Comunicare, esprimere emozioni sfruttando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente

Esprimersi attraverso la pittura e utilizzare diverse tecniche espressive

Esprimersi attraverso il disegno,la pittura e altre attività manipolative

Saper discriminare e qualificare gli stati emotivi suscitati dall‟ascolto di brani musicali

Inventare storie,esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione
I DISCORSI E LE PAROLE

Esprimere verbalmente stati d‟animo,emozioni

Pronunciare correttamente le parole e apprenderne di nuove

Parlare, descrivere, raccontare e dialogare

Associare la comunicazione verbale alla produzione d‟immagini

Ascoltare fiabe, racconti, brevi esposizioni

Verbalizzare le proprie conoscenze ed esperienze usando termini appropriati

Riferire esperienze ed avvenimenti secondo l‟esatta successione temporale
LA CONOSCENZA DEL MONDO

Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale

Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale

Scoprire e rispettare l‟ambiente naturale circostante

Osservare,manipolare e descrivere gli oggetti utilizzando le proprietà percettive dei sensi

Sapersi orientare nello spazio e nel tempo

Scoprire relazioni causa-effetto
60

Riconoscere fenomeni legati alla stagione

Confrontare a colpo d‟occhio le quantità

Scegliere il percorso più idoneo per risolvere un problema

Intervenire in modo opportuno nelle conversazioni

Classificare, seriare e raggruppare
SCUOLA PRIMARIA
Attraverso l‟analisi dei documenti relativi alla riforma e, in particolare, alle “ Nuove Indicazioni per
il Curricolo” emanate dal MIUR, si evidenzia la costituzione di un iter progettuale
caratterizzato da elementi innovativi.
L’organizzazione del Curricolo nella Scuola Primaria prevede una progettazione didattica
degli apprendimenti strutturati e orientati progressivamente ai saperi disciplinari. Le discipline non sono
aggregate in aree precostituite per non favorire un‟affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre,
volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l‟unitarietà del loro
insegnamento.
Iter progettuale per le unità di apprendimento
Le Unità di apprendimento bimestrale sono state strutturata in MACRO e MICRO UDA:
le Macro UDA strutturate per classi parallele sono state suddivise in Competenze generali e
Competenze disciplinari. Le Micro Uda, scaturite dalle Macro, riguardano le singole classi e
comprendono:
 Nuclei fondanti
 Conoscenze e abilità
 Contenuti e attività
 Verifiche in itinere e finali
La valutazione precede (accertamento prerequisiti), accompagna (valutazione in itinere) e segue
(valutazione bimestrale e quadrimestrale) i percorsi curricolari, secondo quanto stabilito dalla normativa
e dal gruppo “Valutazione” dell‟Istituto.
61
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine Scuola Primaria
(dalle Nuove Indicazioni Nazionali e dal Curricolo Verticale dell‟Istituto)
Lingua Italiana
L‟allievo:
-
Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione
- Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
- Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le –
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
- Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l‟apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell‟esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
- Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l‟infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
- Scrive testi corretti nell‟ortografia, chiari e coerenti, legati all‟esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
- Capisce e utilizza nell‟uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
- Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
- È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
- Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all‟organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
Lingua Inglese
L‟alunno:
-
Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
- Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate,
in scambi di informazioni semplici e di routine.
- Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall‟insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
- Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
Storia
L‟alunno:
- riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
- Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l‟importanza del patrimonio artistico e culturale.
- Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
62
- Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
- Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
- Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
- Usa carte geo-storiche, anche con l‟ausilio di strumenti informatici.
- Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
- Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto
con
la contemporaneità.
- Comprende aspetti fondamentali del passato dell‟Italia dal paleolitico alla fine dell‟impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
Geografia
L‟alunno:
- Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
- Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
- Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
- Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
- Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
- Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall‟uomo sul
paesaggio naturale.
- Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza
Matematica
L‟alunno :
-
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura
che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti
di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
63
-
-
Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative,
che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili
per operare nella vita quotidiana.
64
SCUOLA SECONDARIA DI
Gli obiettivi
PRIMO GRADO
generali del processo formativo sono:

Favorire l‟educazione integrale della persona

Prendere coscienza della propria identità e procedere alla costruzione di un progetto di vita
personale

Maturare gradualmente il distacco dal proprio contesto immediato per proiettarsi in un ambiente
allargato che va dalla società al villaggio globale

Porsi in modo critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne

Mettersi in relazione con soggetti “diversi” da sé

Dimostrarsi disponibili all‟ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla
cooperazione e alla solidarietà

Rispettare codici e regolamenti stabiliti

Rispettare l‟ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo

Interiorizzare i valori di libertà e uguaglianza

Padroneggiare le conoscenze e le abilità delle diverse discipline.
Il
percorso progettuale concordato e tracciato dai docenti della Scuola Secondaria di
primo grado segue anch‟esso le Nuove Indicazioni della riforma sul curricolo nelle fasi già
esposte per la Scuola dell‟Infanzia e per la Scuola Primaria.
65
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Scuola Secondaria di primo grado
(desunti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo e rielaborate nel
Curricolo Verticale)
Si riportano di seguito alcuni degli obiettivi tratti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo per
le classi del biennio e per quelle del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado.
ITALIANO – APPROFONDIMENTO in materie letterarie
1
2
3
4
5
Comprendere testi d‟uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti e
schemi, tabelle, testi di sintesi vari.
Comprendere ed interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi,
narrativi, descrittivi, regolativi, ecc.).
Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi,
poetici, regolativi, informativi, testi d‟uso.
Svolgere progetti tematici e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito.
Approfondire gli aspetti strutturali della lingua italiana.
LINGUA INGLESE
1
2
3
4
5
6
Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana dando e chiedendo
informazioni/ Interagire in conversazioni concernenti situazioni note.
Usare un lessico adeguato e strutture e funzioni comunicative appropriate.
Identificare informazioni specifiche in testi semi-autentici/autentici di diversa natura
Produrre messaggi e testi orali e scritti usando un registro adeguato.
Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura anglosassone e operare
confronti con la propria.
Relazionare su aspetti della civiltà anglosassone .
SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE
1
2
3
4
5
6
Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana.
Interagire in semplici conversazioni concernenti situazioni note.
Leggere e comprendere brevi testi d‟uso e semplici descrizioni.
Produrre semplici e chiari messaggi/testi orali e scritti utilizzando il lessico conosciuto.
Usare strutture e funzioni linguistiche in modo pertinente .
Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
STORIA
1
2
3
4
5
6
Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.
Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di
interpretazione storica.
Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti.
Scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale.
Acquisire la consapevolezza di essere portatore di diritti e doveri.
Comprendere che i diritti umani sono una conquista da difendere e rispettare.
GEOGRAFIA
1
2
3
Orientarsi sul terreno con l‟uso della carta topografica, della pianta, della bussola.
Riconoscere le trasformazioni apportate dall‟uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini.
Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio per conoscere e comprendere la
66
4
sua organizzazione.
Individuare aspetti e problemi dell‟interazione uomo-ambiente nel tempo.
MATEMATICA
1
2
3
4
5
6
Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo.
Riconoscere relazioni, applicare proprietà, sviluppare procedimenti.
Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l‟obiettivo da
conseguire .
Individuare i procedimenti risolutivi di un problema e verificarne i risultati.
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a
semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
Comprendere e utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.
SCIENZE
1
2
3
4
5
Conoscere fatti, fenomeni e proprietà.
Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti.
Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni.
Formulare e valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure.
Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini scientifici.
TECNOLOGIA
1
2
3
4
Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti
territoriali nelle loro procedure costruttive.
Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con il supporto di mezzi tecnologici.
Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame.
Costruire bozzetti o modelli riferiti ad oggetti d‟uso comune.
MUSICA
1
2
3
4
Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani
ritmici e melodici.
Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti
strumentali.
Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura (musicali,
grafici, verbali, ecc.).
Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del linguaggio
musicale e la loro valenza espressiva.
ARTE E IMMAGINE
1
2
3
4
Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati
prodotti.
Inventare e produrre messaggi visivi con l‟uso di tecniche e materiali diversi.
Individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nel campo dell‟arte e della pubblicità.
Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1
2
3
Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione.
Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando
la componente comunicativa e quella estetica.
Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate.
67
4
Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione – benessere.
RELIGIONE CATTOLICA
1
2
3
4
Riconoscere le dimensioni fondamentali dell‟esperienza di fede di alcuni personaggi biblici.
Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita.
Individuare nelle testimonianze di vita evangelica scelte di libertà per un proprio progetto di
vita.
Motivare le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Comportamento di lavoro




Impegno
Eseguire con regolarità il proprio lavoro
Eseguire con motivazione ed interesse il proprio lavoro
Saper affrontare le difficoltà
Portare a termine il lavoro assegnato.





 Attenzione
Saper prestare attenzione.
Capacità di organizzazione del lavoro
Saper procurarsi e predisporre gli strumenti del lavoro
Saper ordinare le fasi di lavoro
Saper affrontare una situazione di lavoro.




Responsabilità nel lavoro
Tener conto delle indicazioni e dei suggerimenti degli insegnanti
Saper assolvere agli incarichi di fiducia
Saper individuare le cause dei propri risultati scolastici
Intervenire in modo pertinente e produttivo.


Comportamento sociale
Integrazione sociale
Avere una giusta percezione di sé e degli altri
Sapersi comportare verso gli altri con generosità, rispetto, collaborazione, apprezzamento e lealtà
Saper affrontare con serenità le relazioni sociali, le situazioni nuove, le situazioni difficili, le
situazioni conflittuali
Saper rispettare le regole che la comunità si dà per garantire il rispetto dei diritti di ciascun
individuo e la possibilità per ognuno di adempiere in pieno ai propri doveri.





68
OBIETTIVI COMUNI DELL’AREA COGNITIVA
Educazione alla comunicazione
1
2
3
Conoscere gli elementi specifici delle discipline
Comprendere ed usare i linguaggi specifici
Produrre correttamente lavori orali, scritti e grafici.
Sviluppo del senso estetico e della
creatività
1
2
3
4
5
Utilizzare il linguaggio in maniera creativa
Conoscere le tecniche utili a sviluppare la creatività
Padroneggiare le tecniche utili a sviluppare la creatività
Tradurre in linguaggio grafico le conoscenze, le osservazioni e le emozioni
Conoscere le proprie potenzialità creative.
Capacità di osservazione, analisi e sintesi
1
2
3
Saper osservare fatti, fenomeni, testi
Saper analizzare fatti, fenomeni, testi
Saper ricomporre fatti, fenomeni, testi.
Conoscenza, comprensione, rispetto
dell’ambiente, del proprio corpo, delle
regole della comunità civile
1
2
3
Comprendere il rapporto uomo-ambiente
Saper individuare i problemi personali e quelli sociali
Saper assumere comportamenti finalizzati al mantenimento della salute di se stessi e degli altri
ed alla salvaguardia dell‟ambiente.
Conoscenza di sé e della realtà circostante
1
2
3
4
Saper individuare i propri interessi e le proprie difficoltà
Conoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti
Saper esprimere riflessioni, opinioni e valutazioni;
Saper indagare sulle attività lavorative e sui percorsi formativi presenti nel proprio territorio.
69
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
FINALITÁ E OBIETTIVI
L‟Istituto con l‟apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è
responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l‟adeguatezza
alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi
per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
FINALITA’ FORMATIVE
Il progetto di studio e di vita, del nostro Istituto attribuirà massima importanza all‟attività
didattica curriculare, in quanto essenziale alla formazione culturale e all‟acquisizione
degli strumenti del sapere.
Infatti, esso si propone di:
 formare il cittadino, promuovendone il senso di responsabilità, l‟impegno
personale, la partecipazione e la condivisione del progetto formativo;
 fornire all‟allievo una solida formazione di base in termini di conoscenze,
competenze ed abilità per permettergli di proseguire con successo gli studi
universitari o di inserirsi adeguatamente nel modo del lavoro;
 aiutarlo ad acquisire un metodo di studio personale e ad organizzare il proprio
lavoro, sollecitarlo ad un apprendimento continuo in vista del costante
aggiornamento al quale sarà chiamato nella futura carriera lavorativa;
 educarlo all‟interculturalità e ad una visione globale del mondo. Le attività
aggiuntive extracurriculari, complementari ed integrative serviranno ad ampliare
interessi, a sviluppare attitudini personali, a sollecitare la motivazione, a creare
senso d‟appartenenza al mondo della scuola.
COMPETENZE DEL BIENNIO ( COMPETENZE VARIE DA CONSEGUIRE)
CRITERI
IMPARARE AD
IMPARARE
1. Raccogliere le
informazioni
INDICATORI
(indicare con
I Q e II Q gli
indicatori da
valutare a fine
di ciascun
quadrimestre)
1.a Sceglie ed utilizza varie fonti e varie modalità di informazione
e di formazione.
1. b Utilizza i consigli dell‟ insegnante.
2.a Gestisce
2. iOrganizzare
tempi a disposizione2.a Gestisce i tempi a disposizione
l‟apprendimento
2.b Sceglie opportune strategie di 2.b Sceglie opportune strategie di studio
2.c Acquisisce/consolida un prop 2.c Acquisisce/consolida un proprio metodo di studio e di lavoro
.
PROGETTARE
1. Pianificare il
percorso
1.a Utilizza le conoscenze apprese per attivare percorsi
significativi.
70
1.b Organizza il lavoro tenendo presenti vincoli e materiali a
disposizione.
1.c Definisce strategie di azione per operare.
COMUNICARE
2. Revisionare
2.a Individua errori e punti critici.
2.b Apporta correzioni e modifiche.
1.Comprendere
(ascolto-lettura)
1.a Decodifica messaggi di diverso genere: colloquiale, letterario,
tecnico e scientifico;
1.b Decodifica correttamente consegne date scritte e orali;
1.c Riconosce diverse tipologie di testo;
1.d Attribuisce la giusta funzione a ciascuna tipologia testuale;
1.e Decodifica linguaggi diversi: verbale, matematico, scientifico,
simbolico, tecnico;
1.f Contestualizza linguaggi diversi
1.g Individua i punti centrali di una esposizione orale;
2. Rappresentare
(parlato-scrittura)
COLLABORARE E
PARTECIPARE
2.a Utilizza coerentemente i diversi linguaggi;
2.b Sceglie le diverse tipologie testuali tenendo presente il
destinatario;
2.c Conosce i diversi supporti disponibili per la comunicazione
(cartacei, informatici e multimediali);
2.d Utilizza i diversi supporti disponibili per la comunicazione
(cartacei, informatici e multimediali);
2.e Attiva i diversi supporti per la comunicazione al fine di
esprimere le proprie conoscenze.
1. Interagire in gruppo 1.a Interviene congruamente nel discorso;
1.b Esprime il proprio punto di vista;
1.c Accetta i diversi punti di vista.
1.d Valorizza le proprie ed altrui capacità
1.e Gestisce le emozioni e la conflittualità.
2. Partecipare
2.a Collabora all‟apprendimento comune.
2.b Contribuisce alla realizzazione delle attività collettive.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
1. Essere autonomo
2. Essere responsabile
RISOLVERE
PROBLEMI
1. Saper affrontare
situazioni
problematiche
1.a Conosce le regole e i limiti della società scolastica.
1.b Conosce i propri doveri.
1.c Rispetta i propri doveri.
1.d Rispetta le regole della società scolastica.
1.e Rispetta i propri pari.
1.f Rispetta le figure istituzionali.
1.g Fa valere i propri diritti e i propri bisogni nell‟ambito della vita
sociale.
1.h Riconosce i diritti e i bisogni altrui.
2.a Si inserisce in modo consapevole ed attivo nella vita sociale
scolastica.
2.b Rispetta gli impegni assunti.
1.a Individua un problema;
1.b Raccoglie dati;
1.c Riconosce e individua fonti e risorse disponibili;
1.d valuta e seleziona i dati;
71
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
1. Individuare
collegamenti
2. Rappresenta
collegamenti e
relazioni
1. Acquisire
ACQUISIRE ED
l‟informazione
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
2. Interpretare
l‟informazione
1.e Valuta i diversi aspetti di un problema dato;
1.f Costruisce e verifica ipotesi a partire da modelli dati;
1.g Costruisce e verifica ipotesi autonomamente;
1.h Utilizza coerentemente contenuti e metodi delle diverse
discipline;
1.i Propone soluzioni.
1.a Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e
concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e
lontani nello spazio e nel tempo.
1.b Individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause
ed effetti.
2.a Rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e
concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e
lontani nello spazio e ne tempo.
2.b Rappresenta analogie e differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti.
2.c Elabora argomentazioni coerenti.
1.a Individua i canali attraverso cui reperire l‟informazione.
1.b Acquisisce l‟informazione da vari ambiti e strumenti
comunicativi.
2.a Distingue fatti da opinioni.
2.b Valuta l‟attendibilità e l‟utilità dell‟informazione.
2.c Valuta la spendibilità dell‟informazione.
72
OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO
Obiettivi socio – affettivi e di relazione
Costituire gruppi di lavoro (centrati sul compito) come espressione di
un‟azienda complessa di pianificazione, svolgimento del compito e gestione
delle relazioni
Tale obiettivo presuppone:
Partecipare al lavoro
organizzato
individuale o di
gruppo accettando
ed esercitando
il coordinamento
 la consapevolezza della diversificazione dei ruoli nella rete di relazione e
dell‟emergenza della leadership
 la promozione dell‟integrazione come dinamica tra uguaglianza e
differenza nonché come equilibrio tra bisogni individuali e di gruppo
che genera capacità di collaborazione tramite:
 partecipazione attiva
 produzione di relazioni di fiducia e di affidamento
alle idee degli altri come competizione di ipotesi di
soluzione di problemi
 flessibilità
 negoziazione di obiettivi, metodi, ruoli, leadership
 condivisione delle decisioni
Obiettivi cognitivi ed operativi
1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e
compresi dall'alunno).
2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all‟alunno di
utilizzare le conoscenze acquisite):
a. competenze linguistiche
b. competenze comunicative
c. competenze espressive
d. competenze logiche
e. competenze operative
3. Acquisizione di capacità:
a. capacità di analisi
b. capacità di sintesi
c. capacità di rielaborazione
d. capacità di autonomia di giudizio
DIDATTICA E FORMAZIONE
La programmazione didattica nasce dalla necessità di raccordare le indicazioni dei
programmi ministeriali e gli orientamenti educativi con la realtà pratica
dell'insegnamento e i bisogni socio-culturali degli allievi.
73
Scuola primaria di primo grado
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE
DEI COMPORTAMENTI DEGLI ALUNNI
Poiché dall‟anno scolastico 2008/09, in ottemperanza della legge Gelmini, la valutazione è espressa
in decimi, l‟Istituto ha approntato una tabella in riferimento al comportamento sociale degli alunni, al
fine di uniformare la valutazione del comportamento in tutta la scuola, secondo i parametri di seguito
riportati.
I docenti hanno concordato di attribuire il voto massimo di 10 solo per evidenziare le eccellenze
nell‟ambito del comportamento e delle conoscenze disciplinari del processo-percorso formativo.
Atteggiamenti e comportamenti osservabili
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
1.
2.
3.
4.
5.
Non rispetta orari e/o impegni presi.
Utilizza un linguaggio scurrile e gesti scorretti.
Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e spesso disturba le lezioni,
ostacolando il dialogo educativo.
Interviene nelle discussioni in modo poco pertinente con modalità inopportune, non
rispettando il proprio turno.
Spesso non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di azioni di danneggiamento
(mostra un comportamento poco controllato – non ha acquisito un adeguato
autocontrollo).
Non si relaziona in modo positivo con compagni e con adulti
Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
Sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo
carico, provvedimenti disciplinari.
Spesso non osserva orari e/o impegni presi.
Spesso utilizza un linguaggio non idoneo, gesti poco corretti e non adeguati alla
circostanza.
Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e sovente svolge azioni di disturbo che
compromettono l‟attenzione generale.
Non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.
Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di isolate azioni di
danneggiamento ((talvolta mostra un comportamento poco controllato).
Si relaziona in modo poco collaborativo con compagni e con adulti.
Episodicamente non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
Sono presenti, a suo carico, note disciplinari nel registro di classe.
6.
7.
Non sempre rispetta orari e/o impegni presi.
Episodicamente utilizza un linguaggio non corretto.
Partecipa alle attività proposte, dimostrando un‟attenzione discontinua.
Interviene nelle discussioni in modo pertinente.
Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…)
Si relaziona in modo corretto con compagni e con adulti.
Non assicura rapporti leali in tutti i contesti.
1.
2.
3.
4.
Osserva orari e impegni presi.
Utilizza un linguaggio corretto.
Partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione.
Interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.
voti
5
6
7
74
5.
6.
È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
Rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature,
spazi, ambiente…)
7.
Si relaziona in modo collaborativo con compagni e con adulti.
1.
2.
3.
4.
5.
Osserva con puntualità orari e impegni presi.
Utilizza un linguaggio sempre corretto.
Partecipa con attenzione alle lezioni, mostrando un interesse costante.
Interviene nelle discussioni in modo personale e costruttivo.
Rispetta sempre le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…)
Si relaziona sempre in modo positivo con compagni e con adulti, rispettando i ruoli
di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.
È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
6.
7.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Osserva con senso di responsabilità orari e impegni presi.
Utilizza un linguaggio sempre corretto.
Partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento.
Interviene nelle discussioni stabilendo ponti logici e arricchendo in modo originale e
costruttivo le conversazioni
Rispetta in ogni situazione le consegne, i regolamenti e i beni comuni, (materiali,
arredi, attrezzature, spazi, ambiente…).
Si relaziona con maturità in ogni contesto con compagni e con adulti rispettando i
ruoli di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.
È profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle varie attività.
8
9
10
75
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI
PER LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI SI TERRÀ CONTO DEI
SEGUENTI DESCRITTORI:
1.
2.
3.
4.
5.
COMPRENSIONE
CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI
METODO DI LAVORO
CAPACITÀ LOGICHE
PRODUZIONE
COMPRENSIONE
10/10
COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON INTUIZIONE, PRONTEZZA, SICUREZZA E
CORRETTEZZA
9/10
COMPRENDE I VARI MESSAGGI IN MODO IMMEDIATO, CORRETTO E
COMPLETO
8/10
COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON CHIAREZZA E FACILITÀ
7/10
COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON UNA CERTA FACILITÀ
6/10
COMPRENDE IL SENSO GLOBALE DEI VARI MESSAGGI
5/10
RIVELA INCERTEZZE NELLA COMPRENSIONE DEI VARI MESSAGGI
4/10
INCONTRA MOLTE DIFFICOLTÀ NELLA COMPRENSIONE DEI VARI MESSAGGI
CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
10/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA CHIARA, COMPLETA ED APPROFONDITA;
UTILIZZA CON SICUREZZA E IN MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI
9/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA COMPLETA, AMPIA E SICURA; UTILIZZA IN
MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI
8/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA COMPLETA; UTILIZZA CORRETTAMENTE I
LINGUAGGI SPECIFICI
7/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA APPREZZABILE, SODDISFACENTE,
ABBASTANZA COMPLETA E/MA NON SEMPRE SICURA; GENERALMENTE
UTILIZZA IN MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI
6/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE/ SUFFICIENTE/ ACCETTABILE;
UTILIZZA UN LESSICO SEMPLICE
5/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA INSUFFICIENTE, INSICURA, INCERTA,
PARZIALE, LIMITATA
4/10
EVIDENZIA UNA CONOSCENZA INADEGUATA, FRAMMENTARIA, LACUNOSA,
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
76
METODO DI LAVORO
(USA, OPERA, APPLICA STRUMENTI, TECNICHE, PROCEDIMENTI, REGOLE, CONOSCENZE…)
10/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO EFFICACE E PERSONALE IN SITUAZIONI
NUOVE E COMPLESSE
9/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO EFFICACE, SICURO IN SITUAZIONI
CONOSCIUTE ANCHE COMPLESSE
8/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO IN MODO CORRETTO, ADEGUATO
7/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO ABBASTANZA CORRETTO, QUASI SEMPRE
CORRETTO
6/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO ACCETTABILE IN SITUAZIONI SEMPLICI,
EVIDENZIANDO SUFFICIENTI CAPACITÀ ORGANIZZATIVE (ACCETTABILE)
5/10
APPLICA UN METODO DI LAVORO IN MODO INCERTO, SCORRETTO,
LACUNOSO, PARZIALE
4/10
NON HA ACQUISITO UN ADEGUATO METODO DI LAVORO; EVIDENZIA SCARSE
CAPACITÀ ORGANIZZATIVE; NON SA ESEGUIRE IN MODO AUTONOMO
SEMPLICI CONSEGNE
CAPACITÀ LOGICHE
10/10
RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO ORGANICO E CRITICO, ESPRIMENDO
CON PRONTEZZA SIGNIFICATIVI GIUDIZI E VALUTAZIONI PERSONALI
EVIDENZIA OTTIME CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI
DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI
9/10
RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO ORGANICO, ESPRIMENDO
APPROPRIATE VALUTAZIONI PERSONALI
EVIDENZIA PIÙ CHE BUONE CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI
ARGOMENTI DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI
8/10
RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO VALIDO ESPRIMENDO A VOLTE
VALUTAZIONI PERSONALI E MOTIVATE
EVIDENZIA BUONE CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI
DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI
7/10
RIELABORA GLI ARGOMENTI POCO COMPLESSI E, IN ALCUNE SITUAZIONI,
ESPRIME GIUDIZI PERTINENTI
EVIDENZIA SUFFICIENTI CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI
ARGOMENTI DI STUDIO
6/10
SINTETIZZA SEMPLICI ARGOMENTI, ESPRIMENDO A VOLTE OPINIONI
PERTINENTI
5/10
ESPRIME RARAMENTE (IN MODO CONFUSO) GIUDIZI PERSONALI
4/10
EVIDENZIA DIFFICOLTÀ AD ESPRIMERE VALUTAZIONI PERSONALI
77
PRODUZIONE
10/10
PRODUCE ELABORATI PIENAMENTE RISPONDENTI
COMPLETI , PRECISI, RICCHI, CORRETTI E ORIGINALI
ALLA
CONSEGNA,
9/10
PRODUCE ELABORATI PIENAMENTE RISPONDENTI
SIGNIFICATIVI, PRECISI, AMPI, CORRETTI E ORIGINALI
ALLA
CONSEGNA,
8/10
PRODUCE ELABORATI RISPONDENTI ALLA CONSEGNA, COMPLETI, PRECISI,
AMPI E CORRETTI
7/10
PRODUCE ELABORATI RISPONDENTI
ABBASTANZA CORRETTI
6/10
PRODUCE ELABORATI NON SEMPRE CORRETTI E NON SEMPRE RISPONDENTI
ALLA CONSEGNA
5/10
PRODUCE ELABORATI CON L‟AIUTO DI SCHEMI DI RIFERIMENTO E DOMANDE
GUIDA
4/10
EVIDENZIA DIFFICOLTÀ NELLA PRODUZIONE ANCHE DI SEMPLICI ELABORATI
ALLA
CONSEGNA,
LINEARI
E
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI con bisogni
educativi speciali
Nella tabella seguente, ciascun voto è stato declinato sotto un duplice aspetto: quello relativo alle
conoscenze dell'allievo e alle sue capacità/abilità e quello riguardante l'area della identità
personale/maturazione globale, che riassume, in modo estremamente sintetico, le caratteristiche
attitudinali dell'alunno, riferite in particolar modo all' area della socialità e della relazionalità.
VOTO ESPRESSO IN DECIMI
CORNICE VALUTATIVA
CINQUE
Conoscenze minime disciplinari raggiunte in modo
parziale; abilità pregresse modeste; identità
personale adeguata.
SEI
Conoscenze disciplinari di base strutturate in modo
accettabile; maturazione globale essenziale.
SETTE
Competenze disciplinari consolidate; maturazione
globale adeguata.
OTTO
Competenze disciplinari ed interdisciplinari coerenti
e funzionali; maturazione globale consapevole.
NOVE
Competenze meta-apprenditive significative e
approfondite; maturazione globale organica ed
efficace.
DIECI
Padronanza delle competenze completa e critica;
maturazione globale elevata.
78
SCHEDA DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
Scuola Primaria
Valutazione dell’alunno
La valutazione del processo formativo dell‟alunno viene collocata dai docenti al centro dei problemi di
apprendimento-insegnamento. La sua funzione non è tanto quella di limitarsi a fotografare la situazione
iniziale o di percorso del bambino, quanto di intervenire su di essa per modificare comportamenti non
desiderabili e promuovere quelli più pertinenti.
In tal modo il percorso valutativo coincide con la valorizzazione del potenziale posseduto dall‟alunno ed
è funzionale allo sviluppo delle sue prestazioni scolastiche intese come acquisizione e applicazione di
conoscenze, abilità e atteggiamenti, come sviluppo di competenze personali.
Il processo di valutazione è articolato in:
VALUTAZIONE INIZIALE
Costituisce un‟analisi preventiva dei prerequisiti
posseduti dall‟alunno ed ha anche lo scopo di
effettuare una ricognizione delle conoscenze che
l‟allievo possiede all‟inizio di un determinato
itinerario di studi.
VALUTAZIONE DI PRODOTTO
. È il compito di valutazione più complesso e
significativo perché permette di effettuare un
consuntivo del livello di competenza raggiunto
dagli alunni per rilevare se l‟apprendimento ha
prodotto una maturazione in termini personali e
sociali, oltre che culturali.
VALUTAZIONE
DI
PROCESSO
O
DI
PERCORSO
Ha lo scopo di fornire informazione continua e
analitica circa il modo in cui ogni alunno procede
nell‟itinerario di apprendimento.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
informa se le conoscenze e abilità , oltre ad essere
state apprese e rielaborate , sono utilizzate in contesti
concreti e problematici, anche non scolastici.
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO
In base alla L. 30 OTTOBRE 2008 n°169, che prevede la sostituzione del giudizio sintetico con il
voto in decimi, il Collegio ha elaborato una tabella per assegnare un valore decimale ad una valutazione
che mantiene criteri qualitativi e descrittivi.
Concordemente si è deciso di assegnare un significato al voto, affinché un “sette o un otto”comunichi ,
per quanto possibile in modo univoco, le stesse informazioni.
Per rilevare l‟acquisizione delle conoscenze fondamentali della disciplina si utilizzerà la seguente
tassonomia:
VOTO
TASSONOMIA DEGLI APPRENDIMENTI
5
L‟alunno dimostra di possedere conoscenze frammentarie ed abilità carenti,
metodo di lavoro da acquisire
6
L‟alunno dimostra di possedere conoscenze e abilità appena sufficienti,
impegno discontinuo, difficoltà nel metodo di studio
79
7
L‟alunno dimostra di avere conoscenze ed abilità sufficienti, necessitano a
volte di chiarimenti; impegno sufficiente, metodo da migliorare
8
L‟alunno possiede conoscenze e abilità acquisite in modo soddisfacente,
impegno buono, metodo di studio e di lavoro da affinare
L‟alunno dimostra di possedere una sicura conoscenza dei contenuti e una
piena padronanza delle procedure.
L‟alunno dimostra di possedere abilità sicure, conoscenze pienamente
acquisite, impegno regolare, metodo di studio e di lavoro produttivo
9
10
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DI LIVELLI DI COMPETENZA
Al termine di un percorso didattico, per una comunicazione degli esiti di apprendimento che risulti
univoca, chiara ed utile, sia alle famiglie che agli alunni, la valutazione finale sarà effettuata utilizzando
la seguente tassonomia condivisa:
VOTO
5
LIVELLI DI COMPETENZA
conoscenza insufficiente di dati fatti e termini disciplinari.
conoscenze essenziali dei dati, fatti e termini disciplinari
6
acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali delle discipline
7
8
9
10
capacità
appreso
capacità
abilità
capacità
appreso
capacità
appreso
capacità
abilità
capacità
appreso
di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le
di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
di elaborare in modo personale, creativo e originale quanto ha
di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le
di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
Nella scala numerica individuata si è deciso di partire dal 5 fino a giungere al 10 per potenziare
nell‟alunno lo sviluppo sereno e propositivo, poiché una votazione inferiore al 5 nella scuola primaria
può influire negativamente sui processi di motivazione incidendo:
 sulla formazione della propria identità
 sulla percezione e fiducia nelle proprie capacità
 sulla stima dei compagni ed adulti
 sulle scelte future.
CRITERI PER L’ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO RELATIVO AL COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportante si farà riferimento ai seguenti criteri:
1. rispetto delle persone, degli ambienti, delle strutture
2. rispetto delle regole
80
3.
4.
5.
6.
7.
partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche
disponibilità ad apprendere
relazioni positive
costanza nell‟impegno
rispetto delle regole e partecipazione dietro sollecitazione
GIUDIZIO
OTTIMO
DISTINTO
SODDISFACENTE
BUONO
SUFFICIENTE
DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO
Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 4, 5, 6
Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 6
Rispetto pieno dei punti 1, 2
Rispetto parziale del punto 1, 2
Rispetto parziale del punto 7
VERIFICA
Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni.
Nello svolgimento delle prove di verifica e nelle relative annotazioni si farà riferimento
fondamentalmente ai seguenti criteri:
 annotazione degli esiti registrati con riferimento alle competenze disciplinari o, secondo le
decisioni del docente, a specifici obiettivi di apprendimento
 complessivamente non meno di tre registrazioni per disciplina, per quadrimestre, ricavate da
prove orali o scritte, grafiche operative o di altro tipo
 le registrazioni dovranno essere distribuite nell‟arco temporale del quadrimestre
 tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale.
Alunni Stranieri
Per la valutazione degli alunni stranieri ci si attiene ai seguenti parametri indicati nell‟articolo 11 dello
schema di regolamento per la valutazione degli alunni:
 conoscenza della lingua italiana
 considerazione del livello di partenza dell‟alunno
 processo di conoscenza
 motivazione
 impegno potenzialità di apprendimento.
Non è possibile, pertanto, far riferimento a obiettivi standard che ignorino:
 gli adattamenti dei programmi per i singoli alunni
 le storie personali scolastiche
 le sue potenzialità
Alunni con bisogni educativi speciali
Gli alunni diversamente abili e quelli con Disturbo Specifico dell‟Apprendimento di ogni ordine e
grado dell‟Istituto vengono valutati in base ad attività previste nel PDP e nel PEI e ai progressi
registrati.
INDICATORI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
ITALIANO
 Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente
81



Leggere e comprendere testi di tipo diverso
Produrre e rielaborare testi scritti
Riconoscere la struttura della lingua e arricchire il lessico.
INGLESE
 Ascoltare e comprendere semplici messaggi
 Leggere e comprendere brevi testi
 Saper sostenere una facile conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio
 Conoscere e confrontare la propria cultura con quella inglese.
STORIA
 Orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi
 Conoscere, ricostruire e confrontare eventi e trasformazioni storiche
 Ricostruire quadri di civiltà individuando relazioni anche con il territorio
 Ricavare conoscenze da fonti.
GEOGRAFIA
 Orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato
 Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici con l‟uso di carte e rappresentazioni
 Individuare problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
MATEMATICA
 Riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche
 Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto
 Operare con figure geometriche, grandezze, misure
 Utilizzare semplici messaggi logici, statistici e informatici per rappresentare relazioni e stati.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle

Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico

Progettare e realizzare esperienze concrete e operative

Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali prodotte dall‟uomo.
TECNOLOGIA
 Osservare, descrivere e conoscere oggetti e strumenti del mondo tecnologico
 Progettare e realizzare esperienze concrete e operative
 Conoscere ed usare i termini del linguaggio specifico.
MUSICA
 Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali
 Esprimersi con il canto e semplici strumenti.
ARTE



E IMMAGINE
Produrre messaggi con l‟uso di linguaggi e materiali diversi, elaborandoli creativamente
Leggere e comprendere immagini di diverso tipo
Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali e ambientali.
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE
 Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse
82
 Partecipare alle attività di gioco sport, rispettandone le regole.
Forme di comunicazione
A scadenza quadrimestrale, la copia integrale del documento di valutazione viene adeguatamente
illustrata e consegnata dai docenti alle famiglie degli alunni con lo scopo di:
 fornire informazioni riguardanti il processo formativo degli alunni
 comunicare i livelli di competenza raggiunti
 favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati.
Valutazione e autoanalisi
Per una valutazione complessiva del processo di insegnamento-apprendimento degli alunni e della
qualità dell‟offerta formativa del Circolo, ci si avvarrà delle direttive che prevedono l‟effettuazione di
verifiche periodiche, affidate all‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione
(INVALSI), mediante l‟utilizzo di test somministrati in un‟unica data.
All‟interno della realizzazione del P.O.F. l‟autoanalisi si colloca al vertice dei problemi di gestionesupervisione del sistema scuola, ed è intesa come motore-supporto del cambiamento-miglioramento
dell‟organizzazione scolastica.
Nel nostro Istituto la funzione fondamentale della valutazione si identifica con una attenta analisi del
processo di natura eminentemente regolativa di “eventi”, messi in relazione: politiche scolastiche,
decisioni programmate e coerenti, interventi operativi.
I parametri a cui si farà riferimento per valutare il livello di efficienza- efficacia del P.O.F. saranno i
seguenti:
o livello di partecipazione degli alunni alle varie attività curricolari ed extracurricolari
o gli elementi di conoscenza acquisiti durante i processi di verifica-valutazione degli alunni e del
sistema scuola
o livello di partecipazione dei genitori
o funzionalità dell‟orario, delle attrezzature e degli spazi
o rispetto delle scadenze, tempestività e chiarezza delle decisioni a livello collegiale, modulare,
individuale
o rapporti con le famiglie
o analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e i risultati raggiunti.
Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti
formativi realizzata mediante strumenti diversificati:
 autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività
 analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di
collegio docenti e di consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza
 questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l‟accettazione dell‟organizzazione
didattica
 incontro con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto
 esiti delle indagini condotte dall‟INVALSI nell‟ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema di
istruzione.
I risultati complessivi della valutazione saranno comunicati ai soggetti esterni coinvolti nelle attività
scolastiche quale momento di rendicontazione degli investimenti realizzati in termini di risorse e servizi
nella scuola.
83
INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI
PERIODICHE
del rendimento scolastico nelle diverse discipline e del
comportamento
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
– classi prime,
seconde e terze

ITALIANO
Comprendere, analizzare, interpretare ed esporre diverse tipologie testuali (orali e scritte). Produrre testi
diversi, corretti, coerenti e coesi. Selezionare e rielaborare informazioni, esperienze ed argomenti di
studio. Riconoscere e analizzare le strutture linguistiche.

