p~t{ito., ~~olta gli onorevoh col :leghi che parlano, parlano per 'nascondere, dietro una cortina Il comunismo, fino a quan.. df verbO!lNt\, il ·vuoto 'che non do tendeva a questo scopo, ave- sono stati capaci· di colma1~c . va le carte in regola per :,;ade . : Altiero Spinelli si dichiara re alla sinistra dello · ··sch1era- ·J!oddisfatto deU.::t sua opera. Ri· merito politico, ma dal•:mÒmentu conoSce che la federazione euro in cui era s.fociato dove m~vi- pea l>fOCede lentamente, . co'l tabilinente doveva; e,-' clOé, 1n sv~u'ppi imprevisti, ma non na. un capitalismo di stato, e ave- s:conde l'orgoglio di aver data la V•a costruito un sistema eoono- spinta iniziale. . Ed a.ltl'le lette.re_._ m~h.a .lasciai;'• mico, politico·, sociale' molto più costrittivo -di quello che vole- ii postimo. Altr.e !etere amare va distruggere, era passato al- · à~tt•lte çiallo sfogo · di chi, · illul'estl'lemà destra. . ;, . sost di ' poter imprigionare il La lotta, che sosten~va con- p:~:òsente negli schemi del · pas~~ tro la societa esisterit~. susc:•. tO, non pu6 fP.t' ~ltro ch.è cotava infiniti COPSEns~; ~ercb,é , Q' S~atare il !}l'Oprio falliJ:ne~to. . sognava essere orfani qel se~so . Tì..ltte; qU.e.st~ voci, che m'art~ di giustizia per non condividere vano da mig·Iiata di chilometri . e e.ccettàl'le buona parte delle s.; risvegliano, come le g~ornat<' · \SUe critiche, ma se dal' pian{) ventose, -l1iiivito al ricOrdO . ap;rfJ negativo della critica si .passa: no H cùore alla spel'lmza. ' . va al piano positiVO della CO• . L Solo éhi Si rammarica - .del struzione di una. nubva -socJeta propri e~r~Qri nutre il desicter·i J la soluzione éhe esso · , offriva di ripararli. J.l no~tro -tac~~o non poteva essere piu .reazion:v sèontento -non é negativo com:>· ria. . non era ne,~~ti,.va,. Ja nostra.-pre Durante · il ventennfo ii· fa~ senza a v;;ntotenè,' Continulli ino scisma -s'era ubriacato · di mal .a,'(i alimen,ta:x:e l'illucSione che, . assimilati ricordi roma.!',( .No·o d9po; questa stasi, imposta., da. i a caso n comunismo, Ia.Sdan· avvenimenti 'piu forti di :noi., 1~1 1 do Ventotene, voleva cingè~·e marcia .:ricomincera doVl·~ neo·. la testa. dell'Italia con ·l'èlmo minciaro, , , di Scipio. Forse non saremo noi a in::l!: x x traprenderll;l.. Sal'lanno i nostrJ Seduto sulla temazza. dell~ figU. ma, qome dice Altiero_ mia casa riperisò, .con Pl"Ofonctà. . Spinelli, nessuno pòtr'8J togHe~:-. melanconia, al patrimònio dl ci l'orgoglio di av·er data 4-t ' Vlllori che Iasciàmmo · a vento · ~t>in~ iniz.fa~·e,. d~ave:l.' indicata tene. ' .. la gius~a xdire:zaone. Il sole illumina dt sghémJ;lo' 11 '" .,., FlNE .. r;iardino. Gli alberi, i d~spwtli, -·-·----' ~·~~.-~ la casa stessa ri'petorio, nellè proprie O!Ùbl"~, fOrme .stlllzzatQ alla maniera dei Greco. E' l'ora santa del mattino. La vita non ha ancòra as.sùnto i·~ ritmo ·febbrile, e le PJ;"ime \fOCi. i primi · rumori acquistano moa.g· gior risonanza nella scia ... di paoe Ia,~ ciata della notte. Da una ch~esa. ';nascosta a mezzo colle, sfuggono rintoé.. cpi di çampane. Un rlch11amo lanciato; da spçnda a . sponda, . QVle .U lago s'ingolfa tr~.J. · dut' promontori, crea. un ponte per la risposta sgua1atà d'un nioc cioso e· il ·silenzio ·si i·lstabili· sce. Un sil~nzio 'riposante, · C()n ronzio d'•a.pi, stormire di foglie 1 All'a1ba il :vento é caduto. ~el l'azzurro, chi,aro '<iel cielo, tra,s.p~ rente ·come una gocc.ia d'acqua. · d.ti~ o ·t re· nuvolette imrp.obili, sembrq.no vele umiliate !!alla, b~ . naccia. · Il postitl<': m'h~ lasciata mol t a corrispondenza, questa mai; Una. Il buon Jacometti mi mand~ . un suo poema: · "Ventotene''. Anch'e·gu si reclina sul passato·; ~ome per sfuggire al tedio c~e \ieve f.:Irgli compagnia quan4~, / \€d~to n~l suo scanno~ .di de,. ·~ LXXXIla, ED ULTIMA PUNTATA ' . 'ft EU AH UE l HA EU AH UE HA \ l HA EU AH UE HA EU AH UE LXXXI PUNTATA.1\?· :·doglio continuava a lasciare} d Uri 'uomo che . vede crollare, Ventòtené, se con un dirotta d'impr9v.viso, la propria fede . é niE!ltq di .due ·ore quella stess .. ~··es:ere.:più nudo e jndifeso (}h~- na-ve avrebbe potuto traspqrtarsi possa!· fnuna-ginare l .. ci nelh pénisola? · Piu tardi sapemmo ch'e quei-' 'Oli ·é che noi pensavamo d~ la Uol.ve · trasportava · MU:Ssolil!,i. rivoluzionari e non tenevamo ir. J,.'inteUigen~a dei nuovi gover- conto. che la caduta .del .fasci nanti ilon -avevllo trovato a.ltl';,) &mo non aveva · travolto la burr · lu(\'$0 -di- recl~sipne. per l'ex dit arazia. Se i gerarchi erano spa · tatore, è se il direttore della C•),. riti dalla scen.3 ~taliana, i min· Jbnia· nen ,. si :fosse opposto a ri< steri continua-vano ad essere o·. ceverlo; .l'avremo avuto con no\ -cupati da ,.funzionari per i o ..tal r~ima ' pc'J ·~i,ca ' di tutto .. ri- la nostra liberia doveva esser s,~::ettq. · ', · ,: ~· qualcosa d'inconcepibile. com Gertanrente il direttore del- ·la messa ·in circolazione di· mo 1 la Colonia avev_a- Le ' sue bupri:~ n-ete fa!se. . , - . Ìl::t giorii. 4a, .prèsenzà ·.a ei te de~· Ma . "inain~e.rite •a.rriv6 l'or~· schf _a Ventotene· scon _igliavà) 'd 'imbarcarsi pe'r lasciar l'ii.o ola ' l'internamento,_ di- colui..- che. con '. Giusc:ppe Di Vittorjo, ritto su tinuava ad ·.e-sere l'amico di• li~- muritX:iolo -del portò, · intonò l'ic · tler. Inoltre if direttore doveva . no di Mameli ~ i comunisti, eh-· credere 'di non · poter' asicu'rR(rC ,~ia avevano assicurata al lon l'incoiumita - del nuovo !li'igir' partito .la , buon'anima di ùari niero, ma io dubito che tra i Va.-Idi, rispondendo in coro, rt confinati vi · fosse qualcuno ca- : se1;0 P•ll,ese c~e gli orciini ,d l pace d'atte11tare alkt sua mte s-c,u deria · erano di estend-ere l'• . grita. fisi.ca. · ' · poteca su tutto il Risorginiiento Il Mu,~solini sarebbe stato à:c,· Altierd Spindli non s'era sb\ co~to dal . tlisp~rez~o gtmeral~ B<\ : gliato· nel giu'dicarli: non sole pl'incìp-iò avrebbe dov4to sopp<;~r a ' dèstra 1 èe li saremmo. trovat-i ta~ insulti, ·maledizioni - e ma ,su ''d'un piarJo storièo ana-. da parte di .coloro che eratto +. cronistiéo ,chè essi ave;vano scP. meno indka~i 'Jt giudicare e con ' . to, prendend9 a pre.s~sto la pre çlt: nnar,e - IX>i anche . i ptu ac senza de!.- tedesco sul .suolo · ito' cani ti . si sarebbero. placati, po.~- · li!ino; per sentirsi i continua ché .non .é neJ · te~peramento del · ~Qri d'-:1 Risorgimento. Ed era gràn. •tentura. che fo~; ' nostro popolo infierir>e contr~. un caduto. sera stati i tedeschi e non , L'arioste:ca - "gran bontart<:r ··ran"esi a ,invàdet·e l'Ita!ia, .al · dei cavali-er-i ,antiqui''· é va.liqa ·trimenti saremmo dovuti rito·r ancor oggi e la sua ironia h& un nave alla fine · del quattro0en substmto di · ve:r.ita che . ness~n - to, con un Toglialti di,~tosto -~ spirito di faziosita riu.SCira mR_l' · emul··re Pier ,Qapponi, nel m< a cancelll'!-re. ., -<:tfere di campar.a~o. , ' La nave da ,guerra rlpart'i •.. Che il comunismo dovesse ef.. con il suo caricò, verso Ponza .!:er rit!enuto un . partito di de Ignari -della ragione della sua : tra era· c.on1.1 lusione dettata da visita, la vedemmo a1lontmars1 , l'esp-erienza. Se 1e parole nan· ~enza poter ·celare il nostro di· n~ un si1nificato, per partit: sappunto Perché il ·gqverno Ba-. di sinistra si devono intendere quelli Ch'e !propugnano il pro . ' gresso, provvedendo ad upa se n, we magg:ore liberazione t::_ej Puomo; ; quElli .che inyoc•:. nr:• LJn'orpanizzazi-one · nella qual, l'uomo possa far valere pil· compiutàme_nf.e i propri· valori. , l l (C'm•t;n.,a clom•" ni) ,.·· i-G'. M~ fo!?Se qualé fos~€ · 1a. ìni~ posizione, v'ei:·a sempre l).ù!tld:'lè - Ma nélle innumerevòlì prigio; stella che rimaneva còpérta da ni che m'avevano ospitato, lé ' ur:a stJ.arra di ferro, Né vaieva notti e.raho l'ossess~onante a-cuir spostarsi, ché · il .gioco dèU'ih· si della claustrofobia, l'oppri · feì'riàta; tidàndomi ìa stella timente ::;·ensazione di pareti di- ' cerèata;· m€·· he .rt egaya altre. ventate più solide e di _porte Quando 'bi :fu con~:essò di r1, · éhé -noh si soàrèb:]sero mal àibero màhèr·e àJI1ap·e rto; not~Ìleìnpò; t ·e. l Le finestre. . quando no'l mi seniot6 òhé ànche le steli~ avevano vetri smerigliat1 cl\è f<JS!ietd pi?t Iibeve. Non pl-ét li· impé-tìivàrto ia vi.sta, come ·a Fr.C- mjtate dalla scàèchierà · él:ellà Siies: éi'ano alte e àffogàtè, à ,~rfglia, btìJiavahQ ntidVé; pulì· brév~.. aistanza, · eia muri àrirten t€ 1 con~ e se · ognùrtà !ò.Ss~ staJa ti çlai . tem:PQ, -GOme a La .3•an• lueiC!ata éOmè iljusEI,va; tfu tém• té, dà1 r<iso~eggi·are deUe tego-lé pd; coh i rami deità dUéihà!. d'uri; tetto, comè a Macerata. · Nelle hotti 1de1 gòlfd hàpoiet'à' -Al Vre rnèt i ,.-padigliini · in lé- no; compÌetamènté él.lfuentic 1 . gno · qos::edevàno molte fessure di me stesso, ass•a-poravo la -sèf~ cil).e lasciava.no filtrare n . vento nita. che dà anhì non àvèvò pitl il' freddO; nessuna àpert.Ul''J. conoséiutò, COn lo stèSr36 · ~tbtiàh• cfie 'p•ertriettess-e allo -sgttl;lrdo ·lili dono con ii qual~. dopo im.à ìu.n sp?ziate. allofché i , bàttenti e ga .e ssenza, éi rifugiamo t~a le gll scuri veniv-ano chiusi. brà<:da dèlla ìmidrè. .. . Solo a V•e ntotene, attr~veTso 1a Ogiiufio tÙ quei p1,1nti ltiniifiof'mestta che :si trovava d1 · contru Si ·avevà un fiòtne: Il rrìiò V~C" · al'la .mia branda; ·m'era dato dò,_ chio p-r òfesMre·· di · astrofidml\1. deve-un piccolo spiclChio di del o · ·· s··€r.a.. irrtpégì'ìatò a méhtètm~li Una: ventina di -stelle e, a v-oltè in testa, ma chi se li i'iMi'·dàVà la. faloé del~a. luna più? Era gia mblto sé potèvo l'i~ Quante òt'e avevo trascò'rse, os, conoscèr'è i due · èàrri1 là sWlh BèrVàtido 'ouellèi spi~chio di' Vegà di éui ii p rl'OféSSéi'è diç.eiVà cièìo·t · · ' •· · · ~ còrt uh · ot.timin:hò sbaiÒrdH.ivò: u ' m. , bt~,iì~ m11- "li' ..