COSA è CAMBIATO CON
L’ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE
PROVINCIALE PER
L’ACCERTAMENTO DELL’HANDICAP?
PRIMA:
•Più facile l’accesso alla c.s
•Venivano tenuti presenti anche elementi del
contesto e non solo clinici
•Più semplice la procedura
Rischi:
•Poiché gli insegnanti si trovano ad affrontare situazioni
sempre più complesse (classi multiproblematiche) forte la
“tentazione” di pensare alla c.s. come opportunità per
attivare risorse aggiuntive per offrire risposte più adeguate
•Percezione di handicap molto “dilatata” con conseguente
attribuzione di condizione di handicap a gran parte delle
situazioni problematiche (anche subcliniche)
Ora:
•Più rigidità nel riconoscimento di situazione di
handicap
•Più difficile l’accesso alla cs
•Procedura un po’ più complessa
•Maggiore omogeneità di criteri (riduzione della
discrezionalità del singolo operatore)
ICD 10
Limite o risorsa?
LIMITI:
Solo dati clinici (è difficile cogliere La molteplicità di difficoltà
presentate da un soggetto)
Non si tiene conto del contesto (es: classi numerose,
mancanza di compresenze, altri alunni problematici, stranieri
scarsamente alfabetizzati….)
RISORSA:
•ci permette di riappropriarci di criteri più rigorosi per la
definizione di handicap
•Ci “costringe” ad una visione più ampia e complessa della
“normalità”
•Ci sollecita ad una didattica “non speciale” per i numerosi
casi in difficoltà che non rientrano però nella patologia
1) Alunni certificati distretto 48
90
80
70
60
50
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
40
TOTALE
30
20
10
0
RM
BORDER C
AUTISMO
SINDROMI
MOTORIO
su totale
2) Alunni certificati distretto 48
90
80
70
60
50
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
TOTALE
40
30
20
10
0
DL
DA
UDITO
VISTA
PSICH.
ATTENZIONE
su totale
Quindi:
La diagnosi secondo l’icd10 come primo filtro a “maglie
strette”
Ma…una volta identificata la situazione di handicap
rischio di appiattire la complessità di quel soggetto (che
non può essere contenuta in una definizione /codice
clinico)
La diagnosi funzionale è lo strumento che ci
permette di declinare la diagnosi clinica in
termini di limiti e risorse nelle diverse aree di
sviluppo del bambino.
Non è uno strumento “esaustivo” che
racchiude tutta la verità sul bambino ma è un
documento che permette di superare la
inevitabile genericità della semplice
definizione diagnostica
È ancora una valutazione esclusivamente “clinica”
Si basa principalemente su dati raccolti durante le
osservazioni o terapie in ambulatorio (decontestualizzata)
NB:spesso rimane chiusa in un cassetto della segreteria e
non viene letta dagli insegnanti!
DIAGNOSI FUNZIONALE
COGNOME:
NATO A
NOME:
IL
RESIDENTE A
SCUOLA
REFERENTE DEL CASO:
VIA
CLASSE
Tel.
N.B. Il presente documento vincola al s egreto professionale chiunque ne venga a
conoscenza (art.622 C.P.).
Il presente atto va conservato all' interno del Fascicolo personale con facoltˆ di
visione da parte degli operatori che si occupano del cas o.
La Diagnosi Funzionale descrive la si tuazione clinico-funzionale del ragazz o al
momento dellÕaccertamento (qual  l a situazione nel qui e ora); deve quindi
evidenzi are non solo i deficit ma anche le potenzialitˆ (sul piano cognitivo,
affettivo-relazionale, sensoriale, linguistico, ecc.).
EÕun documento dettagliato, redatto dal serviz io specialistico che ha in carico il
minore e consegnato alla famiglia,che a s ua volta lo fa avere alla scuola, sulla
base del quale verrˆ po i predisposto collegialmente il PDF e il PEI.
In clude conseguent emente le informazioni essenziali utili per lÕintegrazione
scolastica, tra cui la specifica del livello di gravitˆ e tipo di disabilitˆ e delle
eventuali tipologie di assistenza necessarie, onde consentire alla scuola e
all'ente locale l 'attribuzione delle risorse necessarie.
Viene aggiornata al passaggio di ciclo scolastico o in qualunque momento vi
siano cambiamenti significativi del quadro di base, tali da r ichiedere modifiche
relative alle tipologie di assistenza necessarie.
DIAGNOSI CLINICA (si veda il Verbale di Accertamento
di Handicap allegato)
Patologie prevalenti:
PSICOFISICA
VISTA
UDITO
Evidenziare potenzialità e difficoltà nelle seguenti aree:
COGNITIVA (Sviluppo raggiunto
competenze)
/ Capacitˆ
di integrazione
delle
AFFETTIVO-RELAZIONALE (Rapporti interpersonali, controllo pulsionale,
tolleranza alle frustrazioni, autostima)
COMUNICAZIONE (Comprensione / Produzione / Modalitˆ compensative)
SENSORIALE ( Vis ta: specificare tipo e grado di deficit /
specificare tipo e grado di deficit)
U dito:
MOTORIO - PRASSICA (Motricità globale / Motricità fine)
NEUROPSICOLOGICA (Memoria / Attenzione /
Organizzazione spazio-temporale)
AUTONOMIA (Personale / Sociale)
EVENTUALI NOTE DESCRITTIVE DELLE FUNZIONI COMPROMESSE
NOTE DESCRITTIVE DELLE POTENZIALITA’ E RISORSE
In base a quanto sopra esposto, per garantire il diritto allo
studio
secondo quanto previsto dagli artt. 12 e 13 della L. 104/92
e dall’art. 2, comma 2 bis della L.R. 31/80, l’alunno ha bisogno
di:

NECESSITA’ DI ASSISTENZA

di base (1)
accompagnamento per gli spostamenti
non deambulante
non vedente
assistenza per l’igiene personale
assistenza durante la mensa

specialistica per l’autonomia personale (2)
per:
accompagnamento per la comunicazione
non udente
non vedente
gravemente ipovedente
assistenza educativa per la comunicazione e le relazioni
sociali
scuola
casa
entrambi
AUSILI SPECIFICI (ausili
tecnologie compensative):
SERVIZIO TRASPORTO
motori
e/o
posturali,
protesi,
DIAGNOSI FUNZIONALE CODIFICATA
(barrare il relativo livello di compromissione per le diverse aree)
AREA
COGNITIV A
AREA
AFFETTIVO - RELAZIONALE
AREA
LINGUISTICA
AREA
SENSORIALE
nessuna
lieve
media
grave
nessuna
lieve
Media
Grave
nessuna
lieve
Media
Grave
nessuna
lieve
media
grave
AREA
MOTORIO - PRASSICA
nessuna
lieve
Media
grave
nessuna
lieve
media
Grave
nessuna
lieve
Media
Grave
nessuna
lieve
media
Grave
AREA
NEUROPSICOLOGICA
AREA
DELL'AUTONOMIA
PERSONALE
AREA
DELL'AUTONOMIA
SOCIA LE
L'alunno ha necessitˆ di:
Assistenza per lÕautonomia personale
Assistenza specialistica di tipo infermieristico
DATA
IL NEUR OPSICHIATRA INFANTILE
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diagnosi clinica