APPROFONDIMENTO in materie letterarie
Potenziare le abilità di base e analizzare gli aspetti strutturali della lingua italiana.

INGLESE
Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e non dando e chiedendo
informazioni. Usare un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate. Identificare informazioni
specifiche in testi noti e non. Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura
anglosassone e operare confronti con la propria.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA
(Francese / Spagnolo)
Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana. Leggere e comprendere
brevi testi d‟uso e semplici descrizioni. Produrre brevi testi scritti e orali, utilizzando il lessico noto.
Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

STORIA
Conoscere gli argomenti trattati. Rielaborare e organizzare le conoscenze. Confrontare quadri storici di
civiltà studiate, anche in rapporto al presente. Conoscere ed usare la terminologia specifica. Conoscere
le principali norme della vita sociale nel rispetto dei diritti dell‟uomo e del cittadino. rispetto dei diritti
dell‟uomo e del cittadino

GEOGRAFIA
Orientarsi nello spazio, usando gli strumenti propri della disciplina. Analizzare ed essere consapevoli
delle caratteristiche di un territorio e degli organi che lo governano. Conoscere ed usare la terminologia
specifica.

MATEMATICA
Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo. Conoscere relazioni, applicare proprietà,
sviluppare procedimenti. Individuare dati e procedimenti risolutivi di un problema. Comprendere e
utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.

SCIENZE
Conoscere fatti, fenomeni e proprietà. Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni. Formulare e
valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure. Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini
scientifici.
84

TECNOLOGIA
Conoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali.
Rappresentare graficamente un oggetto con il supporto di mezzi tecnologici. Riconoscere ed analizzare
il settore produttivo di provenienza di un oggetto o alimento. Costruire bozzetti o modelli riferiti ad
oggetti d‟uso comune.

MUSICA
Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani ritmici e
melodici. Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti
strumentali. Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura
(musicali, grafici, verbali, ecc.). Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali
strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva.

ARTE E IMMAGINE
Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti.
Inventare e produrre messaggi visivi con l‟uso di tecniche e materiali diversi. Individuare e classificare
simboli e metafore utilizzate nel campo dell‟arte e della pubblicità. Riconoscere e leggere le tipologie
principali dei beni artistico-culturali.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione. Usare
consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la componente
comunicativa e quella estetica. Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle
discipline sportive praticate. Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico- alimentazionebenessere.

RELIGIONE CATTOLICA
Conoscenza dei contenuti essenziali della religione. Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori
religiosi. Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti. Comprensione ed uso del
linguaggio specifico.

COMPORTAMENTO
Osservare orari e impegni presi. Utilizzare un linguaggio corretto. Partecipare alle attività proposte con
adeguata attenzione. Intervenire nelle discussioni, nei tempi e nei modi stabiliti. Rispettare le consegne,
i regolamenti e i beni comuni. Relazionarsi in modo collaborativo con i compagni e con gli adulti.
Essere leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni
Scrutini finali
La valutazione finale degli alunni di scuola secondaria di primo grado è disciplinata dall‟art. 11 del
decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 169/2008.
Per l‟ammissione alla classe successiva e all‟esame finale del ciclo sono richiesti:
 la frequenza di almeno tre quarti dell‟orario annuale, salvo particolari deroghe deliberate dal
Collegio
 un voto non inferiore a sei decimi per il comportamento e per ciascuna disciplina.
Pertanto l‟alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà
ammesso alla classe successiva salvo che non ricorrano le condizioni di cui all‟art. 13, c. 9, della O.M.
85
21.5.20015e fatte salve le delibere del consiglio di classe. E‟ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà
di derogare a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici).
Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver
fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l‟alunno non ha conseguito la
sufficienza- riterranno che non siano stati raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle
varie materie e che nella partecipazione alla vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi
che possano concorrere a determinare una valutazione complessiva positiva.
Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:
a) una insufficienza grave e tre insufficienze lievi
b) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.
Ogni Consiglio di Classe, attenendosi alla normativa vigente, si riserva comunque di valutare caso per
caso eventuali ripetenze di alunni che presentano risultati negativi.
Nel caso di promozione di alunni che presentino, all‟atto dello scrutinio, alcune lacune, la scheda di
valutazione sarà affiancata da un documento esplicativo, elaborato dal Gruppo di Valutazione, con
l‟elenco delle discipline in cui sono evidenziate le carenze da recuperare. Gli alunni che avranno
ricevuto tale segnalazione in fase di giudizio finale, sosterranno una prova per accertare l‟avvenuto
recupero effettuato durante i mesi di sospensione delle attività didattiche.
Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.
INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI
del rendimento scolastico e del comportamento
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
–
TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA
CONDOTTA
INDICATORI
Non rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari;
Non è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media;
Non è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti;
Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
Non è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare.
E‟ parzialmente e/o superficialmente rispettoso delle persone, delle leggi, delle
regole, delle consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari;
E‟ parzialmente e/o superficialmente corretto/a nel comportamento, nel linguaggio,
nell‟utilizzo dei media;
E‟ parzialmente e/o superficialmente attento/a ai compagni e alle proposte
educative dei docenti;
E‟ parzialmente e/o superficialmente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle
prestazioni;
VOTI
Da 1 a 5
6
5
Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non
possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell‟inizio delle lezioni
dell‟anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla
classe successiva.
86
E‟ parzialmente e/o superficialmente disponibile a migliorare, a partecipare, a
collaborare.
Episodicamente NON è rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole, delle
consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari;
Episodicamente NON è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo
dei media;
Episodicamente NON è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei
docenti; leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
Episodicamente NON è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
Episodicamente NON è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare.
Ha quasi sempre rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture,
orari;
E‟ quasi sempre corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei
media;
E‟ quasi sempre attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti;
E‟ quasi sempre leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
E‟ quasi sempre disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare.
Rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari;
E‟ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media;
E‟ attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti;
E‟ leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
E‟ disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare.
Ha pieno rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari;
E‟ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media;
E‟ molto attento/a al comportamento, al linguaggio, all‟utilizzo dei media;
E‟ profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni;
E‟ pienamente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare.
7
8
9
10
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE
COMPETENZE
COMPETENZA
• Imparare ad
imparare
• Progettare
DESCRITTORE
organizza il proprio
apprendimento, individuando,
scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie
modalità di informazione e di
formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione
dei tempi disponibili, delle proprie
strategie e del
proprio metodo di studio e di
lavoro.
elabora e realizza progetti
riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e
LIVELLO
ESPERTO
VOTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
87
• Comunicare
• Collaborare e
partecipare
• Agire in modo
autonomo e
responsabile:
• Risolvere problemi
realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità
esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti
o comprende messaggi di genere
diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico)
e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi
(verbale,
matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti
(cartacei,
informatici e multimediali)
o rappresenta eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti,
stati d‟animo, emozioni, ecc.
utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari,
mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
interagisce in gruppo,
comprendendo i diversi punti di
vista,
valorizzando le proprie e le altrui
capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all‟apprendimento
comune ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel
riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
sa inserirsi in modo attivo e
consapevole
nella vita sociale e far valere al suo
interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al
contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le
regole, le responsabilità.
affronta situazioni problematiche
costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando
i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
88
tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse
discipline.
individua e rappresenta,
• Individuare
collegamenti e relazioni elaborando
argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, e lontani nello spazio e
nel tempo, cogliendone la natura
sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura
probabilistica.
Acquisisce ed interpreta
• Acquisire ed
criticamente
interpretare
l'informazione ricevuta nei diversi
l’informazione
ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi,
valutandone l‟attendibilità e
l‟utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
ESPERTO
10-9
ADEGUATO
8-7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
4-5
89
VERIFICA E VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione costituisce un momento essenziale dell‟attività didattica anche, e soprattutto, in vista
della crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a:
 progettare il futuro della programmazione, indicare le linee direttrici su cui impostare il lavoro
didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle situazioni reali;
 raccogliere informazioni e dati circa le prestazioni offerte dagli studenti e avere sotto controllo il
livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo;
 promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale.
Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di consapevolezza,
l‟alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o superare ostacoli nel suo percorso
formativo.
Tipologia di valutazione
La verifica è attuata dai docenti in modo trasparente per controllare il livello di conoscenze, di capacità
e competenze acquisite dagli allievi.
Si distingue in tre momenti:

la verifica diagnostica ha lo scopo di accertare il possesso dei pre-requisiti inerenti le
conoscenze, le abilità e le competenze minime richieste per raggiungere gli obiettivi
didattici programmati nella classe di appartenenza ed ha lo scopo di effettuare interventi
mirati al loro eventuale recupero.

la verifica formativa rappresenta il momento fondamentale della progettazione
didattica. Si pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e
permette al docente di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di accertare in itinere
il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei
tempi di apprendimento previsti. La verifica formativa è inoltre utile per organizzare
l'attività di recupero.

la verifica sommativa ha lo scopo di classificare gli allievi. Tutti gli strumenti di
verifica conosciuti sono validi per i docenti che faranno ricorso a verifiche strutturate,
prove semi-strutturate e prove non strutturate.
Modalità di verifica:
 le valutazioni saranno scritte, orali e pratiche ;
 le prove sommative dovranno essere almeno tre per lo scritto e due per l‟orale per ogni
quadrimestre;
 prove strutturate, test, questionari scritti contribuiranno anche alla valutazione orale;
 le prove saranno opportunamente scaglionate e distribuite nel corso del quadrimestre per evitare,
il più possibile, un sovraccarico per gli allievi;
 gli elaborati saranno riconsegnati entro 15 giorni dalla data di effettuazione, esplicitando il voto
con un breve giudizio motivato.
Criteri di valutazione
In riferimento ai criteri generali individuati per omogeneizzare il più possibile i comportamenti e le
deliberazioni finali dei diversi Consigli di Classe si è concordato di tener presenti:
 le tassonomie relative agli ambiti cognitivi e gli indicatori relativi agli aspetti socio – affettivi
dell‟allievo;
90









il progresso rispetto alla situazione iniziale;
l‟impegno e l‟applicazione;
la partecipazione al dialogo educativo;
il metodo e la capacità di organizzare, con una certa autonomia, lo studio;
l‟esito dei corsi di recupero;
il carattere unitario dei cicli (il biennio con funzione orientativa e formativa, il triennio
maggiormente caratterizzante);
la valenza culturale e professionale delle discipline;
la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del profitto;
la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del comportamento.
Ogni Consiglio di Classe, coerentemente con quanto sopra indicato, rispetterà i seguenti parametri:
 il raggiungimento degli obiettivi formativi formulati nel piano di programmazione annuale;
 gli standard minimi di livello cognitivo fissati nelle riunioni per materie;
 gli esiti di un congruo numero di verifiche (almeno 3 prove scritte e 2 orali per ogni
quadrimestre);
 la scala di valutazione concordata in sede di Collegio Docenti.
Scrutini finali
Il Consiglio di classe, ascoltata la proposta di voto formulata dall‟insegnante o dagli insegnanti delle
materie nelle quali il profitto risulta non sufficiente, sarà tenuto a:
 esaminare il giudizio motivato che accompagna la proposta di voto;
 valutare i risultati dei corsi integrativi frequentati;
 valutare la frequenza e la partecipazione ad attività integrative organizzate dalla scuola.
Ai fini della validità dell‟anno scolastico, per la valutazione dello studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti delle lezioni. Pertanto l‟alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei
giorni di lezione non sarà ammesso alla classe successiva (per gli alunni di quinta: agli esami di Stato)
salvo che non ricorrano le condizioni di cui all‟art. 13, c. 9, della O.M. 21.5.20016e fatte salve le
delibere del Collegio e del consiglio di classe. E‟ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà di derogare
a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici). Le assenze inferiori a
cinque giorni, se giustificate con certificato medico contestualmente al primo giorno di rientro, non
saranno conteggiate ai fini del calcolo per la validità dell‟anno scolastico.
Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver
fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l‟alunno non ha conseguito la
sufficienza e tenuto conto di quanto specificato al precedente punto 1- riterranno che non siano stati
raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle varie materie e che nella partecipazione alla
vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi che possano concorrere a determinare una
valutazione complessiva positiva.
Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:
c) tre insufficienze gravi;
d) due gravi e due lievi;
e) una grave e tre lievi;
6
Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non
possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell‟inizio delle lezioni
dell‟anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla
classe successiva.
91
f) cinque lievi;
g) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.
Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.
Saranno ammessi all’esame di stato gli alunni che avranno riportato una votazione non inferiore a
6 decimi in ciascuna disciplina (compresa la condotta/comportamento).
Il voto di comportamento/condotta inferiore a sei decimi nello scrutinio di giugno implica la non
promozione alla classe successiva.
La promozione conseguita a settembre implica l‟attribuzione del punteggio minimo del credito
scolastico, della banda di oscillazione della tabella ministeriale relativa alla media dei voti.
CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Il credito scolastico è un punteggio che esprime la valutazione del livello di preparazione complessiva
raggiunta dallo studente al termine dell‟anno scolastico, considerando anche l‟assiduità della
frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo.
Il punteggio viene assegnato per un totale massimo di 25 punti nei tre anni, sulla base dei voti al termine
di ciascuno degli ultimi tre anni del corso di studi.
Il rapporto tra media dei voti e credito è fissato rigidamente da una tabella ministeriale che, all‟interno
della media dei voti, presenta bande di oscillazione da un punteggio minimo ad uno massimo.
Per l‟attribuzione del punteggio minimo o massimo si tiene conto anche di eventuali crediti formativi
posseduti dall‟alunno.
Questi crediti si possono acquisire tramite esperienze, individuate dal Ministero della Pubblica
Istruzione con proprio decreto, che siano qualificate, certificate, fatte al di fuori della scuola e dalle
quali derivino competenze coerenti con il tipo di studi frequentato, in termini di approfondimento o di
ampliamento dei contenuti tematici previsti dal curricolo.
I documenti che certificano le attività lavorative devono indicare l‟ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza oppure le disposizioni normative che escludano l‟obbligo del
versamento. Infine, le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all‟estero debbono essere
convalidate dall‟autorità diplomatica o consolare7.Si precisa che la documentazione fornita dall'alunno
può risalire fino e non oltre i due anni precedenti; pertanto non saranno accettati certificati datati tre o
più anni prima della consegna e che non siano chiari e completa a norma di legge.
7
I consigli di classe procederanno alla valutazione dei crediti formativi sulla base dei seguenti parametri ed indicazioni: a) il punteggio
complessivo si ottiene sommando i singoli crediti; il punteggio massimo attribuibile al credito formativo è di punti 1; b) il punteggio
complessivo risultante dalla somma dei punteggi relativi ai crediti scolastici e a quelli formativi va arrotondato per eccesso, se la parte
decimale è maggiore o uguale a 5, per difetto se la parte decimale è inferiore a 5; c) se il punteggio complessivo arrotondato risulta
maggiore del limite superiore assegnato alla banda di oscillazione, il credito scolastico è pari al limite superiore della banda, fermo
restando il limite massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili;
Stage
Esperienze lavorative
Corsi di formazione
Corsi di informatica (ECDL ecc.)
Certificazione in lingua straniera
Altri crediti formativi: Patentino di Arbitro, esami conservatorio,
concorsi culturali, attività sportive agonistiche riconosciute dalle
federazioni sportive nazionali ecc.)
92
Si darà altresì la priorità alle attività svolte e documentate all'interno dell'Istituto quali: PET, ECDL,
STAGE AZIENDALI, etc..
Per quanto riguarda le attività sportive, i certificati devono far riferimento ad attività sportiva agonistica.
Per le attività musicali si riconosceranno attestati relativi alla frequenza del Conservatorio
CREDITO SCOLASTICO ( CANDIDATI INTERNI)
Credito scolastico – Punti
Media dei
8
voti
1° anno
2° anno
3° anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6< M ≤7
4-5
4-5
5-6
7< M ≤8
5-6
5-6
6-7
8< M ≤9
6-7
6-7
7-8
9< M ≤10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Ai fini dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del II
ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l‟attribuzione di unico voto secondo l‟ordinamento vigente . Sempre ai fini
dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del II ciclo di istruzione
, il voto di comportamento non può essere inferiore a 6/10. Il voto di comportamento concorre, nello
stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l‟attribuzione di un
unico voto secondo l‟ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in
sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico Il credito scolastico, da attribuire nell‟ambito delle
bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l‟assiduità della frequenza scolastica, l‟interesse e
l‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed
eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo
comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per gli
alunni con giudizio sospeso sarà attribuito il punteggio minimo dalla banda di oscillazione indicato nella
tabella.
CRITERI DI VALUTAZIONE
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
CAPACITA’
VOTO IN DECIMI
Comunica in modo proprio,
efficace
ed
articolato.
Affronta autonomamente
Complete,
Organizza in modo autonomo
anche compiti complessi,
9 – 10
coordinate, ampliate
le
conoscenze,
stabilisce
applicando le conoscenze e
con approfondimenti
relazioni
tra
ambiti
le procedure in modo
Ottimo/eccellente
autonomi
pluridisciplinari, documenta e
corretto e creativo
analizza il proprio lavoro in
modo critico, cerca soluzioni
CONOSCENZE
93
Complete,
approfondite
coordinate
Esegue compiti complessi
e sa applicare i contenuti e
e le procedure, pur con
qualche incertezza in
nuovi contesti
Esegue
correttamente
compiti
semplici ;
sa
Complete, ma non applicare i contenuti e le
approfondite
procedure anche in compiti
più complessi pur con
alcune incertezze
adeguate per situazioni nuove.
Comunica in modo chiaro ed
appropriato. In
modo
autonomo sa organizzare e
analizzare
le
conoscenze
acquisite ;
compie
anche
alcuni collegamenti
e sa
valutare in modo abbastanza
personale.
Comunica in modo adeguato,
anche se semplice. Non ha
piena autonomia, ma è un
diligente
ed
affidabile
esecutore ; coglie gli aspetti
essenziali,
ma
incontra
difficoltà nei collegamenti. Se
aiutato effettua valutazioni
parziali e non approfondite.
Esegue semplici compiti
Complessivamente
senza errori sostanziali ;
accettabili, ma non
affronta
compiti
più
estese e/o profonde
complessi con incertezza
Comunica in modo semplice e
non del tutto adeguato. Coglie
gli aspetti fondamentali, ma le
sue analisi sono lacunose
Superficiali, incerte
e non del tutto
Applica le conoscenze
complete
minime senza commettere
gravi errori, ma talvolta
con imprecisione
Comunica in modo non
sempre coerente e appropriato.
Analizza con difficoltà temi,
questioni e problemi. Guidato
e sollecitato sintetizza le
conoscenze e sulla loro base
effettua semplici valutazioni.
8
Buono
7
Discreto
6
Sufficiente
5
Mediocre
Comunica in modo stentato ed
improprio
Riesce ad applicare le
conoscenze in compiti
Frammentarie e
semplici, ma commette
piuttosto superficiali
errori anche gravi
nell‟esecuzione.
Non riesce ad applicare le
Molto scarse e
conoscenze neppure in
gravemente lacunose
compiti semplici.
4
Ha difficoltà a cogliere i
concetti
e
le
relazioni Gravemente insufficiente
essenziali, quindi le analisi e
sintesi
sono parziali ed
imprecise. Soltanto se guidato
e sollecitato, effettua qualche
semplice valutazione.
Comunica in modo molto
stentato, con errori che talora
3
oscurano il significato.
94
Nessuna
Nessuna
Non sa effettuare le analisi e le
sintesi più elementari.
Comunica in modo stentato
con errori che oscurano il
significato. Non riesce ad
applicare neppure le più
elementari conoscenze.
Assolutamente
insufficiente
1-2
Molto negativo
.
ALLEGATI
Allegati 1:
Schede nn. 1-7 Struttura organizzativa
Schede nn. 8-25 Progetti
Allegato 2:
Programmazioni didattiche di ciascun Consiglio di Classe
Allegato 3:
Regolamento d‟Istituto
Allegato 4:
Regolamento di disciplina
Allegato 5:
Patto educativo di corresponsabilità
95
Scheda n. 1
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Per la migliore realizzazione del servizio educativo, ogni istituzione scolastica è dotata di una
Struttura.Organizzativa al fine di garantire ai cittadini il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione.
Nella scuola operano: il Dirigente Scolastico, con compiti di Direzione e Coordinamento di tutte le
attività d‟Istituto, affiancato dai Docenti Collaboratori, con il compito di coadiuvare il Dirigente nella
gestione e organizzazione dell‟Istituto; il Direttore Amministrativo, con compiti di coordinamento dei
servizi generali ed amministrativo - contabili.
AREA DOCENTE
Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello Stato,
ai docenti è garantita la libertà d'insegnamento. L'esercizio di tale libertà è inteso a promuovere la piena
formazione della personalità degli alunni e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno di essi, nel rispetto
della coscienza morale e civile degli alunni stessi.
La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale e si esplica nelle attività
individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.
I docenti, elaborano, attuano e verificano, relativamente agli aspetti pedagogico - didattici, il piano
dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo
conto del contesto socio-economico di riferimento.
I docenti sono impegnati nelle attività curricolari di insegnamento per l'orario di cattedra e sono tenuti
alle attività di programmazione, di progettazione, di preparazione e correzione delle prove, ai rapporti
individuali con le famiglie. I docenti devono, altresì, essere disponibili per attività didattiche integrative
e per il supporto educativo e formativo ai giovani.
L'orario di servizio dei docenti è quello stabilito dal C.C.N.L.; inoltre il docente è tenuto a trovarsi in
aula 5 minuti prima dell'inizio della prima ora di lezione e ad assistere all‟uscita degli alunni.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Organo collegiale responsabile dell'impostazione didattico - educativa, in rapporto alle particolari
esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio d‟Istituto
Il Collegio dei docenti è la sede istituzionale per:
 l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (POF);
 le deliberazioni su: programmazione educativa, adeguamento dei programmi d'insegnamento
alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare, iniziative per il sostegno
di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri;
 la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;
 l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe e scelta dei sussidi
didattici;
 l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;
 la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica;
 le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni;
 lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in
collaborazione con gli specialisti;
 i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e all‟ambiente;
 l'elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di istituto;
 l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti;
 l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al POF.
96
COLLEGIO DOCENTI
Preside Prof.ssa Carta Rosina
Dirigente scolastico
Carbonetti Liliana, D’Ippolito Daniela, De Francesco Maria Assunta, Di
Docenti Infanzia
Falco Anna Silvana, Di Camillo Laura, Di Marsilio Giuseppina, Di Mele
Carmela, Di Pomponio Antonella, Fattore Chiara Gemma, Felice Anna
Maria, Finocchio Ivana, Iezzi Paola, La Penna Maria, Liberatore Anna,
Naccarella Elena, Pesce Maria Istria, Piergiovanni Rosalina, Pinella Carla,
Renzi Antonella, Sciubba Maria Rosaria, Tano Maria Rita, Tucci
Domenica, Vincenti Amalia
Angelucci Maria, Bomba Filomena, Buongiorno Rosa, Carozza
Docenti Primaria
Giuseppina, Castellano Maria Grazia, Cavorso Maria Antonietta, Cicchitti
Anna, Cislaghi Anna Maria, Colonna Patrizia, D’Alonzo Maria elena,
D’Auria Teresa, De Cesare Nicoletta, De Laurentiis Maria Domenica, Di
Fazio Carmelina, Di Francesco Assunta, Di Giuseppe Piera, Di Nanno
Elisabetta, Di Natale Serena, Di Nella Maria Rosa, Di Pasquale Ida, Di Toro
Filomena, Franceschini Ines, Giangiordano Milena, Giarrocco Nicolina,
Giovannangelo valentina, Giuliani Manuela, Giuliante Giovanna,
Liberatore Maria Pia, Mariotti Maura, Marrone Angelica, Medoro Anna
Maria, Moretta Anita, Naccarella Elena, Palucci Maria Pia, Pecorelli
Emanuela, Pellicciotti Maria Cristina, Petrulli Rossi Giovanna, Piaggione
Paola, Ranalli Fiorina, Ranalli Paola, Rosato Carla, Sabatano elena, Sabia
Santina, Sulpizio Camilla Antonietta, Tenaglia Maria Elena, Tobianchi
Anna Maria, Travaglini Maria, Vanelli Maria Donata, Varrenti Manuela
Attanasio Francesca, Barducci carolina, Cecco D’Ortona Felicetta,
Ciccarelli Elena, Cirigliano Alessandro, Cocco Pinelli Antonio, D’Ortona Docenti secondaria primo
grado
Domenico, Di Filippo Simona, Di Giulio Katia, Di Rocco Gabriella, Falasca
Katia, Gallucci Mery, Di Iorio Vincenzo, Gamberale Anna Maria,
Giangiulio Angela Anna, Giovannelli Gianluca, Grappasonno Rita, Iachini
Sara, Leone Maria Grazia, Lizzi Ersilia, Longhi Giovanni, Lolli Layla, Menna
Maria Domenica, Montefalcone Clara, Moschetta Marisa, Pasquini
Rosanna, Pili Claudia, Renzetti Monica, Rucci Anna, Tano Sara, Tozzi
Raffaella, Tucci Rosanna, Tullio Lorenzo, Vitelli Guido, Zizi Antonio
Altorio Antonio, Aquilano Maria Grazia, Carunchio Maria Lucia,
Docenti secondaria di
Castelfranco Pia, Cericola Marilena, Chialà Vitantonio, Cinquina Maria
secondo grado
Pia, D’Alicarnasso Gabriele, D’Antonio Raffaello, D’Ercole Patrizio, De
Grandis Carmela, De Luca Roberta, De Palma Nicoletta, De Simone
Fiorella, Di Battista Stefania, Di Ghionno Luana, Di Paolo Silvia, Di Pretoro
Maria Rita, Fidelibus Adele, Gheno Rossana, Girardi Adriana, Guglielmi
Fulvio, Iacovelli Francesco, Impicciatore Luigi, Lannutti Marianna, Lisanti
Rosa Maria, Marongiu Francesca, Menna Mariangela, Musacchio Maria
Luisa, Orioli Stefano, Pachioli Vincenzo, Pesci Carla, Picciotti Anna,
Polidori Concetta, Polidoro Irma, Rosati Giampaolo, Rossi franca Anna,
Talone Graziella, Verna Barbara, Vitelli Tommaso
97
Scheda n. 3
CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe è l‟organo collegiale che elabora la programmazione educativa e didattica della
classe
e ne verifica l‟attuazione in sintonia con le linee del Piano dell‟offerta formativa. E' composto da tutti i
docenti della classe e da due rappresentanti degli alunni e dei genitori, eletti annualmente. E‟ la sede
per:
formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione;
 realizzare il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari;
 adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
 compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti;
 pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua
competenza.
All‟inizio dell‟anno scolastico, il Dirigente nomina i coordinatori e i segretari dei rispettivi Consigli di
classe a soprintendere a tutte le attività delegate al suddetto organo collegiale.
Compiti del coordinatore:





