ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO “CIAMPOLI-SPAVENTA” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado statale Istituto Tecnico Economico Scuola Secondaria di Secondo grado Istituto Tecnico Economico Liceo Scientifico Scienze Applicate Liceo Scientifico Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitario 1 ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO SEDE CENTRALE Via Ciampoli, n. 1 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 865453 Fax 0872 866596 [email protected] Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Ciampoli venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00 previo appuntamento Spaventa martedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00 previo appuntamento Orario di ricevimento del collaboratore vicario del Dirigente scolastico Lunedì e giovedì dalle 11.00 alle 13.00 Previo appuntamento Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico Tutti i giorni dalle 11.30 alle 13.00 Lunedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00 E-mail Segreteria Istituto [email protected] Sito web www.omnicomprensivoatessa.govit Scuola dell‟Infanzia Rione meridionale Piana La Fara San Luca Aia Santa Maria Rocconi Via Rione meridionale, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 850487 Fax 0872 362164 [email protected] Via del Sangro, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 895204 [email protected] Via San Luca, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 897497 [email protected] Via Aia Santa Maria, 66041 Atessa (CH) Tel.0872 850480 [email protected] 2 Fonte Cicala Via D. Ciampoli, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 866406 [email protected] Scuola Primaria Monte San Silvestro Via Ennio Flaiano, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 895205 3881299001 [email protected] Piana La Fara Via Del Sangro, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 888475 [email protected] Capoluogo Via Luigi Cinalli, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 866223 [email protected] Rione Santa Maria Via Rione Santa Maria, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 850483 [email protected] Scuole secondarie di primo grado Sede di Atessa Sede di Montemarcone Via Ciampoli, n. 1 66041 Atessa (CH) Tel.0872 865453 Fax 0872 866596 [email protected] Via Flaiano, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 897981 Fax [email protected] Scuola secondaria di secondo grado Istituto Tecnico Economico Liceo Scientifico Liceo Scientifico Scienze Applicate Istituto Professionale Servizi Socio Sanitario Via Della Stazione, n.9, 66041 Atessa (CH) Tel. 0872 865696 Fax 0872 850325 [email protected] 3 ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO “CIAMPOLI-SPAVENTA” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado statale INDICE Informazioni Due storie una sola scuola Ciampoli – Spaventa Contesto socio – economico Premessa Condizioni ambientali e sicurezza nella scuola Organigramma Traguardi fissati e risultati attesi Progettazione curricolare Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado Progetti attuati nei vari ordini di scuola Scuola dell‟infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado Progetti Verticali Visite guidate Scuola dell‟infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria si secondo grado Progettazione organizzativa Calendario scolastico Orario settimanale Flessibilità dell‟orario scolastico Flessibilità del gruppo classe Funzionamento dei Consigli Programmazione curricolare Funzionamento della mensa Trasporto alunni Rapporti scuola famiglia Patto scuola – famiglia pag. 2 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 6 9 10 11 12 18 pag. pag. pag. 19 20 21 pag. pag. pag. pag. pag. 26 26 27 28 29 pag. pag. pag. pag. 30 30 31 32 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 34 34 37 37 37 38 38 39 39 39 4 Utilizzazione di spazi e mezzi Integrazione Orientamento scolastico e professionale Aggiornamento e formazione Ampliamento dell‟offerta formativa Individuazione delle funzioni strumentali al POF Valutazione dei risultati Autovalutazione dell‟Istituto Valutazione dei risultati dell‟attività didattica Criteri per la valutazione delle prove di verifica scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di secondo grado Esami Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado Curricolo verticale Finalità e competenze Scuola dell‟infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola secondaria di secondo grado Scuola primaria Griglia osservazione comportamenti Griglia attribuzione voti Scheda di valutazione: indicatori Primaria Secondaria di primo grado Secondaria di secondo grado pag. pag. pag. pag. pag. pag. 40 41 42 42 43 46 pag. 47 pag. 48 pag. pag. 50 54 pag. pag pag. 55 pag. pag. pag. pag. 58 61 64 70 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 74 56 79 84 86 ALLEGATI Struttura organizzativa Collegio Docenti Progetti Patto educativo di corresponsabilità Azioni di intervento e strumenti per alunni con bisogni educativi speciali Piano annuale di inclusione a.s.2014/2015 Regolamento d‟Istituto Regolamento di disciplina Programmazioni didattiche Organigramma incarichi di sicurezza 5 DUE STORIE UNA SOLA SCUOLA IL “CIAMPOLI- SPAVENTA” LA STORIA DELL‟ “ISTITUTO COMPRENSIVO D. CIAMPOLI” L‟Istituto Comprensivo di Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Statale “Domenico Ciampoli” è il risultato di alcune trasformazioni avvenute dopo il 12 ottobre 1944, quando ad Atessa nasce la Scuola Media Statale che, nel 1949 viene intitolata alla figura del nostro illustre concittadino Domenico Ciampoli. In questi anni esiste già la Scuola di Avviamento Professionale e la presenza di più istituti di istruzione post-elementare evidenzia come il nostro paese sia stato sempre sensibile alla vita culturale anche in periodi storici difficili, come quello della Seconda guerra mondiale. Tale sensibilità è avvalorata dall‟istituzione di Scuole in tempi ancor più lontani, quando le regioni centro-meridionali versavano in situazioni di notevole arretratezza. La prima scuola pubblica nasce, infatti, ad Atessa nel 1789, mentre nel 1921 viene aperta la Scuola Tecnica Comunale divenuta, in seguito alla riforma del Ministro Giovanni Gentile, Scuola Complementare Comunale e, nel 1924, Scuola Complementare Regia, cioè statale. Tale scuola, su richiesta del Collegio dei Professori e con decreto del Re Vittorio Emanuele III, viene intitolata a Dante Alighieri. La Scuola Complementare Regia, in seguito a riforme attuate durante il periodo fascista, si trasforma nella Scuola di Avviamento Professionale, che resta in vita fino a quando, con la Legge n. 1859 del 31 dicembre 1962, viene istituita la Scuola Media Unica. La Scuola Media Statale “Ciampoli”, che comprendeva le sezioni staccate di Bomba, Casalanguida e Montemarcone, in seguito al dimensionamento delle scuole nel gennaio 1999 diviene “Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media”, 6 conservando la sola sezione staccata di scuola media di Montemarcone e inglobando la Scuola Materna di Fonte Cicala e la Scuola Elementare di Rione Santa Maria. Con la recente riforma della scuola assume la denominazione di Istituto Comprensivo di Scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Statale. A partire dall‟anno scolastico 2012-2013, per via del dimensionamento della rete scolastica disposto con delibera della Giunta Regionale n. 954 del 29.12.2011, esso ha accorpato il Circolo didattico di Atessa, che comprende vari plessi di Scuola dell‟Infanzia e di Scuola Primaria, dislocati sul territorio. LA STORIA DELL‟ “ISTITUTO D‟ISTRUZIONE SUPERIORE S. SPAVENTA” Atessa, il cui territorio è il più esteso fra tutti i comuni della provincia di Chieti, a partire dagli anni settanta ha vissuto un intenso sviluppo economico, legato alla nascita di piccole, medie e grandi industrie, nonché ad imprese che forniscono servizi. A questa trasformazione della struttura economica ha corrisposto, allo stesso tempo, un cambiamento culturale e sociale, influenzato anche dall‟evoluzione tecnologica, dai mass – media, dall‟intensificarsi del dibattito culturale nell‟ambito sociale e nelle istituzioni. In tale contesto, ricco di potenzialità, nell‟anno scolastico 1960-61, nasce l‟Istituto Tecnico Commerciale ad indirizzo amministrativo come sezione staccata dell‟Istituto Commerciale Statale di Lanciano. Il costante aumento delle iscrizioni permise, nell‟anno scolastico 1971-72, di ottenere l‟autonomia amministrativa. Successivamente, negli anni 1972-73, fu aggregata la sezione staccata dell‟Istituto Commerciale di Casalbordino fino al Iº settembre 1994. L‟Istituto Professionale per i Servizi Commerciali di Atessa fu istituito nel 1960 come sede coordinata dall‟Istituto “P. De Giorgio” di Lanciano: rappresentò la naturale continuazione dell‟allora Scuola di Avviamento Professionale istituita nella città nell‟immediato dopo-guerra, contemporaneamente alla Scuola Media “D. Ciampoli”. Dobbiamo arrivare all‟anno scolastico 1994-95, quando questo Istituto, acquisendo l‟autonomia dalla sede centrale di Lanciano, viene aggregato all‟Istituto Tecnico Commerciale “S. Spaventa” già presente ad Atessa. Nel 1998 gli Istituti aggregati vengono trasferiti nella nuova sede in via della Stazione. Dall‟anno scolastico 2008-2009 l‟Istituto Professionale per i Servizi Commerciali non è funzionante, per mancanza di un numero sufficiente di iscritti. A causa dalla mutata e più articolata fisionomia sociale e culturale venutasi a delineare nel territorio atessano, per soddisfare i nuovi bisogni e le ulteriori richieste di formazione, è stata istituita, dall‟anno scolastico 2005-06, presso la medesima sede dell‟Istituto Superiore “S. Spaventa”, una sezione di Liceo Scientifico. Con l‟introduzione del nuovo indirizzo l‟Istituto può rispondere a molteplici esigenze: di corrispondere alle aspettative di un‟utenza sempre più esigente attraverso un‟offerta formativa più ampia ed articolata di quella precedente; di incentivare gli studi in campo scientifico e tecnologico; 7 di assicurare una maggiore utilizzazione delle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione; di potenziare l‟apprendimento delle lingue straniere; di valorizzare scambi di esperienze e di collaborazioni tra i diversi indirizzi e percorsi; di creare continuità culturale, suscitando interessi e valorizzando le doti naturali dei giovani, per far sì che scelgano i percorsi formativi più adatti a conciliare le vocazioni personali e le possibilità occupazionali, riuscendo a costruire i propri progetti di vita e di lavoro. A partire dall‟anno scolastico 2009-2010, inoltre, l‟Istituto si è arricchito anche di una sezione di Liceo classico (già presente ad Atessa come sede staccata del Liceo classico di Lanciano) che attualmente non presenta iscritti. Lo scorso anno scolastico l‟offerta formativa dell‟Istituto è stata ampliata con l‟introduzione del Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate, opportunità che garantisce un maggiore apporto di stimoli e competenze all‟intero Istituto e tiene conto delle risorse e delle esigenze legate al territorio. Dall‟ anno scolastico 2013 - 2014 l‟introduzione dell‟Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari ha ulteriormente ampliato l‟Offerta Formativa, cogliendo criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici del territorio di appartenenza e soddisfacendo l‟evoluzione dei relativi bisogni rilevati. In seguito alla riforma che ha investito la scuola superiore gli Istituti presenti nella nostra scuola sono stati riordinati in relazione al proprio assetto e potenziati secondo le norme contenute nei relativi regolamenti a partire dalle classi prime. Tutte le innovazioni che nel corso del tempo hanno coinvolto l‟Istituto Statale di Istruzione Superiore “S Spaventa” dimostrano quanto questa scuola non sia una realtà statica, ma dinamica, avendo una naturale propensione per la ricerca del nuovo, con il preciso e puntuale intento di realizzare una strategia del momento formativo che si ponga in relazione e risponda alle esigenze dello sviluppo e del progresso della società, attenta, per vocazione, ai bisogni individuali e sociali. L'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Silvio Spaventa", ubicato in un edificio di nuova costruzione modernamente attrezzato, si presenta come una scuola inserita nella realtà locale, consapevolmente aperta ai nuovi modelli di istruzione che consentono di alternare momenti di formazione a momenti di lavoro, di svago, di impegno sociale ed in grado di affrontare in maniera tempestiva e competente i cambiamenti di una realtà in continua evoluzione. Nell‟anno scolastico 2014/2015 nasce l‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli Spaventa”. 8 Il contesto socio-economico Negli ultimi decenni, sul nostro territorio, sono avvenute trasformazioni profonde che vanno ad intrecciarsi con le trasformazioni generali determinate dalle innovazioni tecnologiche e dal fenomeno della cosiddetta “globalizzazione”. A questi due principali fattori di cambiamento se ne aggiungono altri, quali l‟ampliamento dell‟Europa, l‟aumento dell‟età media della popolazione, il crescente flusso migratorio, l‟alto livello di disoccupazione associato al crescente rischio di emarginazione sociale. In questo quadro, le Istituzioni sono impegnate ad individuare e ad assicurare ai cittadini di domani le nuove competenze necessarie per operare in una società basata sempre più su una conoscenza competitiva e dinamica del mondo. Il sistema scolastico è dunque chiamato a giocare un ruolo nuovo e sempre più strategico: conciliare la dimensione competitiva di una società che promuove l‟eccellenza, l‟efficienza e la diversità con la dimensione cooperativa, che sostiene la giustizia sociale, le pari opportunità, la solidarietà e la tolleranza. Il tutto sulla base di una funzione educativa sempre più ampia, aperta ed integrata al contesto sociale ed economico di riferimento. Il vasto territorio nel quale opera la nostra scuola si presenta variegato e complesso, con specificità culturali e sociali di grande valenza. Pregevoli sono le testimonianze storiche del passato che, insieme alle scoperte archeologiche più recenti, danno lustro al nostro paese e ne arricchiscono la storia. La presenza di chiese e conventi, intra ed extra moenia, i musei, la biblioteca, gli altri centri di interesse culturale e le varie associazioni operanti sul nostro territorio costituiscono l‟identità culturale del nostro paese e della memoria collettiva; essi, inoltre, unitamente alle strutture ricreative e ricettive presenti, offrono ai cittadini la possibilità di vivere momenti di aggregazione, di svago, di sport e movimento, secondo i moderni stili di vita. La conformazione del territorio ha influenzato in maniera rilevante la distribuzione demografica e le attività lavorative. Il diffondersi delle industrie, nella zona pedecollinare, ha prodotto una notevole trasformazione nel nostro contesto socio-economico: nel giro di pochi decenni, si è infatti passati da un‟economia prevalentemente agricola ad uno sviluppo industriale largamente diffuso, con consistenti vantaggi economici per le famiglie. L‟accresciuto benessere economico, tuttavia, non è sempre accompagnato da un innalzamento del livello socio-culturale delle nuove generazioni con conseguenti problemi di ordine sociale e culturale. Problemi ancor più complessi se si considera la crisi economica internazionale e il crescente fenomeno immigratorio, che va ha determinato l‟introduzione nel territorio di nuclei familiari sempre più consistenti, provenienti non solo dai paesi dell‟Est europeo e del Nord Africa, ma anche dalle regioni a noi limitrofe, quali la Campania e la Puglia. In questo contesto la scuola è chiamata, più di ogni altra istituzione, a rivolgere profonda attenzione a ciò che accade, per essere in grado di attuare adeguatamente l‟accoglienza e l‟integrazione sociale e culturale di tutti gli alunni. Va inoltre rilevato che, pur essendo cresciuto il livello di scolarizzazione delle famiglie, molti ragazzi mostrano difficoltà nell‟impegno riflessivo, nell‟attenzione e nell‟ascolto, anche a causa di una limitata presenza a casa dei genitori stessi, impegnati nel lavoro quasi a tempo pieno e spesso separati e di un uso poco razionale degli strumenti elettronici e multimediali con ricadute negative sulla capacità di riflessione e/o di concentrazione. Il Piano dell‟offerta formativa vuol essere una risposta concreta a questi problemi e, nel contempo, una sfida educativa, capace di dare senso all‟azione didattica ed efficacia al progetto globale di formazione culturale dell‟individuo. 9 Premessa Il Piano dell‟offerta formativa (POF) è il documento con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti e della realtà locale. Rappresenta l‟identità culturale dell‟istituzione scolastica, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l‟insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione, valorizzandole al massimo, per creare rapporti interni costruttivi e capaci di interagire con la realtà esterna. In tale ottica, si configura come uno strumento flessibile, trasparente, aperto, soggetto ad eventuali modifiche ed aggiornamenti per meglio rispondere alle richieste del sistema formativo ed organizzativo della scuola. Il POF viene deliberato e reso operativo dal Collegio dei Docenti e viene, inoltre, verificato attraverso un processo di autovalutazione interna, in itinere e a conclusione di ogni anno scolastico. Il nostro Piano Il Piano dell’offerta formativa elaborato dall‟Istituto, con il contributo di tutte le sue componenti, vuole garantire la risposta adeguata alle sempre nuove esigenze della scuola ed è espressione della identità culturale e progettuale dell‟Istituto stesso. Identità che si configura nella flessibilità dell’organizzazione; nelle scelte didattiche innovative e al passo con le riforme; nella collegialità realizzata anche attraverso le forme di partecipazione dei docenti a dipartimenti e a gruppi di lavoro; nella responsabilità relativa alla fattibilità della progettazione, ai processi decisionali, alla trasparenza ed alla produzione e diffusione della documentazione, anche attraverso il web; nella integrazione riconducibile alla coerenza progettuale ed alla relazione costruttiva e funzionale della scuola con il territorio, con il quale l‟Istituto interagisce, attraverso Protocolli di intesa, Convenzioni, Accordi di programma e di rete stipulati con gli Enti locali, altre scuole, Università, istituzioni varie. Il Piano elaborato dall‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli - Spaventa” è in linea con le finalità imprescindibili dell‟educazione e della formazione degli alunni, mediante la conoscenza della pluralità dei linguaggi, di cui è variegata la società attuale. Esso è, infatti, connotato dalla personalizzazione dell’insegnamento e dall’inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali attraverso la valorizzazione delle intelligenze multiple. Si pone come finalità la formazione di persone critiche ed autonome, capaci di operare scelte consapevoli nel rispetto degli altri ed avendo come obiettivo il bene comune, mediante un percorso unitario integrato che si snoda fra i diversi ordini di scuola. Tale percorso è favorito dalla realizzazione di progetti educativo – didattici finalizzati allo sviluppo di atteggiamenti positivi, creativi e critici mediante la conoscenza e l‟uso dei diversi linguaggi, che offrono a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e competenze in un contesto di crescita globale ed armonico. 10 Condizioni ambientali e sicurezza nella scuola Nell‟ambito della sicurezza, l‟Istituto, oltre a rispettare gli standard previsti dal D. L. 81/08 e successive integrazioni e modifiche, si adopera per diffondere e radicare negli allievi e negli operatori scolastici la cultura della prevenzione. Viene elaborato un piano di evacuazione che pianifica le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti dall‟edificio e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di intervento. Il Dirigente Scolastico designa le figure sensibili che sono chiamate a svolgere specifiche funzioni di prevenzione e gestione dell‟emergenza. L‟Istituto aveva in precedenza redatto il “Documento per la valutazione dei rischi” in data 23/10/2000, aggiornato nel corso degli anni con ultima revisione nell‟anno scolastico 2013-2014, per la progressiva messa a norma degli impianti e per l‟adeguamento delle strutture, attivandosi a rappresentare all‟Amministrazione Comunale le carenze che le sedi dell‟Istituto evidenziavano, anche attraverso incontri periodici con il Responsabile della “Sicurezza, Prevenzione e Protezione” e l‟Amministrazione stessa. Rapporti tra l’Istituto Omnicomprensivo e il territorio Accordi con l‟Amministrazione Funzionamento della scuola Finanziamenti per attività che qualificano il comunale Rapporti di collaborazione Ambiente e industria Accordi e convenzioni servizio scolastico Arma dei Carabinieri Vigili del fuoco Protezione Civile Associazioni culturali Cooperative ASL Associazioni sportive BCC Sangro Teatina Atessa Pro loco Teatro Museo Associazioni ambientaliste Stage conoscitivi Università per tirocinio formativo Scuole in rete POFSE Abruzzo 2007 – 2013 Corsi di aggiornamento Biblioteca BPER Banca popolare dell‟Emilia Romagna 11 ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa ROSINA CARTA COLLABORATORI Prof.ssa Anna Rucci Primo collaboratore dell‟Istituto Prof. Antonio Zizi De Laurentiis Nella Rosa Secondo collaboratore del Dirigente scolastico D.S.G.A. Collaboratori del Dirigente Direttrice dei Servizi Generali e Amministrativi Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolastici Camiscia Nicoletta Carpineta Secondina Chiavaro Marisa Ciccarelli Flavia Cimini Rosanna D‟Ettorre Anna Di Cuollo Emilio Lannutti Anna Marchetti Luisa Nasuti Angela Berardinelli Antonietta Braccia Marilena Chiavaro Alfonsina Cicchini Rosina Coletta Concetta Costantini Regina D‟Alò Agnese D‟Orazio Matilde D‟Ovidio Paola Di Donato Maria Di Fabrizio Maris Grazia Di Stefano Rosanna Fioriti Carolina Gentile Antonietta Impicciatore Ida Larcinese Silvana Cristina Loreto Antonia Marocco Clara Olivieri Mario Paterra Anna Lucia Pili Liliana Ranieri Nicola Scalella Miranda Sciorilli Antonio Troilo Angela Lina Troilo Domenico Varrenti Rosa Giuseppina Zinni Lea Zinni Luciana Contabilità e amministrazione, Personale, Alunni Protocollo 12 Responsabili Di Plesso (Scuola dell‟Infanzia) Responsabili di plesso (Scuola Primaria) Responsabili di plesso (Scuola secondaria di primo grado) Referente per la scuola secondaria di secondo grado Funzioni Strumentali al piano dell‟offerta formativa Pesce Istria Maria Referente Scuola Dell‟ infanzia Rosalina Piergiovanni Domenica Tucci Daniela D‟Ippolito Maria Istria Pesce Maria Rosaria Sciubba Filomena Bomba Assunta Di Francesco Giovanna Giuliante Giuseppina Carozza Filomena Bomba Anna Rucci San Luca Aia Santa Maria Fonte Cicala Rione Meridionale Piana La Fara Referente scuola Primaria Piana La Fara Atessa Capoluogo Rione Santa Maria Monte San Silvestro Referente per la scuola secondaria di primo grado Sede di Atessa Sede di Montemarcone Responsabile ITE Responsabile Liceo Scientifico Responsabile Socio Sanitario AREA 1 : Gestione del piano dell‟offerta formativa AREA 2: Valutazione degli apprendimenti degli alunni e supporto al lavoro dei docenti AREA 3 : Coordinamento e gestione nell‟utilizzo delle nuove tecnologie multimediali, aggiornamento sito web AREA 4: Continuità educativa e orientamento scolastico Anna Tucci Clara Montefalcone Mariangela Menna Marilena Cericola Marianna Lannutti Raffaella Tozzi Mery Gallucci Gabriele D‟Alicarnasso Sara Iachini Maria Travaglini Maria Angelucci Di Nella Maria Rosa AREA 5: Integrazione, rapporto con gli enti e supporto all‟area del sostegno – BES. Dipartimenti disciplinari Linguistico (lingua italiana, storia, geografia, approfondimento) Lingue straniere (Lingua inglese, lingua francese, lingua spagnola) Scientifico tecnologico (matematica, scienze, tecnologia, informatica, fisica) Altri linguaggi espressivi (arte e immagine, musica, religione, scienze motorie) Membri del dipartimento Tutti i docenti dell‟istituto dell‟area in oggetto Tutti i docenti dell‟istituto dell‟area in oggetto Tutti i docenti dell‟istituto dell‟area in oggetto Tutti i docenti dell‟istituto dell‟area in oggetto 13 Economico aziendale (Economia aziendale, diritto, economia, scienze delle finanze Sostegno (docenti di sostegno) Gruppi di lavoro Tutti i docenti dell‟istituto dell‟area in oggetto Lannutti Marianna Di Pretoro Maria Rita Picciotti Anna Tucci Rosanna Di Marsilio Giuseppina Tobianchi Anna Maria Leone Maria Grazia Ciccarelli Elena Menna Maria Domenica Petrullo Rossi Giovanna Piergiovanni Rosalina D‟Auria teresa Di Pasquale Ida Giuliante Giovanna (osservatore esterno) Lolli Layla Iachini Sara Fidelibus Adele Musacchio Maria Luisa Carunchio Maria Lucia Cinquina Maria Pia Bellomo Silvana Giarrocco Nicolina Petrullo Rossi Giovanna Liberatore Maria Pia Di Nanno Elisabetta Giuliante Giovanna Rosato Carla Felice Anna Maria Di Marsilio Giuseppina Lizzi Ersilia Tozzi Raffaella Cericola Marilena Menna Mariangela Giuliante Giovanna Pesce Maria Istria Gallucci Mery Carunchio Maria Lucia De Grandis Carmela Lannutti Marianna De Palma Nicoletta Scuola secondaria di secondo grado Zizi Antonio Scuola superiore di primo grado Di Nella Maria Rosa Scuola dell‟infanzia e primaria Tutti i docenti di sostegno dell‟istituto Gruppo di lavoro per la gestione del POF Gruppo di lavoro Curricolo verticale Gruppo di lavoro Continuità e orientamento Gruppo di lavoro valutazione e autovalutazione d‟Istituto Commissione elettorale Gruppo H 14 Falasca Katia Longhi Giovanni Guglielmi Fulvio Talone Graziella Castelfranco Pia Zizi Antonio Montefalcone Clara De Francesco Maria Assunta Carozza Giuseppina Giuliante Giovanna Bomba Filomena Braccia Felice Anna Maria Di Nella Maria Rosa Gruppo GLI Responsabili di settori specifici Zizi Antonio Scuola secondaria di primo grado Impicciatore Luigi Scuola secondaria di secondo grado Menna Maria Domenica Scuola secondaria di primo grado De Simone Fiorella Scuola secondaria di secondo grado Petrullo Rossi Giovanna Scuola primaria Vitelli Guido Scuola secondaria di primo grado D‟Alicarnasso Gabriele Scuola secondaria di secondo grado Attanasio Francesca Scuola secondaria di primo grado D‟Alicarnasso Gabriele Scuola secondaria di secondo grado (Liceo e IPSS) Guglielmi Fulvio Scuola secondaria di secondo grado (ITE) Tenaglia Maria Elena Scuola primaria Pili Claudia Scuola secondaria di primo grado Lisanti Rosa Maria Scuola secondaria di secondo grado Attanasio Francesca Cocco Pinelli Antonio Pellicciotta Elena Organizzazione visite e viaggi di istruzione Educazione alla salute Educazione stradale Registro elettronico Laboratorio linguistico Laboratorio di informatica Scuola secondaria di primo grado Atessa Laboratorio di informatica Scuola secondaria di primo grado Montemarcone Laboratorio di informatica Scuola secondaria di secondo grado 15 Musacchio Maria Luisa Rossi Franca Picciotti Anna Teresa Scuola secondaria di secondo grado Attanasio Francesca Scuola secondaria di primo grado Tenaglia Maria Elena Scuola primaria e secondaria di primo grado Verna Barbara Scuola secondaria di secondo grado Docenti: Castelfranco Pia Carunchio Maria Lucia Lizzi Ersilia Genitori: Totaro Ennio Gargarella Marisa Di Iorio Vincenzo Scuola secondaria primo grado Atessa Cirigliano Alessandro Cocco Pinelli Antonio Scuola secondaria di primo grado Montemarcone D‟Alicarnasso Gabriele Scuola secondaria di secondo grado Carozza Giuseppina Scuola primaria tutti i plessi Pachioli Vincenzo, Menna Mariangela (ITE e IPSS) De Luca Roberta, Cericola Marilena (Liceo scientifico) Rucci Anna, Zizi Antonio, Montefalcone Clara Secondaria di primo grado Carozza Giuseppina, Bomba Filomena, Di Francesco Assunta, Giuliante Giovanna, Moretta Anita (Scuola primaria) Laboratorio scientifico scuola secondaria di secondo grado Laboratorio trattamento testi scuola secondaria di secondo grado Biblioteca scuola secondaria di secondo grado Invalsi Organo di Garanzia Centro sportivo studentesco Commissione orario Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti/tutor docenti neoassunti in ruolo Comitato valutazione Elena Ciccarelli ,Anna Rucci Membri effettivi Scuola secondaria di primo grado Marilena Cericola Per la scuola secondaria di secondo grado Sulpizio Camilla Antonietta Per la scuola primaria Giuliante Giovanna, Liberatore Membri supplenti Maria Pia 16 Scuola secondaria di primo grado sede di Atessa Sede di Montemarcone Sede di Montemarcone Scuola primaria Monte San Silvestro Scuola Primaria Capoluogo Scuola secondaria di secondo grado Falasca Katia Tutor Menna Maria Domenica Morelli Danila Longhi Giovanni Marrone Angelica Tutor Montefalcone Clara Tutor Gamberale Anna Maria Tutor Di Nella Maria Rosa Giovannangelo Valentina Docente Iacovelli Francesco Tutor Giuliante Giovanna Tutor Castelfranco Pia 17 Traguardi fissati e risultati attesi All‟interno dell‟Istituto Omnicomprensivo gli obiettivi formativi dei vari ordini di scuola sono programmati come traguardi relativi alle aree di sviluppo del bambino e del ragazzo sul piano affettivo, sociale, intellettuale, comportamentale e cognitivo. I traguardi sono concepiti nella forma di atteggiamenti, di comportamenti, di abilità da sollecitare e da promuovere. Essi riguardano la maturazione dell‟identità, la conquista dell‟autonomia, lo sviluppo delle competenze attraverso l‟acquisizione di conoscenze, linguaggi e metodologie, l‟acquisizione della capacità di comunicare e stare con gli altri per il progressivo inserimento nella società come protagonista attivo. La scuola promuove, in un percorso unitario, le opportunità per la formazione integrale dell‟alunno come persona, in un processo di costruzione e di organizzazione di un sapere sempre più ampio e approfondito. Gli alunni sono guidati al raggiungimento dei suddetti traguardi e al miglioramento dei risultati, anche attraverso attività di sostegno, di sviluppo e di recupero, con l‟adozione di flessibilità, di compensazione e di nuove discipline. Nell‟ambito dell‟orientamento scolastico ci si attende che l‟alunno maturi una coscienza di sé e della realtà circostante, in vista delle scelte successive. Mediante l‟attività progettuale, i traguardi vanno riferiti alla crescita umana e culturale degli allievi, alla valorizzazione delle potenzialità, all‟arricchimento dei contenuti disciplinari, all‟acquisizione dell‟atteggiamento di ricerca, allo sviluppo della creatività in contesti di insegnamento-apprendimento piacevoli. 18 PROGETTAZIONE CURRICOLARE Scuola Primaria Al fine di costituire gli ambiti disciplinari da attribuire ai vari docenti, si prevede di dedicare ad ogni disciplina il seguente numero di ore settimanali: Scuole Primarie Rione S. Maria, Atessa Capoluogo, Piana La Fara (dal lunedì al venerdì con 2 rientri pomeridiani) Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª Italiano 8 ore 7 ore 7 ore Matematica 7 ore 7 ore 6 ore Inglese 1 ora 2 ore 3 ore Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora Scienze 2 ore 2 ore 2 ore Storia 2 ore 2 ore 2 ore Geografia 2 ore 2 ore 2 ore Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora Musica 1 ora 1 ora 1 ora Scienze motorie e sportive 1 ora 1 ora 1 ora Religione 2 ore 2 ore 2 ore Totale monte ore 28 ore 28 ore 28 ore discipline Mensa 2 ore 2 ore 2 ore Totale complessivo 30 ore 30 ore 30 ore Scuola Primaria Monte San Silvestro (dal lunedì al sabato) Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª Italiano 9 ore 8 ore 8 ore Matematica 7 ore 7 ore 7 ore Inglese 1 ora 2 ore 3 ore Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora Scienze 2 ore 2 ore 2 ore Storia 2 ore 2 ore 2 ore Geografia 2 ore 2 ore 2 ore Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora Musica 1 ora 1 ora 1 ora Scienze motorie e sportive 2 ore 2 ore 1 ore Religione 2 ore 2 ore 2 ore Totale monte ore 30 ore 30 ore 30 ore disciplinare Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, l‟orario settimanale della Scuola Primaria di Rione S. Maria, di Atessa Capoluogo e di Piana La Fara comprende il monte ore delle discipline più e quelle dedicate alla mensa. Per la Scuola di Monte San Silvestro il monte ore delle discipline, come riportato in tabella, è strutturato in 30 ore settimanali. Le ore a disposizione sono finalizzate alle sostituzioni dei docenti assenti, al recupero e/o al potenziamento delle diverse abilità, in particolare nelle discipline di italiano e matematica e alle attività progettuali; esse, inoltre, vengono utilizzate anche per le attività alternative all‟ora di Religione Cattolica per i bambini che non si avvalgono di tale disciplina. 19 Scuola Secondaria di primo grado Articolazione settimanale singole discipline Italiano, storia, geografia Attività di approfondimento in materie letterarie Inglese Seconda lingua comunitaria: francese/spagnolo Matematica e scienze Tecnologia Musica Arte e immagine Scienze motorie e sportive Religione cattolica quantitativa delle 9 1 3 2 6 2 2 2 2 1 Totale ore settimanali 30 A partire dall‟anno scolastico 2009/2010, sulla base di quanto previsto dall‟articolo 5, comma 1, del D.L. 112/2008, della Legge 133/2008 e del D.P.R. n. 89 del 20/03/2009, l‟orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è strutturato per tutte le classi in 30 ore settimanali, ripartite in sei giorni. Non si attuano rientri pomeridiani, tranne che per alcuni progetti extracurricolari e per la sperimentazione. Si precisa, inoltre, che la riforma della scuola, abolita la sperimentazione linguistica, ha introdotto per tutte le classi lo studio della lingua inglese come prima lingua straniera. La seconda lingua comunitaria adottata dall‟Istituto è il francese per tutte le classi della sede centrale di Atessa e lo spagnolo per la sede di Montemarcone. 20 Scuola secondaria di secondo grado ISTITUTO TECNICO ECONOMICO Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing Strutturazione del percorso formativo: Il Corso Amministrazione Finanza e Marketing è articolato in cinque anni e prevede l‟insegnamento delle materie professionali sin dal primo anno, l‟ampliamento delle discipline scientifiche e l‟insegnamento di due lingue straniere (Inglese e Francese) dalla prima alla quinta classe. Gli studenti saranno guidati a conoscere e applicare le tematiche e le procedure relative a: macrofenomeni economico aziendali, nazionali ed internazionali normativa civilistica e fiscale sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, e controllo della gestione anche con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali strumenti di marketing Materie di studio nell’a.s. 2014/2015 ore 5° anno 5^ 1° biennio 1^ 2^ 2° biennio 3^ 4^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria Matematica Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Economia aziendale Diritto ed economia Informatica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze integrate (Fisica Chimica) Geografia Diritto Economia politica Totale ore 2 3 3 4 2 3 3 4 2 3 3 3 2 3 3 3 2 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 6 7 7 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 2 3 2 3 3 3 32 3 2 32 3 2 32 Discipline 32 32 Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitari Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia presso banche, pubbliche amministrazioni ed imprese private; possibilità di esercitare la libera professione. 21 LICEO SCIENTIFICO Diploma di Liceo Scientifico Strutturazione del percorso formativo: Il Liceo Scientifico, che prevede un percorso di studi della durata di cinque anni, per rispondere alle esigenze di una società complessa volendo coniugare apertura alle innovazioni in ambito nazionale, europeo e mondiale, con la salvaguardia dei valori propri dell‟identità locale, si propone di: offrire agli studenti una formazione completa, un servizio efficiente e consono alle loro aspettative; orientare gli studenti a compiere scelte personali responsabili, rispondenti alle proprie attitudini, maturate attraverso il processo scolastico, in vista del proseguimento degli studi universitari e di un agevole inserimento nel mondo del lavoro; sviluppare le potenzialità che ogni allievo possiede, affinchè sia in grado di esprimere le proprie attitudini, maturando nella conoscenza di sé. MATERIE DI STUDIO NELL’A.S. 2014/2015 ore 5° anno 5^ 1° biennio 1^ 2^ 2° biennio 3^ 4^ 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina Filosofia Storia e Geografia Lingua e cultura straniera Matematica1 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali2 2 2 3 3 3 Discipline Lingua e letteratura italiana Disegno e Storia 2 2 2 2 2 dell’Arte Scienze motorie e 2 2 2 2 2 sportive Religione cattolica o 1 1 1 1 1 attività alternative Storia 2 2 2 Totale ore 27 27 30 30 30 Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie. Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati; formazione generale utile per l‟inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati. 1 2 Con Informatica al primo Biennio Biologia, Chimica e Scienze della Terra 22 LICEO SCIENTIFICO Diploma di Liceo Scientifico Scienze Applicate Strutturazione del percorso formativo: Il Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate prevede un percorso di studi della durata di cinque anni e fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate nel campo scientifico–tecnologico, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, all‟informatica e alle loro applicazioni. Gli studenti saranno guidati ad : apprendere concetti, principi e teorie scientifiche ricercare strategie atte a favorire la scoperta scientifica analizzare le strutture logiche e i modelli della ricerca scientifica individuare le caratteristiche e l‟apporto dei vari linguaggi saper utilizzare gli strumenti informatici ed essere consapevoli del ruolo della tecnologia come mediazione tra scienza e vita quotidiana MATERIE DI STUDIO NELL’A.S. 2014/2015 Discipline Lingua e letteratura italiana 1° biennio 1^ 2^ ore 2° biennio 3^ 4^ 5° anno 5^ 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica3 Informatica 3 3 3 3 3 3 3 5 2 4 2 2 2 4 2 2 2 4 2 2 2 4 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali4 3 4 5 5 5 Disegno e Storia dell’Arte Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Totale ore 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie. Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati; formazione generale utile per l‟inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati. 3 4 Con Informatica al primo Biennio Biologia, Chimica e Scienze della Terra 23 ISTITUTO PROFESSIONALE Servizi Socio-Sanitari Strutturazione del percorso formativo: Il Corso Servizi Socio-Sanitari è articolato in cinque anni ed è caratterizzato dallo studio di quelle discipline che consentono di acquisire le competenze specifiche per poter agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e la altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Gli studenti a conclusione del percorso di studio saranno in grado di : collaborare alla gestione di progetti di un‟impresa sociale; essere esperto di igiene, di alimentazione e di sicurezza al fine di promuovere un corretto stile di vita delle persone; essere esperto di tecniche di animazione sociale; essere esperto nella tutela della persona con disabilità ed il suo nucleo famigliare; essere capace di promuovere reti di supporto all‟inclusione sociale; acquisire capacità di gestione dell‟impresa socio-sanitaria. Materie di studio nell’a.s. 2014/2015 Discipline Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Seconda lingua comunitaria Matematica Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Diritto ed economia Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative Scienze integrate (Chimica) Scienze integrate (Fisica) Scienze Umane e Sociali Storia dell’arte ed espressioni grafiche Educazione musicale Metodologie operative Igiene e cultura medicosanitario Psicologia generale ed applicata Diritto e pratica commerciale, legislazione socio-sanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Geografia Totale ore 1° biennio 1^ 2^ ore 2° biennio 3^ 4^ 5° anno 5^ 4 4 4 4 4 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 2 3 3 3 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 4 4 4 4 5 5 3 3 3 2 2 32 32 2 2 4 4 2 2 32 2 2 1 33 3 32 24 Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia nellepubbliche amministrazioni ed imprese private; possibilità di esercitare la libera professione. 25 Progetti attuati nei vari ordini di scuola N. Progetti Classi coinvolte Docente responsabile SCUOLA DELL’INFANZIA 1 Accoglienza ”A scuola tutti insieme” Tutte Fattore 2 “La strada e i segnali” Tutte Pesce 3 Musico terapia Tutte Esperto esterno 4 “English is funny” Bambini ultimo anno Di Mele SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA MONTE SAN SILVESTRO 1 Imparo a leggere, scrivere e contare 2 3 4 5 “Io e te, insieme per…” “Amico libro” “Gioco – Sport” (CONI) Progetto “Solidarietà” Prime in difficoltà di apprendimento Tutte II A – II B Tutte Tutte Pecorelli Bomba De Laurentis Carozza Sulpizio SCUOLA PRIMARIA RIONE SANTA MARIA 1 Libri da ascoltare e da leggere IA–IB Liberatore 2 Educazione al patrimonio culturale IV A – IV B Tobianchi 3 “Saranno lettori” IV A – IV B Tobianchi 4 “I valori scendono in campo” Terze Carozza 5 “Per un mondo migliore” IIA – IIIB Giarrocco 6 “Io e il territorio: leggo, conosco, VA – V B Pellicciotti Tutte Tenaglia Terza Tutte Varrenti Tenaglia Giarrocco Vannelli Di Francesco Carozza rappresento” SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA 1 2 3 4 5 Alimentazione Conad: la lezione vien mangiando Laboratorio logico matematico Laboratorio di informatica Recupero e consolidamento italiano e matematica “Riambientiamoci” “Gioco – Sport” (CONI) Tutte Tutte 26 SCUOLA PRIMARIA ATESSA CAPOLUOGO Tutte Giuliante Tutte Giuliante 3 4 5 5 6 Giornalino di plesso “La Gazzetta del Grembiule” “ A Scuola senza zaino” per una scuola comunità “Gioco – Sport” (CONI) Giochiamo con la musica Musicando Terre rubate diritti violati Lettura Tutte IVA / IVB IA / IB 5A / 5B Tutte 7 8 I valori scendono in campo Educazione stradale Terze IV e V Carozza Castellano / D‟Auria Di Pasquale Giuliante Moretta/Ranalli/De Laurentiis/Tenaglia Carozza Petrullo 1 2 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ATESSA 1 Accoglienza Tutte Tucci 2 Orientamento Classi terze Iachini 3 Progetto Lettura “Un libro per…” Tutte Tucci 4 “Ragazzi in musica” Tutte Zizi 5 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cirigliano - Zizi 6 Progetto Solidarietà “Tante gocce …” Tutte le classi Grappasonno 7 Corso di lingua latina Terze Ciccarelli SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – MONTEMARCONE 1 Accoglienza Tutte Tucci 2 Orientamento Classi terze Iachini 3 Progetto Lettura “Un libro per…” Tutte Tucci 4 Giochi sportivi studenteschi Tutte Tano 5 Dalla scuola nel mondo con occhi nuovi Tutte Tozzi 6 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cirigliano - Zizi 7 C‟era una volta il latino Terze achini 27 SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – ATESSA 1 ECDL Patente Europea Del computer 2 Corso PET (Preliminary English Test) Orientamento (in “entrata” e in “uscita”) 3 Alunni, personale docente ed ATA dell‟Istituto e corsisti esterni Tutte le classi Il D.S. Prof.ssa Carta Rosina Carunchio Maria Lucia Cinquina Maria Pia Fidelibus Adele Musacchio Maria Luisa Vitelli Tommaso Fidelibus Adele 4 Lezione di nuoto Alunni, genitori e insegnanti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado; alunni delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado. Tutti gli alunni dell‟Istituto 5 Visite guidate e viaggi d‟istruzione Tutti gli alunni dell‟Istituto Impicciatore Luigi 6 Centro Sportivo Scolastico Tutti gli alunni dell‟Istituto 7 Solidarietà Tutti gli alunni dell‟Istituto D‟Alicarnasso Gabriele De Grandis Carmela 8 Legalità Tutte le classi dell‟istituto 9 Quotidiano in classe Le classi dell‟Istituto 10 Olimpiadi della matematica 11 Adolescenza a rischio? No, grazie Gli studenti del Liceo scientifico Classi dell‟Istituto 12 Intercultura e integrazione Classi dell‟Istituto 13 Intercultura Studenti che frequentano un anno all‟estero 14 Stage alternanza scuola - lavoro Alunni diversamente abili destinato ad alunni diversamente abili dell‟Istituto 15 Progetto vivere l‟impresa Classi terze e quarte dell‟ITE e quarta Liceo Scientifico 16 Corso di avvicinamento al latino Alunni delle classi terze delle scuole medie 17 Incontriamoci a lezione Classi terze delle scuole medie Rappresentanti classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado 18 Avvicinamento al laboratorio di Alunni delle classi terze delle chimica scuole medie 19 Servizio Biblioteca D‟Istituto Alunni e docenti dell‟Istituto Carunchio Maria Lucia Carunchio Maria Lucia De Luca Roberta De Simone Talone Graziella Lisanti Rosa Maria Di Pretoro Maria Rita Fidelibus adele Iacovelli Francesco De Luca Roberta Pachioli Vincenzo Castelfranco Pia Musacchio Maria Luisa Guglielmi Fulvio Picciotti Anna 28 20 Orchestra e Coro dell‟Istituto Alunni dell‟Istituto Zizi Antonio 21 Sportello di Ascolto CIC Studenti e docenti dell‟Istituto Alunni della S secondaria di primo e secondo grado Classi VA e VB ITE Guglielmi Fulvio 22 Educazione stradale XV edizione Progetto ICARO 23 Progetto CLIL Classe VA Liceo Scientifico 24 Progetto Neve 25 Educazione Finanziaria a scuola Banking Game 26 Cinemascuola “Il neorealismo Italiano – tra cinema e letteratura” 27 Custodi della memoria 28 Tage formativo nella scuola dell‟infanzia Alunni delle classi prime e seconde dell‟Istituto Classi quinte secondaria di secondo grado Classe VB ITE Alunni classe IV Liceo Scientifico e IIIB/VB ITE Classi IA/IIAIstituto professionale D‟Alicarnasso Gabriele Di Pretoro Maria Rita Pachioli Vincenzo Fidelibus Adele D‟Alicarnasso gabriele D‟Alicarnasso Gabriele Carunchio Maria Lucia Menna Mariangela Menna Mariangela Talone Graziella progetti verticali 1 Visite guidate e viaggi di istruzione Tutte Sulpizio - Zizi Impicciatore Petrullo - Rucci Dirigente Scolastico 2 3 Educazione stradale “ Strada amica” Scuola a domicilio Tutte Alunni che non possono frequentare 4 5 Continuità educativa Educazione alla legalità Classi ponte Tutte le classi 6 Scuola Sicura Tutte le classi 7 Progetto immigrazione “Star bene a scuola” Tutte le classi della primaria e della secondaria di primo grado Di Nella 8 Incontro con il Pontefice a Roma Primaria e secondaria di primo e secondo grado Sulpizio - Zizi Impicciatore 9 Progetto neve Secondaria di primo e Zizi – D‟Alicarnasso secondo grado (classi prime e seconde) Travaglini – Moretta Referenti di plesso e Coordinatori di classe Referente della Sicurezza 29 VISITE GUIDATE SCUOLA E PLESSO CLASSI LOCALITA’ DATA EFFETTUAZIO NE Scuola dell’Infanzia SAN LUCA RIONE MERIDIONALE FONTE CICALA 5 anni 5 anni Azienda Agricola: “La collina degli allori” Aprile 2015 5 anni Scuola Primaria IVA/IVB IVA/IVB Cuma, Pozzuoli PIANA LA FARA MONTE SAN SILVESTRO VA – VA –VB Roma: centro storico APRILE 2015 CAPOLUOGO MONTE SAN SILVESTRO IVA/IVB IVA/IVB Grotte di Stiffe, Santo Stefano in Sessanio, Rocca Calascio 6 MAGGIO 2015 II – III – IV-V I – II-IV Lanciano: Piattaforma ecologica di Cerratina Sant‟Eusanio del Sangro: Riserva Serranella Capitignano (Aq): Azienda agrituristica: La canestra Tornareccio: Fattoria Didattica Finocchio Tornareccio: Fattoria Didattica Finocchio Tornareccio Fattoria Didattica Finocchio Chieti: Museo Archeologico Villa Frigery Monte Pallano INIZIO DICEMBRE 2014 APRILE 2015 CAPOLUOGO MONTE SAN SILVESTRO PIANA LA FARA PIANA LA FARA PIANA LA FARA Tutto il plesso RIONE SANTA MARIA RIONE SANTA MARIA RIONESANTA MARIA RIONE SANTA MARIA IA - IB RIONE SANTA MARIA II - III IVA - IVB VA - VB VA - VB 15 APRILE 2015 2 APRILE 2014 14 NOVEMBRE 2014 17 NOVEMBRE 2014 APRILE 2015 APRILE/MAGGIO 2015 APRILE/MAGGIO 2015 30 CAPOLUOGO IIA - IIB CAPOLUOGO IIA-IIB CAPOLUOGO VA VB CAPOLUOGO IA - IB CAPOLUOGO IA - IB CAPOLUOGO VA _ VB PIANA LA FARA CAPOLUOGO TUTTE LE SCUOLE PRIMARIE IIIA /IIIA Tutte le classi Azienda Agricola: “La collina degli allori” Tornareccio: Fattoria Didattica Finocchio Roma: Montecitorio, FAO, Fori Imperiali, Colosseo, ecc. Tornareccio: Apicultura Tieri Azienda turistica: “La collina degli allori” Chieti: Museo Villa Frigery, Museo La Civitella, Museo Università D‟Annunzio Chieti: Museo D‟Annunzio Atessa: Parcheggio Multipiano 13 NOVEMBRE 2014 MARZO/APRILE 2015 20 MARZO 2015 MARZO/APRILE 2015 APRILE 2015 APRILE 2015 FINE MARZO 2015 Data da definire Scuola Secondaria di primo grado DATA EFFETTUAZIONE Mese di aprile (un giorno) SCUOLA CLASSI LOCALITA‟ ATESSA IA/IB/IC/I D Cerveteri, Villa Adriana, Tivoli ATESSA IIA/IIB/IIC Perugia Mese di aprile (un giorno) ATESSA IIIA/IIIB/II IC Genova - Torino Dal 14 aprile 2015 al 18 aprile 2015 MONTEMARCONE IA/IB -San Marino 21/04/2015 Grotte frasassi -Subiaco e oasi di Ninfa (Castel Gandolfo MONTEMARCONE IIA/IIB -Urbino Museo del Bali 14/04/2015 -Civitella del Tronto MONTEMARCONE IIIA/IIIB -Genova Aosta -Torino e dintorni 13/18/2015 31 Visite guidate ATESSA IIIA-IIIBIIIC Museo di Muba di Ortona Cimitero Canadese o degli Inglesi Mese di aprile MONTEMARCONE IA-IB Museo Genti D‟Abruzzo MONTEMARCONE IA-IB Lanciano Medievale 05/05/2015 MONTEMARCONE IIA-IIB Ise Nave Scuolatituto Nautico Ortona 28/04/2015 MONTEMARCONE IIA-IIB Stabilimenti Sevel Da definire MONTEMARCONE IIIA-IIIB Biblioteca e Aligi Sassu 27/01/2014 MONTEMARCONE IIIA-IIIB Muba – Cimitero canadese Castello Aragonese 31/03/2015 Polo Spaventa Da definire MONTEMARCONE IIIA/IIIB 17/02/2015 Scuola Secondaria di Secondo grado DATA EFFETTUAZIONE Da definire SCUOLA CLASSI LOCALITA‟ ATESSA 5°A/5°B ITE 5° Liceo Scientifico Bruxelles e Fiandre (cinque giorni) ATESSA 3°A/4°A/4°B Liceo scientifico 3°A Scienze applicate 3°A/4°A/3°/B ITE Firenze, Siena e Lucca (quattro giorni) Da definire ATESSA 1°A Scienze applicate 2°A Liceo Scientifico 1°A/2°A Istituto Professionale S.S. 1°A/2°A/2°B ITE Trani e Castel Del Monte (un giorno) Da definire 32 USCITA DIDATTICA ATESSA 2°A Liceo Scientifico 1°A/2°A Istituto Professionale S.S. 1°A/2°A/2°B ITE Monastero Benedettino di Casalbordino Da definire ATESSA 5°A/5°B ITE Museo della guerra di Ortona Da definire Atessa 5°A ITE Cimitero Inglese di Torino Di Sangro Da definire Atessa 1°A Scienze applicate Progetto Neve Da definire 2°A Liceo Scientifico (Settimana bianca) 1°A/2°A Istituto Professionale S.S. 1°A/2°A/2°B ITE RACCORDI CON IL TERRITORIO L‟Istituzione scolastica parteciperà ad iniziative ed attività culturali diversificate quali convegni, manifestazioni, mostre, spettacoli teatrali e concorsi, promossi da Enti locali e Associazioni, purché conformi alle finalità educative e ai percorsi didattici previsti dall‟offerta formativa. