Corso di Laurea in Infermieristica PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AREA MEDICA Il percorso di apprendimento in ambito clinico relativo all’area MEDICA vuole mettere lo studente nella condizione di: rapportarsi con i problemi di salute prevalenti nell’utenza ed emblematici dal punto di vista formativo: disturbi respiratori, cardiovascolari, neurologici, infettivo logici, gastroenterologici e nefrologici; entrare in contatto con situazioni la cui complessità è determinata dai molti bisogni di assistenza infermieristica della persona; integrare nell’esperienza clinica l’apprendimento guidato su problemi o temi specifici connessi all’esperienza stessa; rapportarsi con i diversi servizi che operano nell’area medica, instaurare e mantenere la relazione professionale con l’equipe multidisciplinare e con l’organizzazione. CONTESTI DI APPRENDIMENTO Unità Operative di degenza di Medicina Generale (Medicina 1, medicina 2, Medicina 3), Neurologia, Pneumologia, Oncologia, Gastroenterologia, Malattie Infettive, Cardiologia, Nefrologia, Hospice; Ambulatori , day hospital e servizi annessi alle unità operative. OBIETTIVI Gli obiettivi di apprendimento sono organizzati secondo le seguenti funzioni: 1. Capacità di applicare conoscenze e comprensione 2. Autonomia di giudizio 3. Abilità comunicative e organizzative 1.CAPACITA’ DI APPLICARE CONOSCENZE E COMPRENSIONE 1.1 Individuare le caratteristiche e le finalità del Servizio o dell’Unità Operativa sede di tirocinio. 1.2 Identificare il ruolo e le funzioni del personale che compone l’equipe dell’U.O. e del Servizio. 1.3 Accogliere la persona assistita al suo ingresso, sia in caso di ricovero ordinario che urgente, nel contesto di cura tenendo conto delle fasi di malattia e del percorso diagnostico terapeutico: - malattia di nuova insorgenza; - malattia stabilizzata; - malattia con complicanze; - malattia cronica; - pluripatologie. 1.4Identificare i bisogni di assistenza infermieristica in rapporto alle reazioni alla malattia della persona, al contesto di cura, al percorso diagnostico-terapeutico, allo stile di vita, alla qualità di vita percepita: - Raccoglie e analizza i dati raccolti in relazione alla situazione clinica, alla patologia, al momento e a quanto la stessa influisce sul vissuto della persona e della famiglia: difficoltà visive e neuropatie, somministrazione della terapia, gestione prelievo capillare, ecc.; - Identifica i bisogni della persona interpretando i dati e pianifica l’assistenza infermieristica; - Riconosce la complessità assistenziale determinata dai bisogni della persona assistita. 1.5Monitora le reazioni cliniche ed emotive della persona e gli effetti terapeutici dei trattamenti, rilevando precocemente segni e sintomi di eventuali effetti collaterali: - Osserva la comunicazione e lo stato di coscienza della persona evidenziando situazioni di criticità correlate ad esso (ipotensione, ipo/iperglicemia, ecc.); Identifica segni e sintomi di situazioni acute e/o critiche; Monitora la funzione respiratoria, cardiocircolatoria e la temperatura corporea in relazione alla patologia, alla situazione clinica; Monitora la funzione intestinale, la diuresi, il bilancio idrico; Monitora lo stato nutrizionale iniziale e durante il ricovero; Monitora l’eventuale presenza di dolore e lo stato di sofferenza della persona.; Monitora i rischi correlati allo stato di coscienza e alla condizione clinica della persona: rischio di cadute ( scala di Conley),rischio di complicanze da allettamento (scala di Braden), ecc.; Monitora il tempo e la qualità del riposo/sonno. 1.6 Applica gli interventi tecnici, relazionali ed educativi adattandoli alle condizioni cliniche della persona: fornisce prestazioni assistenziali pertinenti ed esaustive, applicando le prove di documentata efficacia in relazione ai bisogni di assistenza infermieristica identificati. 1.7 Riconosce ed allevia la sofferenza della persona assistita, al fine di migliorarne la qualità della vita: Identifica il dolore e la sofferenza fisica, psicologica e il disagio sociale; Sceglie e utilizza la scala di valutazione in base alla persona; Collabora all’impiego della terapia farmacologica analgesica ed utilizza anche gli interventi non farmacologici appropriati per il trattamento del dolore. 