~ - ·· tr · 'la ·.fi·~ t ìt. \ltb:emo •""'>au11 :; ' r1 \!'·-~0- 11.at.. ·'t' El: . l',gl]-,,,pr,- "'" "1' 'j ;c;+; J:~·rm~ ijH, "'"~• \}. · .1:"-·v~., · ,, • ·siéa délà risMéa, 'dalla voéè p: ~1 al t~tlsto éhie occupa oggi là. P6a-ctità plù ~ gràvé , §~1 .xè;~W: ,~'4:,:iJ' tSJ~·~/,, :,~ *''L •1 ," ... .. ~,;-:,·:,,\- 1 \rlèft.tavd St!'13ÌlÌ . d:J.'sé~hì'•' ' pere;n.;l ~ 1 : :t:a 'f lioìia.fè r 'VédeV'o ' i~g's\i qtiei .\f.ènti.- chrpi ~eies·t~ foss~t6 · degna d 1ftt-Gtihctizi0l;iàta fiducia , éòml)fési fn , un~ cpstellàzi6ns e pensavo òÌìe gèfié,!fi:i.IMfii .{!· goL..:; · .mai vtsta. · pri'(rta da otX:b.iò U" · neliìzidni .dì marinài nanno pùìì mano. · · · ta;td lo sgti~h:l6 su 'tU 'è.SSa. Lé· \: . ·. . . _,_ .· hanno ~l'iiesta l;!Ì, sio\iretìza f>€1' ia lorò rotttt è m1U ~è ·sofi6 st~; ti iligaJif1itt1. MJerit!'!rebbe ùìi. : altat•e; se . gli àltari fòss~ttl ·tlé ·. "dièafa ai~a. .g.:·lai'la d~i co1J,~bbrili;,l . tori dègli uaminL Ma , gli udml• ni nort va~liòiiò dìvirtita eh~ sot1 tostan'no a determih~tt<é 1egg1 j · ftssé e gi · ~tila~o _d~\l!rti_t~ . c~~-~ po,Y sono ànchie : ;a>lut!)(rh, ma ;cfie i.o fanho tf:ln tanta pigri~id òhé bisogna sémpre §timòlàrLè coni l'adofÉÌzififiè. ,1 LXXIX PUNTATA · i AH UE · ta.·· HA EU AH UE HA EU e' l (.Co~t~~~~,~~~~t~~-)~"'· ~·.J AH UE HA EU < HA EU s'era affrettato a indossare l'orbace con fes e decorazioni, scesero sul molo per· salutare il co . mandante dell'unita che, nel fra!tempo, era sbarcato. Un nu méroso gruppo di confinat'i fa · ceva corona alla scena, dalla p1a.~zetta soprastante. L'ufficiale di Marina, scorto il farmacista, l'investi: "Paglia·ccio. Vada a togliersi immeqiatamente quella masch~ra. si vergogni di · girare cosi vestitò". Lo sbigottimento del. veccl)io non poteva es~ere piu patetico. Nei .suoi sguardi sperduti, tan• . fo simili a quelli d'un bue ' con· dotto al macello, nel suo atteggiamentQ di carie bagnato e ba. stonato, . si rispecchiava .il crollo d'un ·mondo. , . Quel povero cristo aveva creduto, durant(l vent'anni, che non vi fosse nulla di ' piu· onorifico che vestire l'uni.forme fa scista. Glielo avevano rìpetuto in tutti i toni. Ne aveva fatto un dogma e ora ..• (Continua domani) AH UE L?tXX _PUNTATA .. f~ Gli é Qh~ un Dio privo di volonta pon merita ·nessun rispetto. Chi si genufletterebbe dinan zi ad una pietra, a(l un albero? Ul) ogget,to qualunque (liventa , totem · sòltàilto se rinch,iude una persoria.lita piu o' meno definita~ se é . la matefializzazio~ 1 ne, l'involucro di qualche spirii to ·al quale .si pensa come a u, na. cosa che é stata viva e pu6 essere· ·viva · in , ogni momento. Se i marinai ·credessero che nel la Foiare v'é ospitata l'anima d'un . ardito navigatoore il /qua le ·da il puntò giusto. soltanto a qlJèlle ,'navi- che sono in regola .con il suo ··CUlto, nessun vas~el lo. uscirebbe dal porto sei).za aver · compiute le pratiche propi~atrici. · La divlnita non viene mai adorata "in 'quanto divinita, ~en . si in qu!l-nto pù6 darci qualcosa, pu6· i'isparmiarci qualcosa ... A c'canto a me i miei· compagni · còntinuavano le loro intermina biU discussioni politiche. Defor mazione del mestiere, si sareb- , be detto. Io non avevo piu cogrtizione del l;uogo, del tempo. Nen;oscurita m'era piu agevole la ricerca di viéend~ ·passa-, te; .piu agevole · !asciarmi trasportare dalla fantasia. Ma d'improvviso , if rombo si.:nistro dei. bqmbardieti cancella ' và 1 ogni incanto ~- la notte diventava la mostmosa complice d'attacèJ'l\., sgie!Jtt!. . " • : . , ~. ,. .. Dalia ' parfe di ~ 'Napolf il Cie,lo era.· una· s9~a. 1J-9~it!Jra ~~ !~mpi, riv:er.beri. Quando ·P'rometeo. venne punito dagli dei, gli uomini inventarono la · calunnia ' che ·'le divinitii s'etano incoller ite pér il ·f urto del: fuoco della vita. Era il· fuoco ·della d!stru' 2ione. ·e della morte che )'eroe aveva" #lesso .a , disp,osjzion~ . d,ei• . i. le : cièc~e .p assioni . qell'Umanit:t··· · Glj dei sapevano qu~l che facevano. . . . xxx .un: ,gio.xn<f una nave ·da gu~r~ ra · r;avvjcln6 à .! Yén~otene· e .. get· t6 . l'ancora dav,arl~i · al piccc;>lo porto·. · · .. " · ... . .. .Le, .autorità dell'isola, tra le 1 .quiìl~.• U . y~cçhio farmacista ~he ·--· ..._......._ ___ .. : -----.,--_,,----,._.~-----·~--- AH UE LXXVII PUNTATA 't 1>1 l ad oaccettave, come lo dil:nostra , .YJK.; vat).o e Brest-Litowsk e la Nep, Perché la democrazt·a avess~ le deviazioni necessarie :rer con qualche possibilità di successo, s~var.e i risultati ragg:unti. w ~taua; dovevano vei1lft!Qatsi L~t .posizione assunta élàll~ una di queste due condizioni o quarta internazion~le aveva fat .entrambe allo stesso tempo : te croU.are le mte speranze. Era una crisi interna nel pa.r tito palese .che se Trotzky avesse vin comunista che l'indebolisse o U to, la Russia sarebbe stata diprolung~rsi d'un~ situazione ec- ·retta da un mostro d'ingegno i.n oezionale che obbligasse i comu vec-e c}?.e d!t un freddo , spieta nisti ad accettar!El le regole· de. to ca-lcolatore e 1a sua impal giuoco democratico. , . catura politica avve'bbe a.yut.J Molti anni addi:etro avevo spe èJffér·e nie di forma, non di so· rato n(:llla· prima conpizipne.· stanza.~ Lo stesso sarebbe <tcca Gll stta&éicQ.i lasc~ati dall5urt.o duto emi il com~nismp interna tra Trotzky e Stalin facevanò lzionale. . . . spetare in profond~ incrinature ' nella · COJ?·Pagin~ com~nista. Il l€!}der esili~tp possedeva , personaFta e fascino per tnipor r.e in vasti strati marxisti il , ripensamento ·di dottrine eh~ a-v·e vano portato ~l partito li. risultati cqp.trari cta quelll sognati. Ma Trotzky e i suoi se,ctuac.i .. , nori cércaroiio gli errod nelle · dottrine; credettero d'indiyi duarH negli uomirli. Accusavano Stalin d1aver tra dito · il · lenirÙsmo e, inveCe · di •au.top;rbclarparsi i coerenti rap' pr~séntant~ <;1èlla tei':ta internaz!.onale, ne aveyano fpnd~:~-ta t.:na qu?,rta, coine se non ne qa 1 ~t assero tre a geher!}Jfe la .cot).fu&ione n(ll proletari~tto . . ' Spe1fdeval').q La, miglior part·e ' della loro energia a comqatter<~ 1 Mooca, in nome d'un'ortodossia : ehe ·non aveva resistito alla pro va dei fatti. S·e avessei.·o saputo far te.Sc· · 10 dell'esperie~a, avl'ehber,) comp•reso che la piega preSia dal comunismo russo aveva creato J.a n eceisita d'uno stalin. Essi" erano tonvinti del contr·ariu. 1 Fehsav·a no che stalin ave,s{3e l tNiscinato il cOmùRismo nella ~tra.Cia tleila te1zione. Dai pqnto di vista tJeor~co av·e vano le carte in regola La pre_te.Sa d-i Stalin, di cosbl'Uire iÌ soc'ali'smo in qn solo paese 11oh andava d'accordo con 11 plensi Ero ma.ndsta, <D li!l. guerra ( di classè éra vera ed era esat· 1 t a la teoria del Tl'otzky della , rivolu~~one permanente o n:on 1 era vera e, in tal caso 1 non v'e·r a nulla di scientifico nell . \ dOttrine cqmuniste e la riv0l~ :zJ.one russa cloveVla ' esser c0ns1~ ' de1~ata il f·elice approfittamen•o di condi2ioni favorevoli cne a~ vano permesso un nuovò esperimentò politic0-eeòn0mico pec•J o ni•enti:! affatto simile a qùell!ì voluto dai veGchi b0lscevicì. I trotzkisti si ritenevat).o i continuat0ri lllel · pensi~ro le~i- nis1ia1 ma ndn teJ:1:eVqnO p:resentè che era stato proprio il I.enh HA EU AH UE HA EU . l ·l LX:XVI PUNTATA 1 . · ii 11 part1ib t:Otnunista, éOii :férrea: con la fe~è reli~lo1a che i.Spifaìvlt neÌlé màSsl pòptilari, . s,m~oJ.iè·'· va eH gran lunga a tutti g.u à! tri partiti e movirriènH. ' Lo 8tàto· ità:hano non· àvfèbl:i"é à.Vtita ià ,forzà pèr fttifitt\~.i-' _,-_ ~.-- - ._. " . gH~rìo, polche 11èssèr<!ito e la: pb _. . . lizia eraiio m ' irà.httìfui. · D'dlt'rà part~ arlchè sè {oss~- :frutto d?Un.a 1tingà edueazionè. , ~ènzà citihHi6 gli iiiìeati sar~b !.ilo dusriti ::t stitinget'é un patto 13é ' lpopìno ~xe da una tHtl:ìero stàti dannèggiaU dal sùo dtazioh~ tt'a tutti i p.ai·tit1 e rliÒ b':tttira chè, tiurahte tirià genèra trionfo,· ma ilh6 a ·q~ai pUnto vimén:H tieìiidctatf~i, èra i!bm"' mone, hà disiìBituato ad esèi-è.l.• sarebb~ro _stati dispost) ; ~ i~p e riu~rhenbé duhi:lio éh~_ potèssiip.~ tàrl! la flico1tli ct;esserì pensanti, · · ~dirne . l'asc«;a' àl poM~? Nel il ·avere urta fotza ùgùàlé a (Iue11a é pìu facile cl:ie rl&lda in un'a:.Irìoro opposfzlone sàrébhero statt . èomuniSta. dittà.tura ohe tiàèquisH, t1i aplJ<\<uil.ati dall'opinione 'pilb· Ér!l ai'riv:Ha l'ora ih ~uì; l;ro .colpò, l'liso . del proprio razit>blica dei loro . paesi o si sareb):Je \ vandòèi in ùlìà sittdiZ:iong qu•aB.t chilo. ' ' ' ripetuto quanto accadde -allor- analo{ta, cotnpr~rlciì!varri.ò qtiani;ton v'érà rlùlla dì piU :falso · ~fté i b015cèvici s'impadro:airo· l tò érav~mo· sbiti iilj'tiusti nei dell~asserzliòrlè thè il fascj;;;mò no cìellà Russia AHora ~a §p!! · · giudidi.fe severamente Kerè)isitj. ìbsse ìi pèg·gior hetriico ·del co'>. Ì'lafizii. suscitata: in tutto l1 mort ci rèncì~vamo cdfi~o òHè hòn -m.unisfuo, Regime di ìorza trari.do dallà toro rivòhizìUne aveva sa'rèbbè ,stàtò Mce~sa.rìo il ge- sitdria, riàtb à mante'nète vecchi . uniti i popoli nella resistenza nio di Lenin per spazza.r vià é<luilibrl favot~voli a una fni contro le misure repressive ten · · qwii!Siàsi gbvèrno che · ave.Sse Ii6'tà:hlia, esso esplica l'azione .taf.é . dalla bor-ghesia. . . . . tentato di stàbilj:tè, senzit h.vèf ideale peréhe il ctmiunìsmo, alSe ancora una volta la stan- ne ìa forza, un ordine democtatl la prima crisi seria; lo soppianti, incontrando il cU:ma f•a.vo~ èhezzà. della guerra; il desiderio èd sùiìe rovin~ della gùeha:. a;un'·esistenza migliore alla qu_a Anché i:h ciò \Altièro spin~t rewle e . le. masse gia irreggiIè i l)opbli senti;Vali6 d'liver di~. h aveva vistò. giustO. Da dè- mentate: ~~. ~6}~·tro tah.ti_arini.<'ii ~a. èrifi<J~ ~ mocrazia iioì) s'imp.r6vvis!ì. E' a.·. jCo~tinua domani) avessero ètisarmato · gh sta.t,, '"' . .,,. . . . . . , _, , . __._,._ _ m!