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA PREMESSA La struttura organizzativa che caratterizza l‟Istituto Omnicomprensivo “ Ciampoli Spaventa” attua da diversi anni la sperimentazione dei vari aspetti organizzativi in funzione dell‟autonomia. La progettazione e la realizzazione degli stessi vengono affidate ai dipartimenti, gruppi di lavoro e figure individuali, anche in rapporto alle funzioni strumentali al POF. L‟organizzazione dell‟offerta formativa riguarda i seguenti aspetti della vita dell‟Istituto: Calendario scolastico Orario settimanale Flessibilità dell‟orario scolastico Flessibilità del gruppo classe e sezione Funzionamento dei consigli di intersezione, interclasse e classe Funzionamento della mensa Trasporto alunni Rapporti scuola-famiglia Utilizzazione di spazi e mezzi 33 CALENDARIO SCOLASTICO Scuola dell’Infanzia 11 settembre 2014 Scuola Primaria 11 settembre 2014 11 giugno 2015 Scuola Secondaria di 1°grado 11 settembre 2014 11 giugno 2015 Scuola secondaria di 2°grado Liceo Scientifico 11 settembre 2014 11 giugno 2015 ITE/ IPSS 11 giugno 2015 30 giugno 2015 8 settembre 2014 Secondo le disposizioni normative che consentono alle istituzioni scolastiche di anticipare la riapertura delle scuole di alcuni giorni, da poter recuperare nel corso dell‟anno scolastico in corrispondenza di feste o commemorazioni non previste dal calendario scolastico, l‟Istituto ha deliberato di non usufruire dell‟anticipo della data di inizio delle lezioni, per i vari ordini di scuola. ORARIO SETTIMANALE L'orario delle lezioni è formulato dal Dirigente in base all'art. 396 del D.L.vo n. 294 del 16.4.1994 e tiene presenti i criteri generali di seguito riportati. L‟orario delle lezioni sarà organizzato avendo come fine principale la creazione delle condizioni migliori per favorire l‟apprendimento e l‟attività educativa. Esso pertanto privilegerà il criterio della didatticità, al quale tutti gli altri saranno subordinati. In tale ambito, e tenuto conto anche delle limitazioni imposte dal frazionamento dell‟orario di servizio di alcuni docenti in più scuole, si terranno presenti le seguenti proposte stabilite dal Collegio dei docenti: rientri comuni; elasticità dell'orario con possibilità di recupero, previa programmazione (uscite, progetti, manifestazioni); ore di contemporaneità, sostituzioni – recupero – compresenza; suddivisione dell‟orario dell'insegnante specialista di religione in frontale e in contemporaneità; possibilità di svolgere lezioni di lingua straniera che durino più di 60 minuti; permettere a tutti gli insegnanti, a meno che ne facciano esplicita richiesta, didatticamente motivata, di iniziare il servizio, almeno una volta la settimana, nella seconda ora; 34 inserire nell‟orario due ore consecutive, non interrotte dalla ricreazione, per gli insegnamenti per i quali sono previste verifiche scritte della durata di due ore; evitare cinque ore consecutive di lezione per gli insegnanti, tranne nei casi resi necessari dal coordinamento dell‟orario con altre scuole e quelli derivanti da esplicita richiesta, didatticamente motivata, degli insegnanti; evitare, per quanto possibile e compatibilmente con gli eventuali impegni in altre scuole, tre ore consecutive dello stesso docente nella stessa classe. Orario Scuola dell’Infanzia Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario: RIONE MERIDIONALE- AIA SANTA MARIA- ROCCONI – PIANA LA FARA- SAN LUCA - FONTE CICALA Inizio lezioni: dalle ore 8,00 alle ore 16,00 È strutturato in 40 ore settimanali ripartite in otto ore giornaliere per cinque giorni con il servizio di mensa, escluso il sabato. Orario Scuola Primaria Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario: RIONE SANTA MARIA Inizio lezioni: ore 8,15 martedì, giovedì e venerdì 8,15 lunedì e mercoledì Termine: ore 13,15 martedì, giovedì e venerdì ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35 Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario: CAPOLUOGO Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì 8,05 lunedì e mercoledì Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì ore 15,35 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,35 alle 13,35 Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario: PIANA LA FARA Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì 8,15 lunedì e mercoledì Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35 35 Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario: MONTE SAN SILVESTRO Inizio lezioni: ore 8,15 tutti i giorni Termine: ore 13,15 tutti i giorni Sulla base di quanto previsto dall‟articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e della legge 133/2008, l‟orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag. 30 per un totale di 30 ore in tutte le classi. Essendo adottata la sospensione delle attività nella giornata del sabato per tutti i plessi ad eccezione della primaria di Monte San Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì, con servizio mensa. Orario Scuola Secondaria di primo grado Le attività didattiche delle due sedi si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario: SEDE DI ATESSA: ore 8,20 - 13,20 SEDE DI MONTEMARCONE: ore 8,20 - 13,20 Sulla base di quanto previsto dall‟articolo 5, comma 1, del D.L. 112/2008 e della Legge 133/2008, l‟orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali più 1 ora da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie. Pertanto, l‟orario settimanale della Scuola Secondaria è strutturato per tutte le classi di Atessa e Montemarcone in 30 ore settimanali, ripartite in sei giorni. Orario Scuola Secondaria di secondo grado Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario: Inizio lezioni: ore 8.05 tutti i giorni Termine Liceo scientifico: ore 13.10 triennio o 12.10 biennio Termine ITE/IPSS: ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato o 13.30 martedì e giovedì. Termine IPSS ore 14.10 venerdì 36 FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO SCOLASTICO L‟orario della Scuola Secondaria può subire modifiche temporanee, per attività di recupero e/o potenziamento a classi aperte. Per i vari ordini di scuola si ipotizza anche la possibilità di concentrare, in alcune particolari occasioni, in un unico giorno della settimana, le ore di progetto per poter effettuare attività che richiedono una mattinata intera quali tornei, incontri con esperti, manifestazioni, celebrazione di giornate particolari, comunicazione di risultati, viaggi di istruzione della durata di un giorno, svolgendo tutti gli insegnamenti curricolari nei restanti cinque giorni. FLESSIBILITÀ DEL GRUPPO CLASSE E SEZIONE In occasione di attività programmate in modo congiunto dai vari Consigli di classe, nelle ore di laboratorio o nel corso di attività progettuali, le classi stesse vengono divise sia in senso orizzontale che verticale, in due o più gruppi e ciascuno di essi prende parte ad attività progettuale specifica. FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione vengono convocati periodicamente, secondo il piano annuale delle attività, per discutere e deliberare sull‟andamento didattico e disciplinare delle sezioni e delle classi, e, nei casi previsti, per procedere alle verifiche e alle valutazioni di competenza. I consigli di Classe, coerentemente con gli obiettivi educativi e con riferimento ai bisogni degli alunni, definiscono: gli obiettivi didattici trasversali realisticamente perseguibili all'interno delle singole discipline; le modalità di lavoro trasversali (strategie, metodi); i comuni criteri di misurazione e di valutazione; compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti; le attività integrative trasversali individuate per facilitare il perseguimento degli obiettivi; i carichi massimi di lavoro settimanale per disciplina; le modalità e i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare; adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni; pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua competenza. L‟ordine del giorno di ogni singolo consiglio riporterà gli argomenti da trattare nella seduta relativa e sarà distinto, nel caso dei consigli di classe della scuola secondaria, in 37 punti da trattare con la sola presenza dei docenti e punti da trattare con la presenza dei genitori rappresentanti dei consigli stessi. I rappresentanti dei genitori possono, nei locali della scuola ed in orario antecedente l‟inizio dei Consigli di classe, riunirsi con gli altri genitori degli alunni della classe medesima. I consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico oppure, in sua assenza, dal Coordinatore di classe nominato dal Dirigente stesso. Di ogni seduta sarà redatto il verbale, entro il termine massimo di cinque giorni. I Consigli di sezione, Interclasse e classe possono riunirsi in modo congiunto con il gruppo H o con la presenza di specialisti esterni. Ugualmente possono riunirsi in modo congiunto, su esplicita richiesta, i consigli di classi diverse. Per la Scuola dell‟Infanzia si prevedono circa cinque Consigli di Intersezione, per la Scuola Primaria sei Consigli di Interclasse. Per la Scuola Secondaria di primo e secondo grado i Consigli di Classe saranno programmati in relazione alle disposizioni normative e contrattuali. PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE La programmazione curricolare colloca l'intervento dei singoli docenti nel processo educativo ed esalta la ricchezza culturale e operativa delle discipline per il raggiungimento degli obiettivi comuni mediante: la descrizione dei livelli di partenza accertati e delle attività di recupero da realizzare per colmare le lacune emerse in termini di conoscenze e abilità pregresse; l'individuazione degli obiettivi didattici della singola disciplina; l'organizzazione dei contenuti, dei metodi e degli strumenti in rapporto agli obiettivi; la definizione delle modalità di personalizzazione dei percorsi di sostegno curricolare degli alunni in difficoltà; la definizione del percorso temporale dell'azione didattica; l'indicazione delle verifiche da attivare per la valutazione del processo didattico e del processo di apprendimento. La copia degli atti della programmazione didattica di ciascun consiglio di classe è depositata presso l'ufficio di Presidenza. FUNZIONAMENTO DELLA MENSA Dal lunedì al venerdì compreso, per la Scuola dell‟Infanzia e nei giorni di lunedì e mercoledì, per la Scuola Primaria, ad eccezione del plesso di Monte San Silvestro, è operante il servizio mensa. Per la Scuola Secondaria, invece, che non effettua rientri pomeridiani obbligatori, non è previsto il servizio mensa; dell‟interscuola usufruisce, invece, qualche alunno della sede di Atessa che ne ha fatto richiesta. La partecipazione degli alunni alla mensa è obbligatoria e l‟organizzazione è a carico del Comune. I docenti assistono gli alunni durante il pranzo secondo un orario prestabilito. 38 TRASPORTO ALUNNI Fino alla Scuola secondaria di 1° grado il trasporto è assicurato dai Comuni, che ne assumono ogni responsabilità relativa alla sicurezza degli alunni. Viene richiesto, nei medesimi termini, il trasporto delle classi per la partecipazione degli alunni dell‟Istituto ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad altre manifestazioni. Per le visite guidate, invece, l‟Istituto procede ad appalto di pullman presso agenzie di viaggi. L‟Amministrazione comunale vi contribuisce in parte, versando alla scuola una somma forfettaria. Per la Scuola secondaria di 2°grado il costo del trasporto è a carico delle famiglie. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Ritenendo essenziale l‟apporto che la famiglia può dare per l‟individuazione delle esigenze formative e per il raggiungimento di risultati positivi, la Scuola organizza occasioni di incontro scuola – famiglia. Sono previsti incontri collegiali e incontri di tipo individuale. Gli incontri collegiali, per i tre ordini di scuola, saranno in numero di cinque, scaglionati nel modo seguente: 1° incontro: a ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei genitori nei diversi consigli. 2° incontro: a novembre/dicembre, in un momento intermedio del primo quadrimestre. In questo incontro, generalmente, viene comunicato il consiglio orientativo ai genitori degli alunni delle classi terze della secondaria. Tale informazione viene comunque data con largo anticipo rispetto al termine fissato per le iscrizioni alla scuola secondaria di secondo grado. 3° incontro a febbraio, per la consegna delle schede del primo quadrimestre. 4° incontro: in un momento intermedio del secondo quadrimestre, generalmente nel mese di aprile. 5° incontro: al termine dell‟anno scolastico, per la consegna delle schede di valutazione. Per la Scuola dell‟Infanzia si terranno assemblee di genitori a settembre, dicembre e gennaio mentre per gli incontri individuali si terranno a novembre e maggio. Gli incontri individuali avverranno nel modo seguente: nella Scuola dell‟Infanzia al termine di ogni giornata scolastica su richiesta nella Scuola Primaria il giovedì dopo la programmazione pomeridiana, previa prenotazione nella Scuola Secondaria in orario antimeridiano, nell‟ora settimanale di ricevimento di ciascun docente inserita nel quadro orario e comunicato alle famiglie. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA Scuola e famiglia hanno bisogno di stabilire fra di loro rapporti non episodici, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. Il rapporto non deve limitarsi ad affrontare situazioni problematiche, bensì deve essere teso a costruire un percorso educativo basato sulla corresponsabilità. A tale scopo, all‟inizio di ogni anno scolastico, viene elaborato, condiviso e sottoscritto da entrambe le agenzie educative un “Patto” con regole e norme che nascono da un 39 dialogo costante tra genitori e docenti su obiettivi irrinunciabili in riferimento al comportamento corretto e rispettoso del vivere sociale da parte dei bambini e dei ragazzi. UTILIZZAZIONE DI SPAZI E MEZZI Scuola dell’Infanzia Tutti e cinque i plessi dispongono di un atrio e di un ampio salone. Le aule adibite ai laboratori sono tre per Aia Santa Maria e una per Rione Meridionale e Fonte Cicala. Tutte hanno il refettorio. L‟aula per l‟attività motoria è presente nel plesso di Rione Meridionale e in quello di Aia Santa Maria .Tutte utilizzano mezzi multimediali ed hanno spazi esterni fruibili, eccetto Fonte Cicala e Rione Meridionale. Scuola Primaria Dispone di laboratorio multimediale, lavagna interattiva multimediale (LIM) (tutti i plessi), atrio (tutti i plessi), laboratorio scientifico (Atessa Capoluogo), laboratorio teatrale (Atessa Capoluogo), aula docenti (Atessa Capoluogo), palestra (Atessa Capoluogo, Monte San Silvestro), mensa (tutti i plessi), cortile o giardino per attività motoria (Rione Santa Maria, Piana La Fara). Scuola Secondaria di primo grado Atessa Dispone di una palestra comunale con spazio esterno per attività sportive e dei seguenti laboratori ed aule speciali: aula magna per riunioni, incontri ed attività progettuali, biblioteca e sala degli insegnanti, aula video e biblioteca degli alunni, aula di musica, laboratorio di informatica, aula di sostegno. Da qualche anno, la scuola è provvista anche di un moderno laboratorio linguistico che, oltre ad offrire ampie possibilità di approccio didattico per le lingue straniere, dispone di molteplici funzioni multimediali che ne consentono l‟utilizzo in tutti gli ambiti disciplinari. La scuola è dotata, inoltre, di tre LIM a disposizione di altrettante classi. Scuola Secondaria di primo grado Montemarcone Dispone di una palestra, di un laboratorio di informatica, di un‟aula riservata per l‟insegnamento individualizzato, per le attività di tecnologia e di arte e immagine e di due lavagne interattive multimediali. Scuola Secondaria di secondo grado La scuola è ubicata in un edificio di nuova costruzione ed è stata “inaugurata” nel mese di aprile ‟98. La struttura si presenta accogliente, luminosa, con corridoi ampi ed aule spaziose. E‟ dotata delle seguenti strutture: 20 aule didattiche, tutte insonorizzate; aula magna, ampia struttura con 200 posti a sedere, un maxischermo, videoproiettore e impianto di diffusione sonoro; laboratorio multimediale dotato di 20 postazioni tutte fornite di PC dell‟ultima generazione potenti e veloci, tutti collegati ad Internet, utili alla realizzazione di progetti didattici innovativi e di particolare significato; 2 laboratori di 40 Informatica, entrambi dotati di PC che supportano programmi complessi sia di word processor che di contabilità; tutti i computer sono collegati in rete con accesso a Internet; laboratorio di Fisica e Chimica; laboratorio linguistico formato da 30 postazioni-alunno. Ogni postazione è dotata di video, registratore, cuffie e collegamento satellitare; biblioteca; palestra di 630 mq.LIM (Lavagna interattiva multimediale) La scuola, essendo di recente costruzione, ha recepito tutta la normativa vigente per quanto riguarda l‟abbattimento delle barriere architettoniche. Pertanto, è idonea ad accogliere ragazzi diversamente abili. INTEGRAZIONE E INCLUSIONE L‟ istituzione scolastica “D. Ciampoli” di Atessa ha una consolidata tradizione della cultura inclusiva. Molte iniziative sono state attuate in risposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che le nuove generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante valorizzare il patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a mantenere alto il livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove proposte educative, decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES. Per realizzare la cultura dell‟inclusione, l‟Istituto ha esaminato le principali normative di riferimento (Legge 104/92, 170/2010, C.M. n.8/2013, Direttiva 27/12/2012, C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot. 1551 del 27 giugno 2013, Nota prot. 2563 del 22 novembre 2013 ) e ha redatto il Piano Annuale per l‟Inclusività (P.A.I.) come momento di riflessione di tutta la comunità educante, per dare risposte adeguate alle esigenze degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie. L‟insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell‟attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia. (per maggiori dettagli V. PAI Appendice) ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE L’ orientamento scolastico, svolto nell‟arco dell‟intero triennio della Scuola Secondaria di primo grado, e nelle classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado ha una centralità nell'azione educativa e didattica dell'Istituto, in quanto favorisce l‟iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizioni di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un processo formativo continuo, cui debbono concorrere unitariamente le varie strutture scolastiche e i vari aspetti dell‟educazione. Orientare significa: o costruire la propria identità; 41 o aiutare il ragazzo ad essere consapevole delle sue attitudini, delle sue possibilità, dei suoi limiti e condizionamenti; o mettere in grado il ragazzo di operare correttamente le proprie scelte, delineando il proprio progetto di vita; o informare sulle varie alternative che il mondo del lavoro e della scuola oggi offrono; o offrire ai genitori contributi, quali elementi utili per la conoscenza dei figli, nelle loro potenzialità ed interessi. In ottemperanza al D.M. del 9 agosto 1999, n. 323, art 3, comma 2, tutti gli insegnanti concorreranno, dunque, a potenziare le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte ad aiutare gli alunni a renderli consapevoli delle loro attitudini e delle loro possibilità e a favorire le scelte future. Saranno promosse iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali, a sostegno delle scelte, e si attiveranno i necessari rapporti con i genitori per coinvolgerli nel processo di orientamento. Per raggiungere i propri obiettivi la scuola propone: o Predisposizione di attività per migliorare la comunicazione dei ragazzi e per stimolare la loro curiosità sul mondo delle professioni o Ricerca e descrizione della realtà produttiva del territorio o Attività atte ad organizzare, migliorare il metodo di studio o Guida alla compilazione di un curricolo personale o Visite guidate a scuole e ad ambienti di lavoro o Incontri con operatori scolastici e studenti delle scuole superiori del territorio e con figure professionali o Redazione di profili professionali e conoscenza del mercato del lavoro o Test attitudinali specifici e questionari o Laboratori di orientamento con le scuole superiori del territorio. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE L’Istituto omnicomprensivo prevede di effettuare, nel corso dell‟anno scolastico 2014-2015, i seguenti corsi di formazione e aggiornamento: o Corso di formazione sulla Sicurezza e primo soccorso per tutto il personale dell‟Istituto Comprensivo o Partecipazione a corsi di formazione esterni o Progetti di formazione e aggiornamento in rete o Corso di formazione sull‟utilizzo del registro elettronico 42 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1. Area Progetti L‟Istituto elabora annualmente una serie di progetti. Parte di essi è rivolta a tutti gli studenti. Un‟altra parte riguarda solo gli studenti delle classi i cui consigli hanno aderito ai progetti stessi. Alcuni progetti, infine, si rivolgono a tutto il territorio. L‟insieme dei progetti è riportata in allegato al presente documento. 2. Attività di accoglienza L‟istituto organizza, all‟inizio di ogni anno scolastico, una serie di attività di accoglienza con le quali gli insegnanti delle classi prime aiutano i nuovi studenti a: inserirsi nell‟Istituto, conoscere gli spazi e le figure scolastiche; apprendere le regole di comportamento; conoscere il corso di studi scelto, i metodi e gli strumenti di insegnamento. Nei primi giorni dell‟anno i ragazzi vengono impegnati in una serie di attività che favoriscono la conoscenza reciproca tra studenti della stessa classe e tra studenti e docenti. 2.Attività di orientamento La Scuola per le sue valenze formative e educative deve porsi al centro delle attività che riguardano l‟orientamento in ambito scolastico, lavorativo, sociale. Il nostro Istituto ha messo in atto, a tale riguardo, un progetto che viene integralmente riportato in una scheda allegata. 3.Attività di sostegno, recupero e prevenzione del debito scolastico L‟Istituto “Omnicomprensivo ” assume il recupero e la prevenzione dei debiti formativi come elementi ordinari e permanenti della propria attività, secondo quanto indicato dal D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007 e dalla O.M. n. 92 del 5 novembre 2007. Pertanto già nelle fasi iniziali dell‟anno scolastico i singoli docenti organizzano e realizzano interventi di sostegno allo scopo di prevenire l‟insuccesso scolastico. Ogni docente, nell‟ambito della propria disciplina, in base alle esigenze riscontrate, definirà, in itinere e all‟interno di ciascun segmento educativo, gli eventuali interventi di consolidamento, potenziamento e sviluppo più adeguati. Subito dopo la consegna alle famiglie della prima scheda di rilevazione intermedia dei livelli di apprendimento (che avviene, di norma, alla metà di novembre) potrebbero essere istituiti sportelli didattici relativi a tutte le discipline nelle quali uno o più alunni abbiano manifestato carenze, ritardi, problemi di apprendimento. Il docente che terrà il c.d. sportello didattico nel corso del primo quadrimestre terrà aggiornato l‟apposito registro nel quale annoterà la presenza degli alunni e l‟attività svolta; al termine dell‟intervento redigerà una relazione conclusiva con una valutazione dell‟intervento didattico e formulerà giudizi sui risultati conseguiti da ogni studente. In sede di scrutinio del primo quadrimestre, il consiglio di classe provvederà a definire le modalità di intervento del recupero (corsi di recupero, assistenza allo studio individuale, utilizzo della quota del 20% dell‟orario curricolare), che sarà attivato, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, in tutte le materie che presentino alunni classificati con votazione inferiore alla sufficienza. Di detti interventi il consiglio di classe stabilirà i contenuti, i modelli didattico-metodologici, le forme di 43 verifica, i criteri di valutazione, la durata, la data della verifica e le modalità di comunicazione alle famiglie. Nei corsi di recupero il gruppo deve essere costituito da minimo 4 alunni e massimo 10 con una tolleranza fino al 50% degli alunni della classe, in quanto l‟intervento deve essere il più possibile individualizzato e deve consentire l‟utilizzo di metodologie didattiche diverse. Nel caso che il numero degli alunni con debito formativo superasse il 50% dell‟intera classe, il recupero avverrà nelle ore curricolari, trattandosi di problemi che coinvolgono la maggioranza della classe. Il docente che terrà il corso di recupero manterrà aggiornato l‟apposito registro nel quale annoterà la presenza degli alunni e l‟attività svolta; subito dopo l‟effettuazione delle prove di verifica ne comunicherà gli esiti al Dirigente scolastico e, su delega di quest‟ultimo, ne informerà tempestivamente le famiglie. Nell‟eventualità che gli interventi di recupero siano realizzati utilizzando in tutto o in parte la quota del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006 i consigli di classe organizzeranno, contemporaneamente, approfondimenti per gli studenti che non necessitano di interventi finalizzati al recupero. I corsi di recupero potranno essere organizzati anche per classi parallele, nel rispetto delle modalità previste dall‟art. 2, c. 8, della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007. Dopo la conclusione degli interventi di cui sopra, saranno istituiti sportelli didattici per gli studenti che non siano ancora riusciti a colmare i debiti e per quelli che, pur risultando sufficienti al termine del primo quadrimestre, abbiano successivamente manifestato carenze, ritardi, problemi di apprendimento. A conclusione di questi ulteriori interventi sarà effettuata una seconda prova di verifica. In caso i debiti non risultassero ancora colmati, sarà cura dello studente, prima dello scrutinio finale, recuperare il ritardo e chiedere al docente della disciplina una terza ed ultima prova di verifica. In sede di scrutinio finale, per gli alunni che presentano insufficienze in numero inferiore a quelle definite nel paragrafo “Scrutini finali”, il consiglio di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale e predisporrà corsi di recupero definendo le procedure in tutte le articolazioni indicate per i corsi di recupero di fine primo quadrimestre. Il consiglio di classe informerà, su quanto deliberato, le famiglie degli alunni interessati, mettendole altresì al corrente di quanto stabilito dall‟art. 8 della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007, cui si fa integrale riferimento. Il recupero, considerato come parte integrante del processo formativo, viene realizzato anche all‟interno della programmazione ordinaria nelle forme della personalizzazione e della diversificazione degli interventi didattici: in itinere, nell‟ambito dell‟attività didattica della mattina: gruppi di aiuto reciproco organizzati nell‟ambito della classe su compiti ben definiti; unità didattiche di rinforzo con il docente della classe. classi parallele: corsi con alunni appartenenti a sezioni diverse. Nella scuola secondaria di primo grado le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire l‟insuccesso scolastico e perciò vanno realizzate in ogni periodo dell‟anno a cominciare dalle fasi iniziali, pertanto i docenti avranno cura di effettuare già nei primi giorni di lezione un‟approfondita analisi delle situazioni di svantaggio nelle proprie discipline; in base alle esigenze riscontrate, definiranno, in itinere e all‟interno di ciascun segmento educativo, gli interventi di recupero più adeguati. 44 5. Sostegno e Integrazione di alunni diversamente abili, alunni con Dsa o con bisogni educativi speciali Non vi sono barriere architettoniche che limitano l‟accesso e la frequenza a tutti gli spazi della scuola. Ascensore, accessi ampi e servizi igienici adeguati sono la garanzia affinché tutti gli ambienti possano essere fruiti dai ragazzi diversamente abili. L‟alta informatizzazione dei laboratori e la presenza in ogni aula di personal computer permettono ai ragazzi di avere a disposizione le tecnologie avanzate per una didattica appropriata alle diverse esigenze. La scuola utilizza ormai da anni insegnanti specializzati nelle varie tipologie di handicap che operano per una reale integrazione didattica ed educativa. L'INCLUSIONE SCOLASTICA L'inclusione scolastica è un tratto distintivo della tradizione culturale e del sistema di istruzione italiano in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ogni allievo. Il nostro Istituto è una scuola per l'inclusione perché recepisce ed attua la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 recante "strumenti d'intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" e successive indicazioni. Esso intraprende gli interventi necessari per promuovere la personalizzazione degli apprendimenti finalizzata a valorizzare le diversità e sviluppare le potenzialità di ogni allievo ed in particolare degli alunni in situazione di bisogno educativo speciale, di handicap, DSA o disturbi evolutivi specifici, disagio o svantaggio. Il Piano Annuale di Inclusione (PAI), allegato al POF, sostanzia gli orientamenti della progettazione inclusiva e documenta le pratiche di inclusione dell'Istituto. 45 INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF Ai sensi dell‟art. 33 del CCNL - Comparto Scuola – 2006 / 2009, il Collegio dei Docenti ha identificato le funzioni strumentali al Piano dell‟Offerta Formativa, tenendo presenti le aree previste dallo stesso articolo. Le funzioni strumentali al POF scaturiscono dalle esigenze dell‟Istituto emerse alla luce delle esperienze già fatte e dalle risorse presenti. Le funzioni punteranno a raggiungere finalità e risultati in rapporto alle aree individuate, in modo più consapevole, responsabile e con disponibilità totale, costituendo maggiori occasioni di affrontare e risolvere i problemi dell‟Istituto, sia all‟interno che all‟esterno. Per poter esplicare al meglio i compiti previsti, alcune aree sono ripartite, su richiesta degli interessati, fra due docenti. Vengono individuate le seguenti aree: 1. Gestione del Piano dell‟offerta formativa 2. Valutazione degli apprendimenti degli alunni 3. Coordinamento e gestione nell‟utilizzo delle nuove tecnologie multimediali, aggiornamento sito web 4. Continuità educativa e orientamento scolastico 5. Integrazione, rapporto con gli enti e supporto all‟area del sostegno – BES. Competenze e requisiti necessari per l'attribuzione delle funzioni strumentali Requisiti professionali: 1. esperienze maturate in campi culturali 2. constatazione della disponibilità di tempo, di interesse, di impegno speso negli ambiti della funzione svolta o da svolgere 3. disponibilità di tempo a permanere nella scuola oltre l'orario di insegnamento Competenze professionali: 1. 2. 3. 4. 5. esperienze maturate nello svolgimento della funzione attività relative al Piano dell'Offerta Formativa competenze relazionali e comunicative competenze progettuali, organizzative, gestionali capacità di attuare in modo completo i compiti richiesti dalle specifiche aree Competenze specifiche in rapporto alle aree. Valutazione Strumenti di valutazione del lavoro svolto dalle funzioni strumentali al POF saranno: - La relazione redatta da ciascun docente incaricato della funzione - Il materiale prodotto e acquisito tanto nel lavoro a scuola che nelle attività di formazione La valutazione espressa sarà finalizzata anche all‟eventuale conferma dell‟incarico per gli anni successivi. Durata Un anno scolastico 46 VALUTAZIONE DEI RISULTATI La scuola, nell‟acquisizione sempre più completa della cultura dell‟autonomia, valuta e viene valutata. Viene valutata attraverso vari momenti in cui si attivano processi di valutazione e autovalutazione utilizzando questionari, tabelle e schede rivolti ai docenti, alunni e genitori, al personale ATA. I questionari sono impostati sull‟individuazione di indicatori di difficoltà in vista del successivo monitoraggio finalizzato a: o Individuare gli aspetti da migliorare, sviluppare o recuperare. o Valutare i risultati dell‟azione educativa e didattica dell‟Istituto. o Acquisire disponibilità concrete dei soggetti alla partecipazione e all‟elaborazione del POF e alla collaborazione nella sua realizzazione. Autovalutazione di Istituto L’autovalutazione avverrà con il coinvolgimento di più soggetti, individuali o collegiali, e nell‟interazione con il territorio. Il docente referente della funzione specifica, in ottemperanza della circolare n. 47 del 2014 e della direttiva n. 11 del 18/09/2014, programmerà un piano di lavoro per il monitoraggio del percorso di attuazione del Piano dell‟offerta formativa. Nel corso dell‟anno scolastico, avrà incontri con i responsabili dei progetti inseriti nel Piano per verificare lo stato di attuazione dei progetti, affrontare problemi e difficoltà, pianificare le fasi successive del lavoro ed operare una verifica finale ed elabora il rapporto di autovalutazione d‟Istituto. Il gruppo di lavoro per la valutazione interna ed esterna, unitamente al gruppo per la gestione del Piano dell‟offerta formativa (articolazione interna del Collegio dei Docenti), provvederà alle seguenti attività di monitoraggio: o redazione di questionari per la valutazione dell‟attuazione del Piano da somministrare ad alunni, genitori e personale della scuola al termine dell‟anno scolastico; o redazione di questionari specifici da somministrare agli alunni a conclusione dei singoli progetti; o redazione di un questionario relativo all‟orientamento scolastico; o organizzazione della distribuzione e della raccolta dei questionari; o tabulazione e visualizzazione grafica dei risultati; o distribuzione di una scheda-modello per monitoraggio periodico dell‟attuazione dei progetti e delle attività interdisciplinari e analisi della stessa dopo la compilazione da parte dei responsabili dei progetti; o questionario per la rilevazione dei bisogni formativi; o questionario per la valutazione dei corsi di aggiornamento effettuati; o individuazione e presentazione di eventuali altri strumenti valutativi. I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione verificheranno nelle riunioni periodiche lo stato di attuazione del Piano per quanto li concerne. Il Collegio dei Docenti effettuerà valutazioni collegiali sull‟attuazione del Piano. I genitori e gli alunni saranno coinvolti con la compilazione dei questionari di cui si è già detto, che prevedono anche risposte aperte e spazi per l'indicazione di bisogni e proposte per il Piano del successivo anno scolastico. 47 Valutazione dei risultati dell'attività didattica La valutazione costituisce un momento essenziale dell‟attività didattica, soprattutto in vista della crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a: progettare la futura programmazione, indicare le linee su cui impostare il lavoro didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle situazioni reali, raccogliere informazioni e dati circa l‟apprendimento degli alunni e avere sotto controllo il livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo, promuovere un processo di autovalutazione e di crescita personale dello studente. La valutazione nei tre ordini di scuola sarà attuata con mezzi, strumenti e tempi diversificati a seconda se essa sarà riferita alle attività curricolari o alla progettazione extracurricolare. La valutazione riferita alle attività curricolari presenta caratteristiche ben precise: è diagnostica, continua, formativa, sommativa, orientativa. Tiene conto della situazione di partenza di ciascun alunno, dei progressi ottenuti con interventi di recupero, sostegno, consolidamento, potenziamento. Nelle sue fasi: iniziale, intermedia, finale fa riferimento ad aspetti osservabili, distinti in tre ambiti differenti, quali: Comportamento sociale: Percezione del sè Capacità relazionali Comportamento di lavoro Impegno Attenzione Responsabilità Metodo di studio Senso critico Preparazione culturale nel senso di conoscenza di ambiti disciplinari e di acquisizione di concetti, competenze, contenuti, metodi. Per comportamento sociale s‟intende l‟aprirsi al confronto con l‟altro attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, dimostrarsi disponibili all‟ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione, alla solidarietà. Riguarda la sfera delle relazioni e viene valutato nel voto di condotta riportato sulla scheda di valutazione individuale. Il comportamento di lavoro è l‟essere consapevole e responsabile delle proprie azioni, per accrescere l‟impegno e l‟attenzione, per acquisire un corretto metodo di lavoro e il senso critico del proprio operato. Ciascun docente valuta il comportamento di lavoro nel voto della specifica disciplina. L’area cognitiva implica l‟acquisire conoscenze e sviluppare abilità, usare conoscenze e abilità per orientarsi nella complessità del presente, per comprendere opinioni e culture diverse, per capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. In ottemperanza della legge Gelmini, a partire dall‟anno scolastico 2008/2009, il comportamento di ogni studente è oggetto di specifica valutazione, che tiene conto degli atteggiamenti manifestati nell‟ambito del comportamento sociale. Il “Regolamento sulla valutazione degli studenti”, approvato dal Consiglio dei Ministri e in vigore dall‟anno scolastico 2009-2010, detta, inoltre, ulteriori elementi sulla valutazione. Nella Scuola Primaria gli alunni saranno valutati collegialmente dai docenti contitolari della classe e la valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni nelle singole discipline. La valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici e solo per 48 l‟insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dall‟insegnante. I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni. Nella Scuola Primaria gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e motivati. Il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari. Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti numerici. L‟insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio sintetico del docente. Per essere ammessi all‟anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno il sei in ogni materia. Per l‟ammissione all‟esame di Stato gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto in condotta. In sede d‟esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10 decimi potrà essere assegnata la lode dalla commissione, che deciderà all‟unanimità. La valutazione del comportamento, indicata con voti numerici espressi in decimi, è attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all‟esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento da riportare sulla scheda intermedia sarà espressa con un solo voto, che sarà anche corredato da una breve nota illustrativa nella scheda di valutazione quadrimestrale (Solo per la secondaria di primo grado). In sede di valutazione finale, nella Scuola Secondaria di primo grado, verrà compilata un‟ulteriore scheda per comunicare alle famiglie, i cui figli saranno stati ammessi alla classe successiva per voto di consiglio, le reali valutazioni nelle discipline in cui presentano lacune. Nel corso dell‟anno i genitori saranno opportunamente informati dal Coordinatore di classe sulle eventuali e ripetute valutazioni negative dei propri figli e gli incontri verranno formalizzati attraverso breve verbalizzazione delle problematiche evidenziate e degli interventi da attuare. Per gli alunni con bisogni educativi speciali si attueranno le seguenti modalità valutative. Per gli alunni con disabilità si terrà conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede, per gli alunni disabili, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli obiettivi minimi ministeriali e agli obiettivi riferiti al percorso individualizzato, idonei a valutare il progresso dell‟alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate, si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata sulla base del percorso individualizzato che terrà conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni. Strumenti per la valutazione sono: ► per la Scuola dell’Infanzia registro di sezione scheda per la verifica delle competenze possedute per i bambini di tre, quattro e cinque anni scheda dei traguardi di sviluppo delle competenze per i bambini di cinque anni (scheda di passaggio) ► per la Scuola Primaria registro elettronico agenda di programmazione scheda quadrimestrale di valutazione degli apprendimenti in cui sono considerati i seguenti aspetti: socio-relazionale, affettivo, operativo, cognitivo. La valutazione è indicata con voti numerici espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall‟alunno. scheda di religione 49 ► per la Scuola Secondaria di primo grado registro elettronico registro dei verbali dei consigli di classe scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile, nella quale la valutazione è indicata con voti numerici espressi in decimi scheda quadrimestrale proposta dal Ministero e/o strutturata dalla scuola, nella quale la valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli voti numerici espressi in decimi scheda di religione certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del primo ciclo d‟istruzione, ai sensi della C.M. n. 28 del 15 marzo 2007 ► per la Scuola Secondaria di secondo grado registro elettronico registro dei verbali dei consigli di classe scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile pagella primo quadrimestre, nella quale la valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli voti numerici espressi in decimi scheda di religione certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del biennio Criteri per la valutazione delle prove di verifica Scuola secondaria di primo grado ► Scritte: Italiano: Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale Contenuto ricco e significativo Proprietà e ricerca lessicale Utilizzo corretto delle strutture morfosintattiche I docenti di italiano hanno concordato di effettuare le seguenti prove scritte nel quadrimestre: due produzioni personali, in riferimento alle varie tipologie testuali; due produzioni di riflessione linguistica; una prova di comprensione della lingua scritta. Lingua straniera: Conoscenza ed uso delle strutture e funzioni linguistiche Comprensione di un testo ed individuazione delle informazioni esplicite Produzione di frasi corrette ed appropriate Osservazione, approfondimento e confronto degli aspetti di civiltà I docenti di lingue comunitarie effettueranno due verifiche scritte a quadrimestre, sulla base degli obiettivi da conseguire indicati nelle singole unità di apprendimento. Matematica: Conoscenza degli elementi specifici della matematica 50 Osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni e proprietà Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e loro verifica Comprensione ed uso dei linguaggi specifici I docenti di matematica hanno concordato di effettuare un numero di prove scritte compreso tra due e quattro per quadrimestre, in cui saranno valutati uno o più obiettivi, a seconda della tipologia della prova. ► Orali: Conoscenza degli elementi specifici delle discipline Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e informazioni Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici Capacità di rielaborazione personale e di riflessione critica su quanto appreso I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati. Nella scuola secondaria la valutazione delle prove scritte viene elaborata utilizzando varie forme di espressione, in quanto il giudizio sintetico è riservato all‟insieme delle prove ed alla scheda di valutazione. La comunicazione alle famiglie avviene attraverso le assemblee, i colloqui individuali e gli strumenti già descritti. Particolare cura viene posta nel linguaggio usato perché la comprensione sia semplice e la comunicazione sia chiara per alunni e genitori. .. L‟attuazione dei progetti curricolari ed extracurricolari - la cui frequenza diventa obbligatoria in seguito all‟adesione volontaria richiesta ai genitori che devono, di conseguenza, motivare le eventuali assenze dei propri figli o sottoscrivere la rinuncia al progetto con assunzione di responsabilità necessita di un continuo monitoraggio condotto, in contemporanea, a livello organizzativo e a livello didattico-educativo. La valutazione relativa all‟efficacia didattica dei progetti, in termini di acquisizione di competenze, di crescita della motivazione allo studio e, in definitiva, di maturazione globale dell‟alunno, viene riferita agli obiettivi programmati per ciascun progetto e, allo stesso tempo, alla rilevazione degli indicatori di successo previsti. Tra gli indicatori se ne enucleano alcuni comuni a tutti i progetti: o la motivazione o il coinvolgimento personale o l‟attivazione creativa o la cooperazione e il rispetto dell‟altro o l‟attenzione e la capacità di ascolto o la socializzazione o l‟atteggiamento di ricerca e di scoperta o la capacità di trasferire quanto interiorizzato in ambito disciplinare. L‟osservabilità nel tempo dei suddetti indicatori e la misura in cui si affermano definiscono l‟efficacia della progettualità, la sua interazione tra attività curricolare ed extracurricolare e il raggiungimento delle finalità del Piano. Momento significativo della verifica è costituito dalla presentazione e visualizzazione dei risultati alle famiglie, alle classi parallele e al territorio, anche nell‟ambito della continuità educativa e dell‟orientamento scolastico. 51 Gli esami Scuola Secondaria di primo grado. La normativa in vigore, eliminando l‟esame conclusivo della Scuola Primaria, prevede un unico esame di stato alla fine della Scuola Secondaria di primo grado. Gli alunni sosterranno dunque l‟esame al termine del terzo anno, attraverso prove di cui si riportano più avanti criteri e modalità. L‟esame sarà svolto in coerenza con i criteri e le modalità della progettazione educativa e didattica. L‟aspetto fondamentale di questo esame consisterà nella sua caratterizzazione educativa, in quanto sarà offerta all‟alunno la possibilità di dare prova della sua capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive. In tal senso procederà la relazione finale del Consiglio di classe, che indicherà i programmi effettivamente svolti, le linee didattiche seguite, gli interventi effettuati, compresi quelli eventuali di sostegno, di integrazione e individualizzazione e la sintesi della programmazione del triennio. La scheda di valutazione consentirà una conoscenza completa del risultato cui ciascun alunno è pervenuto, sia in relazione allo sviluppo delle capacità che al possesso dei contenuti culturali e alle competenze acquisite. La chiarezza e la precisione dei voti di ammissione costituiranno una condizione essenziale per il corretto svolgimento dell‟esame. Per gli alunni diversamente abili potranno essere svolte prove differenziate o semplificate, in coerenza con quanto definito nel Piano Educativo Individualizzato. Per effetto della Legge 176/2007, viene reintrodotto il giudizio di idoneità o non idoneità per l‟ammissione agli esami di licenza sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al termine dell‟anno scolastico. La stessa Legge 176/2007 introduce una quarta prova scritta, la cosiddetta “Prova nazionale” di italiano e matematica. All‟esito dell‟esame, secondo la circolare n. 49 del 20 maggio 2010, concorrono i risultati delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all‟ammissione. Il voto finale sarà costituito dalla media aritmetica dei voti espressi in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all‟unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5. ► Prove scritte Italiano Le tracce per le prove, in numero di tre, nel rispetto del D.M. 26-8-1981, riguarderanno: esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (diario, lettera, racconto…); trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni personali; relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina. Matematica La prova dovrà riferirsi a più aree tematiche e a diversi tipi di conoscenze, per cui sarà articolata su quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l‟una dall‟altra. I quesiti potranno riferirsi agli aspetti numerici, geometrici, a nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità ed uno avrà attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio, nel campo delle scienze sperimentali o della tecnologia. La Commissione d‟esame stabilirà se e quali strumenti di calcolo far usare. 