coordinamento di tutte le attività della classe;
conduzione dei consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico;
cura della elaborazione della programmazione annuale in sede di Consiglio di
classe;
cura della stesura del documento di presentazione agli esami per le classi quinte;
gestione del rapporto con i genitori degli alunni della classe.
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI.
Il Comitato valuta, alla fine del periodo di prova, il servizio degli insegnanti allo scopo della loro
conferma in ruolo. A tal uopo discute con l'insegnante una relazione sulle esperienze fatte e sul corso
di formazione frequentato; il Comitato, sulla base di tale relazione e di altri elementi di valutazione
forniti dal Dirigente Scolastico, esprime il proprio parere.
Scheda n. 6
ORGANISMI GESTIONALI, DECISIONALI E DI CONTROLLO
Per gli Omnicomprensivi non è previsto il Consiglio d‟Istituto.
Viene nominato il Commissario straordinario ad acta, individuato per l‟anno scolastico 2014/2015 nella
persona della Dottoressa Costanza Cavaliere, Dirigente Scolastico presso l‟Istituto Superiore “A.
Marino” di Casoli.
98
Scheda n. 1
AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
C. C. N. L. 26/05/99 e Contratto Integrativo Nazionale del 31/08/99
Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con
autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l‟organizzazione svolgendo
funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli
obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.
Organizza autonomamente l‟attività del personale ATA nell‟ambito delle direttive del dirigente
scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell‟ambito del piano delle attività, incarichi di natura
organizzativa e le prestazioni eccedenti l‟orario d‟obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia
operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti
amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.
Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica
specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può
svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.
Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell‟ambito delle istituzioni scolastiche.
Assistente Amministrativo.
Esegue attività lavorative richiedenti specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle
procedure con l‟utilizzazione di strumenti di tipo informatico.
Ha autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti
amministrativo-contabili della istituzione scolastica ed educativa nell‟ambito delle direttive e delle
istruzioni ricevute.
Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il responsabile amministrativo coadiuvandolo
nelle attività e sostituendolo nei casi di assenza.
Ha competenza diretta della tenuta dell‟archivio e del protocollo. Ha rapporti con l‟utenza ed assolve i
servizi esterni connessi con il proprio lavoro. Nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di
magazzino è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle
entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza.
In relazione alla introduzione di nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative
specifiche di formazione e aggiornamento.
Può essere addetto ai servizi di biblioteca e al controllo delle relative giacenze, nonché dello stato di
conservazione del materiale librario. Può svolgere: attività di coordinamento di più addetti inseriti in
settori o aree omogenee; attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di
iniziative didattiche decise dagli organi collegiali.
Collaboratore scolastico. Esegue, nell‟ambito di specifiche istruzioni con responsabilità connessa alla
corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono
preparazione professionale non specialistica. E‟ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e
successivi all‟orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali,
degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza sugli alunni, compresa l‟ordinaria vigilanza e
l‟assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui
locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni diversamente abili
nell‟accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all‟interno e nell‟uscita da esse, nonché nell‟uso
dei servizi igienici e nella cura dell‟igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art‟
46.
99
PROGETTI ATTUATI NEI VARI ORDINI DI
SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Accoglienza “A SCUOLA, TUTTI INSIEME”
Premessa
Scopo del progetto è quello di favorire l‟inserimento dei bambini nella vita della scuola, agevolarli
nelle prime relazioni con i coetanei e con gli adulti, costruire un clima positivo ed accogliente,
attraverso l‟accettazione di regole condivise, indispensabili per una serena e pacifica convivenza civile.
Finalità
Favorire l‟inserimento attivo e positivo del bambino alla vita della scuola.
Obiettivi
 Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza, di identità, di appartenenza;
 Superare le difficoltà e le paure del distacco;
 Essere disponibili a creare rapporti di amicizia;
 Stabilire relazioni positive con coetanei e adulti;
 Condividere semplici regole di vita comunitaria.
Destinatari
Tutte le classi della scuola dell‟infanzia
Tempi
Settembre/Ottobre (periodo intensivo)
In itinere
Docenti coinvolti
Tutte le insegnanti
Responsabile del progetto: Ins. Fattore Chiara Gemma
100
La Strada e i segnali
Premessa
 Destinato ai bambini di cinque anni, tale progetto mira ad educare il bambino alla legalità per
promuovere una nuova cultura di educazione stradale. Le attività prevedono uscite sul territorio, attività
manipolative, grafico-pittoriche e l‟eventuale intervento dei Vigili Urbani e dell‟Arma dei Carabinieri,
che offriranno la loro testimonianza.
Finalità
Capacità di riconoscere i segnali stradali più comuni e di conoscere i comportamenti da adottare sulla
strada.
Obiettivi
 Conoscere semplici concetti topologici;
 Conoscere il ruolo del vigile;
 Conoscere semplici comportamenti da tenere sulla strada;
 Riconoscere semplici segnali stradali;
 Distinguere i comportamenti scorretti e quelli corretti;
 Saper ricostruire un percorso stradale.
Destinatari
Tutti i bambini frequentanti l‟ultimo anno (cinque anni).
Tempi
Aprile/maggio 2015
Docenti coinvolti
Tutti i docenti delle scuole dell‟infanzia dell‟omnicomprensivo.
Responsabile del progetto: Ins. Pesce Maria Istria
101
ENGLISH IS FUNNY
Premessa
Oggi viviamo in una società sempre più multietnica e multiculturale, dove emerge il bisogno educativo
di conoscere una seconda lingua come l‟inglese, tenendo conto però delle reali esigenze e curiosità di
ogni bambino.
Proporre un percorso di apprendimento di lingua inglese nella scuola dell‟infanzia significa offrire ai
bambini occasioni di esperienze che li motivino, li coinvolgano affettivamente, li sollecitano ad
esprimersi e a comunicare in questa nuova lingua.
Le attività progettuali saranno presentate con modalità ludiche affinchè possa risultare piacevo
Finalità
Favorire un primo approccio alla lingua inglese sollecitando l‟interesse dei bambini
Obiettivi
 Avvicinare i bambini alla scoperta di un altro codice linguistico;
 Sollecitare la curiosità e l‟interesse per la lingua inglese;
 Ascoltare e comprendere semplici frasi;
 Costruirsi un primo lessico relativo alla lingua inglese.
Metodologia
L‟approccio metodologico si baserà sempre sulla valorizzazione del gioco come risorsa per motivare i
bambini e stimolare la loro partecipazione. Le modalità di lavoro prevedono l‟utilizzo di materiale
cartaceo e audio, attività grafico – pittoriche, l‟uso di puppets che faranno da tramite tra l‟insegnante ed
il gruppo dei bambini, attività mimiche e giochi di movimento, flashcards, ascolto e ripetizione di
filastrocche e canzoncine.
Destinatari
I bambini che frequentano l‟ultimo anno della scuola dell‟infanzia.
Strumenti di verifica
La verifica sarà attuata con attività orali di tipo funzionale e attraverso schede strutturate
Tempi
Il progetto sarà attuato da gennaio a maggio con frequenza settimanale per un totale di 20 ore.
Docenti coinvolti
I docenti delle scuole dell‟infanzia
Responsabile del progetto: Ins. Carmela Di Mele
102
SCUOLA PRIMARIA :
MONTE SAN SILVESTRO
“IO E TE, INSIEME PER…”
Premessa
Tale progetto, destinato a tutti gli alunni del plesso, è finalizzato a sviluppare la cultura del rispetto e del valore di
ogni essere umano, la coscienza di essere “altri” rispetto a culture e situazioni diverse, l‟importanza della
comunicazione e lo spirito della solidarietà. Momento culminante sarà la Festa della Solidarietà, realizzata da tutti
i bambini coinvolti nel progetto
Finalità
Sviluppare la cultura del rispetto e la consapevolezza della dignità e del valore di ogni essere umano, favorendo
nei ragazzi la consapevolezza di sé, la coscienza di essere “altri” rispetto a culture e situazioni
diverse, l‟importanza della comunicazione e lo spirito di solidarietà.
Obiettivi
 Rafforzare la propria identità individuale e di appartenenza non in contrapposizione ma in
comunicazione con gli altri
 Sviluppare una coscienza critica aperta all‟accettazione, alla conoscenza e all‟accoglienza dell‟altro nel
rispetto dei principi di libertà e uguaglianza
 Riconoscere e superare stereotipi, riconoscendo la relatività dei punti di vista e la necessità di saper
cambiare il proprio
 Conoscere e rispettare l‟altro
 Conoscere culture e modi di vita diversi dai propri
 Conoscere le espressioni artistiche tipiche di culture diverse
 Saper leggere consapevolmente i messaggi socio – culturali di popoli ed etnie diversi ed interpretarli
rapportandoli al proprio modo di essere persona e cittadino
 Conoscere le problematiche legate alla negazione dei diritti fondamentali dell‟uomo e le iniziative delle
organizzazioni impegnate a cercare di risolverle
 Essere capace di convivere con gli altri accettandone le diversità e riconoscendo i diritti
 Sviluppare il senso di solidarietà
 Pervenire al superamento del concetto di razza ed acquisire il senso di appartenenza biologica ed etica
all‟umanità.
Contenuti
I ragazzi saranno guidati in un percorso di conoscenza di chi è visto come “altro”, diverso, straniero. Saranno
perciò proposti film, documentari, cd rom, testi in prosa e poesie, canti, testimonianze storiche, artistiche re
musicali, giochi di ruolo, ma anche attività che stimolino la conoscenza e la comunicazione nell‟incontro con
l‟altro. I ragazzi saranno anche indirizzati alla conoscenza della storia della Dichiarazione dei Diritti del
Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell‟Infanzia e alla comprensione del significato dei loro
articoli.
Per la realizzazione della festa della solidarietà ”Natale in allegria” programmata per il 13/12/2014 sono previste
attività espressivo – motorie da svolgersi contemporaneamente in palestra (canti, poesie, balli). Nel corso della
manifestazione sarà allestito il Mercatino della Solidarietà, il cui ricavato sarà devoluto ad organizzazioni
umanitarie (sia locali che internazionali) stabilite dal Consiglio di Interclasse.
Strumenti
Sussidi audiovisivi e multimediali
Destinatari
I bambini che frequentano la scuola primaria Monte San Silvestro.
Documentazione
Il progetto prevede la divulgazione degli esiti in forma cartacea, in versione multimediale e attraverso uno
spettacolo.
Tempi
Il progetto si svolgerà, prevalentemente nel corso del primo quadrimestre, anche se durante tutto il corso
dell‟anno, saranno proposte attività volte alla conoscenza e al rispetto degli “altri diversi da sé”.
Risorse umane coinvolte
Tutti i docenti in servizio nel plesso, personale ATA, Esperti esterni
Responsabile del progetto: Ins. Filomena Bomba
103
“IMPARO A LEGGERE, SCRIVERE E CONTARE”
Finalità
Favorire il processo di apprendimento e la comunicazione attraverso un rapporto individualizzato o in
piccolo gruppo.
Obiettivi
 Intervenire tempestivamente sulle lacune riscontrate in itinere, al fine di permettere il
raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione di classe
 Accrescere la motivazione e stimolare l‟impegno.
Contenuti
Italiano
 Saper utilizzare la strumentalità di base della letto – scrittura
 Leggere parole, brevi frasi e semplici testi
 Scrivere parole, brevi frasi e semplici testi autonomamente.
Matematica
 Associare quantità e numeri
 Leggere, scrivere, ordinare e confrontare i simboli numerici entro il 20
 Usare i simboli appropriati
 Raggruppare in base diverse
 Eseguire semplici addizioni e sottrazioni
Metodologia
Attività individualizzate, lavoro cooperativo in coppia e a piccoli gruppi, strategie di tutoring.
Strumenti
Libri, esercizi, schede graduate in relazione ai bisogni degli alunni, materiale strutturato, giochi e
attività su PC.
Destinatari
Alcuni alunni della classe prima in difficoltà di apprendimento.
Tempi
Primo e secondo quadrimestre (intero anno scolastico)
Docenti coinvolti
Il docente responsabile del progetto
Responsabile del progetto: Ins. Emanuela Pecorelli
104
Le nuove tecnologie per l’inclusione
Finalità
La realizzazione del progetto sarà orientata a perseguire il miglioramento dell‟offerta formativa, della
qualità dell‟azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre
maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Un‟azione
educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di ciscun alunno permette di
valorizzare le differenze per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l‟inserimento degli alunni
all‟interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell‟autonomia nei suoi diversi aspetti.
Le finalità specifiche del progetto in questione sono:
 Prevenire la dispersione scolastica, attraverso l‟organizzazione e il coordinamento di percorsi di
accoglienza e di integrazione degli alunni BES, promuovendone il successo formativo attraverso
la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli.
 Favorire la crescita delle motivazioni legate all‟apprendimento, sviluppando nel contempo,
anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica.
Obiettivi
 Acquisire le abilità di base per l‟utilizzo del computer
 Migliorare i risultati di apprendimento per italiano e matematica, attraverso le attività proposte
 Sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche degli alunni, attraverso giochi strutturati
 Migliorare l‟aspetto relazionale.
Contenuti
Le parti del computer;
Usare il computer: procedura di accensione e spegnimento
Le funzioni del programma Word e Paint
I contenuti disciplinari legati al curriculo della classe terza.
Metodi
 Metodologie scientifiche, oggettive: utilizzo delle moderne tecnologie quali strumenti didattici
per favorire lo sviluppo di abilità e competenze, promuovere l‟integrazione / inclusione, aggirare
ostacoli oggettivi, offrire conoscenze e garantire il successo formativo.
 Attività di ricerca/azione per la predisposizione di laboratori di recupero incentrati sulle
difficoltà riscontrate e sulle competenze da rafforzare.
 Attività di riflessione collegiale, sia per quanto riguarda la stesura di Percorsi Educativi
Personalizzati (PEP) in collaborazione con le famiglie coinvolte, sia per il monitoraggio degli
alunni in difficoltà, l‟analisi dei fattori di rischio e gli screenings.
 Metodologie di tutoraggio e scambio dei ruoli.
Destinatari
Gli alunni della classe 3^A nelle ore curricolari in orario antimeridiano.
Per la classe 3^B si prevedono 20 ore in orario extrascolastico.
Tempi
Il progetto sarà realizzato durante l‟ora di tecnologia settimanalmente.
Gli alunni saranno suddivisi in due gruppi, di cui un gruppo lavorerà nel laboratorio d‟informatica e
l‟altro in classe con i computer note book a disposizione.
Seconda ipotesi di lavoro: il progetto coinvolgerà anche la classe parallela 3^ B in orario pomeridiano
per 20 ore solo se la scuola riesce a disporre dei fondi necessari per lo svolgimento delle attività.
Responsabile del progetto: Ins. Maria Rosa Di Nella
105
PROGETTO “Amico libro”
Il progetto, che coinvolge le classi seconde, si pone diverse finalità: promuovere un
atteggiamento positivo nei confronti della lettura; favorire l‟avvicinamento affettivo ed
emozionale del bambino al libro; fornirgli le competenze necessarie per realizzare un
rapporto creativo e costruttivo con il libro; educare all‟ascolto e alla comunicazione. Si
prevedono: la lettura di libri della Biblioteca scolastica, la visita alla Biblioteca
comunale, attività di manipolazione dei testi, realizzazione di elaborati scritti e graficopittorici, percorsi di animazione, drammatizzazione e allestimento di uno spettacolo
teatrale conclusivo.
PROGETTO “Gioco-Sport”
(Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria)
PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO CONTINUITA’
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola”
(Vedi progetti verticali)
106
RIONE SANTA MARIA
Progetto lettura e solidarietà “Libri da ascoltare e leggere”
Premessa
I tempi moderni hanno condotto i bambini a non apprezzare il valore del libro e al disamore diffuso per la lettura,
la scuola è il luogo privilegiato e speciale per promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per
il libro e far emergere il bisogno e il piacere sia alla lettura che all‟ascolto. E‟ indispensabile che le motivazioni
all‟ascolto si sviluppino su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la lettura del brano si trasformi in un
momento creativo e coinvolgente. Sia la lettura che l‟ascolto dovranno essere una fonte di informazione che
coinvolga la curiosità per la scoperta dei luoghi, degli avvenimenti in esso avvenuti, ma soprattutto sulla
riflessione del bisogno di essere solidale con l‟altro e la scoperta dei primi diritti dei bambini.
Finalità
 Stimolare e far nascere nell‟alunno l‟amore per la lettura.
 Favorire le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo – creativo con il libro.
 Educare alla comunicazione e all‟ascolto con gli altri.
 Di sviluppare nell‟alunno interesse e curiosità in ciò che lo circonda, quali sono i suoi diritti e i suoi
doveri, attraverso un metodo di studio basato sulla ricerca.
 Formare la persona sotto l‟aspetto cognitivo, affettivo – relazionale e sociale con l‟aiuto anche dei sistemi
multimediali.
Obiettivi
 Far nascere e coltivare nei bambini e nelle bambine il piacere per la lettura.
 Educare l‟abitudine all‟ascolto e alla comunicazione con gli altri.
 Potenziare l‟esperienza del leggere e dell‟immaginario personale.
 Stimolare la capacità di formulare anticipazioni e supposizioni.
 Favorire gli scambi di idee tra ascoltatori e lettori.
 Favorire l‟acquisizione di capacità comunicative e di abilità tecniche.
 Sviluppare la capacità di rappresentare graficamente un contenuto seguendo una successione temporale.
 Essere consapevoli di essere titolari di diritti e doveri.
 Trasmettere il piacere all‟ascolto.
Contenuti
Lettura da parte dell‟insegnante di alcuni libri scelti per sviluppare nell‟alunno il rispetto e la solidarietà per
l‟altro.
Individuazione degli elementi principali di un racconto.
Riproduzione grafico – pittorica del protagonista, dei personaggi principali e dell‟ambiente della storia.
Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l‟autocontrollo, l‟aiuto reciproco e la propria responsabilità.
Attività individuali o in piccoli gruppi basata sulla conversazione riflessione e attività ludica. Individuare i primi
diritti che appartengono a tutti gli uomini.
Metodologia
Lettura da parte dell‟insegnante delle favole più belle di Esopo e di La Fontaine e di due libri “la Zuppa di
sasso”, e Teodora e Draghetto” per ricavare elementi importanti per lo sviluppo della solidarietà tra gli alunni.
Strumenti
Oltre all‟utilizzo del libro si useranno anche opuscoli riguardanti la Dichiarazione dei diritti del bambino.
Destinatari
Alunni della scuola primaria classe IA / IB.
Tempi
Il progetto sarà sviluppato nel corso di tutto l‟ anno scolastico
Docenti coinvolti
Ins. Maria Pia Liberatore, ins. Maria Cristina Pellicciotti
Responsabile del progetto: Ins. Maria Pia Liberatore
107
Progetto lettura
“Saranno lettori”
Premessa
Il progetto Lettura trova le sue motivazioni fondamentali, soprattutto nella esigenza di recuperare il
piacere della lettura nella civiltà delle immagini. La consuetudine con i libri nei bambini, non nasce
spontanea, ma per stimoli indiretti, che con il tempo si alimenta e si consolida. Ma da dove possono
venire gli stimoli, se non dall‟ambiente – casa, e in primo luogo dalla scuola? Se i bambini vivono in
luoghi dove sono presenti libri, riviste, giornali, fumetti ed hanno l‟opportunità di toccarli, maneggiarli,
sfogliarli, annusarli, guardare le immagini, sicuramente nascerà in loro la curiosità e poi l‟interesse per
la lettura.Alcune esperienze su questo argomento sono naufragate, quando i libri di narrativa sono stati
adoperati come pretesto per farci esercitazioni didattiche più o meno pretestuose. Ogni strumento va
utilizzato per quello che può dare.Il libro di testo è uno strumento didattico con caratteristiche
particolari e va utilizzato come tale, gli altri libri, invece vanno letti e danno quello che possono dare.
Riuscire a sviluppare il gusto per la lettura, è un obiettivo ambizioso, realmente perseguibile se
sostenuto dalla convinzione che l‟insegnante è il mediatore essenziale nella costruzione di un valido
rapporto tra libri e piccoli lettori.
Finalità
 Capacità di comunicare
 Capacità di lettura espressiva
 Capacità di ascolto
 Capacità di creare dialoghi, cambiare finali
 Capacità di raccontare
 Capacità di recitazione dialogata
 Capacità di lettura, comprensione, riflessione
 Avvio alla capacità di scelta
 Saper fruire del materiale librario per la ricerca storica, geografica, scientifica.
Obiettivi
 Far nascere nell‟alunno il gusto e l‟amore per la narrazione orale e per la lettura.
 Soddisfare nell‟alunno il bisogno di crescere attraverso il coinvolgimento emotivo
nell‟avventura, nella fantasia, nell‟azione.
 Recuperare il piacere della lettura nella civiltà delle immagini ed educare all‟ascolto.
Contenuti
Fiabe, favole, libri di narrativa.
Metodologia
Questo laboratorio di lettura permette che tra l‟adulto – lettore e il bambino – ascoltatore si instaura una
relazione capace di attivare proficui momenti di convergenza e di affetti. L‟insegnante è spinto a
dedicare ogni attenzione alla lettura e ai bambini, è costretto a partecipare per intero al fatto narrativo,
non è ammessa la distrazione, il bambino, infatti è giustamente esigente e apprezza notevolmente il
“dono” che gli si offre: una lettura che non chiede nulla in cambio. L‟attivo senso di partecipazione
dell‟adulto alla narrazione della storia reca un vitale contributo e un enorme arricchimento
all‟esperienza che ne fanno gli alunni.
Strumenti
Testi disponibili, la Biblioteca Comunale.
Destinatari
Alunni della scuola primaria classe IVA / IVB.
Tempi
Il progetto sarà sviluppato nel corso di tutto l‟ anno scolastico
Docenti coinvolti
Ins. di italiano Anna Tobianchi
Responsabile del progetto: Ins. Anna Tobianchi
108
Progetto Educazione Al Patrimonio Culturale
Premessa
Il proprio patrimonio culturale è l‟insieme di tracce materiali ed immateriali che testimoniano
l‟esistenza di un popolo in un dato momento storico. Sono innanzitutto il territorio plasmato dal suo
insediamento, gli oggetti della cultura materiale, la storia e le tradizioni, i modi di organizzarsi ed
interagire.
Finalità
La scuola ha sempre avuto tra le sue finalità quella di accostare i giovani al proprio patrimonio
culturale, per sostenere il diritto e il dovere da parte di ognuno di conoscere la cultura a cui appartiene.
Importante è però comprendere che questa cultura nasce da lontano ed è il risultato di contaminazioni e
integrazioni continue. Senza questa riflessione si rischia di vivere il proprio patrimonio senza
consapevolezza e questo provoca scarsa cura o rispetto nei suoi confronti.
Obiettivi
 Saper fruire dei beni culturali
 Acquisire senso di appartenenza alla comunità locale e planetaria.
 Acquisire senso di responsabilità per la tutela, la valorizzazione e la costruzione di beni comuni.
Contenuti
 Uscite sul territorio per scoprire i quartieri antichi della città di Atessa
 Individuazione del centro storico di Atessa mediante attività con vari tipi di carte e con
fotografie del paese
 Uso di libri, di immagini per la ricostruzione ipotetica della cinta muraria
 Conversazioni volte a rilevare il grado di conoscenza degli alunni in relazione alle porte della
città
 Descrizione delle porte esistenti mediante l‟uso di immagini e individuazione delle stesse sulla
pianta di Atessa
 Datazione di ciascun elemento e giusta collocazione sulla linea del tempo.
Metodologia
Lezioni in classe con tecniche interattive e lavori di gruppo; elaborazione e produzione di materiali
informativo – turistico.
Destinatari
Alunni delle classi IVA / IVB.
Tempi
Novembre 2014/maggio 2015.
Docenti coinvolti
Insegnanti delle classi quarte.
Responsabile del progetto: Ins. Anna Tobianchi
109
Progetto Per Un Mondo Migliore
Premessa
Il progetto, destinato agli alunni delle classi prime e seconde, si propone di favorire la conoscenza di se
stessi e degli altri, di stimolare la consapevolezza dell‟esistenza dei diritti e dei doveri della persona,
nell‟ottica dell‟educazione alla solidarietà e della convivenza democratica. Il percorso, articolato in
attività diverse e variegate, permetterà ai gruppi-classe coinvolti di vivere un‟esperienza significativa di
conoscenza e di confronto con l‟altro, allo scopo di ridurre pregiudizi e stereotipi; a conclusione, si
prevedono una mostra dei lavori svolti e la drammatizzazione di una storia.
Finalità
 Favorire la conoscenza di se stessi e degli altri
 Stimolare la consapevolezza dell‟esistenza di diritti e doveri della persona.
 Riflettere e diventare consapevoli cdi come possiamo oggi essere cittadini e di come possiamo
migliorare il mondo in cui viviamo con atteggiamenti responsabili e positivi, per evitare che
emergano comportamenti devianti.
 Educare alla solidarietà, alla comprensione dell‟altro ed alla convivenza democratica.
 Favorire le relazioni puntando sulla dimensione affettiva, sullo “star bene insieme con le proprie
differenze”.
 Conoscere alcuni importanti dichiarazioni internazionali sui diritti umani.