ì.gttlbri ailMti? - . · · -Ed anche .per fioi fiòti eta fa·, cile intraprendèr·e la battagli'-' =tnticotrlunl.sta. te nòstre pròtè . ·Btè · dem6cràtiche . ris~hiavan ) '·tt·~sete scambiate. per il . d~si- 1 ,tjerid f..~ar.restare le legittime, l ' Q.Spita!tioìli delle classi lavo!atri éi e .non era da escludere oh~ •. dOPo a.v er spesa la '·nostra ~io ' ~rttu . a lottare contro la 'di~ta ' .tura:; vénis~imo cacciati _n!llla paradossale pollizione ·d'epigoni 1 del ìasoismo. . -sua. o~ganizzaziòh~ un 1 HA EU ·• AH UE HA EU AH UE tra l? f parole appena bisbigliate e bac' rubati ad un primo amore, menAJt.iero Spinelli che vedeva. tre tutt'intorno; il silenzio, con con la consueta Iucidita di men j1 · dito sulle Ia·bbna, e l'oscurita te, il problema, non avev!t mai ' con un ma;ntello di discrezione nutriti ·dubibi circa la resistenza prote·ggevano ·una felicita fatt<t çiell'unita èomunista; però rite- . di niente. nevSt, che non si pu6 impuneNotti di pace e notti di guer mente, mantenere un partito ri- ra. -~ une riccb,e di sogni impo , voluzionario sui terreno legalita sibili, d'up romanticismo sdolrio, senza inquinai-lo di confor- cinato ·e lacrimoso. Le altre in· mismo. tensame.n te vi'ssute, con proces-si Riteneva che il partito comu cerebrali, promossi, incoscientt:· nista era. uno strumento formi·· mepte, dalla meraviglia di un a.. ·dabile, ~pace d'approfittare . del tro giorno trascerso, sen!lla cha piu piccolo errore d~Ue . corren· ia morte fosse . venuta, e daitj democratiche, e conquistare 11 l'attesa d'un nuevo giorno che potere se gliene foss~e stata of- . poteva . es'ser,e l'ultimo. !erta · 1''occasione, ma .non di / , (Continua doma-ili) crear.e una situazione rivoluzio~' ~ ·· _,.___ ~ ···-~-·~~~--'' n.aria. Anzi! Giurava che l'•a.-1 vremino illcontrato alla nostra' destra, collaboratore solerte e pedissequp delle forze che. si sarebbero tese alla .ricostruzione dello Stato italiano, s-econdo il t vecchio schem.:a, nazional--J:lo~·,ghese. . < : ' · Egli conosceva ·bene i suoi art tichi c-ompagni', p~r<Ci6 :non ali' rrentava le mie preoccupaziont. Entusiasticamente comp:r;eso de' 1 le idee federalis.te, sosteneva , che se il nostro invito avesse destata un'·eco di comprensione ' nel pòpolo, · si sarebbe potuto pensare alle dottrine comuniste come a un momento superato -del divenire umano. LXXVIII PUNTATA \ HA EU AH UE l HA EU AH UE . xxx Et,3.no circa quattro anni .che non· sapevo . che ..:osa rosse rima . nene fuori, la notte, e smarrire lo sgual'do nel 'cielo stellato. A volte, attraverso l'ÌnferriSl ; ta della finestra, una carezza di luna era scesa a r-endere tuttr:l ;l hianca la cell a. ' . : Bocconi sulla branda, nmanevo a con1;emplare il mistero oe~ leste, .di,mentico della .cattivitll Spaziavo con t ·miei sogni, Una dolce . triste · langt!-ide~zn. 1t pas>:eg.giàva iri punta.. di piedi t per i sènti.eri della mia anima etd aitre notti ritornavano. Notti della mia infanzia, quao. \ to il. inese mariano invit:w a al rosario, e dalla campagna giun, gevano musiche l;l.i grilli e pro fumo, di viole. Notti ·della mia ;iiovent\1. con 1 1 :-.- & l siinteressi della , democrazia, non doveva conceder fiducia al po- 1 1 l 1 1 1 1 , • HA EU AH UE l . l 1 .scussioni, ren:-;teva O' 1 HA 1 t p hl aC,icij i contrasti. Nel n.uçvo stato d~ CO•· Dovevamo capire che l'intran~ se 'i rapporti tra i membri dnlsigenzà con La quaie venivatnC\ lè varie aggruppazio:t:li polttiçh~ trattati, era dettata,_ in . 5ran , s~erano_ mod\fiç\'tti~ . parte, . dalla passata c0_1lqsi9ne .•) ,. A9,es~o el:fl p~ss~bile p:!ìen4~l-~ tra ~ue classi dirigenti, i cuf,t ij,p,.· "'co:rita~ti~· sc~n~b~~~e l~ nostre u;nporti <;i'intere~si, bruscamentP. pr~sslom c1rca. J~ _Panoram~ · pnipterrotti, slirf.•bqero stati ripre"· _ptrco e le po$Slb~.h~4 che sl pr~· &i !!e l'una ~;~:vess~ imposto ~~o · 'sentavano· o !fl (;llffiçglta çne dovamente aWaltra servtzi di bas· 1 vevamo ~~perare , . sa polizia·. . : 1 Era ·ovvw ç~e ~a ncostr~z!nEra cJ:liaro che ~ei pi\'tpi alle9. ,:ne del ..paese .~·~chiedeva. l~ colti per l'It'aUa · ven.iva contem~la~ I:Ig.borazwn.~ dJ tutti, ma ,f~o a ta una · monarch'la pseudo llbt! ,dove. p~t~vamo .cùntare. con 1 co .. ale disposta a valersi d~un H~· ,rp.t\Jl1"ti, perc\le tale pcostruz~o 11çloglio oggi, d'altri · ruderi, co~l '.I'l:e r,t.vvems'>El t~?.l se~~o demociac;etti 'mod~l~lti, domani. jtlco? ~J::o~tJn.'la,;_~?ll,l~~~ ~ ·__ Non. si destqerava un'integr!l.~e · trast.m:maziç.n.e <lemocratwfl. ~~rch~ ciò ~v1ebbe · apportal;n t'!,J,vvento d'uomini che,- non :;o· lo non avevano nessuna respor.... ~abilita per la politica del · ve"· tennio, ma possedevano tutti i , titoli per giudicare la conçlotta passata e preH~nte degli stessi ~;>lleati. La nostra reazione. a sid 1'\li~e comportamento, non dove: ·v!1o · svHuppa1·~a. çome purtràppo si ,sviluppò negli anni dell!:!- ·r!-. çostrtl~ione, con, un piatire che lai'JC~ava affiorare coritinuam~Ll· te il · complesst•· di colpa. Dovev:;~, pppo11ré a chi voleva co:ndann~r·· ci in nome d'un egoismo conirabbandato · per democrazia, lm'azione sinceramente demopl!atjça cbe avE-:;se cosc~enz11 cqn~ t:nentale e i:t"(t~rcQ:ntineJiltale. In quei prnni giorni che o;e- ' gùlrono alla c.açluta del fasci"' smo, pon. poteva~o. intravvcdere in gu;.~o}E' senso si ,sareb'Qe svolta 'la recuperazlone del tlostro naese. ~o; , feçlel;'a!il'\t\, sa· nevamo d'avere un . messaggio nuo;vQ e d~ ''I)Ù"clVamO, CQnstata,p do che un brev~ br:acçiQ eU m!),1'~ ci vietav:;~. di1 trasmetterlo all'ItaHa e 1;1-ll'Europa. · - ~ N~m · e;ra a~;revo~e man,teqer1?i · sereni con quel governo di ~osi detti tecnici 1.}09 avey~p,Q, Pt:r u- 1 nica tecnica, ur machiavelllsmo dozzinale actoppiato ad 1.1Jl'~s .. soluta carenza d'idee'. / Ogni giomo ~che passav~ d\- 1 ·vent'avfl. ' ~n l~to. llerabil.e/ sotJt'U· J so che Cl fenva. maggfOrlJW~lte ooiché l'inadattabilita alla nuova situazione ci imp(l{liva ganizzare la nostra esistep!l.flt ~ le ore diventavano piu lunghe che speranza di. povero; X..'insofferem.a acuiva l~ di· LXXV PUN'Ì'ATA AH UE Era stato difficile, durante la polo italiano, . pace, far comprende;r.e al monQ.o tQuesta insulsa: posizione non la dualita . v:opolo-governo che' doveva spingere gli ~ntìfascisti n<?i Sostenevamo esistet;e in rta- italiani in . Uì1 atteggiamento .lia, impossi'QUe divenne con lo d'amarezza P. dispetto. Men.o ati_scatenarsi del conflitto e. J?iU cora doveva con~igliarli a provoancora, con .la sciagurata poli- care un .cambio d'opinione,. con tlca del succt:ssore di Mussolini. proteste d'innocenza. · Sarebbe . La dichiap:J.zioi1e: · la guerra stata la noostra condotta a .p ar- · c~mtin,ua, dal punto di vista pra l,ai'e ·per noi. . , t1co non aveva nessun valore. . · Sapevamo. per vecchia espèNon .e ra_ gato ar bo.cciofilo pi~ rien~a. che tanto piu si fossè inmontese_r!sollevare Il morale del sistito' .ne_l far ri"àltare la .nonostro es~rcito. né dotarlo d'ar- stra ininterrotta opposizione al · ,n ii migliori ·e, piu copiose. Dal totàlitaismo, tanto meno avrem punto df: vista . politico, s~onava' nib ottenuto simpatia da chi. ·a· · conda;nna degli oppositori del fa veva avuto commercio con es· scis~o . ~i 9paU veniva attribui- so. --~~ t;:t una j comcidenza di pensiero (Continua domani) · 1 e d!intenti con il regime depo· . - -·· 'stò '/ · -~. · N~ssimo si ~arebbe piu:esimito ~al drbito _contratto. con _la di· chiarazione della . guerra .a se , ~hyiock pretendeva : l.~ sua lib · .bxar· di carne, ' gli• italiani, tutt glj. italiani avrebbero dovùto p . garla.· -1 :?; c16' potev~ s~mbrare' iniiust ~:~ ·ma ~ra logiCu · 'è , ~~~tra ·. parte gli· uomitti · ch~1 guidavano J destini delle nazioni democratiche erano gli - stessi che · aveV;ai1o visto :nel· fascismo un prezioso alleato ·n'ella· lotta an.ticomunista. Nori avevàilo lesinati eiogi a Mussolini. Ave. ,vano accettata . la fat~ita del . C9I!te Ciano con piu q ~en.o ipo· crito interesse ~ ' Senza dubbiù · s'erano di:Vertiti ·cii' quel rlgurgito di medio evo, 1cqndito con mascherate qi . bas\1 so )rnper.o; ma. s'erano guardati ~bene .:.daH'eSIY>rre .:la,, ..lg,z:o;' vera •~9.Pii:ti?ne. ·VIt~Ij_~.. iri' c_{ùhj_ç}a J;le~ .f ra er;a un9 ·spasso •Utlle: -Per es'si" ·w·;vfriis ' fascistt{ ';p'OteV.a a,tte,c;chi~ solo -'su organisri:'l.i rrialatfcCi ',.come l'italiano. Lè loro ; organi2;zazioni politiche n~ era•. np 'immuBL Non costituiv~ ne.s· sun periéolq lasciarlo vivef.e, !spe . cie .se serviva a contrartestare il 'èomunfsi:rio · · Se aves~ero compreso che, in 't,ma .situazione analoga, ogp.i Sta to, 'a nche il loro, non a:\n;ebbe ·potuto resi~tere al -suo àt.tac'co, non avrebbero giud~to il tenomeno cori tan:ta lèggèrezz~i' e non av·re1:Jbètò nrltrita la convin · zione chre· un'Italia· democ.rati-c9. sarebbe stata sempre pr~da d~l primo. avventuriero e sempre capace di riproporre ·gli stessi pto blemi. Tale convinzion~. li spingeva a porre l'Italia in tina condizione d'assoluta inferiori t~. per _lung'o · / ~ tempo. . La loro non era una guerra delle democrazie contro i totalitarismi, però chi t~le la ritehe· va conveniva che, per gli stessi EU LXXIV PUNTATA l . . -- . •. 1 1 d'Ò:r- 1 LXX~U PUNTATA . (c,~ si venivamo giudicati Idealisti, divorziati dalla realta; nella . ·Suparata I~eu1oria . dei priini pèggior-e: sovversivi che si dP.giorni, m'ero - sentito .invaso eta 1 çUcano ad . intorbidire 'le ae.que t'n grande· sconforto, dovutv, delle pacifiche relaioni tra la ' forse, al prolungarsi della J)Br- nostra Patria. e le a,ltre naziom. manenza in quello scoglio sp1z- per un ingèneroso ri"lentimen-; zato dal vento t schiaffeggiato to verso il governo. l dal mare. · . · Nei paesi dove nostri oa.mim I viag~i del veliero erano di- erano al potere,: non · godevamo ventati piu irregolari c il go: di mag.gior comprensione. Si verp.o Ba.ctoglio non sembrava sai!e·bbe detto che la nostra· pr"· troppo en.tlJSiasta quanqo Si trat senz~ mant~neva ViVQ il , rimor-' tav•a (li_ procurarci il ' mezw elle so dei ministri democratici o dovev<4 condurci alla terra fel'· socia.listt. , Tra essi e noi esiste- l 7 ma.. . : vano le stess•e ·relaziosi chè vl· _jLegaimente non pOteva con- gonn0 tl'a par.