52 Lingua inglese / seconda lingua comunitaria Le due prove di lingua straniera dovranno dare agli allievi la possibilità di dimostrare le loro capacità di comunicazione e si articoleranno su due tracce elaborate sulle seguenti indicazioni: riassunto di un brano; composizione di lettera personale su traccia data; composizione di un dialogo su traccia che indichi la situazione, i personaggi e lo sviluppo dell‟argomento; completamento di un dialogo; risposte a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura/comprensione. La C.M. n. 46 del 26 maggio 2011 modifica come segue le precedenti disposizioni attuate per la seconda lingua comunitaria. “Poiché l‟insegnamento della seconda lingua è giunto a sistema in modo consolidato, la fase transitoria prevista dalla C.M. n. 28/2007 è superata. Pertanto, il Collegio Docenti prevederà per la seconda lingua straniera un‟autonoma valutazione all‟interno dell‟Esame di Stato per garantire pari dignità ai due insegnamenti”. La Commissione d‟esame delibererà sulla modalità di esecuzione delle due prove scritte di lingua inglese e seconda lingua comunitaria (prove distinte da svolgere in un solo giorno o in due giorni). Prova nazionale La prova nazionale riguarderà le discipline di italiano e matematica, ad integrazione delle prove scritte già previste per le stesse. Verrà somministrata su tutto il territorio nazionale nello stesso giorno e concorrerà ad integrare gli elementi di valutazione degli alunni. La prova è divisa in due sezioni: o la prima, relativa all‟italiano, comprende due parti: a) comprensione della lettura - testo narrativo con quesiti; b) riflessione sulla lingua - serie di quesiti su conoscenze grammaticali. I quesiti sono a scelta multipla e a risposta aperta. o la seconda, relativa alla matematica, propone anch‟essa quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni. ► Colloquio pluridisciplinare II colloquio sarà impostato in modo da offrire all‟alunno la possibilità di dimostrare, nel momento conclusivo del percorso triennale, le proprie capacità di rielaborare in modo personale, di organizzare le conoscenze e di stabilire collegamenti nei vari ambiti disciplinari, in un‟atmosfera serena e distensiva. Si farà in modo da far emergere e valorizzare la personalità del candidato, privilegiando le aree disciplinari a lui più congeniali e si formuleranno domande-guida che consentiranno al candidato di sviluppare il discorso in modo personale. Potranno essere un punto di partenza anche la presentazione di un elaborato tecnico o artistico, l‟esecuzione di un brano musicale, il racconto di un‟esperienza anche in rapporto alla progettualità, la lettura di un brano o messaggio, l‟illustrazione di una mappa concettuale preparata dal candidato. La sottocommissione si preoccuperà di verificare se il candidato possiede la chiarezza espressiva, i linguaggi specifici delle discipline, la maturità di pensiero, la capacità di rielaborare in modo personale e di orientarsi nei diversi ambiti disciplinari, operando collegamenti e, soprattutto, la formazione umana e sociale. 53 Criteri per la valutazione delle prove di verifica Scuola secondaria di secondo grado ► Scritte: Italiano: Padronanza delle strutture sintattiche e morfologiche; Correttezza ortografica Uso adeguato della punteggiatura Proprietà e ricchezza lessicale Conoscenza dell‟argomento Aderenza alla traccia e alle tipologie testuali, rispetto delle consegne; Sintesi espositiva; uso efficace dei documenti (Barrare quando non interessa) Lingua straniera:Organizzazione del testo in modo logico, coerente, coeso. Uso adeguato dei nessi logici Equilibrio fra le parti Assenza di contraddizioni e ripetizioni Utilizzo adeguato ed efficace delle conoscenze personali Esposizione corretta dei fatti Argomentazioni motivate Approfondimenti personali e/o apporti critici Lingua straniera: Organizzazione del testo (coesione/coerenza) Correttezza morfosintattica Lessico appropriato Rielaborazione e personalizzazione delle risposte Matematica: Disegno: Conoscenza dei contenuti e utilizzo specifico Competenze procedurali e comunicative Competenze elaborative Comprensione ed uso dei linguaggi specifici Completezza della risoluzione ELABORATI GRAFICI DISEGNO-prova grafica Grado di correttezza concettuale Applicazione dei procedimenti esecutivi e dei codici propri della rappresentazione grafica Precisione nell‟esecuzione di elaborati grafici Informatica – prova pratica: Leggibilità Ordine nell'esposizione, Correttezza formale, Motivazione logica dei passaggi e del procedimento, 54 Uso del linguaggio specifico Conoscenza di: definizioni, concetti, metodologie inerenti la traccia Sviluppo e trattazione coerente dei quesiti proposti Competenza nell‟uso di tecniche e strumenti di analisi propri della materia Capacità di analisi e di sintesi nella risoluzione dei quesiti Capacità di analisi delle situazioni reali in relazione alle tecniche studiate Economia Aziendale: Comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati Competenza nell‟applicazione delle procedure e dei calcoli Conoscenza dei contenuti disciplinari Competenza espressiva Presentazione dell‟elaborato Educazione fisica: attività pratica Sicurezza nello svolgimento dell‟esercizio Sincronia Precisione e stile ► Orale: (tutte le discipline che contengono la valutazione orale) Acquisizione dei contenuti Conoscenza degli elementi specifici delle discipline Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e informazioni Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici Analisi, sintesi e rielaborazione I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati. I docenti hanno concordato di effettuare almeno tre verifiche scritte e due per l‟orale per ogni quadrimestre. Gli esami Scuola Secondaria di primo grado. La normativa in vigore prevede un unico esame di stato alla fine del quinto anno della Secondaria di secondo grado. Gli alunni sosterranno dunque l‟esame di stato conclusivo al termine del quinto anno in coerenza con i criteri e le modalità individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione con proprio decreto. Le prove scritte sono tre ( le prime due a carattere nazionale, la terza viene elaborata dalle singole commissioni d‟esame), la prima è comune a tutti gli indirizzi di studi, mentre la seconda è specifica per l‟indirizzo frequentato. Agli scritti segue un colloquio che si svolge sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline di insegnamento dell‟ultimo anno. 55 Le prove INVALSI A partire dall‟anno scolastico 2009/2010, sono previste prove strutturate dall‟INVALSI a carattere nazionale di italiano e matematica per le classi seconda e quinta della scuola Primaria, per la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado. e per la classe seconda della scuola Secondaria di secondo grado La somministrazione delle suddette prove avverrà nel mese di maggio, secondo un calendario prestabilito su tutto il territorio nazionale. Resta, invece, fissata a giugno la prova Nazionale INVALSI per la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado, quale quarta prova dell‟esame di Stato. IL CURRICOLO VERTICALE In linea con le scelte di fondo che identificano l‟Istituto, quali la costruzione di un unico percorso formativo, la realizzazione di una progettualità globale e di un‟azione didattica unitaria nelle singole scuole e nella realtà del “Comprensivo”, nonché in risposta alle Indicazioni Nazionali sul Curricolo (D.L. 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il Curricolo di cui al D.M. del 31 luglio 2007 e al DM 254 del 16/11/2012) che, in seguito alla “Revisione dell‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell‟Infanzia e del primo ciclo di istruzione”, vanno applicate fino ad un massimo di tre anni, l‟Istituto ha proceduto alla elaborazione di un Curricolo Verticale, nell‟ottica dell‟unitarietà e della verticalità e nel pieno rispetto delle differenze e delle peculiarità dei tre ordini di scuola. Nell‟elaborazione di tale Curricolo, che si presenta, ovviamente, come un work in progress, sono stati coinvolti tutti i docenti del Gruppo per la Continuità educativa e per l‟Orientamento non solo dell‟Istituto Omnicomprensivo ma anche della Direzione Didattica e della Scuola dell‟Infanzia paritaria di Atessa. Dopo la condivisione del progetto generale, teso non solo e non tanto ad elaborare una progettualità di riferimento, ma soprattutto a stabilire percorsi comuni entro i quali far camminare i discenti dal loro ingresso nella Scuola dell‟Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di secondo grado, sono stati creati dei gruppi di lavoro divisi per ambiti disciplinari. Questi gruppi, con stretto riferimento alle Indicazioni nazionali fornite dal Ministero, hanno elaborato dei curricoli tenendo conto di obiettivi di apprendimento e di traguardi per lo sviluppo delle competenze. Il lavoro è stato condiviso e approvato dai singoli Istituti ed è stato allegato al Piano dell‟offerta formativa di ciascuna scuola, di cui costituisce parte integrante. I docenti, nelle loro programmazioni disciplinari e di classe o di sezione, hanno tenuto conto delle linee guida elaborate nel documento del Curricolo Verticale dell‟Istituto. Il “Curricolo verticale” è stato opportunamente rivisitato ed integrato dai docenti dei vari ordini di scuola, secondo gli ambiti disciplinari di appartenenza e alle normative vigenti. In particolare, oltre alle modifiche relative a tali ambiti, esso è stato integrato con uno specifico progetto di “Cittadinanza e Costituzione”, il cui insegnamento, previsto dall‟articolo 1 del Decreto Legge n. 137/2008, convertito con modificazioni dalla Legge n. 169/2008, è inserito nell‟area disciplinare storico-geografica ed è obbligatorio a partire dall‟anno scolastico 2010/2011. Il curriculo verticale elaborato dall‟Istituto costituisce parte integrante del POF. E‟ stata, altresì, avviata, all‟interno della rete ”formarsi facendo” che vede coinvolte le istituzioni di Tornareccio, Palena, Quadri e Paglieta, una sperimentazione ricerca che si concluderà nel corrente anno scolastico. 56 FINALITÀ E COMPETENZE COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FINALITÀ La conquista e l‟organizzazione dell‟autonomia La capacità di esprimere emozioni attraverso la corporeità La crescita e la valorizzazione della persona umana La capacità di lavorare in gruppo per la realizzazione di un compito L‟elevazione del livello di educazione La formazione dell‟uomo, del cittadino, del lavoratore Il potenziamento della capacità di ciascuno e di tutti di partecipare ai valori delle diverse culture, della convivenza sociale e del lavoro contribuendo anche al loro sviluppo La rimozione delle cause che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona umana L‟organizzazione programmatica degli interventi educativi tale che rispettino i principi dell‟unità e dell‟orientamento. COMPETENZE L‟acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base L‟apprendimento di nuovi mezzi espressivi Il potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento L‟educazione ai principi fondamentali della convivenza civile Il raggiungimento della consapevolezza che la diversità è occasione per apprendere Il consolidamento dei saperi di base Lo sviluppo delle competenze e delle capacità individuali. 57 SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell‟Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni d‟età e si contraddistingue principalmente come ambiente d‟apprendimento educativo e significativo in un quadro di pieno riconoscimento della dignità infantile. La nostra scuola, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale che rappresenta ciò che lo studente a 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere il ragazzo e il cittadino che ci si attende da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione, utilizza il seguente percorso educativo, delineato nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell‟Infanzia. Finalità istituzionali promuovere lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia della competenza e della cittadinanza sviluppare l‟identità per imparare a conoscersi, a stare bene con se stessi e sentirsi sicuri nell‟affrontare esperienze nuove in contesti diversi sviluppare l‟autonomia per avere fiducia nelle proprie capacità, realizzare le attività senza scoraggiarsi, esprimere le proprie emozioni, esplorare e conoscere la realtà, comprendere le regole della vita quotidiana sviluppare la competenza per imparare, riflettere sulle proprie esperienze e saperle rielaborare sviluppare il senso della cittadinanza per poter scoprire gli altri ed entrare in relazione con loro attraverso il confronto, il rispetto, la condivisione di regole sociali. (dalle Indicazioni Nazionali) Finalità azione educativa I principi fondamentali ai quali si ispira l‟attività di tutte scuole del Circolo trovano fondamento in quelli esplicitati dalle Indicazioni, in particolare creare le condizioni favorevoli atte a promuovere lo sviluppo integrale ed armonico del bambino tenendo conto: delle reali e personali esigenze dei propri bisogni dei propri ritmi dei propri tempi di crescita Oltre al curricolo di base, esplicitato nelle Indicazioni nazionali attraverso i seguenti ambiti formativi: 1. il sé e l‟altro (il vivere insieme) 2. il corpo e il movimento (identità-autonomia-salute) 3. linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte e musica) 4. i discorsi e le parole (comunicazione) 5. la conoscenza del mondo (ordine, misura, tempo, natura) Le scuole dell‟Istituto propongono percorsi e una molteplicità di esperienze formative volte ad incrementare le conoscenze del bambino affinché sia in grado di fruire in modo critico di tutto quello che la realtà naturale, sociale presenta ed offre. ATTIVITÀ LABORATORIALI Laboratorio creativo: rappresentare la realtà, le conoscenze e i propri vissuti in modo originale e fantastico. Laboratorio espressivo: (grafico pittorico, manipolativo, costruttivo, drammatico teatrale): favorire l‟acquisizione di tecniche strumentali di comunicazione non verbale. Laboratorio linguistico: contribuire allo sviluppo del linguaggio, al suo arricchimento ed al pieno utilizzo in situazione reale/fantastica. 58 Laboratorio delle lingue straniere: avvicinare i bambini alla scoperta di altri modi di esprimersi e di comunicare. Laboratorio motorio: acquisire la consapevolezza della propria realtà corporea e porsi in relazione con gli altri, lo spazio, gli oggetti. Laboratorio multimediale: stimolare la curiosità del bambino e favorire un primo approccio gradevole e divertente alle nuove tecnologie. Laboratorio scientifico: avviare i bambini ad affrontare realtà problematiche,ad esplorare il mondo e i propri strumenti di indagine scientifica. PROGETTI Accoglienza Continuità verticale e orizzontale (scuola e famiglie) Progetto “Lu paese mè” Gioco divertimento e atletica Campi di esperienza ed obiettivi di apprendimento per i bambini dell’ultimo anno IL SÉ E L’ALTRO Esprimere le proprie emozioni Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con adulti e coetanei Riconoscere e rispettare il punto di vista dell‟altro Condividere un progetto comune e contribuire alla sua realizzazione Acquisire il senso di appartenenza Accettare e condividere semplici regole Rafforzare la fiducia in se stessi Collaborare con i compagni Accettare le diversità (disabilità fisiche, differenze etniche…) Conoscere realtà lontane dalla propria per confrontare situazioni IL CORPO IN MOVIMENTO Eseguire percorsi 59 Localizzare collocare se stessi,persone e oggetti in situazioni spaziali Muoversi con destrezza in uno spazio Conoscere e distinguere le varie parti del corpo Avere cura della propria persona Adottare strategie per la soluzione di problemi Discriminare e verbalizzare le sensazioni Esprimere le emozioni attraverso il corpo Accrescere la fiducia nelle proprie possibilità Riconoscere,riprodurre il corpo in modo completo Riconoscere,riprodurre il corpo nelle diverse posizioni spaziali LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE Comunicare, esprimere emozioni sfruttando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente Esprimersi attraverso la pittura e utilizzare diverse tecniche espressive Esprimersi attraverso il disegno,la pittura e altre attività manipolative Saper discriminare e qualificare gli stati emotivi suscitati dall‟ascolto di brani musicali Inventare storie,esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione I DISCORSI E LE PAROLE Esprimere verbalmente stati d‟animo,emozioni Pronunciare correttamente le parole e apprenderne di nuove Parlare, descrivere, raccontare e dialogare Associare la comunicazione verbale alla produzione d‟immagini Ascoltare fiabe, racconti, brevi esposizioni Verbalizzare le proprie conoscenze ed esperienze usando termini appropriati Riferire esperienze ed avvenimenti secondo l‟esatta successione temporale LA CONOSCENZA DEL MONDO Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale Scoprire e rispettare l‟ambiente naturale circostante Osservare,manipolare e descrivere gli oggetti utilizzando le proprietà percettive dei sensi Sapersi orientare nello spazio e nel tempo Scoprire relazioni causa-effetto 60 Riconoscere fenomeni legati alla stagione Confrontare a colpo d‟occhio le quantità Scegliere il percorso più idoneo per risolvere un problema Intervenire in modo opportuno nelle conversazioni Classificare, seriare e raggruppare SCUOLA PRIMARIA Attraverso l‟analisi dei documenti relativi alla riforma e, in particolare, alle “ Nuove Indicazioni per il Curricolo” emanate dal MIUR, si evidenzia la costituzione di un iter progettuale caratterizzato da elementi innovativi. L’organizzazione del Curricolo nella Scuola Primaria prevede una progettazione didattica degli apprendimenti strutturati e orientati progressivamente ai saperi disciplinari. Le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un‟affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l‟unitarietà del loro insegnamento. Iter progettuale per le unità di apprendimento Le Unità di apprendimento bimestrale sono state strutturata in MACRO e MICRO UDA: le Macro UDA strutturate per classi parallele sono state suddivise in Competenze generali e Competenze disciplinari. Le Micro Uda, scaturite dalle Macro, riguardano le singole classi e comprendono: Nuclei fondanti Conoscenze e abilità Contenuti e attività Verifiche in itinere e finali La valutazione precede (accertamento prerequisiti), accompagna (valutazione in itinere) e segue (valutazione bimestrale e quadrimestrale) i percorsi curricolari, secondo quanto stabilito dalla normativa e dal gruppo “Valutazione” dell‟Istituto. 61 Traguardi di sviluppo delle competenze al termine Scuola Primaria (dalle Nuove Indicazioni Nazionali e dal Curricolo Verticale dell‟Istituto) Lingua Italiana L‟allievo: - Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione - Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. - Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le – informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. - Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l‟apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell‟esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. - Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l‟infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. - Scrive testi corretti nell‟ortografia, chiari e coerenti, legati all‟esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. - Capisce e utilizza nell‟uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. - Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. - È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). - Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all‟organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Lingua Inglese L‟alunno: - Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. - Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. - Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall‟insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. - Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. Storia L‟alunno: - riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. - Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l‟importanza del patrimonio artistico e culturale. - Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. 62 - Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. - Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. - Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. - Usa carte geo-storiche, anche con l‟ausilio di strumenti informatici. - Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. - Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. - Comprende aspetti fondamentali del passato dell‟Italia dal paleolitico alla fine dell‟impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità Geografia L‟alunno: - Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. - Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. - Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). - Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) - Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. - Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall‟uomo sul paesaggio naturale. - Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza Matematica L‟alunno : - Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. 63 - - Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella vita quotidiana. 64 SCUOLA SECONDARIA DI Gli obiettivi PRIMO GRADO generali del processo formativo sono: Favorire l‟educazione integrale della persona Prendere coscienza della propria identità e procedere alla costruzione di un progetto di vita personale Maturare gradualmente il distacco dal proprio contesto immediato per proiettarsi in un ambiente allargato che va dalla società al villaggio globale Porsi in modo critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne Mettersi in relazione con soggetti “diversi” da sé Dimostrarsi disponibili all‟ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione e alla solidarietà Rispettare codici e regolamenti stabiliti Rispettare l‟ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo Interiorizzare i valori di libertà e uguaglianza Padroneggiare le conoscenze e le abilità delle diverse discipline. Il percorso progettuale concordato e tracciato dai docenti della Scuola Secondaria di primo grado segue anch‟esso le Nuove Indicazioni della riforma sul curricolo nelle fasi già esposte per la Scuola dell‟Infanzia e per la Scuola Primaria. 65 Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola Secondaria di primo grado (desunti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo e rielaborate nel Curricolo Verticale) Si riportano di seguito alcuni degli obiettivi tratti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo per le classi del biennio e per quelle del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado. ITALIANO – APPROFONDIMENTO in materie letterarie 1 2 3 4 5 Comprendere testi d‟uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti e schemi, tabelle, testi di sintesi vari. Comprendere ed interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi, narrativi, descrittivi, regolativi, ecc.). Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi, poetici, regolativi, informativi, testi d‟uso. Svolgere progetti tematici e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito. Approfondire gli aspetti strutturali della lingua italiana. LINGUA INGLESE 1 2 3 4 5 6 Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana dando e chiedendo informazioni/ Interagire in conversazioni concernenti situazioni note. Usare un lessico adeguato e strutture e funzioni comunicative appropriate. Identificare informazioni specifiche in testi semi-autentici/autentici di diversa natura Produrre messaggi e testi orali e scritti usando un registro adeguato. Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura anglosassone e operare confronti con la propria. Relazionare su aspetti della civiltà anglosassone . SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE 1 2 3 4 5 6 Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana. Interagire in semplici conversazioni concernenti situazioni note. Leggere e comprendere brevi testi d‟uso e semplici descrizioni. Produrre semplici e chiari messaggi/testi orali e scritti utilizzando il lessico conosciuto. Usare strutture e funzioni linguistiche in modo pertinente . Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi. STORIA 1 2 3 4 5 6 Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare. Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di interpretazione storica. Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti. Scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale. Acquisire la consapevolezza di essere portatore di diritti e doveri. Comprendere che i diritti umani sono una conquista da difendere e rispettare. GEOGRAFIA 1 2 3 Orientarsi sul terreno con l‟uso della carta topografica, della pianta, della bussola. Riconoscere le trasformazioni apportate dall‟uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini. Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio per conoscere e comprendere la 66 4 sua organizzazione. Individuare aspetti e problemi dell‟interazione uomo-ambiente nel tempo. MATEMATICA 1 2 3 4 5 6 Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo. Riconoscere relazioni, applicare proprietà, sviluppare procedimenti. Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l‟obiettivo da conseguire . Individuare i procedimenti risolutivi di un problema e verificarne i risultati. Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione. Comprendere e utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche. SCIENZE 1 2 3 4 5 Conoscere fatti, fenomeni e proprietà. Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti. Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni. Formulare e valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure. Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini scientifici. TECNOLOGIA 1 2 3 4 Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali nelle loro procedure costruttive. Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con il supporto di mezzi tecnologici. Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame. Costruire bozzetti o modelli riferiti ad oggetti d‟uso comune. MUSICA 1 2 3 4 Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani ritmici e melodici. Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti strumentali. Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura (musicali, grafici, verbali, ecc.). Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva. ARTE E IMMAGINE 1 2 3 4 Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l‟uso di tecniche e materiali diversi. Individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nel campo dell‟arte e della pubblicità. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 2 3 Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione. Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la componente comunicativa e quella estetica. Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate. 67 4 Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione – benessere. RELIGIONE CATTOLICA 1 2 3 4 Riconoscere le dimensioni fondamentali dell‟esperienza di fede di alcuni personaggi biblici. Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita. Individuare nelle testimonianze di vita evangelica scelte di libertà per un proprio progetto di vita. Motivare le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Comportamento di lavoro Impegno Eseguire con regolarità il proprio lavoro Eseguire con motivazione ed interesse il proprio lavoro Saper affrontare le difficoltà Portare a termine il lavoro assegnato. Attenzione Saper prestare attenzione. Capacità di organizzazione del lavoro Saper procurarsi e predisporre gli strumenti del lavoro Saper ordinare le fasi di lavoro Saper affrontare una situazione di lavoro. Responsabilità nel lavoro Tener conto delle indicazioni e dei suggerimenti degli insegnanti Saper assolvere agli incarichi di fiducia Saper individuare le cause dei propri risultati scolastici Intervenire in modo pertinente e produttivo. Comportamento sociale Integrazione sociale Avere una giusta percezione di sé e degli altri Sapersi comportare verso gli altri con generosità, rispetto, collaborazione, apprezzamento e lealtà Saper affrontare con serenità le relazioni sociali, le situazioni nuove, le situazioni difficili, le situazioni conflittuali Saper rispettare le regole che la comunità si dà per garantire il rispetto dei diritti di ciascun individuo e la possibilità per ognuno di adempiere in pieno ai propri doveri. 68 OBIETTIVI COMUNI DELL’AREA COGNITIVA Educazione alla comunicazione 1 2 3 Conoscere gli elementi specifici delle discipline Comprendere ed usare i linguaggi specifici Produrre correttamente lavori orali, scritti e grafici. Sviluppo del senso estetico e della creatività 1 2 3 4 5 Utilizzare il linguaggio in maniera creativa Conoscere le tecniche utili a sviluppare la creatività Padroneggiare le tecniche utili a sviluppare la creatività Tradurre in linguaggio grafico le conoscenze, le osservazioni e le emozioni Conoscere le proprie potenzialità creative. Capacità di osservazione, analisi e sintesi 1 2 3 Saper osservare fatti, fenomeni, testi Saper analizzare fatti, fenomeni, testi Saper ricomporre fatti, fenomeni, testi. Conoscenza, comprensione, rispetto dell’ambiente, del proprio corpo, delle regole della comunità civile 1 2 3 Comprendere il rapporto uomo-ambiente Saper individuare i problemi personali e quelli sociali Saper assumere comportamenti finalizzati al mantenimento della salute di se stessi e degli altri ed alla salvaguardia dell‟ambiente. Conoscenza di sé e della realtà circostante 1 2 3 4 Saper individuare i propri interessi e le proprie difficoltà Conoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti Saper esprimere riflessioni, opinioni e valutazioni; Saper indagare sulle attività lavorative e sui percorsi formativi presenti nel proprio territorio. 69 SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO FINALITÁ E OBIETTIVI L‟Istituto con l‟apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l‟adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. FINALITA’ FORMATIVE Il progetto di studio e di vita, del nostro Istituto attribuirà massima importanza all‟attività didattica curriculare, in quanto essenziale alla formazione culturale e all‟acquisizione degli strumenti del sapere. Infatti, esso si propone di: formare il cittadino, promuovendone il senso di responsabilità, l‟impegno personale, la partecipazione e la condivisione del progetto formativo; fornire all‟allievo una solida formazione di base in termini di conoscenze, competenze ed abilità per permettergli di proseguire con successo gli studi universitari o di inserirsi adeguatamente nel modo del lavoro; aiutarlo ad acquisire un metodo di studio personale e ad organizzare il proprio lavoro, sollecitarlo ad un apprendimento continuo in vista del costante aggiornamento al quale sarà chiamato nella futura carriera lavorativa; educarlo all‟interculturalità e ad una visione globale del mondo. Le attività aggiuntive extracurriculari, complementari ed integrative serviranno ad ampliare interessi, a sviluppare attitudini personali, a sollecitare la motivazione, a creare senso d‟appartenenza al mondo della scuola. COMPETENZE DEL BIENNIO ( COMPETENZE VARIE DA CONSEGUIRE) CRITERI IMPARARE AD IMPARARE 1. Raccogliere le informazioni INDICATORI (indicare con I Q e II Q gli indicatori da valutare a fine di ciascun quadrimestre) 1.a Sceglie ed utilizza varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione. 1. b Utilizza i consigli dell‟ insegnante. 2.a Gestisce 2. iOrganizzare tempi a disposizione2.a Gestisce i tempi a disposizione l‟apprendimento 2.b Sceglie opportune strategie di 2.b Sceglie opportune strategie di studio 2.c Acquisisce/consolida un prop 2.c Acquisisce/consolida un proprio metodo di studio e di lavoro . PROGETTARE 1. Pianificare il percorso 1.a Utilizza le conoscenze apprese per attivare percorsi significativi. 70 1.b Organizza il lavoro tenendo presenti vincoli e materiali a disposizione. 1.c Definisce strategie di azione per operare. COMUNICARE 2. Revisionare 2.a Individua errori e punti critici. 2.b Apporta correzioni e modifiche. 1.Comprendere (ascolto-lettura) 1.a Decodifica messaggi di diverso genere: colloquiale, letterario, tecnico e scientifico; 1.b Decodifica correttamente consegne date scritte e orali; 1.c Riconosce diverse tipologie di testo; 1.d Attribuisce la giusta funzione a ciascuna tipologia testuale; 1.e Decodifica linguaggi diversi: verbale, matematico, scientifico, simbolico, tecnico; 1.f Contestualizza linguaggi diversi 1.g Individua i punti centrali di una esposizione orale; 2. Rappresentare (parlato-scrittura) COLLABORARE E PARTECIPARE 2.a Utilizza coerentemente i diversi linguaggi; 2.b Sceglie le diverse tipologie testuali tenendo presente il destinatario; 2.c Conosce i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei, informatici e multimediali); 2.d Utilizza i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei, informatici e multimediali); 2.e Attiva i diversi supporti per la comunicazione al fine di esprimere le proprie conoscenze. 1. Interagire in gruppo 1.a Interviene congruamente nel discorso; 1.b Esprime il proprio punto di vista; 1.c Accetta i diversi punti di vista. 1.d Valorizza le proprie ed altrui capacità 1.e Gestisce le emozioni e la conflittualità. 2. Partecipare 2.a Collabora all‟apprendimento comune. 2.b Contribuisce alla realizzazione delle attività collettive. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE 1. Essere autonomo 2. Essere responsabile RISOLVERE PROBLEMI 1. Saper affrontare situazioni problematiche 1.a Conosce le regole e i limiti della società scolastica. 1.b Conosce i propri doveri. 1.c Rispetta i propri doveri. 1.d Rispetta le regole della società scolastica. 1.e Rispetta i propri pari. 1.f Rispetta le figure istituzionali. 1.g Fa valere i propri diritti e i propri bisogni nell‟ambito della vita sociale. 1.h Riconosce i diritti e i bisogni altrui. 2.a Si inserisce in modo consapevole ed attivo nella vita sociale scolastica. 2.b Rispetta gli impegni assunti. 1.a Individua un problema; 1.b Raccoglie dati; 1.c Riconosce e individua fonti e risorse disponibili; 1.d valuta e seleziona i dati; 71 INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 1. Individuare collegamenti 2. Rappresenta collegamenti e relazioni 1. Acquisire ACQUISIRE ED l‟informazione INTERPRETARE L’INFORMAZIONE 2. Interpretare l‟informazione 1.e Valuta i diversi aspetti di un problema dato; 1.f Costruisce e verifica ipotesi a partire da modelli dati; 1.g Costruisce e verifica ipotesi autonomamente; 1.h Utilizza coerentemente contenuti e metodi delle diverse discipline; 1.i Propone soluzioni. 1.a Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo. 1.b Individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. 2.a Rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e ne tempo. 2.b Rappresenta analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. 2.c Elabora argomentazioni coerenti. 1.a Individua i canali attraverso cui reperire l‟informazione. 1.b Acquisisce l‟informazione da vari ambiti e strumenti comunicativi. 2.a Distingue fatti da opinioni. 2.b Valuta l‟attendibilità e l‟utilità dell‟informazione. 2.c Valuta la spendibilità dell‟informazione. 72 OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO Obiettivi socio – affettivi e di relazione Costituire gruppi di lavoro (centrati sul compito) come espressione di un‟azienda complessa di pianificazione, svolgimento del compito e gestione delle relazioni Tale obiettivo presuppone: Partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo accettando ed esercitando il coordinamento la consapevolezza della diversificazione dei ruoli nella rete di relazione e dell‟emergenza della leadership la promozione dell‟integrazione come dinamica tra uguaglianza e differenza nonché come equilibrio tra bisogni individuali e di gruppo che genera capacità di collaborazione tramite: partecipazione attiva produzione di relazioni di fiducia e di affidamento alle idee degli altri come competizione di ipotesi di soluzione di problemi flessibilità negoziazione di obiettivi, metodi, ruoli, leadership condivisione delle decisioni Obiettivi cognitivi ed operativi 1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e compresi dall'alunno). 2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all‟alunno di utilizzare le conoscenze acquisite): a. competenze linguistiche b. competenze comunicative c. competenze espressive d. competenze logiche e. competenze operative 3. Acquisizione di capacità: a. capacità di analisi b. capacità di sintesi c. capacità di rielaborazione d. capacità di autonomia di giudizio DIDATTICA E FORMAZIONE La programmazione didattica nasce dalla necessità di raccordare le indicazioni dei programmi ministeriali e gli orientamenti educativi con la realtà pratica dell'insegnamento e i bisogni socio-culturali degli allievi. 73 Scuola primaria di primo grado GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DEI COMPORTAMENTI DEGLI ALUNNI Poiché dall‟anno scolastico 2008/09, in ottemperanza della legge Gelmini, la valutazione è espressa in decimi, l‟Istituto ha approntato una tabella in riferimento al comportamento sociale degli alunni, al fine di uniformare la valutazione del comportamento in tutta la scuola, secondo i parametri di seguito riportati. I docenti hanno concordato di attribuire il voto massimo di 10 solo per evidenziare le eccellenze nell‟ambito del comportamento e delle conoscenze disciplinari del processo-percorso formativo. Atteggiamenti e comportamenti osservabili 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 1. 2. 3. 4. 5. Non rispetta orari e/o impegni presi. Utilizza un linguaggio scurrile e gesti scorretti. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e spesso disturba le lezioni, ostacolando il dialogo educativo. Interviene nelle discussioni in modo poco pertinente con modalità inopportune, non rispettando il proprio turno. Spesso non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di azioni di danneggiamento (mostra un comportamento poco controllato – non ha acquisito un adeguato autocontrollo). Non si relaziona in modo positivo con compagni e con adulti Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. Sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo carico, provvedimenti disciplinari. Spesso non osserva orari e/o impegni presi. Spesso utilizza un linguaggio non idoneo, gesti poco corretti e non adeguati alla circostanza. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e sovente svolge azioni di disturbo che compromettono l‟attenzione generale. Non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di isolate azioni di danneggiamento ((talvolta mostra un comportamento poco controllato). Si relaziona in modo poco collaborativo con compagni e con adulti. Episodicamente non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. Sono presenti, a suo carico, note disciplinari nel registro di classe. 6. 7. Non sempre rispetta orari e/o impegni presi. Episodicamente utilizza un linguaggio non corretto. Partecipa alle attività proposte, dimostrando un‟attenzione discontinua. Interviene nelle discussioni in modo pertinente. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…) Si relaziona in modo corretto con compagni e con adulti. Non assicura rapporti leali in tutti i contesti. 1. 2. 3. 4. Osserva orari e impegni presi. Utilizza un linguaggio corretto. Partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione. Interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità. voti 5 6 7 74 5. 6. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. Rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…) 7. Si relaziona in modo collaborativo con compagni e con adulti. 1. 2. 3. 4. 5. Osserva con puntualità orari e impegni presi. Utilizza un linguaggio sempre corretto. Partecipa con attenzione alle lezioni, mostrando un interesse costante. Interviene nelle discussioni in modo personale e costruttivo. Rispetta sempre le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…) Si relaziona sempre in modo positivo con compagni e con adulti, rispettando i ruoli di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. 6. 7. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Osserva con senso di responsabilità orari e impegni presi. Utilizza un linguaggio sempre corretto. Partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento. Interviene nelle discussioni stabilendo ponti logici e arricchendo in modo originale e costruttivo le conversazioni Rispetta in ogni situazione le consegne, i regolamenti e i beni comuni, (materiali, arredi, attrezzature, spazi, ambiente…). Si relaziona con maturità in ogni contesto con compagni e con adulti rispettando i ruoli di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune. È profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle varie attività. 8 9 10 75 GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI PER LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI SI TERRÀ CONTO DEI SEGUENTI DESCRITTORI: 1. 2. 3. 4. 5. COMPRENSIONE CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI METODO DI LAVORO CAPACITÀ LOGICHE PRODUZIONE COMPRENSIONE 10/10 COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON INTUIZIONE, PRONTEZZA, SICUREZZA E CORRETTEZZA 9/10 COMPRENDE I VARI MESSAGGI IN MODO IMMEDIATO, CORRETTO E COMPLETO 8/10 COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON CHIAREZZA E FACILITÀ 7/10 COMPRENDE I VARI MESSAGGI CON UNA CERTA FACILITÀ 6/10 COMPRENDE IL SENSO GLOBALE DEI VARI MESSAGGI 5/10 RIVELA INCERTEZZE NELLA COMPRENSIONE DEI VARI MESSAGGI 4/10 INCONTRA MOLTE DIFFICOLTÀ NELLA COMPRENSIONE DEI VARI MESSAGGI CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI 10/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA CHIARA, COMPLETA ED APPROFONDITA; UTILIZZA CON SICUREZZA E IN MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI 9/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA COMPLETA, AMPIA E SICURA; UTILIZZA IN MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI 8/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA COMPLETA; UTILIZZA CORRETTAMENTE I LINGUAGGI SPECIFICI 7/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA APPREZZABILE, SODDISFACENTE, ABBASTANZA COMPLETA E/MA NON SEMPRE SICURA; GENERALMENTE UTILIZZA IN MODO APPROPRIATO I LINGUAGGI SPECIFICI 6/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE/ SUFFICIENTE/ ACCETTABILE; UTILIZZA UN LESSICO SEMPLICE 5/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA INSUFFICIENTE, INSICURA, INCERTA, PARZIALE, LIMITATA 4/10 EVIDENZIA UNA CONOSCENZA INADEGUATA, FRAMMENTARIA, LACUNOSA, GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 76 METODO DI LAVORO (USA, OPERA, APPLICA STRUMENTI, TECNICHE, PROCEDIMENTI, REGOLE, CONOSCENZE…) 10/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO EFFICACE E PERSONALE IN SITUAZIONI NUOVE E COMPLESSE 9/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO EFFICACE, SICURO IN SITUAZIONI CONOSCIUTE ANCHE COMPLESSE 8/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO IN MODO CORRETTO, ADEGUATO 7/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO ABBASTANZA CORRETTO, QUASI SEMPRE CORRETTO 6/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO ACCETTABILE IN SITUAZIONI SEMPLICI, EVIDENZIANDO SUFFICIENTI CAPACITÀ ORGANIZZATIVE (ACCETTABILE) 5/10 APPLICA UN METODO DI LAVORO IN MODO INCERTO, SCORRETTO, LACUNOSO, PARZIALE 4/10 NON HA ACQUISITO UN ADEGUATO METODO DI LAVORO; EVIDENZIA SCARSE CAPACITÀ ORGANIZZATIVE; NON SA ESEGUIRE IN MODO AUTONOMO SEMPLICI CONSEGNE CAPACITÀ LOGICHE 10/10 RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO ORGANICO E CRITICO, ESPRIMENDO CON PRONTEZZA SIGNIFICATIVI GIUDIZI E VALUTAZIONI PERSONALI EVIDENZIA OTTIME CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI 9/10 RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO ORGANICO, ESPRIMENDO APPROPRIATE VALUTAZIONI PERSONALI EVIDENZIA PIÙ CHE BUONE CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI 8/10 RIELABORA GLI ARGOMENTI IN MODO VALIDO ESPRIMENDO A VOLTE VALUTAZIONI PERSONALI E MOTIVATE EVIDENZIA BUONE CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI DI STUDIO, ANCHE IN CONTESTI DIVERSI 7/10 RIELABORA GLI ARGOMENTI POCO COMPLESSI E, IN ALCUNE SITUAZIONI, ESPRIME GIUDIZI PERTINENTI EVIDENZIA SUFFICIENTI CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA GLI ARGOMENTI DI STUDIO 6/10 SINTETIZZA SEMPLICI ARGOMENTI, ESPRIMENDO A VOLTE OPINIONI PERTINENTI 5/10 ESPRIME RARAMENTE (IN MODO CONFUSO) GIUDIZI PERSONALI 4/10 EVIDENZIA DIFFICOLTÀ AD ESPRIMERE VALUTAZIONI PERSONALI 77 PRODUZIONE 10/10 PRODUCE ELABORATI PIENAMENTE RISPONDENTI COMPLETI , PRECISI, RICCHI, CORRETTI E ORIGINALI ALLA CONSEGNA, 9/10 PRODUCE ELABORATI PIENAMENTE RISPONDENTI SIGNIFICATIVI, PRECISI, AMPI, CORRETTI E ORIGINALI ALLA CONSEGNA, 8/10 PRODUCE ELABORATI RISPONDENTI ALLA CONSEGNA, COMPLETI, PRECISI, AMPI E CORRETTI 7/10 PRODUCE ELABORATI RISPONDENTI ABBASTANZA CORRETTI 6/10 PRODUCE ELABORATI NON SEMPRE CORRETTI E NON SEMPRE RISPONDENTI ALLA CONSEGNA 5/10 PRODUCE ELABORATI CON L‟AIUTO DI SCHEMI DI RIFERIMENTO E DOMANDE GUIDA 4/10 EVIDENZIA DIFFICOLTÀ NELLA PRODUZIONE ANCHE DI SEMPLICI ELABORATI ALLA CONSEGNA, LINEARI E GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI con bisogni educativi speciali Nella tabella seguente, ciascun voto è stato declinato sotto un duplice aspetto: quello relativo alle conoscenze dell'allievo e alle sue capacità/abilità e quello riguardante l'area della identità personale/maturazione globale, che riassume, in modo estremamente sintetico, le caratteristiche attitudinali dell'alunno, riferite in particolar modo all' area della socialità e della relazionalità. VOTO ESPRESSO IN DECIMI CORNICE VALUTATIVA CINQUE Conoscenze minime disciplinari raggiunte in modo parziale; abilità pregresse modeste; identità personale adeguata. SEI Conoscenze disciplinari di base strutturate in modo accettabile; maturazione globale essenziale. SETTE Competenze disciplinari consolidate; maturazione globale adeguata. OTTO Competenze disciplinari ed interdisciplinari coerenti e funzionali; maturazione globale consapevole. NOVE Competenze meta-apprenditive significative e approfondite; maturazione globale organica ed efficace. DIECI Padronanza delle competenze completa e critica; maturazione globale elevata. 78 SCHEDA DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE Scuola Primaria Valutazione dell’alunno La valutazione del processo formativo dell‟alunno viene collocata dai docenti al centro dei problemi di apprendimento-insegnamento. La sua funzione non è tanto quella di limitarsi a fotografare la situazione iniziale o di percorso del bambino, quanto di intervenire su di essa per modificare comportamenti non desiderabili e promuovere quelli più pertinenti. In tal modo il percorso valutativo coincide con la valorizzazione del potenziale posseduto dall‟alunno ed è funzionale allo sviluppo delle sue prestazioni scolastiche intese come acquisizione e applicazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, come sviluppo di competenze personali. Il processo di valutazione è articolato in: VALUTAZIONE INIZIALE Costituisce un‟analisi preventiva dei prerequisiti posseduti dall‟alunno ed ha anche lo scopo di effettuare una ricognizione delle conoscenze che l‟allievo possiede all‟inizio di un determinato itinerario di studi. VALUTAZIONE DI PRODOTTO . È il compito di valutazione più complesso e significativo perché permette di effettuare un consuntivo del livello di competenza raggiunto dagli alunni per rilevare se l‟apprendimento ha prodotto una maturazione in termini personali e sociali, oltre che culturali. VALUTAZIONE DI PROCESSO O DI PERCORSO Ha lo scopo di fornire informazione continua e analitica circa il modo in cui ogni alunno procede nell‟itinerario di apprendimento. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE informa se le conoscenze e abilità , oltre ad essere state apprese e rielaborate , sono utilizzate in contesti concreti e problematici, anche non scolastici. