• https://penale2015.wordpress.com/ I tre esempi di mercoledì scorso • Il significato di “trovare” arriva a ricomprendere anche “averne avuto notizia”? • “Stato o di un altro ente pubblico” ricomprende anche la Comunità europea? • Il direttore di stampa periodica ricomprende anche il direttore di un giornale online? Il “dramma” dell’analogia: l’interpretazione per sua natura è mediazione tra il fatto e il diritto Ripasso: cosa è l’Analogia (vietata)? “A cosa serve?” L’analogia si fonda sull’uguaglianza (casi simili, trattamenti simili): (art. 12 preleggi), vietarla vuol dire sbarrare la strada all’idea di uguaglianza. Il divieto di interpretazione analogica (di quella vera) pone il giudice di fronte ad un dilemma: punire in modo radicalmente diverso casi simili o travalicare la legge? Cfr. il caso della truffa ai danni della CE piuttosto che alla Stato. V. anche 640 bis; 416 bis. 4. I fattori di stress del divieto Il dramma dell’analogia connesso alla fragilità teorica del presupposto operativo del divieto: (ripasso. Analogia/vietata vs. Interpretazione letterale/ammessa) La crisi della legge e il ruolo crescente dei giudici La ùbris dell’interprete nel tempo della crisi della legge e la maggiore importanza del senso del limite I limiti definitori del linguaggio e il mito del sillogismo beccariano o del processo di sussunzione (il c.d. circolo ermeneutico) Un caso Tizio, esperto informatico, si è adoperato per elaborare e implementare una piattaforma digitale attraverso cui è possibile intrattenere via web.chat conversazioni con delle giovani che, a richiesta dell'interlocutore, si esibiscono in atteggiamenti sessualmente espliciti, dietro pagamento di un corrispettivo rappresentato dal costo della chiamata. Art. 3 n. 8 l. n. 75 del 1958 (c.d. Legge Merlin). E' punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 258 a euro 10.329 (…) 1) chiunque, trascorso il termine indicato nell'art. 2, abbia la proprietà o l'esercizio, sotto qualsiasi denominazione, di una casa di prostituzione, o comunque la controlli, o diriga, o amministri, ovvero partecipi alla proprietà, esercizio, direzione o amministrazione di essa; 2) chiunque avendo la proprietà o l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione. 8) chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui. Perché il legislatore del 1958 ha usato questa tecnica? Un paragone Art. 51 l. n. 3 del 2003 (Tutela della salute dei non fumatori) 1. È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di: a)quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; b)(…) 5. Alle infrazioni al divieto previsto dal presente articolo si applicano le sanzioni… Prostituzione nel 1958 e nel 2006 vuol dire (normativamente e socialmente) due cose diverse Nel 1958 esigenza di vietare un comportamento lecito Sul piano normativo: i profitti (diretti e indotti) derivanti dai servizi di prostituzione erano leciti: Sul piano sociale è evidente che qualunque mercificazione del corpo è prostituzione Nel 2006 Sul piano normativo i ricavi diretti e indiretti dalla prostituzione sono un reato Sul piano sociale prostituzione e mercificazione non sono più la stessa cosa: lo sfruttamento e il favoreggiamento della mercificazione del corpo a volte è reato a volte è un comportamento tollerato, a volte - addirittura apprezzato, per non dire prestigioso La parole (e quindi gli elementi di segno linguistico su cui le disposizioni normative poggiano) cambiano: il circolo ermeneutico. E quale è il problema? La Corte di cassazione con il suo argomentare tutto schiacciato sul significato (Ricorda: interpretazione letterale per ciò solo ammessa) e non sul senso della parola ha fatto dipendere la soluzione dall’essersi posta la domanda sbagliata. Ovvero: questo fatto è prostituzione? Il problema non è però capire se la telematica è prostituzione, ma se quella telematica e quella fisica sono assimilabili (se hanno lo stesso disvalore, se sono due generi della stessa specie).