énti -poveri e rio sr,tlerarci prigionier~. rria gU fa.. chi. I primi,· costituiscono uns;t· ceva comodq tenèrci anco1•a i~;~ molestia per i secondi, e se que< .'C:1uarantena, timoroso che, to·.r- sti hoa riescono a ta-citare cie. ' zrando nelle nostre citta, avf!em· tutto ~a lOro COSCiflnza, finisCO• Jho .semillla,t i i 'germi deUe _nos:tre no per odiare quelli, in quanto maléltti~ politicn,e. . . vedono nei loro oisogsJ, anché Nell'att-esa d'essere tolti d;~ se non espressi., il continuo r.i~ Ventotene, comincia-mmo con il cor.do ~'.un qov·eJ,"e . incompiuto. far valère i nostri diritti. Non- . Que.>to stato d.'animo s'era ac. ci ritmeva-m.o P·i u ç,onfinati_ ma o~ntqato .cori ~a , guerr~. osplti. ip,volont!J,.ri. ' Giungemmo (Continu~ domani) ·ad un accordo con la· direzion~ della Colonia· in cambio- della · promess;i ·d 1~uto-d_iscip~ina, . ~tte :Q~emmo' la tine di ·tutte .le· restri • zioni,: Non· piu IfnHti di confk no; . non piu appelli, no~ piu · por~ dei p~ctiglioni · sprangate, cturante la notte, ·:La <:~quta accidestale d'alcu;p.i spezl,!;om · r~~lJa prossi,mit~ del. Visòla, durante il passaggio di 1 ! aerei eJlea.ti, ci · perrnis~. ·qi chie, dere .' e ottenere cl).e\ CPitiJ.1qUe 'J. lo oesiqeras.se potesse dormil'~ . in g~·otte naturali, a prova di bomba. - · , Erav~.~<mo quasi i padroni del· ·- l'isola, ma ..,.:... iro~ia - qel desti · no .,..., non ·e~avamo piu pa.ctrono, ' di noi stessi. · . .L'ansia,.· Q.i -tornare alle nostre case ci• tortl,lrfl.va: Volevamo im, me-rg.erçi nella vita . italiana, far 1vale~e le nodre opìniop~-· · . _ 1 Durante il ventennio non a.. l vevairio m~i CeSSato· di rivendi '' oaré · il ·ctirittci ·.di scindere la reSpon~'bilita del p~polo italiA.· no da quella dei ,~~lVernanti . .Avevamo in,còntrate I>OcDJssi, · me orecçMe ci-i.~!lO.ste a4 Mdo ~-~ l-tarct. ,Nella ~igliore dell'ip.ote · HA EU AH UE HA EU AH UE l 1-ll'll'l !?VN'J:A'N; &~ 'l ~ -~~~- -~-~- AH l HA EU l ~- UE ~--___.. ,FinJ.tp j! çp,rplJ.ffigfJ,t,g,. '!!!'!- ,d q: ·''Viva n9 ~s9l!.ttP 1 ~~n,z'eço. ~ra· st~,tto · bandon~Iido n no§~J.'Q I?PPO~q? a lançiarlo; ;E)cpo ·::-:: Iill dig.evp ,..- .m una 'l; ·. ~gnfW.~t.i, ~cia~ron?! . . ·~ cgirmJ.fl<\i:U fqrmicP.e. J ~çl1.1,tg un . g~qppi.o, p~Q~!'l~ue~do 1 commen... tcorp9; ~tP~IJ.f),o, . ,Pl'PVeog~ngQ ~~ tar!, , . , . ·jPQll}.~,P~~oll~ ~~~@rpL, , : · ~l l,;l~sio delle ·loro· vocJ. ram; . : Oli ·~filepo~t!1n ~orf9D9 ~ ~e., ment~va. .cortili ' di monastero, stra e a manca, ava~ti a indle.S,ubitd dopÒ la nie~sa, C9J~rfqoi .. t;ro, pre~a · q'q;n'~nq:nn~ Elr.çita.ài §..quole. ~ll'ini~!,o delle. çll\§f · l zjpD~~ . ·· . · , .·'. , st. .. . _ . . . : .~',J,nco~~ran.P ~l ·~cop:trap.o ~ . ç~a!'A ~1\ ~illr.~~Sl ·<mfl, ~ PI:J..l?t~ sj' tq~çano . CQP. l~ lQ!'Q '~p.tE)l}n}'! Fpp.gp, . :g~§suuo : ~>'jllypeya · çh~ .cg~~ p~r scarpl;l~g.rlji }Jnpre§§lO l'tm11!l1a · f.o§§~ ;f~Ò.~.lqiel}t~ l~~.; · ni . ~uno·"· stro.ordinal'io fe.:mnn~ j ra. .no, ..., _ ' ,'X'' x x "" .Qù~! ç_orpg chg' ~ v~nu~o ~ por ' ,QQ.m!~ra .ai2o'l}ff0 . ~ gq~~to H .Si . in mézzo al .camnll:QO e OStaID!!J.'~ !~ q_l,l\'i\ l9ntan<i ~~QF.'/.9 ~~;U . cola 11 i pa&sa,ggip · aJ tm;wjg~\o l.ijgllo, · U .ç1!:11Q, .§(lp,z~ ung. l}U,,.. non ri-voÌuzio~era: l~ Idro · esi- · vgl~. ~ell}!lJ;nw~ a:lt~i?SÌJ:'f\P e. mi· stçn$? 4-d?,lì~o p.on pq~rapl'o <{~c'!lYl\ ~~p,Ur~ - ni\l picè<;>l{), com piu ),'ec~r~ì q} lavoro, pella ste~ g!a~a:m~p.t~ ' jns~~p~fjcll:'nte ·sa direzione. La ·colo~ma ' devn\ -~g.g:gh1, tcntrc;>- lor~zzonj.ie 'Si 'essere déyj!;!.t& H~ VT9YY~ste . d~ l'!tt:~g}jav~;~. 1~ ·'costa del Cj t~eo; trascinare nel nldo. r~Chlecleran lt Q_ìill .~)à,. ·ayanz\j.-ta èieiJ~ péQisol~ ·1 n9 , qn ·01~~g~qr Q rpinç>r. :percor t • _,1so? _Comè ~i cop1pqrte.r a _il p9r~;,..,;-------------~!i, po sç?nosç1qto?. Rester~. mu:p.o.• '1 ~i\e ; p.~ •j:mnt? ni c~i é: ca_ctutn 1o·.·prbvocche:~;a ·n~ove sol'pre,se? : ( Le 'fò'rì1).'ic~~ s'8,-gitano indeci"!! }se; rì,ervp$~, • '· ·• . ... i,,. E' accaduto_ quatc.osa.tdi,, ~tra~~ ~ordi~ariò 'cll~ ba . intèrr~tto, _.di ,è9)po, vecch~e B:bitùdihi' -~a rno. Mific~to un ordtne 'che s~mpra. ìVa acçtuisitè per · ·sem~r~. t;.a t' maggioraJ!.2i~ é sbalor_ dlt!l. p~r-. ;duta. Nen s,!l piu .in1 quale mr::>n . l do si viva e 'li 'domanda se J?Od ~ trro 'm ai rì·p rendere Jloper~:t , cui ' era assorta o ·se, èominçì~!):gp tina nuova .opel'a:. . e&pJoraJ'l~fl . . :rtuovi cat'p.mirij troveva una XP;Q . : ·te <U riforpjm~nto tarjto tict~;:t ,quanto quélla èhe é l'iroal'it~ :.~1 di la del' coroo I pochi ~he hanno semp~·e ~o stenuto che . la colonia1 lavor~t1va in una di::-e:-&ione erratà, ~"i) .. :ludono che, Hn5l-IrP.ente, altJ,'l P·· riz:(';QnH s'apron?, ~rrivano q~a,-· si a convincerSI · che I!0~1o st~tl essi a provocare la -"cadutl!o d~ quel ·corpo benefico. Le loro anterme frt)monc;> ·.qi s9ddisja.~ic;me Ipd,iC.!1i.JO · qua-H vie bisog-na b~~~ ~~re p~;r inç>qntral'e · 1~ ' so~~zi'gV.~ ideg,l~, · . . , :f'lJ.DQO, un ·:al,ban~se, 1 HA ora ~-~-. ~ ·., :.çhe ·1q' oow•vo, .- -~~1!>/~l<l. \ ·d'imma~~nare tleatro d avvem- , · . ~~·i., lllJ~ht! f\~ç<~§jVh . . . ·. · . l'ltf;!~ig. I~ber~" ri_ slJ.o!\. .QYM§ r.e~.?il.On~ §~· ~~~Ya ~b 4 AH UE Uziotti che. continua-vano ai lo· ..ro posti~ · !pa èon ben , altro àt• Cani-. bastonati, Nop· po_tçvo co<?tcfip.are·'te idee .. teggiam~nto. . Comprendeyo, vag~mente, che il ~embravano. Solo ·il direttore della Oolo- · · fascismo s'era sc:rollato di dosso l'enorme responsabilità di far nia, cpe incontrai neha pia,zzà, . u~c;re ,U pa,ese · dal ..vic~!o ,CiElco· sèmbl'ava àvét conservata tuttà in' cui 1\weva cacciatot e che sa la . sua· '(lignÌta Appariva · palÙ- . rebbe toccato a .noi raccogUe_r.- do, emaciato, come · sé ' à.ve~~sé · ne l'eredita. Un'eredita senza passata in veglia la notte, .ùJ;a ·s'.attivq e con ' un passivo esor- ' teneva eretto, con la testa alta ~ . i - suoi occhi non .cercavano. bitante. · .. . ·n Piemonte, 'dopo.Novara, non piu, penetranti, ~o sguardo dei aveva pq'tuto vivere giorpate·l?lu confinati;. non riilette-va~o di.. òsctite; lSe un' . confronto sttmco spetazione o . dqlor.e; solo una . ' .bisognaya cercare, .solo la Fran vaga, · rassegnata malinconia. La voce roca ·della· radio èon éi.a di {Sedan poteva off;rircelo, e non. era !lìiffatto SQl';rid~nte_ fermò la notizia. Il duce eta pènsark ' che alla - sconfitta. mi- tornato il cava.lier . Mussolini iitaré;'. ar crollo del regime .!ìà~.:: risate appemi soffocate, tra · gli rebbe seguito il fiuma di s!J,n- ascoltatox:i. •. Il _maresciallo Ba ' gue , d'una · seconqa. ComuntJ. - · doglio-· assumeva il governo ... :1,\A:ille pensl~ri mi turbinaya. puntate d'oscure preoccupazion.o nella ~P,eute. Non ulthiio ni .nella 'n ostra anima.. • E quel queno· 'di 'ritrovare· le· sca;r.pe. la terribile frase : "la ·guerra ~he, nella confusione creatasi, qontim,ta" cne -impiccioliva tutqualcuno a~eva C!!.lciato chissà ti gli errori politici del fasci<;Iove e che;. ne( mom~nto, ac- . smo e, da sola, spiegava perquistavano · tànta . import.a.n za. ché~ vent'anni prima, fosse staquanto la fil),e della c;Uttatura • . ~o tanto fac~ie ad un'· gruppd i baffoni di Vitt'òrio ~manqeltl d'audaci di spodestare la vecII, 1. pantaloni attillati , di Na;. chia classe cl.irigente, che po'leone il plçcolo. tornava àlla ribalta. , Fin~mente,. sollecitato · dal(Continua doina~Ji) . ; ,J'impa.zienza di Bule'ghin, ch'e- . ; ra venuto a .cercarmi e ripète• ~ va di. continuo: "Vestiti, grul. 'lo, cne é cad,u to Mussolfni'!"- po \ tei lasciare il pasUglione. Adesso i confinati, tornati ' piu tranquilli, s'avviavano, a· gruppi, verso. il paese, per ascò~ ' tare il comunicato radio delle lotto. . · 1 ' Mi mescolai .a d essi. Ognuno .commentava l'avvenimentO lJ. ·sua màniera, rria strano a dir.:. ! lsi.. s~nza' poì·oie · gros·se. Tut w ' l'odio., 11 risentimento che · ~;~.:Ve- l i varrio nutriti per il regime scom • parso, · ersltln qiventati sccon- ' • dari. Non un gesto di dispetto ~1?-.:~~u~to ve~:~.:'- 1 militi -~i~~o_- EU LXx; PU~TATA (Conthma dom!lnU ' .·.:.~-~~:;·..p. ·~ .:,.;!}1·~tr.!• • :..,~._._ ··:,.t:'/', 1 . i.o~:S j ·,l ·- -......--........--......-. - - --- -· .t L.XH PUNTATA vole, per me. affrontare il de- . bqle interrogatorio al C.JU_ale ven . . Non mi faèevo. plusioni circa niJ sottoposto. il successo dell'operazione. No- . Prima della partenza del Ros ·nostante · nii. foss.ero · promessi si~..e ·del Bauèi detti poco pesò aitiÙ dall'interno 'tra '·cu1, il piii aii 1incide~te, rna vedendoli al-. ·vali4o, 'quello d'un gruppo él'uf- Iontanarsf. r'ra i carabìrÌieri, be- . fidali del réggimento di. s~anza -neldlissi · d'aver resistito · alla ten 'al Alharò, . sapevo che doveva- t.a~iotie; 'che avevo avuto, per mò . contare esclusivamente sulattimo, d'ammetter tutto . le nostre 'fdrz~ . che, difficil- nopostante· che visto nel tem- . mente · saremmo potuti arriva.. po; e con un· minimo di .serenire ai ~obborghi di .Genova. tal il mio 'progetto · m'appari.sse· 'Mtt non eta 'to sviluppo dell;i 1nella sua ; vèra luce: . un gesto nostra a~i.orie chè mi sembrava roin~ntico·· a;Ha.. PÌsacane di gio itnpòrtante: fldavo mille riper.;. v~ni' allevati nel culto •dél Ricussioni çlestate ' dal · nqst.ro sa- · s'orgim'imto e· coscientemente di cri{izio, . spbsti negarsi ' di rico~oscere • Pènsaroho lP autorita france- d'essere ·tragicamente fuori del si a' 1far fa:llire il pfogetto, ar- · tt(rppo. · • · · . restandomi. 