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO In base alla L. 30 OTTOBRE 2008 n°169, che prevede la sostituzione del giudizio sintetico con il voto in decimi, il Collegio ha elaborato una tabella per assegnare un valore decimale ad una valutazione che mantiene criteri qualitativi e descrittivi. Concordemente si è deciso di assegnare un significato al voto, affinché un “sette o un otto”comunichi , per quanto possibile in modo univoco, le stesse informazioni. Per rilevare l‟acquisizione delle conoscenze fondamentali della disciplina si utilizzerà la seguente tassonomia: VOTO TASSONOMIA DEGLI APPRENDIMENTI 5 L‟alunno dimostra di possedere conoscenze frammentarie ed abilità carenti, metodo di lavoro da acquisire 6 L‟alunno dimostra di possedere conoscenze e abilità appena sufficienti, impegno discontinuo, difficoltà nel metodo di studio 79 7 L‟alunno dimostra di avere conoscenze ed abilità sufficienti, necessitano a volte di chiarimenti; impegno sufficiente, metodo da migliorare 8 L‟alunno possiede conoscenze e abilità acquisite in modo soddisfacente, impegno buono, metodo di studio e di lavoro da affinare L‟alunno dimostra di possedere una sicura conoscenza dei contenuti e una piena padronanza delle procedure. L‟alunno dimostra di possedere abilità sicure, conoscenze pienamente acquisite, impegno regolare, metodo di studio e di lavoro produttivo 9 10 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DI LIVELLI DI COMPETENZA Al termine di un percorso didattico, per una comunicazione degli esiti di apprendimento che risulti univoca, chiara ed utile, sia alle famiglie che agli alunni, la valutazione finale sarà effettuata utilizzando la seguente tassonomia condivisa: VOTO 5 LIVELLI DI COMPETENZA conoscenza insufficiente di dati fatti e termini disciplinari. conoscenze essenziali dei dati, fatti e termini disciplinari 6 acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali delle discipline 7 8 9 10 capacità appreso capacità abilità capacità appreso capacità appreso capacità abilità capacità appreso di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto di elaborare in modo personale, creativo e originale quanto ha di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto Nella scala numerica individuata si è deciso di partire dal 5 fino a giungere al 10 per potenziare nell‟alunno lo sviluppo sereno e propositivo, poiché una votazione inferiore al 5 nella scuola primaria può influire negativamente sui processi di motivazione incidendo: sulla formazione della propria identità sulla percezione e fiducia nelle proprie capacità sulla stima dei compagni ed adulti sulle scelte future. CRITERI PER L’ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO RELATIVO AL COMPORTAMENTO Per la valutazione del comportante si farà riferimento ai seguenti criteri: 1. rispetto delle persone, degli ambienti, delle strutture 2. rispetto delle regole 80 3. 4. 5. 6. 7. partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche disponibilità ad apprendere relazioni positive costanza nell‟impegno rispetto delle regole e partecipazione dietro sollecitazione GIUDIZIO OTTIMO DISTINTO SODDISFACENTE BUONO SUFFICIENTE DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 6 Rispetto pieno dei punti 1, 2 Rispetto parziale del punto 1, 2 Rispetto parziale del punto 7 VERIFICA Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni. Nello svolgimento delle prove di verifica e nelle relative annotazioni si farà riferimento fondamentalmente ai seguenti criteri: annotazione degli esiti registrati con riferimento alle competenze disciplinari o, secondo le decisioni del docente, a specifici obiettivi di apprendimento complessivamente non meno di tre registrazioni per disciplina, per quadrimestre, ricavate da prove orali o scritte, grafiche operative o di altro tipo le registrazioni dovranno essere distribuite nell‟arco temporale del quadrimestre tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale. Alunni Stranieri Per la valutazione degli alunni stranieri ci si attiene ai seguenti parametri indicati nell‟articolo 11 dello schema di regolamento per la valutazione degli alunni: conoscenza della lingua italiana considerazione del livello di partenza dell‟alunno processo di conoscenza motivazione impegno potenzialità di apprendimento. Non è possibile, pertanto, far riferimento a obiettivi standard che ignorino: gli adattamenti dei programmi per i singoli alunni le storie personali scolastiche le sue potenzialità Alunni con bisogni educativi speciali Gli alunni diversamente abili e quelli con Disturbo Specifico dell‟Apprendimento di ogni ordine e grado dell‟Istituto vengono valutati in base ad attività previste nel PDP e nel PEI e ai progressi registrati. INDICATORI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ITALIANO Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente 81 Leggere e comprendere testi di tipo diverso Produrre e rielaborare testi scritti Riconoscere la struttura della lingua e arricchire il lessico. INGLESE Ascoltare e comprendere semplici messaggi Leggere e comprendere brevi testi Saper sostenere una facile conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio Conoscere e confrontare la propria cultura con quella inglese. STORIA Orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi Conoscere, ricostruire e confrontare eventi e trasformazioni storiche Ricostruire quadri di civiltà individuando relazioni anche con il territorio Ricavare conoscenze da fonti. GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici con l‟uso di carte e rappresentazioni Individuare problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. MATEMATICA Riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto Operare con figure geometriche, grandezze, misure Utilizzare semplici messaggi logici, statistici e informatici per rappresentare relazioni e stati. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico Progettare e realizzare esperienze concrete e operative Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali prodotte dall‟uomo. TECNOLOGIA Osservare, descrivere e conoscere oggetti e strumenti del mondo tecnologico Progettare e realizzare esperienze concrete e operative Conoscere ed usare i termini del linguaggio specifico. MUSICA Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali Esprimersi con il canto e semplici strumenti. ARTE E IMMAGINE Produrre messaggi con l‟uso di linguaggi e materiali diversi, elaborandoli creativamente Leggere e comprendere immagini di diverso tipo Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali e ambientali. SCIENZE MOTORIE SPORTIVE Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse 82 Partecipare alle attività di gioco sport, rispettandone le regole. Forme di comunicazione A scadenza quadrimestrale, la copia integrale del documento di valutazione viene adeguatamente illustrata e consegnata dai docenti alle famiglie degli alunni con lo scopo di: fornire informazioni riguardanti il processo formativo degli alunni comunicare i livelli di competenza raggiunti favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati. Valutazione e autoanalisi Per una valutazione complessiva del processo di insegnamento-apprendimento degli alunni e della qualità dell‟offerta formativa del Circolo, ci si avvarrà delle direttive che prevedono l‟effettuazione di verifiche periodiche, affidate all‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI), mediante l‟utilizzo di test somministrati in un‟unica data. All‟interno della realizzazione del P.O.F. l‟autoanalisi si colloca al vertice dei problemi di gestionesupervisione del sistema scuola, ed è intesa come motore-supporto del cambiamento-miglioramento dell‟organizzazione scolastica. Nel nostro Istituto la funzione fondamentale della valutazione si identifica con una attenta analisi del processo di natura eminentemente regolativa di “eventi”, messi in relazione: politiche scolastiche, decisioni programmate e coerenti, interventi operativi. I parametri a cui si farà riferimento per valutare il livello di efficienza- efficacia del P.O.F. saranno i seguenti: o livello di partecipazione degli alunni alle varie attività curricolari ed extracurricolari o gli elementi di conoscenza acquisiti durante i processi di verifica-valutazione degli alunni e del sistema scuola o livello di partecipazione dei genitori o funzionalità dell‟orario, delle attrezzature e degli spazi o rispetto delle scadenze, tempestività e chiarezza delle decisioni a livello collegiale, modulare, individuale o rapporti con le famiglie o analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e i risultati raggiunti. Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati: autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di collegio docenti e di consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l‟accettazione dell‟organizzazione didattica incontro con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto esiti delle indagini condotte dall‟INVALSI nell‟ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema di istruzione. I risultati complessivi della valutazione saranno comunicati ai soggetti esterni coinvolti nelle attività scolastiche quale momento di rendicontazione degli investimenti realizzati in termini di risorse e servizi nella scuola. 83 INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI PERIODICHE del rendimento scolastico nelle diverse discipline e del comportamento SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – classi prime, seconde e terze ITALIANO Comprendere, analizzare, interpretare ed esporre diverse tipologie testuali (orali e scritte). Produrre testi diversi, corretti, coerenti e coesi. Selezionare e rielaborare informazioni, esperienze ed argomenti di studio. Riconoscere e analizzare le strutture linguistiche. APPROFONDIMENTO in materie letterarie Potenziare le abilità di base e analizzare gli aspetti strutturali della lingua italiana. INGLESE Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e non dando e chiedendo informazioni. Usare un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate. Identificare informazioni specifiche in testi noti e non. Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura anglosassone e operare confronti con la propria. SECONDA LINGUA COMUNITARIA (Francese / Spagnolo) Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana. Leggere e comprendere brevi testi d‟uso e semplici descrizioni. Produrre brevi testi scritti e orali, utilizzando il lessico noto. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi. STORIA Conoscere gli argomenti trattati. Rielaborare e organizzare le conoscenze. Confrontare quadri storici di civiltà studiate, anche in rapporto al presente. Conoscere ed usare la terminologia specifica. Conoscere le principali norme della vita sociale nel rispetto dei diritti dell‟uomo e del cittadino. rispetto dei diritti dell‟uomo e del cittadino GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio, usando gli strumenti propri della disciplina. Analizzare ed essere consapevoli delle caratteristiche di un territorio e degli organi che lo governano. Conoscere ed usare la terminologia specifica. MATEMATICA Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo. Conoscere relazioni, applicare proprietà, sviluppare procedimenti. Individuare dati e procedimenti risolutivi di un problema. Comprendere e utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche. SCIENZE Conoscere fatti, fenomeni e proprietà. Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni. Formulare e valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure. Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini scientifici. 84 TECNOLOGIA Conoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali. Rappresentare graficamente un oggetto con il supporto di mezzi tecnologici. Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di un oggetto o alimento. Costruire bozzetti o modelli riferiti ad oggetti d‟uso comune. MUSICA Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani ritmici e melodici. Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti strumentali. Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura (musicali, grafici, verbali, ecc.). Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva. ARTE E IMMAGINE Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l‟uso di tecniche e materiali diversi. Individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nel campo dell‟arte e della pubblicità. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione. Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la componente comunicativa e quella estetica. Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate. Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico- alimentazionebenessere. RELIGIONE CATTOLICA Conoscenza dei contenuti essenziali della religione. Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi. Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti. Comprensione ed uso del linguaggio specifico. COMPORTAMENTO Osservare orari e impegni presi. Utilizzare un linguaggio corretto. Partecipare alle attività proposte con adeguata attenzione. Intervenire nelle discussioni, nei tempi e nei modi stabiliti. Rispettare le consegne, i regolamenti e i beni comuni. Relazionarsi in modo collaborativo con i compagni e con gli adulti. Essere leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni Scrutini finali La valutazione finale degli alunni di scuola secondaria di primo grado è disciplinata dall‟art. 11 del decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 169/2008. Per l‟ammissione alla classe successiva e all‟esame finale del ciclo sono richiesti: la frequenza di almeno tre quarti dell‟orario annuale, salvo particolari deroghe deliberate dal Collegio un voto non inferiore a sei decimi per il comportamento e per ciascuna disciplina. Pertanto l‟alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà ammesso alla classe successiva salvo che non ricorrano le condizioni di cui all‟art. 13, c. 9, della O.M. 85 21.5.20015e fatte salve le delibere del consiglio di classe. E‟ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà di derogare a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici). Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l‟alunno non ha conseguito la sufficienza- riterranno che non siano stati raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle varie materie e che nella partecipazione alla vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi che possano concorrere a determinare una valutazione complessiva positiva. Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato: a) una insufficienza grave e tre insufficienze lievi b) voto di comportamento inferiore a 6 decimi. Ogni Consiglio di Classe, attenendosi alla normativa vigente, si riserva comunque di valutare caso per caso eventuali ripetenze di alunni che presentano risultati negativi. Nel caso di promozione di alunni che presentino, all‟atto dello scrutinio, alcune lacune, la scheda di valutazione sarà affiancata da un documento esplicativo, elaborato dal Gruppo di Valutazione, con l‟elenco delle discipline in cui sono evidenziate le carenze da recuperare. Gli alunni che avranno ricevuto tale segnalazione in fase di giudizio finale, sosterranno una prova per accertare l‟avvenuto recupero effettuato durante i mesi di sospensione delle attività didattiche. Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale. INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI del rendimento scolastico e del comportamento SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA INDICATORI Non rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; Non è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; Non è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti; Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; Non è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. E‟ parzialmente e/o superficialmente rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole, delle consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari; E‟ parzialmente e/o superficialmente corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; E‟ parzialmente e/o superficialmente attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti; E‟ parzialmente e/o superficialmente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; VOTI Da 1 a 5 6 5 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell‟inizio delle lezioni dell‟anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. 86 E‟ parzialmente e/o superficialmente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. Episodicamente NON è rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole, delle consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari; Episodicamente NON è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; Episodicamente NON è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti; leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; Episodicamente NON è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; Episodicamente NON è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. Ha quasi sempre rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; E‟ quasi sempre corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; E‟ quasi sempre attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti; E‟ quasi sempre leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; E‟ quasi sempre disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. Rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; E‟ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; E‟ attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti; E‟ leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; E‟ disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. Ha pieno rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; E‟ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell‟utilizzo dei media; E‟ molto attento/a al comportamento, al linguaggio, all‟utilizzo dei media; E‟ profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni; E‟ pienamente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare. 7 8 9 10 SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPETENZA • Imparare ad imparare • Progettare DESCRITTORE organizza il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. elabora e realizza progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e LIVELLO ESPERTO VOTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 87 • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile: • Risolvere problemi realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti o comprende messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresenta eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d‟animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). interagisce in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all‟apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. sa inserirsi in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. affronta situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 88 tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. individua e rappresenta, • Individuare collegamenti e relazioni elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisisce ed interpreta • Acquisire ed criticamente interpretare l'informazione ricevuta nei diversi l’informazione ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l‟attendibilità e l‟utilità, distinguendo fatti e opinioni. INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 ESPERTO 10-9 ADEGUATO 8-7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE 4-5 89 VERIFICA E VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione costituisce un momento essenziale dell‟attività didattica anche, e soprattutto, in vista della crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a: progettare il futuro della programmazione, indicare le linee direttrici su cui impostare il lavoro didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle situazioni reali; raccogliere informazioni e dati circa le prestazioni offerte dagli studenti e avere sotto controllo il livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo; promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale. Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di consapevolezza, l‟alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o superare ostacoli nel suo percorso formativo. Tipologia di valutazione La verifica è attuata dai docenti in modo trasparente per controllare il livello di conoscenze, di capacità e competenze acquisite dagli allievi. Si distingue in tre momenti: la verifica diagnostica ha lo scopo di accertare il possesso dei pre-requisiti inerenti le conoscenze, le abilità e le competenze minime richieste per raggiungere gli obiettivi didattici programmati nella classe di appartenenza ed ha lo scopo di effettuare interventi mirati al loro eventuale recupero. la verifica formativa rappresenta il momento fondamentale della progettazione didattica. Si pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e permette al docente di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di accertare in itinere il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei tempi di apprendimento previsti. La verifica formativa è inoltre utile per organizzare l'attività di recupero. la verifica sommativa ha lo scopo di classificare gli allievi. Tutti gli strumenti di verifica conosciuti sono validi per i docenti che faranno ricorso a verifiche strutturate, prove semi-strutturate e prove non strutturate. Modalità di verifica: le valutazioni saranno scritte, orali e pratiche ; le prove sommative dovranno essere almeno tre per lo scritto e due per l‟orale per ogni quadrimestre; prove strutturate, test, questionari scritti contribuiranno anche alla valutazione orale; le prove saranno opportunamente scaglionate e distribuite nel corso del quadrimestre per evitare, il più possibile, un sovraccarico per gli allievi; gli elaborati saranno riconsegnati entro 15 giorni dalla data di effettuazione, esplicitando il voto con un breve giudizio motivato. Criteri di valutazione In riferimento ai criteri generali individuati per omogeneizzare il più possibile i comportamenti e le deliberazioni finali dei diversi Consigli di Classe si è concordato di tener presenti: le tassonomie relative agli ambiti cognitivi e gli indicatori relativi agli aspetti socio – affettivi dell‟allievo; 90 il progresso rispetto alla situazione iniziale; l‟impegno e l‟applicazione; la partecipazione al dialogo educativo; il metodo e la capacità di organizzare, con una certa autonomia, lo studio; l‟esito dei corsi di recupero; il carattere unitario dei cicli (il biennio con funzione orientativa e formativa, il triennio maggiormente caratterizzante); la valenza culturale e professionale delle discipline; la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del profitto; la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del comportamento. Ogni Consiglio di Classe, coerentemente con quanto sopra indicato, rispetterà i seguenti parametri: il raggiungimento degli obiettivi formativi formulati nel piano di programmazione annuale; gli standard minimi di livello cognitivo fissati nelle riunioni per materie; gli esiti di un congruo numero di verifiche (almeno 3 prove scritte e 2 orali per ogni quadrimestre); la scala di valutazione concordata in sede di Collegio Docenti. Scrutini finali Il Consiglio di classe, ascoltata la proposta di voto formulata dall‟insegnante o dagli insegnanti delle materie nelle quali il profitto risulta non sufficiente, sarà tenuto a: esaminare il giudizio motivato che accompagna la proposta di voto; valutare i risultati dei corsi integrativi frequentati; valutare la frequenza e la partecipazione ad attività integrative organizzate dalla scuola. Ai fini della validità dell‟anno scolastico, per la valutazione dello studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti delle lezioni. Pertanto l‟alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà ammesso alla classe successiva (per gli alunni di quinta: agli esami di Stato) salvo che non ricorrano le condizioni di cui all‟art. 13, c. 9, della O.M. 21.5.20016e fatte salve le delibere del Collegio e del consiglio di classe. E‟ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà di derogare a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici). Le assenze inferiori a cinque giorni, se giustificate con certificato medico contestualmente al primo giorno di rientro, non saranno conteggiate ai fini del calcolo per la validità dell‟anno scolastico. Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l‟alunno non ha conseguito la sufficienza e tenuto conto di quanto specificato al precedente punto 1- riterranno che non siano stati raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle varie materie e che nella partecipazione alla vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi che possano concorrere a determinare una valutazione complessiva positiva. Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato: c) tre insufficienze gravi; d) due gravi e due lievi; e) una grave e tre lievi; 6 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell‟inizio delle lezioni dell‟anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. 91 f) cinque lievi; g) voto di comportamento inferiore a 6 decimi. Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale. Saranno ammessi all’esame di stato gli alunni che avranno riportato una votazione non inferiore a 6 decimi in ciascuna disciplina (compresa la condotta/comportamento). Il voto di comportamento/condotta inferiore a sei decimi nello scrutinio di giugno implica la non promozione alla classe successiva. La promozione conseguita a settembre implica l‟attribuzione del punteggio minimo del credito scolastico, della banda di oscillazione della tabella ministeriale relativa alla media dei voti. CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Il credito scolastico è un punteggio che esprime la valutazione del livello di preparazione complessiva raggiunta dallo studente al termine dell‟anno scolastico, considerando anche l‟assiduità della frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo. Il punteggio viene assegnato per un totale massimo di 25 punti nei tre anni, sulla base dei voti al termine di ciascuno degli ultimi tre anni del corso di studi. Il rapporto tra media dei voti e credito è fissato rigidamente da una tabella ministeriale che, all‟interno della media dei voti, presenta bande di oscillazione da un punteggio minimo ad uno massimo. Per l‟attribuzione del punteggio minimo o massimo si tiene conto anche di eventuali crediti formativi posseduti dall‟alunno. Questi crediti si possono acquisire tramite esperienze, individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione con proprio decreto, che siano qualificate, certificate, fatte al di fuori della scuola e dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di studi frequentato, in termini di approfondimento o di ampliamento dei contenuti tematici previsti dal curricolo. I documenti che certificano le attività lavorative devono indicare l‟ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza oppure le disposizioni normative che escludano l‟obbligo del versamento. Infine, le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all‟estero debbono essere convalidate dall‟autorità diplomatica o consolare7.Si precisa che la documentazione fornita dall'alunno può risalire fino e non oltre i due anni precedenti; pertanto non saranno accettati certificati datati tre o più anni prima della consegna e che non siano chiari e completa a norma di legge. 7 I consigli di classe procederanno alla valutazione dei crediti formativi sulla base dei seguenti parametri ed indicazioni: a) il punteggio complessivo si ottiene sommando i singoli crediti; il punteggio massimo attribuibile al credito formativo è di punti 1; b) il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi relativi ai crediti scolastici e a quelli formativi va arrotondato per eccesso, se la parte decimale è maggiore o uguale a 5, per difetto se la parte decimale è inferiore a 5; c) se il punteggio complessivo arrotondato risulta maggiore del limite superiore assegnato alla banda di oscillazione, il credito scolastico è pari al limite superiore della banda, fermo restando il limite massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili; Stage Esperienze lavorative Corsi di formazione Corsi di informatica (ECDL ecc.) Certificazione in lingua straniera Altri crediti formativi: Patentino di Arbitro, esami conservatorio, concorsi culturali, attività sportive agonistiche riconosciute dalle federazioni sportive nazionali ecc.) 92 Si darà altresì la priorità alle attività svolte e documentate all'interno dell'Istituto quali: PET, ECDL, STAGE AZIENDALI, etc.. Per quanto riguarda le attività sportive, i certificati devono far riferimento ad attività sportiva agonistica. Per le attività musicali si riconosceranno attestati relativi alla frequenza del Conservatorio CREDITO SCOLASTICO ( CANDIDATI INTERNI) Credito scolastico – Punti Media dei 8 voti 1° anno 2° anno 3° anno M=6 3-4 3-4 4-5 6< M ≤7 4-5 4-5 5-6 7< M ≤8 5-6 5-6 6-7 8< M ≤9 6-7 6-7 7-8 9< M ≤10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del II ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l‟attribuzione di unico voto secondo l‟ordinamento vigente . Sempre ai fini dell‟ammissione alla classe successiva e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del II ciclo di istruzione , il voto di comportamento non può essere inferiore a 6/10. Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l‟attribuzione di un unico voto secondo l‟ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico Il credito scolastico, da attribuire nell‟ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l‟assiduità della frequenza scolastica, l‟interesse e l‟impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per gli alunni con giudizio sospeso sarà attribuito il punteggio minimo dalla banda di oscillazione indicato nella tabella. CRITERI DI VALUTAZIONE GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE CAPACITA’ VOTO IN DECIMI Comunica in modo proprio, efficace ed articolato. Affronta autonomamente Complete, Organizza in modo autonomo anche compiti complessi, 9 – 10 coordinate, ampliate le conoscenze, stabilisce applicando le conoscenze e con approfondimenti relazioni tra ambiti le procedure in modo Ottimo/eccellente autonomi pluridisciplinari, documenta e corretto e creativo analizza il proprio lavoro in modo critico, cerca soluzioni CONOSCENZE 93 Complete, approfondite coordinate Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e e le procedure, pur con qualche incertezza in nuovi contesti Esegue correttamente compiti semplici ; sa Complete, ma non applicare i contenuti e le approfondite procedure anche in compiti più complessi pur con alcune incertezze adeguate per situazioni nuove. Comunica in modo chiaro ed appropriato. In modo autonomo sa organizzare e analizzare le conoscenze acquisite ; compie anche alcuni collegamenti e sa valutare in modo abbastanza personale. Comunica in modo adeguato, anche se semplice. Non ha piena autonomia, ma è un diligente ed affidabile esecutore ; coglie gli aspetti essenziali, ma incontra difficoltà nei collegamenti. Se aiutato effettua valutazioni parziali e non approfondite. Esegue semplici compiti Complessivamente senza errori sostanziali ; accettabili, ma non affronta compiti più estese e/o profonde complessi con incertezza Comunica in modo semplice e non del tutto adeguato. Coglie gli aspetti fondamentali, ma le sue analisi sono lacunose Superficiali, incerte e non del tutto Applica le conoscenze complete minime senza commettere gravi errori, ma talvolta con imprecisione Comunica in modo non sempre coerente e appropriato. Analizza con difficoltà temi, questioni e problemi. Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze e sulla loro base effettua semplici valutazioni. 8 Buono 7 Discreto 6 Sufficiente 5 Mediocre Comunica in modo stentato ed improprio Riesce ad applicare le conoscenze in compiti Frammentarie e semplici, ma commette piuttosto superficiali errori anche gravi nell‟esecuzione. Non riesce ad applicare le Molto scarse e conoscenze neppure in gravemente lacunose compiti semplici. 4 Ha difficoltà a cogliere i concetti e le relazioni Gravemente insufficiente essenziali, quindi le analisi e sintesi sono parziali ed imprecise. Soltanto se guidato e sollecitato, effettua qualche semplice valutazione. Comunica in modo molto stentato, con errori che talora 3 oscurano il significato. 94 Nessuna Nessuna Non sa effettuare le analisi e le sintesi più elementari. Comunica in modo stentato con errori che oscurano il significato. Non riesce ad applicare neppure le più elementari conoscenze. Assolutamente insufficiente 1-2 Molto negativo . ALLEGATI Allegati 1: Schede nn. 1-7 Struttura organizzativa Schede nn. 8-25 Progetti Allegato 2: Programmazioni didattiche di ciascun Consiglio di Classe Allegato 3: Regolamento d‟Istituto Allegato 4: Regolamento di disciplina Allegato 5: Patto educativo di corresponsabilità 95 Scheda n. 1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Per la migliore realizzazione del servizio educativo, ogni istituzione scolastica è dotata di una Struttura.Organizzativa al fine di garantire ai cittadini il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione. Nella scuola operano: il Dirigente Scolastico, con compiti di Direzione e Coordinamento di tutte le attività d‟Istituto, affiancato dai Docenti Collaboratori, con il compito di coadiuvare il Dirigente nella gestione e organizzazione dell‟Istituto; il Direttore Amministrativo, con compiti di coordinamento dei servizi generali ed amministrativo - contabili. AREA DOCENTE Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello Stato, ai docenti è garantita la libertà d'insegnamento. L'esercizio di tale libertà è inteso a promuovere la piena formazione della personalità degli alunni e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno di essi, nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni stessi. La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale e si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. I docenti, elaborano, attuano e verificano, relativamente agli aspetti pedagogico - didattici, il piano dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento. I docenti sono impegnati nelle attività curricolari di insegnamento per l'orario di cattedra e sono tenuti alle attività di programmazione, di progettazione, di preparazione e correzione delle prove, ai rapporti individuali con le famiglie. I docenti devono, altresì, essere disponibili per attività didattiche integrative e per il supporto educativo e formativo ai giovani. L'orario di servizio dei docenti è quello stabilito dal C.C.N.L.; inoltre il docente è tenuto a trovarsi in aula 5 minuti prima dell'inizio della prima ora di lezione e ad assistere all‟uscita degli alunni. COLLEGIO DEI DOCENTI Organo collegiale responsabile dell'impostazione didattico - educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio d‟Istituto Il Collegio dei docenti è la sede istituzionale per: l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (POF); le deliberazioni su: programmazione educativa, adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare, iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri; la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni; l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe e scelta dei sussidi didattici; l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole; la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica; le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni; lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in collaborazione con gli specialisti; i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e all‟ambiente; l'elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di istituto; l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti; l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al POF. 96 COLLEGIO DOCENTI Preside Prof.ssa Carta Rosina Dirigente scolastico Carbonetti Liliana, D’Ippolito Daniela, De Francesco Maria Assunta, Di Docenti Infanzia Falco Anna Silvana, Di Camillo Laura, Di Marsilio Giuseppina, Di Mele Carmela, Di Pomponio Antonella, Fattore Chiara Gemma, Felice Anna Maria, Finocchio Ivana, Iezzi Paola, La Penna Maria, Liberatore Anna, Naccarella Elena, Pesce Maria Istria, Piergiovanni Rosalina, Pinella Carla, Renzi Antonella, Sciubba Maria Rosaria, Tano Maria Rita, Tucci Domenica, Vincenti Amalia Angelucci Maria, Bomba Filomena, Buongiorno Rosa, Carozza Docenti Primaria Giuseppina, Castellano Maria Grazia, Cavorso Maria Antonietta, Cicchitti Anna, Cislaghi Anna Maria, Colonna Patrizia, D’Alonzo Maria elena, D’Auria Teresa, De Cesare Nicoletta, De Laurentiis Maria Domenica, Di Fazio Carmelina, Di Francesco Assunta, Di Giuseppe Piera, Di Nanno Elisabetta, Di Natale Serena, Di Nella Maria Rosa, Di Pasquale Ida, Di Toro Filomena, Franceschini Ines, Giangiordano Milena, Giarrocco Nicolina, Giovannangelo valentina, Giuliani Manuela, Giuliante Giovanna, Liberatore Maria Pia, Mariotti Maura, Marrone Angelica, Medoro Anna Maria, Moretta Anita, Naccarella Elena, Palucci Maria Pia, Pecorelli Emanuela, Pellicciotti Maria Cristina, Petrulli Rossi Giovanna, Piaggione Paola, Ranalli Fiorina, Ranalli Paola, Rosato Carla, Sabatano elena, Sabia Santina, Sulpizio Camilla Antonietta, Tenaglia Maria Elena, Tobianchi Anna Maria, Travaglini Maria, Vanelli Maria Donata, Varrenti Manuela Attanasio Francesca, Barducci carolina, Cecco D’Ortona Felicetta, Ciccarelli Elena, Cirigliano Alessandro, Cocco Pinelli Antonio, D’Ortona Docenti secondaria primo grado Domenico, Di Filippo Simona, Di Giulio Katia, Di Rocco Gabriella, Falasca Katia, Gallucci Mery, Di Iorio Vincenzo, Gamberale Anna Maria, Giangiulio Angela Anna, Giovannelli Gianluca, Grappasonno Rita, Iachini Sara, Leone Maria Grazia, Lizzi Ersilia, Longhi Giovanni, Lolli Layla, Menna Maria Domenica, Montefalcone Clara, Moschetta Marisa, Pasquini Rosanna, Pili Claudia, Renzetti Monica, Rucci Anna, Tano Sara, Tozzi Raffaella, Tucci Rosanna, Tullio Lorenzo, Vitelli Guido, Zizi Antonio Altorio Antonio, Aquilano Maria Grazia, Carunchio Maria Lucia, Docenti secondaria di Castelfranco Pia, Cericola Marilena, Chialà Vitantonio, Cinquina Maria secondo grado Pia, D’Alicarnasso Gabriele, D’Antonio Raffaello, D’Ercole Patrizio, De Grandis Carmela, De Luca Roberta, De Palma Nicoletta, De Simone Fiorella, Di Battista Stefania, Di Ghionno Luana, Di Paolo Silvia, Di Pretoro Maria Rita, Fidelibus Adele, Gheno Rossana, Girardi Adriana, Guglielmi Fulvio, Iacovelli Francesco, Impicciatore Luigi, Lannutti Marianna, Lisanti Rosa Maria, Marongiu Francesca, Menna Mariangela, Musacchio Maria Luisa, Orioli Stefano, Pachioli Vincenzo, Pesci Carla, Picciotti Anna, Polidori Concetta, Polidoro Irma, Rosati Giampaolo, Rossi franca Anna, Talone Graziella, Verna Barbara, Vitelli Tommaso 97 Scheda n. 3 CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe è l‟organo collegiale che elabora la programmazione educativa e didattica della classe e ne verifica l‟attuazione in sintonia con le linee del Piano dell‟offerta formativa. E' composto da tutti i docenti della classe e da due rappresentanti degli alunni e dei genitori, eletti annualmente. E‟ la sede per: formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; realizzare il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari; adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni; agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti; pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua competenza. All‟inizio dell‟anno scolastico, il Dirigente nomina i coordinatori e i segretari dei rispettivi Consigli di classe a soprintendere a tutte le attività delegate al suddetto organo collegiale. Compiti del coordinatore: coordinamento di tutte le attività della classe; conduzione dei consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico; cura della elaborazione della programmazione annuale in sede di Consiglio di classe; cura della stesura del documento di presentazione agli esami per le classi quinte; gestione del rapporto con i genitori degli alunni della classe. COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI. Il Comitato valuta, alla fine del periodo di prova, il servizio degli insegnanti allo scopo della loro conferma in ruolo. A tal uopo discute con l'insegnante una relazione sulle esperienze fatte e sul corso di formazione frequentato; il Comitato, sulla base di tale relazione e di altri elementi di valutazione forniti dal Dirigente Scolastico, esprime il proprio parere. Scheda n. 6 ORGANISMI GESTIONALI, DECISIONALI E DI CONTROLLO Per gli Omnicomprensivi non è previsto il Consiglio d‟Istituto. Viene nominato il Commissario straordinario ad acta, individuato per l‟anno scolastico 2014/2015 nella persona della Dottoressa Costanza Cavaliere, Dirigente Scolastico presso l‟Istituto Superiore “A. Marino” di Casoli. 98 Scheda n. 1 AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI C. C. N. L. 26/05/99 e Contratto Integrativo Nazionale del 31/08/99 Direttore dei servizi generali ed amministrativi. Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l‟organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza autonomamente l‟attività del personale ATA nell‟ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell‟ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l‟orario d‟obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell‟ambito delle istituzioni scolastiche. Assistente Amministrativo. Esegue attività lavorative richiedenti specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure con l‟utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Ha autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo-contabili della istituzione scolastica ed educativa nell‟ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il responsabile amministrativo coadiuvandolo nelle attività e sostituendolo nei casi di assenza. Ha competenza diretta della tenuta dell‟archivio e del protocollo. Ha rapporti con l‟utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. Nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di magazzino è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza. In relazione alla introduzione di nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative specifiche di formazione e aggiornamento. Può essere addetto ai servizi di biblioteca e al controllo delle relative giacenze, nonché dello stato di conservazione del materiale librario. Può svolgere: attività di coordinamento di più addetti inseriti in settori o aree omogenee; attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di iniziative didattiche decise dagli organi collegiali. Collaboratore scolastico. Esegue, nell‟ambito di specifiche istruzioni con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione professionale non specialistica. E‟ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all‟orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza sugli alunni, compresa l‟ordinaria vigilanza e l‟assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell‟accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all‟interno e nell‟uscita da esse, nonché nell‟uso dei servizi igienici e nella cura dell‟igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art‟ 46. 