Obiettivi
 Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto.
 Attraverso la lettura di racconti che spiegano alcuni articoli della Dichiarazione Internazionale
dei diritti del bambino, conoscere i concetti di diritto e dovere, dio libertà personale, di pace, di
uguaglianza, di diritto all‟istruzione, di diritto alla vita e alla salute e di cooperazione.
 Avvicinare i bambini al concetto diritto.
 Conoscere i diritti dei bambini.
 Comprendere l‟applicazione dei diritti nella vita quotidiana.
 Sensibilizzare i bambini al rispetto per l‟altro, ai valori democratici, alle pratiche di convivenza.
 Riconoscere che la Chiesa difende i diritti umani, cioè tutto quello che è necessario a ciascun
essere umano per avere una vita dignitosa.
 Sapere che la Chiesa invita ed incoraggia tutti gli “uomini di buona volontà” a costruire un
mondo pacifico in cui sia rispettata la dignità umana
 Riflettere sul concetto di “diritto” e collegarlo al concetto di “dovere”..
Contenuti
I Diritti Dei Bambini: le classi lavoreranno sui diritti dei bambini visti dai bambini.
Metodologia/strumenti
Gli alunni lavoreranno allo scopo di favorire la socializzazione ed il successo formativo nell‟ambito del
gruppo classe e a classi aperte. Saranno proposti film, documentari, cd – rom, testi in prosa e poesia,
canti, testimonianze storiche, artistiche e musicali, giochi di ruolo, ma anche attività che stimolano la
conoscenza e la comunicazione.
Destinatari
Alunni delle classi IIA / IIIB.
Tempi
Il progetto prevede un tempo di attuazione di tre anni. E‟ iniziato l‟anno scorso, continuerà durante il
corrente anno scolastico e si concluderà l‟anno prossimo.
Docenti coinvolti
Insegnanti: Cislaghi Anna Maria, Di Toro Filomena, Giarrocco Ida, Ranalli Paola.
Responsabile del progetto: Ins. Ida Giarrocco
110
Io e il territorio: leggo, conosco, rappresento
Premessa
Il progetto scaturisce dall‟esigenza di promuovere la conoscenza del proprio territorio, per valorizzarne
le testimonianze artistiche e culturali presenti. Le attività, destinate agli alunni delle classi quarte e
quinte del plesso, avranno carattere prevalentemente laboratoriale e si concluderanno con la
presentazione del lavoro prodotto attraverso l‟utilizzo dei vari linguaggi: drammatizzazione, produzione
di elaborati scritti, performance musicale e realizzazione di un CD-rom
Finalità
 Assumere l‟ambiente circostante come “grande libro” da indagare, analizzare, interpretare e
valorizzare sotto vari profili (storico e geografico, artistico e culturale, sociale e ambientale).
 Pensare la storia locale come un vero e proprio laboratorio di osservazione, analisi,
interpretazione e riflessione.
 Valorizzare il proprio territorio per imparare a rispettarlo, proteggerlo, conservarlo favorendone
la conoscenza nella scuola ed anche al di fuori di essa.
 Fornire alla comunità esterna: famiglie, scuole, alcuni strumenti – documenti (testi scritti, CD
ROM, mostra) per la lettura del territorio interessato.
Obiettivi
 Promuovere la conoscenza del territorio dai punti di vista culturale, artistico a ambientale.
Conoscere le fasi, le fonti e gli strumenti di una ricerca storica e saperla realizzare.
Organizzare la restituzione al territorio dei risultati del lavoro attraverso l‟utilizzo di vari linguaggi:
 Iconico, plastico, manipolativo.
 Espressivo- analogico: drammatizzazione, performance musicale.
 Scritto: testi, descrizioni poesie, filastrocche.
 Informatizzato (produzione di un CD – rom).
Contenuti
Lettura di carte e mappe; osservazione di elementi naturali, elementi antropici, artificiali; descrizioni,
riproduzioni; ascolto e analisi di proverbi, filastrocche, racconti e leggende; ricercare gli oggetti di
indagine; problematizzare la realtà; costruire strumenti di indagine (schede, questionari,
brocheur);organizzazione del materiale e verifica delle ipotesi; traduzione in lingua inglese di didascalie
e/o semplici di slogan – frasi.
Metodologia
Braim storming, problem posing – solving, esplorazione e scoperta guidata. Ricerca bibliografica e
fotografica. Lettura, analisi e comprensione di fonti. Elaborazione di diversi tipi di testi divulgativi:
scritti, foto – grafici, iconografici, materiali..
Strumenti
Laboratori: di lettura e scrittura creativa, di drammatizzazione, musica – motoria, plastico –
manipolativi.
Destinatari
Alunni delle classi VA / VB.
Tempi
Intero anno scolastico.
Docenti coinvolti
Insegnanti delle classi 5A e 5B.
Risultati attesi
Acquisizione di contenuti ed abilità disciplinari attraverso una modalità educativa che renderà ogni
singolo alunno sempre più protagonista di un racconto e testimone di un percorso di conoscenza
fondamentale per la costruzione della propria identità, ma soprattutto come presa di coscienza della
realtà in cui vive. \
Responsabile del progetto: Ins. Maria Cristina Pellicciotti
111
PROGETTO “Gioco-Sport”
Il progetto “Gioco-sport”, da realizzarsi con l‟intervento di esperti del CONI, durante le
ore di educazione motoria, vedrà impegnate tutte le classi della Scuola Primaria dei
diversi plessi. Il “Gioco-sport” prevede attività semplici e divertenti, differenziate per
classi e coerenti con lo sviluppo psico-fisico ed emotivo dei bambini. Il progetto si
concluderà con una manifestazione finale organizzata dal CONI.
PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO CONTINUITA’
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola”
(Vedi progetti verticali)
112
SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA
Ri – Ambienti
amoci ovvero riappropriamoci del nostro ambiente
Premessa
Tale progetto, rivolto a tutte le classi del plesso, si propone diverse finalità: sviluppare negli alunni una
più approfondita conoscenza dell‟ambiente in cui vivono; promuovere atteggiamenti seri e responsabili,
nella consapevolezza che le singole azioni quotidiane, se condivise, portano risultati significativi. Le
attività avranno carattere interdisciplinare e si svilupperanno attraverso specifici percorsi didattici,
coerenti con l‟età degli alunni, le peculiarità delle classi coinvolte e le esigenze delle stesse.
Finalità
 Sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell‟ambiente in cui vivono e dei suoi
problemi.
 Promuovere negli alunni atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili.
Obiettivi
 Conoscere l‟ambiente che ci circonda e i suoi problemi per difenderlo con convinzione e senso
di responsabilità.
 Acquisire abitudini e comportamenti di rispetto, tutela e promozione del proprio ambiente.
 Riflettere sul rapporto uomo – ambiente e sull‟alterazione degli equilibri naturali.
 Sviluppare interesse per i problemi sociali.
 Acquisire un corretto metodo di lavoro.
Contenuti
il progetto prevede la divulgazione degli esiti in forma cartacea, in versione multimediale, attraverso
spettacoli, presentazioni, mostre.
Destinatari
Alunni delle classi 1^/2^/3^/4^/5^
Tempi
Intero anno scolastico.
Docenti coinvolti
Insegnanti in servizio nel plesso: Di Francesco, Varrenti, Bellomo, Giarrocco, Sulpizio, Vannelli,
Mariotti, Tenaglia, Di Nella, Buongiorno.
Responsabile del progetto: Ins. Assunta Di Francesco
113
Laboratorio di informatica
Finalità
Arricchire l‟offerta formativa per promuovere l‟uso delle tecnologie rielaborando, in piccoli gruppi, i
contenuti affrontati nello studio disciplinare, secondo del linguaggio multimediale.
Le attività si propongono di ampliare le modalità d‟uso del computer da esclusivo strumento di svago
(giochi e social network) a strumento utile allo studio e alle necessità della vita. Di promuovere lo
scambio e la collaborazione tra gli alunni.
Obiettivi
 Acquisire delle abilità strumentali di base nella produzione di disegni, testi, di ipertesti per l‟uso
di applicativi standard (programmi per disegno, elaboratore di testi, programmi di presentazione
e di posta elettronica)
 Usare specifici strumenti informatici per ricercare informazioni, interpretarle, organizzarle,
elaborarle, ritrovarle, archiviarle e riutilizzarle.
 Utilizzare strumenti di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli
altri.
 Approfondire e rielaborare contenuti disciplinari attesi.
 Collaborare con gli altri nella realizzazione di un prodotto comune.
Contenuti
Conoscenza e uso delle periferiche esterne (tastiera, scanner, stampante, mezzi per immettere e salvare
dati, mouse); di programmi di disegno, elaborazione testi, presentazione, ricerca da internet; di scambio
attraverso la posta elettronica; di organizzazione dei dati (programmi, cartelle, documenti). Giochi
didattici di approfondimento di attività disciplinari. I contenuti da rielaborare in linguaggio
multimediale saranno attinenti ai percorsi disciplinari o progettuali in svolgimento nelle classi e
concordati con le relative equipes pedagogiche.
Metodologia
Promuovere l‟apprendimento nel rispetto dei tempi individuali, anteponendo l‟aspetto qualitativo a
quello quantitativo, in un quadro di conoscenze di contenuto da assicurare. Ricercare le condizioni
comunicative ottimali per far sentire l‟alunno elemento attivo e parte integrante del gruppo, riservando
all‟insegnante il ruolo di coordinatore, facilitatore, organizzatore del lavoro da svolgere o del prodotto
da realizzare.
Lavoro in piccoli gruppi e a coppie.
Utilizzo del problem solving, per stimolare il confronto e la collaborazione, la ricerca del risultato per
tentativi ed errori. Valorizzazione delle conoscenze pregresse, recupero dell‟errore come risorsa per
apprendere
Strumenti
La dotazione informatica del laboratorio: uno scanner, una stampante, quattro computer ancora
funzionanti, ma che necessitano di revisione da parte di un tecnico specializzato, collegamento a
internet.
Destinatari
Alunni delle classi 1^/2^/3^/4^/5^
Tempi
Intero anno scolastico durante le ore a disposizione delle insegnanti coinvolte.
Docenti coinvolti
Insegnanti in servizio nel plesso.
Risultati attesi
Arricchimento delle abilità espressive. Considerazione del computer come strumento di supporto allo
studio, utile alla rielaborazione dei dati, alla comunicazione.
Responsabile del progetto: Ins. Maria Elena Tenaglia
114
Laboratorio logico matematico
Finalità
Sviluppare e potenziare le capacità logico – matematiche e valorizzare gli stili individuali di
apprendimento.
Obiettivi
 Operare con il sistema di numerazione in base dieci.
 Sviluppare e consolidare le tecniche di calcolo orali e scritte applicando le relative proprietà.
 Orientarsi nello spazio identificando e classificando le figure geometriche in base ad alcune
caratteristiche.
 Potenziare la capacità di leggere e rappresentare l‟andamento di un fenomeno per dedurne
elementari valutazioni sugli esiti.
 Conoscere ed operare trasformazioni con le unità di misura convenzionali.
 Conoscere le frazioni e operare con esse.
 Comprendere e saper risolvere problemi identificando e integrando informazioni verbali e
aritmetiche.
Destinatari
Alunni della classe terza.
Tempi
Intero anno scolastico.
Responsabile del progetto: Ins. Manuela Varrenti
115
Progetto alimentazione CONAD: la lezione vien mangiando
Finalità
Promuovere un corretto stile alimentare e l‟acquisizione di sane abitudini a tavola.
Promuovere la conoscenza e l‟applicazione delle regole fondamentali della buona educazione a tavola,
intendendo i pasti come momenti fondamentali di socializzazione e di crescita.
Obiettivi
 Trasmettere le conoscenze di base sugli alimenti e sui loro valori nutritivi.
 Fornire indicazioni su una corretta giornata alimentare per la fascia di età dei destinatari.
 Favorire la conoscenza della filiera alimentare (dalla terra alla tavola) .
 Fornire criteri di base per la lettura delle etichette dei prodotti.
Destinatari
Alunni della scuola primaria Piana La Fara.
Documentazione
Il progetto prevede la divulgazione degli esiti in versione multimediale e attraverso spettacoli,
presentazioni, mostre.
Tempi
Intero anno scolastico.
Responsabile del progetto: Ins. Maria Elena Tenaglia
116
Recupero E Consolidamento: Italiano - Matematica
Responsabile del progetto: Ins. Nicolina Giarrocco; Maria Donata Vannelli
PROGETTO “Gioco-Sport”
(Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria)
PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO CONTINUITA’
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola”
(Vedi progetti verticali)
117
SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO
Giornalino on line “la Gazzetta del Grembiule”
Premessa
Il progetto, che coinvolge gli allievi di tutte le classi del plesso, si propone di offrire spazi di lavoro diversi dove
poter esprimere le proprie idee, favorendo la comunicazione, la discussione e il confronto. Durante tale attività, i
bambini avranno modo di sviluppare le loro capacità espressive, di acquisire nuove abilità tecniche di tipo
giornalistico, di imparare a collaborare ad un lavoro di équipe migliorando la propria attitudine alla
comunicazione e alla socializzazione e, infine, di utilizzare il computer come mezzo di comunicazione con le
altre scuole italiane attraverso il sito di Albopress.
Finalità
 Rendere gli alunni più aperti alle diverse problematiche, più responsabili e più autonomi nell‟impostare e
portare a termine un lavoro
 Favorire il coinvolgimento più attivo e propositivo delle famiglie nelle attività scolastiche perché i
genitori hanno la possibilità di trovare nel giornale della scuola un mezzo immediato per esprimere
opinioni, dare suggerimenti, ma soprattutto ricevere informazioni circostanziate e motivate sulle diverse
iniziative e sulle finalità che la scuola si propone di raggiungere.
Obiettivi
 Scrivere un giornale per i ragazzi della scuola, in cui tutti gli alunni possano esprimersi liberamente e
trovare così uno spazio di incontro, scambio, confronto di opinione, idee, espressioni
 Offrire agli alunni un mezzo attraverso cui partecipare alla vita della loro scuola riflettendo su problemi e
bisogni
 Favorire a conoscenza e il rispetto di sé e degli altri
 Maturare il senso di responsabilità
 Imparare a lavorare in gruppo, a progettare, a programmare, a ricercare, a scegliere
 Affinare le tecniche di scrittura, con percorsi di recupero e potenziamento in relazione alla situazione
individuale
 Fare un‟esperienza di collaborazione tra tutte le classi
Contenuti
Cronaca scolastica, cronaca locale, cultura in genere, informatica, sport, giochi, novità, attualità, lettere al
giornale, lettere tematiche sono aperte ma preferibilmente riferite alla realtà del proprio territorio, angolo della
poesia.
Non sarà trascurato l‟aspetto ludico del lavoro ma si cercherà di affrontare anche argomenti di un certo impegno.
Metodologia.
Il progetto che verrà realizzato sin dall‟inizio dell‟anno è strutturato da:
stesura del piano di plesso – scelta degli argomenti, stesura degli articoli, lavoro individuale, scrittura al
computer.
Allestimento di uno spazio per la gestione della redazione.
Strumenti
Computer, carta da scrivere, penne, matite, colori, quotidiani.
Destinatari
Tutte le classi
Tempi
Intero anno scolastico.
Docenti coinvolti
Tutti i docenti di italiano.
Risultati attesi
Capacità di lavorare in équipe, rispettando la divisione dei ruoli e il punto di vista altrui. Interesse per i fatti che
accadono in classe e fuori. Coinvolgimento nella scrittura al computer.
Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante
118
Scuola senza zaino per una scuola comunità
Premessa
Il progetto prevede la realizzazione di un “ambiente formativo”, nel quale il rinnovo degli arredi e
l‟utilizzo di nuovo materiale didattico si coniuga con l‟impiego di metodologie didattiche innovative e
con l‟allestimento di laboratori all‟interno delle classi, compreso quello informatico, per alimentare
negli alunni la spinta a scoprire e a sperimentare direttamente le conoscenze da acquisire.
L‟aula sarà il cuore del Progetto e cercherà di valorizzare il bambino in tutta la sua interezza (corpo e
mente, dimensione emotiva e razionale, aspetti cognitivi e relazionali), perché l‟insegnare e
l‟apprendere passano attraverso la dimensione percettivo-motoria e quella simbolico-cognitiva.
Il primo fondamentale cambiamento riguarderà quindi la valorizzazione dello spazio e del corpo. Il
ripensamento dello spazio-aula porterà a costruire un ambiente formativo configurato su diverse aree di
lavoro, dove poter svolgere più attività in contemporanea; un ambiente articolato e polivalente, dove
l‟alunno non è fermo, ma libero di muoversi secondo un ordine e un‟organizzazione condivisa per
toccare, manipolare, sentire, costruire, imparare. facendo.
Finalità
 Creare una diversa organizzazione dell‟ambiente e dell‟aula
 Promuovere atteggiamenti di solidarietà, collaborazione, accettazione e valorizzazione dell‟altro
e di sé.
 Sviluppare abilità sociali che consentano di lavorare con successo tra pari.
 Sviluppare il senso di responsabilità.
Obiettivi
 Acquisire buone pratiche didattiche da condividere con altre classi
 Rendere il bambino consapevole del proprio processo di apprendimento
 Interiorizzare metodologie di studio e di ricerca
 Capire e saper esprimere i propri stati d‟animo
 Potenziare capacità comunicative interpersonali
 Sviluppare comportamenti positivi atti a risolvere problemi
 Rafforzare l‟autostima e il senso di appartenenza al gruppo
Contenuti
Un nuovo modo di fare scuola per riconsiderare tutto:
 I modi e i contenuti del progettare
 Le relazioni tra i soggetti della scuola
 I gesti e i linguaggi
 I materiali e le forme
 I colori e il clima
 Le architetture e gli arredi
Per concretizzare l‟idea di un ambiente formativo in cui anche il luogo diventa importante e conta, con i
suoi oggetti e le sue cose; conta come luogo di memoria, luogo dell‟esplorare, luogo dell‟apprendere,
luogo dell‟ospitalità e della comunità.
Metodologia.
Il progetto si basa sul metodo di lavoro del GCA (Global Curriculum Approach), fondato sui tre valori
dell‟ospitalità, della responsabilità e della comunità di ricerca, e su quattro caratteri: la globalità della
persona, la globalità del sapere, la globalità come integrazione delle differenze e la globalità
dell‟ambiente.
Si impiegheranno metodologie didattiche che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione degli
alunni, fondate sulla valorizzazione dell‟esperienza e sui processi relativi “all‟apprendere ad
apprendere”.
In questo contesto sarà fondamentale l‟uso della voce, sia ponendo attenzione ai volumi e ai toni bassi
che alla sobrietà nel parlare.
119
Il progetto si propone, infatti, un metodo di lavoro (non di apprendimento) che vuol favorire la
progettazione, l‟iniziativa creatrice e libera dei docenti, la condivisione delle buone pratiche, lo scambio
con colleghe che hanno già avviato il progetto in altre scuole italiane.
Strumenti
Schedari, computer, giochi, enciclopedie, libri, materiali per scrivere e ascoltare, disegnare e dipingere,
modellare e costruire, registrare e riprodurre, strumenti didattici per le varie discipline di studio,
materiali di cancelleria. Gli spazi scolastici sono attrezzati con tavoli, angoli, mobili a giorno, archivi,
pannellature per consentire un apprendimento efficace che si basa sul metodo dell‟Approccio Globale al
Curricolo, dove sono centrali l‟autonomia degli alunni e la costruzione del sapere che genera
competenze, l‟attenzione ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera, la diversificazione
dell‟insegnamento, la co-progettazione e la cooperazione tra docenti e alunni che alimentano la
formazione continua.
I diversi strumenti didattici, sviluppati nelle scuole senza zaino, stimolano vari stili e metodi di
insegnamento e l‟attenzione agli spazi rende autonomi gli alunni.
Fondamentale anche la partecipazione dei genitori a sostegno dell‟impegno della scuola e una
valutazione autentica che incoraggia i progressi e valorizza le esperienze dei singoli bambini.
Destinatari
Tutte le classi
Tempi
Intero anno scolastico e ciclo scuola primaria.
Docenti coinvolti
Tutti i docenti.
Risultati attesi
Il progetto cerca di costruire una scuola dove gli alunni: siano partecipi della loro esperienza scolastica;
sviluppino responsabilità e cura per la propria crescita e per quella degli altri; siano capaci di inventare,
elaborare e rispettare le regole degli spazi e della vita scolastica; riescano a lavorare in modo autonomo
e in gruppo anche senza l‟intervento degli insegnanti; sappiano alimentare un clima di quiete, rispetto,
cooperazione, silenzio, ricerca, curiosità, laboriosità, ascolto e attenzione.
Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante
120
Terre rubate diritti violati
Premessa
Finalità
 Accrescere i valori della giustizia sociale, della partecipazione, del dialogo interculturale e della
comprensione della diversità, al fine di combattere l‟esclusione sociale, gli stereotipi e i
pregiudizi, di incoraggiare la riflessione autonoma e il pensiero critico, di favorire lo sviluppo di
competenze sociali e civiche, l‟abitudine ad attivarsi per produrre cambiamenti positivi a livello
locale, nazionale e internazionale.
 Promuovere negli alunni la consapevolezza dei propri diritti e il rispetto e la tutela dei diritti
umani in tutti i contesti della vita quotidiana.
Obiettivi
Obiettivi educativi
 Sviluppare il senso del rispetto per sé e per gli altri
 Sviluppare attitudini e comportamenti che conducano al rispetto dei diritti degli altri
 Rafforzare il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali
 Favorire un‟autentica uguaglianza di genere e uguali opportunità per le bambine e le
adolescenti nella scuola e nella comunità
 Ridurre bullismo e comportamenti anti – sociali nella scuola
 Promuovere il rispetto, la comprensione, l‟accettazione della diversità culturale
 Promuovere la cittadinanza attiva e promuovere una cittadinanza globale
Obiettivi di apprendimento
 Conoscenza e comprensione dei concetti globali di valori quali diritti umani, cultura della pace e
sviluppo sostenibile
 Conoscenza di temi specifici (minoranze etniche, Olocausto, tortura e bullismo).
Contenuti
Diritti Umani, Convenzione ONU 1989, Violazione dei Diritti, Minoranze Etniche, Soluzione del
problema.
Metodologia.
La metodologia didattica che si propone è prevalentemente induttiva perché si ritiene che
l‟apprendimento sia facilitato dalla possibilità, per lo studente, di essere parte attiva del processo di
acquisizione di conoscenze e abilità. L‟insegnante quindi dovrà porsi più come consulente e facilitatore
della ricerca che come dispensatore di nozioni. Si prevede un prodotto finale del percorso che sia
socializzabile e che possa essere diffuso a livello quanto meno di scuola perché l‟idea di costruire
qualcosa (un libro – inchiesta, un ipertesto, una mostra) che sia utile anche ad altri ha effetti forti sulle
motivazioni alla ricerca. I contenuti proposti e le metodologie sottese nello sviluppo delle attività sono
stati individuati, con lo scopo di migliorare i livelli di competenza – declinata in termini di conoscenze,
abilità e attitudini – contribuendo così allo sviluppo delle competenze chiave per l‟apprendimento
permanente (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). Per
questa caratteristica, le fasi di ciascuna unità possono costituire elemento di valutazione sia per le
competenze cognitive che per quelle trasversali.
Strumenti
Computer, LIM, libri, carta da scrivere, penne, matite, colori, quotidiani.
Destinatari
Classi: 5^A / 5^B
Tempi
Ottobre - maggio
Docenti coinvolti
Docenti: Giuliante Giovanna, Sabatano Elena, Di Natale Serena, Di Giuseppe Piera.
Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante
121
Lettura
Finalità
Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura; favorire l‟avvicinamento affettivo ed
emozionale del bambino al libro; fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un
rapporto attivo – creativo e costruttivo con un libro; educare all‟ascolto e alla comunicazione con gli
altri.
Obiettivi
Far nascere e coltivare nei bambini il piacere per la lettura in quanto tale, superando la disaffezione
crescente per la comunicazione orale e scritta; educare l‟abitudine all‟ascolto e alla comunicazione con
gli altri; potenziare l‟esperienza del leggere e dell‟immaginario personale; favorire la conoscenza di sé
attraverso l‟approccio e la scelta consapevole tra le molteplicità dei generi letterari; potenziare la
capacità di analisi delle letture; motivare alla conversazione su letture comuni, stimolare ad esprimere
propri punti di vista e a considerare punti di vista diversi; abituare a dedicare quotidianamente tempi
alla lettura; stimolare l‟approfondimento consapevole di tematiche di diverso tipo; scoprire il linguaggio
visivo; educare al rispetto e all‟uso corretto del materiale comune (dotazione libraria di scuola e classe).
Contenuti
Lettura animata da parte dell‟insegnante dei testi “Bandiera” di Mario Lodi, “Sei folletti del mio cuore”
di Rosalba Corallo, “Lo zio diritto” di Roberto Piumini, racconti inerenti la giornata della solidarietà e
della memoria; conversazioni sui temi emersi; riflessioni su esperienze personali attinenti; attività di
animazione; attività di manipolazione dei testi; drammatizzazioni e interpretazioni mimiche; produzione
di racconti, poesie, acrostici, mesostici; giochi cooperativi e lavori di gruppo; giochi di ruolo e
simulazioni; creazioni di cartelloni; visione di videocassette; laboratori di informatica; narrazione per
immagini; creazione grafica di personaggi tratti dalle letture; attuazione dell‟angolo della lettura con
bibliotechina di classe per il prestito e lo scambio di testi; giochi a squadre sui libri letti; realizzazione
di uno spettacolo finale.
Metodologia
Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla
creazione di situazioni motivanti all‟ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del
gioco quale mezzo privilegiato per l‟attivazione e lo sviluppo dei processi cognitivi e di apprendimento.
L‟insegnante individuerà momenti e luoghi per favorire e stimolare l‟ascolto regolandone gradatamente
i tempi, creando un‟atmosfera di aspettativa, proponendo testi adeguati all‟età e agli interessi degli
alunni con l‟utilizzazione di mediatori ludici, iconici, simbolici e multimediali.
Strumenti
Libri della biblioteca scolastica, libri della dotazione personale di docenti e di alunni fatti circolare
liberamente, dvd di film per bambini, materiale multimediale.
Destinatari
Tutte le classi
Tempi
Intero anno scolastico durante le ore curricolari.
Docenti coinvolti
Tutte le docenti di italiano delle classi terze.
Risultati attesi
Avere atteggiamenti positivi nei confronti della lettura e arricchire le competenze trasversali.
Responsabile del progetto: Moretta Anita, Ranalli Paola, De Laurentiis Maria Domenica, Tenaglia
Maria Elena.
122
I valori scendono in campo
Premessa
Il progetto si basa su proposte di attività ludico – motorie e di gioco – sport semplici e divertenti. Il gioco
stimolante e coinvolgente costituisce l‟elemento fondamentale che attira l‟attenzione e motiva la partecipazione
attiva del bambino, portando ad acquisire abilità e stili di vita corretti in modo naturale e duraturo.
I bambini saranno impegnati in attività ludiche incentrate sulle emozioni e sulle relazioni interpersonali, sulla
scoperta dei movimenti e delle loro combinazioni. Arriveranno attraverso il gioco a conoscere e imparare le
modalità di gioco – sport riconducibili alle diverse discipline sportive, le cui regole e le cui azioni semplificate
serviranno loro all‟assunzione di comportamenti socialmente validi.
Finalità
E‟ un percorso formativo che unisce e valorizza tante e differenziate attività. Un‟iniziativa che rende anche
quest‟anno coinvolgerà 100 città italiane, portando nelle scuole primarie le regole e i valori del calcio, per
promuovere l‟identità sportiva e culturale di questa nazione.
Obiettivi
 Comprendere il funzionamento del proprio corpo
 Imparare a conoscere i segnali del linguaggio del corpo
 Riconoscere la pratica motoria, fisica e sportiva come uno degli strumenti efficaci per un percorso
educativo duraturo
 Identificare l‟attività ludico – motoria e di gioco – sport come occasione per sviluppare corrette posture,
una buona motricità generale e acquisire stili di vita attivi insieme con abitudini alimentari corrette
 Educare alla salute, alla socializzazione, alla relazione tra bambini accumunati nel gioco dall‟entusiasmo,
nel pieno rispetto delle regole
 Potenziare e diversificare l‟attività motoria tenendo conto delle attitudini, delle preferenze e delle
capacità individuali
 Promuovere pari opportunità di partecipazione
Contenuti
 Conoscenza del proprio corpo attraverso la scoperta e l‟esperienza
 Analisi e studio del corpo umano: organi e funzioni elementari
 Analisi dei messaggi che il nostro corpo invia all‟esterno: sensazioni
 I percorsi strutturati e non
Metodologia
Nel corso dell‟anno scolastico gli alunni saranno impegnati in diverse attività di educazione al movimento (in
ambito disciplinare) e di gioco – sport (affiancati da esperti della federazione).
Sarà compito dei docenti stabilire le modalità di attuazione delle esercitazioni diverse tra loro per tipologie di
esercizi e luoghi dove svolgerli.
Le insegnanti nello svolgimento di alcune attività saranno affiancate, soprattutto nelle manifestazioni finali di
comunicazione all‟extrascuola, da esperti esterni della Federazione.
Destinatari
Tutte le classi terze della scuola primaria
Strumenti
Schede didattiche, palloni, DVD, locandine.
Strumenti di verifica
Realizzazione di elaborati sul tema “I valori dello sport” usando disegni, striscioni, fotografie.
Manifestazione finale.
Tempi
Aprile – maggio per l‟attività disciplinare e di gioco – sport (24 ore)
Al termine dell‟anno scolastico per le iniziative di comunicazione all‟extrascuola solo le classi terze della scuola
primaria dell‟Istituto.
Docenti coinvolti
Tutte le docenti di italiano delle classi terze.
Responsabile del progetto: Ins. Giuseppina Carozza
123
Progetto “Musicando”
Premessa
La musica, come disciplina scolastica, si propone di sviluppare la capacità dei bambini di partecipare
all‟esperienza musicale, sia nella dimensione espressiva del fare musica, negli alunni competenze
cognitive, affettive e relazionali, corporee, motorie, percettive, espressive, comunicative e creative. sia
in quella ricettiva dell‟ascoltare e del capire.
L‟esperienza musicale va intesa come attività che coinvolge l‟essere umano nella sua interezza: mente,
corporeità, affettività.
Con questo progetto finalizzato al suono di uno strumento musicale (flauto), nelle classi prime del
plesso Atessa capoluogo, ci si propone di sviluppare
Finalità
Favorire una maturazione globale della persona e sviluppare l‟identità musicale di ogni singolo alunno.
Obiettivi
 Migliorare l‟attenzione e la concentrazione
 Sviluppare l‟autostima
 Sviluppare la capacità di collaborazione
 Sviluppare relazioni positive
 Rispettare le regole
 Ascoltare i compagni
 Favorire la percezione uditiva
 Favorire competenze corporee, motorie e percettive
 Ascoltare eventi sonori e musicali
 Saper riprodurre suoni con la voce e con lo strumento musicale
 Riconoscere e classificare suoni in riferimento agli strumenti
 Leggere e scrivere le note sul pentagramma
 Riconoscere il valore delle note e delle pause
 Rispettare il ritmo, la durata, l‟altezza e il profilo melodico del brano
 Riconoscere suoni prodotti da strumenti utilizzati nelle attività e nelle musiche ascoltate
 Utilizzare la voce per interpretare melodie.
Contenuti
La scelta dei contenuti e delle attività sarà fatta considerando l‟ampiezza e la varietà dei repertori in
base alle esigenze e agli interessi degli alunni.
Metodologia
La metodologia è basata su attività e giochi finalizzati a promuovere la conoscenza di alcuni momenti
basilari del linguaggio musicale. In particolare si punterà sul riconoscere il timbro, l‟intensità, la durata,
l‟altezza, il ritmo, il profilo melodico.
All‟utilizzo dello strumento si alternerà l‟uso del corpo e della voce e, l‟ascolto di brani musicali di
differenti repertori.
Strumenti
Libri della biblioteca scolastica, libri della dotazione personale di docenti e di alunni fatti circolare
liberamente, dvd di film per bambini, materiale multimediale.
Destinatari
Le classi 1^A e 1^B del plesso di Atessa capoluogo.
Tempi
Intero anno scolastico. Le lezioni saranno di un‟ora alla settimana, il mercoledì pomeriggio in orario
curricolare, per ciascuna classe prima.
Responsabile del progetto: Ins. Ida Di Pasquale
124
Progetto “Giochiamo con la musica”
Premessa
Il progetto sarà finalizzato ad offrire agli alunni la possibilità di acquisire abilità e tecniche sul ritmo,
sulla pratica strumentale e sul canto, come espedienti per un più ampio sviluppo cognitivo – relazionale:
attraverso la musica, si intende infatti favorire negli alunni maggiori occasioni di socializzazione,
allargando le possibilità comunicative con l‟uso di nuovi canali di espressione della creatività e dunque
delle specifiche personalità., come quelle in svantaggio.
Finalità
 La musica come potenziale creativo del bambino
 Come espressione corporea e psicologica
 Come gioco di squadra
 Come patrimonio artistico e culturale
Obiettivi
 Sviluppare la capacità di percezione, riproduzione, memorizzazione e creazione di semplici
strutture musicali ritmiche e melodiche
 Sviluppare la capacità di usare la voce attraverso l‟esecuzione di semplici canti e filastrocche
collegati alla gestualità, al ritmo, al movimento del corpo
 Conoscere, analizzare e utilizzare i parametri del suono: altezza, intensità, timbro, durata
 Sviluppare il senso ritmico partendo da ritmi sul linguaggio parlato
 Realizzare esperienze di ascolti – attivi legati a brani musicali di diverso stile e creazione,
accompagnati da strumenti a piccola percussione e da oggetti di uso quotidiano
 Favorire la creatività e la socializzazione tra gli alunni
 Avviare gli alla lettura di semplici partiture ritmiche con simboli convenzionali
 Leggere ed introdurre graficamente il valore delle note musicali
Contenuti
Giochi di orientamento spaziale, giochi ritmici; improvvisazione di movimenti; improvvisazione e
riproduzione di sequenze ritmiche con i piani del corpo (dita, mani, gambe, piedi); avvio alla lettura
ritmica; sonorizzazione di fiabe; coreografie musicali da accompagnare ad attività teatrali;
accompagnamenti di canti e filastrocche mediante inserti ritmici eseguiti con gesti – suono e con
strumenti; giochi per il riconoscimento timbrico; pratica orale, esecuzione di canti ad una voce o a
canone; uso della voce nelle sue varie possibilità espressive; ascolti attivi con la lettura di partiture con
segni convenzionali e non; attività per acquisire gradualmente abilità operative e musicali attraverso la
pratica diretta di esecuzione.
Destinatari
Le classi 1^A e 1^B del plesso di Atessa capoluogo.
Tempi
Intero anno scolastico. Le lezioni saranno di un‟ora alla settimana, il mercoledì pomeriggio in orario
curricolare, per classi alterne. Le classi coinvolte sono 4^A e la 4^ B scuola primaria Atessa capoluogo
Responsabile del progetto: Ins. Maria grazia Castellano; Teresa D’Auria
125
PROGETTO “Gioco-Sport”
(Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria)
PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO CONTINUITA’
(Vedi progetti verticali)
PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola”
(Vedi progetti verticali)
126
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE MONTEMARCONE
Progetto “Dalla scuola nel mondo, con occhi nuovi”
Finalità
 Incrementare il confronto tra ragazzi sul tema del pregiudizio verso l‟altro, con il tentativo di
abbattere condizionamenti e limitazioni alla libertà di esprimersi e di agire
 Trasformare la presenza di alunni diversabili in una risorsa capace di mettere in atto dinamiche
di gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per tutti
 Acquisire consapevolezza della complessità della realtà per guardare il mondo con altri occhi.
Obiettivi