'come la polizia fa- .'\,:Quest'interrCigatorio fu benesCista ·avesse àvuto sentore del- fidò, :pèr me. Le -notizie che ci ' ia cosa,' non. sàpévo spiegarmi. a.friva~ano avevàno. risvegliata Eri òvvio' che a.I momento della la:·ritia i~pazienza. Sognavo· im mia conda!!na àl confino ne e~ pbsslbilf fughe. Altiéro Spinelli, ' : ra 'all'oscuro, altrimenti. non sa ch~era ·nel mio stesso stato 'd'a.rei i sfuggito alla fucilaziope. l'iimo; m'aveva invitato esco. ' Tra le- varie congetture . chè giiare un piàr..o per assaltare la azzardai, quella che nif sembra ca~erma della milizia. . . . 1 .va .piii probabùè : èr'a eh~ Luce "forse senza . il ricÒrqo della Faòqri, parla.n''do di m:e .nel suo fa~lit~ . spedizione, rich\amatQ periodico, avesse · . imprudente~ · daì·l'interrogatqrio, avrei finito mente raccontati i· miei propo- pe; lasciarmt · vi11cere dalla mia .siti; pénsando"'che1 .dato il tem smania ' d'agire. '· Avrei trovato ~p.o tr~scorso, ,non .potev~ piu_ nei · co;-agg1o d{lllci SpineÙi . e de-. nu6cérmr: · _,_ ;.;..,_., •.~···· .. "· ··- ·.. ~l~.. a~tr.i'.azniçk B!.l·. ~tfEenttvo ~ •. Altra i~otP~i , vèrosimilé eri:\: a iVehtotehe,· ·non "avrei marièa.'· che RandoJfo Pa.céiardi, aven·- 'to~ 1'1:\PP.untaménto con il tragido dÒvuto abbandonare la Fran · co~ .epilogo d'un sogno, troppo , eia 1prèr.ipitosamente, nen a:vés- • ambizioso. · se distrùtte tutte le sue ca~te e \· 1; :j ._x ·x x . . . che· fosse caduta m mano .della · ~a se. la .n ostra. inazione era polizia la lettera. che gli à.vevo grpstifièat~ . ct•a ila · n9strii posi- · scritto dall'Argentina, 'mettrh- ziC?ne •. rion . r1uSciY,o a· capire l'i. dolo al corrente deJle mi'e .inten . noper,o sità dei gruppi antifascizìoni. Fo~se ,come fosse, la aZ; st'i; org?-nizzatt nella pellisola. 'llia del progetto non poteva de, · · ,sta~e · che incredulita ·e.~ti age- (Continua dopodom~J.nh AH UE ;colpi contro le' porté ' f vano a: risuonare.· accompagna"Eì' 1caduto Mussolini !" ti da gridi e imprecazioni. Se'n ir6 ri's uonare quest.o griVedevo confìnati arrampiCar, do .fino all'ultimo · giorno della si alle finestre, ·afferrati alle mia i ita. r;o· 'porto in me cqme griglie, · convP.rsai'e ecci,t ati con se si fosse scolpito nella mia i . compagni · che érano ,all'aper. •"lima. · Trascorrono . gli ~nni, to,. chiamare 1e guardit> che, inma esso rimane cosi nitido, pre- 1Spi•egabilmente, tardav~no a laciso che mi pare che il tempo sciard uscire. · trascorso n,on abbia pot4to af9ue!la btev,e fras~, prima a:nfievolirlo, e l'aria ne continui cora d'esser~ urlata, aveva ayua vibrare. La breve fi·ase risuo- te i'l potere d'intorpidire i rin6 quale sentenza goethiana de flessi dei nostri custodi e il nolimitante duè periodi storici. stro padiglione, dimentica.to, Dapprima mi sembrò incredibf- venne aperto per ultimo e con le. Mi sorpret~e completamente, molto ritardo suggerenéiom1 l'idea d'essere vi t . Avevo dovuto dormire un 'tima çi'uno licherzo,. quasi aves sonno profondo che non m'avesi dimenticato che, . ·a Ventate- va permesso d'udire la .svegli~, ne, scherzi dei gen~re sa);'ebbe- oppure il trornbettieré, sbàl0rdi:ro ·r isultati molto 1éati. Poi mi l to dalla notizm, conosciuta la parve che la. confusione, prova..- .sera prima, non aveva chiuso ta negli ultinii anni, fosse an- occhio .durante tutta la notte e, cora aumentata: Nebbia, spesse all'alba, s'era limitato a gettanuvole di nebllia avvolgevano la re uno sguardo accorato al suo ·mia mente. sentivo che quella strumento che non gli sarebbe frase aveva .uri: :enorme signifi- piii servit.o. l cato, ma !!\'era i~possibile. afEra stato Buleghin a urlare la •ferrarlo. · ·t-< · l Attor'no a· mf'. 'esplodeva l'esul grande novl ""· Ne avevo nçono- 1 scitÌta la voce e m'era sembrato ! tanza. che egli non avesse atteso ad · Pugni di ferro colpivano con esser.è so'tto le nostT.e ·finestr+! { .forza le porte del padi~)ione, an per gridare, .ma ci · aveva lan1 cora sprangate, e . non· mi sape-· ciàto l'inatteso messaggio, men vo spiegare come vi fossero con tre s'avvcinava di corsa, come 'fina ti, gia liberi, nei piazzali. se temess·e d'éssere preceduto. '-udivo il loro vocio scomposto. ·E n meE;saggio c'era giunto, acUna sorda témpesta che s'avvt- compagnato d9lla musica secca c~nava sempré piii e, allo stesso degli zoccoli sui cemento. Il grido m'aveva fatto bai~ tempo, perdeva impeto, poco a po'co. · ' zare c.la'Jq, br&nda, ma a diffe, Nell'interno del padiglione renza degli altri compagni che si vestivano con movimenti rapidi, m'ero tornato a straiarmi, i indeciso sul d~ farsi. . ì t., (Continua domani) , e pn, EU bh'1 1 a UE HA }'XIX PUNTATA· 1 HA EU AH ' ...... ~ ·- -- a /:P l ' . . Conobbero anche 1 soprassalti delle bestie braccate che non o~ - classi dirigenti 'demociati- sano abbandonare la tana. ma eh~:~ non. sa.nno capacU!ltrsi .che non conobbero claudicazioni. ·e~istano uomini per i quali la. ..... x :lf. :~t Ube:r:t!;\ .consiste. nel pane. quotiLuglio ·un mese come tandianò~ · · · ·· ti altri. I soliti lavori nel cam~ .cl~sst · dirtgenti . nl.§Se ere• po,· le ~Plite disous~ioni in piazdono che la schiavitu comin- za, con un sole che incendiava chi. quando fiPisce il sacco di fa- l'azzurro del cielo e del mare. ; ripa. . ·,t,. causa d,egli avvenimenti S.e -le prime affermano : uNon bellici la spiaggia c'er-a stata qi ·solo. pane si .·vive", J e secon- vietata ·e le giornate sembravade è'oncludono: "E' giusto: oc- no ·interminabili. corre anche il qgìnpanatico". ' La . nostra dispensa, - me~li~, ;In queste due estreme · ·wter- ;foruità, ci permetteva· :raz10m pretazioni ·dellt\ vita st svolge . p~u géne:rose, i:es.fi possibili ariil dramma di una umanità che· che dç~.l .:fatto· che il Rossi, pres'6 divisa in ·due montli, inca~ vidente tutore dei ·nostri riforPMi Qi comp:rendet si. - nimenti, non era piu còn no,i a .'O'é' da, spera:re Qhe domani - · .frenare le tentazioni dello stoun domani proiettatO molto lon maco e che tutti. sentivamo ;àV-· \ te,no, riel tempo :...... arriveremo vicinarsi la conclusìone. ~d una sintesi e per altri calIl Rossi e il Bauer erano stati v&ri PQrteremo 111! nostr~J. croce, trasferiti alle carceri di Roma. _ ~a. og~t non possiamo p~r-m:~tte Li avev:amo \1·s ti partire; ain~e che !mc~e · le · anime migliori manettati. facendosi forza Jler si barattino per · t:r;enta denari. vincere la -tristezza. , Se avessi' ~mmaginato ciò che Temevamo p~r- la loro vita. , SQ.,r~bbe seguito a Ventotene, mi Noti sarebbe stata l'a prima volSft,rei risparmiato tale discorso. ta ({he un regime agonizzante Gli ottoçento avanzi di con~ si sarebbe ·macchiato con un ge flpo çònqbbero tutto l · la lotta ~to d'inutile ferocia. Sfi~Za quartieret nei monti ino, Attrib'!-liVQ .WJ ,PO' ana: rilaSSfl. sp~t~, Pelle città · sof:J;ocate dal te~~a (:\eU a poU~~a, un po' al sen' çop:rol'(uoco, ' Altri campi di con- so a•equtuJ:>rto gel direttQX'e del- ' ~n,t'ramento, · ~alera, 'martirìo ; , li'' la . COlQDA~ çb,e ~nç, . ~O PQP, ~ vess! r:;eguito Q, meglio~ preçe- ' 1duto it loro l,ie~ting. · ' [ Vn~ sett~mar~a prim~ Q.ell~ ~o ro_. P,a:rt~~Z!l,' ~rg ~tatQ Ch~ama to in Q.J:re:?:~on~ . e_sottqposto ~d [ulf tnterrogatorAQ éhe. o:'aveva [ dpppiam~p.te ~o:rpreso. S1a percné H .direttore m'aveva rivolte le 'domandth c::gn un senso di stan~hez~~ eh.~ petlOt~v!J. 11:1, · s\la illprequlit'~- neUe gçCl,lSe. «;:h~ dO: vev~:t IDYQVermi g il dc§lqerlo di l n,on in'fierire datQ la piega pre sa dagli avvenimenti. Sia perché non riuscivo .a capfloitarmi ~ come la polizia · s'interessasse a fatti a,cçadJJti 'CinQue anni P~)., . mll, . m~:t cM \e vicenqe della gp,g,rra- t~Q!lV!\.l.lO aPP!l-l'jre !l-npe-. gati nella . notte del tempo. Nel 193.6, subito dopo l'Ansch.luss, qiven:n~ . ~victente Clh.e :11;1- guerxa era a:lle porte. . · fu ~ · ,- ~--- 1 e l HA EU AH UE HA EU l -- .,;;r- -,. ,,.. AH UE LX PUNTATA ~- . l l (t:lontinua doma~i) • LXI PUNTATA ; l zioni, dopo essersi resa conto L'unico vantaggio ·che l'Itali~ ch'era inutile sconsi9.liarmi, · a~ aveva riportato dal lpriQ'io ·cmj't . veva terminat_o per darmi il suo flitto mondiale; la ·creazione d'u .prezioso appoggio. \ no -stato cuscinetto, abbastan"Natùralmente, !}on si può opza debole alle _nqstr~ ~l'_ontier~1 porre ùn argine di carta all'im veniva a cadere-·di . colpo; Ot~ petuosita d'un torrente in pietanta milioni di tedeschi premè~ na, . ma ·n desiderio d'accettare vano al Brennero e Roma ·sa~ U 'sacrificio, con la speranza d'in rebbe' stata obbligata ad accet!. durre alla rifléssione il governo tare. la volonta -di B~rlino c97 e il popolo · italiani, doveva_sup me, prima deJ 1915, · doveva sot plire aÌlo squilibrio tra i .mezzi ' -. a disposizfona e lÒ scopo ·persetomettersi a Vienna. Il governo fascista avrebbe d~ guito. Era mia intenzione sal·vuto agganciarsi al_ carro naii~ pare da Marsiglia, còn· un cen~ sta, non , pèr l;identita esistenì. tinaio d'uomini e sbarcare, notte tra 1 due regimi, ma perché tetempo, in . una piccola spiagnon aveva piu la forza di con:: gia,_alla ·periferia di Nervi . .co~ servare la sua indiperideriza ; nascevo il luogo prescelto poiil carro :ha;Zista ~i avrebbe traf ché, da bimbo, tni vi recàvo quo · · scinato nella sua avventura. : tidianamente. Il destino che avrebbe como A pochi mt:.tri dalla ·spiaggia l'Italia non mJ lasciava dor.mi~1 v'é la ferrovia Genova-Spezia e, re. Non occorreva essere prof~ un po' , piu in dentro l'unica ti per comprendere che, comunL strada phe uni~ce i due porti Iique fosse timta la gùerra, l'Ìta~ guFi. lia sarebbe stata alla_mercé dt!i Non sarebbe stato difficile ta vincitori. Il trionfo . della Ger'- gliare le due vie di comunicamaniat sarebbP stato, · per noi. zione ,poi, con rapidita di mol'inizio d~un vassallaggio intòi- vimenti,' si sarebbe potuto punierabile. Decl~.ssati a popolo 'di tare su Genova, con la speranseconda categoria, avremmo dd- za di creare il massimo di con- . ' vutò sopportàre Ja tracotanz~ fusione. teutonica, la perdita di tutte Ìe ( CÒntin~a domàni) terre .a nnesse .nel' 1918; ' l'avvili~ , •mento·- della ::nostrii · · :,eèonofii.i~ · , già nòn bril.iante. di pèr. se stè'S j sa. L'a ·vittoria dei franco-inglesi avrebbe infranto bÌ nostra 1 u:nit~. .non a.ncora· · consolidat~,, . Sl!l per la sua , recente torma- 1 zione·, . sia per gli. squilibri tr~ nord ~ 's ud dèlla penisola, ~~-~ regione e regione .. e, . a .volte,· tra citta e citta. ~~ "· Bis_o·g nava fare qualcosa p~r 1 evitare la tragedia. . . Con gli amici di Buenos Ai- ' : res, ove trii trova.vo studiavamo progetti, uno piu pazzesco dell'al tro. · '· j ; ·- La mia smania d'aziope. sebbe ·ne d 's pettata: incontrava giudiziosi ' f,re~i. Anche· i piu intimi, il . repubblicano BrunaZ.zi. l'anarchico Caletti, i~ .socialista Ugoji ni non mi nascondevano il loro piu che giustificato scetticismo., Solamente Luce Fabbri, ch'é:ro andato a visitare a Montev~- l deo, per esporle le . mie ·int!'l~- 1 - ---- -~- ---~ ·--- -- -~ . LVIII PUNTA~A . El C!Q ç~n un p:çoçei)§Ò vario, , . Poicl\é · iPfin\t<j,~enW:: varle · "§Jf· Le·, de_ierrninazioni cq~; noi ,,po ,. u~:kl~h per~o.pe a,()'!