99 PROGETTI ATTUATI NEI VARI ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA Accoglienza “A SCUOLA, TUTTI INSIEME” Premessa Scopo del progetto è quello di favorire l‟inserimento dei bambini nella vita della scuola, agevolarli nelle prime relazioni con i coetanei e con gli adulti, costruire un clima positivo ed accogliente, attraverso l‟accettazione di regole condivise, indispensabili per una serena e pacifica convivenza civile. Finalità Favorire l‟inserimento attivo e positivo del bambino alla vita della scuola. Obiettivi Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza, di identità, di appartenenza; Superare le difficoltà e le paure del distacco; Essere disponibili a creare rapporti di amicizia; Stabilire relazioni positive con coetanei e adulti; Condividere semplici regole di vita comunitaria. Destinatari Tutte le classi della scuola dell‟infanzia Tempi Settembre/Ottobre (periodo intensivo) In itinere Docenti coinvolti Tutte le insegnanti Responsabile del progetto: Ins. Fattore Chiara Gemma 100 La Strada e i segnali Premessa Destinato ai bambini di cinque anni, tale progetto mira ad educare il bambino alla legalità per promuovere una nuova cultura di educazione stradale. Le attività prevedono uscite sul territorio, attività manipolative, grafico-pittoriche e l‟eventuale intervento dei Vigili Urbani e dell‟Arma dei Carabinieri, che offriranno la loro testimonianza. Finalità Capacità di riconoscere i segnali stradali più comuni e di conoscere i comportamenti da adottare sulla strada. Obiettivi Conoscere semplici concetti topologici; Conoscere il ruolo del vigile; Conoscere semplici comportamenti da tenere sulla strada; Riconoscere semplici segnali stradali; Distinguere i comportamenti scorretti e quelli corretti; Saper ricostruire un percorso stradale. Destinatari Tutti i bambini frequentanti l‟ultimo anno (cinque anni). Tempi Aprile/maggio 2015 Docenti coinvolti Tutti i docenti delle scuole dell‟infanzia dell‟omnicomprensivo. Responsabile del progetto: Ins. Pesce Maria Istria 101 ENGLISH IS FUNNY Premessa Oggi viviamo in una società sempre più multietnica e multiculturale, dove emerge il bisogno educativo di conoscere una seconda lingua come l‟inglese, tenendo conto però delle reali esigenze e curiosità di ogni bambino. Proporre un percorso di apprendimento di lingua inglese nella scuola dell‟infanzia significa offrire ai bambini occasioni di esperienze che li motivino, li coinvolgano affettivamente, li sollecitano ad esprimersi e a comunicare in questa nuova lingua. Le attività progettuali saranno presentate con modalità ludiche affinchè possa risultare piacevo Finalità Favorire un primo approccio alla lingua inglese sollecitando l‟interesse dei bambini Obiettivi Avvicinare i bambini alla scoperta di un altro codice linguistico; Sollecitare la curiosità e l‟interesse per la lingua inglese; Ascoltare e comprendere semplici frasi; Costruirsi un primo lessico relativo alla lingua inglese. Metodologia L‟approccio metodologico si baserà sempre sulla valorizzazione del gioco come risorsa per motivare i bambini e stimolare la loro partecipazione. Le modalità di lavoro prevedono l‟utilizzo di materiale cartaceo e audio, attività grafico – pittoriche, l‟uso di puppets che faranno da tramite tra l‟insegnante ed il gruppo dei bambini, attività mimiche e giochi di movimento, flashcards, ascolto e ripetizione di filastrocche e canzoncine. Destinatari I bambini che frequentano l‟ultimo anno della scuola dell‟infanzia. Strumenti di verifica La verifica sarà attuata con attività orali di tipo funzionale e attraverso schede strutturate Tempi Il progetto sarà attuato da gennaio a maggio con frequenza settimanale per un totale di 20 ore. Docenti coinvolti I docenti delle scuole dell‟infanzia Responsabile del progetto: Ins. Carmela Di Mele 102 SCUOLA PRIMARIA : MONTE SAN SILVESTRO “IO E TE, INSIEME PER…” Premessa Tale progetto, destinato a tutti gli alunni del plesso, è finalizzato a sviluppare la cultura del rispetto e del valore di ogni essere umano, la coscienza di essere “altri” rispetto a culture e situazioni diverse, l‟importanza della comunicazione e lo spirito della solidarietà. Momento culminante sarà la Festa della Solidarietà, realizzata da tutti i bambini coinvolti nel progetto Finalità Sviluppare la cultura del rispetto e la consapevolezza della dignità e del valore di ogni essere umano, favorendo nei ragazzi la consapevolezza di sé, la coscienza di essere “altri” rispetto a culture e situazioni diverse, l‟importanza della comunicazione e lo spirito di solidarietà. Obiettivi Rafforzare la propria identità individuale e di appartenenza non in contrapposizione ma in comunicazione con gli altri Sviluppare una coscienza critica aperta all‟accettazione, alla conoscenza e all‟accoglienza dell‟altro nel rispetto dei principi di libertà e uguaglianza Riconoscere e superare stereotipi, riconoscendo la relatività dei punti di vista e la necessità di saper cambiare il proprio Conoscere e rispettare l‟altro Conoscere culture e modi di vita diversi dai propri Conoscere le espressioni artistiche tipiche di culture diverse Saper leggere consapevolmente i messaggi socio – culturali di popoli ed etnie diversi ed interpretarli rapportandoli al proprio modo di essere persona e cittadino Conoscere le problematiche legate alla negazione dei diritti fondamentali dell‟uomo e le iniziative delle organizzazioni impegnate a cercare di risolverle Essere capace di convivere con gli altri accettandone le diversità e riconoscendo i diritti Sviluppare il senso di solidarietà Pervenire al superamento del concetto di razza ed acquisire il senso di appartenenza biologica ed etica all‟umanità. Contenuti I ragazzi saranno guidati in un percorso di conoscenza di chi è visto come “altro”, diverso, straniero. Saranno perciò proposti film, documentari, cd rom, testi in prosa e poesie, canti, testimonianze storiche, artistiche re musicali, giochi di ruolo, ma anche attività che stimolino la conoscenza e la comunicazione nell‟incontro con l‟altro. I ragazzi saranno anche indirizzati alla conoscenza della storia della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell‟Infanzia e alla comprensione del significato dei loro articoli. Per la realizzazione della festa della solidarietà ”Natale in allegria” programmata per il 13/12/2014 sono previste attività espressivo – motorie da svolgersi contemporaneamente in palestra (canti, poesie, balli). Nel corso della manifestazione sarà allestito il Mercatino della Solidarietà, il cui ricavato sarà devoluto ad organizzazioni umanitarie (sia locali che internazionali) stabilite dal Consiglio di Interclasse. Strumenti Sussidi audiovisivi e multimediali Destinatari I bambini che frequentano la scuola primaria Monte San Silvestro. Documentazione Il progetto prevede la divulgazione degli esiti in forma cartacea, in versione multimediale e attraverso uno spettacolo. Tempi Il progetto si svolgerà, prevalentemente nel corso del primo quadrimestre, anche se durante tutto il corso dell‟anno, saranno proposte attività volte alla conoscenza e al rispetto degli “altri diversi da sé”. Risorse umane coinvolte Tutti i docenti in servizio nel plesso, personale ATA, Esperti esterni Responsabile del progetto: Ins. Filomena Bomba 103 “IMPARO A LEGGERE, SCRIVERE E CONTARE” Finalità Favorire il processo di apprendimento e la comunicazione attraverso un rapporto individualizzato o in piccolo gruppo. Obiettivi Intervenire tempestivamente sulle lacune riscontrate in itinere, al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione di classe Accrescere la motivazione e stimolare l‟impegno. Contenuti Italiano Saper utilizzare la strumentalità di base della letto – scrittura Leggere parole, brevi frasi e semplici testi Scrivere parole, brevi frasi e semplici testi autonomamente. Matematica Associare quantità e numeri Leggere, scrivere, ordinare e confrontare i simboli numerici entro il 20 Usare i simboli appropriati Raggruppare in base diverse Eseguire semplici addizioni e sottrazioni Metodologia Attività individualizzate, lavoro cooperativo in coppia e a piccoli gruppi, strategie di tutoring. Strumenti Libri, esercizi, schede graduate in relazione ai bisogni degli alunni, materiale strutturato, giochi e attività su PC. Destinatari Alcuni alunni della classe prima in difficoltà di apprendimento. Tempi Primo e secondo quadrimestre (intero anno scolastico) Docenti coinvolti Il docente responsabile del progetto Responsabile del progetto: Ins. Emanuela Pecorelli 104 Le nuove tecnologie per l’inclusione Finalità La realizzazione del progetto sarà orientata a perseguire il miglioramento dell‟offerta formativa, della qualità dell‟azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi. Un‟azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di ciscun alunno permette di valorizzare le differenze per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l‟inserimento degli alunni all‟interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell‟autonomia nei suoi diversi aspetti. Le finalità specifiche del progetto in questione sono: Prevenire la dispersione scolastica, attraverso l‟organizzazione e il coordinamento di percorsi di accoglienza e di integrazione degli alunni BES, promuovendone il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli. Favorire la crescita delle motivazioni legate all‟apprendimento, sviluppando nel contempo, anche positivi sentimenti rispetto alla vita scolastica. Obiettivi Acquisire le abilità di base per l‟utilizzo del computer Migliorare i risultati di apprendimento per italiano e matematica, attraverso le attività proposte Sviluppare strategie per potenziare le abilità logiche degli alunni, attraverso giochi strutturati Migliorare l‟aspetto relazionale. Contenuti Le parti del computer; Usare il computer: procedura di accensione e spegnimento Le funzioni del programma Word e Paint I contenuti disciplinari legati al curriculo della classe terza. Metodi Metodologie scientifiche, oggettive: utilizzo delle moderne tecnologie quali strumenti didattici per favorire lo sviluppo di abilità e competenze, promuovere l‟integrazione / inclusione, aggirare ostacoli oggettivi, offrire conoscenze e garantire il successo formativo. Attività di ricerca/azione per la predisposizione di laboratori di recupero incentrati sulle difficoltà riscontrate e sulle competenze da rafforzare. Attività di riflessione collegiale, sia per quanto riguarda la stesura di Percorsi Educativi Personalizzati (PEP) in collaborazione con le famiglie coinvolte, sia per il monitoraggio degli alunni in difficoltà, l‟analisi dei fattori di rischio e gli screenings. Metodologie di tutoraggio e scambio dei ruoli. Destinatari Gli alunni della classe 3^A nelle ore curricolari in orario antimeridiano. Per la classe 3^B si prevedono 20 ore in orario extrascolastico. Tempi Il progetto sarà realizzato durante l‟ora di tecnologia settimanalmente. Gli alunni saranno suddivisi in due gruppi, di cui un gruppo lavorerà nel laboratorio d‟informatica e l‟altro in classe con i computer note book a disposizione. Seconda ipotesi di lavoro: il progetto coinvolgerà anche la classe parallela 3^ B in orario pomeridiano per 20 ore solo se la scuola riesce a disporre dei fondi necessari per lo svolgimento delle attività. Responsabile del progetto: Ins. Maria Rosa Di Nella 105 PROGETTO “Amico libro” Il progetto, che coinvolge le classi seconde, si pone diverse finalità: promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura; favorire l‟avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro; fornirgli le competenze necessarie per realizzare un rapporto creativo e costruttivo con il libro; educare all‟ascolto e alla comunicazione. Si prevedono: la lettura di libri della Biblioteca scolastica, la visita alla Biblioteca comunale, attività di manipolazione dei testi, realizzazione di elaborati scritti e graficopittorici, percorsi di animazione, drammatizzazione e allestimento di uno spettacolo teatrale conclusivo. PROGETTO “Gioco-Sport” (Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria) PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” (Vedi progetti verticali) PROGETTO CONTINUITA’ (Vedi progetti verticali) PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola” (Vedi progetti verticali) 106 RIONE SANTA MARIA Progetto lettura e solidarietà “Libri da ascoltare e leggere” Premessa I tempi moderni hanno condotto i bambini a non apprezzare il valore del libro e al disamore diffuso per la lettura, la scuola è il luogo privilegiato e speciale per promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità e amore per il libro e far emergere il bisogno e il piacere sia alla lettura che all‟ascolto. E‟ indispensabile che le motivazioni all‟ascolto si sviluppino su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la lettura del brano si trasformi in un momento creativo e coinvolgente. Sia la lettura che l‟ascolto dovranno essere una fonte di informazione che coinvolga la curiosità per la scoperta dei luoghi, degli avvenimenti in esso avvenuti, ma soprattutto sulla riflessione del bisogno di essere solidale con l‟altro e la scoperta dei primi diritti dei bambini. Finalità Stimolare e far nascere nell‟alunno l‟amore per la lettura. Favorire le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo – creativo con il libro. Educare alla comunicazione e all‟ascolto con gli altri. Di sviluppare nell‟alunno interesse e curiosità in ciò che lo circonda, quali sono i suoi diritti e i suoi doveri, attraverso un metodo di studio basato sulla ricerca. Formare la persona sotto l‟aspetto cognitivo, affettivo – relazionale e sociale con l‟aiuto anche dei sistemi multimediali. Obiettivi Far nascere e coltivare nei bambini e nelle bambine il piacere per la lettura. Educare l‟abitudine all‟ascolto e alla comunicazione con gli altri. Potenziare l‟esperienza del leggere e dell‟immaginario personale. Stimolare la capacità di formulare anticipazioni e supposizioni. Favorire gli scambi di idee tra ascoltatori e lettori. Favorire l‟acquisizione di capacità comunicative e di abilità tecniche. Sviluppare la capacità di rappresentare graficamente un contenuto seguendo una successione temporale. Essere consapevoli di essere titolari di diritti e doveri. Trasmettere il piacere all‟ascolto. Contenuti Lettura da parte dell‟insegnante di alcuni libri scelti per sviluppare nell‟alunno il rispetto e la solidarietà per l‟altro. Individuazione degli elementi principali di un racconto. Riproduzione grafico – pittorica del protagonista, dei personaggi principali e dell‟ambiente della storia. Organizzazione di lavori collettivi atti a favorire l‟autocontrollo, l‟aiuto reciproco e la propria responsabilità. Attività individuali o in piccoli gruppi basata sulla conversazione riflessione e attività ludica. Individuare i primi diritti che appartengono a tutti gli uomini. Metodologia Lettura da parte dell‟insegnante delle favole più belle di Esopo e di La Fontaine e di due libri “la Zuppa di sasso”, e Teodora e Draghetto” per ricavare elementi importanti per lo sviluppo della solidarietà tra gli alunni. Strumenti Oltre all‟utilizzo del libro si useranno anche opuscoli riguardanti la Dichiarazione dei diritti del bambino. Destinatari Alunni della scuola primaria classe IA / IB. Tempi Il progetto sarà sviluppato nel corso di tutto l‟ anno scolastico Docenti coinvolti Ins. Maria Pia Liberatore, ins. Maria Cristina Pellicciotti Responsabile del progetto: Ins. Maria Pia Liberatore 107 Progetto lettura “Saranno lettori” Premessa Il progetto Lettura trova le sue motivazioni fondamentali, soprattutto nella esigenza di recuperare il piacere della lettura nella civiltà delle immagini. La consuetudine con i libri nei bambini, non nasce spontanea, ma per stimoli indiretti, che con il tempo si alimenta e si consolida. Ma da dove possono venire gli stimoli, se non dall‟ambiente – casa, e in primo luogo dalla scuola? Se i bambini vivono in luoghi dove sono presenti libri, riviste, giornali, fumetti ed hanno l‟opportunità di toccarli, maneggiarli, sfogliarli, annusarli, guardare le immagini, sicuramente nascerà in loro la curiosità e poi l‟interesse per la lettura.Alcune esperienze su questo argomento sono naufragate, quando i libri di narrativa sono stati adoperati come pretesto per farci esercitazioni didattiche più o meno pretestuose. Ogni strumento va utilizzato per quello che può dare.Il libro di testo è uno strumento didattico con caratteristiche particolari e va utilizzato come tale, gli altri libri, invece vanno letti e danno quello che possono dare. Riuscire a sviluppare il gusto per la lettura, è un obiettivo ambizioso, realmente perseguibile se sostenuto dalla convinzione che l‟insegnante è il mediatore essenziale nella costruzione di un valido rapporto tra libri e piccoli lettori. Finalità Capacità di comunicare Capacità di lettura espressiva Capacità di ascolto Capacità di creare dialoghi, cambiare finali Capacità di raccontare Capacità di recitazione dialogata Capacità di lettura, comprensione, riflessione Avvio alla capacità di scelta Saper fruire del materiale librario per la ricerca storica, geografica, scientifica. Obiettivi Far nascere nell‟alunno il gusto e l‟amore per la narrazione orale e per la lettura. Soddisfare nell‟alunno il bisogno di crescere attraverso il coinvolgimento emotivo nell‟avventura, nella fantasia, nell‟azione. Recuperare il piacere della lettura nella civiltà delle immagini ed educare all‟ascolto. Contenuti Fiabe, favole, libri di narrativa. Metodologia Questo laboratorio di lettura permette che tra l‟adulto – lettore e il bambino – ascoltatore si instaura una relazione capace di attivare proficui momenti di convergenza e di affetti. L‟insegnante è spinto a dedicare ogni attenzione alla lettura e ai bambini, è costretto a partecipare per intero al fatto narrativo, non è ammessa la distrazione, il bambino, infatti è giustamente esigente e apprezza notevolmente il “dono” che gli si offre: una lettura che non chiede nulla in cambio. L‟attivo senso di partecipazione dell‟adulto alla narrazione della storia reca un vitale contributo e un enorme arricchimento all‟esperienza che ne fanno gli alunni. Strumenti Testi disponibili, la Biblioteca Comunale. Destinatari Alunni della scuola primaria classe IVA / IVB. Tempi Il progetto sarà sviluppato nel corso di tutto l‟ anno scolastico Docenti coinvolti Ins. di italiano Anna Tobianchi Responsabile del progetto: Ins. Anna Tobianchi 108 Progetto Educazione Al Patrimonio Culturale Premessa Il proprio patrimonio culturale è l‟insieme di tracce materiali ed immateriali che testimoniano l‟esistenza di un popolo in un dato momento storico. Sono innanzitutto il territorio plasmato dal suo insediamento, gli oggetti della cultura materiale, la storia e le tradizioni, i modi di organizzarsi ed interagire. Finalità La scuola ha sempre avuto tra le sue finalità quella di accostare i giovani al proprio patrimonio culturale, per sostenere il diritto e il dovere da parte di ognuno di conoscere la cultura a cui appartiene. Importante è però comprendere che questa cultura nasce da lontano ed è il risultato di contaminazioni e integrazioni continue. Senza questa riflessione si rischia di vivere il proprio patrimonio senza consapevolezza e questo provoca scarsa cura o rispetto nei suoi confronti. Obiettivi Saper fruire dei beni culturali Acquisire senso di appartenenza alla comunità locale e planetaria. Acquisire senso di responsabilità per la tutela, la valorizzazione e la costruzione di beni comuni. Contenuti Uscite sul territorio per scoprire i quartieri antichi della città di Atessa Individuazione del centro storico di Atessa mediante attività con vari tipi di carte e con fotografie del paese Uso di libri, di immagini per la ricostruzione ipotetica della cinta muraria Conversazioni volte a rilevare il grado di conoscenza degli alunni in relazione alle porte della città Descrizione delle porte esistenti mediante l‟uso di immagini e individuazione delle stesse sulla pianta di Atessa Datazione di ciascun elemento e giusta collocazione sulla linea del tempo. Metodologia Lezioni in classe con tecniche interattive e lavori di gruppo; elaborazione e produzione di materiali informativo – turistico. Destinatari Alunni delle classi IVA / IVB. Tempi Novembre 2014/maggio 2015. Docenti coinvolti Insegnanti delle classi quarte. Responsabile del progetto: Ins. Anna Tobianchi 109 Progetto Per Un Mondo Migliore Premessa Il progetto, destinato agli alunni delle classi prime e seconde, si propone di favorire la conoscenza di se stessi e degli altri, di stimolare la consapevolezza dell‟esistenza dei diritti e dei doveri della persona, nell‟ottica dell‟educazione alla solidarietà e della convivenza democratica. Il percorso, articolato in attività diverse e variegate, permetterà ai gruppi-classe coinvolti di vivere un‟esperienza significativa di conoscenza e di confronto con l‟altro, allo scopo di ridurre pregiudizi e stereotipi; a conclusione, si prevedono una mostra dei lavori svolti e la drammatizzazione di una storia. Finalità Favorire la conoscenza di se stessi e degli altri Stimolare la consapevolezza dell‟esistenza di diritti e doveri della persona. Riflettere e diventare consapevoli cdi come possiamo oggi essere cittadini e di come possiamo migliorare il mondo in cui viviamo con atteggiamenti responsabili e positivi, per evitare che emergano comportamenti devianti. Educare alla solidarietà, alla comprensione dell‟altro ed alla convivenza democratica. Favorire le relazioni puntando sulla dimensione affettiva, sullo “star bene insieme con le proprie differenze”. Conoscere alcuni importanti dichiarazioni internazionali sui diritti umani. Obiettivi Saper stabilire con gli altri rapporti basati sul reciproco rispetto. Attraverso la lettura di racconti che spiegano alcuni articoli della Dichiarazione Internazionale dei diritti del bambino, conoscere i concetti di diritto e dovere, dio libertà personale, di pace, di uguaglianza, di diritto all‟istruzione, di diritto alla vita e alla salute e di cooperazione. Avvicinare i bambini al concetto diritto. Conoscere i diritti dei bambini. Comprendere l‟applicazione dei diritti nella vita quotidiana. Sensibilizzare i bambini al rispetto per l‟altro, ai valori democratici, alle pratiche di convivenza. Riconoscere che la Chiesa difende i diritti umani, cioè tutto quello che è necessario a ciascun essere umano per avere una vita dignitosa. Sapere che la Chiesa invita ed incoraggia tutti gli “uomini di buona volontà” a costruire un mondo pacifico in cui sia rispettata la dignità umana Riflettere sul concetto di “diritto” e collegarlo al concetto di “dovere”.. Contenuti I Diritti Dei Bambini: le classi lavoreranno sui diritti dei bambini visti dai bambini. Metodologia/strumenti Gli alunni lavoreranno allo scopo di favorire la socializzazione ed il successo formativo nell‟ambito del gruppo classe e a classi aperte. Saranno proposti film, documentari, cd – rom, testi in prosa e poesia, canti, testimonianze storiche, artistiche e musicali, giochi di ruolo, ma anche attività che stimolano la conoscenza e la comunicazione. Destinatari Alunni delle classi IIA / IIIB. Tempi Il progetto prevede un tempo di attuazione di tre anni. E‟ iniziato l‟anno scorso, continuerà durante il corrente anno scolastico e si concluderà l‟anno prossimo. Docenti coinvolti Insegnanti: Cislaghi Anna Maria, Di Toro Filomena, Giarrocco Ida, Ranalli Paola. Responsabile del progetto: Ins. Ida Giarrocco 110 Io e il territorio: leggo, conosco, rappresento Premessa Il progetto scaturisce dall‟esigenza di promuovere la conoscenza del proprio territorio, per valorizzarne le testimonianze artistiche e culturali presenti. Le attività, destinate agli alunni delle classi quarte e quinte del plesso, avranno carattere prevalentemente laboratoriale e si concluderanno con la presentazione del lavoro prodotto attraverso l‟utilizzo dei vari linguaggi: drammatizzazione, produzione di elaborati scritti, performance musicale e realizzazione di un CD-rom Finalità Assumere l‟ambiente circostante come “grande libro” da indagare, analizzare, interpretare e valorizzare sotto vari profili (storico e geografico, artistico e culturale, sociale e ambientale). Pensare la storia locale come un vero e proprio laboratorio di osservazione, analisi, interpretazione e riflessione. Valorizzare il proprio territorio per imparare a rispettarlo, proteggerlo, conservarlo favorendone la conoscenza nella scuola ed anche al di fuori di essa. Fornire alla comunità esterna: famiglie, scuole, alcuni strumenti – documenti (testi scritti, CD ROM, mostra) per la lettura del territorio interessato. Obiettivi Promuovere la conoscenza del territorio dai punti di vista culturale, artistico a ambientale. Conoscere le fasi, le fonti e gli strumenti di una ricerca storica e saperla realizzare. Organizzare la restituzione al territorio dei risultati del lavoro attraverso l‟utilizzo di vari linguaggi: Iconico, plastico, manipolativo. Espressivo- analogico: drammatizzazione, performance musicale. Scritto: testi, descrizioni poesie, filastrocche. Informatizzato (produzione di un CD – rom). Contenuti Lettura di carte e mappe; osservazione di elementi naturali, elementi antropici, artificiali; descrizioni, riproduzioni; ascolto e analisi di proverbi, filastrocche, racconti e leggende; ricercare gli oggetti di indagine; problematizzare la realtà; costruire strumenti di indagine (schede, questionari, brocheur);organizzazione del materiale e verifica delle ipotesi; traduzione in lingua inglese di didascalie e/o semplici di slogan – frasi. Metodologia Braim storming, problem posing – solving, esplorazione e scoperta guidata. Ricerca bibliografica e fotografica. Lettura, analisi e comprensione di fonti. Elaborazione di diversi tipi di testi divulgativi: scritti, foto – grafici, iconografici, materiali.. Strumenti Laboratori: di lettura e scrittura creativa, di drammatizzazione, musica – motoria, plastico – manipolativi. Destinatari Alunni delle classi VA / VB. Tempi Intero anno scolastico. Docenti coinvolti Insegnanti delle classi 5A e 5B. Risultati attesi Acquisizione di contenuti ed abilità disciplinari attraverso una modalità educativa che renderà ogni singolo alunno sempre più protagonista di un racconto e testimone di un percorso di conoscenza fondamentale per la costruzione della propria identità, ma soprattutto come presa di coscienza della realtà in cui vive. \ Responsabile del progetto: Ins. Maria Cristina Pellicciotti 111 PROGETTO “Gioco-Sport” Il progetto “Gioco-sport”, da realizzarsi con l‟intervento di esperti del CONI, durante le ore di educazione motoria, vedrà impegnate tutte le classi della Scuola Primaria dei diversi plessi. Il “Gioco-sport” prevede attività semplici e divertenti, differenziate per classi e coerenti con lo sviluppo psico-fisico ed emotivo dei bambini. Il progetto si concluderà con una manifestazione finale organizzata dal CONI. PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” (Vedi progetti verticali) PROGETTO CONTINUITA’ (Vedi progetti verticali) PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola” (Vedi progetti verticali) 112 SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA Ri – Ambienti amoci ovvero riappropriamoci del nostro ambiente Premessa Tale progetto, rivolto a tutte le classi del plesso, si propone diverse finalità: sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell‟ambiente in cui vivono; promuovere atteggiamenti seri e responsabili, nella consapevolezza che le singole azioni quotidiane, se condivise, portano risultati significativi. Le attività avranno carattere interdisciplinare e si svilupperanno attraverso specifici percorsi didattici, coerenti con l‟età degli alunni, le peculiarità delle classi coinvolte e le esigenze delle stesse. Finalità Sviluppare negli alunni una più approfondita conoscenza dell‟ambiente in cui vivono e dei suoi problemi. Promuovere negli alunni atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili. Obiettivi Conoscere l‟ambiente che ci circonda e i suoi problemi per difenderlo con convinzione e senso di responsabilità. Acquisire abitudini e comportamenti di rispetto, tutela e promozione del proprio ambiente. Riflettere sul rapporto uomo – ambiente e sull‟alterazione degli equilibri naturali. Sviluppare interesse per i problemi sociali. Acquisire un corretto metodo di lavoro. Contenuti il progetto prevede la divulgazione degli esiti in forma cartacea, in versione multimediale, attraverso spettacoli, presentazioni, mostre. Destinatari Alunni delle classi 1^/2^/3^/4^/5^ Tempi Intero anno scolastico. Docenti coinvolti Insegnanti in servizio nel plesso: Di Francesco, Varrenti, Bellomo, Giarrocco, Sulpizio, Vannelli, Mariotti, Tenaglia, Di Nella, Buongiorno. Responsabile del progetto: Ins. Assunta Di Francesco 113 Laboratorio di informatica Finalità Arricchire l‟offerta formativa per promuovere l‟uso delle tecnologie rielaborando, in piccoli gruppi, i contenuti affrontati nello studio disciplinare, secondo del linguaggio multimediale. Le attività si propongono di ampliare le modalità d‟uso del computer da esclusivo strumento di svago (giochi e social network) a strumento utile allo studio e alle necessità della vita. Di promuovere lo scambio e la collaborazione tra gli alunni. Obiettivi Acquisire delle abilità strumentali di base nella produzione di disegni, testi, di ipertesti per l‟uso di applicativi standard (programmi per disegno, elaboratore di testi, programmi di presentazione e di posta elettronica) Usare specifici strumenti informatici per ricercare informazioni, interpretarle, organizzarle, elaborarle, ritrovarle, archiviarle e riutilizzarle. Utilizzare strumenti di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri. Approfondire e rielaborare contenuti disciplinari attesi. Collaborare con gli altri nella realizzazione di un prodotto comune. Contenuti Conoscenza e uso delle periferiche esterne (tastiera, scanner, stampante, mezzi per immettere e salvare dati, mouse); di programmi di disegno, elaborazione testi, presentazione, ricerca da internet; di scambio attraverso la posta elettronica; di organizzazione dei dati (programmi, cartelle, documenti). Giochi didattici di approfondimento di attività disciplinari. I contenuti da rielaborare in linguaggio multimediale saranno attinenti ai percorsi disciplinari o progettuali in svolgimento nelle classi e concordati con le relative equipes pedagogiche. Metodologia Promuovere l‟apprendimento nel rispetto dei tempi individuali, anteponendo l‟aspetto qualitativo a quello quantitativo, in un quadro di conoscenze di contenuto da assicurare. Ricercare le condizioni comunicative ottimali per far sentire l‟alunno elemento attivo e parte integrante del gruppo, riservando all‟insegnante il ruolo di coordinatore, facilitatore, organizzatore del lavoro da svolgere o del prodotto da realizzare. Lavoro in piccoli gruppi e a coppie. Utilizzo del problem solving, per stimolare il confronto e la collaborazione, la ricerca del risultato per tentativi ed errori. Valorizzazione delle conoscenze pregresse, recupero dell‟errore come risorsa per apprendere Strumenti La dotazione informatica del laboratorio: uno scanner, una stampante, quattro computer ancora funzionanti, ma che necessitano di revisione da parte di un tecnico specializzato, collegamento a internet. Destinatari Alunni delle classi 1^/2^/3^/4^/5^ Tempi Intero anno scolastico durante le ore a disposizione delle insegnanti coinvolte. Docenti coinvolti Insegnanti in servizio nel plesso. Risultati attesi Arricchimento delle abilità espressive. Considerazione del computer come strumento di supporto allo studio, utile alla rielaborazione dei dati, alla comunicazione. Responsabile del progetto: Ins. Maria Elena Tenaglia 114 Laboratorio logico matematico Finalità Sviluppare e potenziare le capacità logico – matematiche e valorizzare gli stili individuali di apprendimento. Obiettivi Operare con il sistema di numerazione in base dieci. Sviluppare e consolidare le tecniche di calcolo orali e scritte applicando le relative proprietà. Orientarsi nello spazio identificando e classificando le figure geometriche in base ad alcune caratteristiche. Potenziare la capacità di leggere e rappresentare l‟andamento di un fenomeno per dedurne elementari valutazioni sugli esiti. Conoscere ed operare trasformazioni con le unità di misura convenzionali. Conoscere le frazioni e operare con esse. Comprendere e saper risolvere problemi identificando e integrando informazioni verbali e aritmetiche. Destinatari Alunni della classe terza. Tempi Intero anno scolastico. Responsabile del progetto: Ins. Manuela Varrenti 115 Progetto alimentazione CONAD: la lezione vien mangiando Finalità Promuovere un corretto stile alimentare e l‟acquisizione di sane abitudini a tavola. Promuovere la conoscenza e l‟applicazione delle regole fondamentali della buona educazione a tavola, intendendo i pasti come momenti fondamentali di socializzazione e di crescita. Obiettivi Trasmettere le conoscenze di base sugli alimenti e sui loro valori nutritivi. Fornire indicazioni su una corretta giornata alimentare per la fascia di età dei destinatari. Favorire la conoscenza della filiera alimentare (dalla terra alla tavola) . Fornire criteri di base per la lettura delle etichette dei prodotti. Destinatari Alunni della scuola primaria Piana La Fara. Documentazione Il progetto prevede la divulgazione degli esiti in versione multimediale e attraverso spettacoli, presentazioni, mostre. Tempi Intero anno scolastico. Responsabile del progetto: Ins. Maria Elena Tenaglia 116 Recupero E Consolidamento: Italiano - Matematica Responsabile del progetto: Ins. Nicolina Giarrocco; Maria Donata Vannelli PROGETTO “Gioco-Sport” (Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria) PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” (Vedi progetti verticali) PROGETTO CONTINUITA’ (Vedi progetti verticali) PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola” (Vedi progetti verticali) 117 SCUOLA PRIMARIA CAPOLUOGO Giornalino on line “la Gazzetta del Grembiule” Premessa Il progetto, che coinvolge gli allievi di tutte le classi del plesso, si propone di offrire spazi di lavoro diversi dove poter esprimere le proprie idee, favorendo la comunicazione, la discussione e il confronto. Durante tale attività, i bambini avranno modo di sviluppare le loro capacità espressive, di acquisire nuove abilità tecniche di tipo giornalistico, di imparare a collaborare ad un lavoro di équipe migliorando la propria attitudine alla comunicazione e alla socializzazione e, infine, di utilizzare il computer come mezzo di comunicazione con le altre scuole italiane attraverso il sito di Albopress. Finalità Rendere gli alunni più aperti alle diverse problematiche, più responsabili e più autonomi nell‟impostare e portare a termine un lavoro Favorire il coinvolgimento più attivo e propositivo delle famiglie nelle attività scolastiche perché i genitori hanno la possibilità di trovare nel giornale della scuola un mezzo immediato per esprimere opinioni, dare suggerimenti, ma soprattutto ricevere informazioni circostanziate e motivate sulle diverse iniziative e sulle finalità che la scuola si propone di raggiungere. Obiettivi Scrivere un giornale per i ragazzi della scuola, in cui tutti gli alunni possano esprimersi liberamente e trovare così uno spazio di incontro, scambio, confronto di opinione, idee, espressioni Offrire agli alunni un mezzo attraverso cui partecipare alla vita della loro scuola riflettendo su problemi e bisogni Favorire a conoscenza e il rispetto di sé e degli altri Maturare il senso di responsabilità Imparare a lavorare in gruppo, a progettare, a programmare, a ricercare, a scegliere Affinare le tecniche di scrittura, con percorsi di recupero e potenziamento in relazione alla situazione individuale Fare un‟esperienza di collaborazione tra tutte le classi Contenuti Cronaca scolastica, cronaca locale, cultura in genere, informatica, sport, giochi, novità, attualità, lettere al giornale, lettere tematiche sono aperte ma preferibilmente riferite alla realtà del proprio territorio, angolo della poesia. Non sarà trascurato l‟aspetto ludico del lavoro ma si cercherà di affrontare anche argomenti di un certo impegno. Metodologia. Il progetto che verrà realizzato sin dall‟inizio dell‟anno è strutturato da: stesura del piano di plesso – scelta degli argomenti, stesura degli articoli, lavoro individuale, scrittura al computer. Allestimento di uno spazio per la gestione della redazione. Strumenti Computer, carta da scrivere, penne, matite, colori, quotidiani. Destinatari Tutte le classi Tempi Intero anno scolastico. Docenti coinvolti Tutti i docenti di italiano. Risultati attesi Capacità di lavorare in équipe, rispettando la divisione dei ruoli e il punto di vista altrui. Interesse per i fatti che accadono in classe e fuori. Coinvolgimento nella scrittura al computer. Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante 118 Scuola senza zaino per una scuola comunità Premessa Il progetto prevede la realizzazione di un “ambiente formativo”, nel quale il rinnovo degli arredi e l‟utilizzo di nuovo materiale didattico si coniuga con l‟impiego di metodologie didattiche innovative e con l‟allestimento di laboratori all‟interno delle classi, compreso quello informatico, per alimentare negli alunni la spinta a scoprire e a sperimentare direttamente le conoscenze da acquisire. L‟aula sarà il cuore del Progetto e cercherà di valorizzare il bambino in tutta la sua interezza (corpo e mente, dimensione emotiva e razionale, aspetti cognitivi e relazionali), perché l‟insegnare e l‟apprendere passano attraverso la dimensione percettivo-motoria e quella simbolico-cognitiva. Il primo fondamentale cambiamento riguarderà quindi la valorizzazione dello spazio e del corpo. Il ripensamento dello spazio-aula porterà a costruire un ambiente formativo configurato su diverse aree di lavoro, dove poter svolgere più attività in contemporanea; un ambiente articolato e polivalente, dove l‟alunno non è fermo, ma libero di muoversi secondo un ordine e un‟organizzazione condivisa per toccare, manipolare, sentire, costruire, imparare. facendo. Finalità Creare una diversa organizzazione dell‟ambiente e dell‟aula Promuovere atteggiamenti di solidarietà, collaborazione, accettazione e valorizzazione dell‟altro e di sé. Sviluppare abilità sociali che consentano di lavorare con successo tra pari. Sviluppare il senso di responsabilità. Obiettivi Acquisire buone pratiche didattiche da condividere con altre classi Rendere il bambino consapevole del proprio processo di apprendimento Interiorizzare metodologie di studio e di ricerca Capire e saper esprimere i propri stati d‟animo Potenziare capacità comunicative interpersonali Sviluppare comportamenti positivi atti a risolvere problemi Rafforzare l‟autostima e il senso di appartenenza al gruppo Contenuti Un nuovo modo di fare scuola per riconsiderare tutto: I modi e i contenuti del progettare Le relazioni tra i soggetti della scuola I gesti e i linguaggi I materiali e le forme I colori e il clima Le architetture e gli arredi Per concretizzare l‟idea di un ambiente formativo in cui anche il luogo diventa importante e conta, con i suoi oggetti e le sue cose; conta come luogo di memoria, luogo dell‟esplorare, luogo dell‟apprendere, luogo dell‟ospitalità e della comunità. Metodologia. Il progetto si basa sul metodo di lavoro del GCA (Global Curriculum Approach), fondato sui tre valori dell‟ospitalità, della responsabilità e della comunità di ricerca, e su quattro caratteri: la globalità della persona, la globalità del sapere, la globalità come integrazione delle differenze e la globalità dell‟ambiente. Si impiegheranno metodologie didattiche che favoriscano il coinvolgimento e la partecipazione degli alunni, fondate sulla valorizzazione dell‟esperienza e sui processi relativi “all‟apprendere ad apprendere”. In questo contesto sarà fondamentale l‟uso della voce, sia ponendo attenzione ai volumi e ai toni bassi che alla sobrietà nel parlare. 119 Il progetto si propone, infatti, un metodo di lavoro (non di apprendimento) che vuol favorire la progettazione, l‟iniziativa creatrice e libera dei docenti, la condivisione delle buone pratiche, lo scambio con colleghe che hanno già avviato il progetto in altre scuole italiane. Strumenti Schedari, computer, giochi, enciclopedie, libri, materiali per scrivere e ascoltare, disegnare e dipingere, modellare e costruire, registrare e riprodurre, strumenti didattici per le varie discipline di studio, materiali di cancelleria. Gli spazi scolastici sono attrezzati con tavoli, angoli, mobili a giorno, archivi, pannellature per consentire un apprendimento efficace che si basa sul metodo dell‟Approccio Globale al Curricolo, dove sono centrali l‟autonomia degli alunni e la costruzione del sapere che genera competenze, l‟attenzione ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera, la diversificazione dell‟insegnamento, la co-progettazione e la cooperazione tra docenti e alunni che alimentano la formazione continua. I diversi strumenti didattici, sviluppati nelle scuole senza zaino, stimolano vari stili e metodi di insegnamento e l‟attenzione agli spazi rende autonomi gli alunni. Fondamentale anche la partecipazione dei genitori a sostegno dell‟impegno della scuola e una valutazione autentica che incoraggia i progressi e valorizza le esperienze dei singoli bambini. Destinatari Tutte le classi Tempi Intero anno scolastico e ciclo scuola primaria. Docenti coinvolti Tutti i docenti. Risultati attesi Il progetto cerca di costruire una scuola dove gli alunni: siano partecipi della loro esperienza scolastica; sviluppino responsabilità e cura per la propria crescita e per quella degli altri; siano capaci di inventare, elaborare e rispettare le regole degli spazi e della vita scolastica; riescano a lavorare in modo autonomo e in gruppo anche senza l‟intervento degli insegnanti; sappiano alimentare un clima di quiete, rispetto, cooperazione, silenzio, ricerca, curiosità, laboriosità, ascolto e attenzione. Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante 120 Terre rubate diritti violati Premessa Finalità Accrescere i valori della giustizia sociale, della partecipazione, del dialogo interculturale e della comprensione della diversità, al fine di combattere l‟esclusione sociale, gli stereotipi e i pregiudizi, di incoraggiare la riflessione autonoma e il pensiero critico, di favorire lo sviluppo di competenze sociali e civiche, l‟abitudine ad attivarsi per produrre cambiamenti positivi a livello locale, nazionale e internazionale. Promuovere negli alunni la consapevolezza dei propri diritti e il rispetto e la tutela dei diritti umani in tutti i contesti della vita quotidiana. Obiettivi Obiettivi educativi Sviluppare il senso del rispetto per sé e per gli altri Sviluppare attitudini e comportamenti che conducano al rispetto dei diritti degli altri Rafforzare il rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali Favorire un‟autentica uguaglianza di genere e uguali opportunità per le bambine e le adolescenti nella scuola e nella comunità Ridurre bullismo e comportamenti anti – sociali nella scuola Promuovere il rispetto, la comprensione, l‟accettazione della diversità culturale Promuovere la cittadinanza attiva e promuovere una cittadinanza globale Obiettivi di apprendimento Conoscenza e comprensione dei concetti globali di valori quali diritti umani, cultura della pace e sviluppo sostenibile Conoscenza di temi specifici (minoranze etniche, Olocausto, tortura e bullismo). Contenuti Diritti Umani, Convenzione ONU 1989, Violazione dei Diritti, Minoranze Etniche, Soluzione del problema. Metodologia. La metodologia didattica che si propone è prevalentemente induttiva perché si ritiene che l‟apprendimento sia facilitato dalla possibilità, per lo studente, di essere parte attiva del processo di acquisizione di conoscenze e abilità. L‟insegnante quindi dovrà porsi più come consulente e facilitatore della ricerca che come dispensatore di nozioni. Si prevede un prodotto finale del percorso che sia socializzabile e che possa essere diffuso a livello quanto meno di scuola perché l‟idea di costruire qualcosa (un libro – inchiesta, un ipertesto, una mostra) che sia utile anche ad altri ha effetti forti sulle motivazioni alla ricerca. I contenuti proposti e le metodologie sottese nello sviluppo delle attività sono stati individuati, con lo scopo di migliorare i livelli di competenza – declinata in termini di conoscenze, abilità e attitudini – contribuendo così allo sviluppo delle competenze chiave per l‟apprendimento permanente (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). Per questa caratteristica, le fasi di ciascuna unità possono costituire elemento di valutazione sia per le competenze cognitive che per quelle trasversali. Strumenti Computer, LIM, libri, carta da scrivere, penne, matite, colori, quotidiani. Destinatari Classi: 5^A / 5^B Tempi Ottobre - maggio Docenti coinvolti Docenti: Giuliante Giovanna, Sabatano Elena, Di Natale Serena, Di Giuseppe Piera. Responsabile del progetto: Ins Giovanna Giuliante 121 Lettura Finalità Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura; favorire l‟avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro; fornire al bambino le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo – creativo e costruttivo con un libro; educare all‟ascolto e alla comunicazione con gli altri. Obiettivi Far nascere e coltivare nei bambini il piacere per la lettura in quanto tale, superando la disaffezione crescente per la comunicazione orale e scritta; educare l‟abitudine all‟ascolto e alla comunicazione con gli altri; potenziare l‟esperienza del leggere e dell‟immaginario personale; favorire la conoscenza di sé attraverso l‟approccio e la scelta consapevole tra le molteplicità dei generi letterari; potenziare la capacità di analisi delle letture; motivare alla conversazione su letture comuni, stimolare ad esprimere propri punti di vista e a considerare punti di vista diversi; abituare a dedicare quotidianamente tempi alla lettura; stimolare l‟approfondimento consapevole di tematiche di diverso tipo; scoprire il linguaggio visivo; educare al rispetto e all‟uso corretto del materiale comune (dotazione libraria di scuola e classe). Contenuti Lettura animata da parte dell‟insegnante dei testi “Bandiera” di Mario Lodi, “Sei folletti del mio cuore” di Rosalba Corallo, “Lo zio diritto” di Roberto Piumini, racconti inerenti la giornata della solidarietà e della memoria; conversazioni sui temi emersi; riflessioni su esperienze personali attinenti; attività di animazione; attività di manipolazione dei testi; drammatizzazioni e interpretazioni mimiche; produzione di racconti, poesie, acrostici, mesostici; giochi cooperativi e lavori di gruppo; giochi di ruolo e simulazioni; creazioni di cartelloni; visione di videocassette; laboratori di informatica; narrazione per immagini; creazione grafica di personaggi tratti dalle letture; attuazione dell‟angolo della lettura con bibliotechina di classe per il prestito e lo scambio di testi; giochi a squadre sui libri letti; realizzazione di uno spettacolo finale. Metodologia Le strategie metodologiche si baseranno sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all‟ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l‟attivazione e lo sviluppo dei processi cognitivi e di apprendimento. L‟insegnante individuerà momenti e luoghi per favorire e stimolare l‟ascolto regolandone gradatamente i tempi, creando un‟atmosfera di aspettativa, proponendo testi adeguati all‟età e agli interessi degli alunni con l‟utilizzazione di mediatori ludici, iconici, simbolici e multimediali. Strumenti Libri della biblioteca scolastica, libri della dotazione personale di docenti e di alunni fatti circolare liberamente, dvd di film per bambini, materiale multimediale. Destinatari Tutte le classi Tempi Intero anno scolastico durante le ore curricolari. Docenti coinvolti Tutte le docenti di italiano delle classi terze. Risultati attesi Avere atteggiamenti positivi nei confronti della lettura e arricchire le competenze trasversali. Responsabile del progetto: Moretta Anita, Ranalli Paola, De Laurentiis Maria Domenica, Tenaglia Maria Elena. 122 I valori scendono in campo Premessa Il progetto si basa su proposte di attività ludico – motorie e di gioco – sport semplici e divertenti. Il gioco stimolante e coinvolgente costituisce l‟elemento fondamentale che attira l‟attenzione e motiva la partecipazione attiva del bambino, portando ad acquisire abilità e stili di vita corretti in modo naturale e duraturo. I bambini saranno impegnati in attività ludiche incentrate sulle emozioni e sulle relazioni interpersonali, sulla scoperta dei movimenti e delle loro combinazioni. Arriveranno attraverso il gioco a conoscere e imparare le modalità di gioco – sport riconducibili alle diverse discipline sportive, le cui regole e le cui azioni semplificate serviranno loro all‟assunzione di comportamenti socialmente validi. Finalità E‟ un percorso formativo che unisce e valorizza tante e differenziate attività. Un‟iniziativa che rende anche quest‟anno coinvolgerà 100 città italiane, portando nelle scuole primarie le regole e i valori del calcio, per promuovere l‟identità sportiva e culturale di questa nazione. Obiettivi Comprendere il funzionamento del proprio corpo Imparare a conoscere i segnali del linguaggio del corpo Riconoscere la pratica motoria, fisica e sportiva come uno degli strumenti efficaci per un percorso educativo duraturo Identificare l‟attività ludico – motoria e di gioco – sport come occasione per sviluppare corrette posture, una buona motricità generale e acquisire stili di vita attivi insieme con abitudini alimentari corrette Educare alla salute, alla socializzazione, alla relazione tra bambini accumunati nel gioco dall‟entusiasmo, nel pieno rispetto delle regole Potenziare e diversificare l‟attività motoria tenendo conto delle attitudini, delle preferenze e delle capacità individuali Promuovere pari opportunità di partecipazione Contenuti Conoscenza del proprio corpo attraverso la scoperta e l‟esperienza Analisi e studio del corpo umano: organi e funzioni elementari Analisi dei messaggi che il nostro corpo invia all‟esterno: sensazioni I percorsi strutturati e non Metodologia Nel corso dell‟anno scolastico gli alunni saranno impegnati in diverse attività di educazione al movimento (in ambito disciplinare) e di gioco – sport (affiancati da esperti della federazione). Sarà compito dei docenti stabilire le modalità di attuazione delle esercitazioni diverse tra loro per tipologie di esercizi e luoghi dove svolgerli. Le insegnanti nello svolgimento di alcune attività saranno affiancate, soprattutto nelle manifestazioni finali di comunicazione all‟extrascuola, da esperti esterni della Federazione. Destinatari Tutte le classi terze della scuola primaria Strumenti Schede didattiche, palloni, DVD, locandine. Strumenti di verifica Realizzazione di elaborati sul tema “I valori dello sport” usando disegni, striscioni, fotografie. Manifestazione finale. Tempi Aprile – maggio per l‟attività disciplinare e di gioco – sport (24 ore) Al termine dell‟anno scolastico per le iniziative di comunicazione all‟extrascuola solo le classi terze della scuola primaria dell‟Istituto. Docenti coinvolti Tutte le docenti di italiano delle classi terze. Responsabile del progetto: Ins. Giuseppina Carozza 123 Progetto “Musicando” Premessa La musica, come disciplina scolastica, si propone di sviluppare la capacità dei bambini di partecipare all‟esperienza musicale, sia nella dimensione espressiva del fare musica, negli alunni competenze cognitive, affettive e relazionali, corporee, motorie, percettive, espressive, comunicative e creative. sia in quella ricettiva dell‟ascoltare e del capire. L‟esperienza musicale va intesa come attività che coinvolge l‟essere umano nella sua interezza: mente, corporeità, affettività. Con questo progetto finalizzato al suono di uno strumento musicale (flauto), nelle classi prime del plesso Atessa capoluogo, ci si propone di sviluppare Finalità Favorire una maturazione globale della persona e sviluppare l‟identità musicale di ogni singolo alunno. Obiettivi Migliorare l‟attenzione e la concentrazione Sviluppare l‟autostima Sviluppare la capacità di collaborazione Sviluppare relazioni positive Rispettare le regole Ascoltare i compagni Favorire la percezione uditiva Favorire competenze corporee, motorie e percettive Ascoltare eventi sonori e musicali Saper riprodurre suoni con la voce e con lo strumento musicale Riconoscere e classificare suoni in riferimento agli strumenti Leggere e scrivere le note sul pentagramma Riconoscere il valore delle note e delle pause Rispettare il ritmo, la durata, l‟altezza e il profilo melodico del brano Riconoscere suoni prodotti da strumenti utilizzati nelle attività e nelle musiche ascoltate Utilizzare la voce per interpretare melodie. Contenuti La scelta dei contenuti e delle attività sarà fatta considerando l‟ampiezza e la varietà dei repertori in base alle esigenze e agli interessi degli alunni. Metodologia La metodologia è basata su attività e giochi finalizzati a promuovere la conoscenza di alcuni momenti basilari del linguaggio musicale. In particolare si punterà sul riconoscere il timbro, l‟intensità, la durata, l‟altezza, il ritmo, il profilo melodico. All‟utilizzo dello strumento si alternerà l‟uso del corpo e della voce e, l‟ascolto di brani musicali di differenti repertori. Strumenti Libri della biblioteca scolastica, libri della dotazione personale di docenti e di alunni fatti circolare liberamente, dvd di film per bambini, materiale multimediale. Destinatari Le classi 1^A e 1^B del plesso di Atessa capoluogo. Tempi Intero anno scolastico. Le lezioni saranno di un‟ora alla settimana, il mercoledì pomeriggio in orario curricolare, per ciascuna classe prima. Responsabile del progetto: Ins. Ida Di Pasquale 124 Progetto “Giochiamo con la musica” Premessa Il progetto sarà finalizzato ad offrire agli alunni la possibilità di acquisire abilità e tecniche sul ritmo, sulla pratica strumentale e sul canto, come espedienti per un più ampio sviluppo cognitivo – relazionale: attraverso la musica, si intende infatti favorire negli alunni maggiori occasioni di socializzazione, allargando le possibilità comunicative con l‟uso di nuovi canali di espressione della creatività e dunque delle specifiche personalità., come quelle in svantaggio. Finalità La musica come potenziale creativo del bambino Come espressione corporea e psicologica Come gioco di squadra Come patrimonio artistico e culturale Obiettivi Sviluppare la capacità di percezione, riproduzione, memorizzazione e creazione di semplici strutture musicali ritmiche e melodiche Sviluppare la capacità di usare la voce attraverso l‟esecuzione di semplici canti e filastrocche collegati alla gestualità, al ritmo, al movimento del corpo Conoscere, analizzare e utilizzare i parametri del suono: altezza, intensità, timbro, durata Sviluppare il senso ritmico partendo da ritmi sul linguaggio parlato Realizzare esperienze di ascolti – attivi legati a brani musicali di diverso stile e creazione, accompagnati da strumenti a piccola percussione e da oggetti di uso quotidiano Favorire la creatività e la socializzazione tra gli alunni Avviare gli alla lettura di semplici partiture ritmiche con simboli convenzionali Leggere ed introdurre graficamente il valore delle note musicali Contenuti Giochi di orientamento spaziale, giochi ritmici; improvvisazione di movimenti; improvvisazione e riproduzione di sequenze ritmiche con i piani del corpo (dita, mani, gambe, piedi); avvio alla lettura ritmica; sonorizzazione di fiabe; coreografie musicali da accompagnare ad attività teatrali; accompagnamenti di canti e filastrocche mediante inserti ritmici eseguiti con gesti – suono e con strumenti; giochi per il riconoscimento timbrico; pratica orale, esecuzione di canti ad una voce o a canone; uso della voce nelle sue varie possibilità espressive; ascolti attivi con la lettura di partiture con segni convenzionali e non; attività per acquisire gradualmente abilità operative e musicali attraverso la pratica diretta di esecuzione. Destinatari Le classi 1^A e 1^B del plesso di Atessa capoluogo. Tempi Intero anno scolastico. Le lezioni saranno di un‟ora alla settimana, il mercoledì pomeriggio in