 Guardare la realtà da nuovi e inusuali punti di vista per confrontarsi con i propri
 Affrontare i propri pregiudizi
 Imparare a guardare poltre i muri dei pregiudizi
 Riflettere sulla “cultura dell‟immagine” che domina la nostra società
 Esporre le proprie idee e opinioni in modo chiaro e ordinato durante un dibattito.
Attività
Prima parte
 Visione del film documentario “per altri occhi” di S. Soldini e G. Garini (durata 95 min)
 Dibattito guidato dall‟artista (pittrice, fotografa, scrittrice, organizzatrice di eventi culturali, con
esperienza di gestione di laboratori artistici con bambini e ragazzi)
Seconda parte
 Incontro 7laboratorio con lo scultore non vedente Felice Tagliaferri.
Destinatari
Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
Tempi
La prima parte del progetto sarà attuato in orario scolastico nel mese di dicembre.
La seconda parte sarà attuata presumibilmente nel mese di aprile, in orario curricolare.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Raffaella Tozzi
127
Progetto “C’era una volta il latino”
Finalità
Lo studio del latino rappresenta l‟avvicinamento ed il confronto tra due mondi, quello contemporaneo e
quello antico. Da un punto di vista strettamente linguistico, il latino non è più facile o difficile delle
altre lingue antiche o moderne e studiarlo in terza media permetterà ai ragazzi di padroneggiare meglio
l‟italiano, arricchendo il loro lessico e migliorando le conoscenze grammaticali già in possesso.
L‟acquisizione dei primi rudimenti della lingua latina rappresenta, quindi, un percorso di potenziamento
soprattutto per gli studenti orientati alle scuole di secondo grado di tipo liceale.
Obiettivi
 Consolidare io prerequisiti linguistici
 Potenziare l‟analisi delle funzioni morfologiche e sintattiche della lingua italiana
 Conoscere i principali elementi di base della lingua latina
 Favorire una capacità critica inerente l‟evoluzione della lingua
 Fare un uso consapevole della lingua italiana
 Acquisire un metodo di studio strutturato
 Sviluppare l‟abitudine alla logica, alla riflessione ed all‟analisi
Contenuti
 La fonetica latina: come si legge e si pronuncia il latino
 Prima e seconda declinazione
 Il verbo: modi e tempi e coniugazioni: l‟indicativo presente
 Frasi semplici
 Aggettivi prima classe
 Verbo Essere: l‟indicativo presente, imperfetto e futuro
 Terza declinazione
 Complementi di luogo
 Il verbo: l‟indicativo imperfetto e futuro
 Quarta e quinta declinazione
 Il verbo: l‟indicativo perfetto e piuccheperfetto
 Alcuni complementi maggiori
 Aggettivi di seconda classe
Metodologia
Lezione frontale, brain storming, lavori di gruppo, uso del vocabolario, traduzioni guidate di brevi e
semplici testi, letture di semplici testi, esercizi di analisi delle funzioni logiche, esercizi strutturati.
Strumenti
Vocabolario, schede predisposte dall‟insegnante, cartelloni, dispense e schemi di grammatica latina a
cura dell‟insegnante.
Destinatari
Le classi 3^A e 3^B.
Tempi
Da effettuarsi nel pomeriggio nei giorni di apertura della scuola.
Risultati attesi
Favorire la curiosità verso la lingua latina così da aumentare autostima e motivazione allo studio nella
futura scuola secondaria di secondo grado.
Responsabile del progetto: Prof. Sara Iachini
128
La scuola abbraccia il territorio
Finalità
 Offrire agli alunni percorsi di riflessione su problemi di carattere sociale
 Promuovere comportamenti positivi e utili nei confronti degli altri
 Favorire la formazione di cittadini responsabili e consapevoli dei diritti e dei doveri di ciascuno
e impegnati per la loro tutela
Obiettivi
 Allargare lo sguardo sul mondo
 Rendersi conto della complessità dei problemi sociali
 Conoscere realtà e situazioni, lontane nel tempo e nello spazio, diverse e problematiche
 Riflettere sul rapporto tra bisogni e valori
 Conoscere i Diritti Umani
 Conoscere le principali organizzazioni non governative (ONG)
 Formare una propria opinione
 Saper esprimere un contenuto attraverso forme e colori
 Esprimere valori di solidarietà attraverso la musica e la recitazione.
Attività
Ciascun docente, nell‟ambito della propria disciplina, selezionerà gli obiettivi più indicati per la classe
di riferimento e seguirà il percorso didattico per mezzo delle seguenti possibili attività: lettura e analisi
di testi di varia tipologia e di vario genere, produzione testuale di varia tipologia, ricerche e
approfondimenti, cartelloni esplicativi e/o di sintesi, mappe concettuali e di contenuto, visione di film,
esercitazioni musicali.
Gli alunni delle classi terze cureranno in modo particolare l‟aspetto organizzativo della manifestazione
finale.
Destinatari
Tutte le classi.
Tempi
Secondo quadrimestre da aprile a maggio.
Risultati attesi
Manifestazione finale, inizi di giugno 2015, nella palestra della scuola.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Raffaella Tozzi
129
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ATESSA
Progetto Educazione alla solidarietà: Tante gocce d’acqua fanno il mare
Premessa
La scuola, importante agenzia formativa, ha il dovere di educare le nuove generazioni ad assumere
atteggiamenti e comportamenti di amicizia e collaborazione. Educare alla solidarietà significa tracciare
un percorso per pensare e riflettere sul tema della solidarietà e sui comportamenti che ne seguono. Si
tratta di avvicinare i minori alla cultura della solidarietà e cioè ad un modo di pensare e di agire aperto a
coloro che vivono in condizioni di vita non adeguate, rafforzando la consapevolezza che il benessere di
ciascuno poggia sul contributo e la collaborazione di tutti e mantenendo come focus d‟attenzione la
persona, il suo valore e la sua dignità.
Finalità
 Educare alla solidarietà, alla condivisione, al rispetto, all‟accoglienza e all‟aiuto
 Comprendere il significato del dono come libera espressione di sé e della sua importanza per la
creazione di uno stato di benessere di altre persone
 Sensibilizzare ai bisogni degli altri
 Approfondire la conoscenza di emergenze umanitarie vissute da bambini e adolescenti
 Conoscere ed approfondire i diritti universali e irrinunciabili dell‟uomo.
.
Obiettivi
 Imparare a collaborare con l‟altro
 Apprendere il significato della solidarietà
 Sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie ad esprimere forme concrete di solidarietà
 Sostenere gli alunni nella progressiva conquista delle capacità di partecipazione al bene comune
e nella progressiva responsabilizzazione individuale
 Favorire la formazione di atteggiamenti di cooperazione
 Educare alla relazione d‟aiuto.
Metodologia
L‟educazione alla solidarietà risulta trasversale alle varie attività che la scuola si propone, sarà quindi
attuata durante la giornata scolastica. Verranno proposti agli alunni disegni tematici, letture, cartelloni
per sensibilizzare all‟altertà, all‟investimento di energie per il perseguimento di un bene comune. Il
progetto prevede come momento conclusivo, possibilmente in occasione del Santo Natale (data da
stabilire) un‟esperienza concreta di solidarietà: raccolta di beni primari – pacco alimenti – da
consegnare al responsabile del gruppo Caritas di Atessa. Il centro Caritas della zona pastorale di Atessa
è situato presso il Convento di San Pasquale, la cui struttura ospita un banco di raccolta e distribuzione
alimentare.
Destinatari
Tutte le classi del plesso di Atessa.
Tempi
Primo quadrimestre
Responsabile del progetto: Prof. Rita Grappasonno
130
Corso di lingua latina
Finalità
Il progetto, si propone di realizzare una duplice finalità: potenziare la conoscenza e l‟utilizzo della
lingua italiana attraverso il confronto e lo studio del latino; orientare i discenti nella scelta della scuola
secondaria di secondo grado grazie all‟avviamento dello studio di una disciplina completamente nuova
ma fondante nei licei. L‟idea di tale progetto nasce, infatti, dal desiderio di migliorare l‟offerta
formativa del recupero delle competenze di educazione linguistica (rivolto ai discenti con carenze e
difficoltà lessicali e morfo – sintattiche) con un potenziamento per gli allievi provvisti di buone
conoscenze e desiderosi di approfondire in modo alternativo. Il progetto si vuole inserire anche
nell‟ambito dell‟orientamento per far fronte alle numerose difficoltà incontrate dagli allievi nella scuola
secondaria di secondo grado, in un contesto scolastico profondamente diverso da quello in cui hanno
vissuto in precedenza e di fronte ad una materia impegnativa come il latino, anche nell‟ottica di
continuità all‟interno dell‟Omnicomprensivo.
Obiettivi
 Stimolare la curiosità nei confronti di una lingua “lontana” dai discenti e, per quanto possibile,
suscitare in essi interesse e motivazione allo studio del latino
 Far acquisire una buona conoscenza generale della lingua e, in modo particolare, della
pronuncia, della struttura, delle indicazioni e del verbo sum
 Guidare gli allievi alla scoperta delle proprie inclinazioni, abilità e motivazioni
 Approfondire e migliorare le conoscenze morfo – sintattiche della lingua italiana attraverso il
confronto con il latino.
Contenuti
 Presentazione dei caratteri generali della lingua latino
 Regole di pronuncia, degli accenti e della struttura della frase
 Studio della morfologia attraverso le cinque declinazioni
 Nozioni di consecutio temporum e traduzione di semplici frasi con la conoscenza delle quattro
coniugazioni nella forma attiva nei tempi presente, imperfetto e futuro semplice
 Verbo sum
Metodologia
Lezione frontale, lezione partecipata, lettura ad alta voce e silenziosa, traduzioni collettive ed
individuali dal latino all‟italiano, esercizi alla lavagna.
Destinatari
Gli alunni della classe terza delle tre sezioni della scuola secondaria di I grado della sede di Atessa
secondo libera adesione.
Tempi
Il corso sarà articolato in una lezione settimanale della durata di 2 ore ciascuna tranne l‟ultima di 3 ore
in orario pomeridiano, per un totale di 15 ore nel periodo dicembre 2014 – gennaio 2015.
Responsabile del progetto: Prof. Elena Ciccarelli
131
Progetto “Un libro per…”
Premessa
Il progetto “Un libro per…” nasce dalla constatazione di un crescente disamore dei ragazzi nei confronti
della lettura, ritenuta un‟attività noiosa e non sempre al passo con i tempi. Riuscire ad instillare la
curiosità per l‟”oggetto libro” e invitare a godere del piacere sottile e intenso derivato dal confronto con
la pagina scritta, costituisce una sfida e un‟avventura per chi, come noi docenti, si propone di stimolare
la crescita emotiva, intellettuale e relazionale dei giovani e insieme promuovere la creatività, oltre che la
padronanza linguistica ed espressiva. Da qui l‟esigenza di affiancare, ai percorsi curriculari, proposte
integrative di lettura, che prevedono non solo l‟utilizzo della Biblioteca scolastica ma, in particolare,
l‟attuazione del progetto “Un libro per…” al fine di sviluppare nei ragazzi un atteggiamento positivo nei
confronti della lettura e offrire loro l‟occasione di incontrare l‟autore. L‟incontro con lo scrittore
contribuisce a proporre un‟immagine viva e dinamica del libro e permette di “riscoprire” la lettura come
momento di fruizione libera e piacevole!
Finalità
 Promuovere la pratica della lettura come momento di socializzazione e di ricerca autonoma e
individuale
 Stimolare la riflessione e la capacità critica
 Rendere gli alunni consapevoli della complessità della nascita di un libro: dall‟affiorare della
trama nella fantasia dell‟autore alla stampa dell‟opera.
Obiettivi
Trasversali
 Promuovere, consolidare e potenziare il piacere della lettura
 Arricchire il proprio mondo di conoscenze ed esperienze significative
 Sviluppare l‟immaginario e la creatività
Formativi specifici
 Scoprire come il libro sia uno strumento che consente di conoscere meglio se stessi e la realtà
che ci circonda
 Potenziare la capacità di comprensione, analisi, sintesi e interpretazione del testo
 Potenziare la padronanza della lingua italiana.
Metodologia
 Lettura integrale collettiva in classe del libro scelto
 laboratori di scrittura creativa (Classi prime e seconde)
 riflessioni sul contesto storico di riferimento
 analisi del testo
 preparazione all‟incontro con l‟autore
Destinatari
Le classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado di Atessa
Tempi
Classi Prime: intero anno scolastico, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie
Classi seconde: secondo quadrimestre, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie
Classi terze: primo quadrimestre, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie
Responsabile del progetto: Prof. Rosanna Tucci
132
PROGETTI COMUNI ALLE DUE SEDI
Progetto Orientamento
Premessa
Il progetto Orientamento nel nostro Istituto è concepito come percorso globale e unitario che stimola
nell‟alunno una riflessione personale sulle proprie capacità, sui propri interessi e sui propri limiti.
Destinato a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, si pone tra le diverse finalità quella di
aiutare lo studente, al termine del triennio, a scegliere la Scuola Secondaria di secondo grado in maniera
consapevole, responsabile e condivisa.
Finalità
Favorire una pluralità di informazioni sul sistema scolastico di secondo grado per sviluppare una
capacità critica in grado di portare lo studente ad una scelta consapevole e, possibilmente, condivisa.
Obiettivi
 Conoscere l‟evoluzione del mondo del lavoro
 Conoscere le variabili interne alla scelta sviluppando una certa consapevolezza personale
 Valutare e confrontare le scuole secondarie di secondo grado in rapporto alla realtà lavorativa
del territorio e non.
Contenuti
Test di orientamento, informazioni sulle scuole di secondo grado, statistiche sul mondo del lavoro e
sugli abbandoni scolastici
Metodologia
Test, presentazioni in power point, incontro con i docenti di scuola superiore, attività laboratoriale
inerenti vari indirizzi di studio superiore, discussioni guidate.
Strumenti
Computer, manuale, test specifici, tabelle e diagrammi.
Destinatari
Tutte le classi ed in special modo le classi terze.
Tempi
Anno scolastico.
Risultati attesi
Maggiore senso di responsabilità nella scelta della scuola secondaria di secondo grado.
Responsabile del progetto: Prof. Sara Iachini
Progetto Neve
Premessa
Considerato il riscontro ampiamente positivo dei partecipanti e le richieste avanzate dai genitori, anche
per il corrente anno scolastico l‟Istituto ripropone il Progetto “Neve”, al fine di avviare gli alunni alla
pratica dello sci e promuovere, in tal modo, nuove relazioni interpersonali in un ambiente diverso dal
contesto scuola. Il progetto, che prevede una settimana bianca presso la stazione sciistica Majelletta Passo Lanciano, nel Parco Nazionale della Majella, si effettuerà presumibilmente nel mese di febbraio
2014 e coinvolgerà le classi prime e seconde della Scuola Secondaria di primo grado.
Finalità
Occasione di stimolo e di crescita per le seguenti aree o ambiti: area socio affettiva / area cognitiva motoria.
Obiettivi
Nuove relazioni interpersonali: autonomia individuale; autonomia individuale; dinamiche relazionali;
senso di responsabilità; gestione dei materiali; capacità di adattamento in ambiente diverso dal contesto
scuola; stimolazione e miglioramento delle capacità percettive, coordinative generali e speciali;
coordinazione segmentaria ed intersegmentaria; nuovi apprendimenti e tecniche specifiche in relazione
133
all‟ambiente naturale; stimolazione delle capacità condizionali.
Metodologia
Il mese precedente la settimana bianca i docenti di scienze motorie e sportive cureranno la preparazione
fisica. Nello specifico si attueranno interventi volti a: stimolare le capacità motorie di base e la
resistenza generale; tonificare e potenziare i grandi gruppi muscolari; migliorare la mobilità articolare e
l‟elasticità muscolare.
Esperti esterni
AMSI (associazione maestri di sci FISI)
Destinatari
Le classi I e II dei plessi di Atessa e Montemarcone.
Tempi
Mese di gennaio – febbraio – marzo 2015
Responsabile del progetto: Prof. Cocco Pinelli Antonio Cirigliano Alessandro, Zizi Antonio
ACCOGLIENZA
Il progetto “Accoglienza” viene svolto nelle prime settimane dell‟anno scolastico da
parte di tutti i docenti per favorire l‟inserimento dei nuovi alunni provenienti dalla Scuola
Primaria e per riprendere le attività con gli alunni delle classi seconde e terze. In
particolare, si propone di far conoscere la nuova realtà scolastica agli allievi delle classi
prime - l‟ambiente e le persone che vi operano, i nuovi compagni, le norme di
comportamento, le attività previste - coinvolgendo anche le altri classi, attraverso
modalità operative diverse e interessanti.
PROGETTO “Scuole e nuovi apprendimenti” – IstruitaMente
A completamento delle attività messe in atto, per accrescere la motivazione allo studio e
l‟autostima, innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza, dare la giusta opportunità
didattica a ciascun alunno in base alle esigenze individuali, l‟Istituto ha aderito al
progetto “IstruitaMente”, in rete con l‟Istituto Superiore “S. Spaventa” e finanziato dalla
Regione Abruzzo – Direzione Politiche del lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche
sociali. Riguardo al Comprensivo, le attività coinvolgeranno le classi seconde e terze
della scuola secondaria di primo grado e si articoleranno in corsi di recupero di italiano
e matematica, da realizzarsi a classi aperte durante le ore extracurricolari, da febbraio a
maggio. Il progetto sarà attuato solo previa approvazione da parte della Regione
Abruzzo.
“Io e il GIORNALE”
Nell‟era della digitalizzazione, il giornale è sempre più trascurato dai giovani, pur
costituendo una forma di comunicazione “viva” e sensibile della nostra società. E‟ da
questa consapevolezza che è nato il progetto “Io e il giornale”, rivolto alle classi terze,
allo scopo di abituare i giovani alla lettura del quotidiano con un atteggiamento critico e
consapevole, fondamentale per crescere come persone e cittadini. Nella fase conclusiva,
il percorso prevede l‟incontro con uno o più giornalisti, che saranno invitati a discutere
con i ragazzi degli aspetti peculiari della loro professione, anche ai fini
dell‟orientamento.
134
PROGETTO LETTURA “Un libro per…”
Il progetto “Un libro per…” nasce dall‟esigenza di affiancare, ai percorsi curriculari,
attività integrative di lettura, finalizzate a sviluppare nei ragazzi un atteggiamento
positivo nei confronti dell‟ “oggetto libro”. Le classi seconde della Scuola Secondaria di
primo grado di Atessa effettueranno, rispettivamente, la lettura collettiva in classe del
libro della prof.ssa Valentina Palleri dal titolo “Spiegami perchè”. A conclusione
dell‟attività, la scrittrice incontrerà gli alunni per riflettere, discutere e commentare la
propria esperienza di lettura.
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI - attività sportive pomeridiane
I “Giochi Sportivi Studenteschi”, promossi dal MIUR, costituiscono un‟occasione per
avvicinare gli studenti all‟attività sportiva, valorizzandone le varie funzioni: educativa,
sociale, preventiva, culturale, ludica, etica… Le discipline sportive che possono essere
praticate sono: corsa campestre, atletica leggera, pallavolo maschile e femminile, calcio
maschile.
Accanto ai “Giochi Sportivi Studenteschi”, saranno svolti “Tornei d‟Istituto” e progetti
specifici presentati dal CONI che, a differenza dei primi, sono strutturati per favorire la
partecipazione della totalità degli alunni appartenenti ad ogni ordine di scuola. Le diverse
attività rispetteranno uno specifico calendario, che sarà appositamente fissato dai docenti
di scienze motorie.
EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
(Vedi progetti verticali)
PROGETTI VERTICALI
EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica”
“Non basta conoscere, bisogna imparare a comportarci”: è da questa affermazione che
scaturisce il progetto “Strada amica”, rivolto a tutti gli alunni di ogni ordine e grado
dell‟Istituto Comprensivo.
Si tratta di dare agli alunni conoscenza e consapevolezza delle norme che regolano i
rapporti civili e democratici della vita sociale “vissuta sulla strada” e, nel contempo,
educarli ad atteggiamenti comportamentali adeguati a tali norme. Si forniranno strumenti
135
per un primo livello di conoscenza delle norme degli articoli del Codice della Strada e
della Carta Costituzionale, che verranno declinati ed adeguati alla capacità di
comprensione delle varie fasce di età degli alunni coinvolti. Ogni Consiglio di Classe
sceglierà le attività e le modalità più opportune da attuare, anche in relazione alle diverse
discipline. Ad integrazione del progetto, ci si avvarrà di incontri con personale delle
Forze dell‟Ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili
Urbani..), che riescono sempre a coinvolgere gli alunni con le loro testimonianze ed il
loro impegno sul campo.
SCUOLA A DOMICILIO
Garantire il diritto allo studio, favorire la continuità del processo di apprendimento,
assicurare il reinserimento nella classe di appartenenza, prevenire l‟abbandono scolastico
sono alcune delle finalità del progetto “Scuola a domicilio”. Destinatari gli alunni della
Scuola Primaria e della Secondaria che dovessero trovarsi nella condizione di non poter
frequentare la scuola per un periodo superiore a trenta giorni. Si tratta di un servizio di
istruzione domiciliare con lezioni in presenza e in video conferenza attraverso il
tutoraggio di un docente, anche a distanza, con uso di strumenti digitali. La metodologia
diversificata mirerà a sviluppare i saperi essenziali e a consolidare le competenze
specifiche e trasversali dell‟alunno.
CONTINUITÀ EDUCATIVA
Il progetto di Continuità Educativa viene riproposto ogni anno scolastico poiché è
compito prioritario di un Istituto Comprensivo prevenire le difficoltà spesso riscontrate
nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, con opportune forme di coordinamento che ne
rispettino le caratteristiche e le differenziazioni.
Tutti i docenti, per questa ragione, si propongono diverse finalità: raccordare le
metodologie e le strategie didattiche con particolare attenzione alle classi ponte; favorire
l‟inserimento nel nuovo ambiente scolastico anche attraverso la conoscenza diretta della
nuova scuola e dei suoi insegnanti; consentire la scolarizzazione e la conoscenza
reciproca; incentivare una fattiva e costante integrazione degli alunni svantaggiati e
diversamente abili; collaborare per la realizzazione di progetti comuni.
I destinatari del progetto sono, in particolar modo, gli alunni delle classi ponte
dell‟Istituto: ultimo anno della Scuola dell‟Infanzia, classi prime e quinte della scuola
Primaria, classi prime della Scuola Secondaria di primo grado.
Al progetto, che avrà durata annuale, parteciperanno anche i docenti della Scuola
dell‟Infanzia paritaria “Principessa Elena” di Atessa.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
Ciascun docente, sulla base della peculiarità della propria disciplina, mediante attività
mirate, provvederà a promuovere negli alunni l‟interiorizzazione di norme e
comportamenti nel rispetto del vivere civile e della legalità.
136
SCUOLA SICURA
Il Decreto Legislativo 81/2008, Testo Unico Salute e Sicurezza, sostituisce e ingloba
tutte le norme precedenti, stabilendo tutto ciò che riguarda la sicurezza nell‟ambiente di
lavoro. La scuola è tenuta a costruire una cultura condivisa della sicurezza e a prevenire e
controllare comportamenti a rischio da parte delle persone che utilizzano l‟edificio
scolastico.
Essa predispone, dunque, un piano di evacuazione che pianifica le operazioni da
compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti
dall‟edificio e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di
intervento. Il progetto viene illustrato agli alunni, che effettuano due prove di
evacuazione nel corso dell‟anno scolastico.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
La Scuola organizza, nel corso dell‟anno, visite guidate della durata di alcune ore o di
un‟intera giornata e viaggi di istruzione di uno o più giorni. Essi intendono far
approfondire conoscenze ed esperienze, guidare l‟alunno ad assumere comportamenti
civilmente e socialmente responsabili, sviluppare in lui la capacità di analisi e sintesi,
concretizzare mediante l‟osservazione diretta le conoscenze acquisite, stimolare interessi
e curiosità culturali, studiando il territorio
nazionale nei suoi aspetti storici,
paesaggistici, monumentali, culturali e produttivi.
Proposti dai singoli Consigli di classe, Interclasse e Intersezione, le visite e i viaggi
costituiscono un‟integrazione delle normali attività didattiche o progettuali, che
richiedono operatività e studio sia in fase di preparazione che al termine del viaggio.
Tutti gli alunni dell‟Istituto possono partecipare al progetto per la cui attuazione ci si
avvale delle agenzie di viaggio del territorio.
PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola”
Il progetto, la cui attuazione è subordinata ai finanziamenti del MIUR, nasce
dall‟esigenza di rispondere ai bisogni di un‟utenza sempre più diversificata ed ha
connotazioni differenti e specifiche: l‟alfabetizzazione degli alunni stranieri,
l‟educazione alla multietnicità, la formazione dei docenti. Gli interventi, che
coinvolgeranno i plessi della scuola primaria di Atessa capoluogo e Monte San Silvestro
e della secondaria di primo grado dell‟Istituto, si propongono di rafforzare
l‟insegnamento della lingua italiana come L2 negli allievi stranieri, attraverso il
137
miglioramento delle strutture comunicative e l‟apprendimento del linguaggio specifico
per lo studio delle discipline; mirano, inoltre, a favorire il processo d‟integrazione,
promuovendo la cultura del rispetto, del dialogo, della solidarietà e della convivenza
pacifica.
PROGETTO “Il mio futuro radicato nel passato”
Destinato a tutte le classi dell‟Istituto, il progetto si pone come finalità quella di imparare
a conoscere il proprio territorio per amarlo, salvaguardarlo e rispettarlo.
Gli itinerari di lavoro, basati sul metodo della ricerca-azione, si articoleranno in attività
diversificate (lavori di gruppo, uscite sul territorio, rappresentazioni sceniche, laboratori
di lettura e scrittura, mostre fotografiche…), che permetteranno agli alunni di riflettere
sulla realtà che li circonda, riscoprire le antiche tradizioni della nostra gente e mantenere
viva la memoria del nostro paese.
PROGETTO “Ragazzi in musica”
Il progetto scaturisce dall‟esigenza di dare continuità alle esperienze di laboratorio
musicale degli anni precedenti, quali l‟allestimento di operette, opere, concerti di musica
strumentale, svolti anche in collaborazione con Enti Territoriali e/o in continuità
educativa con gli altri ordini di scuola. Il progetto, facoltativo, è rivolto agli alunni della
Scuola Secondaria di primo grado della sede di Atessa e si articola in due momenti. Una
parte sarà svolta al mattino, durante le ore libere dall‟insegnamento del docente di
musica, che impegnerà nell‟attività di laboratorio gruppi di alunni individuati in base
alle loro competenze; un‟altra parte si svolgerà in orario extracurricolare e sarà dedicata
all‟allestimento di un musical, a cui potranno assistere, a fine anno scolastico, i genitori
e l‟extrascuola.
EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ “Tante gocce d’acqua fanno il mare”
Per educare alla solidarietà, alla condivisione, al rispetto e all‟accoglienza, nella
consapevolezza che il benessere di ciascuno si alimenta grazie al contributo e alla
collaborazione di tutti, a tutte le classi della sede di Atessa si propone il progetto di
solidarietà “Tante gocce d‟acqua fanno il mare”, trasversale a tutte le discipline, da
realizzarsi nel primo quadrimestre. Esso prevede diverse attività in orario curricolare, che
culmineranno con un‟esperienza pratica di solidarietà: la raccolta di beni di prima
necessità, da consegnare alla sede della “Caritas” di Atessa.
138
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ECDL – Patente Europea Del Computer
Premessa
La Patente Europea per l‟uso del computer (European Computer Driving Licence ) è una
certificazione riconosciuta e valida in 17 stati dell‟Unione Europea rilasciata da un Ente internazionale
altamente qualificato, la ECDL FOUNDATION, che ha il compito di coordinare il programma nei vari
Paesi e svilupparne i contenuti coerentemente con l‟evoluzione della tecnologia e le esigenze del mondo
del lavoro.
La certificazione, basata su criteri oggettivi e secondo uno standard unico europeo attesta la capacità
di lavorare con il personal computer, in modo autonomo o in rete, nell‟ambito di una azienda, un ente
pubblico o uno studio professionale.
Obiettivi
 Elevare il livello di competenza degli alunni nell‟uso di strumenti informatici;
 acquisire conoscenze e competenze idonee al superamento dei 7 moduli previsti dal Syllabus per
il conseguimento della certificazione ECDL;
 saper gestire l‟Information Tecnology of Communication;
 far conseguire a tutti gli alunni della scuola il diploma ECDL spendibile nel mondo del lavoro e
nei corsi universitari;
 aprire la scuola al territorio con l‟offerta formativa rivolta non solo agli alunni e al personale
dell‟Istituto ma anche a corsisti esterni.
Articolazione del corso
Il corso ECDL è suddiviso in moduli così articolati:
 Concetti teorici di base (Basic concepts)
 Gestione dei documenti (Files management)
 Elaborazione testi (Word processing)
 Fogli elettronici (Spreadsheets)
 Basi di dati (Databases)
 Presentazione (Presentation)
 Reti informatiche (Information networks).
Tempi
Il corso ha la durata di 90 ore da effettuarsi in orario pomeridiano.
Strumenti
Laboratori e altre risorse tecnologiche dell‟Istituto.
Destinatari
Alunni, personale docente ed ATA dell‟Istituto e corsisti esterni.
Metodologia
Nello svolgimento dei moduli sono presenti due momenti:
139
lezioni interattive consistenti in una relazione/spiegazione dell‟esperto, che sarà effettuata mediante la
rete didattica e nell‟interazione con i corsisti.
parte pratica, in cui i corsisti sperimenteranno ciascuno sulla propria postazione i concetti teorici e la
loro messa in atto. Saranno prevalenti l‟aspetto pratico e l‟attività dei corsisti ai PC.
Certificazione
Il certificato attestante le competenze acquisite viene rilasciato dall‟AICA ( Associazione
Italiana per l‟Informatica e il Calcolo Automatico) ente nazionale di certificazione del programma
ECDL.
Responsabile del progetto: il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Carta Rosina
140
CORSO P E T (Preliminary English Test)
Cos’è il PET?
Il PET (test preliminare di lingua inglese) è un esame di livello intermedio, proposto dalla University
of Cambridge Examination corrispondente al livello “soglia” B1 (Threshold Level) nella valutazione
linguistica del Consiglio d‟Europa. Verifica le quattro abilità linguistiche, lettura (Reading),
comunicazione scritta (Writing), ascolto (Listening) comunicazione orale (Speaking), la conoscenza
della grammatica e del vocabolario.
Finalità
 offrire opportunità educative;
 favorire la partecipazione sociale e l‟integrazione;
 migliorare il rendimento scolastico;
 ampliare le opportunità professionali;
 favorire l‟inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
 cerificazione PET in lingua inglese conseguimento livello B1 del quadro di riferimento europeo
 fornire un‟utile preparazione per gli esami di livello più elevato come il FCE (First Certificate
in English);
 acquisire un credito spendibile non solo durante la carriera scolastica ma anche negli ambienti
universitari e professionali di tutto il mondo.
Obiettivi
 leggere e comprendere testi di uso pratico (dialoghi, manifesti, brochure, quotidiani e riviste)
in cui è richiesto un uso quotidiano delle lingua inglese;
 saper gestire le strutture grammaticali, le funzioni comunicative, il vocabolario, l‟ortografia, la
punteggiatura;
 comprendere materiale registrato a velocità moderata riuscendo a cogliere le informazioni sui
fatti, nonché determinare gli atteggiamenti e le intenzioni dello speaker;
 interagire in una conversazione, saper rispondere a domande e/o saper fare domande;
 parlare liberamente di esperienze e dei propri gusti.
Contenuti
La struttura del corso è concepita come un itinerario formativo a tappe, suddiviso in moduli,
comprendenti porzioni autonome di contenuti-funzioni linguistiche che vanno progressivamente ad
integrarsi.
Destinatari
Tutte le classi.
Periodo
Intero anno scolastico da novembre a maggio .
Valutazione-Certificazione
Al termine del corso gli studenti conseguiranno la certificazione PET previo superamento di un esame
finale suddiviso in tre prove: Comprensione e produzione scritta (Reading/Writing), Comprensione
orale (Listening) e Produzione orale (Speaking).
Responsabile del progetto: Prof.ssa Adele Fidelibus.
141
Orientamento (in “entrata” e in “uscita”)
L‟Istituto Spaventa promuove progetti, programma attività didattico-educative, investe risorse e
competenze per contribuire -insieme agli altri ordini di scuola, alle famiglie ed altri enti territoriali- al
processo di crescita personale e sviluppo cognitivo di ciascun alunno. Il Progetto Orientamento
costituisce un percorso scolastico che accompagna l‟alunno facilitandogli -attraverso una maggiore
comprensione e consapevolezza del sé e del mondo circostante- il passaggio dalla Scuola secondaria di
primo grado alle Scuole secondarie di secondo grado. Il progetto ambisce, inoltre, a guidare gli alunni
durante l‟intero corso di studi della Secondaria di secondo grado, al fine di potenziare le specifiche
capacità di giudizio e comprensione e di consentire scelte consapevoli per un futuro lavorativo (mondo
del lavoro) o di studio (università).
Finalità
 Presentare la Scuola secondaria di secondo grado in una visione di continuità ciclica con la
Scuola secondaria di primo grado attraverso la realizzazione di un progetto di continuità, tra le
due scuole.
 Cogliere le aspettative degli alunni delle classi terze delle Scuole secondarie di primo grado del
territorio.
Obiettivi
 Offrire sostegno e supporto agli studenti di terza media favorendo una riflessione consapevole
sulle loro scelte;
 collaborare con le scuole medie in un progetto di continuità e di condivisione di obiettivi;
 fornire complete e corrette informazioni sulla Scuola rendendosi disponibile, con personale e
strutture, alle richieste dei docenti delle Scuole secondarie di primo grado che si occupano
dell'orientamento.
Destinatari
Alunni, genitori e insegnanti delle classi terze delle Scuole secondarie di primo grado.
Modalità
 Incontro nel loro Istituto degli allievi e genitori delle Medie con i docenti Dell‟Istituto Superiore
“S. Spaventa”
 Diffusione di materiale informativo sugli indirizzi di studio, sui programmi e sulle iniziative
extrascolastiche dell‟Istituto;
 Incontri e visite guidate e conoscitive per le terze classi di scuola secondaria di primo grado in
visita all‟Istituto, con lezioni dimostrative tenute dagli alunni sotto la guida del docente.
 Open day per far conoscere ai genitori e agli alunni la scuola,le sue strutture e la sua
progettazione. L‟accoglienza sarà effettuata dai docenti, dagli alunni e dagli ex alunni
dell‟Istituto.
 Laboratori Didattico-educativi di continuità tra alcune Scuole secondarie di primo grado e il
nostro Istituto, per diffondere la conoscenza delle discipline specializzanti degli indirizzi di
studio del nostro Istituto. Attraverso tali attività, si intende far superare agli allievi dubbi e
insicurezze nei confronti delle nuove materie di studio.
Per il corrente anno scolastico si svolgeranno i seguenti corsi:
 Corso all‟avviamento al laboratorio di chimica
 Corso di avvicinamento al latino
Tempi
Novembre/febbraio
MODULO 2 ORIENTAMENTO IN USCITA
L‟attività di orientamento si propone di presentare agli alunni un quadro chiaro ed esaustivo delle
opportunità di formazione e di studio offerte agli alunni dopo il conseguimento del diploma.
142
Finalità



