PCR ed applicazioni La PCR (Polymerase Chain Reaction) ha rivoluzionato la biologia molecolare e trovato vasta applicazione in aree di ricerca disparate ideata e messa a punto da Kary Mullis nel 1983 (Nobel per la chimica nel 1993). È un metodo attraverso cui una sequenza di DNA può essere amplificata esponenzialmente in vitro in modo specifico. Consente di superare uno dei maggiori problemi che si incontrano nell’analisi dei geni: bersagli rari all’interno di complessi e vasti genomi. Molecola iniziale di DNA La PCR offre la possibilità di produrre un enorme numero di copie di DNA senza ricorrere al clonaggio. 1 2 4 Numero di molecole di DNA 8 “Ingredienti” e condizioni di PCR - oligonucleotidi innesco (~20 bp) complementari alle regioni fiancheggianti la zona da amplificare: primer per la polimerasi -Enzima DNA-polimerasi 5’→3’ (termostabile) -dNTP -DNA stampo. sia puro che sottoforma di campioni biologici (fettine istologiche, capelli, colonie batteriche, ecc). La quantità iniziale di DNA richiesta per la PCR è minima, in teoria, anche una singola molecola è sufficiente - Condizioni saline (MgCl2 cofattore) e di pH adeguate -Alternanza di fasi a diversa temperatura 1) denaturazione del DNA stampo 2) appaiamento dei primer 3) estensione dei primer da parte della polimerasi 20-40 cicli di amplificazione Accumulo esponenziale dei frammenti di amplificazione→ Legge esponenziale→ x(2n) x= n° molecole DNA stampo iniziale; n= n° di cicli = 1 ciclo di PCR ad ogni ciclo il DNA bersaglio raddoppia •Enzyme •primers •Template DNA •dNTP •Buffer Il profilo termico è impostato in un thermal cycler Pcr.exe Il prodotto di reazione è controllato per elettroforesi Enzimi usati in PCR La PCR è stata rivoluzionata dall’uso di DNA polimerasi termostabili derivate da batteri termofili Vantaggi resistenza passaggi di denaturazione specificità sintesi↑ 1) Taq polimerasi estratta da Thermus aquaticus Attività polimerasi (ed esonucleasi) 5’→3’ Freq di errore 1/104-1/105 bp Attività adenosin trasferasi 2) Pfu polimerasi (da Pyrococcus furiosus) Polimerasi-esonucleasi 5’→3’ Esonucleasi 3’→5’: correzione bozze→freq. errore inferiore 3) Enzimi ricombinanti (con caratteristiche modificate/migliorate) Partenze “hot start”: un ingrediente essenziale è attivato/aggiunto solo dopo che mix ha raggiunto 95°C→ ↑ resa e specificità PCR (es polimerasi bloccata da anticorpo) Dimensione max amplicone ~2-10 kb Primer per PCR •Oligonucleotidi 20-30 bp •Complementari all’elica senso ed antisenso (polarità opposte) •GC ~ 50% •Evitare sequenze ripetute e complementari tra i due primer •T annealing ~45-60°C •Programmi specifici per design di primer 5’-gagtggaccatcgaagataac-3’ 3’-ggcgatgactggggcaggacta- 5’ Uso di primer mismatch volutamente non perfettamente complementari al DNA bersaglio per: •Introdurre siti di restrizione per clonaggio •Mutagenesi •Ricerca di sequenze omologhe e famiglie geniche (uso di primer degenerati) Applicazioni della PCR Le applicazioni sono molteplici in campi diversi: genetica molecolare, medicina, archeologia, medicina forense, analisi di popolazioni, studi di filogenesi, etc. •Diagnosi di malattie genetiche (mutazioni per delezioni/inserzioni o puntiformi) •Analisi di medicina forense (es DNA finger-print) •Clonaggio dei prodotti di PCR •Rilevare infezioni batteriche o virali •Analisi dell’espressione genica (RT-PCR) •Studi di evoluzione molecolare (filogenesi) Clonaggio mediante inserzione di siti di restrizione nell’amplicone target sito EcoRI PCR EcoRI BamHI EcoRI BamHI Vector DNA sito BamHI EcoRI BamHI Vettore e prodotto di PCR tagliati con gli stessi enzimi di restrizione e ligati Recombinant vector TA cloning di prodotti di PCR PCR product T 3’ 3’ 3’ 3’ T Vector DNA Il TA cloning sfrutta l’attività adenosil trasferasica delle Taq polimerasi Esempio di diagnosi di malattia genetica dovuta a delezione genica: la sindrome di Waardenburg Primer 1 Delezione 18bp Gene umano Pax3 Primer 2 PCR su DNA genomico estratto Elettroforesi dei prodotti di PCR selvatico 156 bp 138 bp mutante La sindrome è autosomica dominante ed è caratterizzata da sordità e pigmentazione anomala. Alcuni tipi di sindrome sono causati da mutazioni per delezione sul gene Pax-3. I primer sono disegnati sui lati del sito di delezione: la PCR produce un unico amplicone più lungo nel wt, due ampliconi di cui uno più corto nel mutante eterozigote Primer 1 retrotrascrizione 3’ PCR 5’ Primer 2 Nell’RT-PCR il materiale di partenza è l’RNA Consiste in 2 step: 1) sintesi di DNA da RNA 2) amplificazione di DNA specifico mediante PCR Applicazioni: studio dell’espressione genica Scelta della metodologia Tecniche coltura-dipendenti PCR specie-specifica Cellule Multiplex PCR ARDA, RAPD-PCR Tecniche coltura-indipendenti DGGE RT-PCR Identificazione di DNA Microrganismi Scelta del gene “target” Cromosomiale? •16S rDNA •eae •stx1 ed stx2 •recA •rpoB Plasmidico? •ropy •geni per la virulenza (esempio Shigella spp.) Applicazioni della PCR per l’identificazione di: Microrganismi patogeni Microrganismi alteranti Microrganismi virtuosi E.coli O157:H7 Vibrio vulnificus S. aureus Pediococcus damnosus Lactobacillus plantarum Identificazione di E. coli O157:H7 geni “target” eae ed stx Hb 101 funge da controllo negativo (eae-, stx1-, stx2-); EDL 933 è il controllo positivo (eae+, stx1+, stx2+) 1 2 3 4 M 200 bp 150 bp 106 bp Spano, G., Beneduce, Terzi, V., Stanca, M. and Massa, S. (2005), Letters in Applied Microbiology, 5, 20-24. Identificazione di V. vulnifus gene “target” emolisina 1 2 3 4 5 6 M controlli Spano, G., Beneduce, L., Oliver, J. and Massa, S. (2006) unpublished results Identificazione di S. aureus gene “target” entA 16S entA Microrganismi alteranti Identificazione di Pediococcus damnosus gene “target” plasmidiale Nested PCR e conferma del gene ropy Primer 1 Primer 2 Primer 3 Primo prodotto Primer 4 Secondo Prodotto Attenti al plasmide! Giraffa et al., 1998, J. Appl. Microbiol., 85, 411-416. Oh my God, il plasmide è sparito!