orario curricolare, per classi alterne. Le classi coinvolte sono 4^A e la 4^ B scuola primaria Atessa capoluogo Responsabile del progetto: Ins. Maria grazia Castellano; Teresa D’Auria 125 PROGETTO “Gioco-Sport” (Vedi Scuola Primaria Rione Santa Maria) PROGETTO di EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” (Vedi progetti verticali) PROGETTO CONTINUITA’ (Vedi progetti verticali) PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola” (Vedi progetti verticali) 126 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE MONTEMARCONE Progetto “Dalla scuola nel mondo, con occhi nuovi” Finalità Incrementare il confronto tra ragazzi sul tema del pregiudizio verso l‟altro, con il tentativo di abbattere condizionamenti e limitazioni alla libertà di esprimersi e di agire Trasformare la presenza di alunni diversabili in una risorsa capace di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per tutti Acquisire consapevolezza della complessità della realtà per guardare il mondo con altri occhi. Obiettivi Guardare la realtà da nuovi e inusuali punti di vista per confrontarsi con i propri Affrontare i propri pregiudizi Imparare a guardare poltre i muri dei pregiudizi Riflettere sulla “cultura dell‟immagine” che domina la nostra società Esporre le proprie idee e opinioni in modo chiaro e ordinato durante un dibattito. Attività Prima parte Visione del film documentario “per altri occhi” di S. Soldini e G. Garini (durata 95 min) Dibattito guidato dall‟artista (pittrice, fotografa, scrittrice, organizzatrice di eventi culturali, con esperienza di gestione di laboratori artistici con bambini e ragazzi) Seconda parte Incontro 7laboratorio con lo scultore non vedente Felice Tagliaferri. Destinatari Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Tempi La prima parte del progetto sarà attuato in orario scolastico nel mese di dicembre. La seconda parte sarà attuata presumibilmente nel mese di aprile, in orario curricolare. Responsabile del progetto: Prof.ssa Raffaella Tozzi 127 Progetto “C’era una volta il latino” Finalità Lo studio del latino rappresenta l‟avvicinamento ed il confronto tra due mondi, quello contemporaneo e quello antico. Da un punto di vista strettamente linguistico, il latino non è più facile o difficile delle altre lingue antiche o moderne e studiarlo in terza media permetterà ai ragazzi di padroneggiare meglio l‟italiano, arricchendo il loro lessico e migliorando le conoscenze grammaticali già in possesso. L‟acquisizione dei primi rudimenti della lingua latina rappresenta, quindi, un percorso di potenziamento soprattutto per gli studenti orientati alle scuole di secondo grado di tipo liceale. Obiettivi Consolidare io prerequisiti linguistici Potenziare l‟analisi delle funzioni morfologiche e sintattiche della lingua italiana Conoscere i principali elementi di base della lingua latina Favorire una capacità critica inerente l‟evoluzione della lingua Fare un uso consapevole della lingua italiana Acquisire un metodo di studio strutturato Sviluppare l‟abitudine alla logica, alla riflessione ed all‟analisi Contenuti La fonetica latina: come si legge e si pronuncia il latino Prima e seconda declinazione Il verbo: modi e tempi e coniugazioni: l‟indicativo presente Frasi semplici Aggettivi prima classe Verbo Essere: l‟indicativo presente, imperfetto e futuro Terza declinazione Complementi di luogo Il verbo: l‟indicativo imperfetto e futuro Quarta e quinta declinazione Il verbo: l‟indicativo perfetto e piuccheperfetto Alcuni complementi maggiori Aggettivi di seconda classe Metodologia Lezione frontale, brain storming, lavori di gruppo, uso del vocabolario, traduzioni guidate di brevi e semplici testi, letture di semplici testi, esercizi di analisi delle funzioni logiche, esercizi strutturati. Strumenti Vocabolario, schede predisposte dall‟insegnante, cartelloni, dispense e schemi di grammatica latina a cura dell‟insegnante. Destinatari Le classi 3^A e 3^B. Tempi Da effettuarsi nel pomeriggio nei giorni di apertura della scuola. Risultati attesi Favorire la curiosità verso la lingua latina così da aumentare autostima e motivazione allo studio nella futura scuola secondaria di secondo grado. Responsabile del progetto: Prof. Sara Iachini 128 La scuola abbraccia il territorio Finalità Offrire agli alunni percorsi di riflessione su problemi di carattere sociale Promuovere comportamenti positivi e utili nei confronti degli altri Favorire la formazione di cittadini responsabili e consapevoli dei diritti e dei doveri di ciascuno e impegnati per la loro tutela Obiettivi Allargare lo sguardo sul mondo Rendersi conto della complessità dei problemi sociali Conoscere realtà e situazioni, lontane nel tempo e nello spazio, diverse e problematiche Riflettere sul rapporto tra bisogni e valori Conoscere i Diritti Umani Conoscere le principali organizzazioni non governative (ONG) Formare una propria opinione Saper esprimere un contenuto attraverso forme e colori Esprimere valori di solidarietà attraverso la musica e la recitazione. Attività Ciascun docente, nell‟ambito della propria disciplina, selezionerà gli obiettivi più indicati per la classe di riferimento e seguirà il percorso didattico per mezzo delle seguenti possibili attività: lettura e analisi di testi di varia tipologia e di vario genere, produzione testuale di varia tipologia, ricerche e approfondimenti, cartelloni esplicativi e/o di sintesi, mappe concettuali e di contenuto, visione di film, esercitazioni musicali. Gli alunni delle classi terze cureranno in modo particolare l‟aspetto organizzativo della manifestazione finale. Destinatari Tutte le classi. Tempi Secondo quadrimestre da aprile a maggio. Risultati attesi Manifestazione finale, inizi di giugno 2015, nella palestra della scuola. Responsabile del progetto: Prof.ssa Raffaella Tozzi 129 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ATESSA Progetto Educazione alla solidarietà: Tante gocce d’acqua fanno il mare Premessa La scuola, importante agenzia formativa, ha il dovere di educare le nuove generazioni ad assumere atteggiamenti e comportamenti di amicizia e collaborazione. Educare alla solidarietà significa tracciare un percorso per pensare e riflettere sul tema della solidarietà e sui comportamenti che ne seguono. Si tratta di avvicinare i minori alla cultura della solidarietà e cioè ad un modo di pensare e di agire aperto a coloro che vivono in condizioni di vita non adeguate, rafforzando la consapevolezza che il benessere di ciascuno poggia sul contributo e la collaborazione di tutti e mantenendo come focus d‟attenzione la persona, il suo valore e la sua dignità. Finalità Educare alla solidarietà, alla condivisione, al rispetto, all‟accoglienza e all‟aiuto Comprendere il significato del dono come libera espressione di sé e della sua importanza per la creazione di uno stato di benessere di altre persone Sensibilizzare ai bisogni degli altri Approfondire la conoscenza di emergenze umanitarie vissute da bambini e adolescenti Conoscere ed approfondire i diritti universali e irrinunciabili dell‟uomo. . Obiettivi Imparare a collaborare con l‟altro Apprendere il significato della solidarietà Sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie ad esprimere forme concrete di solidarietà Sostenere gli alunni nella progressiva conquista delle capacità di partecipazione al bene comune e nella progressiva responsabilizzazione individuale Favorire la formazione di atteggiamenti di cooperazione Educare alla relazione d‟aiuto. Metodologia L‟educazione alla solidarietà risulta trasversale alle varie attività che la scuola si propone, sarà quindi attuata durante la giornata scolastica. Verranno proposti agli alunni disegni tematici, letture, cartelloni per sensibilizzare all‟altertà, all‟investimento di energie per il perseguimento di un bene comune. Il progetto prevede come momento conclusivo, possibilmente in occasione del Santo Natale (data da stabilire) un‟esperienza concreta di solidarietà: raccolta di beni primari – pacco alimenti – da consegnare al responsabile del gruppo Caritas di Atessa. Il centro Caritas della zona pastorale di Atessa è situato presso il Convento di San Pasquale, la cui struttura ospita un banco di raccolta e distribuzione alimentare. Destinatari Tutte le classi del plesso di Atessa. Tempi Primo quadrimestre Responsabile del progetto: Prof. Rita Grappasonno 130 Corso di lingua latina Finalità Il progetto, si propone di realizzare una duplice finalità: potenziare la conoscenza e l‟utilizzo della lingua italiana attraverso il confronto e lo studio del latino; orientare i discenti nella scelta della scuola secondaria di secondo grado grazie all‟avviamento dello studio di una disciplina completamente nuova ma fondante nei licei. L‟idea di tale progetto nasce, infatti, dal desiderio di migliorare l‟offerta formativa del recupero delle competenze di educazione linguistica (rivolto ai discenti con carenze e difficoltà lessicali e morfo – sintattiche) con un potenziamento per gli allievi provvisti di buone conoscenze e desiderosi di approfondire in modo alternativo. Il progetto si vuole inserire anche nell‟ambito dell‟orientamento per far fronte alle numerose difficoltà incontrate dagli allievi nella scuola secondaria di secondo grado, in un contesto scolastico profondamente diverso da quello in cui hanno vissuto in precedenza e di fronte ad una materia impegnativa come il latino, anche nell‟ottica di continuità all‟interno dell‟Omnicomprensivo. Obiettivi Stimolare la curiosità nei confronti di una lingua “lontana” dai discenti e, per quanto possibile, suscitare in essi interesse e motivazione allo studio del latino Far acquisire una buona conoscenza generale della lingua e, in modo particolare, della pronuncia, della struttura, delle indicazioni e del verbo sum Guidare gli allievi alla scoperta delle proprie inclinazioni, abilità e motivazioni Approfondire e migliorare le conoscenze morfo – sintattiche della lingua italiana attraverso il confronto con il latino. Contenuti Presentazione dei caratteri generali della lingua latino Regole di pronuncia, degli accenti e della struttura della frase Studio della morfologia attraverso le cinque declinazioni Nozioni di consecutio temporum e traduzione di semplici frasi con la conoscenza delle quattro coniugazioni nella forma attiva nei tempi presente, imperfetto e futuro semplice Verbo sum Metodologia Lezione frontale, lezione partecipata, lettura ad alta voce e silenziosa, traduzioni collettive ed individuali dal latino all‟italiano, esercizi alla lavagna. Destinatari Gli alunni della classe terza delle tre sezioni della scuola secondaria di I grado della sede di Atessa secondo libera adesione. Tempi Il corso sarà articolato in una lezione settimanale della durata di 2 ore ciascuna tranne l‟ultima di 3 ore in orario pomeridiano, per un totale di 15 ore nel periodo dicembre 2014 – gennaio 2015. Responsabile del progetto: Prof. Elena Ciccarelli 131 Progetto “Un libro per…” Premessa Il progetto “Un libro per…” nasce dalla constatazione di un crescente disamore dei ragazzi nei confronti della lettura, ritenuta un‟attività noiosa e non sempre al passo con i tempi. Riuscire ad instillare la curiosità per l‟”oggetto libro” e invitare a godere del piacere sottile e intenso derivato dal confronto con la pagina scritta, costituisce una sfida e un‟avventura per chi, come noi docenti, si propone di stimolare la crescita emotiva, intellettuale e relazionale dei giovani e insieme promuovere la creatività, oltre che la padronanza linguistica ed espressiva. Da qui l‟esigenza di affiancare, ai percorsi curriculari, proposte integrative di lettura, che prevedono non solo l‟utilizzo della Biblioteca scolastica ma, in particolare, l‟attuazione del progetto “Un libro per…” al fine di sviluppare nei ragazzi un atteggiamento positivo nei confronti della lettura e offrire loro l‟occasione di incontrare l‟autore. L‟incontro con lo scrittore contribuisce a proporre un‟immagine viva e dinamica del libro e permette di “riscoprire” la lettura come momento di fruizione libera e piacevole! Finalità Promuovere la pratica della lettura come momento di socializzazione e di ricerca autonoma e individuale Stimolare la riflessione e la capacità critica Rendere gli alunni consapevoli della complessità della nascita di un libro: dall‟affiorare della trama nella fantasia dell‟autore alla stampa dell‟opera. Obiettivi Trasversali Promuovere, consolidare e potenziare il piacere della lettura Arricchire il proprio mondo di conoscenze ed esperienze significative Sviluppare l‟immaginario e la creatività Formativi specifici Scoprire come il libro sia uno strumento che consente di conoscere meglio se stessi e la realtà che ci circonda Potenziare la capacità di comprensione, analisi, sintesi e interpretazione del testo Potenziare la padronanza della lingua italiana. Metodologia Lettura integrale collettiva in classe del libro scelto laboratori di scrittura creativa (Classi prime e seconde) riflessioni sul contesto storico di riferimento analisi del testo preparazione all‟incontro con l‟autore Destinatari Le classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado di Atessa Tempi Classi Prime: intero anno scolastico, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie Classi seconde: secondo quadrimestre, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie Classi terze: primo quadrimestre, durante l‟ora di approfondimento in materie letterarie Responsabile del progetto: Prof. Rosanna Tucci 132 PROGETTI COMUNI ALLE DUE SEDI Progetto Orientamento Premessa Il progetto Orientamento nel nostro Istituto è concepito come percorso globale e unitario che stimola nell‟alunno una riflessione personale sulle proprie capacità, sui propri interessi e sui propri limiti. Destinato a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, si pone tra le diverse finalità quella di aiutare lo studente, al termine del triennio, a scegliere la Scuola Secondaria di secondo grado in maniera consapevole, responsabile e condivisa. Finalità Favorire una pluralità di informazioni sul sistema scolastico di secondo grado per sviluppare una capacità critica in grado di portare lo studente ad una scelta consapevole e, possibilmente, condivisa. Obiettivi Conoscere l‟evoluzione del mondo del lavoro Conoscere le variabili interne alla scelta sviluppando una certa consapevolezza personale Valutare e confrontare le scuole secondarie di secondo grado in rapporto alla realtà lavorativa del territorio e non. Contenuti Test di orientamento, informazioni sulle scuole di secondo grado, statistiche sul mondo del lavoro e sugli abbandoni scolastici Metodologia Test, presentazioni in power point, incontro con i docenti di scuola superiore, attività laboratoriale inerenti vari indirizzi di studio superiore, discussioni guidate. Strumenti Computer, manuale, test specifici, tabelle e diagrammi. Destinatari Tutte le classi ed in special modo le classi terze. Tempi Anno scolastico. Risultati attesi Maggiore senso di responsabilità nella scelta della scuola secondaria di secondo grado. Responsabile del progetto: Prof. Sara Iachini Progetto Neve Premessa Considerato il riscontro ampiamente positivo dei partecipanti e le richieste avanzate dai genitori, anche per il corrente anno scolastico l‟Istituto ripropone il Progetto “Neve”, al fine di avviare gli alunni alla pratica dello sci e promuovere, in tal modo, nuove relazioni interpersonali in un ambiente diverso dal contesto scuola. Il progetto, che prevede una settimana bianca presso la stazione sciistica Majelletta Passo Lanciano, nel Parco Nazionale della Majella, si effettuerà presumibilmente nel mese di febbraio 2014 e coinvolgerà le classi prime e seconde della Scuola Secondaria di primo grado. Finalità Occasione di stimolo e di crescita per le seguenti aree o ambiti: area socio affettiva / area cognitiva motoria. Obiettivi Nuove relazioni interpersonali: autonomia individuale; autonomia individuale; dinamiche relazionali; senso di responsabilità; gestione dei materiali; capacità di adattamento in ambiente diverso dal contesto scuola; stimolazione e miglioramento delle capacità percettive, coordinative generali e speciali; coordinazione segmentaria ed intersegmentaria; nuovi apprendimenti e tecniche specifiche in relazione 133 all‟ambiente naturale; stimolazione delle capacità condizionali. Metodologia Il mese precedente la settimana bianca i docenti di scienze motorie e sportive cureranno la preparazione fisica. Nello specifico si attueranno interventi volti a: stimolare le capacità motorie di base e la resistenza generale; tonificare e potenziare i grandi gruppi muscolari; migliorare la mobilità articolare e l‟elasticità muscolare. Esperti esterni AMSI (associazione maestri di sci FISI) Destinatari Le classi I e II dei plessi di Atessa e Montemarcone. Tempi Mese di gennaio – febbraio – marzo 2015 Responsabile del progetto: Prof. Cocco Pinelli Antonio Cirigliano Alessandro, Zizi Antonio ACCOGLIENZA Il progetto “Accoglienza” viene svolto nelle prime settimane dell‟anno scolastico da parte di tutti i docenti per favorire l‟inserimento dei nuovi alunni provenienti dalla Scuola Primaria e per riprendere le attività con gli alunni delle classi seconde e terze. In particolare, si propone di far conoscere la nuova realtà scolastica agli allievi delle classi prime - l‟ambiente e le persone che vi operano, i nuovi compagni, le norme di comportamento, le attività previste - coinvolgendo anche le altri classi, attraverso modalità operative diverse e interessanti. PROGETTO “Scuole e nuovi apprendimenti” – IstruitaMente A completamento delle attività messe in atto, per accrescere la motivazione allo studio e l‟autostima, innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza, dare la giusta opportunità didattica a ciascun alunno in base alle esigenze individuali, l‟Istituto ha aderito al progetto “IstruitaMente”, in rete con l‟Istituto Superiore “S. Spaventa” e finanziato dalla Regione Abruzzo – Direzione Politiche del lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche sociali. Riguardo al Comprensivo, le attività coinvolgeranno le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado e si articoleranno in corsi di recupero di italiano e matematica, da realizzarsi a classi aperte durante le ore extracurricolari, da febbraio a maggio. Il progetto sarà attuato solo previa approvazione da parte della Regione Abruzzo. “Io e il GIORNALE” Nell‟era della digitalizzazione, il giornale è sempre più trascurato dai giovani, pur costituendo una forma di comunicazione “viva” e sensibile della nostra società. E‟ da questa consapevolezza che è nato il progetto “Io e il giornale”, rivolto alle classi terze, allo scopo di abituare i giovani alla lettura del quotidiano con un atteggiamento critico e consapevole, fondamentale per crescere come persone e cittadini. Nella fase conclusiva, il percorso prevede l‟incontro con uno o più giornalisti, che saranno invitati a discutere con i ragazzi degli aspetti peculiari della loro professione, anche ai fini dell‟orientamento. 134 PROGETTO LETTURA “Un libro per…” Il progetto “Un libro per…” nasce dall‟esigenza di affiancare, ai percorsi curriculari, attività integrative di lettura, finalizzate a sviluppare nei ragazzi un atteggiamento positivo nei confronti dell‟ “oggetto libro”. Le classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado di Atessa effettueranno, rispettivamente, la lettura collettiva in classe del libro della prof.ssa Valentina Palleri dal titolo “Spiegami perchè”. A conclusione dell‟attività, la scrittrice incontrerà gli alunni per riflettere, discutere e commentare la propria esperienza di lettura. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI - attività sportive pomeridiane I “Giochi Sportivi Studenteschi”, promossi dal MIUR, costituiscono un‟occasione per avvicinare gli studenti all‟attività sportiva, valorizzandone le varie funzioni: educativa, sociale, preventiva, culturale, ludica, etica… Le discipline sportive che possono essere praticate sono: corsa campestre, atletica leggera, pallavolo maschile e femminile, calcio maschile. Accanto ai “Giochi Sportivi Studenteschi”, saranno svolti “Tornei d‟Istituto” e progetti specifici presentati dal CONI che, a differenza dei primi, sono strutturati per favorire la partecipazione della totalità degli alunni appartenenti ad ogni ordine di scuola. Le diverse attività rispetteranno uno specifico calendario, che sarà appositamente fissato dai docenti di scienze motorie. EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” (Vedi progetti verticali) PROGETTI VERTICALI EDUCAZIONE STRADALE “Strada amica” “Non basta conoscere, bisogna imparare a comportarci”: è da questa affermazione che scaturisce il progetto “Strada amica”, rivolto a tutti gli alunni di ogni ordine e grado dell‟Istituto Comprensivo. Si tratta di dare agli alunni conoscenza e consapevolezza delle norme che regolano i rapporti civili e democratici della vita sociale “vissuta sulla strada” e, nel contempo, educarli ad atteggiamenti comportamentali adeguati a tali norme. Si forniranno strumenti 135 per un primo livello di conoscenza delle norme degli articoli del Codice della Strada e della Carta Costituzionale, che verranno declinati ed adeguati alla capacità di comprensione delle varie fasce di età degli alunni coinvolti. Ogni Consiglio di Classe sceglierà le attività e le modalità più opportune da attuare, anche in relazione alle diverse discipline. Ad integrazione del progetto, ci si avvarrà di incontri con personale delle Forze dell‟Ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili Urbani..), che riescono sempre a coinvolgere gli alunni con le loro testimonianze ed il loro impegno sul campo. SCUOLA A DOMICILIO Garantire il diritto allo studio, favorire la continuità del processo di apprendimento, assicurare il reinserimento nella classe di appartenenza, prevenire l‟abbandono scolastico sono alcune delle finalità del progetto “Scuola a domicilio”. Destinatari gli alunni della Scuola Primaria e della Secondaria che dovessero trovarsi nella condizione di non poter frequentare la scuola per un periodo superiore a trenta giorni. Si tratta di un servizio di istruzione domiciliare con lezioni in presenza e in video conferenza attraverso il tutoraggio di un docente, anche a distanza, con uso di strumenti digitali. La metodologia diversificata mirerà a sviluppare i saperi essenziali e a consolidare le competenze specifiche e trasversali dell‟alunno. CONTINUITÀ EDUCATIVA Il progetto di Continuità Educativa viene riproposto ogni anno scolastico poiché è compito prioritario di un Istituto Comprensivo prevenire le difficoltà spesso riscontrate nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, con opportune forme di coordinamento che ne rispettino le caratteristiche e le differenziazioni. Tutti i docenti, per questa ragione, si propongono diverse finalità: raccordare le metodologie e le strategie didattiche con particolare attenzione alle classi ponte; favorire l‟inserimento nel nuovo ambiente scolastico anche attraverso la conoscenza diretta della nuova scuola e dei suoi insegnanti; consentire la scolarizzazione e la conoscenza reciproca; incentivare una fattiva e costante integrazione degli alunni svantaggiati e diversamente abili; collaborare per la realizzazione di progetti comuni. I destinatari del progetto sono, in particolar modo, gli alunni delle classi ponte dell‟Istituto: ultimo anno della Scuola dell‟Infanzia, classi prime e quinte della scuola Primaria, classi prime della Scuola Secondaria di primo grado. Al progetto, che avrà durata annuale, parteciperanno anche i docenti della Scuola dell‟Infanzia paritaria “Principessa Elena” di Atessa. EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ Ciascun docente, sulla base della peculiarità della propria disciplina, mediante attività mirate, provvederà a promuovere negli alunni l‟interiorizzazione di norme e comportamenti nel rispetto del vivere civile e della legalità. 136 SCUOLA SICURA Il Decreto Legislativo 81/2008, Testo Unico Salute e Sicurezza, sostituisce e ingloba tutte le norme precedenti, stabilendo tutto ciò che riguarda la sicurezza nell‟ambiente di lavoro. La scuola è tenuta a costruire una cultura condivisa della sicurezza e a prevenire e controllare comportamenti a rischio da parte delle persone che utilizzano l‟edificio scolastico. Essa predispone, dunque, un piano di evacuazione che pianifica le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti dall‟edificio e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di intervento. Il progetto viene illustrato agli alunni, che effettuano due prove di evacuazione nel corso dell‟anno scolastico. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE La Scuola organizza, nel corso dell‟anno, visite guidate della durata di alcune ore o di un‟intera giornata e viaggi di istruzione di uno o più giorni. Essi intendono far approfondire conoscenze ed esperienze, guidare l‟alunno ad assumere comportamenti civilmente e socialmente responsabili, sviluppare in lui la capacità di analisi e sintesi, concretizzare mediante l‟osservazione diretta le conoscenze acquisite, stimolare interessi e curiosità culturali, studiando il territorio nazionale nei suoi aspetti storici, paesaggistici, monumentali, culturali e produttivi. Proposti dai singoli Consigli di classe, Interclasse e Intersezione, le visite e i viaggi costituiscono un‟integrazione delle normali attività didattiche o progettuali, che richiedono operatività e studio sia in fase di preparazione che al termine del viaggio. Tutti gli alunni dell‟Istituto possono partecipare al progetto per la cui attuazione ci si avvale delle agenzie di viaggio del territorio. PROGETTO IMMIGRAZIONE “Star bene a scuola” Il progetto, la cui attuazione è subordinata ai finanziamenti del MIUR, nasce dall‟esigenza di rispondere ai bisogni di un‟utenza sempre più diversificata ed ha connotazioni differenti e specifiche: l‟alfabetizzazione degli alunni stranieri, l‟educazione alla multietnicità, la formazione dei docenti. Gli interventi, che coinvolgeranno i plessi della scuola primaria di Atessa capoluogo e Monte San Silvestro e della secondaria di primo grado dell‟Istituto, si propongono di rafforzare l‟insegnamento della lingua italiana come L2 negli allievi stranieri, attraverso il 137 miglioramento delle strutture comunicative e l‟apprendimento del linguaggio specifico per lo studio delle discipline; mirano, inoltre, a favorire il processo d‟integrazione, promuovendo la cultura del rispetto, del dialogo, della solidarietà e della convivenza pacifica. PROGETTO “Il mio futuro radicato nel passato” Destinato a tutte le classi dell‟Istituto, il progetto si pone come finalità quella di imparare a conoscere il proprio territorio per amarlo, salvaguardarlo e rispettarlo. Gli itinerari di lavoro, basati sul metodo della ricerca-azione, si articoleranno in attività diversificate (lavori di gruppo, uscite sul territorio, rappresentazioni sceniche, laboratori di lettura e scrittura, mostre fotografiche…), che permetteranno agli alunni di riflettere sulla realtà che li circonda, riscoprire le antiche tradizioni della nostra gente e mantenere viva la memoria del nostro paese. PROGETTO “Ragazzi in musica” Il progetto scaturisce dall‟esigenza di dare continuità alle esperienze di laboratorio musicale degli anni precedenti, quali l‟allestimento di operette, opere, concerti di musica strumentale, svolti anche in collaborazione con Enti Territoriali e/o in continuità educativa con gli altri ordini di scuola. Il progetto, facoltativo, è rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado della sede di Atessa e si articola in due momenti. Una parte sarà svolta al mattino, durante le ore libere dall‟insegnamento del docente di musica, che impegnerà nell‟attività di laboratorio gruppi di alunni individuati in base alle loro competenze; un‟altra parte si svolgerà in orario extracurricolare e sarà dedicata all‟allestimento di un musical, a cui potranno assistere, a fine anno scolastico, i genitori e l‟extrascuola. EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ “Tante gocce d’acqua fanno il mare” Per educare alla solidarietà, alla condivisione, al rispetto e all‟accoglienza, nella consapevolezza che il benessere di ciascuno si alimenta grazie al contributo e alla collaborazione di tutti, a tutte le classi della sede di Atessa si propone il progetto di solidarietà “Tante gocce d‟acqua fanno il mare”, trasversale a tutte le discipline, da realizzarsi nel primo quadrimestre. Esso prevede diverse attività in orario curricolare, che culmineranno con un‟esperienza pratica di solidarietà: la raccolta di beni di prima necessità, da consegnare alla sede della “Caritas” di Atessa. 138 SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO ECDL – Patente Europea Del Computer Premessa La Patente Europea per l‟uso del computer (European Computer Driving Licence ) è una certificazione riconosciuta e valida in 17 stati dell‟Unione Europea rilasciata da un Ente internazionale altamente qualificato, la ECDL FOUNDATION, che ha il compito di coordinare il programma nei vari Paesi e svilupparne i contenuti coerentemente con l‟evoluzione della tecnologia e le esigenze del mondo del lavoro. La certificazione, basata su criteri oggettivi e secondo uno standard unico europeo attesta la capacità di lavorare con il personal computer, in modo autonomo o in rete, nell‟ambito di una azienda, un ente pubblico o uno studio professionale. Obiettivi Elevare il livello di competenza degli alunni nell‟uso di strumenti informatici; acquisire conoscenze e competenze idonee al superamento dei 7 moduli previsti dal Syllabus per il conseguimento della certificazione ECDL; saper gestire l‟Information Tecnology of Communication; far conseguire a tutti gli alunni della scuola il diploma ECDL spendibile nel mondo del lavoro e nei corsi universitari; aprire la scuola al territorio con l‟offerta formativa rivolta non solo agli alunni e al personale dell‟Istituto ma anche a corsisti esterni. Articolazione del corso Il corso ECDL è suddiviso in moduli così articolati: Concetti teorici di base (Basic concepts) Gestione dei documenti (Files management) Elaborazione testi (Word processing) Fogli elettronici (Spreadsheets) Basi di dati (Databases) Presentazione (Presentation) Reti informatiche (Information networks). Tempi Il corso ha la durata di 90 ore da effettuarsi in orario pomeridiano. Strumenti Laboratori e altre risorse tecnologiche dell‟Istituto. Destinatari Alunni, personale docente ed ATA dell‟Istituto e corsisti esterni. Metodologia Nello svolgimento dei moduli sono presenti due momenti: 139 lezioni interattive consistenti in una relazione/spiegazione dell‟esperto, che sarà effettuata mediante la rete didattica e nell‟interazione con i corsisti. parte pratica, in cui i corsisti sperimenteranno ciascuno sulla propria postazione i concetti teorici e la loro messa in atto. Saranno prevalenti l‟aspetto pratico e l‟attività dei corsisti ai PC. Certificazione Il certificato attestante le competenze acquisite viene rilasciato dall‟AICA ( Associazione Italiana per l‟Informatica e il Calcolo Automatico) ente nazionale di certificazione del programma ECDL. Responsabile del progetto: il Dirigente Scolastico, Prof.ssa Carta Rosina 140 CORSO P E T (Preliminary English Test) Cos’è il PET? Il PET (test preliminare di lingua inglese) è un esame di livello intermedio, proposto dalla University of Cambridge Examination corrispondente al livello “soglia” B1 (Threshold Level) nella valutazione linguistica del Consiglio d‟Europa. Verifica le quattro abilità linguistiche, lettura (Reading), comunicazione scritta (Writing), ascolto (Listening) comunicazione orale (Speaking), la conoscenza della grammatica e del vocabolario. Finalità offrire opportunità educative; favorire la partecipazione sociale e l‟integrazione; migliorare il rendimento scolastico; ampliare le opportunità professionali; favorire l‟inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; cerificazione PET in lingua inglese conseguimento livello B1 del quadro di riferimento europeo fornire un‟utile preparazione per gli esami di livello più elevato come il FCE (First Certificate in English); acquisire un credito spendibile non solo durante la carriera scolastica ma anche negli ambienti universitari e professionali di tutto il mondo. Obiettivi leggere e comprendere testi di uso pratico (dialoghi, manifesti, brochure, quotidiani e riviste) in cui è richiesto un uso quotidiano delle lingua inglese; saper gestire le strutture grammaticali, le funzioni comunicative, il vocabolario, l‟ortografia, la punteggiatura; comprendere materiale registrato a velocità moderata riuscendo a cogliere le informazioni sui fatti, nonché determinare gli atteggiamenti e le intenzioni dello speaker; interagire in una conversazione, saper rispondere a domande e/o saper fare domande; parlare liberamente di esperienze e dei propri gusti. Contenuti La struttura del corso è concepita come un itinerario formativo a tappe, suddiviso in moduli, comprendenti porzioni autonome di contenuti-funzioni linguistiche che vanno progressivamente ad integrarsi. Destinatari Tutte le classi. Periodo Intero anno scolastico da novembre a maggio . Valutazione-Certificazione Al termine del corso gli studenti conseguiranno la certificazione PET previo superamento di un esame finale suddiviso in tre prove: Comprensione e produzione scritta (Reading/Writing), Comprensione orale (Listening) e Produzione orale (Speaking). Responsabile del progetto: Prof.ssa Adele Fidelibus. 141 Orientamento (in “entrata” e in “uscita”) L‟Istituto Spaventa promuove progetti, programma attività didattico-educative, investe risorse e competenze per contribuire -insieme agli altri ordini di scuola, alle famiglie ed altri enti territoriali- al processo di crescita personale e sviluppo cognitivo di ciascun alunno. Il Progetto Orientamento costituisce un percorso scolastico che accompagna l‟alunno facilitandogli -attraverso una maggiore comprensione e consapevolezza del sé e del mondo circostante- il passaggio dalla Scuola secondaria di primo grado alle Scuole secondarie di secondo grado. Il progetto ambisce, inoltre, a guidare gli alunni durante l‟intero corso di studi della Secondaria di secondo grado, al fine di potenziare le specifiche capacità di giudizio e comprensione e di consentire scelte consapevoli per un futuro lavorativo (mondo del lavoro) o di studio (università). Finalità Presentare la Scuola secondaria di secondo grado in una visione di continuità ciclica con la Scuola secondaria di primo grado attraverso la realizzazione di un progetto di continuità, tra le due scuole. Cogliere le aspettative degli alunni delle classi terze delle Scuole secondarie di primo grado del territorio. Obiettivi Offrire sostegno e supporto agli studenti di terza media favorendo una riflessione consapevole sulle loro scelte; collaborare con le scuole medie in un progetto di continuità e di condivisione di obiettivi; fornire complete e corrette informazioni sulla Scuola rendendosi disponibile, con personale e strutture, alle richieste dei docenti delle Scuole secondarie di primo grado che si occupano dell'orientamento. Destinatari Alunni, genitori e insegnanti delle classi terze delle Scuole secondarie di primo grado. Modalità Incontro nel loro Istituto degli allievi e genitori delle Medie con i docenti Dell‟Istituto Superiore “S. Spaventa” Diffusione di materiale informativo sugli indirizzi di studio, sui programmi e sulle iniziative extrascolastiche dell‟Istituto; Incontri e visite guidate e conoscitive per le terze classi di scuola secondaria di primo grado in visita all‟Istituto, con lezioni dimostrative tenute dagli alunni sotto la guida del docente. Open day per far conoscere ai genitori e agli alunni la scuola,le sue strutture e la sua progettazione. L‟accoglienza sarà effettuata dai docenti, dagli alunni e dagli ex alunni dell‟Istituto. Laboratori Didattico-educativi di continuità tra alcune Scuole secondarie di primo grado e il nostro Istituto, per diffondere la conoscenza delle discipline specializzanti degli indirizzi di studio del nostro Istituto. Attraverso tali attività, si intende far superare agli allievi dubbi e insicurezze nei confronti delle nuove materie di studio. Per il corrente anno scolastico si svolgeranno i seguenti corsi: Corso all‟avviamento al laboratorio di chimica Corso di avvicinamento al latino Tempi Novembre/febbraio MODULO 2 ORIENTAMENTO IN USCITA L‟attività di orientamento si propone di presentare agli alunni un quadro chiaro ed esaustivo delle opportunità di formazione e di studio offerte agli alunni dopo il conseguimento del diploma. 142 Finalità Favorire e facilitare la crescita dell‟individuo e la consapevolezza del sé. Far acquisire conoscenze e competenze utili per la progettazione della propria vita, in linea con le aspirazioni, gli interessi e le attitudini degli alunni. Far acquisire competenze sociali, ovvero sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, e la comprensione del valore sociale della cooperazione. Obiettivi Potenziare le competenze, in particolare, a livello della comunicazione (oralità, capacità di relazionare, acquisizione dei linguaggi specifici). Acquisire un buon grado di responsabilità. Acquisire competenza per il lavoro di team. Saper riflettere sugli interessi professionali e culturali e sulle reali opportunità che il contesto sociale può offrire; Comprendere, attraverso l‟esperienza dello stage, le dinamiche proprie del mondo del lavoro; conoscere i percorsi universitari e di formazione professionale post-diploma al fine di trovare la propria opportunità per il diritto allo studio; Individuare i canali disponibili sul territorio per la ricerca del lavoro. Destinatari Alunni delle classi terze, quarte e quinte. Modalità Classi Terze Potenziamento delle competenze, in particolare, a livello della comunicazione (oralità, capacità di relazionare, acquisizione dei linguaggi specifici). Acquisizione di maggiore grado di responsabilità. Classi Quarte Nell‟ambito dell‟orientamento al lavoro: si prevedono visite aziendali e/o all‟interno di strutture socio sanitarie e pubbliche al fine di comprendere i sistemi relazionali e territoriali; incontri con esperti dell‟orientamento al lavoro e referenti di enti preposti presenti nel territorio. Nell‟ambito dell‟orientamento allo studio universitario: la classe avrà la possibilità di raccogliere (guidati da docenti referenti) una serie di informazioni su piani di studio universitari e opportunità di borse di studio per stage universitari estivi. Classi Quinte Per le quali si prospetta un lavoro di continuità con i progetti intrapresi nelle quarte, in particolare, per le relazione scuola-università; mentre si prediligerà un lavoro in itinere in classe per un proseguimento del lavoro di potenziamento delle competenze. Raccolta e diffusione di materiale informativo per le opportunità di lavoro, borse di studio, programmi universitari. Visite guidate agli atenei. Collegamenti ad Internet per pre-iscrizioni universitarie, per ricerche di bandi di concorsi e inserzioni per offerta di lavoro. Incontri con organismi rappresentativi del mondo del lavoro e agenzie che si occupano di orientamento e formazione professionale. Visite aziendali e stage aziendali. Elaborazione di varie tipologie di curriculum vitae. Si prevede -inoltre- l‟intervento di orientatori e di esperti delle Università, delle agenzie di lavoro o di associazioni di categoria. Tempi 143 Le date di attuazione delle attività vanno concordate con le aziende e con gli Enti esterni coinvolti e comunque le attività si svolgeranno in itinere e nel corso dell‟intero anno scolastico. Modulo 2 ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI Finalità Impostare un corretto ed efficace contratto formativo tra alunni, insegnanti e genitori delle classi prime, attraverso una preliminare e reciproca conoscenza di stili cognitivi, attese, e finalità. Creare, per gli alunni delle classi prime, il giusto clima di accoglienza e di promozione alla conoscenza e la comprensione della nuova realtà sociale e scolastica con cui impareranno ad interagire, in un clima costruttivo e propositivo ed attraverso il rispetto e la condivisione delle regole. Guidare, i giovani alunni, nel delicato processo di metacognizione e conoscenza del nuovo sistema scolastico e dei diversi programmi disciplinari ed educativo-didattici. Obiettivi Promuovere e facilitare la socializzazione e l‟impostazione di relazioni positive con le diverse figure presenti nella scuola; prevenire i disagi individuando i bisogni e le attese degli alunni; far conoscere il Regolamento dell‟Istituto , lo Statuto degli studenti e la proposta formativa dell‟Istituto; far conoscere la struttura e le competenze degli organi collegiali; individuare i livelli di partenza e predisporre percorsi formativi appropriati; attuare iniziative che favoriscono lo sviluppo di competenze risultate carenti. Destinatari Alunni delle classi prime Tempi Intero anno scolastico Modalità Nei giorni successivi, ovvero entro il mese di Settembre, la Commissione Orientamento provvederà affinché vengano svolte le seguenti attività di accoglienza. Visita dell‟edificio e delle strutture funzionali (segreteria, aula multimediale, laboratori di informatica, laboratorio linguistico, aula di Scienze, aula magna, biblioteca, palestra). Distribuzione nelle classi prime ed agli insegnanti coordinatori delle stesse del seguente materiale: schede informative e di indagine sui metodi di studio degli alunni e su come migliorarli in funzione del nuovo ordine di scuola; questionario per la verifica dei livelli e stili meta-cognitivi degli alunni; test d‟ingresso per l‟individuazione delle conoscenze di base funzionali ai programmi da svolgere e conseguenti strategie didattiche per recupero e/o potenziamento. I ragazzi delle prime e seconde potranno fare riferimento per chiarimenti e/o esigenze al docente coordinatore di classe. Svolgimento di attività didattico-educative miranti allo sviluppo personale, sociale, metacognitivo, ed all‟individuazione di punti critici e potenzialità degli alunni verso un processo formativo rispondente alle attese in primis degli alunni, quindi di insegnanti e genitori. - Attività di riorientamento degli studenti del biennio che manifestino situazioni di disagio e disorientamento. Diffusione dell‟informazione sulla rete dei servizi e dei soggetti esterni e complementari alla scuola (Centri per l‟impiego della Provincia, Agenzie di Formazione Professionale, ecc). Consulenza agli studenti provenienti da altri Istituti. Responsabile del progetto: Prof.ssa Maria Lucia Carunchio, Maria Pia Cinquina, Adele Fidelibus, Maria Luisa Musacchio. 