1.8 Identifica ed eventualmente gestisce i rischi e le complicanze relative alla patologia della persona e ai diversi interventi diagnostico-terapeutici (ipo-iperglicemia,ipovisione, rischi legati all’ipertensione). 1.9 Conosce e gestisce la preparazione e/o l’esecuzione dei diversi esami diagnostici prescritti in relazione alla patologia e al contesto, rispettando le procedure e gli accordi esistenti con gli altri servizi. 2. AUTONOMIA DI GIUDIZIO 2.1 Elabora obiettivi assistenziali sulla base dell’ analisi e della valutazione dei dati raccolti. 2.2 Identifica i rischi e le complicanze relative alla situazione clinica della persona e ai diversi interventi diagnostico-terapeutici . 2.3 Accerta la capacità di collaborazione e le risorse attivabili dalla persona e dai suoi familiari per la gestione a domicilio della malattia e/o in altra struttura. 2.4 Valuta criticamente i risultati e se necessario riformula la pianificazione infermieristica sulla base dell’evoluzione dei problemi della persona assistita. 2.5 Valuta il livello di capacità di autocura raggiunto dalla persona e dalla sua famiglia. 3. ABILITA’ COMUNICATIVE E ORGANIZZATIVE 3.1 Comunica e/o educa la persona e la famiglia e/o il care giver in relazione ai problemi di salute e alla cura della stessa e dei bisogni che ne scaturiscono, in merito alle condizioni cliniche, 3.2 Comunica e/o educa la persona e la famiglia e/o il care giver per adattare i comportamenti e le abitudini di vita in relazione ai diversi periodi della malattia e secondo le indicazioni terapeutiche 3.3 Garantisce la sicurezza dell’esercizio professionale: - Registra i dati rilevati sulla persona riportandoli negli strumenti informativi in uso nell’U.O./Servizio; - Si sperimenta nel dare consegne tra un turno e l’altro per garantire la continuità assistenziale, con la supervisione dell’assistente; - Realizza le proprie azioni coerentemente con i mandati, i tempi, e le modalità concordate con il personale di riferimento 3.4 Sa adattare la comunicazione e l’informazione in relazione ai problemi di comunicazione dell’interlocutore ed alle abitudini di vita e cultura, al contesto di appartenenza e alla situazione familiare e sociale: - Adatta la comunicazione chiedendo sempre il feed back riconoscendo se l’interlocutore è vigile e orientato, che sappia comprendere il linguaggio utilizzato e la lingua italiana, se ha altri problemi sensoriali e/o cognitivi; - Adatta la comunicazione, in caso di necessità di dialogare attraverso un’altra lingua o dialetto, difficoltà comunicative dovute alla patologia (afasia, disartria, ecc.) ipoacusia, cecità, presenza di protesi o di patologie che abbiano compromesso la sfera cognitiva. 3.5 Conosce i sistemi e le strutture per la continuità assistenziale e la riabilitazione; sa informare le persone interessate al momento della dimissione e gestisce in collaborazione con l’equipe la fase della dimissione o di passaggio per continuità assistenziale ai centri territoriali. 3.6Gestisce l’intero piano assistenziale secondo i principi etici della professione, chiedendo il consenso alla persona nei diversi interventi, informando, rispettando il segreto professionale e il proprio ruolo all’interno dell’equipe. 3.7 Gestisce le relazioni professionali sia all’interno dell’equipe che con i professionisti presenti nei Servizi che collaborano con le U.O. di Medicina (Servizi Diagnostici, Farmacia, Servizi di Riabilitazione interni ed esterni, Ambulatori interni, assistenza Domiciliare, ecc.) - Definisce gli obiettivi di assistenza, il programma delle attività da realizzare in collaborazione con l’equipe, gli obiettivi e il programma assistenziale ricercandone la condivisione con la persona assistita e la famiglia , programmando le attività assistenziali in base alle priorità. 3.8Rileva eventuali criticità nell’organizzazione e propone eventuali correttivi in base alle conoscenze acquisite in aula; concorre all’analisi e alla soluzione dei problemi legati all’organizzazione. 