Favorire e facilitare la crescita dell‟individuo e la consapevolezza del sé.
Far acquisire conoscenze e competenze utili per la progettazione della propria vita, in linea
con le aspirazioni, gli interessi e le attitudini degli alunni.
Far acquisire competenze sociali, ovvero sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, e la
comprensione del valore sociale della cooperazione.
Obiettivi
Potenziare le competenze, in particolare, a livello della comunicazione (oralità, capacità di
relazionare, acquisizione dei linguaggi specifici).
Acquisire un buon grado di responsabilità.
Acquisire competenza per il lavoro di team.
 Saper riflettere sugli interessi professionali e culturali e sulle reali opportunità che il contesto
sociale può offrire;
 Comprendere, attraverso l‟esperienza dello stage, le dinamiche proprie del mondo del lavoro;
conoscere i percorsi universitari e di formazione professionale post-diploma al fine di trovare la
propria opportunità per il diritto allo studio;
 Individuare i canali disponibili sul territorio per la ricerca del lavoro.
Destinatari
Alunni delle classi terze, quarte e quinte.
Modalità
Classi Terze
Potenziamento delle competenze, in particolare, a livello della comunicazione (oralità, capacità di
relazionare, acquisizione dei linguaggi specifici).
Acquisizione di maggiore grado di responsabilità.
Classi Quarte
Nell‟ambito dell‟orientamento al lavoro: si prevedono visite aziendali e/o all‟interno di strutture socio
sanitarie e pubbliche al fine di comprendere i sistemi relazionali e territoriali; incontri con esperti
dell‟orientamento al lavoro e referenti di enti preposti presenti nel territorio.
Nell‟ambito dell‟orientamento allo studio universitario: la classe avrà la possibilità di raccogliere
(guidati da docenti referenti) una serie di informazioni su piani di studio universitari e opportunità
di borse di studio per stage universitari estivi.
Classi Quinte
Per le quali si prospetta un lavoro di continuità con i progetti intrapresi nelle quarte, in particolare, per le
relazione scuola-università; mentre si prediligerà un lavoro in itinere in classe per un proseguimento del
lavoro di potenziamento delle competenze.
 Raccolta e diffusione di materiale informativo per le opportunità di lavoro, borse di studio,
programmi universitari.
 Visite guidate agli atenei.
 Collegamenti ad Internet per pre-iscrizioni universitarie, per ricerche di bandi di concorsi e
inserzioni per offerta di lavoro.
 Incontri con organismi rappresentativi del mondo del lavoro e agenzie che si occupano di
orientamento e formazione professionale.
 Visite aziendali e stage aziendali.
 Elaborazione di varie tipologie di curriculum vitae.
Si prevede -inoltre- l‟intervento di orientatori e di esperti delle Università, delle agenzie di lavoro o di
associazioni di categoria.
Tempi
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Le date di attuazione delle attività vanno concordate con le aziende e con gli Enti esterni coinvolti e
comunque le attività si svolgeranno in itinere e nel corso dell‟intero anno scolastico.
Modulo 2 ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI
Finalità
 Impostare un corretto ed efficace contratto formativo tra alunni, insegnanti e genitori delle classi
prime, attraverso una preliminare e reciproca conoscenza di stili cognitivi, attese, e finalità.
 Creare, per gli alunni delle classi prime, il giusto clima di accoglienza e di promozione alla
conoscenza e la comprensione della nuova realtà sociale e scolastica con cui impareranno ad
interagire, in un clima costruttivo e propositivo ed attraverso il rispetto e la condivisione delle
regole.
 Guidare, i giovani alunni, nel delicato processo di metacognizione e conoscenza del nuovo
sistema scolastico e dei diversi programmi disciplinari ed educativo-didattici.
Obiettivi
 Promuovere e facilitare la socializzazione e l‟impostazione di relazioni positive con le diverse
figure presenti nella scuola;
 prevenire i disagi individuando i bisogni e le attese degli alunni;
 far conoscere il Regolamento dell‟Istituto , lo Statuto degli studenti e la proposta formativa
dell‟Istituto;
 far conoscere la struttura e le competenze degli organi collegiali;
 individuare i livelli di partenza e predisporre percorsi formativi appropriati;
 attuare iniziative che favoriscono lo sviluppo di competenze risultate carenti.
Destinatari
Alunni delle classi prime
Tempi
Intero anno scolastico
Modalità
Nei giorni successivi, ovvero entro il mese di Settembre, la Commissione Orientamento provvederà
affinché vengano svolte le seguenti attività di accoglienza.
 Visita dell‟edificio e delle strutture funzionali (segreteria, aula multimediale, laboratori di
informatica, laboratorio linguistico, aula di Scienze, aula magna, biblioteca, palestra).
 Distribuzione nelle classi prime ed agli insegnanti coordinatori delle stesse del seguente
materiale:
schede informative e di indagine sui metodi di studio degli alunni e su come migliorarli
in funzione del nuovo ordine di scuola;
questionario per la verifica dei livelli e stili meta-cognitivi degli alunni;
test d‟ingresso per l‟individuazione delle conoscenze di base funzionali ai programmi da
svolgere e conseguenti strategie didattiche per recupero e/o potenziamento.
I ragazzi delle prime e seconde potranno fare riferimento per chiarimenti e/o esigenze al docente
coordinatore di classe.
Svolgimento di attività didattico-educative miranti allo sviluppo personale, sociale,
metacognitivo, ed all‟individuazione di punti critici e potenzialità degli alunni verso un
processo formativo rispondente alle attese in primis degli alunni, quindi di insegnanti e genitori.
- Attività di riorientamento degli studenti del biennio che manifestino situazioni di disagio
e disorientamento. Diffusione dell‟informazione sulla rete dei servizi e dei soggetti
esterni e complementari alla scuola (Centri per l‟impiego della Provincia, Agenzie di
Formazione Professionale, ecc). Consulenza agli studenti provenienti da altri Istituti.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Maria Lucia Carunchio, Maria Pia Cinquina, Adele Fidelibus,
Maria Luisa Musacchio.
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Lezioni di nuoto
Premessa
Il Progetto del nuoto tende a consentire a tutti gli studenti dell‟istituto di raggiungere un sufficiente livello di
acquaticità e di autonomia personale in acqua.
Gli effetti benefici del nuoto come l‟aumento della potenza respiratoria, cardiaca e muscolare, lo sviluppo
armonico del corpo, la sicurezza personale e la prevenzione all‟insorgere dei paramorfismi sono motivazioni
pienamente condivise nelle indicazioni ministeriali e incontrano il favore degli allievi che dovranno svolgere
l‟attività.
Nel nuoto sono sollecitate tutte le capacità motorie come la resistenza, la mobilità, la forza, la velocità, la
coordinazione intersegmentaria delle braccia e delle gambe; inoltre la percezione della postura durante il
galleggiamento ed il corretto alternarsi di contrazione e rilassamento nelle diverse tecniche di nuotata offrono agli
allievi la possibilità di sperimentare atteggiamenti dinamici e situazioni motorie che negli “sport di terra” non
troviamo.
Tali obiettivi possono essere tranquillamente acquisiti anche dagli allievi che non presentano particolari attitudini
acquatiche. Gli allievi che già posseggono le tecniche dei quattro stili possono inoltre acquisire e sperimentare il
concetto dell‟allenamento in acqua con proposte di esercizi che sviluppano la resistenza e la potenza
muscolare nelle specifiche tecniche di nuotata.
Obiettivi