144 Lezioni di nuoto Premessa Il Progetto del nuoto tende a consentire a tutti gli studenti dell‟istituto di raggiungere un sufficiente livello di acquaticità e di autonomia personale in acqua. Gli effetti benefici del nuoto come l‟aumento della potenza respiratoria, cardiaca e muscolare, lo sviluppo armonico del corpo, la sicurezza personale e la prevenzione all‟insorgere dei paramorfismi sono motivazioni pienamente condivise nelle indicazioni ministeriali e incontrano il favore degli allievi che dovranno svolgere l‟attività. Nel nuoto sono sollecitate tutte le capacità motorie come la resistenza, la mobilità, la forza, la velocità, la coordinazione intersegmentaria delle braccia e delle gambe; inoltre la percezione della postura durante il galleggiamento ed il corretto alternarsi di contrazione e rilassamento nelle diverse tecniche di nuotata offrono agli allievi la possibilità di sperimentare atteggiamenti dinamici e situazioni motorie che negli “sport di terra” non troviamo. Tali obiettivi possono essere tranquillamente acquisiti anche dagli allievi che non presentano particolari attitudini acquatiche. Gli allievi che già posseggono le tecniche dei quattro stili possono inoltre acquisire e sperimentare il concetto dell‟allenamento in acqua con proposte di esercizi che sviluppano la resistenza e la potenza muscolare nelle specifiche tecniche di nuotata. Obiettivi Conoscere le caratteristiche dei quattro stili principali Possedere capacità di galleggiamento Conoscere le diverse tecniche di nuotata Conoscere gli adattamenti che il corpo deve adottare per spostarsi efficacemente in acqua Affinare la sensibilità e l‟equilibrio in acqua. Contenuti Attività in forma ludica, esercizi di respirazione, esercizi di scivolamento, esercizi di galleggiamento e immersione. Metodi Le esercitazioni saranno svolte in forma analitica e globale. Far acquisire la consapevolezza delle proprie azioni motorie. Tempi Le lezioni si svolgeranno presso la piscina Comunale Il periodo, orientativamente, va da dicembre a marzo. Ore previste 8/9 di lezione per ogni classe Gli allievi raggiungeranno la piscina comunale in pullman, accompagnati dal docente di educazione fisica Destinatari Tutti gli allievi delle classi dell‟Istituto Responsabile del progetto: Prof. Vitelli Tommaso 145 Visite guidate e viaggi d’istruzione Premessa I Consigli di classe programmano visite aziendali, visite didattiche e viaggi d‟istruzione. Le mete vengono stabilite in funzione degli obiettivi prioritari formativi e le scelte sono debitamente motivate. I viaggi sono concretamente programmati, sia dal punto di vista organizzativo che didattico, coinvolgendo gli alunni sul piano culturale attraverso ricerche singole e di gruppo, onde essi risultino verifica e arricchimento del già conosciuto. Le “uscite”, infatti, non rappresentano una interruzione, ma sono un momento del fare scuola, che deve avere gli obiettivi che si intendono perseguire, poiché gli effetti educativi di tutte le forme di uscita dall‟aula sono molteplici. Finalità ed obiettivi Verificare, attivare ed estendere le conoscenze già accumulate della regione e delle città ospiti; approfondire momenti significativi della cultura e della storia delle città-ospiti e della regione nella loro interazione, con la cultura e la storia italiana ed europea; educare alla lettura geostorica del paesaggio e degli spazi naturali o urbanizzati (tradizione e folklore delle città ospiti; origini e sviluppo storico; assetto urbanistico; tipologia del centro storico; residenze storiche, musei e pinacoteche; mostre e fiere campionarie; caratteri morfologici, assetto idrogeologico; rete autostradale; settori dell‟economia che interessano la regione); acquisizione di una maggiore autonomia e di un più concreto senso di responsabilità; rafforzamento di un rapporto di cooperazione, improntato ad una autenticità più spontanea con docenti accompagnatori; educazione alla tolleranza e al rispetto degli altri; arricchimento della personalità degli alunni; socializzazione. Destinatari Tutte le classi. Tempi Ore previste 40 Responsabile dell’attuazione: Prof.ssa Castelfranco Pia 146 Centro Sportivo Scolastico Finalità Il progetto mira ad approfondire alcuni spunti motori e sportivi presentati durante le ore curricolari, così da rendere completa la consapevolezza motoria degli alunni e da consentire l‟emergere di capacità e vocazioni particolari. Obiettivi Facilitare la socializzazione tra pari Favorire lo sviluppo del senso civico degli studenti Far emergere lo spirito di squadra attraverso la pianificazione di obiettivi comuni Avviare alla pratica sportiva per favorire l‟acquisizione di un corretto stile di vita . Contribuire alla piena integrazione scolastica e alla crescita umana degli alunni con disabilità Destinatari Tutti gli alunni dell‟Istituto. Modalità Il corso prevede lo svolgimento delle seguenti attività per un impegno di 6 ore settimanali: - corsa campestre: preparazione ed individuazione partecipanti/squadra di istituto, fase Provinciale di corsa campestre (prevista per fine novembre/inizi dicembre 2014); - tornei di: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11 e badminton (gennaio Maggio 2015); - allenamenti per attività di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, calcio a 11, nuoto, atletica leggera pista ed altri sport di squadra (gennaio- maggio 2015);, Verifica e valutazione Partecipazione ai campionati studenteschi; risultati gare e documentazione fotografica. Tempi Durata complessiva: intero anno scolastico. Impegno dei docenti 180 ore di insegnamento e 20 ore strutturali. Durata Da ottobre 2014 a maggio 2015 Responsabile del progetto: Prof. D’Alicarnasso Gabriele 147 Solidarietà Premessa Il momento attuale vede emergere con forza l‟esigenza di dare ai giovani l‟opportunità di costruirsi un quadro di riferimento preciso sul piano etico,sociale e valoriale come base per la loro formazione. Formazione che vede nella scuola il luogo privilegiato di costruzione. Il progetto, proposto dall‟Associazione onlus “Il Buon Samaritano”, nasce per mettere in relazione il mondo del volontariato con gli alunni delle scuole attraverso la costruzione di percorsi educativi che vedono coinvolti insegnanti e volontari nella realizzazione di proposte didattiche. L‟obiettivo è di sostenere la crescita di cittadini solidali e responsabili e di intravedere la scelta del volontariato come una possibilità accessibile a chiunque voglia adoperarsi per gli altri Finalità Partendo dal presupposto che il volontariato può essere un interlocutore autorevole per la scuola,capace di apportare contributi educative e testimonianze significative, la finalità di fondo del progetto è diffondere la cultura della solidarietà e dei diritti come cittadinanza partecipe e solidale. Obiettivi Educare i giovani alla mondialità affinché si sentano tutti parte di un unico mondo, con uguali diritti e doveri Fornire agli alunni un sistema valoriale che funga da punto di riferimento per le loro scelte presenti e future. Superare i punti di vista egocentrici e soggettivi e i giudizi sommari Aiutare a formare una mentalità nuova con uno stile di vita più solidale. Educare a un atteggiamento critico verso il consumismo e promuovere la cultura del consumo responsabile e del commercio equo e solidale. Prevenire il disagio adolescenziale favorendo la cultura della solidarietà tra i giovani e promuovendo il desiderio di sentirsi utili e la volontà di impegnarsi attivamente. Acquisire consapevolezza della nostra e delle altre culture, della loro relatività e pari dignità. Prevenire e contrastare qualunque forma di razzismo, xenofobia e intolleranza. Offrire ai ragazzi l'opportunità di affrontare tematiche relative ai diritti umani, al rispetto, all'accettazione del diverso e alla solidarietà per favorire l'abbattimento di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture nella consapevolezza che la diversità è una risorsa e non un problema. Promuovere la conoscenza della Carta dei diritti fondamentali dell‟UE,in particolare del Capo I “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". Fornire informazioni e strumenti didattici per comprendere l'insieme dei fenomeni definiti genericamente "globalizzazione"/ soffermandosi in particolare sull'impatto sociale ed ambientale della stessa sui Paesi del Sud del Mondo. Far comprendere come gli aspetti economici e finanziari influenzino lo sviluppo umano/ culturale e sociale dei popoli. Favorire l'informazione sulle reali possibilità di servizio volontario offerte nel nostro territorio. Destinatari Tutte le classi dell‟Istituto. Modalità Attività incentrate sui diritti dell‟Uomo . Attività per promuovere la conoscenza della cultura locale: costumi, lingua, tradizioni. Laboratori di “manualità” con i ragazzi diversamente abili per produrre piccoli oggetti per una “pesca” di beneficenza. Lotteria, rappresentazioni teatrali, tornei sportivi per la raccolta di fondi. Incontri con esperti per approfondire le diverse tematiche proposte. Giornate della solidarietà per raccolta cibo non deperibile da donare alla caritas locale. Tempi In itinere, durante il corso dell‟anno scolastico 2014-2015 Destinatari Tutte le classi dell‟Istituto. Responsabile del progetto: Prof.ssa De Grandis Carmela 148 Legalità Premessa Con questo progetto la scuola si pone l‟obiettivo di costruire “comunità”, la quale trovi il suo orientamento all‟interno di una solida “mappa valoriale” utile alla formazione dell‟identità personale, locale, nazionale e umana. Sarà sviluppata l‟attenzione all‟altro, considerato persona intera; saranno create opportunità fondamentali di scambio, confronto e collaborazione, attraverso la moltiplicazione dei luoghi e dei tempi della formazione e dell‟informazione. Il progetto vuole essere l‟attuazione della L. 169/2008 e la sua realizzazione coinvolge tutte le discipline e l‟intera comunità scolastica. Essendo un progetto così ampio, l‟Istituto si propone, dunque, la realizzazione di percorsi diversificati per le varie fasce d‟età, miranti alla trattazione di tematiche verso le quali i ragazzi hanno manifestato interesse e sensibilità. Finalità Ridurre la dispersione scolastica, gli insuccessi formativi e le manifestazioni di disagio giovanile (vandalismo, bullismo, dipendenza da droghe…). Determinare un nuovo rapporto tra cittadini ed istituzioni attraverso la comprensione del senso delle regole e del sistema democratico. Realizzare un rapporto interattivo con enti, istituzioni, associazioni in equilibrio dinamico. Promuovere lo sviluppo globale della personalità attraverso il potenziamento delle capacità cognitive, affettive e relazionali. Sviluppare un buon livello di autonomia e di senso della responsabilità. Sconfiggere l‟individualismo, gli interessi di parte, l‟indifferenza, attraverso il confronto, l‟apertura verso l‟altro e la partecipazione attiva. Obiettivi Conoscere le norme intese come valori utili al bene comune. Conoscere le regole, i principi e i valori dei diritti dell‟uomo e della cittadinanza democratica. Riflettere sui propri diritti-doveri rispetto ai ruoli sociali di: figlio, studente, giovane, ecc. trasformando la realtà prossima nel banco di prova quotidiano su cui esercitare il ruolo sociale. Comprendere l‟importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti e fare proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che esse contengono. Rispettare l‟ambiente circostante, conservarlo, migliorarlo, ricordando che è patrimonio a disposizione di tutti. Acquisire la capacità di argomentare, legata al dibattito, vale a dire la capacità di riesaminare le azioni e le argomentazioni alla luce dei principi e dei valori dei diritti dell‟uomo e delle opinioni altrui. Confrontare criticamente comportamenti e aspetti delle diverse culture religiose. Attività Collaborazione con la Lega Ambiente - Partecipazione delle classi Quinte ITE alla giornata “Puliamo il mondo” - Incontri con i rappresentanti locali della Lega Ambiente per trattare il problema della salvaguardia dell‟ambiente. Comitato studentesco: Incontro con il Presidente della consulta provinciale di Chieti- “La partecipazione attiva alla vita comunitaria”: modalità di gestione delle assemblee di classe e d‟Istituto, come momento fondamentale di espressione delle proprie idee e progetti di vita da condividere con le componente dei docenti e dei genitori, per la costruzione di percorsi educativi partecipati. Classi III e IV ITE e Liceo Scientifico Elaborazione, da parte di un gruppo di allievi delle classi terze, di un questionario per sondare come i ragazzi dell‟Istituto utilizzino le tecnologie on-line e sul loro comportamento di fronte ai 149 problemi e ai rischi collegati all‟utilizzo di Internet e del cellulare. L‟attenzione sarà concentrata sull‟utilizzo dei social network e sugli acquisti on line. Discussione sui risultati ottenuti. Lettura di articoli di cronaca che stimolino la riflessione e il dibattito. Seminario su “ I pericoli della navigazione in rete”. Il diritto alla riservatezza e alla privacy. Classi IV e V ITE - Seminario: “Il potere della legge” Visita alla casa circondariale (45 allievi delle classi quinte) Visita alla sede del Municipio di Atessa al fine di conoscere la struttura organizzativa dell‟Ente locale. Classi IV e V ITE Liceo Scientifico e Liceo Classico Incontro con il capitano dei carabinieri della caserma di Atessa: “Legalità è libertà” Incontro con il Presidente Comunale e Provinciale dell‟AVIS. Altre attività per tutte le classi dell’Istituto Promozione della conoscenza del Regolamento d‟Istituto come momento di cittadinanza partecipata. Lettura di articoli di cronaca che stimolino la riflessione e il dibattito. Visione di DVD sulle tematiche della solidarietà e della diversità, e cineforum. Giochi di simulazione per aprirsi al dibattito e stimolare la capacità di risolvere i conflitti. Analisi di testimonianze ad opera di persone che hanno fatto della solidarietà e dell‟amore al prossimo lo scopo della loro vita riuscendo ad agire sul sociale. Riconoscere in fatti e situazioni della vita economica, sociale e culturale l‟intervento delle istituzioni europee (unione Europea e Consiglio d‟Europa), l‟adesione alle linee fondamentali del trattato di Lisbona e alle decisioni di politica economica della Ue e della banca centrale europea. Studio delle trasformazioni delle leggi nel tempo e dei vari sistemi governativi. Individuazione di come le scelte economiche nei diversi luoghi e nella storia, qualifichino le politiche economiche nazionali ed internazionali. Conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le conseguenze personali, sociali, culturali ed economiche. Seminari formativi con esperti. Strumenti e Metodi Lezione frontale per la presentazione e comprensione dei concetti e dei riferimenti storiografici. Dibattiti con esperti. Riflessioni con forum. Realizzazione e somministrazione di questionari. Lavoro cooperativo in gruppi omogenei o eterogenei a seconda delle esigenze didattiche. Visione di video e dvd. Uso di mezzi multimediali. Verifiche e Valutazioni La valutazione degli interventi formativi sarà condotta sulle conoscenze acquisite, le informazioni, i principi concettuali e le abilità appresi, ma anche la riduzione della conflittualità, il miglioramento del clima, la collaborazione nei lavori di gruppo. La verifica sarà effettuata attraverso griglie di osservazione, in itinere e finali, di comportamenti, di produzioni orali e scritte. Docente Referente: Prof.ssa Menna Mariangela, Prof.ssa Carunchio Maria Lucia. 150 Quotidiano in classe Motivazioni “L‟osservatorio permanente dei giovani editori di Firenze”, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell‟Istruzione hanno promosso la settima campagna di promozione della lettura dei giornali quotidiani in classe con la convinzione che avvicinare i giovani alla lettura del quotidiano permette di offrire loro uno strumento in più per integrarsi nella società in cui vivono e per sviluppare un forte spirito critico. L‟Istituto aderisce al progetto. Finalità Diffondere la lettura dei quotidiani; stimolare alla lettura ed al dialogo gli studenti, leggendo il quotidiano in classe; sviluppare curiosità ed interesse nei confronti dei temi di attualità; aiutare gli studenti a farsi un‟opinione sulla realtà che li circonda; considerare i quotidiani un supplemento al libro di testo; sviluppare la conoscenza dei linguaggi specifici; imparare ad usare un linguaggio vario ed articolato; offrire agli alunni la possibilità di avere maggiori conoscenze della realtà; sviluppare le capacità di comunicazione ed espressione. Contenuti Lettura di quotidiani un‟ora per settimana e per classe. Attività Lettura quotidiani, discussione dei contenuti, compilazione schede, risposte a questionari, svolgimento temi proposti dall‟osservatorio. Metodi Lettura individuale e collettiva di quotidiani e discussione guidata sugli avvenimenti; ripartizione incarichi fra gli alunni. Tempi Intero anno scolastico. Impegno dei docenti ore 20. Strumenti Quotidiani Destinatari Classi dell‟Istituto Responsabile del progetto: Prof.ssa Carunchio Maria Lucia 151 Olimpiadi della matematica Premessa Da vari anni il Progetto Olimpiadi di Matematica organizza gare per le Scuole Superiori di tutta Italia; il progetto opera in base a una convenzione fra Ministero della Pubblica Istruzione, Scuola Normale Superiore di Pisa e Unione Matematica Italiana. Finalità Lo scopo della gara non è quello di individuare i giovani più “dotati” in matematica (le gare di matematica, per loro natura, evidenziano solo i più “veloci”), il progetto si rivolge a tutti gli studenti che, indipendentemente dalla loro “velocità”, hanno voglia di approfondire la Matematica affrontando problemi un po‟ diversi nella forma, da quelli incontrati a scuola, ma in grado di suscitare interesse per ciò che nella scuola si fa. Obiettivi La nostra partecipazione ha queste finalità educative e didattiche: favorire un approccio ludico ad una disciplina come la matematica; motivare gli studenti più capaci all‟approfondimento nello studio della matematica; allargare, negli studenti, l‟orizzonte sugli ambiti di interesse della disciplina; mantenere la scuola in contatto con le istituzioni provinciali e nazionali che diffondono e promuovono la cultura e la didattica della matematica. Contenuti e modalità di realizzazione La parte culturale si articolerà nelle seguenti fasi: Fase d‟Istituto: seconda metà di novembre. Si svolge a scuola ed è sostenuta da tutti gli alunni del Liceo Scientifico su adesione volontaria; vengono proposti quesiti a risposta multipla (20 per il biennio e 25 per il triennio). Fase provinciale: seconda metà di febbraio. Si svolge a Chieti e vi partecipano gli alunni che hanno totalizzato i migliori punteggi delle scuole della provincia che aderiscono al progetto. Essa è finalizzata non solo alle selezione dei partecipanti alla gara nazionale, ma anche alla scelta degli alunni che frequentano gli stage di preparazione alle gare stesse organizzati dall‟UMI. Fase nazionale: maggio. Si svolge a Cesenatico; dai 25 alunni primi classificati nascerà la squadra azzurra composta da sei studenti che rappresenterà l‟Italia alle gare mondiali. Destinatari Gli studenti del Liceo Scientifico. Tempi Impegno dei docenti ore 15. Responsabile del progetto: Prof.ssa De Luca Roberta 152 Adolescenza a rischio? No, grazie. Promozione della salute in ambito scolastico (progetto sportello di sostegno psicologico) Il progetto è stato proposto dall‟Azienda U. S. L. n. 03 Lanciano- Vasto, in riferimento a quanto affermato dall‟O. M. S. che definisce “la salute sessuale come l‟integrazione di aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali dell‟essere sessuato realizzata in maniera che valorizzi la personalità e la comunicazione” (O.M.S. 1975). Nella scuola italiana l‟educazione sessuale-affettiva si inserisce nell‟ambito degli interventi previsti dalla legge 162/90 che promuove e coordina le attività di educazione alla salute in generale. Finalità Offrire una guida ai ragazzi nell‟imparare a seguire sani stili di vita, ad esprimere atteggiamenti positivi verso la sessualità ed il proprio corpo, ad attuare scelte autonome e responsabili nel comportamento di relazione ed in particolare nella sessualità ed a rispettare sé e gli altri nella diversità delle loro opinioni e delle loro scelte. Obiettivi Conoscere il significato di pubertà, preadolescenza, adolescenza e le fasi dello sviluppo sessuale; promuovere sani stili di vita; conoscere i principali aspetti dell‟anatomia e della fisiologia degli apparati riproduttivi; acquisire elementi di conoscenza riguardo alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili; conoscere il significato di procreazione responsabile; favorire la consapevolezza dei cambiamenti psicologici, emozionali, comportamentali e fisici nelle fasi della preadolescenza e dell‟adolescenza; conoscere e saper riflettere sui cambiamenti del proprio corpo con particolare riguardo alle differenze emotive e psicologiche fra maschi e femmine. Contenuti Pubertà e modificazioni corporee ed emotive e sviluppo morale dell‟adolescente. Articolazione del corso e durata Due incontri di circa due ore ciascuno. Specialisti Ginecologa Dott.ssa Lorefice Rosanna Ostetrica La Gatta Luigina Destinatari Classi seconde e quarte scuola secondaria di secondo grado. Responsabile del progetto: Prof.ssa De Simone Fiorella 153 Intercultura e Integrazione Premessa La società del domani sarà una società multiculturale. Lo sarà con i problemi e le difficoltà che ogni diversità razziale, religiosa, sociale ed economica porta con sé. I concetti di integrazione, di tolleranza, solidarietà diventano un impegno urgente e devono essere discussi e approfonditi alla luce dei nuovi fenomeni interculturali. Finalità promuovere il dialogo interculturale come processo in cui gli studenti possono migliorare la loro capacità di adattarsi ad un ambiente culturale più aperto ma anche più complesso in cui, nei diversi Stati membri e anche all'interno di ciascuno di essi, coesistono identità culturali e credenze diverse; mettere in evidenza il dialogo interculturale come opportunità di contribuire a una società pluralistica e dinamica, in Europa e nel mondo intero, e da essa trarre profitto; sensibilizzare i giovani all'importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo, rispettosa della diversità culturale e fondata sui valori comuni dell'UE definiti nell'articolo 6 del trattato UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; porre in risalto il contributo delle varie culture tra i giovani; mettere in evidenza il ruolo centrale dei mezzi di comunicazione nella promozione del principio ed espressioni della diversità culturale al patrimonio e ai modi di vita degli Stati membri. Obiettivi Sensibilizzare i giovani a partecipare al dialogo interculturale nella vita quotidiana; Consentire loro di acquisire conoscenza e coscienza di diverse realtà socioculturali, imparando gli uni dagli altri e rafforzando la propria consapevolezza di essere cittadini europei rendere più visibili e coerenti e promuovere tutti i programmi e le azioni della Comunità che contribuiscono al dialogo interculturale e assicurarne la continuità; contribuire ad esplorare nuovi approcci al dialogo interculturale che implichino la cooperazione di un'ampia varietà di attori dei diversi settori. attivare percorsi di apprendimento individualizzati per alunni provenienti da altri paesi Europei e non, al fine di guidarli verso la conoscenza della lingua e della cultura italiane. Articolazione e fasi del progetto Verranno promossi interventi a favore degli alunni stranieri, attraverso attività curriculari ed extra curriculari (attività di recupero, potenziamento, alfabetizzazione). Inoltre, nel corso dell‟anno scolastico si cercherà di implementare le azioni suggerite dai programmi europei, quali stage linguistici e scambi culturali. Contenuti Oltre che l‟analisi e lo studio dei Paesi con i quali gli studenti entreranno in contatto, i contenuti del progetto riguarderanno gli argomenti scelti per lo sviluppo di lavori con studenti di altri Paesi. Nel corrente anno scolastico, verranno attivati: Corso di Lingua italiana (L2) per alunni di madre lingua straniera (modulo 1). Mini stage linguistico (modulo 2) Inoltre, si pianificheranno le attività per avviare lo “Scambio di giovani”. Tempi 30 ore per ciascun docente Destinatari Il Corso di Lingua italiana (L2) per alunni di madre lingua straniera è indirizzato a tutti gli alunni frequentanti l‟Istituto; Il Mini stage linguistico è indirizzato alle classi terze e quarte dell‟ITE Lo “Scambio di giovani” è indirizzato a tutte le classi del Triennio. Verifica e Valutazione 154 Verifica in itinere e valutazione finale del progetto, anche attraverso monitoraggi istituzionali. MODULO 1 Mini Stage Linguistico Premessa Il progetto “la classe viaggiante” della scuola di lingue Pierre Overall (www.pierre-overall.com) propone il mini stage linguistico in Francia nelle città seguenti: Cannes, Antibes, Nizza. Finalità Crescita personale dei partecipanti. Potenziare le capacità d‟osservazione in territori diversi da quelli dove si vive normalmente. Favorire la capacità di confronto delle diverse realtà. Promuovere nei giovani i presupposti culturali e formativi per educare alla ricerca di valori comuni agli uomini pur nella diversità delle civiltà. Migliorare le competenze comunicative in lingua straniera. Contenuti Insegnamento della lingua ( 16 lezioni di 45 minuti l‟una in 4 giorni in piccoli gruppi, con insegnanti di madrelingua); sviluppare le competenze audio orali degli alunni attraverso attività di ascolto e comprensione, produzione orale, sulle tematiche attinenti alla cultura, la storia, la geografia della regione. Destinatari Alunni delle classi terze e quarte dell‟istituto. Tempi, strumenti, organizzazione 6 giorni, 5 notti Pianificazione organizzazione stage: 40 ore. Le spese del corso e del viaggio sono a carico degli alunni. Metodologia Contatti con l‟organizzazione di accoglienza Interventi in aula per preparare il viaggio, studio della geografia e delle particolarità della regione, lavori di gruppo. Verifica e Valutazione Alla fine del corso sarà rilasciato un certificato di partecipazione al corso valido come credito formativo. Rilascio di certificati personalizzati alla fine del corso con riferimento ai criteri di valutazione europea (CECR) del livello di insegnamento. Responsabile del progetto: Prof.ssa Lisanti Rosa Maria MODULO 2 Laboratorio di approfondimento della Lingua italiana (L2) Recupero, consolido e miglioro la lingua italiana Finalità Il progetto si propone di recuperare, consolidare o potenziare le abilità e le competenze della lingua italiana sotto l‟aspetto grammaticale/lessicale della lettura, della scrittura, per una migliore e più efficace comunicazione. 155 Si è deciso di progettare un laboratorio di approfondimento della lingua italiana per favorire l‟apprendimento in tutte le discipline e garantire di conseguenza, nei suddetti alunni anche nuove opportunità di interazione con i compagni, ciò porterebbe ad un potenziamento della lingua, un arricchimento delle conoscenze generali di base e ad un naturale aumento della loro autostima. Obiettivi 1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e compresi dall‟alunno). 2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all‟alunno di utilizzare le conoscenze acquisite): Competenze linguistiche Competenze comunicative Competenze espressive Competenze logiche Competenze operative 3.Acquisizione di capacità: Capacità di analisi Capacità di sintesi Capacità di rielaborazione Metodologia e strumenti didattici Lettura guidata Utilizzo di mappe, scalette e schede didattiche Libri di testo, schede di lavoro e questionari Destinatari Tutti gli alunni stranieri frequentanti l‟istituto Verifica e valutazione Si valuterà il raggiungimento delle abilità prefissate e la capacità dei singoli alunni attraverso questionari personalizzati dall‟insegnante. Luoghi e tempi d’attuazione Il laboratorio verrà effettuato in aula scolastica durante l‟ora di approfondimento della prof.ssa Talone (Venerdì III ora) durante tutto l‟anno scolastico. Responsabile del progetto: Prof.ssa Talone Graziella 156 INTERCULTURA Soggiorno individuale di studio all‟estero in collaborazione con INTERCULTURA AFSITALIA Da quest‟anno due studenti del nostro Istituto fanno esperienze annuali di studio all‟estero e contemporaneamente frequentano l‟Istituto studenti stranieri. Considerando il valore culturale e formativo di tali esperienze, la scuola favorisce le stesse provvedendo al monitoraggio dei propri studenti all‟estero. Finalità Finalità principale del progetto è quella di seguire gli studenti di questo Istituto che decidono di affrontare la complessa esperienza della frequenza in una scuola straniera per un anno e di facilitare il loro reinserimento nella classe di appartenenza, curando i rapporti tra studente e insegnanti e tra studente e compagni di classe. Obiettivi Monitorare il soggiorno dei nostri studenti all‟estero dal punto di vista didattico; responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola italiana; assicurare una corretta valutazione dell‟esperienza all‟estero ai fini del reinserimento e dell‟attribuzione dei crediti; incoraggiare e favorire la diffusione dell‟esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata da tutto l‟Istituto. Alunni coinvolti Gli studenti dell‟Istituto d‟Istruzione Superiore “S. Spaventa” che frequentano un anno all‟estero. Contenuti/Attività Fase 1: il referente per gli scambi culturali metterà particolare cura nella compilazione dei formulari da inviare alla scuola ospitante, inserendo, oltre ai dati tecnici sulla propria scuola, informazioni sulle discipline insegnate, sui sistemi di valutazione, sul corso di studi effettuato dallo studente fino a quel momento, completo di materie e valutazione dell‟anno scolastico precedente (quest‟ultimo a cura della Direzione Amministrativa), come pure tutta la documentazione per comunicare con la scuola ospitante. Fase 2: nomina di un tutor all‟interno del C.d.C. In particolare sarà cura del tutor: informare lo studente sui programmi che si svolgono nella scuola di appartenenza e dargliene dettagliata comunicazione; tenere il C.d.C. aggiornato sulle esperienze didattiche, formative e culturali che lo studente intraprende nel suo soggiorno all‟estero; ottenere dallo studente informazioni relative ai piani, ai programmi di studio proposti e la sistema di valutazione seguito nella scuola ospitante; elaborare insieme al C.d.C. un documento che indichi contenuti disciplinari essenziali dell‟anno scolastico in corso e l‟indicazione delle competenze da acquisire e darne comunicazione allo studente; curare che ci siano scambi di informazioni tra la classe e lo studente all‟estero sulle esperienze di carattere culturale o su momenti significativi della vita della classe; portare al C.d.C. i materiali inviati dallo studente, i risultati da lui conseguiti all‟estero e curarne la verbalizzazione; raccogliere la certificazione di competenze e di titoli acquisiti all‟estero e proporli al C.d.C. perché vengano adeguatamente valutati. Fase 3: il tutor informa lo studente delle scelte fatte dal C.d.C. per la sua riammissione circa la programmazione di momenti di incontro, recupero, sostegno, verifica e valorizzazione; prende visione dei lavori svolti all‟estero e del percorso di studio di cui si fa depositario per trasmetterli e illustrarli al C.d.C. in riunione; comunica all‟alunno le materie del programma italiano e gli argomenti oggetto di accertamento, i tempi e le modalità del recupero e le date di verifica nel corso dell‟anno scolastico, precedentemente discusse con il C.d.C.; cura il reinserimento nella classe attraverso attività di diffusione delle esperienze maturate all‟estero (scolastiche ed extrascolastiche) e la socializzazione di tutti i materiali autentici utilizzati. Metodo di lavoro Collaborazione del tutor con il Consiglio di classe, la Direzione amministrativa e il Dirigente scolastico. Risorse umane 157 Di Pretoro Maria Rita (tutor del Consiglio di classe), Fidelibus Adele (tutor del Consiglio di classe), Lannutti Anna (assistente amministrativa), i Docenti del C.d.C. Responsabile del progetto: Prof.ssa Di Pretoro Maria Rita 158 Stage Alternanza Scuola-Lavoro destinato ad alunni diversamente abili Premessa L‟Istituto Statale di Istruzione Superiore “Silvio Spaventa”, vista l‟esigenza dei ragazzi diversamente abili e delle famiglie di aprirsi al territorio per vivere un‟esperienza nell‟ambito lavorativo, intende realizzare un percorso di stage alternanza scuola-lavoro. Finalità Orientare gli alunni disabili nel mondo del lavoro e offrire l‟opportunità di ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali, integranti e lavorative vivendo ed operando all‟interno della situazione reale di lavoro in una cooperativa Conseguire un “Credito Formativo”, certificato che potrà spendere nella frequenza di corsi di formazione professionale ed eventualmente nell‟inserimento lavorativo. Seguire un percorso costruito a misura dell‟allievo che, partendo dalle sue potenzialità e abilità si realizzi in ore di lavoro-tirocinio presso una cooperativa. Obiettivi Inserire gli allievi in un ambiente di lavoro nel quale possano mettere a frutto, in modo autonomo e responsabile, le conoscenze e le competenze apprese in ambito scolastico. Permettere agli studenti l‟acquisizione di nuove conoscenze, procedure e linguaggi. Migliorare, negli allievi, le capacità relazionali, il senso di responsabilità e l‟autonomia. Far utilizzare agli studenti la strumentazione tecnica, disponibile presso i diversi ambienti di lavoro. Favorire, negli studenti, la verifica dei propri interessi, attitudini e conoscenze agevolando le future scelte professionali. Far conoscere agli allievi i valori di riferimento in ambito lavorativo, l‟organizzazione e le norme di comportamento. Far conoscere alle aziende potenziali collaboratori. Sviluppare un‟integrazione tra il sistema scolastico e quello lavorativo. Sviluppare la fiducia in sé e saperla controllare. Aiutare ad esprimere le proprie emozioni e controllarle. Conoscere e rispettare le regole. Apprendere le conoscenze e competenze generali e specifiche del profilo professionale necessario per entrare nel mondo del lavoro. Acquisire l‟autonomia personale, sociale e lavorativa. Integrare l‟esperienza scolastica con un‟esperienza legata a tempi di lavoro ben definiti e mansioni specifiche che favoriscono la produzione di beni e/o servizi la cui utilità è immediatamente riscontrabile. Contenuti Le attività saranno di due tipologie: - Laboratorio assemblaggio componenti metalmeccaniche; - Laboratorio creativo di tipo artistico-artigianale. Destinatari Tutti gli alunni diversamente abili frequentanti l‟Istituto. Impegno dei docenti Docenti di Sostegno e assistenti specialistiche all‟autonomia e alla comunicazione. Modalità Lo stage verrà effettuato nel corso del II quadrimestre presso la Cooperativa sociale “Voloentieri” di Casoli tra marzo e aprile 2015, con una cadenza di due incontri settimanali. Responsabile del progetto: Prof. Iacovelli Francesco 159 Progetto Vivere L’Impresa Premessa Il Progetto nasce dalla volontà di creare un percorso formativo quanto più vicino alla realtà lavorativa affinché gli allievi, attraverso la loro diretta esperienza nell‟attuazione di compiti di realtà, nelle attività laboratoriali o in campo, percepiscano la spendibilità del loro apprendimento teorico, potenzino le competenze disciplinari e sociali e sviluppino le proprie capacità imprenditoriali. Il progetto ha una valenza triennale ed è articolato in due moduli: 1. Visite aziendali 2. Alternanza scuola- lavoro. Finalità Favorire la consapevolezza della necessità d‟interazione tra l‟Istituzione Scuola e il territorio che la contiene. Sviluppare un rapporto simbiotico tra il mero ambito disciplinare e le attività culturali in genere. Integrare formazione e competenze. Creare autonomie informative. Promuovere la conoscenza delle caratteristiche lavorative del territorio per individuare vocazioni, identità e appartenenza. MODULO 1 VISITE AZIENDALI Fasi Presentazione del progetto agli allievi. Individuazione delle aziende interessate. Incontro con un imprenditore locale per la presentazione della propria impresa e analisi della catena di produzione aziendale. Visita presso l‟azienda per verificare la catena di produzione dalla materia prima allo stoccaggio della merce. Tempi Febbraio-aprile 2015 Destinatari Classi IV dell‟ITE e del Liceo Scientifico MODULO 2 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Fasi Coordinare un‟attività di analisi delle caratteristiche delle aziende del territorio. Elaborare la mappa delle professionalità e predisporre una ricognizione delle offerte di disponibilità sul territorio. Prendere contatto con i vari soggetti che offrono disponibilità di rapporto ed acquisire informazioni. Coordinare una procedura di informazioni tra gli alunni. Creare abbinamenti studente/azienda con individuazione del tutor aziendale. Formalizzare gli accordi con i partner esterni. Predisporre la documentazione e la modulistica necessaria. Monitorare il progetto. Favorire incontri conclusivi di riflessione sull‟esperienza. Verifica Grado d‟impegno e partecipazione. Competenze acquisite. Verrà rilasciato dall‟azienda un documento attestante le competenze acquisite. Tempi Pianificazione: da gennaio a maggio Realizzazione: da concordare con le aziende, comunque al termine delle attività didattiche tra giugno e luglio Durata stage: 40 ore in azienda distribuite nell‟arco di due settimane. Impegni dei docenti 50 ore Destinatari Allievi delle classi terze e quarte dell‟intero Istituto su base volontaria Responsabile del progetto: Prof. ssa De Luca Roberta, prof. Pachioli Vincenzo 160 Progetto “Corso di avvicinamento al latino” Finalità La finalità precipua è quella di presentare in maniera piacevole e stimolante l‟approccio alla lingua latina. Attraverso il “gioco” e l‟apprendimento per scoperta gli allievi verranno condotti ad esplorare e conoscere i lineamenti di base della grammatica latina, evidenziandone affinità e differenze rispetto alla struttura linguistica dell‟italiano. Il corso, inoltre, intende fornire un contributo e un supporto agli studenti delle classi terze medie, chiamati ad un‟importante scelta per il loro futuro scolastico. Obiettivi Consolidare le conoscenze logico-grammaticali acquisite Contribuire a sviluppare la competenza linguistica e lessicale della lingua italiana attraverso tempi di analisi comparata tra italiano e latino Acquisire gli elementi fondamentali della morfologia e della sintassi latina: comprendere la funzione della declinazione, individuare la corrispondenza tra caso e desinenza; distinguere le funzioni del verbo, dei complementi, etc. Contenuti Ripresa di nozioni di analisi logica. Alfabeto latino, fonetica, quantità vocalica, regola della penultima, esercizi di lettura. Concetto di caso e di funzione logica. Radice e desinenza dei vocaboli. I e II declinazione e loro eccezioni. Gli aggettivi della prima classe. I principali complementi. Indicativo attivo del verbo sum e dei verbi regolari delle quattro coniugazioni. Modalità operative di traduzione. Metodologie Lezione frontale; lezione partecipata con continue domande-stimolo al gruppo classe. Esemplificazioni alla lavagna; traduzioni guidate; esercitazioni individuali e di gruppo. Destinatari Allievi delle classi terze delle scuole medie del comprensivo. Strumenti Appunti, fotocopie e schemi forniti dal docente. Responsabile del progetto: Prof.ssa Castelfranco Pia 161 Progetto “Incontriamoci a lezione” Finalità Educative Valorizzare la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola. Promuovere l‟acquisizione di conoscenze relative alle caratteristiche proprie di un Istituto Superiore. Obiettivi Favorire lo sviluppo della personalità. Promuovere il confronto culturale. Aumentare il grado di consapevolezza. Contenuti Alcuni semplici contenuti disciplinari relativi al curricolo specifico dei tre indirizzi di studio dell‟Istituto Superiore e relativi agli insegnamenti caratterizzanti il corso di studio: Istituto Tecnico Economico (Economia Aziendale, Diritto, Inglese Economico); Liceo Scientifico (Latino, Filosofia, Matematica, Scienze); Istituto professionale per i servizi socio – sanitari. Indicazioni generali sull‟Offerta Formativa dell‟Istituto. Attività Lezioni – laboratorio di compresenza tra allievi delle diverse terze della Scuola Superiore di Primo grado divisi in diversi gruppi e allievi delle classi dell‟Istituto Superiore, con interventi didattici ed attività laboratoriali nel corso dello svolgimento delle lezioni – laboratorio, con la guida dell‟insegnante curricolare. Narrazione della vita scolastica da parte degli alunni. Visita dei locali e dei laboratori dell‟Istituto. Illustrazione dei progetti caratterizzanti l‟Offerta Formativa. Tempi Accoglienza prevista alle ore 9,30; Visita dell‟Istituto; Alle ore 10,05 momento ricreativo; gli allievi possono consumare la colazione; Dalle ore 10,20 alle ore 12,00 partecipazione in gruppi a laboratori gestiti da un gruppo ristretto di allievi delle classi quarte e quinte, guidate dagli insegnanti delle discipline caratterizzanti i singoli indirizzi di studio presenti nell‟Istituto. Le attività in classe si svolgeranno nel periodo che va dal 20 novembre al 10 dicembre e verranno concordate tenendo conto del seguente calendario: Primo gruppo (ITE) Secondo e terzo gruppo (Liceo Scientifico) Martedì Mercoledì Giovedì Lezione di Diritto Lezione di Economia Aziendale con gli allievi dell‟Istituto Tecnico Economico Lezioni di Filosofia Lezioni di Matematica con gli allievi del Liceo Scientifico Lezione di Diritto Lezione di Economia Aziendale con gli allievi dell‟Istituto Tecnico Economico Lezioni di Latino Lezioni di Scienze con gli allievi del Liceo Scientifico Lezione di Inglese Commerciale Lezione di Diritto con gli allievi dell‟Istituto Tecnico Economico Lezioni di Matematica Lezioni di Latino Lezioni di Greco con gli allievi del Liceo Classico e Scientifico Orientamento e conoscenza degli spazi didattici dell‟Istituto e successivo congedo dagli allievi. La partenza delle terze medie dai locali dell‟Istituto è prevista alle ore 12,00. Classi interessate 162 Classi Terze Scuola Secondaria di Primo Grado Scuola Secondaria di secondo grado, Istituto d‟Istruzione Superiore “S. Spaventa”: rappresentanti delle classi quarte e quinte. Indicatori di successo Arricchimento del dialogo educativo Motivazione allo studio Successo formativo Consapevolezza del sé e relazione con gli altri. 163 Progetto “Avvicinamento al Laboratorio di Chimica” Finalità Orientare gli alunni della scuola secondaria di primo grado nella scelta di scuole di ordine superiore attraverso l‟uso delle attrezzature di laboratorio dell‟Istituto e la conoscenza delle modalità didattiche dei docenti che guideranno le esperienze laboratoriali; Far conoscere agli studenti di terza media il percorso didattico delle Scienze Naturali che si effettua nel Liceo Scientifico; Favorire la continuità didattica tra i due ordini di scuola; migliorare e potenziare l‟offerta formativa. Obiettivi Acquisire e approfondire le abilità e le competenze nelle discipline scientifiche attraverso l‟attività di laboratorio; Stimolare la fruizione di supporti strumentali e la didattica laboratoriale; Promuovere l‟utilizzo per fini educativi e didattici dei laboratori e delle attrezzature presenti all‟interno dell‟Istituto; Sperimentare l‟applicazione di un metodo di ricerca scientifica; Attivare forme di collaborazione tra le scuole del comprensivo di Atessa. Contenuti Si prevedono tre attività sperimentali inerenti temi fondamentali della chimica e della biologia così articolate: Legge di conservazione della massa Le reazioni chimiche. Estrazione del DNA da polpa di frutta e sua osservazione al microscopio. Metodologie I partecipanti al progetto saranno suddivisi in uno o al massimo due gruppi di 10 – 15 studenti ciascuno; ogni gruppo sarà affiancato da un docente (prof.ssa Musacchio o prof. Guglielmi) e da alcuni tutor selezionati tra gli alunni delle classi seconde, terze e quarte del Liceo scientifico. Gli allievi, organizzati in piccoli gruppi di 2 – 3 persone, sotto la guida del docente referente e coadiuvati dai loro “tutor”, realizzeranno in prima persona l‟esperienza programmata, pervenendo alla teorizzazione dei risultati ottenuti. Il progetto propone un approccio di tipo induttivo che parte dall‟osservazione diretta dei fatti e fenomeni per arrivare alla scoperta della legge. Sperimentare per costruire la conoscenza porta alla capacità di teorizzare e strutturare. L‟educazione al metodo scientifico, partendo dalla curiosità e attraverso esperienze facilmente comprensibili e realizzabili dallo stesso alunno, favorisce e sviluppa in modo graduale la capacità di astrazione e sistemazione. Strumenti Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno gli spazi del Laboratorio di Chimica dell‟Istituto “Spaventa” con il materiale e le attrezzature già in possesso. Durata Il Progetto sarà realizzato nel primo quadrimestre, avrà la durata di circa un mese e sarà articolato in 4 incontri pomeridiani della durata di due ore ciascuno a partire dal 14 novembre 2013. Nel caso si formi un unico gruppo di partecipanti, le quattro attività sperimentali previste avranno la durata di due ore ciascuna; nel caso i gruppi siano due, ogni attività sperimentale avrà la durata di un‟ora, per un totale complessivo sempre di otto ore. I due docenti si alterneranno nelle conduzione delle attività laboratoriali. Risorse umane coinvolte Docenti: prof.ssa Musacchio Maria Luisa e prof. Guglielmi Fulvio. Alcuni alunni selezionati a turno dalle classi IIA S.A., IIIA, IIIB, IVA del Liceo scientifico. Personale ATA: 1 collaboratore scolastico in occasione dell‟apertura pomeridiana dell‟Istituto. 164 Risultati attesi Capacità di lavorare e collaborare all‟interno di un gruppo; Sviluppo di una metodologia di apprendimento basata sui principi del metodo scientifico; Saper acquisire in modo critico darti e informazioni provenienti dal mondo naturale e dalla sperimentazione, analizzare e rielaborare i dati e le informazioni raccolte; Saper strutturare in maniera logica, organica e autonoma le conoscenze acquisite; Sviluppo di un metodo di apprendimento duraturo ed efficace e motivazione all‟acquisizione di conoscenze in ambito scientifico-naturalistico. Strumenti di verifica A conclusione di ciascuna esercitazione di laboratorio ogni gruppo di lavoro consegnerà al docente referente la propria relazione che sarà corretta e valutata secondo una griglia di valutazione che analizza: l‟abilità sperimentale in termini di autonomia, manualità e metodo di lavoro; la stesura della relazione: correttezza nella raccolta dei dati, nell‟elaborazione dei dati, nella costruzione di grafici e tabelle, nell‟analisi dei risultati, nella revisione critica dell‟attività svolta e nella presentazione della relazione stessa; le modalità di interagire con i propri compagni di lavoro. Alla Fini del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione con l‟indicazione delle ore svolte. Valutazione del progetto Alla fine del corso verrà somministrato agli studenti un test di gradimento. Esso mira a valutare se le attese degli alunni siano state soddisfatte, a ricavare informazioni che mettano in evidenza i punti di forza e di debolezza del progetto, a sondare il gradimento generale dell‟attività svolta. Destinatari Alunni delle classi terze medie di Atessa e comuni limitrofi. Ordine di scuola Istituto d‟Istruzione Superiore “S: Spaventa” – indirizzo Liceo Scientifico. Responsabile del progetto: Prof.ssa Musacchio Marialuisa 165 Servizio Biblioteca d’Istituto Finalità Arricchire la formazione dei discenti promuovendo l‟interesse per la lettura, la ricerca e l‟approfondimento individuale. Obiettivi Stabilire dei criteri per l‟accesso alla biblioteca. Promuovere l‟acquisto di materiali (libri, riviste, DVD, etc.) Coordinare eventuali progetti di lettura d‟istituto in continuità con altri ordini di scuola. Destinatari Allievi e docenti dell‟Istituto Durata del corso L‟attività avrà una durata annuale. Per un totale di 27 ore Il docente responsabile sarà presente in biblioteca nella IV ora del sabato a partire dal 18 ottobre 2014 al 30 maggio 2015; tuttavia si renderà disponibile previa richiesta, a fornire servizio anche in altri momenti. Contenuti Servizio prestiti libri; predisposizione del registro; controllo della restituzione testi. Nei limiti consentiti si tenterà un riordino delle collocazioni dei testi per facilitare la reperibilità. Responsabile del progetto: Prof.ssa Picciotti Anna 166 Progetto Orchestra E Coro Dell’Istituto Premessa La constatazione che l‟esperienza musicale suscita emozioni e riflessioni, arricchisce la capacità comunicare, apre alla conoscenza di diverse culture attraverso varie forme di espressione costituisce la motivazione fondamentale per l‟adesione al progetto. Finalità Saper prendere parte ad una esecuzione vocale e strumentale. Acquisire una buona sicurezza interiore. Costruire comportamenti socialmente corretti. Arricchire le possibilità della scuola di stabilire una relazione umana positiva tra docenti e alunni attraverso il laboratorio musicale che, anche in collegamento con gli altri laboratori attivati nell‟Istituto, dia spazio alla persona con il “fare”, “creare”, “apprendere” in situazioni di lavoro piacevoli. Realizzazione di una commedia/opera/musical. Formazione di una orchestra e coro degli alunni che frequentano gli istituti superiori di Atessa. Obiettivi Allargare la socialità, potenziare le capacità di autocontrollo. Padroneggiare le situazioni. Potenziare i tempi di attenzione. Recuperare e/o potenziare le capacità di ascolto e di verbalizzazione. Sviluppo e potenziamento delle capacità di osservazione, analisi e sintesi. Destinatari Alunni della Secondaria di secondo grado: liceo scientifico, professionale socio sanitario e Istituto tecnico economico. Durata del corso Novembre/maggio Verifica Saggi finali aperti agli alunni, ai genitori e al territorio nelle diverse fasi di attuazione del progetto. Partecipazione ad eventuali concorsi e scambi culturali. Modalità di attuazione Le ore di lezione del progetto, si svolgeranno presso l‟aula magna della scuola secondaria di primo grado di Atessa. Il progetto sarà facoltativo e rivolto ai ragazzi che hanno una conoscenza base di uno strumento musicale; i tempi saranno concordati con il Dirigente Scolastico, con la di disponibilità dei ragazzi e della struttura scolastica. Materiali Laboratorio musicale Responsabile del progetto: Prof. Antonio Zizi 167 Sportello Di Ascolto (CIC) Premessa La scuola è luogo di vita nel quale avvengono incontri, si impara la convivenza, si costruiscono relazioni. Come tale partecipa alla promozione della salute dell‟individuo. Con il progetto “Sportello d‟Ascolto”, l‟Istituto “S. Spaventa” intende offrire un servizio di promozione della salute intesa, secondo las definizione che ne dà l‟OMS, come benessere fisico, psichico, sociorelazionale, con obiettivi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del proprio equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità. Finalità Lo sportello di ascolto accoglie e supporta gli alunni nell‟affrontare i propri compiti evolutivi, definendo meglio i problemi emersi e individuando le risorse personali o collettive necessarie per superare la situazione di disagio evolutivo, scolastico, personale e/o familiare. Lo sportello d‟ascolto accoglie, supporta ed orienta la componente docente per conseguire il successo formativo. Obiettivi Per gli alunni: fornire un sostegno al processo di formazione dell‟identità, migliorare l‟autostima e l‟autoefficacia, gestire le emozioni, contenere l‟ansia e la frustrazione, affrontare l‟insuccesso, prevenire il disagio individuale e scolastico, la dispersione scolastica, aumentare la motivazioni scolastica, favorire la relazione con genitori e docenti. Per i docenti:Per tutta l‟utenza: supportare il ruolo educativo, superare l‟insuccesso, contenere la frustazione, migliorare le capacità di osservazione ed intervento, favorire la relazione con genitori ed alunni. Per tutta l‟utenza: accogliere le difficoltà degli utenti, costruire un punto di ascolto e di confronto che favorisca la comprensione del se e delle situazioni attraverso narrazione e riflessioni, individuare situazioni problematiche e programmare interventi adeguati, sviluppare strategia di problem solving, gestire i cambiamenti che avvengono durante la crescita personale, facilitare i processi di relazione – comunicazione tra gli utenti attraverso ascolto e confronto. Contenuti e modalità di realizzazione La metodologia è quella propria del counseling, non della terapia. Il personale specializzato esterno all‟istituto offre counseling psicologico individuale (es. alunni e docenti) o di gruppo (es. corpo docente, gruppo classe ecc.), non fa diagnosi e non cura. Si suggerisce allo specialista esperto psicologico, per il counseling di gruppo, un approccio metodologico del tipo circle time, ovvero, per il counseling individuale, un approccio metodologico autonarrativo o di intervista autobiografica. Destinatari Componente studente e docente dell‟Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli – Spaventa” di Atessa. Tempi Intero anno scolastico Responsabile del progetto: Prof. Fulvio Guglielmi 168 Educazione stradale XV edizione Progetto ICARO Premessa Nell‟ambito delle iniziative volte alla diffusione e al potenziamento della cultura della sicurezza stradale tra i giovani, il MIUR promuove il progetto “ICARO” giunto alla XV edizione. Contenuti e modalità di realizzazione Il progetto si realizza con la collaborazione della polizia di Stato , il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, la fondazione ANIA, il Gruppo SINA, il Dipartimento di Psicologia dell‟Università “La Sapienza” di Roma, la Federazione Ciclistica Italiana e con il sostegno del Movimento Italiano Genitori (MOIGE) Destinatari Scuole secondarie di I e II grado(e avranno come argomento la bicicletta) Tempi Responsabile del progetto: Prof. D‟Alicarnasso Progetto CLIL Finalità Imparare una disciplina non linguistica in lingua straniera Obiettivi Promozione di: Consapevolezza: presentare allo studente il percorso incentrato sull‟apprendimento in modo esplicito, rendere chiaro il risultato. Cooperazione: risolvere i compiti assegnati anche in gruppo e in modo in cui ognuno possiede una parte del quadro di insieme e deve fornirlo quale forma più facile di assetto e di preparazione al mondo del lavoro. Concentrazione: vedere il lavoro in classe come un puzzle da risolvere in cui gli studenti individuano le proprie carenze linguistiche o disciplinari e sono spinti a colmarle subito e con interesse in quanto funzionali a risolvere il compito assegnato. Responsabilità: accogliere e zaccettare la responsabilità che ricade sul singolo studente perché altamente educativo e di aiuto nella costruzione di una cittadinanza attiva, soprattutto nella società odierna del rifiuto della responsabilità individuale. Autonomia: far percorrere allo studente un pezzo di strada da solo in modo progressivamente più autonomo, in quanto conosce gli obiettivi, gli step per arrivare e il percorso da effettuare. Approfondimento: approfondire naturalmente lo studio nella DNL e in lingua utilizzando anche competenze di “digitali native” in vista del risultato richiesto. Riflessione: riflettere su quanto gli studenti hanno imparato e soprattutto sul “come” hanno imparato per capire di più su di sé, sul proprio apprendimento, sui bisogni futuri. Trasferibilità: rtrasferire le operazioni cognitive effettuate in altre discipline, contesti, situazioni. Strumenti Libri di testo, materiali multimediali, documenti autentici, Lim, articoli tratti da riviste e quotidiani economici, internet per la ricerca di siti utili alle informazioni. Destinatari Classi VA/VB ITE Docenti coinvolti:Prof.ssa Di Pretoro Rita, prof.Pachioli Vincenzo Verifica Formativa: esercitazione a tutti i livelli in lingua Sommativa: studio di un caso, risoluzione di un caso pratico Tempi 28 ore per classe . 4^ ora del martedì classe VB – 3^ora del Giovedì classe VA Responsabile del progetto: Prof.ssa Maria Rita Di Pretoro 169 Progetto neve Premessa Con il corrente A.S.