3.9Condivide l’utilizzo, la revisione della documentazione dell’U.O. : protocolli, procedure, documentazione dell’assistito rispettando la privacy sui dati sensibili, condividendo i sistemi di archiviazione e tenuta della documentazione degli assistiti e del reparto, secondo le norme vigenti e le regole interne all’azienda e al reparto, sede di tirocinio. Obiettivi specifici per aree specialistiche Neurologia: a. Addestra la persona assistita e/o il care giver con deficit neuromotori nell’utilizzo degli ausili per l’alimentazione e la mobilizzazione b. Identifica e gestisce l’eminegligenza c. Assiste la persona disfagica nell’alimentazione, insegnando le tecniche compensatorie, seguendo il protocollo in atto, in collaborazione con il logopedista d. Assiste la persona prima, durante e dopo l’esecuzione di esami diagnostici (rachicentesi,…) Pneumologia: a. b. c. d. e. f. Aiuta la persona ad assumere posture che facilitano la respirazione È in grado di educare la persona sul modo migliore per espettorare e tossire È in grado di educare la persona sul modo di eseguire gli esercizi di respirazione Somministra l’ossigenoterapia utilizzando modalità, strumenti e tempi adeguati per ogni persona Fornisce assistenza infermieristica alla persona prima, durante e dopo l’esecuzione della toracentesi Fornisce assistenza infermieristica alla persona prima, durante e dopo il posizionamento del drenaggio toracico g. Assume comportamenti adeguati nei confronti dell’assistito in isolamento respiratorio h. Fornisce assistenza infermieristica all’assistito prima, durante e dopo l’esecuzione della broncoscopia i. Insegna alla persona assistita e se occorre alla persona di riferimento la gestione dell’ossigenoterapia domiciliare e le relative norme di sicurezza. Oncologia: a. Conosce ed attua le misure protettive che l’infermiere deve mettere in atto nella somministrazione di farmaci antineoplastici b. Identifica ed utilizza gli appositi strumenti per l’assistenza infermieristica da fornire alla persona in trattamento chemioterapico (protocolli di somministrazione, prevenzione dello stravaso, modalità di utilizzo degli accessi venosi, ..) c. Collabora alla somministrazione della chemioterapia antitumorale applicando le prove di documentata efficacia d. Gestisce l’eventuale stravaso di farmaci chemioterapici antitumorali e. Assiste la persona con mucosite ed altri sintomi correlati alla chemioterapia antitumorale, sia in ospedale, che in DH f. Individua gli interventi di educazione sanitaria da effettuare nei riguardi della persona sottoposta a chemioterapia (riconoscimento dei segni e sintomi locali e generali degli effetti collaterali, corretta alimentazione, ..) g. Educa la persona alla gestione dei presidi per la chemioterapia con elastomero a domicilio, indicando anche i rischi h. Educa la persona e/o il care giver al riconoscimento precoce e alla prevenzione dei rischi da chemioterapia e radioterapia e al trattamento delle complicanze i. Identifica e discute con l’equipe assistenziale i possibili interventi infermieristici per la gestione dei problemi della persona, legati alla malattia neoplastica ed al suo trattamento chemioterapico j. Assiste la persona in radioterapia k. Identifica e riferisce all’equipe assistenziale le reazioni emotive della persona e delle persone significative riguardanti la malattia e la terapia l. Discute con l’equipe assistenziale i possibili interventi da attuare nella gestione della relazione d’aiuto con la persona Malattie infettive: a. Conosce ed attua tutti i comportamenti ed utilizza i presidi idonei al mantenimento dei diversi tipi di isolamento: enterico, protettivo e respiratorio compreso quello A.F.B. (tubercolosi) b. Distingue e sa somministrare i farmaci più importanti in uso nella sede di tirocinio, compresi gli antiretrovirali c. Esegue i prelievi per gli esami colturali secondo le indicazioni d. Riconosce i segni e i sintomi dei principali effetti collaterali dei farmaci antiretrovirali e ne dà tempestiva comunicazione all’equipe assistenziale e. Pone in essere interventi di educazione sanitaria nei riguardi della persona assistita e delle persone significative, rispetto a norme igieniche ed eventuale terapia da proseguire a domicilio