-\\ 'ìlJ~~Pml~i;Jfk: nevamo di'Iu~ cedon,o il posto nio. Né questo ·abbançlono é da' alle determ!~azic.ni ·cb,e egli stes ~c~;tmJ;>iare con la P!l<!i>Siv~ta · iso .porte di s.é. Da nostro schia- nerté; né con il ·nvstico, amor~ . v~ égli diyenta nostro pari. Que çne .dissolv~- le diff(,l.r;-n:z:P in q-_ ,. sto processò, che aparentemèn- na ~neffaJllle comumòne. Anzi te m~ lo sottrae e lo distacca da, segl,lire r;i puo solo dop~ c·n e ;sÌ'. fne, in realta me ' lo fa com- si.~nò scorte !e d~ffet~nze dell';>.! P 'endere òrà per la prima .VQl· tro ga,. me. dqpo cne sia faili- ' tp- da,.vvet o. L'antitesi fra me to il .~tlntat1vo di ~gr.o.ratle · Q e l'altro faceva si che io cer- eliminarle. Quel che si perqe 1assi neli 1altro solo me stess9; in questo abbandono . é solo il ~ ed egli si sforzasse ·di sottrarsi a proprio dogmatismo, la propria m~ - cioé ànche lui cercava ' limite;zza, . per cui io s;mo qui non me, ma solo se stesso.· eia distinto é separate 1 da tutto n . scurio <U noi due. cercava unà .resto dell'imiverso, è l'ho ami cosa diversa, ctùramente disÙn unificat<> e cost1·etto ~ gira.re in . · tòrno ·a me. , ' ta, e solo quella. Nello scoprire invece ora coAnzi ora ho posto we stesso me egli sia fatto. non trovo . p!u CQ~e · momento d~ quel mondo1 J nell'altro 1un duro avversario e nell{\ SQa vita mi r~trovo; Nel 1 chiuso nella sua corazza impe- far éi6''le distl.rizioQ.i e i J;appor · rtetrabile, e da òui posso solo t~ pòn svanisr:ono, ma .si J.n an-. · ottenere, se sono forte abbastan tengono ed esceòcton:> - non ~" za, servizi, ma non collabora- per6 distinzio:iÙ ~postè dà noi! zioiie. Ora · sono invece entra- all'oggetto, ll,'la generate d~ll'o:;: ) to, grazie alla mia scoperta, nel getto f!~ess1), l l'interno della fo~tezz~ e posso ~~a ovvlQ . cne 1>imili costata-• stabilire una collaborazione. ~~cm~ risultavano valide QUe~ta é la sconfitta d'el mio mepte se nel proceSiiO dell'aU·l solitano io chiuso ~n. sé . e~ at,. / spicatfl. çoJiapora~~Q~le con l'a.J-i tingente tutto ·da_ se. Sembra tro, 1~ ~inceritjl se;rv~-sse pa poni che. si!t/ u?a soonf1t.t a da evtt~ t~ t;ra ·EJntrampi per. ~açiUt~tre re a~ ogm costo, c~e ~occorra a~ . la recipfQCit r;ono:scenza .. E çi6 , mars1 e cora.zzarsx sempre piu sen~a J?r~ocçupazlop.i di I>Ot1ta; p~r pon lìoggmcere a ~qesta pe ne~ x:igQarqi degli ultettori svi.! ~ole~~a. Ma la ~ebole~za ~- .ta.. Iuppi delle idee e' dei sentjmen~ .•,c~~f~tt.a_ so:oo ,vxceversa nm 1m ti po;rtatt a galla dalla sinc~ril pl~c1te m quet1 aver fatto , parte té, stessa. i a s~ · ;La .n?str,a !orz!'L, la po- · Ma · 'sè lo Spinent ·amava, ~ stra ,capacxta. d,• fra~turnar~ . l~ , volte, qivertjrsi con ·que,·_ta gin-.; corp:patta. ~~11V1 peU ~:~-Itro e d,x nalìtica ment!lle, che ~tveva ~ . 'llmfw::trlQ ~~ no~ conJ,e .nost;ro Sl.lO! prtfg1, ptt'1 ~pesso si <leqica ' rpomento, .. sx J;Jveia ormax. ess~- v~t a per~e~ior1 are la oostruzio~ r~ la .noatra .~wpoten~a . px un\~ ue teçlet-ali~~icu.. c f~Pa:J.:çl con ! ~ltrQ, Op~trui . c~ . Siccç>:rne ogn~ sua .a!f~rmazi~ · ,runane 1 s.empr~ estran~o, Dx ltJl ne ri~l.lonava come nega:~;iop.~ non ~b.b1p.rpo ottenuto che. Je dEl~ ~o~qQ PQht.ico ;p C\li, " glf .spqglle, eq ~nGll~ '\Ue,st~ CJ l'lo- adepti ax tradizio'lali 'artit~ a ' no c?ntest~te, po1che .1 altro non tendevano la fil1P del fascismo le ~lCOn()~ç~ CQm~ rispon,Q(!Qti Ventotene s'era trasfol'mata 1~ ali~ sua mtim<t. essen~a . una di quelle comunita rel· gid Nel contatto con un alt~a per- se del medioevo che avevan~ v 1 sona (g cop Qn a,.ltro pensxe~o ~ stg :p~rlco~ar~ la s1;nnfl,cchiosa che ~ . 1~ stes~~ c~sa) non ~~~e- com:piac.iut!l tranqu·llit(l. eli ' s~n.l ve pro~ed~r~ alla f!!.onoton!l naf pre,; 1 a ca,usa, d'tm !roprovvisd fe~maz1,o?.-e, ~U se .stesso, ma _se- venti:) d'er~sia. . ·· . ~uu·~ ~altro n el suo cammmo. (Continua dQmani) . ,' ' l AH UE 1 HA EU l AH UE HA EU l vàstf orizzonti se 'abbinata alla 1 fame? ·Uno degli interrogativi ch'e mi( · ·~Ecco".:. mi dicevo. "Lo S~ato turQav.ano dura:nte la guerra ·cti· riconosce il dovere d'assumere 11 Spagna era cercare d'indovinare manteniménto dei ci'ttadini chia come i miei ragazzi si ·sarebbero" n:iati sottò le armi. Nella sua reintegràti ·nell'a sod-eta, una V'Ol ·generosita• và oltre: se condan· ·ta 'to.rmita la ·. p~ce.. ·· · na un criminale, .lc.> sostenta du Gli anni trasçorsi nel fervore .. rànte la . segréga:iiorie, · per6 .rivoluziqp.ario, con la ter.ribil~ .. quando 'I o ripone in .libèrta, non . preoccupazione -d'uccidere e di Si cpreoccupa di sapere se ·POS ·non fa:tsi uccidere, 'non avreb - siede mezzi di sussistenza. L'abbero costittiitò 'un im:pedimen- : . bandona a se-stessd, come se la to .al ritorno alla vita .normale? · soluzione del problema econo1 Avrebbero .accettato, di .nuovo . . mico fosse d'un'estrema faciligli stenti dell'esilio, nei preési .;ta. spesso ·invece, il soldatf1 l che , li avevan·o · accolti· quando · smp't)ilitato, il delinquente· scaravevanb dòv,ù to abbandohàre , ·cerato, nono.s tante , tutti i so. l'Italia e dai quali erano a'ccor- gni nutriti durante il ·periodo si in Spagna, · l~sciando; : spe·ss(h; 'di.. servi:tu, si sentono smarriti. una 'buona situazione economF Comprendono che riacquistano ca raggiunta a .prezzo di lQnghi la ·uberta, ma p~rdono' la sicusacrifici e annullata. ·di .colpo, rezza del cibo e del tetto e, per per seguire un impulso gene- riottenere 't ale sicurezza, sono roso? · '.. obbligati a ·r inunce degradanti. Non. vi sono valori morali che L'avventura . - spagnol~ . non,_ frenino: Chiudono gli occhi daavrebbe spezzata la loro capaci- vanti all'ingiustizia, non · ascolta di resistenza. non' li avrebbé tano i lamenti délle vittime, sa.: . trasformati in pòveri relitti, crificano la propria dignita. fin inutili a se stessi e alla societa? gono una fede che non possieUguale inter~·ogativo mi rivol-, ·dono 'o abiurano là fede in eu gevo a Ventotene; credono, per ottenere il diritto' 'Come avrebbero ricominciato al lavoro, il' diritto al pane 'e a vivere quegl: ·- ottocento uo- all'alloggio. ,,, mini che pèr f:l,nni erano stàti La lotta tra il mondo demomantenuti nell'ozio? . cratico e il mondo russo é tutSalvo una p~ccola minoranza, particolarmente dotata. tutti gli ta qui. albi sarel;>'l;lero stati sorpresi - "Siete schiavi" dicono i_..demo diilla 'liberta .come chi, dopo es- cratici ai fratélli slavi e quésti sere. stato rinchiuso molto 'tem- rammentano la filosofia delpo all'oscuro; viéne investito i:Ia· l'ubriaco che crede che/ siano un forte fascio dÌ luce. .Allo gli altri. in preda all'alcole .. stordimento pr.imitivo, qu,ale 'rea·· "Schiavi?" si domandano. "Di zione sa.rebb.e seguita? · Come a- ch1? Il governo ci assicura il vrebbero fatto fronte ' alle nece~ làvoro, si ' preoccupa dei nostri sita della vita, · privi affatto <u' bisògni. Come parlare di liberta, mezzi e disabitu!l;ti al iavoÌ'o? . voi che siete sempre alle prese A Ventotene ia minestra er~ · con érisi economiche e tollerate acquosa, la carne poca e . dura, folle di disoccupati, eserciti d'af ma er{\no pur sempre . l'~limen famati? Strana Ìiberta, la votazione che arrivava . regolar- . stra. E' lo stesso che. vi dicano: non avete pane, non 'avete ·c asa; mente. ' / Fuori di Ventotene non si si- siete · liberi ' di giudi.ca.re quale rebbero accorti che la iiberta, mancanza vi pesa meno". · per la quale avevano' tanto lot- , Continu3 domani) tato, é preziosa. si, mà non hà LiX PUNTATA 1 J 1 1 ( IlO . . , ,.. ··r~ oh e :ci!ipG>,crisi~. ·tinteF).do pàr.lar~ Nella sua · opera d'analisi si · di .quarido s'obbedisce realmen-, lasciava spesso traportare, · qua~ · .te a · questo . imperativo clitegq.- . sLper vezzo, attraverso una con rico della sincerita . Nelle àmiçi; catenazione d'idee che esprime zie e negli amori ·giov.anili ~ la ! vario concetti differenti, a solu- cosa· é àbba,stanza · frequente. Ho '· zioni volutame.n te sforzate: Ciò conosciuto una donna ch'era co ( era interessante, ma non evi- , si.. E lo era senza _q.emmeno pre; · tava pericoli, poiché il cane può tendere che lo fossi io di fron . ins.eguire la propria coda in un tP. a -lei. Non che con lei fo.ssf · passat~mpo . senza conse~uenze, f?