è stato istituito il nuovo Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli – Spaventa” di Atessa all‟interno del quale sono raggruppati tutti gli ordini di scuola, dell‟infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2° grado. La ex scuola media “Ciampoli” da diversi anni effettua il “progetto neve”. Con l‟attuazione di tale progetto, si vuole dare continuità a tali attività ricreative – sportive dell‟Omnicomprensivo affinché si consolidino quegli obiettivi conseguiti presso le scuole di ordine inferiore e possa diventare un momento di aggregazione e di unione tra i due gradi di scuola. L‟impostazione del programma, che prevede attività ricreative – sportive sulla neve, si pone come finalità il favorire la socializzazione e la realizzazione degli alunni. Oltre ad essere una esperienza positiva, piena di emozioni e sensazioni, stimolerà l‟alunno arricchendolo e rendendolo più sicuro di sé. Finalità Favorire e potenziare la socializzazione e la vita di gruppo. Stimolare lo spirito organizzativo e collaborativo con i compagni, gli insegnanti e il personale degli impianti. Accettazione e condivisione di regole di comportamento in virtù della nuova situazione socio ambientale. Obiettivi Acquisizione di nuovi schemi motori e della tecnica sciistica. Acquisizione delle particolarità ambientali del luogo di soggiorno. Confronto e socializzazione con alunni della scuola media Ciampoli e di altri istituti. Sapersi adattare al nuovo ambiente, alla vita in comune e a nuove regole senza l‟aiuto dei genitori. Affermare i valori come la forza del carattere, la resistenza allo sforzo, la lealtà, il rapporto reciproco, la collaborazione, l‟amicizia. Contenuti e modalità di realizzazione Programmazione di lezioni di pre – sciistica in preparazione all‟evento. Destinatari Classi prime e seconde.della secondaria di secondo grado Tempi Gennaio/ebbraio/marzo 2015 Responsabile del progetto: Prof. D‟Alicarnasso Gabriele 170 Educazione finanziaria a scuola Banking Game Finalità Introdurre l‟educazione finanziaria a scuola grazie alla collaborazione della Banca di Credito Cooperativo che mette a disposizione l‟esperienza e la consulenza del suo personale per sensibilizzare e responsabilizzare le nuove generazioni sui temi finanziari. Obiettivi Favorire scelte economico _ finanziarie consapevoli. Sapersi orientare sui temi relativi al risparmio, moneta, banche, finanziamenti e investimenti. Favorire il processo di avvicinamento dei consumatori di domani ai temi finanziari. Favorire la crescita dell‟autonomia e della responsabilità delle persone. Potenziare le competenze, in particolare, a livello della comunicazione. Acquisire competenze nel lavoro di team. Comprendere attraverso l‟esperienza del progetto le dinamiche proprie del lavoro. Contenuti e modalità di realizzazione Sei incontri formativi e informativi di 2 ore tenuti dai responsabili della banca il sabato mattina scuola per un totale di 20 ore complessive sui seguenti argomenti: l‟educazione economica e finanziaria, la cooperazione, la normativa antiriciclaggio, la moneta e gli altri mezzi di pagamento, i contratti bancari, le carte di pagamento, più simulazione in BCC e una visita guidata alla Banca D‟Italia. Destinatari Classi quinte ITE Tempi Novembre 2014 – febbraio 2015 Responsabile del progetto: Prof. Carunchio Maria Lucia 171 Custodi della memoria Premessa Sotto lo stimolo di letture storiche, testimonianze dirette e visione di film, gli allievi prendono consapevolezza che la storia non è distante da loro, ma che è possibile reperire fonti storiche direttamente sul proprio territorio. Sarà possibile, così, percepire una solida connessione tra la microstoria locale e la macrostoria globale. Gli allievi si sentiranno loro stessi degli storici alla ricerca delle fonti e utilizzando i mezzi tecnologici e informatici ricostruiranno il passato del territorio. Ulteriori stimoli saranno forniti da cineforum e incontri con autori di testi storici locali. Competenze - Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; - Produrre testi, scritti o orali di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; - Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; - Utilizzare e produrre testi multimediali e/o filmati - Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali; Per il secondo biennio e quinto anno della scuola superiore di secondo grado - Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche; - Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell‟ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Abilità/capacità - Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l‟osservazione di eventi storici e di aree geografiche - Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo - Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di persistenza e discontinuità; - Leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia generale; - Utilizzare e applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in contesti laboratoriali ed operativi; - Utilizzare e produrre testimonianze storiche di varia tipologia (es. visive, miltimediali e siti web) ATTIVITA’ E DESTINATARI - Le attività saranno modulari a seconda dei destinatari a cui sono rivolte e agli da perseguire. - Allievi della classe IV Liceo Scientifico , III B e VB Istituto Tecnico Economico: - Lettura individuale del romanzo “Dove diavolo sei stato?” di Tom Carver, riflessione, analisi e commento di alcuni passi scelti; - EVENTO: Incontro con un rappresentante della casa editrice “IANIERI EDITORE” e la traduttrice del libro Federica D‟Amato; videoconferenza con lo scrittore Tom Carver; - Ricerca di testimonianze dirette sulla seconda guerra mondiale; - Cineforum e realizzazione di filmati con le testimonianze dirette ed inserimento di queste nella banca della memoria “MEMORO” www.memoro.org - Giornata evento per la condivisione del materiale prodotto. Verifica e Valutazione Gli allievi compileranno dei questionari di autovalutazione e gradimento, con i punti forti e/o di criticità del progetto. Le competenze acquisite saranno valutate dai singoli docenti di storia come ricaduta nel percorso formativo personale dell‟allievo. Tempi Ottobre - Maggio Responsabile del progetto: Prof.ssa Menna Mariangel 172 Progetto Cinemascuola “Il neorealismo Italiano – Tra Cinema e Letteratura Premessa Anche se il termine "neorealismo" comincia a diffondersi alla fine degli anni Venti (con riferimento alle tendenze artistiche del tempo e alla parola tedesca Neue Sachlichkeit, „Nuova Oggettività’), chi lo usa in modo nuovo nel 1942 è Mario Serandrei, montatore del film “Ossessione” di Luchino Visconti, innescando una rapida diffusione nell‟ambiente cinematografico. Nel 1943 il termine si estende anche in letteratura con diverse interpretazioni e sovrapposizioni ad altri termini: realismo in generale, socialrealismo, realismo socialista, ecc.. L‟affermazione di Zavattini che “il linguaggio cinematografico è pieno delle stesse possibilità del linguaggio letterario" e che il regista usa la macchina da presa come lo scrittore il foglio bianco su cui scrivere, ci dice già quanto forte sia il legame tra le due espressioni, almeno per come esso è sentito dai maggiori registi dell'epoca. Competenze -Saper leggere e comprendere un testo filmico, individuando eventi, personaggi, epoca e luoghi, tecniche narrative utilizzate -Saper selezionare le sequenze più significative; -Saper individuare il tema o i temi di un film; -Saper cogliere l‟intenzione comunicativa dell‟autore-regista e i messaggi impliciti ed espliciti; -Saper utilizzare le conoscenze del linguaggio cinematografico (inquadrature, colonna sonora…) per leggere e interpretare un film; -Saper esprimere valutazioni e giudizi sugli aspetti contenutistici e formali, confrontando con altri il punto di vista, le idee, le valutazioni, nel corso di un dibattito e di una discussione guidata; Saper produrre recensioni scritte, relazioni, commenti, risposte congruenti a questionari. Attività e fasi operative Presentazione, visione e dibattito riguardanti 6 film appartenenti al “neorealismo cinematografico italiano”: 1. “Roma città aperta” (1945), di R. Rossellini 2. “Ladri di biciclette” (1948), di V. De Sica 3. “Riso amaro” (1949), G. De Santis 4. “Bellissima” (1951), L. Visconti 5. “Umberto D.” (1952), V. De Sica 6. “Cronache di poveri amanti” (1953), di C. Lizzani. I singoli incontri, ognuno della durata di 2 ore, si svolgeranno secondo un calendario concordato. Ciascun incontro prevede: Visione del film presso una delle aule scolastiche, preceduta da una breve presentazione Dibattito sul film, condotto dal responsabile del progetto e dal referente , in relazione ai suoi aspetti formali e contenutistici. Compilazione di schede di comprensione, analisi, valutazione dopo ogni film Correzione degli elaborati degli studenti a cura del responsabile del progetto e/o del referente Eventuali attività di classe: discussioni, questionari, prove strutturate, ricerche, cartellonistica, grafici e disegni, relazioni sull‟esperienza, recensioni e testi di tipo interpretativo-valutativo. Al termine degli incontri, gli allievi saranno chiamati a compilare un questionario di valutazione complessiva dell‟attività annuale di cineforum, predisposto dal responsabile del progetto. Tutti i dati raccolti serviranno a monitorare i risultati complessivi e la ricaduta didattica del progetto medesimo. Destinatari CLASSE V B ITE: Gli incontri avverranno durante l‟intero anno scolastico o secondo un calendario da concordare Metodologie Metodo della comunicazione (letture, dibattiti, discussioni guidate…) della ricerca, dell‟opportunità, della creatività. 173 Modalità di valutazione Si valuteranno le capacità di comprensione, analisi, interpretazione e valutazione di un testo filmico e le capacità di riflettere su se stesso, il proprio vissuto e la realtà culturale, storica e sociale attraverso: - questionari di comprensione, interpretazione, proposti agli allievi dal responsabile del progetto e/o dal referente dopo ogni incontro di cineforum; - testi interpretativi-valutativi(recensioni), disegni, cartelloni di valutazione al termine dell‟esperienza da parte degli allievi Modalità di pubblicazione Eventuale produzione di articoli o recensioni da pubblicare sul giornale scolastico cartaceo oppure on-line, sul sito scolastico Risorse umane Responsabile del progetto: Referenti del progetto: Personale scolastico: Tecnico audio-video Risorse logistico – organizzative Risorse logistiche: aula proiezione presso la scuola Risorse organizzative e tecniche: proiettore da 8 mm, schermo gigante, casse acustiche, computer portatile, lettore DVD. Responsabile del progetto: Prof.ssa Menna Mariangela Stage Formativo nella scuola dell’infanzia Premessa 174 L‟offerta formativa del nostro Istituto si è ampliata notevolmente grazie all‟esperienza dell‟alternanza scuola lavoro, messa in atto anche per l‟indirizzo socio- sanitario, nella convinzione che la formazione professionale di ciascun alunno, pur basandosi su una solida cultura generale, necessiti soprattutto di applicazione e di verifica continua delle conoscenze professionali proiettate in una società sempre più in evoluzione. Il profilo professionale dell‟Operatore dei Servizi Sociali infatti dà la possibilità di poter operare in una vasta gamma di servizi rivolti alla persona, per cui si rende necessario che gli studenti si orientino, attraverso esperienze lavorative/stage verso scelte consapevoli nel lavoro sociale, individuando anche figure professionali in cui possono identificare il loro percorso lavorativo futuro. La scelta della tipologia dei servizi in effettuare il percorso di alternanza è coerente con le competenze in ingresso degli studenti, ma anche con gli attuali sbocchi occupazionali a livello provinciale per la figura di Operatore Sociale e per le figure di base che si occupano di assistenza alla persona. La scuola ha il difficile compito di coniugare la trasmissione dei saperi con la capacità di applicarli in contesti di sperimentazione sul campo. L‟alternanza scuola-lavoro mira a questo, applicando modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l‟esperienza pratica. Durante il corrente anno scolastico già le classi del biennio dell‟Istituto Socio-Sanitario effettueranno uno stage formativo, presso le Scuole dell‟Infanzia dell‟Istituto Omnicomprensivo “CiampoliSpaventa”. Finalità Lo stage apre la possibilità a pratiche didattiche ed educative che modificano sensibilmente la relazione tra docente-studente, i ruoli e le dinamiche di interazione. Si evidenzia inoltre il rapporto col territorio che lo stage permette di attuare. Il territorio interpretato come qualcosa di vitale che va interrogato e verificato per gli aspetti che più connotano la contemporaneità, l‟intervento dell‟uomo, le contraddizioni e le potenzialità, le risposte istituzionali ai bisogni di sopravvivenza, di socialità e di cambiamento. Un territorio in cui cogliere l‟interazione tra dati naturali e dati culturali, tra soggetti, tra istituzioni e tra interessi, secondo la lente delle scienze sociali. Obiettivi Specifici In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve caratterizzarsi per una forte valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti: Imparare a gestire un ruolo mentre si partecipa a un processo di trasferimento di cognizioni. Acquisire esperienza pratica che potenzi il senso di responsabilità ed autonomia personale. Sviluppare i comportamenti sociali e professionali. 175 Aumentare la base motivazionale attraverso una maggiore partecipazione ai processi di apprendimento e al clima cooperativo. Integrare i saperi didattici con saperi operativi; Acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea. Orientare alla scelta professionale. Tempi e durata Febbraio-aprile 2014 Lo stage sarà effettuato in orario curricolare 10 ore per la classe IA 10 ore per la classe II A Destinatari I A e II A dell‟ Istituto professionale Socio Sanitario Le Fasi operative Comprensione e condivisione delle finalità e degli obiettivi dell‟alternanza con tutti i docenti del Consiglio di classe 2. Presentazione del progetto agli alunni 3. Definizione degli obiettivi e delle attività da inserire percorso da condividere in Consiglio di classe con tutti i docenti 4. Presentazione e condivisione del progetto con le famiglie. 5. Definizione di obiettivi formativi comuni e individuazione delle aree lavorative più consone ai percorsi previsti. 6. Formazione di studenti e docenti in orario curricolare su argomenti riguardanti l‟organizzazione delle scuole d‟infanzia e i diversi ruoli che vengono svolti all‟interno di essi. 7. Formazione dei gruppi di lavoro, 3 o 4 alunni per sezione e assegnazione ai docenti alle seguenti strutture: Scuola dell‟Infanzia “Aia Santa Maria” e “Capoluogo”. Gli alunni avranno dei compiti individuali rispetto agli obiettivi dello stage, che svolgeranno con uso della tecnica osservativa di tipo partecipante, al fine di acquisire informazioni su quello che autenticamente viene fatto in un asilo nido e in una scuola dell‟infanzia, con l‟uso seguenti strumenti: diario di bordo, macchina fotografica, video camera. In particolare si segnalano i seguenti compiti: -osservazione della giornata tipo; -dell‟organizzazione delle sezioni; -del rapporto/dellla relazione degli educatori, operatori con i bambini; -analisi dei bisogni dei bambini; 176 -osservazione dellla relazione tra i piccoli (collaborazione, aggressività..); -raccolta di racconti, storie, vissuti; -analisi dei propri stati d‟animo, emozioni e sentimenti. Ogni classe avrà un insegnante tutor (docente della classe) il cui ruolo sarà quello di essere un punto di riferimento per qualsiasi esigenza durante tutto il periodo dell‟attività formativa e potrà anche, nelle ore previste di lezione con la classe, recarsi presso la sede ospitante. Fasi di verifica e valutazione Scheda di valutazione del tutor scolastico sul grado di impegno, partecipazione e competenze acquisite. Scheda di autovalutazione dello studente con le riflessioni sulle competenze acquisite. Incontro fra allievi, famiglie, tutor e Consiglio di classe per esporre le riflessioni sull‟esperienza Verifica dei risultati con il personale coinvolto nelle azioni effettuate dallo studente negli istituti. Rilascio del documento attestante le competenze acquisite. Responsabile del progetto: Prof. ssa Graziella Talone 1. 177 PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA a.s 2014/15 INTRODUZIONE La scuola è l‟ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. In essa tutti, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, operano per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione al diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno in accordo con i principi della Costituzione e dell‟ordinamento dello Stato. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, indipendentemente dalla loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Qualunque comunità fonda la propria organizzazione sull‟accettazione e la condivisione delle regole; la scuola, pertanto, stabilisce delle norme ben definite al fine di creare l‟ambiente più adatto alla convivenza civile e all‟apprendimento. Tale finalità può essere perseguita solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Pertanto, ai sensi del DPR 245/2007, e nel rispetto del Regolamento di Istituto, si ritiene indispensabile sottoscrivere il PATTO DI CORRESPONSABILITÀ perseguendo l‟obiettivo di costruire un‟efficace collaborazione. PREMESSA Il patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia è un‟esigenza fondamentale del nuovo modo di fare scuola: educare vuol dire, infatti, tracciare un percorso comune che favorisca la crescita dei bambini e dei ragazzi. Tale compito deve essere necessariamente svolto, in accordo, dalla scuola e dalla famiglia, stabilendo rapporti non episodici, ma continui, nell‟ambito di un progetto condiviso. La scuola e la famiglia accompagnano i bambini e i ragazzi ad elaborare il senso della propria esperienza, creano un ambiente positivo di apprendimento e promuovono la pratica consapevole della cittadinanza attiva, sviluppando il senso di responsabilità attraverso l‟interiorizzazione delle regole sancite dalla nostra Costituzione: diritti inviolabili dell‟essere umano, pari dignità sociale, diritto alla parola. I tre ordini di scuola favoriscono apprendimenti significativi, valorizzando le esperienze e le conoscenze degli alunni compiute anche in ambito familiare. La scuola, in collaborazione con le famiglie e gli enti preposti, attua interventi nei riguardi delle diversità: alunni stranieri, con disabilità, con disturbi dell‟apprendimento e del comportamento. Con il contributo della famiglia, la Scuola dell’Infanzia promuove lo sviluppo del senso di autonomia e favorisce esperienze positive in una vita relazionale sempre più complessa; la Scuola Primaria mira all‟acquisizione degli apprendimenti di base e dei saperi irrinunciabili, a sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee ed etiche; la Scuola Secondaria di primo grado orienta l‟alunno alla scoperta e alla valorizzazione delle proprie attitudini e fornisce mezzi per interpretare la realtà. La scuola si impegna a: creare un clima sereno e accogliente, al fine di favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze e facilitare l‟interiorizzazione dei valori e dei comportamenti corretti; garantire competenza e professionalità; promuovere il sostegno nelle diverse abilità e nelle situazioni di disagio e rimuovere ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli studenti stranieri, incoraggiando gli alunni ad apprezzare e valorizzare le differenze; realizzare i curricoli disciplinali nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell‟Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere; 178 procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo adeguato ai ritmi di apprendimento degli alunni, chiarendone le modalità e motivando i risultati; comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento; prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie; favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale; a garantire il rispetto dell‟orario scolastico e la presenza dei docenti all‟interno delle classi. Il Dirigente e i Docenti accoglieranno con la dovuta attenzione e sensibilità ogni segnalazione di disagio o difficoltà che le famiglie riterranno opportuno segnalare. La famiglia si impegna a: instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; tenersi aggiornata su attività, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le comunicazioni scuola-famiglia sul diario personale e attraverso le circolari cartacee o sul web; partecipare alle riunioni previste (elezioni dei rappresentanti dei genitori, colloqui, consegna schede di valutazione, …) verificare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che l‟alunno segua gli impegni di studio e le regole della scuola; intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno. I genitori inoltre si impegnano a favorire: o l‟acquisizione di linguaggi diversi mediante l‟attitudine a dialogare costantemente con i ragazzi su questioni significative; o atteggiamenti positivi verso la lettura di testi diversi; o atteggiamenti di curiosità, di rispetto e di valorizzazione dell‟ambiente naturale e storicoculturale; o una gestione corretta del proprio corpo, proponendo modelli positivi. Gli alunni e la famiglia si impegnano a: rispettare gli orari; giustificare le assenze, anche di un solo giorno, al rientro a scuola sul libretto debitamente compilato; non superare i cinquanta giorni di assenza al fine di garantire la validità dell‟anno scolastico, secondo la normativa vigente, (solo per la Scuola secondaria di primo grado); garantire un comportamento rispettoso e corretto nei confronti dei compagni e di tutto il personale della scuola; avere rispetto del proprio materiale, di quello comune e dell‟ambiente scolastico; controllare il contenuto degli zaini e verificare il materiale scolastico personale; avere cura della propria persona e mantenere il decoro nell‟abbigliamento (evitare gonne e pantaloni corti, canotte, ciabatte da mare, pancia e schiena scoperte…); utilizzare il telefono della scuola per eventuali comunicazioni urgenti (il cellulare o altri dispositivi multimediali, se introdotti nella scuola, vanno tenuti rigorosamente spenti). rispettare l‟obbligo di indossare il grembiule (per la Scuola dell‟Infanzia e per la Scuola Primaria). 179 Azioni d’intervento e strumenti per alunni con Bisogni Educativi Speciali Il corrente anno scolastico sarà utilizzato per sperimentare, monitorare procedure, metodologie e pratiche organizzative per migliorare la qualità dell‟inclusione in termini di accoglienza, solidarietà, uguaglianza, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ognuno e personalizzazione degli apprendimenti (art. 4 DPR 275/99). Per la gestione delle attività per l‟inclusione le direttive forniscono indicazioni che l‟istituzione scolastica di Atessa ha trasformato in azioni strategiche concrete. Queste le principali novità: - le competenze assegnate al Gruppo di Lavoro per l‟Handicap di Istituto GLHI, si estendono alle problematiche relative a tutti i BES per cui il GLHI vede trasformare il proprio acronimo in GLI Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione; - il principio di riferimento resta quello previsto dall‟art. 15 comma 2 della L. 104/92, per il quale nell‟Istituto Comprensivo di Atessa sono costituiti gruppi di lavoro composti da insegnanti , operatori dei servizi, familiari, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo; - i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, rappresentanza dei genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzione con la scuola); - il GLI formula una proposta di utilizzo funzionale delle risorse, anche esterne alla scuola per incrementare il livello di inclusività generale nell‟anno successivo; - Il Collegio dei Docenti discute e delibera il Piano e lo invia ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai Gruppi di Lavoro per l‟ Inclusione Provinciale (GLIP) ed ai Gruppi di Lavoro per l‟ Inclusione Regionale GLIR, per la richiesta di organico di sostegno. - Gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo la normativa vigente, senza possibilità però di dotarle di risorse aggiuntive per la complessità derivante dalla rilevazione delle BES. - Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola il GLI procede ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all‟assegnazione definitiva delle risorse. - Le scuole sono impegnate, come per la disabilità, a perseguire, anche attraverso le reti scolastiche, accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefetture, ecc.) finalizzati all‟integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico. LA SCUOLA -Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell‟integrazione e dell‟inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l‟Inclusione). -Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per l‟inclusione, GLH operativo ), definendo ruoli di referenza interna ed esterna. -Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema , elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l‟accesso ai servizi ( ASL e/o servizi sociali ) IL Dirigente Convoca e presiede il GLI e il GLH operativo. Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi 180 del caso considerato. Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione. I CONSIGLI DI CLASSE/interclasse/intersezione, informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all‟osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Educativo Personalizzato (PEP) per l‟alunno. In caso di mancata presentazione della certificazione clinica, il Consiglio predispone i necessari interventi motivando opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell‟istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete tra scuole usufruendo del supporto del CTI. Gruppo Lavoro handicap operativo Il GLH operativo, presieduto dal Dirigente o da un suo delegato, è costituito da Enti Locali, operatori psico-socio-sanitari, della Asl e famiglie che collaborano con la scuola per progettare, attuare e valutare il processo di integrazione e di inclusione dell‟alunno disabile. All‟interno del G.L.H.O. (Gruppo di lavoro sull‟handicap operativo) costituito per ogni singolo alunno con disabilità, la scuola, la famiglia e i centri specializzati (ASL e Territorio): - rilevano la situazione dell‟alunno con disabilità, si confrontano e condividono una linea d‟intervento comune per garantire il suo diritto allo studio e lo sviluppo globale in una prospettiva di costruzione di progetto di vita; - stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale; - predispongono il Piano Educativo Individualizzato, raccordando gli interventi riabilitativi, il percorso scolastico personalizzato e le attività extrascolastiche, con una valutazione intermedia e finale dello stesso. LA FAMIGLIA informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione. IL COORDINATORE BES coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PEP). Informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Fornisce spiegazioni sull‟organizzazione della scuola. ASL Effettua l‟accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all‟accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia. Il Piano Annuale dell’Inclusività A conclusione di ogni anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione elabora/ una proposta di Piano Annuale per l‟Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES procedendo ad un‟analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell‟anno scolastico che si conclude. 181 E‟ un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all‟auto-conoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa (di cui è parte sostanziale) in senso inclusivo, sfondo e fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) L‟Istituto Comprensivo di Atessa ha adottato tre modelli programmatori comuni per i tre ordini di scuola per stilare il PEI per gli alunni con disabilità, il P.E.P. per i disturbi specifici di apprendimento, il PDP per gli altri BES. Un percorso individualizzato e personalizzato costituisce lo strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BES possono essere affrontate dalla scuola attraverso la messa a punto di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Questo ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. I PDP è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che collegiali. • Non va comunque dimenticato che la personalizzazione viene realizzata principalmente attraverso una mediazione educativa equilibrata su cui la professionalità docente, nella dimensioni richiamate ha acquisito grandi capacità ed esperienze. • Anche gli interventi sui BES vanno riportati alla specificità del contesto scolastico formativo, su cui il rispetto di norme procedurali rigide ha effetti spesso opposti a quelli che si intende raggiungere. VALUTAZIONE Sono responsabili della valutazione il/i docente/i, altri educatori coinvolti dell‟attività proposta: Deve essere Adeguata efficace da estendere da prorogare da sospendere insufficiente La dicitura risultati attesi * è stata scelta per suggerire la rilevazione di comportamenti che rivelano l‟acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati. I comportamenti osservabili possono riguardare performance / prestazioni in ambito disciplinare investimento personale / soddisfazione / benessere lavoro in autonomia compiti e studio a casa partecipazione / relazioni a scuola relazioni nella famiglia e/o altri contesti educativi coinvolti Nella voce VALUTAZIONE appare anche l‟indicazione a valutare la proposta / azione della scuola in termini di adeguatezza ed efficacia allo scopo di rilevare percorsi e prassi efficaci che possono diventare 182 patrimonio dell‟istituto e parte integrante dell‟offerta formativa. VERIFICHE comuni comuni graduate adattate differenziate sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina differenziate sulla base del PEI e PDP concordate e proposte dagli insegnanti 183 ISTITUTO OMNICOMPRESIVO “CIAMPOLI SPAVENTA” PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE A.S. 2014 - 2015 (ai sensi della D.M. 27/12/2012 e successive indicazioni) A seguito della Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013, nota 1551 del 27 giugno 2013, nota prot. 2563 del 22 novembre 2013, la nostra Scuola ha elaborato per l‟Anno Scolastico 2013/14, il “Piano Annuale per l‟Inclusività” alla stesura del quale hanno collaborato le F.S., i coordinatori di classe, intersezione, interclasse e referente al Progetto. Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell‟istituzione scolastica. 1. LA NOZIONE DI INCLUSIONE La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d‟indirizzo per la programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione di integrazione. L‟ istituto Comprensivo “Ciampoli-Spaventa” di Atessa, per altro, ha da tempo adottato questo termine, come si rileva dal POF nella sezione “Integrazione - Inclusione” e, di conseguenza, in questa direzione ha già assunto iniziative e prassi rivelatesi valide, che vanno inserite nella nuova pianificazione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza all‟operatività che agisce sul contesto, mentre col concetto di integrazione l‟azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova impostazione e, quindi, importanti modifiche: gli interventi debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria, quindi dall‟interno; il nuovo punto di vista deve essere eletto a linea guida dell‟attività educativo-didattica quotidiana, ovvero della “normalità” ( non della “straordinarietà”) del funzionamento scolastico. Ne consegue che: l‟adozione di questa ottica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e di apprendimento per i soggetti individuati come BES, ma anche, immediatamente, per tutti gli studenti della scuola 184 il riconoscimento della validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene necessario procedere alla redazione ed all‟applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti l‟intervento nella programmazione e nell‟effettuazione del percorso, l‟indicazione didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES la precisazione che, proprio nel rispetto dell‟individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell‟effettuazione del percorso, con piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici tutt‟affatto diverse la puntualizzazione, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta, in relazione a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che a studenti DSA e DA L‟Istituzione propone, quindi, che per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; Tali strategie sono utilizzate secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/o alle direttive del POF. Propone altresì: un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e non materiali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne ( ministero, enti locali... es. facilitatore linguistico, psicologo ); Si ritiene, infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche per quanto riguarda i DA ) o funzionali (mancanza della dotazione della strumentazione individuale: libri di testo, per quanto riguarda lo svantaggio socio-economico e culturale). 2. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola che lavora per l‟inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d‟inclusione nella scuola ,inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto. In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare. Occorre, poi, 185 formalizzare compiti e procedure, in modo che tutti cooperino al raggiungimento di esito positivo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue: il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di classe è il primo momento della “storia inclusiva” dell‟alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). 3. LA SITUAZIONE ATTUALE Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti e altro n° 68 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) � minorati vista � minorati udito � Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici � disturbi del linguaggio � DSA � ADHD/DOP � Altro 3. Borderline cognitivo 4. svantaggio (indicare il disagio prevalente) � Socio-economico � Linguistico-culturale � Disagio comportamentale/relazionale � Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo AEC Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo 1 57 10 68 4.7% 58 0 10 Sì / No sì sì sì sì sì 186 Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Progettazione, coordinamento e documentazione Funzioni strumentali / coordinamento Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Consulenza specialistica nei G.L.H.O. Altro: Altro: C. Coinvolgimento docenti curricolari sì sì sì documentazione Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili D. Coinvolgimento personale Progetti di inclusione / laboratori integrati ATA Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell‟età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili F. Rapporti con servizi sociosanitari Procedure condivise di intervento sulla territoriali e istituzioni deputate alla disabilità sicurezza Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Altro: Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato Progetti integrati a livello di singola scuola sociale e volontariato Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Sì / No sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 187 H. Formazione docenti sì sì Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell‟età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Altro: 4. Valutazione del livello di inclusività dell’ Istituto Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all‟esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l‟organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l‟ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: x x x x x x x x x Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 188 Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo L‟ istituzione scolastica “Ciampoli Spaventa ” di Atessa ha una consolidata tradizione della cultura inclusiva. Molte iniziative sono state attuate in riposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che le nuove generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante valorizzare il patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a mantenere alto il livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove proposte educative, decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES. L‟istituzione scolastica di Atessa, enuclea le varie esperienze didattiche svolte in questi ultimi anni: Progetto formazione in rete sul tema “I disturbi specifici di apprendimento” a. s. 2012/2013 Esperienza documentata con un articolo “In giro per il quartiere: un‟esperienza per vivere il sapere e il territorio” – Rivista specializzata Difficoltà di apprendimento – casa ed. Erickson - aprile 2012 Esperienza documentata con un articolo “A scuola di attenzione” – Rivista specializzata “Disturbi di attenzione e iperattività” – casa Editrice Erickson – dicembre 2011 Progetto formazione “Imparo il braille “ a. s. 2009-2010 Esperienza documentata “Approccio multimediale alle difficoltà di apprendimento” – Rivista Difficoltà di apprendimento – casa Editrice Erickson – ottobre 2009 In riferimento alle suddette esperienze inclusive dell‟ Istituto Ciampoli Spaventa di Atessa e nel rispetto delle prerogative di ciascuno, l‟istituzione opererà nella seguenti modalità: LA SCUOLA Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell‟inclusione condivisa tra il personale (Piano annuale per l‟Inclusione). dell‟integrazione e Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per l‟inclusione ) , definendo ruoli di referenza interna ed esterna. Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema , elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l‟accesso ai servizi ( ASL e/o servizi sociali IL Dirigente Convoca e presiede il GLI Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del caso considerato Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione. I CONSIGLI DI CLASSE/interclasse/intersezione, informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all‟osservazione sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Educativo Personalizzato (PEP) o un PDP per l‟alunno. LA FAMIGLIA informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione. IL COORDINATORE BES coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI, PEP e PDP). Informa circa le nuove disposizioni di legge rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Fornisce spiegazioni sull‟organizzazione della scuola. ASL/INPS Effettua l‟accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all‟accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Partecipare agli incontri della rete di scuole sui Centri Territoriali di Supporto presso l‟ITCE “E:Fermi” di Lanciano, dare il contributo professionale nell‟organizzazione della formazione e riportare eventuali buone prassi. Supportare concretamente le scuole e i colleghi con interventi di consulenza e di formazione mirata. Organizzazione di un formazione sui bisogni educativi speciali. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Le strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive si basano su: osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale) osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica nuovo assessment per le nuove progettualità. Tra i più condivisi assessment coerenti con prassi inclusive si evidenziano le seguenti proposte di contenuto: attività di apprendimento e di applicazione delle conoscenze attività di comunicazione attività motorie attività domestiche attività relative alla cura della propria persona attività interpersonali svolgere compiti ed attività di vita fondamentali In definitiva le strategie di valutazione con prassi inclusive dovranno rendere efficace gli strumenti con cui l‟individuo raggiunge gli standard di indipendenza personale, e di responsabilità sociale propri dell‟età Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Affinché il progetto vada a buon fine, l‟organizzazione Scuola deve predisporre un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti Dirigente scolastico Gruppo di coordinamento (GLI) Gruppo lavoro Handicap operativo Docenti curriculari Docenti di sostegno Relativamente ai PDF, PEI, PEP e PDP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell‟anno scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo. Il GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell‟istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti usufruendo se possibile di azioni di apprendimento in rete tra scuole usufruendo del supporto del CTS provinciale “E.Fermi “ di Lanciano. Gruppo Lavoro handicap operativo Il GLH operativo è costituito da Enti Locali, operatori psico-socio-sanitari, della Asl e famiglie che collaborano con la scuola per progettare, attuare e valutare il processo di integrazione e di inclusione dell‟alunno disabile. alunno con disabilità, la scuola, la famiglia e i centri specializzati (ASL e Territorio): - rilevano la situazione dell‟alunno con disabilità, si confrontano e condividono una linea d‟intervento comune per garantire il suo diritto allo studio e lo sviluppo globale in una prospettiva di costruzione di progetto di vita; - stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale; - predispongono il Piano Educativo Individualizzato, raccordando gli interventi riabilitativi, il percorso scolastico personalizzato e le attività extrascolastiche, con una valutazione intermedia e finale dello stesso. Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente del sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell‟attuazione dei progetti. Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. E‟ stato individuato un referente, tra il personale ATA, che partecipi al gruppo di lavoro e possa così fungere da punto di riferimento per i colleghi. Gli organi collegiali citati lavoreranno per il conseguimento dei seguenti obiettivi Confermare il modello attuale di organizzazione mantenendo un orario funzionale Utilizzare la flessibilità di orario per le attività modulari e per i progetti inseriti nel POF/PEI/PDP Aumentare la flessibilità e trasversalità delle aree di sostegno nell‟organizzazione del sostegno all‟interno della classe Valorizzare le professionalità interne alla scuola (docenti specializzati, docenti formati ecc..); migliorare il raccordo tra docenti con ruoli diversi per condividere esperienze e know-how Valorizzare la figura dell‟ assistente socio – educativo finanziato dagli Enti Locali che lavora nella scuola, al fine di promuovere l‟autonomia personale, l‟autosufficienza di base, la generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali Coinvolgere il personale ATA, eventualmente identificando un referente, per l‟assistenza materiale alla persona Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il consiglio di classe / interclasse/ intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano annuale. Le attività consistono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquisizione di maggiore autonomia nel muoversi anche all‟interno del territorio, di attuazione di progetti con associazioni ed enti. Ampliamento degli interventi riabilitativi (logopedia, fisioterapia, psicomotricità). Interventi sanitari e terapeutici (interventi di carattere medico-sanitari condotti da neuropsichiatri e/o psicologi). Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di verificare il livello e la qualità dell‟integrazione nelle classi dell‟Istituto, danno consigli nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, e del PDP oltre alla collaborazione per l‟aggiornamento e la stesura del PDF. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative In base al calendario stabilito all‟inizio dell‟anno scolastico sono previsti incontri scuola-famigliaterritorio, oltre agli incontri con l‟equipe multidisciplinare competente. I familiari in sinergia con la scuola concorrono all‟attuazione di strategie necessarie per l‟integrazione dei loro figli. Devono essere attivate, in relazione a difficoltà specifiche , risorse territoriali ( strutture sportive, educatori, catechismo ecc.) appartenenti al volontariato e/o al privato sociale. Sviluppo di un curriculo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi CURRICOLO L‟accoglienza di alunni con bes all‟inizio del percorso scolastico L‟accoglienza di alunni con bes in corso d‟anno scolastico Il passaggio di informazioni relative a studenti con bes da un ordine di scuola all‟altro OBIETTIVO / COMPETENZA educativo-relazionale tecnico – didattico relativo al progetto di vita ATTIVITÀ attività adattata rispetto al compito comune (in classe) attività differenziata con materiale predisposto (in classe) affiancamento / guida nell‟attività comune (in classe) attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele attività di approfondimento / recupero individuale tutoraggio tra pari (in classe o fuori) lavori di gruppo tra pari in classe attività di piccolo gruppo fuori dalla classe affiancamento / guida nell‟attività individuale fuori dalla classe e nello studio attività individuale autonoma attività alternativa, laboratori specifici CONTENUTI comuni alternativi ridotti facilitati SPAZI organizzazione dello spazio aula attività da svolgere in ambienti diversi dall‟aula spazi attrezzati luoghi extrascuola TEMPI tempi aggiuntivi per l‟esecuzione delle attività MATERIALI/STRUMENTI materiale predisposto, concreto, visivo, vocale, sonoro, musicale testi adattati, testi specifici, calcolatrice, formulari mappe, video, lavagna interattiva, computer, ausili RISULTATI ATTESI* comportamenti osservabili che testimoniano il grado di raggiungimento dell‟obiettivo VERIFICHE comuni comuni graduate adattate differenziate sulla base del PEI e PDP proposte in classe per ogni singola disciplina differenziate sulla base del PEI e PDP concordate e proposte dagli insegnanti VALUTAZIONE docente/i responsabili, altri educatori coinvolti dell‟attività proposta dello studente relativamente ai risultati attesi adeguata efficace da estendere da prorogare da sospendere insufficiente La dicitura risultati attesi * è stata scelta per suggerire la rilevazione di comportamenti che rivelano l‟acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati. I comportamenti osservabili possono riguardare performance / prestazioni in ambito disciplinare investimento personale / soddisfazione / benessere lavoro in autonomia compiti e studio a casa partecipazione / relazioni a scuola relazioni nella famiglia e/o altri contesti educativi coinvolti Nella voce VALUTAZIONE appare anche l‟indicazione a valutare la proposta / azione della scuola in termini di adeguatezza ed efficacia allo scopo di rilevare percorsi e prassi efficaci che possono diventare patrimonio dell‟istituto e parte integrante dell‟offerta formativa. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Utilizzare risorse materiali esistenti quali: laboratori (arte, musica, lab. Teatrale, ludicomanuale: ceramica, cucina), palestre, attrezzature informatiche-software didattici). Utilizzare risorse umane quali: psicologi, pedagogisti, educatori, animatori, assistenti igienico-sanitari, docenti specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali. Utilizzare materiali e ausili forniti dal CTS provinciale presso l‟ITET “E. Fermi” di Lanciano Favorire lo sviluppo delle competenze in compiti di realtà ambiente eco sistemico ossia i cosiddetti Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Individuazione di tutte le componenti utili per migliorare l‟inclusione degli alunni con BES, (Associazione Anffass, Istituti Riabilitativi, Equipe Multidisciplinare della Asl n. 2, Centri Tiflodidattici…) Organizzare incontri con i docenti dei vari ordini di scuola per promuovere una vera continuità tra i vari segmenti scolastici di scuola Favorire l‟orientamento e l‟accoglienza attraverso visite dei nuovi iscritti ai diversi istituti dell‟Omnicomprensivo Valorizzare gli “open days” per l‟orientamento anche in funzione della componente genitori Prendere contatti con le famiglie degli alunni in situazione di BES nelle classi in uscita per favorirne l‟informazione e l‟orientamento Porre cura ed attenzione al fascicolo personale dell‟alunno in situazione di BES e promuoverne la conoscenza presso il team dei docenti Progettare attività di tipo alternanza scuola lavoro per agevolare l‟inserimento lavorativo degli alunni in situazioni di BES Formalizzare nei rispettivi GLH operativi le proposte per il progetto di vita dell‟alunno diversamente abile coinvolgendo attivamente le famiglie Organizzare incontri con le università e partecipare alle giornate di orientamento universitario sul territorio per delineare il percorso di studi post scolastico dell‟alunno in situazione di BES Promuove counseling con lo psicologo esperto sulle tematiche dell‟orientamento, la ricognizione delle risorse interne, la motivazione personale, le prevenzione delle dipendenze Richiedere la partecipazione delle diverse professionalità esterne alla scuola nei GLHI e GLH Operativi. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 25/06/2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 01/06/2013 Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.