f. Conosce ed attua le particolari accortezze durante lo svolgimento di interventi/tecniche infermieristiche (prelievi, terapia parenterale) nei confronti delle persone con tossicodipendenze o particolari comportamenti relativi alla sfera sessuale (transessuali, ..) g. Pone attenzione all’aspetto psicologico nella comunicazione con persone che presentano: tossicodipendenze o particolari comportamenti relativi alla sfera sessuale (transessuali, ..) o che sono detenuti dall’autorità giudiziaria Gastroenterologia: a. Applica la terapia transmucosa rettale con antiinfiammatori b. Riconosce le competenze infermieristiche messe in atto durante l’esecuzione di procedure diagnostiche e terapeutiche di tipo endoscopico dell’apparato gastroenterico c. Fornisce assistenza infermieristica all’assistito prima e dopo l’esecuzione di procedure endoscopiche (dieta appropriata, enteroclisma evacuativo, posizionamento catetere venoso periferico) Cardiologia: a. È in grado di eseguire l’elettrocardiogramma e ne conosce le principali alterazioni b. Conosce ed attua la preparazione ed il controllo del carrello delle urgenze e del defibrillatore c. Rileva lo stato e le caratteristiche del dolore precordiale della persona e lo comunica all’equipe assistenziale d. È in grado di fornire assistenza alla persona prima e dopo il posizionamento di elettrostimolatore definitivo e dopo l’esecuzione di coronarografia o angioplastica e. È in grado di soddisfare i bisogni di assistenza infermieristica maggiormente compromessi in persone affette da sindrome coronarica acuta, edema polmonare acuto, scompenso cardiocircolatorio, angina pectoris f. Conosce ed attua gli interventi di competenza infermieristica durante la defibrillazione g. Conosce ed attua le competenze infermieristiche nell’applicazione e gestione del catetere venoso centrale h. Conosce ed attua gli aspetti psicologici che accomunano le persone con gravi problemi cardiologici in area critica i. Individua gli interventi di educazione sanitaria da effettuare nei riguardi della persona affetta da patologia cardiologica (alimentazione, abitudini di vita, tabagismo, ..) Nefrologia: a. È in grado di fornire assistenza infermieristica alla persona affetta da uremia terminale, IRA e IRC b. Conosce ed è in grado di fornire l’adeguata assistenza infermieristica alla persona affetta da nefropatia in caso di edema polmonare acuto c. È in grado di pianificare ed assistere la persona prima, durante e dopo l’intervento per il posizionamento di: catetere peritoneale, allestimento fistola artero-venosa, biopsia renale e inserimento catetere di Tenckoff per dialisi peritoneale d. È in grado di eseguire correttamente la medicazione del catetere venoso centrale per l’emodialisi e del catetere peritoneale e. È in grado di collaborare con l’infermiere durante la seduta dialitica f. Conosce ed attua gli interventi infermieristici da attuare nella prevenzione delle complicanze che possono verificarsi durante la seduta dialitica g. Conosce ed attua gli interventi infermieristici da attuare nel trattamento delle complicanze che possono verificarsi durante la seduta dialitica h. Assiste la persona in emodialisi e dialisi peritoneale i. Educa la persona alla prevenzione delle infezioni da peritonite j. Educa la persona alla prevenzione dei rischi legati alla FAV k. Educa la persona in dialisi e se occorre la persona di riferimento alla modifica delle attività di vita quotidiana l. È in grado di assicurare un’adeguata educazione alimentare alla persona affetta da uremia terminale, IRC, IRA m. È in grado di instaurare una relazione d’aiuto (tenendo conto dei peculiari aspetti psicologici) con la persona dializzata Hospice: a. È in grado di fornire assistenza infermieristica palliativa alla persona in condizioni terminali b. Identifica e riferisce all’equipe assistenziale le reazioni emotive della persona e delle persone significative riguardanti la malattia e la terapia c. Discute con l’equipe assistenziale i possibili interventi da attuare nella gestione della relazione d’aiuto con la persona d. Supporta e sostiene la persona e/o il care giver nelle decisioni terapeutiche e assistenziali di fine vita