AGGIORNAMENTO TECNICO FRUTTICOLO N° 01 AVVERSITA’ DEL MOMENTO MELO Scolitidi: posizionare le trappole attrattive in campo Antonomo del melo: iniziare il monitoraggio negli appezzamenti storicamente colpiti Psilla vettrice del fitoplasma degli scopazzi: posizionare le trappole cromotropiche in campo PERO Psilla: epoca applicazione caolino PESCO Bolla del pesco: pianificare l’opportuna strategia di difesa ALBICOCCO Batteriosi dell’albicocco: iniziare la lotta preventiva negli albicoccheti colpiti SUSINO e PESCO Batteriosi del susino: negli appezzamenti interessati dal patogeno intervenire preventivamente con rameici SUSINO Fitoplasmi: controllo degli appezzamenti! CReSO - Consorzio di Ricerca Sperimentazione e Divulgazione per l’Ortofrutticoltura Piemontese 01 marzo 2013 1 DIFESA POMACEE MELO ingrossamento gemme (A) Scolitidi La popolazione degli scolitidi nell’areale melicolo piemontese è in aumento negli ultimi anni. La loro presenza è dovuta in modo particolare all’instaurarsi del fenomeno del “deperimento del melo” segnalato per lo più sugli impianti in fase di allevamento. Come noto questo insetto colpisce piante deperenti che fungono da richiamo: provvedere immediatamente all’estirpo di piante morte o gravemente deperienti e posizionare le trappole attrattive (tipo Rebell rosso) abbinate alle bottiglie contenenti la miscela di acqua e alcool in egual misura da posizionare sui bordi. Trappola per la cattura massale degli scolitidi Antonomo Iniziare i controlli negli appezzamenti tradizionalmente colpiti (zone marginali) attraverso il “frappage”. Psilla vettrice del fitoplasma degli scopazzi In questo periodo si consiglia di posizionare le trappole cromotropiche in campo per il monitoraggio del volo del vettore. Nella scorsa stagione è ancora stato individuato un caso di Apple Proliferation a testimonianza che la malattia, seppur in forma limitata, è presente sul nostro territorio. Si consiglia pertanto di procedere con accurati controlli e di effettuare l’immediato estirpo delle piante che presentano i primi sintomi. PERO gemma gonfia (B) Psilla del pero Si segnalano le prime catture nelle trappole cromotropiche posizionate in campo. Lo scorso anno sono stati numerosi i pereti interessati da questo rincote e la strategia di difesa da attuare in questa stagione dovrà essere puntuale. Da esperienze francesi è noto che l’applicazione di prodotti a base di caolino (Surround wp) ad inizio del volo di I GEN costituisce un’azione deterrente nei confronti delle femmine in ovideposizione. La dose d’impiego è di 3 kg/hl (dose minima ad ettaro pari a 30 – 35 kg) e va ripetuto non appena si nota la diminuzione dell’imbiancatura sulla pianta. DIFESA DRUPACEE PESCO gemma gonfia (B) Bolla del pesco Questo patogeno trova l’optimum per il suo sviluppo con temperature superiori a 5 °C e livelli di umidità oltre il 50%, quindi anche in presenza di piogge leggere. Pertanto, non appena le previsioni meteo daranno come probabili altre piogge si dovrà intervenire. Germoglio e frutto colpito da bolla Strategia di difesa Per il primo trattamento si consiglia d’impiegare ziram (Crittam ecc : 200 g/hl) o captano (Merpan 80 wdg ecc: 300 g/hl) o tiram (Pomarsol 80 wg ecc: 200 g/hl) dodina (Syllit 65 ecc: 100 g/hl). Date le limitazioni vigenti relative al numero massimo d’interventi contro la bolla si dovrà impostare una strategia che rientri nella disponibilità dei prodotti: per tiram, ziram e captano è consentito un numero max di 3 interventi all'anno. Tiram e ziram sono sostanze in alternativa tra di loro le quali possono essere impiegate al max di 2 volte l'anno. Con captano al max 2 interventi l'anno. Si ricorda che un atomizzatore ben regolato costituisce la base per garantire l’efficacia del trattamento in quanto spesso si assiste ad una presenza del patogeno proprio nelle parti alte della pianta. NOTA: i formulati a base di ziram e tiram con la vecchia etichetta (Triscabol dg, Pomarsol 80 wg) possono essere utilizzati a dosaggi superiore a 3 kg/ha ma solo in stagione invernale. 2 Prodotti e dosaggi consigliati SUSINO gemma gonfia (B) P.a. Prodotto Dose a hl (ml – g/hl) ziram Triscabol dg ecc 200 tiram Pomarsol 80 wg ecc captano Merpan 80 wdg ecc 300 4.5 3.0 Corineo dodina Syllit 355 SC ecc 150 2.2 1.8 - 200 Dose a ettaro (l – kg/ha) Costo ad hl Attività collaterale 3 1.45 Corineo 3 1.65 Corineo Cancro batterico delle drupacee (Xanthomonas arboricola pruni) Nei pescheti dove è stata riscontrata la patologia nella passata stagione si consiglia d’iniziare nei prossimi giorni una difesa appropriata con interventi rameici (100 - 125 g/hl di rame metallo). Porre molta attenzione alle temperature evitando l’impiego di rame se si prevedono abbassamenti termici elevati. Cancro batterico arboricola pruni) Vedi pesco. delle drupacee (Xanthomonas Foglie di susino colpite da batteriosi Fitoplasmi Iniziare i controlli negli impianti in fase di allevamento e in quelli con sintomi nella passata stagione. Nel caso di sintomi anomali quali fioriture straordinariamente anticipate e in caso affermativo consultare il tecnico per decidere l’estirpo. Frutto colpito da cancro batterico delle drupacee ALBICOCCO gemma gonfia (B) Batteriosi (Pseudomonas syringae syringae) Si consiglia di intervenire in questa fase con l’applicazione di prodotti rameici quali ad esempio poltiglia bordolese e ossicloruro tetraramico o idrossido. Porre molta attenzione alle temperature evitando l’impiego di rame se si prevedono abbassamenti termici elevati. Emissione anticipata di foglie Prodotti e dosaggi consigliati P.a. Prodotto Dose a hl (ml – g/hl) Dose a ettaro (l – kg/ha) Attività collaterale Rame Poltiglia Bordolese 200 - 250 3 – 3.7 Corineo Rame Ossicloruro Tetraramico 100 - 150 1.5 – 2.2 Corineo 3