-lso; tutt'altro. Pure nella mia/ sempre che non :,orga un osser inesperienza Iii allora, avevo a..vatore · ad affermare che il .ca- vuto tanto buon senso 'd a essene é un animale la cui coda pre re con lei sincero solo fino à~f cede d'alcuni centimetri la bOe- un certo . puqto; CiOé SOlO quan ·rquel che di tenebroso e inforAprire ad · ·ogrii momento . il lfll,l;! é. in ciascuno di n(>i, e su proprio animo ad a,ltri, o~ aprir- cui si vuole gettare ad ogni ca.. lo ad ogni momento a se stes~ .sto ra. luce, per immobilizzarlo so, il che 1rt fondo é lo stesso :e libe~arsi cosi del suò pre.occu- anzi questo: secondo · atto é 1pante· germinare. p~eliminare al primo - signifi- i Invece · bisogna lasciare che .n ca non gia capire ·e far capiré ; germe maturi nelle tenebre. Alse stesso, ma al contrario non ,tdmenti alla luce si porta semcapire . e non far capire nulla i·pre. ùn aborto. ~e fantastichedi sé. Infatti per esaminarsi bi' ,rie, i · sogni, lt' stesse esperien sognà. fissare in1 giudizi e in pa- ze che non si sa ancora perché role moti di cui noi steesi non non si dileguino, perché ci diasappiamo ,ancora _a che appro- nò . tuttora da fare, . é ;~éne laderanno, che signi_ficato avran- sciarle germogliare e ' dissolverno. Ma per parl!une, bisogna 'si nel silenzfo, sentendole, e delimitarli, saperne gia' il sen- ·n'on volendosi ad ogni costo sin so, cioé dar di lo:t~o . spiegazioni /cerare.• intorno ad esse". Nulla fittizie, ·falsarli. · · · da lui ·affermato era da respin Quando la sua siricerita mi · :gere. ·•'Chi potrebbe' negare che tormentava troppo, le ' ' racco-; ! vi sia una· sinéerita Ùtile e una mandavo di essere meno since- ' inutile-; una sincerità temp~sti ra e piu semplice. ~ va e unà intempestiva? Si . po1 Sinceri con sé e. con gli altri trebbe ··~ràscorrer~ u~a giornata bismma essere solo per qùel che . ; nella . rwerca del . rtsultati che é -utile dire a .sé 0 . agli .:altri. !scat?riscono ;d~ll~ sincerità 0 Utile ...:. ciòé .·che serve a. ~àg- ! daU opportumta d usarl!l;·· ~a af giungere qualcosa: avère ·. un'i· 1fermare che la sincer1ta _non dea ' chiara, .saper agire con pre- 'ha ~n ' va!lore intrinseco sul qua cisione, comunicare un senti- :le ~l basano _tutta la sua forza ménto per stàbilire . un contatto ' e il suo pregto; e sost~nere che al~rimenti irraggiungibile.' ' ressa é una debolezza !!! . qua~to I;.a -sinçerita . per la , si.ti.cerita est~~poranea, é. un inutlle gmo é uria debolezza, non ·una for;ila. •:o di bu_ssol~tti . . Si da l'aria dl non 'temere nul- , . Lo Sp~nelh lo saJ?eva bemsslla. di non vergognarsi eli' ··mo, per~t6 pot~va çli~e. in un ab· ma in realta la sincerità é det- ' bozz~ d1 saggio ma1 _porta~~ ~ · . · .1 termme: "Quando mt avvtcmo · ..[1 . ad un altro individuo, no _n so se egli vede e pensa come me. Non posso in conseguenza trasporre .ogni sua affermazione nel mio modo di vedére, ed accettarla ,, re§PJnge~la a . seconda che · tro· vi . ~ no una _nicchia adatta per ticeverla. Anzi · bisogna seguire 'una via c.ò ntraria. Il 'primo contatto che ·si stabilisce con un estraneo consiste nelrafterm~;tre la nostra per' sonal~ta .·contro di lui. Appro, priarsi. ·soggiogare, affermare ' . se stesso é il ·tnetodò · che si applica rispetto a qualsiasi oggetto. Per sottometterlò, debbo togliergJi.·,la sua autonòmia, riduz lo a strument(J o momento· del · mio io,:; i~ quale solo a questo patto eSiste. Ma la piu comùne ' esperienza·. mostra che quando l'oggetto. cosi trattato si ribella, non . accet~a come cosa che vada da sé :la propria strumenta- f lizzazion~ •. ma · riafferìna contr:J t di ·noi l~ _'sua ·individuale auto- ; nomia, .noi -dobbiamo entrare ill una lotta -cop esso, in un pro ·cesso attraverso U quale l'altr( ilacquista di fronte a noi la sua indipendep~~~; ,., , . · " .. ,:· HA EU f a. ~~e!~e s~~~~od'~~~m~orC:a r~:;~i~ Gli 'é che lo Spinellt piu che doveva tiva che mi permettesse di stacalle soluzioni, alle .quali' /: carmen~ .e guardarlo con una pur arfivare, badava, · in que- certa-· ·tranquillità. Sono però sti casi, al gi~oco dialettico ne! s'tato cosi stupidamente . sincero cui sviluppo si esercitava . quasi da dirglielo : - Ci sono ·cose che a voler. perfezionarsi' nel domi ...ti dico ' senz'altro; altre èhe so . nio d'un'arma' che l'avrebbe po·· sto in condizio'ni vantaggiosè, che ti dirò un giorno; altre in-' fine che non ti dit6 mai. - Ma nei rigu!l,rdi -del prossimo. lei, inveèe,. era superiore · a me Egli aveva idee da far trion- in dedizione. .; fare e sapeva che b buon sue ' E quan t o m1.. cos t ava cara 1a cesso dipendeva dalla forza del sua sincerità, come mi era tal l'esposizione\ forza che 'poteva volta difficile riuscire a rintrac ottenere con un allenamento continuo. ciare quel che di lei er._a dietro Per lo meno era su questa 'im e quel che mi presentava di · pressione che · io lo misuravo, sé. (Continua · domani.) accontentandomi di. ca.ptare il l vigore del suo ingegno~ ma mi sembrava che gli ~Itri si lascias sero ·irretire dalle sue argomen tazioni,· terminando per perderE'\ . il filo della m~:~.tassa e sentirsi confusi. Rico}'do una sua dis,quisizione sulla si~cerità, clie s.ono in gra do di riprodurre, alla. lettera, c0n le· sue stesse parole e la sua stessa · punt~gglatura. "La sincerita é un'arte diffi· ciie .c he· io, che pur passo per un uomo sincero~ non posseggo. j .molto bene. e uso con cal,ltela. . Sembra un atto di forza, con . cui si decide (ii non tener nulla di f?é nasrosto all'amico. Non lo s.i vuole ingannare sul proprio 'lonte. Tutto dev'essere terso. Lasciamo pure . da parte il ca- · ~~---~-----------------------LVII PUNTATA 1tata da ·una segreta paura per l AH UE 'i~· c~~-non~··st {~r;~~a;:"."d'~itl~ j 5.6 .a PUNTATA HA EU AH UE l nulla, {Continù~ '~èlo~awf '. · 1 1 l 1 1 HA EU _, UE l , e l. l- 1~·--------·--=----e:- HA ~----------------~ 1 per ben conoscere "'ùnà saccoc: eia, la capovolge- ed afférrria che .. Collaborare cqn Altlero Spi- essa nçm é altro che un cono di nelli non era sempre facile, poi- stoffa, privo affatto d'utiiita. Nelle sue discussioni con Coché presupponeva · un'elasticita di s,pirito di cui bén pochi sonò lorni, Rossi, Jacometti le incursioni nel campo 'delle varie dicapaci. - 1 Pur avendo ·raggiunto un so- scip~ine non si mantenevano . lido senso dell*equilibrio, egli sempre nella sobrietà richiesta si compiaceva, a volte con im• e dagli argomenti trattati e dal -· postazioni intellettuali che ob- bisogno di raggiungere una spie · bligavat?-o, per iÌ loro svolg~men gazione razionale. Era còme se lo Spinelli si lato, ad tina ginnastica funambulesca. · · sciasse trasportare dal demone Gli . é che la sua 'curiosità della dialettica in un giuoco l'impélleva a vivisezionare · tut-· huxleyano in cui, 'i fuochi ' a:r- · to, a compiere un'opera . d'aria- tificiali dell'intelligenza, davano lisi minuziosa che non s'esau• ai problemi luci piu brillanti. · riva se non dopo aver contem- ma false. · plato l'argomento da ogni 'pun;, : L'intellettuaU:smo alla Huxley · to di vista. . cosciente di sé, .e ra penetrat~ · A me sembrava, spesso, che sottilmente nel modo ·d'essere egli si comportasse come chi 1 dello Spinelli ed ·egli · sarebbe · ' stato felice se avesse potuto a'J gire e vedersi agire allo stes·so tempo. ·Avrebbe desiderato. che i suotragionamenti avessero quel tong di distacco che s'ottiene solo quando si parla di terzi, senza spirito di parte. .. Era convinto che la saggezza -consiste ' nella socratica ricerca dell'equilibrio; · mediante una continua .operazione di maieutica nella quale la levatrice é, al tèmpo stesso; partoriente. · Ma se la colossale figura di Socrate ha avuto in Platone uno scultore preoccupato di mostrarsi il filosofo, dimenticando l'uomo ·con 1e sue piccoie e ·gran di pa.Ssioni, con i suoi piccoli e grandi difetti senza i quali non esi~ste la vi:rtJi e l'esistenza é un monotono proseguire in un ' bit· nario obbligato, lo Spinelli pretendeva, onestàmente, d'essel'e il Platone di se stesso. Non ce~to· per il beneficiò altrui', che poteva !asciarlo anche indifférente, ma per u· proprio · arricchimento. S'era forgiato un modello ce- ·· rebrale al qualt' la· sua intellettualita, sempre · insoddisfatta cercava d'attenel\Si, ma la su~ ~ vitalità prepotente finiva pèr avere ,il sopravventò ed egli ritornava ciò ~ne non aveva mai tralasciato d'essere: un uomo del suo tempo entusiasticamen te attaccato ana commedia che l'aveva protagonista e non spet- · tatore. · · · · (Continua domanl' 55.a. J»UNTATÀ . ..... 1 l AH UE Credo ·che non si -fosse mai verificato cjle un governo moderno lasciasse i suoi opposito ri in una specie di terra ·di nes suno, quasi al margini della sua autorita. Se in mezzo a noi ci fosse stato un parroco di Mostoles non sarebbe stato difficile · impadronirsi dell'isola e di chiarare là gùerra alla 'Germa ' nia. Ma, per' fortuna. le eroiche in . sensatezze le lasciavamo ai nostri avver~ari politici. Sul tardi - mi ritrovavo · ancora con Aitiero - Spinelli. Ricominciavamo la maratona di tut ' ti i gioini, ~vanti. ·indietro,· sul\ 1 la piazza principale, con quel- , l'enorme orologio scassato che ·~e~brava . un occhio beffardo,, trrtdente alla concupiscenza del mJ'o amico o una specie di siin ! bolo della inutilita della nostra · · esistenza. 