Proposta di Linee Guida Aziendali : Procedure inerenti all’identificazione del paziente, la richiesta e l’infusione di emoderivati Infermiera professionale Donatella Tognini Ematologia ASL 6 Ciriè (TO) Cause di reazione trasfusionale da incompatibilità ABO Non corretta identificazione del paziente Non corretta identificazione dei campioni di sangue prelevati dal paziente Non corretta procedura degli esami nel centro trasfusionale Errata infusione dell’emocomponente al paziente Altre cause di possibili reazioni trasfusionali trasfondere emocomponenti privi di lavorazioni essenziali (es. irradiati e/o filtrati) Dati di errori trasfusionali Stati Uniti errore di determinazione ABO responsabile di morte: 1/600.000-1/800.000 procedure e di eventi non fatali: 1/16.000-1/19.000 Gran Bretagna (97’-99’)366 eventi gravi-52%infusione di emocomponente sbagliato FDA americana ‘94-’99 il 46% di eventi trasfusionali fatali era imputabile a reazioni emolitiche di cui il 90% era rappresentato da una incompatibilità ABO Riferimenti legislativi La legge 107/90 e successivi decreti applicativi stabilivano che per la trasfusione di sangue non urgente il gruppo del paziente venisse determinato in due momenti successivi. Successivo DM del 25/01/2001 Il controllo del gruppo è da ripetere ad ogni evento trasfusionale ovvero determinazione e controllo del gruppo devono sempre avvenire in due momenti distinti tutti i campioni devono essere perfettamente identificabili e firmati dal responsabile del prelievo;per la prima volta viene pertanto identificato il responsabile del prelievo(es. infermiere professionale,medico) che può non coincidere con il responsabile dell’atto trasfusionale, che è sempre il medico richiedente. La richiesta di sangue od emocomponenti deve essere firmata dal medico,su modulo apposito. La struttura trasfusionale deve essere formalmente informata di eventuali manifestazioni avverse. Procedura di identificazione del paziente a scopi trasfusionali Non esistono procedure di identificazione selezionate la procedura deve essere applicata in ogni situazione la legge richiede che per trasfusioni non urgenti,il gruppo ABO e RH sia determinato due volte in caso di urgenza in cui non sia possibile eseguire la procedura correttamente, va segnalato al Centro Trasfusionale, il quale consegnerà emocomponenti ABO in attesa della corretta identificazione. La procedura andrebbe eseguita in tempi realmente distinti almeno eseguita da parte di due operatori distinti provette e campioni devono chiaramente riportare,oltre ai dati del paziente tenendo presente la procedura di identificazione,anche l’indicazione “gruppo” e “controllo”(oppure “I” e “II”). Procedura tipo di identificazione del paziente Portare al letto del paziente il materiale necessario all’esecuzione del prelievo: modulo di richiesta del Centro Trasfusionale, provette(2 provette da EDTA da 7ml per la determinazione del gruppo e 1 provetta da EDTA per controllo del gruppo e prove crociate o type screen) verificare che si tratti del paziente in questione chiedendogli di dichiarare i suoi dati anagrafici e confrontarli con quelli riportati sulla carta d’identità o codice fiscale o in caso di minori attestazione dei genitori; se possibile fare fotocopia del documento e d inviarlo insieme alla richiesta e provette al Centro trasfusionale. In caso di grandi emergenze (v. procedura emergenze) compilare la provetta con cognome e nome, data di nascita e reparto.La provetta deve essere siglata dal responsabile del prelievo. Effettuare il prelievo venoso in due momenti distinti: - la prima al momento della determinazione del gruppo - la seconda ,come controllo,al momento della richiesta dell’emocomponente. Procedura di identificazione del paziente a scopi trasfusionali nelle grandi emergenze In condizioni di particolare urgenza in cui non sia possibile una corretta identificazione del paziente, va segnalato al Centro Trasfusionale il quale provvederà a distribuire emocomponenti ABO compatibili (emazie concentrate 0 - e plasma AB), in attesa di una corretta identificazione. La Banca del Sangue fornirà kit per le grandi emergenze ( o per pazienti in cui non sia possibile verificare con certezza l’identità), ubicati presso il DEA costituiti : - braccialetto con codice a barre da applicare al braccio del paziente - serie di codice a barre(analogo n. progressivo)da applicare sul modulo di richiesta per l’emocomponente. In caso di emergenza si potrà richiedere su uno stesso modulo (bianco) più emoderivati. Va prestata particolare attenzione anche ai dati riportati nella richiesta. Procedura di richiesta per emoderivati Modulo bianco per emazie modulo blu per plasma non inattivato modulo giallo per plasma inattivato modulo verde per piastrine Riportare: cognome,nome,data di nascita,data del prelievo,ospedale,reparto e altri dati richiesti. La richiesta deve essere firmata dal medico. Riverificare che si tratti del paziente in questione,ricontrollando tutti i dati,compresi quelli riportati sulla provetta. La data del prelievo è fondamentale, è da quel momento che si calcola la validità delle prove crociate e/o TS Le procedure di Type screen(TS) o crociate hanno una validità di 72h e se non per casi selezionati, è preferibile la procedura di TS per le prove crociate deve essere sempre ripetuto il prelievo L’infusione di emoderivati - L’atto trasfusionale è responsabilità medica L’infermiere professionale porterà al letto del paziente il materiale necessario all’esecuzione della trasfusione: sacca dell’emoderivato documento attestante il gruppo foglio di accompagnamento della sacca cartella clinica ed infermieristica tale operazione va eseguita con il medico responsabile dell’atto trasfusionale Il medico dovrà verificare che si tratti del paziente in questione chiedendogli di dichiarare i suoi dati anagrafici(cognome, nome,data di nascita)confrontandoli con quelli riportati sulla sacca, sul documento attestante il gruppo e sul foglio di accompagnamento della sacca Il medico dovrà acquisire valido consenso informato(vd.linee guida) Il medico dovrà accertarsi della necessità di applicare dispositivi particolari prima dell’infusione(premedicazione, filtro ecc.) Il medico dovrà riportare in cartella clinica i dati identificativi : - ora di inizio infusione, - gruppo della sacca confrontandola con il gruppo del paziente - il numero riportato sulla sacca confrontandolo con quello del foglio di accompagnamento e firmare - L’infermiere professionale verificando in collaborazione al medico tutti i dati, potrà infondere l’emoderivato,previa rilevazione dei parametri(PAOS,FC,TC). Il medico responsabile della trasfusione o il medico di reparto,al termine dell’infusione: accertarsi se si sono verificate eventi avversi firmare e timbrare il foglio di avvenuta trasfusione eventuali eventi avversi tardivi dovranno essere segnalati al Centro Trasfusionale il foglio di accompagnamento dell’emoderivato dopo essere stato firmato, una copia va in cartella clinica ed una copia va restituita al Centro Trasfusionale. Un ringraziamento per la vostra partecipazione