Conoscere le caratteristiche dei quattro stili principali
Possedere capacità di galleggiamento
Conoscere le diverse tecniche di nuotata
Conoscere gli adattamenti che il corpo deve adottare per spostarsi efficacemente in acqua
Affinare la sensibilità e l‟equilibrio in acqua.
Contenuti
Attività in forma ludica, esercizi di respirazione, esercizi di scivolamento, esercizi di galleggiamento e
immersione.
Metodi
Le esercitazioni saranno svolte in forma analitica e globale. Far acquisire la consapevolezza delle
proprie azioni motorie.
Tempi
Le lezioni si svolgeranno presso la piscina Comunale
Il periodo, orientativamente, va da dicembre a marzo. Ore previste 8/9 di lezione per ogni classe
Gli allievi raggiungeranno la piscina comunale in pullman, accompagnati dal docente di educazione
fisica
Destinatari
Tutti gli allievi delle classi dell‟Istituto
Responsabile del progetto: Prof. Vitelli Tommaso
145
Visite guidate e viaggi d’istruzione
Premessa
I Consigli di classe programmano visite aziendali, visite didattiche e viaggi d‟istruzione.
Le mete vengono stabilite in funzione degli obiettivi prioritari formativi e le scelte sono debitamente
motivate.
I viaggi sono concretamente programmati, sia dal punto di vista organizzativo che didattico,
coinvolgendo gli alunni sul piano culturale attraverso ricerche singole e di gruppo, onde essi risultino
verifica e arricchimento del già conosciuto.
Le “uscite”, infatti, non rappresentano una interruzione, ma sono un momento del fare scuola, che deve
avere gli obiettivi che si intendono perseguire, poiché gli effetti educativi di tutte le forme di uscita
dall‟aula sono molteplici.
Finalità ed obiettivi
 Verificare, attivare ed estendere le conoscenze già accumulate della regione e delle città ospiti;
 approfondire momenti significativi della cultura e della storia delle città-ospiti e della regione
nella loro interazione, con la cultura e la storia italiana ed europea;
 educare alla lettura geostorica del paesaggio e degli spazi naturali o urbanizzati (tradizione e
folklore delle città ospiti; origini e sviluppo storico; assetto urbanistico; tipologia del centro
storico; residenze storiche, musei e pinacoteche; mostre e fiere campionarie; caratteri
morfologici, assetto idrogeologico; rete autostradale; settori dell‟economia che interessano la
regione);
 acquisizione di una maggiore autonomia e di un più concreto senso di responsabilità;
 rafforzamento di un rapporto di cooperazione, improntato ad una autenticità più spontanea con
docenti accompagnatori;
 educazione alla tolleranza e al rispetto degli altri;
 arricchimento della personalità degli alunni;
 socializzazione.
Destinatari
Tutte le classi.
Tempi
Ore previste 40
Responsabile dell’attuazione: Prof.ssa Castelfranco Pia
146
Centro Sportivo Scolastico
Finalità
Il progetto mira ad approfondire alcuni spunti motori e sportivi presentati durante le ore curricolari, così
da rendere completa la consapevolezza motoria degli alunni e da consentire l‟emergere di capacità e
vocazioni particolari.
Obiettivi
Facilitare la socializzazione tra pari
Favorire lo sviluppo del senso civico degli studenti
Far emergere lo spirito di squadra attraverso la pianificazione di obiettivi comuni
Avviare alla pratica sportiva per favorire l‟acquisizione di un corretto stile di vita .
Contribuire alla piena integrazione scolastica e alla crescita umana degli alunni con disabilità
Destinatari
Tutti gli alunni dell‟Istituto.
Modalità
Il corso prevede lo svolgimento delle seguenti attività per un impegno di 6 ore settimanali:
- corsa campestre: preparazione ed individuazione partecipanti/squadra di istituto, fase
Provinciale di corsa campestre (prevista per fine novembre/inizi dicembre 2014);
- tornei di: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11 e badminton (gennaio Maggio
2015);
- allenamenti per attività di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11, nuoto,
atletica leggera pista ed altri sport di squadra (gennaio- maggio 2015);,
Verifica e valutazione
Partecipazione ai campionati studenteschi; risultati gare e documentazione fotografica.
Tempi
Durata complessiva: intero anno scolastico.
Impegno dei docenti
180 ore di insegnamento e 20 ore strutturali.
Durata
Da ottobre 2014 a maggio 2015
Responsabile del progetto: Prof. D’Alicarnasso Gabriele
147
Solidarietà
Premessa
Il momento attuale vede emergere con forza l‟esigenza di dare ai giovani l‟opportunità di costruirsi un quadro di
riferimento preciso sul piano etico,sociale e valoriale come base per la loro formazione. Formazione che vede
nella scuola il luogo privilegiato di costruzione.
Il progetto, proposto dall‟Associazione onlus “Il Buon Samaritano”, nasce per mettere in relazione il mondo del
volontariato con gli alunni delle scuole attraverso la costruzione di percorsi educativi che vedono coinvolti
insegnanti e volontari nella realizzazione di proposte didattiche. L‟obiettivo è di sostenere la crescita di cittadini
solidali e responsabili e di intravedere la scelta del volontariato come una possibilità accessibile a chiunque
voglia adoperarsi per gli altri
Finalità
Partendo dal presupposto che il volontariato può essere un interlocutore autorevole per la scuola,capace di
apportare contributi educative e testimonianze significative, la finalità di fondo del progetto è diffondere la
cultura della solidarietà e dei diritti come cittadinanza partecipe e solidale.
Obiettivi
 Educare i giovani alla mondialità affinché si sentano tutti parte di un unico mondo, con uguali diritti e
doveri
 Fornire agli alunni un sistema valoriale che funga da punto di riferimento per
le loro scelte presenti e future.
 Superare i punti di vista egocentrici e soggettivi e i giudizi sommari
 Aiutare a formare una mentalità nuova con uno stile di vita più solidale.
 Educare a un atteggiamento critico verso il consumismo e promuovere la cultura del consumo
responsabile e del commercio equo e solidale.
 Prevenire il disagio adolescenziale favorendo la cultura della solidarietà tra i giovani e promuovendo il
desiderio di sentirsi utili e la volontà di impegnarsi attivamente.
 Acquisire consapevolezza della nostra e delle altre culture, della loro relatività e pari dignità.
 Prevenire e contrastare qualunque forma di razzismo, xenofobia e intolleranza.
 Offrire ai ragazzi l'opportunità di affrontare tematiche relative ai diritti umani, al rispetto, all'accettazione
del diverso e alla solidarietà per favorire l'abbattimento di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture
nella consapevolezza che la diversità è una risorsa e non un problema.
 Promuovere la conoscenza della Carta dei diritti fondamentali dell‟UE,in particolare del Capo I “La
dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata".
 Fornire informazioni e strumenti didattici per comprendere l'insieme dei fenomeni definiti
genericamente "globalizzazione"/ soffermandosi in particolare sull'impatto sociale ed ambientale della stessa sui
Paesi del Sud del Mondo.
 Far comprendere come gli aspetti economici e finanziari influenzino lo sviluppo umano/ culturale e sociale
dei popoli.
 Favorire l'informazione sulle reali possibilità di servizio volontario offerte nel nostro territorio.
Destinatari
Tutte le classi dell‟Istituto.
Modalità
Attività incentrate sui diritti dell‟Uomo .
Attività per promuovere la conoscenza della cultura locale: costumi, lingua, tradizioni.
Laboratori di “manualità” con i ragazzi diversamente abili per produrre piccoli oggetti per una “pesca” di
beneficenza.
Lotteria, rappresentazioni teatrali, tornei sportivi per la raccolta di fondi.
Incontri con esperti per approfondire le diverse tematiche proposte.
Giornate della solidarietà per raccolta cibo non deperibile da donare alla caritas locale.
Tempi
In itinere, durante il corso dell‟anno scolastico 2014-2015
Destinatari
Tutte le classi dell‟Istituto.
Responsabile del progetto: Prof.ssa De Grandis Carmela
148
Legalità
Premessa
Con questo progetto la scuola si pone l‟obiettivo di costruire “comunità”, la quale trovi il suo
orientamento all‟interno di una solida “mappa valoriale” utile alla formazione dell‟identità personale,
locale, nazionale e umana. Sarà sviluppata l‟attenzione all‟altro, considerato persona intera; saranno
create opportunità fondamentali di scambio, confronto e collaborazione, attraverso la moltiplicazione
dei luoghi e dei tempi della formazione e dell‟informazione.
Il progetto vuole essere l‟attuazione della L. 169/2008 e la sua realizzazione coinvolge tutte le
discipline e l‟intera comunità scolastica.
Essendo un progetto così ampio, l‟Istituto si propone, dunque, la realizzazione di percorsi diversificati
per le varie fasce d‟età, miranti alla trattazione di tematiche verso le quali i ragazzi hanno manifestato
interesse e sensibilità.
Finalità
 Ridurre la dispersione scolastica, gli insuccessi formativi e le manifestazioni di disagio giovanile
(vandalismo, bullismo, dipendenza da droghe…).
 Determinare un nuovo rapporto tra cittadini ed istituzioni attraverso la comprensione del senso
delle regole e del sistema democratico.
 Realizzare un rapporto interattivo con enti, istituzioni, associazioni in equilibrio dinamico.
 Promuovere lo sviluppo globale della personalità attraverso il potenziamento delle capacità
cognitive, affettive e relazionali.
 Sviluppare un buon livello di autonomia e di senso della responsabilità.
 Sconfiggere l‟individualismo, gli interessi di parte, l‟indifferenza, attraverso il confronto,
l‟apertura verso l‟altro e la partecipazione attiva.
Obiettivi
 Conoscere le norme intese come valori utili al bene comune.
 Conoscere le regole, i principi e i valori dei diritti dell‟uomo e della cittadinanza democratica.
 Riflettere sui propri diritti-doveri rispetto ai ruoli sociali di: figlio, studente, giovane, ecc.
trasformando la realtà prossima nel banco di prova quotidiano su cui esercitare il ruolo sociale.
 Comprendere l‟importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti e fare proprie le ragioni
dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che esse contengono.
 Rispettare l‟ambiente circostante, conservarlo, migliorarlo, ricordando che è patrimonio a
disposizione di tutti.
 Acquisire la capacità di argomentare, legata al dibattito, vale a dire la capacità di riesaminare le
azioni e le argomentazioni alla luce dei principi e dei valori dei diritti dell‟uomo e delle opinioni
altrui.
 Confrontare criticamente comportamenti e aspetti delle diverse culture religiose.
Attività
Collaborazione con la Lega Ambiente
- Partecipazione delle classi Quinte ITE alla giornata “Puliamo il mondo”
- Incontri con i rappresentanti locali della Lega Ambiente per trattare il problema della
salvaguardia dell‟ambiente.
Comitato studentesco:
 Incontro con il Presidente della consulta provinciale di Chieti- “La partecipazione attiva alla vita
comunitaria”: modalità di gestione delle assemblee di classe e d‟Istituto, come momento
fondamentale di espressione delle proprie idee e progetti di vita da condividere con le
componente dei docenti e dei genitori, per la costruzione di percorsi educativi partecipati.
Classi III e IV ITE e Liceo Scientifico
 Elaborazione, da parte di un gruppo di allievi delle classi terze, di un questionario per sondare
come i ragazzi dell‟Istituto utilizzino le tecnologie on-line e sul loro comportamento di fronte ai
149
problemi e ai rischi collegati all‟utilizzo di Internet e del cellulare. L‟attenzione sarà concentrata
sull‟utilizzo dei social network e sugli acquisti on line. Discussione sui risultati ottenuti.
 Lettura di articoli di cronaca che stimolino la riflessione e il dibattito.
 Seminario su “ I pericoli della navigazione in rete”.
 Il diritto alla riservatezza e alla privacy.
Classi IV e V ITE
- Seminario: “Il potere della legge”
 Visita alla casa circondariale (45 allievi delle classi quinte)
 Visita alla sede del Municipio di Atessa al fine di conoscere la struttura organizzativa dell‟Ente
locale.
Classi IV e V ITE Liceo Scientifico e Liceo Classico
 Incontro con il capitano dei carabinieri della caserma di Atessa: “Legalità è libertà”
 Incontro con il Presidente Comunale e Provinciale dell‟AVIS.
Altre attività per tutte le classi dell’Istituto
 Promozione della conoscenza del Regolamento d‟Istituto come momento di cittadinanza
partecipata.
 Lettura di articoli di cronaca che stimolino la riflessione e il dibattito.
 Visione di DVD sulle tematiche della solidarietà e della diversità, e cineforum.
 Giochi di simulazione per aprirsi al dibattito e stimolare la capacità di risolvere i conflitti.
 Analisi di testimonianze ad opera di persone che hanno fatto della solidarietà e dell‟amore al
prossimo lo scopo della loro vita riuscendo ad agire sul sociale.
 Riconoscere in fatti e situazioni della vita economica, sociale e culturale l‟intervento delle
istituzioni europee (unione Europea e Consiglio d‟Europa), l‟adesione alle linee fondamentali
del trattato di Lisbona e alle decisioni di politica economica della Ue e della banca centrale
europea.
 Studio delle trasformazioni delle leggi nel tempo e dei vari sistemi governativi.
 Individuazione di come le scelte economiche nei diversi luoghi e nella storia, qualifichino le
politiche economiche nazionali ed internazionali.
 Conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le conseguenze personali,
sociali, culturali ed economiche.
 Seminari formativi con esperti.
Strumenti e Metodi
 Lezione frontale per la presentazione e comprensione dei concetti e dei riferimenti storiografici.
 Dibattiti con esperti.
 Riflessioni con forum.
 Realizzazione e somministrazione di questionari.
 Lavoro cooperativo in gruppi omogenei o eterogenei a seconda delle esigenze didattiche.
 Visione di video e dvd.
 Uso di mezzi multimediali.
Verifiche e Valutazioni
La valutazione degli interventi formativi sarà condotta sulle conoscenze acquisite, le informazioni, i
principi concettuali e le abilità appresi, ma anche la riduzione della conflittualità, il miglioramento
del clima, la collaborazione nei lavori di gruppo. La verifica sarà effettuata attraverso griglie di
osservazione, in itinere e finali, di comportamenti, di produzioni orali e scritte.
Docente Referente: Prof.ssa Menna Mariangela, Prof.ssa Carunchio Maria Lucia.
150
Quotidiano in classe
Motivazioni
“L‟osservatorio permanente dei giovani editori di Firenze”, patrocinato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell‟Istruzione hanno promosso la settima campagna di
promozione della lettura dei giornali quotidiani in classe con la convinzione che avvicinare i giovani
alla lettura del quotidiano permette di offrire loro uno strumento in più per integrarsi nella società in cui
vivono e per sviluppare un forte spirito critico. L‟Istituto aderisce al progetto.
Finalità
Diffondere la lettura dei quotidiani;
stimolare alla lettura ed al dialogo gli studenti, leggendo il quotidiano in classe;
sviluppare curiosità ed interesse nei confronti dei temi di attualità;
aiutare gli studenti a farsi un‟opinione sulla realtà che li circonda;
considerare i quotidiani un supplemento al libro di testo;
sviluppare la conoscenza dei linguaggi specifici;
imparare ad usare un linguaggio vario ed articolato;
offrire agli alunni la possibilità di avere maggiori conoscenze della realtà;
sviluppare le capacità di comunicazione ed espressione.
Contenuti
Lettura di quotidiani un‟ora per settimana e per classe.
Attività
Lettura quotidiani, discussione dei contenuti, compilazione schede, risposte a questionari,
svolgimento temi proposti dall‟osservatorio.
Metodi
Lettura individuale e collettiva di quotidiani e discussione guidata sugli avvenimenti;
ripartizione incarichi fra gli alunni.
Tempi
Intero anno scolastico.
Impegno dei docenti ore 20.
Strumenti
Quotidiani
Destinatari
Classi dell‟Istituto
Responsabile del progetto: Prof.ssa Carunchio Maria Lucia
151
Olimpiadi della matematica
Premessa
Da vari anni il Progetto Olimpiadi di Matematica organizza gare per le Scuole Superiori di tutta Italia; il
progetto opera in base a una convenzione fra Ministero della Pubblica Istruzione, Scuola Normale
Superiore di Pisa e Unione Matematica Italiana.
Finalità
Lo scopo della gara non è quello di individuare i giovani più “dotati” in matematica (le gare di
matematica, per loro natura, evidenziano solo i più “veloci”), il progetto si rivolge a tutti gli studenti
che, indipendentemente dalla loro “velocità”, hanno voglia di approfondire la Matematica
affrontando problemi un po‟ diversi nella forma, da quelli incontrati a scuola, ma in grado di
suscitare interesse per ciò che nella scuola si fa.
Obiettivi
La nostra partecipazione ha queste finalità educative e didattiche:
 favorire un approccio ludico ad una disciplina come la matematica;
 motivare gli studenti più capaci all‟approfondimento nello studio della matematica;
 allargare, negli studenti, l‟orizzonte sugli ambiti di interesse della disciplina;
 mantenere la scuola in contatto con le istituzioni provinciali e nazionali che diffondono e
promuovono la cultura e la didattica della matematica.
Contenuti e modalità di realizzazione
La parte culturale si articolerà nelle seguenti fasi:
 Fase d‟Istituto: seconda metà di novembre. Si svolge a scuola ed è sostenuta da tutti gli alunni
del Liceo Scientifico su adesione volontaria; vengono proposti quesiti a risposta multipla (20 per
il biennio e 25 per il triennio).
 Fase provinciale: seconda metà di febbraio. Si svolge a Chieti e vi partecipano gli alunni che
hanno totalizzato i migliori punteggi delle scuole della provincia che aderiscono al progetto.
Essa è finalizzata non solo alle selezione dei partecipanti alla gara nazionale, ma anche alla
scelta degli alunni che frequentano gli stage di preparazione alle gare stesse organizzati
dall‟UMI.
 Fase nazionale: maggio. Si svolge a Cesenatico; dai 25 alunni primi classificati nascerà la
squadra azzurra composta da sei studenti che rappresenterà l‟Italia alle gare mondiali.
Destinatari
Gli studenti del Liceo Scientifico.
Tempi
Impegno dei docenti ore 15.
Responsabile del progetto: Prof.ssa De Luca Roberta
152
Adolescenza a rischio? No, grazie.
Promozione della salute in ambito scolastico
(progetto sportello di sostegno psicologico)
Il progetto è stato proposto dall‟Azienda U. S. L. n. 03 Lanciano- Vasto, in riferimento a quanto
affermato dall‟O. M. S. che definisce “la salute sessuale come l‟integrazione di aspetti somatici,
affettivi, intellettivi e sociali dell‟essere sessuato realizzata in maniera che valorizzi la personalità e la
comunicazione” (O.M.S. 1975). Nella scuola italiana l‟educazione sessuale-affettiva si inserisce
nell‟ambito degli interventi previsti dalla legge 162/90 che promuove e coordina le attività di
educazione alla salute in generale.
Finalità
Offrire una guida ai ragazzi nell‟imparare a seguire sani stili di vita, ad esprimere atteggiamenti
positivi verso la sessualità ed il proprio corpo, ad attuare scelte autonome e responsabili nel
comportamento di relazione ed in particolare nella sessualità ed a rispettare sé e gli altri nella
diversità delle loro opinioni e delle loro scelte.
Obiettivi
 Conoscere il significato di pubertà, preadolescenza, adolescenza e le fasi dello sviluppo
sessuale;
promuovere sani stili di vita;
 conoscere i principali aspetti dell‟anatomia e della fisiologia degli apparati riproduttivi;
acquisire elementi di conoscenza riguardo alla prevenzione delle malattie sessualmente
trasmissibili;
 conoscere il significato di procreazione responsabile;
 favorire la consapevolezza dei cambiamenti psicologici, emozionali, comportamentali e
fisici nelle fasi della preadolescenza e dell‟adolescenza;
 conoscere e saper riflettere sui cambiamenti del proprio corpo con particolare riguardo alle
differenze emotive e psicologiche fra maschi e femmine.
Contenuti
Pubertà e modificazioni corporee ed emotive e sviluppo morale dell‟adolescente.
Articolazione del corso e durata
Due incontri di circa due ore ciascuno.
Specialisti
Ginecologa Dott.ssa Lorefice Rosanna
Ostetrica La Gatta Luigina
Destinatari
Classi seconde e quarte scuola secondaria di secondo grado.
Responsabile del progetto: Prof.ssa De Simone Fiorella
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Intercultura e Integrazione
Premessa
La società del domani sarà una società multiculturale. Lo sarà con i problemi e le difficoltà che ogni
diversità razziale, religiosa, sociale ed economica porta con sé. I concetti di integrazione, di tolleranza,
solidarietà diventano un impegno urgente e devono essere discussi e approfonditi alla luce dei nuovi
fenomeni interculturali.
Finalità
 promuovere il dialogo interculturale come processo in cui gli studenti possono migliorare la loro
capacità di adattarsi ad un ambiente culturale più aperto ma anche più complesso in cui, nei
diversi Stati membri e anche all'interno di ciascuno di essi, coesistono identità culturali e
credenze diverse;
 mettere in evidenza il dialogo interculturale come opportunità di contribuire a una società
pluralistica e dinamica, in Europa e nel mondo intero, e da essa trarre profitto;
 sensibilizzare i giovani all'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul
mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'UE definiti
nell'articolo 6 del trattato UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;
 porre
in
risalto
il
contributo
delle
varie
culture
tra
i
giovani;
mettere in evidenza il ruolo centrale dei mezzi di comunicazione nella promozione del principio
ed espressioni della diversità culturale al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri.
Obiettivi
 Sensibilizzare i giovani a partecipare al dialogo interculturale nella vita quotidiana;
 Consentire loro di acquisire conoscenza e coscienza di diverse realtà socioculturali, imparando
gli uni dagli altri e rafforzando la propria consapevolezza di essere cittadini europei
 rendere più visibili e coerenti e promuovere tutti i programmi e le azioni della Comunità che
contribuiscono al dialogo interculturale e assicurarne la continuità;
 contribuire ad esplorare nuovi approcci al dialogo interculturale che implichino la cooperazione
di un'ampia varietà di attori dei diversi settori.
 attivare percorsi di apprendimento individualizzati per alunni provenienti da altri paesi Europei e
non, al fine di guidarli verso la conoscenza della lingua e della cultura italiane.
Articolazione e fasi del progetto
Verranno promossi interventi a favore degli alunni stranieri, attraverso attività curriculari ed extra
curriculari (attività di recupero, potenziamento, alfabetizzazione).
Inoltre, nel corso dell‟anno scolastico si cercherà di implementare le azioni suggerite dai programmi
europei, quali stage linguistici e scambi culturali.
Contenuti
Oltre che l‟analisi e lo studio dei Paesi con i quali gli studenti entreranno in contatto, i contenuti del
progetto riguarderanno gli argomenti scelti per lo sviluppo di lavori con studenti di altri Paesi.
Nel corrente anno scolastico, verranno attivati:
 Corso di Lingua italiana (L2) per alunni di madre lingua straniera (modulo 1).
 Mini stage linguistico (modulo 2)
Inoltre, si pianificheranno le attività per avviare lo “Scambio di giovani”.
Tempi
30 ore per ciascun docente
Destinatari
Il Corso di Lingua italiana (L2) per alunni di madre lingua straniera è indirizzato a tutti gli alunni
frequentanti l‟Istituto;
Il Mini stage linguistico è indirizzato alle classi terze e quarte dell‟ITE
Lo “Scambio di giovani” è indirizzato a tutte le classi del Triennio.
Verifica e Valutazione
154
Verifica in itinere e valutazione finale del progetto, anche attraverso monitoraggi istituzionali.
MODULO 1
Mini Stage Linguistico
Premessa
Il progetto “la classe viaggiante” della scuola di lingue Pierre Overall (www.pierre-overall.com)
propone il mini stage linguistico in Francia nelle città seguenti: Cannes, Antibes, Nizza.
Finalità
Crescita personale dei partecipanti.
Potenziare le capacità d‟osservazione in territori diversi da quelli dove si vive normalmente.
Favorire la capacità di confronto delle diverse realtà.
Promuovere nei giovani i presupposti culturali e formativi per educare alla ricerca di valori comuni agli
uomini pur nella diversità delle civiltà.
Migliorare le competenze comunicative in lingua straniera.
Contenuti
Insegnamento della lingua ( 16 lezioni di 45 minuti l‟una in 4 giorni in piccoli gruppi, con insegnanti di
madrelingua); sviluppare le competenze audio orali degli alunni attraverso attività di ascolto e
comprensione, produzione orale, sulle tematiche attinenti alla cultura, la storia, la geografia della
regione.
Destinatari
Alunni delle classi terze e quarte dell‟istituto.
Tempi, strumenti, organizzazione
6 giorni, 5 notti
Pianificazione organizzazione stage: 40 ore.
Le spese del corso e del viaggio sono a carico degli alunni.
Metodologia
Contatti con l‟organizzazione di accoglienza
Interventi in aula per preparare il viaggio, studio della geografia e delle particolarità della regione,
lavori di gruppo.
Verifica e Valutazione
Alla fine del corso sarà rilasciato un certificato di partecipazione al corso valido come credito
formativo.
Rilascio di certificati personalizzati alla fine del corso con riferimento ai criteri di valutazione europea
(CECR) del livello di insegnamento.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Lisanti Rosa Maria
MODULO 2
Laboratorio di approfondimento della Lingua italiana (L2)
Recupero, consolido e miglioro la lingua italiana
Finalità
Il progetto si propone di recuperare, consolidare o potenziare le abilità e le competenze della lingua
italiana sotto l‟aspetto grammaticale/lessicale della lettura, della scrittura, per una migliore e più
efficace comunicazione.
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Si è deciso di progettare un laboratorio di approfondimento della lingua italiana per favorire
l‟apprendimento in tutte le discipline e garantire di conseguenza, nei suddetti alunni anche nuove
opportunità di interazione con i compagni, ciò porterebbe ad un potenziamento della lingua, un
arricchimento delle conoscenze generali di base e ad un naturale aumento della loro autostima.
Obiettivi
1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e compresi dall‟alunno).
2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all‟alunno di utilizzare le
conoscenze acquisite):
 Competenze linguistiche
 Competenze comunicative
 Competenze espressive
 Competenze logiche
 Competenze operative
3.Acquisizione di capacità:
 Capacità di analisi
 Capacità di sintesi
 Capacità di rielaborazione
Metodologia e strumenti didattici
Lettura guidata
Utilizzo di mappe, scalette e schede didattiche
Libri di testo, schede di lavoro e questionari
Destinatari
Tutti gli alunni stranieri frequentanti l‟istituto
Verifica e valutazione
Si valuterà il raggiungimento delle abilità prefissate e la capacità dei singoli alunni attraverso
questionari personalizzati dall‟insegnante.
Luoghi e tempi d’attuazione
Il laboratorio verrà effettuato in aula scolastica durante l‟ora di approfondimento della prof.ssa Talone
(Venerdì III ora) durante tutto l‟anno scolastico.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Talone Graziella
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INTERCULTURA
Soggiorno individuale di studio all‟estero in collaborazione con INTERCULTURA AFSITALIA
Da quest‟anno due studenti del nostro Istituto fanno esperienze annuali di studio all‟estero e contemporaneamente
frequentano l‟Istituto studenti stranieri. Considerando il valore culturale e formativo di tali esperienze, la scuola
favorisce le stesse provvedendo al monitoraggio dei propri studenti all‟estero.
Finalità
Finalità principale del progetto è quella di seguire gli studenti di questo Istituto che decidono di affrontare la
complessa esperienza della frequenza in una scuola straniera per un anno e di facilitare il loro reinserimento nella
classe di appartenenza, curando i rapporti tra studente e insegnanti e tra studente e compagni di classe.
Obiettivi
Monitorare il soggiorno dei nostri studenti all‟estero dal punto di vista didattico;
responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola italiana;
assicurare una corretta valutazione dell‟esperienza all‟estero ai fini del reinserimento e dell‟attribuzione dei
crediti;
incoraggiare e favorire la diffusione dell‟esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata da tutto
l‟Istituto.
Alunni coinvolti
Gli studenti dell‟Istituto d‟Istruzione Superiore “S. Spaventa” che frequentano un anno all‟estero.
Contenuti/Attività
Fase 1: il referente per gli scambi culturali metterà particolare cura nella compilazione dei formulari da inviare
alla scuola ospitante, inserendo, oltre ai dati tecnici sulla propria scuola, informazioni sulle discipline insegnate,
sui sistemi di valutazione, sul corso di studi effettuato dallo studente fino a quel momento, completo di materie e
valutazione dell‟anno scolastico precedente (quest‟ultimo a cura della Direzione Amministrativa), come pure
tutta la documentazione per comunicare con la scuola ospitante.
Fase 2: nomina di un tutor all‟interno del C.d.C. In particolare sarà cura del tutor:
 informare lo studente sui programmi che si svolgono nella scuola di appartenenza e dargliene dettagliata
comunicazione;
 tenere il C.d.C. aggiornato sulle esperienze didattiche, formative e culturali che lo studente intraprende
nel suo soggiorno all‟estero;
 ottenere dallo studente informazioni relative ai piani, ai programmi di studio proposti e la sistema di
valutazione seguito nella scuola ospitante;
 elaborare insieme al C.d.C. un documento che indichi contenuti disciplinari essenziali dell‟anno
scolastico in corso e l‟indicazione delle competenze da acquisire e darne comunicazione allo studente;
 curare che ci siano scambi di informazioni tra la classe e lo studente all‟estero sulle esperienze di
carattere culturale o su momenti significativi della vita della classe;
 portare al C.d.C. i materiali inviati dallo studente, i risultati da lui conseguiti all‟estero e curarne la
verbalizzazione;
 raccogliere la certificazione di competenze e di titoli acquisiti all‟estero e proporli al C.d.C. perché
vengano adeguatamente valutati.
Fase 3:
 il tutor informa lo studente delle scelte fatte dal C.d.C. per la sua riammissione circa la programmazione
di momenti di incontro, recupero, sostegno, verifica e valorizzazione;
 prende visione dei lavori svolti all‟estero e del percorso di studio di cui si fa depositario per trasmetterli e
illustrarli al C.d.C. in riunione;
 comunica all‟alunno le materie del programma italiano e gli argomenti oggetto di accertamento, i tempi e
le modalità del recupero e le date di verifica nel corso dell‟anno scolastico, precedentemente discusse con
il C.d.C.;
 cura il reinserimento nella classe attraverso attività di diffusione delle esperienze maturate all‟estero
(scolastiche ed extrascolastiche) e la socializzazione di tutti i materiali autentici utilizzati.
Metodo di lavoro
Collaborazione del tutor con il Consiglio di classe, la Direzione amministrativa e il Dirigente scolastico.
Risorse umane
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Di Pretoro Maria Rita (tutor del Consiglio di classe), Fidelibus Adele (tutor del Consiglio di classe), Lannutti
Anna (assistente amministrativa), i Docenti del C.d.C.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Di Pretoro Maria Rita
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Stage Alternanza Scuola-Lavoro destinato ad alunni diversamente abili
Premessa
L‟Istituto Statale di Istruzione Superiore “Silvio Spaventa”, vista l‟esigenza dei ragazzi
diversamente abili e delle famiglie di aprirsi al territorio per vivere un‟esperienza nell‟ambito
lavorativo, intende realizzare un percorso di stage alternanza scuola-lavoro.
Finalità
 Orientare gli alunni disabili nel mondo del lavoro e offrire l‟opportunità di ampliare il proprio
repertorio di abilità e competenze sociali, integranti e lavorative vivendo ed operando all‟interno
della situazione reale di lavoro in una cooperativa
 Conseguire un “Credito Formativo”, certificato che potrà spendere nella frequenza di corsi di
formazione professionale ed eventualmente nell‟inserimento lavorativo.
 Seguire un percorso costruito a misura dell‟allievo che, partendo dalle sue potenzialità e abilità
si realizzi in ore di lavoro-tirocinio presso una cooperativa.
Obiettivi
 Inserire gli allievi in un ambiente di lavoro nel quale possano mettere a frutto, in modo autonomo e
responsabile, le conoscenze e le competenze apprese in ambito scolastico.
 Permettere agli studenti l‟acquisizione di nuove conoscenze, procedure e linguaggi.
 Migliorare, negli allievi, le capacità relazionali, il senso di responsabilità e l‟autonomia.
 Far utilizzare agli studenti la strumentazione tecnica, disponibile presso i diversi ambienti di lavoro.
 Favorire, negli studenti, la verifica dei propri interessi, attitudini e conoscenze agevolando le future
scelte professionali.
 Far conoscere agli allievi i valori di riferimento in ambito lavorativo, l‟organizzazione e le norme di
comportamento.
 Far conoscere alle aziende potenziali collaboratori.
 Sviluppare un‟integrazione tra il sistema scolastico e quello lavorativo.
 Sviluppare la fiducia in sé e saperla controllare.
 Aiutare ad esprimere le proprie emozioni e controllarle.
 Conoscere e rispettare le regole.
 Apprendere le conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale necessario
per entrare nel mondo del lavoro.
 Acquisire l‟autonomia personale, sociale e lavorativa.
 Integrare l‟esperienza scolastica con un‟esperienza legata a tempi di lavoro ben definiti e mansioni
specifiche che favoriscono la produzione di beni e/o servizi la cui utilità è immediatamente
riscontrabile.
Contenuti
Le attività saranno di due tipologie:
- Laboratorio assemblaggio componenti metalmeccaniche;
- Laboratorio creativo di tipo artistico-artigianale.
Destinatari
Tutti gli alunni diversamente abili frequentanti l‟Istituto.
Impegno dei docenti
Docenti di Sostegno e assistenti specialistiche all‟autonomia e alla comunicazione.
Modalità
Lo stage verrà effettuato nel corso del II quadrimestre presso la Cooperativa sociale “Voloentieri” di
Casoli tra marzo e aprile 2015, con una cadenza di due incontri settimanali.
Responsabile del progetto: Prof. Iacovelli Francesco
159
Progetto Vivere L’Impresa
Premessa
Il Progetto nasce dalla volontà di creare un percorso formativo quanto più vicino alla realtà lavorativa affinché gli
allievi, attraverso la loro diretta esperienza nell‟attuazione di compiti di realtà, nelle attività laboratoriali o in
campo, percepiscano la spendibilità del loro apprendimento teorico, potenzino le competenze disciplinari e sociali
e sviluppino le proprie capacità imprenditoriali.
Il progetto ha una valenza triennale ed è articolato in due moduli:
1. Visite aziendali
2. Alternanza scuola- lavoro.
Finalità
Favorire la consapevolezza della necessità d‟interazione tra l‟Istituzione Scuola e il territorio che la contiene.
Sviluppare un rapporto simbiotico tra il mero ambito disciplinare e le attività culturali in genere.
Integrare formazione e competenze.
Creare autonomie informative.
Promuovere la conoscenza delle caratteristiche lavorative del territorio per individuare vocazioni, identità e
appartenenza.
MODULO 1
VISITE AZIENDALI
Fasi
 Presentazione del progetto agli allievi.
 Individuazione delle aziende interessate.
 Incontro con un imprenditore locale per la presentazione della propria impresa e analisi della catena di
produzione aziendale.
 Visita presso l‟azienda per verificare la catena di produzione dalla materia prima allo stoccaggio della
merce.
Tempi
Febbraio-aprile 2015
Destinatari
Classi IV dell‟ITE e del Liceo Scientifico
MODULO 2
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Fasi
 Coordinare un‟attività di analisi delle caratteristiche delle aziende del territorio.
 Elaborare la mappa delle professionalità e predisporre una ricognizione delle offerte di disponibilità sul
territorio.
 Prendere contatto con i vari soggetti che offrono disponibilità di rapporto ed acquisire informazioni.
 Coordinare una procedura di informazioni tra gli alunni.
 Creare abbinamenti studente/azienda con individuazione del tutor aziendale.
 Formalizzare gli accordi con i partner esterni.
 Predisporre la documentazione e la modulistica necessaria.
 Monitorare il progetto.
 Favorire incontri conclusivi di riflessione sull‟esperienza.
Verifica
 Grado d‟impegno e partecipazione.
 Competenze acquisite.
Verrà rilasciato dall‟azienda un documento attestante le competenze acquisite.
Tempi
Pianificazione: da gennaio a maggio
Realizzazione: da concordare con le aziende, comunque al termine delle attività didattiche tra giugno e luglio
Durata stage: 40 ore in azienda distribuite nell‟arco di due settimane.
Impegni dei docenti 50 ore
Destinatari
Allievi delle classi terze e quarte dell‟intero Istituto su base volontaria
Responsabile del progetto: Prof. ssa De Luca Roberta, prof. Pachioli Vincenzo
160
Progetto “Corso di avvicinamento al latino”
Finalità
La finalità precipua è quella di presentare in maniera piacevole e stimolante l‟approccio alla lingua
latina. Attraverso il “gioco” e l‟apprendimento per scoperta gli allievi verranno condotti ad esplorare e
conoscere i lineamenti di base della grammatica latina, evidenziandone affinità e differenze rispetto alla
struttura linguistica dell‟italiano.
Il corso, inoltre, intende fornire un contributo e un supporto agli studenti delle classi terze medie,
chiamati ad un‟importante scelta per il loro futuro scolastico.
Obiettivi
 Consolidare le conoscenze logico-grammaticali acquisite
 Contribuire a sviluppare la competenza linguistica e lessicale della lingua italiana attraverso
tempi di analisi comparata tra italiano e latino
 Acquisire gli elementi fondamentali della morfologia e della sintassi latina: comprendere la
funzione della declinazione, individuare la corrispondenza tra caso e desinenza; distinguere le
funzioni del verbo, dei complementi, etc.
Contenuti
Ripresa di nozioni di analisi logica.
Alfabeto latino, fonetica, quantità vocalica, regola della penultima, esercizi di lettura.
Concetto di caso e di funzione logica. Radice e desinenza dei vocaboli.
I e II declinazione e loro eccezioni. Gli aggettivi della prima classe. I principali complementi.
Indicativo attivo del verbo sum e dei verbi regolari delle quattro coniugazioni.
Modalità operative di traduzione.
Metodologie
Lezione frontale; lezione partecipata con continue domande-stimolo al gruppo classe.
Esemplificazioni alla lavagna; traduzioni guidate; esercitazioni individuali e di gruppo.
Destinatari
Allievi delle classi terze delle scuole medie del comprensivo.
Strumenti
Appunti, fotocopie e schemi forniti dal docente.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Castelfranco Pia
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Progetto “Incontriamoci a lezione”
Finalità Educative
Valorizzare la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola.
Promuovere l‟acquisizione di conoscenze relative alle caratteristiche proprie di un Istituto Superiore.
Obiettivi
Favorire lo sviluppo della personalità.
Promuovere il confronto culturale.
Aumentare il grado di consapevolezza.
Contenuti
Alcuni semplici contenuti disciplinari relativi al curricolo specifico dei tre indirizzi di studio
dell‟Istituto Superiore e relativi agli insegnamenti caratterizzanti il corso di studio:
 Istituto Tecnico Economico (Economia Aziendale, Diritto, Inglese Economico);
 Liceo Scientifico (Latino, Filosofia, Matematica, Scienze);
 Istituto professionale per i servizi socio – sanitari.
Indicazioni generali sull‟Offerta Formativa dell‟Istituto.
Attività
Lezioni – laboratorio di compresenza tra allievi delle diverse terze della Scuola Superiore di Primo
grado divisi in diversi gruppi e allievi delle classi dell‟Istituto Superiore, con interventi didattici ed
attività laboratoriali nel corso dello svolgimento delle lezioni – laboratorio, con la guida dell‟insegnante
curricolare.
Narrazione della vita scolastica da parte degli alunni.
Visita dei locali e dei laboratori dell‟Istituto.
Illustrazione dei progetti caratterizzanti l‟Offerta Formativa.
Tempi
 Accoglienza prevista alle ore 9,30;
 Visita dell‟Istituto;
 Alle ore 10,05 momento ricreativo; gli allievi possono consumare la colazione;
 Dalle ore 10,20 alle ore 12,00 partecipazione in gruppi a laboratori gestiti da un gruppo ristretto
di allievi delle classi quarte e quinte, guidate dagli insegnanti delle discipline caratterizzanti i
singoli indirizzi di studio presenti nell‟Istituto.
 Le attività in classe si svolgeranno nel periodo che va dal 20 novembre al 10 dicembre e
verranno concordate tenendo conto del seguente calendario:
Primo gruppo (ITE)
Secondo e terzo gruppo
(Liceo Scientifico)
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Lezione di Diritto
Lezione di Economia
Aziendale
con gli allievi dell‟Istituto
Tecnico Economico
Lezioni di Filosofia
Lezioni di Matematica
con gli allievi del Liceo
Scientifico
Lezione di Diritto
Lezione di Economia
Aziendale
con gli allievi dell‟Istituto
Tecnico Economico
Lezioni di Latino
Lezioni di Scienze con
gli allievi del Liceo
Scientifico
Lezione di Inglese
Commerciale
Lezione di Diritto con gli
allievi dell‟Istituto
Tecnico Economico
Lezioni di Matematica
Lezioni di Latino Lezioni
di Greco
con gli allievi del Liceo
Classico e Scientifico
 Orientamento e conoscenza degli spazi didattici dell‟Istituto e successivo congedo dagli allievi.
 La partenza delle terze medie dai locali dell‟Istituto è prevista alle ore 12,00.
Classi interessate
162
Classi Terze Scuola Secondaria di Primo Grado
Scuola Secondaria di secondo grado, Istituto d‟Istruzione Superiore “S. Spaventa”: rappresentanti delle
classi quarte e quinte.
Indicatori di successo
Arricchimento del dialogo educativo
Motivazione allo studio
Successo formativo
Consapevolezza del sé e relazione con gli altri.
163
Progetto “Avvicinamento al Laboratorio di Chimica”
Finalità
 Orientare gli alunni della scuola secondaria di primo grado nella scelta di scuole di ordine
superiore attraverso l‟uso delle attrezzature di laboratorio dell‟Istituto e la conoscenza delle
modalità didattiche dei docenti che guideranno le esperienze laboratoriali;
 Far conoscere agli studenti di terza media il percorso didattico delle Scienze Naturali che si
effettua nel Liceo Scientifico;
 Favorire la continuità didattica tra i due ordini di scuola;
 migliorare e potenziare l‟offerta formativa.
Obiettivi
 Acquisire e approfondire le abilità e le competenze nelle discipline scientifiche attraverso
l‟attività di laboratorio;
 Stimolare la fruizione di supporti strumentali e la didattica laboratoriale;
 Promuovere l‟utilizzo per fini educativi e didattici dei laboratori e delle attrezzature presenti
all‟interno dell‟Istituto;
 Sperimentare l‟applicazione di un metodo di ricerca scientifica;
 Attivare forme di collaborazione tra le scuole del comprensivo di Atessa.
Contenuti
Si prevedono tre attività sperimentali inerenti temi fondamentali della chimica e della biologia così
articolate:
 Legge di conservazione della massa
 Le reazioni chimiche.
 Estrazione del DNA da polpa di frutta e sua osservazione al microscopio.
Metodologie
I partecipanti al progetto saranno suddivisi in uno o al massimo due gruppi di 10 – 15 studenti ciascuno;
ogni gruppo sarà affiancato da un docente (prof.ssa Musacchio o prof. Guglielmi) e da alcuni tutor
selezionati tra gli alunni delle classi seconde, terze e quarte del Liceo scientifico.
Gli allievi, organizzati in piccoli gruppi di 2 – 3 persone, sotto la guida del docente referente e
coadiuvati dai loro “tutor”, realizzeranno in prima persona l‟esperienza programmata, pervenendo alla
teorizzazione dei risultati ottenuti.
Il progetto propone un approccio di tipo induttivo che parte dall‟osservazione diretta dei fatti e
fenomeni per arrivare alla scoperta della legge. Sperimentare per costruire la conoscenza porta alla
capacità di teorizzare e strutturare. L‟educazione al metodo scientifico, partendo dalla curiosità e
attraverso esperienze facilmente comprensibili e realizzabili dallo stesso alunno, favorisce e sviluppa in
modo graduale la capacità di astrazione e sistemazione.
Strumenti
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno gli spazi del Laboratorio di Chimica dell‟Istituto
“Spaventa” con il materiale e le attrezzature già in possesso.
Durata
Il Progetto sarà realizzato nel primo quadrimestre, avrà la durata di circa un mese e sarà articolato in 4
incontri pomeridiani della durata di due ore ciascuno a partire dal 14 novembre 2013. Nel caso si formi
un unico gruppo di partecipanti, le quattro attività sperimentali previste avranno la durata di due ore
ciascuna; nel caso i gruppi siano due, ogni attività sperimentale avrà la durata di un‟ora, per un totale
complessivo sempre di otto ore. I due docenti si alterneranno nelle conduzione delle attività
laboratoriali.
Risorse umane coinvolte
 Docenti: prof.ssa Musacchio Maria Luisa e prof. Guglielmi Fulvio.
 Alcuni alunni selezionati a turno dalle classi IIA S.A., IIIA, IIIB, IVA del Liceo scientifico.
 Personale ATA: 1 collaboratore scolastico in occasione dell‟apertura pomeridiana dell‟Istituto.
164
Risultati attesi
 Capacità di lavorare e collaborare all‟interno di un gruppo;
 Sviluppo di una metodologia di apprendimento basata sui principi del metodo scientifico;
 Saper acquisire in modo critico darti e informazioni provenienti dal mondo naturale e dalla
sperimentazione, analizzare e rielaborare i dati e le informazioni raccolte;
 Saper strutturare in maniera logica, organica e autonoma le conoscenze acquisite;
 Sviluppo di un metodo di apprendimento duraturo ed efficace e motivazione all‟acquisizione di
conoscenze in ambito scientifico-naturalistico.
Strumenti di verifica
A conclusione di ciascuna esercitazione di laboratorio ogni gruppo di lavoro consegnerà al docente
referente la propria relazione che sarà corretta e valutata secondo una griglia di valutazione che
analizza:
 l‟abilità sperimentale in termini di autonomia, manualità e metodo di lavoro;
 la stesura della relazione: correttezza nella raccolta dei dati, nell‟elaborazione dei dati, nella
costruzione di grafici e tabelle, nell‟analisi dei risultati, nella revisione critica dell‟attività svolta
e nella presentazione della relazione stessa;
 le modalità di interagire con i propri compagni di lavoro.
Alla Fini del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione con l‟indicazione delle ore svolte.
Valutazione del progetto
Alla fine del corso verrà somministrato agli studenti un test di gradimento.
Esso mira a valutare se le attese degli alunni siano state soddisfatte, a ricavare informazioni che mettano
in evidenza i punti di forza e di debolezza del progetto, a sondare il gradimento generale dell‟attività
svolta.
Destinatari
Alunni delle classi terze medie di Atessa e comuni limitrofi.
Ordine di scuola
Istituto d‟Istruzione Superiore “S: Spaventa” – indirizzo Liceo Scientifico.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Musacchio Marialuisa
165
Servizio Biblioteca d’Istituto
Finalità
Arricchire la formazione dei discenti promuovendo l‟interesse per la lettura, la ricerca e
l‟approfondimento individuale.
Obiettivi
Stabilire dei criteri per l‟accesso alla biblioteca.
Promuovere l‟acquisto di materiali (libri, riviste, DVD, etc.)
Coordinare eventuali progetti di lettura d‟istituto in continuità con altri ordini di scuola.
Destinatari
Allievi e docenti dell‟Istituto
Durata del corso
L‟attività avrà una durata annuale. Per un totale di 27 ore
Il docente responsabile sarà presente in biblioteca nella IV ora del sabato a partire dal 18 ottobre 2014 al
30 maggio 2015; tuttavia si renderà disponibile previa richiesta, a fornire servizio anche in altri
momenti.
Contenuti
Servizio prestiti libri; predisposizione del registro; controllo della restituzione testi.
Nei limiti consentiti si tenterà un riordino delle collocazioni dei testi per facilitare la reperibilità.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Picciotti Anna
166
Progetto Orchestra E Coro Dell’Istituto
Premessa
La constatazione che l‟esperienza musicale suscita emozioni e riflessioni, arricchisce la capacità
comunicare, apre alla conoscenza di diverse culture attraverso varie forme di espressione costituisce la
motivazione fondamentale per l‟adesione al progetto.
Finalità
Saper prendere parte ad una esecuzione vocale e strumentale.
Acquisire una buona sicurezza interiore.
Costruire comportamenti socialmente corretti.
Arricchire le possibilità della scuola di stabilire una relazione umana positiva tra docenti e alunni
attraverso il laboratorio musicale che, anche in collegamento con gli altri laboratori attivati nell‟Istituto,
dia spazio alla persona con il “fare”, “creare”, “apprendere” in situazioni di lavoro piacevoli.
Realizzazione di una commedia/opera/musical.
Formazione di una orchestra e coro degli alunni che frequentano gli istituti superiori di Atessa.
Obiettivi
Allargare la socialità, potenziare le capacità di autocontrollo.
Padroneggiare le situazioni.
Potenziare i tempi di attenzione.
Recuperare e/o potenziare le capacità di ascolto e di verbalizzazione.
Sviluppo e potenziamento delle capacità di osservazione, analisi e sintesi.
Destinatari
Alunni della Secondaria di secondo grado: liceo scientifico, professionale socio sanitario e Istituto
tecnico economico.
Durata del corso
Novembre/maggio
Verifica
Saggi finali aperti agli alunni, ai genitori e al territorio nelle diverse fasi di attuazione del progetto.
Partecipazione ad eventuali concorsi e scambi culturali.
Modalità di attuazione
Le ore di lezione del progetto, si svolgeranno presso l‟aula magna della scuola secondaria di primo
grado di Atessa. Il progetto sarà facoltativo e rivolto ai ragazzi che hanno una conoscenza base di uno
strumento musicale; i tempi saranno concordati con il Dirigente Scolastico, con la di disponibilità dei
ragazzi e della struttura scolastica.
Materiali
Laboratorio musicale
Responsabile del progetto: Prof. Antonio Zizi
167
Sportello Di Ascolto (CIC)
Premessa
La scuola è luogo di vita nel quale avvengono incontri, si impara la convivenza, si costruiscono
relazioni. Come tale partecipa alla promozione della salute dell‟individuo. Con il progetto “Sportello
d‟Ascolto”, l‟Istituto “S. Spaventa” intende offrire un servizio di promozione della salute intesa,
secondo las definizione che ne dà l‟OMS, come benessere fisico, psichico, sociorelazionale, con
obiettivi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del proprio
equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità.
Finalità
Lo sportello di ascolto accoglie e supporta gli alunni nell‟affrontare i propri compiti evolutivi,
definendo meglio i problemi emersi e individuando le risorse personali o collettive necessarie per
superare la situazione di disagio evolutivo, scolastico, personale e/o familiare. Lo sportello d‟ascolto
accoglie, supporta ed orienta la componente docente per conseguire il successo formativo.
Obiettivi
 Per gli alunni: fornire un sostegno al processo di formazione dell‟identità, migliorare l‟autostima
e l‟autoefficacia, gestire le emozioni, contenere l‟ansia e la frustrazione, affrontare l‟insuccesso,
prevenire il disagio individuale e scolastico, la dispersione scolastica, aumentare la motivazioni
scolastica, favorire la relazione con genitori e docenti.
 Per i docenti:Per tutta l‟utenza: supportare il ruolo educativo, superare l‟insuccesso, contenere la
frustazione, migliorare le capacità di osservazione ed intervento, favorire la relazione con
genitori ed alunni.
 Per tutta l‟utenza: accogliere le difficoltà degli utenti, costruire un punto di ascolto e di
confronto che favorisca la comprensione del se e delle situazioni attraverso narrazione e
riflessioni, individuare situazioni problematiche e programmare interventi adeguati, sviluppare
strategia di problem solving, gestire i cambiamenti che avvengono durante la crescita personale,
facilitare i processi di relazione – comunicazione tra gli utenti attraverso ascolto e confronto.
Contenuti e modalità di realizzazione
La metodologia è quella propria del counseling, non della terapia. Il personale specializzato esterno
all‟istituto offre counseling psicologico individuale (es. alunni e docenti) o di gruppo (es. corpo docente,
gruppo classe ecc.), non fa diagnosi e non cura. Si suggerisce allo specialista esperto psicologico, per il
counseling di gruppo, un approccio metodologico del tipo circle time, ovvero, per il counseling
individuale, un approccio metodologico autonarrativo o di intervista autobiografica.
Destinatari
Componente studente e docente dell‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli – Spaventa” di Atessa.
Tempi
Intero anno scolastico
Responsabile del progetto: Prof. Fulvio Guglielmi
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Educazione stradale XV edizione Progetto ICARO
Premessa
Nell‟ambito delle iniziative volte alla diffusione e al potenziamento della cultura della sicurezza stradale
tra i giovani, il MIUR promuove il progetto “ICARO” giunto alla XV edizione.
Contenuti e modalità di realizzazione
Il progetto si realizza con la collaborazione della polizia di Stato , il Ministero delle infrastrutture e dei
Trasporti, la fondazione ANIA, il Gruppo SINA, il Dipartimento di Psicologia dell‟Università “La
Sapienza” di Roma, la Federazione Ciclistica Italiana e con il sostegno del Movimento Italiano Genitori
(MOIGE)
Destinatari
Scuole secondarie di I e II grado(e avranno come argomento la bicicletta)
Tempi
Responsabile del progetto: Prof. D‟Alicarnasso
Progetto CLIL
Finalità
Imparare una disciplina non linguistica in lingua straniera
Obiettivi
Promozione di:
Consapevolezza: presentare allo studente il percorso incentrato sull‟apprendimento in modo esplicito,
rendere chiaro il risultato.
Cooperazione: risolvere i compiti assegnati anche in gruppo e in modo in cui ognuno possiede una parte
del quadro di insieme e deve fornirlo quale forma più facile di assetto e di preparazione al mondo del
lavoro.
Concentrazione: vedere il lavoro in classe come un puzzle da risolvere in cui gli studenti individuano le
proprie carenze linguistiche o disciplinari e sono spinti a colmarle subito e con interesse in quanto
funzionali a risolvere il compito assegnato.
Responsabilità: accogliere e zaccettare la responsabilità che ricade sul singolo studente perché altamente
educativo e di aiuto nella costruzione di una cittadinanza attiva, soprattutto nella società odierna del
rifiuto della responsabilità individuale.
Autonomia: far percorrere allo studente un pezzo di strada da solo in modo progressivamente più
autonomo, in quanto conosce gli obiettivi, gli step per arrivare e il percorso da effettuare.
Approfondimento: approfondire naturalmente lo studio nella DNL e in lingua utilizzando anche
competenze di “digitali native” in vista del risultato richiesto.
Riflessione: riflettere su quanto gli studenti hanno imparato e soprattutto sul “come” hanno imparato per
capire di più su di sé, sul proprio apprendimento, sui bisogni futuri.
Trasferibilità: rtrasferire le operazioni cognitive effettuate in altre discipline, contesti, situazioni.
Strumenti
Libri di testo, materiali multimediali, documenti autentici, Lim, articoli tratti da riviste e quotidiani
economici, internet per la ricerca di siti utili alle informazioni.
Destinatari
Classi VA/VB ITE
Docenti coinvolti:Prof.ssa Di Pretoro Rita, prof.Pachioli Vincenzo
Verifica
Formativa: esercitazione a tutti i livelli in lingua
Sommativa: studio di un caso, risoluzione di un caso pratico
Tempi
28 ore per classe . 4^ ora del martedì classe VB – 3^ora del Giovedì classe VA
Responsabile del progetto: Prof.ssa Maria Rita Di Pretoro
169
Progetto neve
Premessa
Con il corrente A.S.è stato istituito il nuovo Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli – Spaventa” di Atessa
all‟interno del quale sono raggruppati tutti gli ordini di scuola, dell‟infanzia, primaria, secondaria di 1° e
2° grado.
La ex scuola media “Ciampoli” da diversi anni effettua il “progetto neve”.
Con l‟attuazione di tale progetto, si vuole dare continuità a tali attività ricreative – sportive
dell‟Omnicomprensivo affinché si consolidino quegli obiettivi conseguiti presso le scuole di ordine
inferiore e possa diventare un momento di aggregazione e di unione tra i due gradi di scuola.
L‟impostazione del programma, che prevede attività ricreative – sportive sulla neve, si pone come
finalità il favorire la socializzazione e la realizzazione degli alunni. Oltre ad essere una esperienza
positiva, piena di emozioni e sensazioni, stimolerà l‟alunno arricchendolo e rendendolo più sicuro di sé.
Finalità
Favorire e potenziare la socializzazione e la vita di gruppo.
Stimolare lo spirito organizzativo e collaborativo con i compagni, gli insegnanti e il personale degli
impianti.
Accettazione e condivisione di regole di comportamento in virtù della nuova situazione socio
ambientale.
Obiettivi
Acquisizione di nuovi schemi motori e della tecnica sciistica.
Acquisizione delle particolarità ambientali del luogo di soggiorno.
Confronto e socializzazione con alunni della scuola media Ciampoli e di altri istituti.
Sapersi adattare al nuovo ambiente, alla vita in comune e a nuove regole senza l‟aiuto dei genitori.
Affermare i valori come la forza del carattere, la resistenza allo sforzo, la lealtà, il rapporto reciproco, la
collaborazione, l‟amicizia.
Contenuti e modalità di realizzazione
Programmazione di lezioni di pre – sciistica in preparazione all‟evento.
Destinatari
Classi prime e seconde.della secondaria di secondo grado
Tempi
Gennaio/ebbraio/marzo 2015
Responsabile del progetto: Prof. D‟Alicarnasso Gabriele
170
Educazione finanziaria a scuola
Banking Game
Finalità
Introdurre l‟educazione finanziaria a scuola grazie alla collaborazione della Banca di Credito
Cooperativo che mette a disposizione l‟esperienza e la consulenza del suo personale per sensibilizzare e
responsabilizzare le nuove generazioni sui temi finanziari.
Obiettivi
Favorire scelte economico _ finanziarie consapevoli.
Sapersi orientare sui temi relativi al risparmio, moneta, banche, finanziamenti e investimenti.
Favorire il processo di avvicinamento dei consumatori di domani ai temi finanziari.
Favorire la crescita dell‟autonomia e della responsabilità delle persone.
Potenziare le competenze, in particolare, a livello della comunicazione.
Acquisire competenze nel lavoro di team.
Comprendere attraverso l‟esperienza del progetto le dinamiche proprie del lavoro.
Contenuti e modalità di realizzazione
Sei incontri formativi e informativi di 2 ore tenuti dai responsabili della banca il sabato mattina scuola
per un totale di 20 ore complessive sui seguenti argomenti: l‟educazione economica e finanziaria, la
cooperazione, la normativa antiriciclaggio, la moneta e gli altri mezzi di pagamento, i contratti bancari,
le carte di pagamento, più simulazione in BCC e una visita guidata alla Banca D‟Italia.
Destinatari
Classi quinte ITE
Tempi
Novembre 2014 – febbraio 2015
Responsabile del progetto: Prof. Carunchio Maria Lucia
171
Custodi della memoria
Premessa
Sotto lo stimolo di letture storiche, testimonianze dirette e visione di film, gli allievi prendono
consapevolezza che la storia non è distante da loro, ma che è possibile reperire fonti storiche
direttamente sul proprio territorio. Sarà possibile, così, percepire una solida connessione tra la
microstoria locale e la macrostoria globale. Gli allievi si sentiranno loro stessi degli storici alla ricerca
delle fonti e utilizzando i mezzi tecnologici e informatici ricostruiranno il passato del territorio. Ulteriori
stimoli saranno forniti da cineforum e incontri con autori di testi storici locali.
Competenze
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
- Produrre testi, scritti o orali di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario;
- Utilizzare e produrre testi multimediali e/o filmati
- Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree
geografiche e culturali;
Per il secondo biennio e quinto anno della scuola superiore di secondo grado
- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche;
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell‟ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo.
Abilità/capacità
- Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l‟osservazione di eventi storici e
di aree geografiche
- Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo
- Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e discontinuità;
- Leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia generale;
- Utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratoriali
ed operativi;
- Utilizzare e produrre testimonianze storiche di varia tipologia (es. visive, miltimediali e siti web)
ATTIVITA’ E DESTINATARI
- Le attività saranno modulari a seconda dei destinatari a cui sono rivolte e agli da perseguire.
- Allievi della classe IV Liceo Scientifico , III B e VB Istituto Tecnico Economico:
- Lettura individuale del romanzo “Dove diavolo sei stato?” di Tom Carver, riflessione, analisi e
commento di alcuni passi scelti;
- EVENTO: Incontro con un rappresentante della casa editrice “IANIERI EDITORE” e la
traduttrice del libro Federica D‟Amato; videoconferenza con lo scrittore Tom Carver;
- Ricerca di testimonianze dirette sulla seconda guerra mondiale;
- Cineforum e realizzazione di filmati con le testimonianze dirette ed inserimento di queste nella
banca della memoria “MEMORO” www.memoro.org
- Giornata evento per la condivisione del materiale prodotto.
Verifica e Valutazione
Gli allievi compileranno dei questionari di autovalutazione e gradimento, con i punti forti e/o di criticità
del progetto. Le competenze acquisite saranno valutate dai singoli docenti di storia come ricaduta nel
percorso formativo personale dell‟allievo.
Tempi
Ottobre - Maggio
Responsabile del progetto: Prof.ssa Menna Mariangel
172
Progetto Cinemascuola
“Il neorealismo Italiano – Tra Cinema e Letteratura
Premessa
Anche se il termine "neorealismo" comincia a diffondersi alla fine degli anni Venti (con riferimento alle tendenze
artistiche del tempo e alla parola tedesca Neue Sachlichkeit, „Nuova Oggettività’), chi lo usa in modo nuovo nel
1942 è Mario Serandrei, montatore del film “Ossessione” di Luchino Visconti, innescando una rapida diffusione
nell‟ambiente cinematografico. Nel 1943 il termine si estende anche in letteratura con diverse interpretazioni e
sovrapposizioni ad altri termini: realismo in generale, socialrealismo, realismo socialista, ecc.. L‟affermazione di
Zavattini che “il linguaggio cinematografico è pieno delle stesse possibilità del linguaggio letterario" e che il
regista usa la macchina da presa come lo scrittore il foglio bianco su cui scrivere, ci dice già quanto forte sia il
legame tra le due espressioni, almeno per come esso è sentito dai maggiori registi dell'epoca.
Competenze
-Saper leggere e comprendere un testo filmico, individuando eventi, personaggi, epoca e luoghi, tecniche
narrative utilizzate
-Saper selezionare le sequenze più significative;
-Saper individuare il tema o i temi di un film;
-Saper cogliere l‟intenzione comunicativa dell‟autore-regista e i messaggi impliciti ed espliciti;
-Saper utilizzare le conoscenze del linguaggio cinematografico (inquadrature, colonna sonora…) per leggere e
interpretare un film;
-Saper esprimere valutazioni e giudizi sugli aspetti contenutistici e formali, confrontando con altri il punto di
vista, le idee, le valutazioni, nel corso di un dibattito e di una discussione guidata;
Saper produrre recensioni scritte, relazioni, commenti, risposte congruenti a questionari.
Attività e fasi operative
Presentazione, visione e dibattito riguardanti 6 film appartenenti al “neorealismo cinematografico italiano”:
1. “Roma città aperta” (1945), di R. Rossellini
2. “Ladri di biciclette” (1948), di V. De Sica
3. “Riso amaro” (1949), G. De Santis
4. “Bellissima” (1951), L. Visconti
5. “Umberto D.” (1952), V. De Sica
6. “Cronache di poveri amanti” (1953), di C. Lizzani.
I singoli incontri, ognuno della durata di 2 ore, si svolgeranno secondo un calendario concordato.
Ciascun incontro prevede:
Visione del film presso una delle aule scolastiche, preceduta da una breve presentazione
Dibattito sul film, condotto dal responsabile del progetto e dal referente , in relazione ai suoi aspetti
formali e contenutistici.
Compilazione di schede di comprensione, analisi, valutazione dopo ogni film
Correzione degli elaborati degli studenti a cura del responsabile del progetto e/o del referente
Eventuali attività di classe: discussioni, questionari, prove strutturate, ricerche, cartellonistica, grafici e disegni,
relazioni sull‟esperienza, recensioni e testi di tipo interpretativo-valutativo.
Al termine degli incontri, gli allievi saranno chiamati a compilare un questionario di valutazione complessiva
dell‟attività annuale di cineforum, predisposto dal responsabile del progetto. Tutti i dati raccolti serviranno a
monitorare i risultati complessivi e la ricaduta didattica del progetto medesimo.
Destinatari
CLASSE V B ITE: Gli incontri avverranno durante l‟intero anno scolastico o secondo un calendario da concordare
Metodologie
Metodo della comunicazione (letture, dibattiti, discussioni guidate…) della ricerca, dell‟opportunità, della
creatività.
173
Modalità di valutazione
Si valuteranno le capacità di comprensione, analisi, interpretazione e valutazione di un testo filmico e le capacità
di riflettere su se stesso, il proprio vissuto e la realtà culturale, storica e sociale attraverso:
- questionari di comprensione, interpretazione, proposti agli allievi dal responsabile del progetto e/o dal
referente dopo ogni incontro di cineforum;
- testi interpretativi-valutativi(recensioni), disegni, cartelloni di valutazione al termine dell‟esperienza da
parte degli allievi
Modalità di pubblicazione
Eventuale produzione di articoli o recensioni da pubblicare sul giornale scolastico cartaceo oppure on-line, sul
sito scolastico
Risorse umane
Responsabile del progetto:
Referenti del progetto:
Personale scolastico: Tecnico audio-video
Risorse logistico – organizzative
Risorse logistiche: aula proiezione presso la scuola
Risorse organizzative e tecniche: proiettore da 8 mm, schermo gigante, casse acustiche, computer portatile,
lettore DVD.
Responsabile del progetto: Prof.ssa Menna Mariangela
Stage Formativo nella scuola dell’infanzia
Premessa
174
L‟offerta formativa del nostro Istituto si è ampliata notevolmente grazie all‟esperienza dell‟alternanza
scuola lavoro, messa in atto anche per l‟indirizzo socio- sanitario, nella convinzione che la formazione
professionale di ciascun alunno, pur basandosi su una solida cultura generale, necessiti soprattutto di
applicazione e di verifica continua delle conoscenze professionali proiettate in una società sempre più in
evoluzione. Il profilo professionale dell‟Operatore dei Servizi Sociali infatti dà la possibilità di poter
operare in una vasta gamma di servizi rivolti alla persona, per cui si rende necessario che gli studenti si
orientino, attraverso esperienze lavorative/stage verso scelte consapevoli nel lavoro sociale,
individuando anche figure professionali in cui possono identificare il loro percorso lavorativo futuro.
La scelta della tipologia dei servizi in effettuare il percorso di alternanza è coerente con le competenze
in ingresso degli studenti, ma anche con gli attuali sbocchi occupazionali a livello provinciale per la
figura di Operatore Sociale e per le figure di base che si occupano di assistenza alla persona. La scuola
ha il difficile compito di coniugare la trasmissione dei saperi con la capacità di applicarli in contesti di
sperimentazione sul campo.
L‟alternanza scuola-lavoro mira a questo, applicando modalità di apprendimento flessibili ed
equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in
aula con l‟esperienza pratica.
Durante il corrente anno scolastico già le classi del biennio dell‟Istituto Socio-Sanitario effettueranno
uno stage formativo, presso le Scuole dell‟Infanzia dell‟Istituto Omnicomprensivo “CiampoliSpaventa”.
Finalità
Lo stage apre la possibilità a pratiche didattiche ed educative che modificano sensibilmente la relazione
tra docente-studente, i ruoli e le dinamiche di interazione. Si evidenzia inoltre il rapporto col territorio
che lo stage permette di attuare. Il territorio interpretato come qualcosa di vitale che va interrogato e
verificato per gli aspetti che più connotano la contemporaneità, l‟intervento dell‟uomo, le contraddizioni
e le potenzialità, le risposte istituzionali ai bisogni di sopravvivenza, di socialità e di cambiamento. Un
territorio in cui cogliere l‟interazione tra dati naturali e dati culturali, tra soggetti, tra istituzioni e tra
interessi, secondo la lente delle scienze sociali.
Obiettivi Specifici
In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve caratterizzarsi per una forte
valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto
orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti:

