L’autotrasporto
• Rappresenta circa l’85% del valore complessivo dei
traffici, percentuale più elevata rispetto agli altri Paesi
europei.
• In Italia, ha un rapporto qualità/prezzo conveniente e forti
vantaggi di flessibilità operativa.
• Il mercato è composto da più di 300.000 operatori (con
diversi ruoli). Circolano più di 3 milioni di veicoli
trasporto merci. IL 65% sono mezzi “leggeri” (< 3,5 ton.) e
soddisfano la metà della domanda, sulle brevi distanze.
• Il resto va sulle lunghe e lunghissime distanze.
• Ci occupiamo del “trasporto” in conto terzi (esiste quello
in conto proprio) che si esplica in prestazione di servizi
contro compenso. E’ definito dalla L. 6 giugno 1974 n. 298
che istituisce l’Albo degli autotrasportatori di cose per
conto terzi, disciplina i trasporti e le tariffe.
• Il trasporto per conto terzi è più del 50% del mercato; il
rimanente è in conto proprio.
Imprese di autotrasporto
• Il 50% delle merci è trasportato da “padroncini” (microimprese con un solo mezzo di trasporto e uno-due addetti,
legate ad altre attraverso cooperative o consorzi). Il
rimanente 50% è trasportato da imprese di medio-grande
dimensione.
• I consorzi forniscono supporto tecnico, dal lato degli
acquisti, commerciale (facilitando l’incontro di domanda e
offerta) e organizzativo.
• Il 75% dei consorzi è composto da un numero di
padroncini da 11 a 50 soci.
Attività dei consorzi
Caratteristiche delle cooperative
• - proprietà a volte divisa dei mezzi (vantaggio e limite)
• - poca capacità di comunicazione con l’utente finale
• - alta concentrazione in alcune aree del centro-nord
(fenomeno della cultura cooperativa)
• - incompleta diffusione a livello nazionale
• - non presenza di leadership causa dimensione ridotta
• - tende ad aumento dimensionale tramite acquisizione di
nuovi soci
• - necessita di rafforzamento nell’area commerciale e del
costing
Imprese private di maggiore dimensione
• Tendono ad accentuare il controllo sui flussi di trasporto,
magari delegando l’operatività ai padroncini stessi.
• Mirano alla variabilizzazione dei costi aziendali.
• Risultano imprese di dimensione e (quindi) di complessità.
• L’attività amministrativa è maggiormente distinta e seguita.
Caratteristiche gestionali
• Il tipico investimento è l’autoveicolo (leggeri < 3,5 ton,
medi da 3,5 a 11,5 t. e pesanti da 11,5 a 24 t.). Vi sono poi
autoarticolati e autotreni per lunghe distanze.
• Allestimenti: furgonato per trasporto veloce, articolati con
telone, carri serbatoio, carri con pianali per trasporto
container, carri refrigerati ecc…)
• Vita media del carro: 10-12 anni per circa 150.000
km./anno. Viene acquistato con mezzi propri a leasing.
L’immobilizzo del capitale rappresenta il 10% dei costi del
carro, il 30% è il personale e meno del 50% i costi
variabili.
Tariffe
• Le tariffe sono “a forcella” tra un prezzo minimo e un
massimo consentito e sono fissate dalla Legge in
euro/quintale/km.
• Vi sono però anche altri elementi: i termini di resa, tempi
di sosta del veicolo per carico e scarico, scarichi e carichi
intermedi, spese accessorie al trasporto da rimborsare (es.
pedaggi), categoria della merce.
• Alcuni trasporti sono esentati dalle tariffe a forcella: quelli
sull’estero, quelli che richiedono trasporti eccezionali,
quelli da manifestazioni teatrali, sportive, fiere, ecc…
Altre informazioni
• Autorizzazioni: le concede il Ministero dei Trasporti.
• Autisti: devono conseguire un certificato di formazione
professionale (A. D. R.).
• Documenti: obbligatoria la lettera di vettura emessa dal
vettore e contenente tutte le condizioni atte a consentire il
controllo sull’osservanza delle norme vigenti.
• Vincoli: cronotachigrafo che rileva i periodi di marcia e di
sosta e la velocità tenuta.
• Interventi di agevolazione: di vari tipi e di natura fiscale e
agevolativa. Esistono agevolazioni anche per la chiusura
delle imprese minori.
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Lezione 10 - Le imprese di autotrasporto