Imparare a gestire un ruolo mentre si partecipa a un processo di trasferimento di cognizioni.

Acquisire esperienza pratica che potenzi il senso di responsabilità ed autonomia personale.

Sviluppare i comportamenti sociali e professionali.
175

Aumentare la base motivazionale attraverso una maggiore partecipazione ai processi di
apprendimento e al clima cooperativo.

Integrare i saperi didattici con saperi operativi;

Acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea.

Orientare alla scelta professionale.
Tempi e durata
Febbraio-aprile 2014
Lo stage sarà effettuato in orario curricolare
10 ore per la classe IA
10 ore per la classe II A
Destinatari
I A e II A dell‟ Istituto professionale Socio Sanitario
Le Fasi operative
Comprensione e condivisione delle finalità e degli obiettivi dell‟alternanza con tutti i docenti del
Consiglio di classe
2.
Presentazione del progetto agli alunni
3.
Definizione degli obiettivi e delle attività da inserire percorso da condividere in Consiglio di
classe con tutti i docenti
4.
Presentazione e condivisione del progetto con le famiglie.
5.
Definizione di obiettivi formativi comuni e individuazione delle aree lavorative più consone ai
percorsi previsti.
6.
Formazione di studenti e docenti in orario curricolare su argomenti riguardanti l‟organizzazione
delle scuole d‟infanzia e i diversi ruoli che vengono svolti all‟interno di essi.
7.
Formazione dei gruppi di lavoro, 3 o 4 alunni per sezione e assegnazione ai docenti alle seguenti
strutture: Scuola dell‟Infanzia “Aia Santa Maria” e “Capoluogo”.
Gli alunni avranno dei compiti individuali rispetto agli obiettivi dello stage, che svolgeranno con uso
della
tecnica osservativa
di tipo partecipante, al fine di acquisire informazioni su quello che
autenticamente viene fatto in un asilo nido e in una scuola dell‟infanzia, con l‟uso seguenti strumenti:
diario di bordo, macchina fotografica, video camera.
In particolare si segnalano i seguenti compiti:
-osservazione della giornata tipo;
-dell‟organizzazione delle sezioni;
-del rapporto/dellla relazione degli educatori, operatori con i bambini;
-analisi dei bisogni dei bambini;
176
-osservazione dellla relazione tra i piccoli (collaborazione, aggressività..);
-raccolta di racconti, storie, vissuti;
-analisi dei propri stati d‟animo, emozioni e sentimenti.
Ogni classe avrà un insegnante tutor (docente della classe) il cui ruolo sarà quello di essere un punto di
riferimento per qualsiasi esigenza durante tutto il periodo dell‟attività formativa e potrà anche, nelle
ore previste di lezione con la classe, recarsi presso la sede ospitante.
Fasi di verifica e valutazione
 Scheda di valutazione del tutor scolastico sul grado di impegno, partecipazione e competenze
acquisite.

Scheda di autovalutazione dello studente con le riflessioni sulle competenze acquisite.

Incontro fra allievi, famiglie, tutor e Consiglio di classe per esporre le riflessioni sull‟esperienza

Verifica dei risultati con il personale coinvolto nelle azioni effettuate dallo studente negli
istituti.
Rilascio del documento attestante le competenze acquisite.
Responsabile del progetto: Prof. ssa Graziella Talone
1.
177
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
a.s 2014/15
INTRODUZIONE
La scuola è l‟ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua
interazione sociale, la sua crescita civile. In essa tutti, con pari dignità e nella diversità dei ruoli,
operano per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno in accordo con i principi della Costituzione e dell‟ordinamento dello Stato.
La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, indipendentemente dalla loro età
e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Qualunque comunità fonda la propria organizzazione sull‟accettazione e la condivisione delle regole; la
scuola, pertanto, stabilisce delle norme ben definite al fine di creare l‟ambiente più adatto alla
convivenza civile e all‟apprendimento.
Tale finalità può essere perseguita solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; non si tratta di
rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e
che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Pertanto, ai sensi del DPR 245/2007,
e nel rispetto del Regolamento di Istituto, si ritiene indispensabile sottoscrivere il PATTO DI
CORRESPONSABILITÀ perseguendo l‟obiettivo di costruire un‟efficace collaborazione.
PREMESSA
Il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia è un‟esigenza fondamentale del nuovo modo di fare
scuola: educare vuol dire, infatti, tracciare un percorso comune che favorisca la crescita dei bambini e
dei ragazzi. Tale compito deve essere necessariamente svolto, in accordo, dalla scuola e dalla famiglia,
stabilendo rapporti non episodici, ma continui, nell‟ambito di un progetto condiviso.
La scuola e la famiglia accompagnano i bambini e i ragazzi ad elaborare il senso della propria
esperienza, creano un ambiente positivo di apprendimento e promuovono la pratica consapevole della
cittadinanza attiva, sviluppando il senso di responsabilità attraverso l‟interiorizzazione delle regole
sancite dalla nostra Costituzione: diritti inviolabili dell‟essere umano, pari dignità sociale, diritto alla
parola.
I tre ordini di scuola favoriscono apprendimenti significativi, valorizzando le esperienze e le
conoscenze degli alunni compiute anche in ambito familiare. La scuola, in collaborazione con le
famiglie e gli enti preposti, attua interventi nei riguardi delle diversità: alunni stranieri, con disabilità,
con disturbi dell‟apprendimento e del comportamento.
Con il contributo della famiglia, la Scuola dell’Infanzia promuove lo sviluppo del senso di
autonomia e favorisce esperienze positive in una vita relazionale sempre più complessa; la Scuola
Primaria mira all‟acquisizione degli apprendimenti di base e dei saperi irrinunciabili, a sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee ed etiche; la Scuola Secondaria di primo
grado orienta l‟alunno alla scoperta e alla valorizzazione delle proprie attitudini e fornisce mezzi per
interpretare la realtà.
La scuola si impegna a:
 creare un clima sereno e accogliente, al fine di favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze e facilitare l‟interiorizzazione dei valori e dei comportamenti corretti;
 garantire competenza e professionalità;
 promuovere il sostegno nelle diverse abilità e nelle situazioni di disagio e rimuovere ogni forma
di pregiudizio e di emarginazione;
 favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, incoraggiando gli alunni ad apprezzare e
valorizzare le differenze;
 realizzare i curricoli disciplinali nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche
elaborate nel Piano dell‟Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere;
178

procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo adeguato ai ritmi di apprendimento
degli alunni, chiarendone le modalità e motivando i risultati;
 comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle
discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento;
 prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare
ogni possibile sinergia con le famiglie;
 favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale;
 a garantire il rispetto dell‟orario scolastico e la presenza dei docenti all‟interno delle classi.
Il Dirigente e i Docenti accoglieranno con la dovuta attenzione e sensibilità ogni segnalazione di
disagio o difficoltà che le famiglie riterranno opportuno segnalare.
La famiglia si impegna a:
 instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la
loro competenza valutativa;
 tenersi aggiornata su attività, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le
comunicazioni scuola-famiglia sul diario personale e attraverso le circolari cartacee o sul web;
 partecipare alle riunioni previste (elezioni dei rappresentanti dei genitori, colloqui, consegna
schede di valutazione, …)
 verificare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che l‟alunno segua gli impegni di
studio e le regole della scuola;
 intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a
carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.

I genitori inoltre si impegnano a favorire:
o l‟acquisizione di linguaggi diversi mediante l‟attitudine a dialogare costantemente con i
ragazzi su questioni significative;
o atteggiamenti positivi verso la lettura di testi diversi;
o atteggiamenti di curiosità, di rispetto e di valorizzazione dell‟ambiente naturale e storicoculturale;
o una gestione corretta del proprio corpo, proponendo modelli positivi.
Gli alunni e la famiglia si impegnano a:
 rispettare gli orari;
 giustificare le assenze, anche di un solo giorno, al rientro a scuola sul libretto debitamente
compilato;
 non superare i cinquanta giorni di assenza al fine di garantire la validità dell‟anno scolastico,
secondo la normativa vigente, (solo per la Scuola secondaria di primo grado);
 garantire un comportamento rispettoso e corretto nei confronti dei compagni e di tutto il
personale della scuola;
 avere rispetto del proprio materiale, di quello comune e dell‟ambiente scolastico;
 controllare il contenuto degli zaini e verificare il materiale scolastico personale;
 avere cura della propria persona e mantenere il decoro nell‟abbigliamento (evitare gonne e
pantaloni corti, canotte, ciabatte da mare, pancia e schiena scoperte…);
 utilizzare il telefono della scuola per eventuali comunicazioni urgenti (il cellulare o altri
dispositivi multimediali, se introdotti nella scuola, vanno tenuti rigorosamente spenti).
 rispettare l‟obbligo di indossare il grembiule (per la Scuola dell‟Infanzia e per la Scuola
Primaria).
179
Azioni d’intervento e strumenti per alunni con Bisogni Educativi Speciali
Il corrente anno scolastico sarà utilizzato per sperimentare, monitorare procedure, metodologie e
pratiche organizzative per migliorare la qualità dell‟inclusione in termini di accoglienza, solidarietà,
uguaglianza, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ognuno e personalizzazione degli
apprendimenti (art. 4 DPR 275/99). Per la gestione delle attività per l‟inclusione le direttive forniscono
indicazioni che l‟istituzione scolastica di Atessa ha trasformato in azioni strategiche concrete. Queste le
principali novità:
- le competenze assegnate al Gruppo di Lavoro per l‟Handicap di Istituto GLHI, si estendono alle
problematiche relative a tutti i BES per cui il GLHI vede trasformare il proprio acronimo in GLI
Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione;
- il principio di riferimento resta quello previsto dall‟art. 15 comma 2 della L. 104/92, per il quale
nell‟Istituto Comprensivo di Atessa sono costituiti gruppi di lavoro composti da insegnanti , operatori
dei servizi, familiari, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione
predisposte dal piano educativo;
- i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola
(funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti
“disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi,
rappresentanza dei genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola);
- il GLI formula una proposta di utilizzo funzionale delle risorse, anche esterne alla scuola per
incrementare il livello di inclusività generale nell‟anno successivo;
- Il Collegio dei Docenti discute e delibera il Piano e lo invia ai competenti Uffici degli UUSSRR,
nonché ai Gruppi di Lavoro per l‟ Inclusione Provinciale (GLIP) ed ai Gruppi di Lavoro per l‟
Inclusione Regionale GLIR, per la richiesta di organico di sostegno.
- Gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo
la normativa vigente, senza possibilità però di dotarle di risorse aggiuntive per la complessità derivante
dalla rilevazione delle BES.
- Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola il GLI procede ad
un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all‟assegnazione
definitiva delle risorse.
- Le scuole sono impegnate, come per la disabilità, a perseguire, anche attraverso le reti scolastiche,
accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e
provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefetture, ecc.) finalizzati all‟integrazione dei
servizi “alla persona” in ambito scolastico.
LA SCUOLA

-Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell‟integrazione e
dell‟inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l‟Inclusione).
 -Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli
interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per
l‟inclusione, GLH operativo ), definendo ruoli di referenza interna ed esterna.
 -Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema , elaborando un progetto educativo
condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l‟accesso ai servizi ( ASL e/o servizi
sociali )
IL Dirigente


Convoca e presiede il GLI e il GLH operativo.
Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi
180

del caso considerato.
Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione.
I CONSIGLI DI CLASSE/interclasse/intersezione, informano il Dirigente e la famiglia della
situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all‟osservazione
sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica,
definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo
Individualizzato (PEI) od un Progetto Educativo Personalizzato (PEP) per l‟alunno. In caso di mancata
presentazione della certificazione clinica, il Consiglio predispone i necessari interventi motivando
opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell‟istituto raccogliendo le documentazioni degli
interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete tra
scuole usufruendo del supporto del CTI.
Gruppo Lavoro handicap operativo
Il GLH operativo, presieduto dal Dirigente o da un suo delegato, è costituito da Enti Locali, operatori
psico-socio-sanitari, della Asl e famiglie che collaborano con la scuola per progettare, attuare e valutare
il processo di integrazione e di inclusione dell‟alunno disabile.
All‟interno del G.L.H.O. (Gruppo di lavoro sull‟handicap operativo) costituito per ogni singolo alunno
con disabilità, la scuola, la famiglia e i centri specializzati (ASL e Territorio):
- rilevano la situazione dell‟alunno con disabilità, si confrontano e condividono una linea d‟intervento
comune per garantire il suo diritto allo studio e lo sviluppo globale in una prospettiva di costruzione di
progetto di vita;
- stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale;
- predispongono il Piano Educativo Individualizzato, raccordando gli interventi riabilitativi, il percorso
scolastico personalizzato e le attività extrascolastiche, con una valutazione intermedia e finale dello
stesso.
LA FAMIGLIA informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si
attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i
servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e
la propria funzione.
IL COORDINATORE BES coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di
contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti
per la definizione dei Progetti (PEI o PEP). Informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a
nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Fornisce spiegazioni sull‟organizzazione
della scuola.
ASL
Effettua l‟accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione
relativa all‟accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da
intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.
Il Piano Annuale dell’Inclusività
A conclusione di ogni anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione elabora/ una proposta di
Piano Annuale per l‟Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES procedendo ad un‟analisi delle criticità
e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell‟anno scolastico che si conclude.
181
E‟ un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all‟auto-conoscenza e alla pianificazione della
propria offerta formativa (di cui è parte sostanziale) in senso inclusivo, sfondo e fondamento sul quale
sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP)
L‟Istituto Comprensivo di Atessa ha adottato tre modelli programmatori comuni per i tre ordini di scuola
per stilare il PEI per gli alunni con disabilità, il P.E.P. per i disturbi specifici di apprendimento, il PDP
per gli altri BES.
Un percorso individualizzato e personalizzato costituisce lo strumento privilegiato con cui le difficoltà
di apprendimento connesse ai BES possono essere affrontate dalla scuola attraverso la messa a punto di
un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questo ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le
strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
I PDP è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli
minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che
collegiali.
• Non va comunque dimenticato che la personalizzazione viene realizzata principalmente attraverso una
mediazione educativa equilibrata su cui la professionalità docente, nella dimensioni richiamate ha
acquisito grandi capacità ed esperienze.
• Anche gli interventi sui BES vanno riportati alla specificità del contesto scolastico formativo, su cui il
rispetto di norme procedurali rigide ha effetti spesso opposti a quelli che si intende raggiungere.
VALUTAZIONE
Sono responsabili della valutazione il/i docente/i, altri educatori coinvolti dell‟attività proposta: Deve
essere

Adeguata





efficace
da estendere
da prorogare
da sospendere
insufficiente
La dicitura risultati attesi * è stata scelta per suggerire la rilevazione di comportamenti che rivelano
l‟acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei
percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati.
I comportamenti osservabili possono riguardare






performance / prestazioni in ambito disciplinare
investimento personale / soddisfazione / benessere
lavoro in autonomia
compiti e studio a casa
partecipazione / relazioni a scuola
relazioni nella famiglia e/o altri contesti educativi coinvolti
Nella voce VALUTAZIONE appare anche l‟indicazione a valutare la proposta / azione della scuola in
termini di adeguatezza ed efficacia allo scopo di rilevare percorsi e prassi efficaci che possono diventare
182
patrimonio dell‟istituto e parte integrante dell‟offerta formativa.
VERIFICHE





comuni
comuni graduate
adattate
differenziate sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina
differenziate sulla base del PEI e PDP concordate e proposte dagli insegnanti
183
ISTITUTO OMNICOMPRESIVO “CIAMPOLI SPAVENTA”
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
A.S. 2014 - 2015
(ai sensi della D.M. 27/12/2012 e successive indicazioni)
A seguito della Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013, nota 1551 del 27 giugno 2013, nota
prot. 2563 del 22 novembre 2013, la nostra Scuola ha elaborato per l‟Anno Scolastico 2013/14, il
“Piano Annuale per l‟Inclusività” alla stesura del quale hanno collaborato le F.S., i coordinatori di
classe, intersezione, interclasse e referente al Progetto.
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che
orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell‟istituzione scolastica.
1. LA NOZIONE DI INCLUSIONE
La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d‟indirizzo per la programmazione
didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione di
integrazione.
L‟ istituto Comprensivo “Ciampoli-Spaventa” di Atessa, per altro, ha da tempo adottato questo termine,
come si rileva dal POF nella sezione “Integrazione - Inclusione” e, di conseguenza, in questa direzione
ha già assunto iniziative e prassi rivelatesi valide, che vanno inserite nella nuova pianificazione.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza all‟operatività che agisce sul contesto, mentre col
concetto di integrazione l‟azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di
vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il
mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema.
Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova
impostazione e, quindi, importanti modifiche:
 gli interventi debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria, quindi dall‟interno;
 il nuovo punto di vista deve essere eletto a linea guida dell‟attività educativo-didattica
quotidiana, ovvero della “normalità” ( non della “straordinarietà”) del funzionamento
scolastico.
Ne consegue che:
 l‟adozione di questa ottica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e di
apprendimento per i soggetti individuati come BES, ma anche, immediatamente, per tutti gli studenti
della scuola
184




il riconoscimento della validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene necessario
procedere alla redazione ed all‟applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare
annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti
l‟intervento nella programmazione e nell‟effettuazione del percorso, l‟indicazione didattica
verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la
peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento afferente a tutti i discenti e, in
particolare, ai BES
la precisazione che, proprio nel rispetto dell‟individualità e delle sue caratteristiche, si deve
operare nella programmazione e nell‟effettuazione del percorso, con piena consapevolezza dello
specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la
generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici tutt‟affatto diverse
la puntualizzazione, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli
strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta, in relazione a
individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che
a studenti DSA e DA
L‟Istituzione propone, quindi, che per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
Tali strategie sono utilizzate secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla
normativa nazionale e/o alle direttive del POF.
Propone altresì:

un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e non materiali già
disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne ( ministero, enti locali... es.
facilitatore linguistico, psicologo ); Si ritiene, infine necessario operare per abbattere i limiti di
accesso al reale che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche per
quanto riguarda i DA ) o funzionali (mancanza della dotazione della strumentazione
individuale: libri di testo, per quanto riguarda lo svantaggio socio-economico e culturale).
2. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola che lavora per l‟inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da
affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d‟inclusione nella scuola ,inoltre, può
avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto.
In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza preventiva
delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare. Occorre, poi,
185
formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di esito positivo. Il
processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue:
il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di classe
è il primo momento della “storia inclusiva” dell‟alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o
assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992
e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
3. LA SITUAZIONE ATTUALE
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che
segue:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti e altro
n° 68
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
�
minorati vista
�
minorati udito
�
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
�
disturbi del linguaggio
�
DSA
�
ADHD/DOP
�
Altro
3. Borderline cognitivo
4. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
�
Socio-economico
�
Linguistico-culturale
�
Disagio comportamentale/relazionale
�
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
AEC Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
1
57
10
68
4.7%
58
0
10
Sì / No
sì
sì
sì
sì
sì
186
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione
Progettazione, coordinamento e documentazione
Funzioni strumentali / coordinamento
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Consulenza specialistica nei G.L.H.O.
Altro:
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari
sì
sì
sì
documentazione
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Coordinatori di classe e simili
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica formazione
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Altri docenti
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
D. Coinvolgimento personale
Progetti di inclusione / laboratori integrati
ATA
Altro:
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell‟età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
Altro:
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
F. Rapporti con servizi sociosanitari Procedure condivise di intervento sulla
territoriali e istituzioni deputate alla disabilità
sicurezza
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Altro:
Altro:
Progetti territoriali integrati
G. Rapporti con privato
Progetti integrati a livello di singola scuola
sociale e volontariato
Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva
Sì / No
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
187
H. Formazione docenti
sì
sì
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell‟età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Altro:
4. Valutazione del livello di inclusività dell’ Istituto
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
3
4
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel
cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟interno della
scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l‟organizzazione delle
attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini
di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Altro:
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
188
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo
L‟ istituzione scolastica “Ciampoli Spaventa ” di Atessa ha una consolidata tradizione della cultura
inclusiva. Molte iniziative sono state attuate in riposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che
le nuove generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante
valorizzare il patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a
mantenere alto il livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove
proposte educative, decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES. L‟istituzione scolastica
di Atessa, enuclea le varie esperienze didattiche svolte in questi ultimi anni:

Progetto formazione in rete sul tema “I disturbi specifici di apprendimento” a. s. 2012/2013

Esperienza documentata con un articolo “In giro per il quartiere: un‟esperienza per vivere il
sapere e il

territorio” – Rivista specializzata Difficoltà di apprendimento – casa ed. Erickson - aprile
2012

Esperienza documentata con un articolo “A scuola di attenzione” – Rivista specializzata
“Disturbi di attenzione e iperattività” – casa Editrice Erickson – dicembre 2011

Progetto formazione “Imparo il braille “ a. s. 2009-2010

Esperienza documentata “Approccio multimediale alle difficoltà di apprendimento” – Rivista
Difficoltà di apprendimento – casa Editrice Erickson – ottobre 2009
In riferimento alle suddette esperienze inclusive dell‟ Istituto Ciampoli Spaventa di Atessa e nel
rispetto delle prerogative di ciascuno, l‟istituzione opererà nella seguenti modalità:
LA SCUOLA
Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione
dell‟inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l‟Inclusione).
dell‟integrazione
e

Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi
rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per l‟inclusione ) , definendo
ruoli di referenza interna ed esterna.

Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema , elaborando un progetto educativo
condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l‟accesso ai servizi ( ASL e/o servizi sociali
IL Dirigente

Convoca e presiede il GLI

Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del
caso considerato Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione.

I CONSIGLI DI CLASSE/interclasse/intersezione, informano il Dirigente e la famiglia
della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano
all‟osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto
della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale
(PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Educativo Personalizzato
(PEP) o un PDP per l‟alunno.

LA FAMIGLIA informa il coordinatore di classe (o viene informata) della
situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario.
Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e
collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.

IL COORDINATORE BES coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di
contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli
insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI, PEP e PDP). Informa circa le nuove
disposizioni di legge rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva.
Fornisce spiegazioni sull‟organizzazione della scuola.
ASL/INPS

Effettua l‟accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la
restituzione relativa all‟accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per
individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Partecipare agli incontri della rete di scuole sui Centri Territoriali di Supporto presso l‟ITCE
“E:Fermi” di Lanciano, dare il contributo professionale nell‟organizzazione della formazione
e riportare eventuali buone prassi.

Supportare concretamente le scuole e i colleghi con interventi di consulenza e di formazione
mirata.

Organizzazione di un formazione sui bisogni educativi speciali.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Le strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive si basano su:
 osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale)
 osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica
 nuovo assessment per le nuove progettualità.
Tra i più condivisi assessment coerenti con prassi inclusive si evidenziano le seguenti proposte di
contenuto:
 attività di apprendimento e di applicazione delle conoscenze
 attività di comunicazione
 attività motorie
 attività domestiche
 attività relative alla cura della propria persona
 attività interpersonali
 svolgere compiti ed attività di vita fondamentali
In definitiva le strategie di valutazione con prassi inclusive dovranno rendere efficace gli strumenti
con cui l‟individuo raggiunge gli standard di indipendenza personale, e di responsabilità sociale
propri dell‟età
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Affinché il progetto vada a buon fine, l‟organizzazione Scuola deve predisporre un piano attuativo
nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e
ruoli ben definiti
 Dirigente scolastico
 Gruppo di coordinamento (GLI)



Gruppo lavoro Handicap operativo
Docenti curriculari
Docenti di sostegno
Relativamente ai PDF, PEI, PEP e PDP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni
insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di
sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell‟anno scolastico, le strategie
metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, lavori di gruppo, verifiche,
colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al
conseguimento del percorso didattico inclusivo.
Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell‟istituto raccogliendo le documentazioni
degli interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete
tra scuole usufruendo del supporto del CTS provinciale “E.Fermi “ di Lanciano.
Gruppo Lavoro handicap operativo
Il GLH operativo è costituito da Enti Locali, operatori psico-socio-sanitari, della Asl e famiglie che
collaborano con la scuola per progettare, attuare e valutare il processo di integrazione e di inclusione
dell‟alunno disabile.
alunno con disabilità, la scuola, la famiglia e i centri specializzati (ASL e Territorio):
- rilevano la situazione dell‟alunno con disabilità, si confrontano e condividono una linea
d‟intervento comune per garantire il suo diritto allo studio e lo sviluppo globale in una prospettiva di
costruzione di progetto di vita;
- stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale;
- predispongono il Piano Educativo Individualizzato, raccordando gli interventi riabilitativi, il
percorso scolastico personalizzato e le attività extrascolastiche, con una valutazione intermedia e
finale dello stesso.
Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente del
sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è interpellato
direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell‟attuazione dei progetti. Fornisce al
Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e
passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. E‟ stato individuato un referente, tra
il personale ATA, che partecipi al gruppo di lavoro e possa così fungere da punto di riferimento per i
colleghi.
Gli organi collegiali citati lavoreranno per il conseguimento dei seguenti obiettivi
 Confermare il modello attuale di organizzazione mantenendo un orario funzionale
 Utilizzare la flessibilità di orario per le attività modulari e per i progetti inseriti nel POF/PEI/PDP
 Aumentare la flessibilità e trasversalità delle aree di sostegno nell‟organizzazione del sostegno
all‟interno della classe
 Valorizzare le professionalità interne alla scuola (docenti specializzati, docenti formati ecc..);
migliorare il raccordo tra docenti con ruoli diversi per condividere esperienze e know-how
 Valorizzare la figura dell‟ assistente socio – educativo finanziato dagli Enti Locali che lavora
nella scuola, al fine di promuovere l‟autonomia personale, l‟autosufficienza di base, la
generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali
 Coinvolgere il personale ATA, eventualmente identificando un referente, per l‟assistenza
materiale alla persona
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto
ai diversi servizi esistenti
Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe / interclasse/
intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano annuale. Le attività consistono
in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia nel muoversi anche
all‟interno del territorio, di attuazione di progetti con associazioni ed enti.
Ampliamento degli interventi riabilitativi (logopedia, fisioterapia, psicomotricità).
Interventi sanitari e terapeutici (interventi di carattere medico-sanitari condotti da neuropsichiatri
e/o psicologi).
Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e
di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di verificare il livello e la qualità
dell‟integrazione nelle classi dell‟Istituto, danno consigli nella stesura degli obiettivi individualizzati
del PEI, e del PDP oltre alla collaborazione per l‟aggiornamento e la stesura del PDF.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
In base al calendario stabilito all‟inizio dell‟anno scolastico sono previsti incontri scuola-famigliaterritorio, oltre agli incontri con l‟equipe multidisciplinare competente. I familiari in sinergia con la
scuola concorrono all‟attuazione di strategie necessarie per l‟integrazione dei loro figli. Devono
essere attivate, in relazione a difficoltà specifiche , risorse territoriali ( strutture sportive, educatori,
catechismo ecc.) appartenenti al volontariato e/o al privato sociale.
Sviluppo di un curriculo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
CURRICOLO
L‟accoglienza di alunni con bes all‟inizio del percorso scolastico
L‟accoglienza di alunni con bes in corso d‟anno scolastico
Il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola all‟altro
OBIETTIVO / COMPETENZA
educativo-relazionale tecnico – didattico relativo al progetto di vita
ATTIVITÀ
 attività adattata rispetto al compito comune (in classe)
 attività differenziata con materiale predisposto (in classe)
 affiancamento / guida nell‟attività comune (in classe)
 attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele
 attività di approfondimento / recupero individuale






tutoraggio tra pari (in classe o fuori)
lavori di gruppo tra pari in classe
attività di piccolo gruppo fuori dalla classe
affiancamento / guida nell‟attività individuale fuori dalla classe e nello studio
attività individuale autonoma
attività alternativa, laboratori specifici
CONTENUTI


comuni
alternativi
ridotti

facilitati

SPAZI




organizzazione dello spazio aula
attività da svolgere in ambienti diversi dall‟aula
spazi attrezzati
luoghi extrascuola
TEMPI
 tempi aggiuntivi per l‟esecuzione delle attività
MATERIALI/STRUMENTI
 materiale predisposto, concreto, visivo, vocale, sonoro, musicale
 testi adattati, testi specifici, calcolatrice, formulari
 mappe, video, lavagna interattiva, computer, ausili
RISULTATI ATTESI*
 comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell‟obiettivo
VERIFICHE
 comuni
 comuni graduate
 adattate
 differenziate sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina
 differenziate sulla base del PEI e PDP concordate e proposte dagli insegnanti
VALUTAZIONE
docente/i responsabili, altri educatori coinvolti
dell‟attività proposta dello studente relativamente ai risultati attesi
 adeguata
 efficace
 da estendere
 da prorogare
 da sospendere
 insufficiente
La dicitura risultati attesi * è stata scelta per suggerire la rilevazione di comportamenti che rivelano
l‟acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei
percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati.
I comportamenti osservabili possono riguardare
 performance / prestazioni in ambito disciplinare
 investimento personale / soddisfazione / benessere
 lavoro in autonomia
 compiti e studio a casa
 partecipazione / relazioni a scuola
 relazioni nella famiglia e/o altri contesti educativi coinvolti
Nella voce VALUTAZIONE appare anche l‟indicazione a valutare la proposta / azione della scuola
in termini di adeguatezza ed efficacia allo scopo di rilevare percorsi e prassi efficaci che possono
diventare patrimonio dell‟istituto e parte integrante dell‟offerta formativa.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione

Utilizzare risorse materiali esistenti quali: laboratori (arte, musica, lab. Teatrale, ludicomanuale: ceramica, cucina), palestre, attrezzature informatiche-software didattici).

Utilizzare risorse umane quali: psicologi, pedagogisti, educatori, animatori, assistenti
igienico-sanitari, docenti specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali.

Utilizzare materiali e ausili forniti dal CTS provinciale presso l‟ITET “E. Fermi” di
Lanciano

Favorire lo sviluppo delle competenze in
compiti di realtà
ambiente eco sistemico ossia i cosiddetti
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.











Individuazione di tutte le componenti utili per migliorare l‟inclusione degli alunni con BES,
(Associazione Anffass, Istituti Riabilitativi, Equipe Multidisciplinare della Asl n. 2, Centri
Tiflodidattici…)
Organizzare incontri con i docenti dei vari ordini di scuola per promuovere una vera continuità
tra i vari segmenti scolastici di scuola
Favorire l‟orientamento e l‟accoglienza attraverso visite dei nuovi iscritti ai diversi istituti
dell‟Omnicomprensivo
Valorizzare gli “open days” per l‟orientamento anche in funzione della componente genitori
Prendere contatti con le famiglie degli alunni in situazione di BES nelle classi in uscita per
favorirne l‟informazione e l‟orientamento
Porre cura ed attenzione al fascicolo personale dell‟alunno in situazione di BES e promuoverne
la conoscenza presso il team dei docenti
Progettare attività di tipo alternanza scuola lavoro per agevolare l‟inserimento lavorativo degli
alunni in situazioni di BES
Formalizzare nei rispettivi GLH operativi le proposte per il progetto di vita dell‟alunno
diversamente abile coinvolgendo attivamente le famiglie
Organizzare incontri con le università e partecipare alle giornate di orientamento universitario
sul territorio per delineare il percorso di studi post scolastico dell‟alunno in situazione di BES
Promuove counseling con lo psicologo esperto sulle tematiche dell‟orientamento, la
ricognizione delle risorse interne, la motivazione personale, le prevenzione delle dipendenze
Richiedere la partecipazione delle diverse professionalità esterne alla scuola nei GLHI e GLH
Operativi.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/06/2013
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 01/06/2013
Allegati:
Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche
(AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.
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