1 Il tempo continuava a fluire e le sue lS:pcette, ~nimobili, restavano inchi.odate su d'un'o. ra che, due volte al g~orno, ac.;· qu~stava la casuale esattezza · d'una profezia troppo a lungo ripetuta . perché potesse- sfuggi7 re alle leggi della probabilita Discutevamo a lungo, ma piu spesso il colloquio diventava monolo-go . e, allora, la geniali- ta del grande eretico sì sbizzaJ; riva. in tutti i sensi. Dal nietzchiano rifacimento -di favole in fantili 'che egÌi trasformava co si radicalmen~e da farle rite.neré atte . per soli -adulti, ad un'auda:Ce interpretazione del surrealismo. . -Da una critica spregiudicata del riformismo, che mostrava fino a quale estremo si fosse-. ro spuntate le armi dei socialisti, ad un;entusiast1cq. 1 recensione dei -lavç>ri di Colette. Pendevo dalle sue labbra e mi pareva che sotto i colpi di maglio della sua . dialettica tut to un ,!UOndo, n~l quale avevo . .creduto, cad~sse in. frantumi. · -Di fronte alla · sua sicurezza 1 di' sé' stè'ssò, mi· sentivo sper~ · duto e finivo per dubitare anche, di_ciò che credevo di saper bene. ,• Altre· volte avevo provato lo· ste~so senso di smarrimento, ma non con uguale intensita. A Parigi ~era accaduto · di ' trascorrere in~e serate in compagnia di Francesco saverig Nitti, senza aprir bocca,, nonostante non condividessi la maggioranza dei concetti da lui esposti. CHi é che il Nitti aveva una conversazione incantevole, ·che arricchiva con ricordi perspnali nei quali la vanita: dell'ica acquistava un ruolo pre potente. Spinelli solo in rarissime occasioni s'esprimeva in· prima persona. Capovolgeva Marx, co· }lle Marx aveva capqvolto He~el, stritolava i dogmi, come Po llfemo gli ulissidi. l ' Nonostante avesse abbandona to · il comunismo, per. ritenerlo falso nelle impostazioni e nelie . con~1usionii. conserva'va intatta la su_a ~mmirazioné per l'uotno Lentn. , ' Forse se qualcuno glielo aves se fatto notare, avtebbe protes;t ato, . ma la sua condotta si mo dellava, incoscientemente, su q~ella de~ dittatore r~sso, spe:. Cle per CIÒ Che concer:neva f'at taccamento alle sue idee. Egli aveva date le 1sue idee ai federalisti. N?i pot,e:vamo di~ scute:re la mamera migliore di farle trionfare, ma se ci fossimo sognati di modificarle ci a- . vrebl;le mandato a farci b~neéu re, cercando nuovi seguaci Q' fondando un nuovo movimen l to. \ (Continua doma~i) . EU PUNTATA AH LIV r ·~ 52a. PU,NTATA/. lusiònè; (ihasr mi fossi trovato . Terminati i lavori agricoli, da un ma:ttone tra le mani, dopo r vamo mano ad una traduzione, av~_r sognat9 una casa. 53~ PUNTATA miglla un(t p~~sione che bastedal tedesco, di un magnifièo stu ra .a pol;'tare un mazzo di fiori dio su Platone che Spinelli. com Se un bimbo volesse misurarsi sulla tua tomba, ogni due di no- \ piva ad alta voce e io scrivecon un uomo nel pieno vigore vembre ..... :not troyiamQ la provo, mettendoCl di mio solo l'oEra l'epoéa in cui il cerchio delle sue forze, tutti sentirebbe- post~ norm~Ie. E' veramente' inpera d'amanuense e, di .tanto :ru · fettO.i e ·· fuoco si stringeva ro il dovere di farlo desistere. c;ompren§il;)ile, .. in tanto, il cambio dÌ qualche sempre piii attorno all'Italia. ma nell'impa:r:i lotta che il noS!'ll}Z~ c,lu'Qbio, vi sono valm;i parola che ci sembrava più .ap- ' L:;1- nostra 'condizione diventa- stro popolo sosteneva, u:n'aber. umani c}1e valgono piii' della vipropriata. .•.. · : va . piii sopportabile. rante concezione dell'onore ri- ta e &enza i q,uali la vit~ stessa Al pomeriggio, mentre_, Spinei~ Non ·sr sapeva piii, bene se i chiedeva la consumazione tota- non merita d'esser conservata, li studiava o prendeva cura· èléi pfigioriiei'i eravamo noi 0 i no- le 'del sacrificio. ma quando s'é riusciti a salvarli Ma era, forse, meno aberrante con ' la guerra? o non ~~ forse, suoi conigli, io m'immergevo .nel strj . guardiani. Spinelli racconla lett]lra. Quasi sempre un ma tava ·che;- parlando con ·Rossi cl;le es&eri razionali, posti in u- percné tali valori non sono sennoscritto d'Alberto Jacometti .il ~v()và · sorpreso un poliziotto eh~ ria simile situazione, non gettas ti ti aP.b~:!-Stanza che avven~ono quale sfornava romanzi · a getto tentava; di udire la co.nversazio- sero le armi? le ~ern~? continuo. I personaggi che crea- :ne. t/aveva Julminato .con uno 11· Se non vi fossero altre prove Mentre a Rqma il tragico priva o riproduceva dicevano cose· sguardo ~di · disprezzO, trasforma- •à gimostr,are l'jncomm~nsu;ra- glonie;ro d';;macronistict sogni im intelligenti e le dicevano 'bene;· . to in _cçmpassione quando n . ~ bilit~ deHa bestialita umana, la periaU pronunciava U discorso Forse vivevano in un mdndo in malcapitàto . s'era scusato con 1 guerra sarebbe piii cn() suffi- del ''bagnascitigfl.", ~·aviazione al . ~ _ leata s'impadroniva delle nostl,'e cui/ si ~ifletteva tin'accenti.ui-~iq-> :voçe : ,; pi:igriucolcisa: "Si~uri! cie:n.te. ne; erotica, dovuta all'astinenza: no~ cr,edete _·c he io vi spii per ri )Perché gli uomini ~egu\t~no ~ acque territoriali; Aere\ i:tlglesi· c~e l'autore e noi tutti· doveva- fenreai ·.:miei superiori Ho quat fare la guerr~? }:eri. si capiva: volteggiavano a bassa quota, in mo sopportare. · . • · !ro figli _e non so come questa. il bottipq ripagava il rischio, ma pieno giorno, impedendo il mooggi? "'fer la libert~; l'ugua- vim~nto d'ogni p.atante. / La mancanza della qonna 'ér:i ma1eqE)tt~ guerra va a finire. molto sentita a Ventotene; ·· . · Voi- sapete piii di me e io cerco · gitan~a e la t:r~ttellanz:;~.". OppùII vaporetto che, quotidl~naLe poche confinate, con.lè qua d'otient~~:mi per sapere se ·é re: "~er itnpClrre la superioìlita mente, faceva la spola tra Qaed~lla prQpr~~ raZZl:1<"· Picopo l ta e Ventotene non tardò ad es1li mantevamo cont~tti sùperfi~ ~ivata l'ora.· di tagliare la corciali, rigidamente controllàtÌ- da ." c . 1 ,. pappagalli ammaestrati dei due sere affondato. Venne sostituìbandi. In re~lta percM l!iç>no es- to da ùn veliero, con motore au dalla polizia, imponevano e 'me . Gioi'ri~ e ;notte centinaia di ritavano tutto il nostro rispet-; )?omb~rdieri >passavano sopra la serl pensanti che si rifiutano di siliario, chè non aveva ora.i.'io to, ma ciò non toglieva che la· nostra testa, alla ricerca -di fÌt- 1 pensare. fisso. loro. presenza rrian'tenesse, vivo· cUi bersagli,· Se amas~ero riflettere, si ren Ci6 significava meno posta, in noi, un bisogno di tenerezza: : Da N~po1( ci arrivavano il fra derebbero conto che.. l'ultimo dei meno giornali e, peggio ancora, un desiderio di comunione che gore dell!esplosioni, il riverbero. caporaU fa, !ìtrarne delle tre dee meno provvigioni. A rigor di Ioci riportavano, idealizzati·- riéòi gegl~ hwendi. Non era piii una .degli lm.mortali principi e tra- gica, Ventotene continuava ad di di dolorose felici t§., rimasti guerra: :era ' un massacro. sforma it loro orgoglio cl.i sup e- appartenere all'Italia, solo per' . : · • Per · incò~cien~a ? follia, lo riorita in t,ma p~ssivit~ d'auto- ché gli alleati Io permettevano, indietro. nel tempo. t Le fattezze delicate di <:Jamn~ '• stato maggiore Italiano prolun- · mi. ma gli equipaggi che badavano ' la Ravera i cui sguardi · buoni · gava~ un conflitto nel quale n l È' impossibile trovare una ai riostri rifornimenti er~tno copossedevano un non so èhe ·di · no.stro· :esercito non poteva .respiegazione ra,zionale aii'arren- ·me pattuglie che s'inoltrano in materno e la cui voce musicale . sUtutre nemmeno . la millesima devole~~a con la quale i popoli parnpo nem,ico. vellutava le parole, come se fos · part~ dei c?lpi ricevuti. . si lasciano tr~;tscinare alla guer- / (Continua domani) -sero carezze, risvegliavano 'ùh(Contmua domani) r;;t. 1 •• magini di serenita familiarfl, ) H Qual'é il meccariismo che insorelle tutela.ri che avevano ii- · duce milioni di uomini ad abban nunciato al matrimoniof perché donarè tutto, per-correre ad ;;tm- , i fratelli minori non risentissèma;1:zare- e a farsi ammazzare? ro troppo la loro orfanezza. :·. ~ · Com'é possibile ·che nal?:ioni ini tere v~dario' al massac;ro per mo ·! Gli · occhi piccoli, vivaci~sini.i un poco .felini di Luci~ _ 1~. r~ . ' tiVi che non comprendono begazza che durante un'azione -nel i ne e che, comunque, possono le colline della sua · Trieste av~ concernere infime i:ninor,lnZie? va fermate le intraprendenze au Se qualcuno ci dicesse: Ecco ·daci d'un compagno con un ·col• una pala. Il campo che vedi é 1 po di rivoltella, pre~erendo 'metmio e tu me 10 lavorerai a cam tere tn allarme le sentinelle e bio del cibo, · l'alloggio, il vestiaa repentaglio la propria vita a 'rio. Quando l'opera sara finita ~ ~.' l~sciarsi mancare ·di rispetto '_:. ·m i restituirai· la p~Ja· e il vestia / CI rendevano meno sopporfabi: rio e te ne andrai con Dio ... " le la _mancanza di una companoi penseremo d'aver a ·che fa- l AH UE 1 ar- EU l HA l 1 1 HA EU AH UE 1 ~i:~f1;~~f:~:~b~6·, ~~~: brutte~', ' ci ' a.ppativà: 'irt tiiti:l{ Ià ~ua·: 'unian'à "-~'erita.'·' N-~n 'a: caso ·Il grande romantiCO franceSe e~ ra vissuto in una picrola isola, Se ·la recondita d'Alberto .Ta.: co?let.t.~- . mi concedeva · riposo, mi deQicavo a scrivere novelle ' versi o a sfogliare qualche li~ bro. _ . . . . 1 ~ Giovanni; Bido_li, :. ii 'P'iti:·-scrfi~' nolosq •. dei ·: ~osJri 'bibllotec.ari,'1 si preoccup~va di scegliere per me / letture di particolare interesse l ma ~ maturare déglf ·avvenimenti ~ 0 ? m~ permetteva di con c~ntrarmi .e 1 caratteri neri sul "'l'l'f1~0 ,delle na.gine non aveva-/ l no senso.. Indec~fr~bili, diventa va.n?. Cosi f.lhe Il ·hbr_o rtman~ l V!;t l:t;ut!_Jmellte aperto ·e la cons?laziOne che '· me ne aspettavo SI tr~sformava in irritante de- l ! l ---~·------------~ , 1 1 ~!~~:~:~~:,~~~t:Y,~~ 'l vo oltre il cibo, il vestial'io,, l'al. J loggio, ti dar6 una medaglia di . quelle Che, COn pochi spfCCiOli, puoi comprare in qualunque ne,gozio di chincaglieria. Se ti fa~ ·j rai ammaz~are dar6, ' alla tua fa - l ·l 1 1 J ~f-msiichelasci::lo a sostenere la te-. federalisti dovevano ,sl.a PUNTATA . . . Era 1 eterno sistema 1taha.no di mettere da parte l~ somme che non quadrano, con la spe ranza che, dormendoci SOJ?rà, · s's,~rivera .~.d ~ma s~~~ziofi.e. ~B.: . gan. con mnocentl yanaz10m re~ i stare uniti a combattere, 'se necessarlo anche contro l'antitascismò · tradizionale. ·. Tant() ·lui quaptq il Fr._pss~ , d<?>: vettero, lasciarsi convip.éere...dal . .t:J~J~(~~~~~:~~~hi·Rt~~~~; ~f~t~~~~~$!!~~~~ . :{>:t;!m~ c~ny,rgno ,. ~ederahs~~ :d J stato imbrigliato qal: giuoco ~e-· .Mil~I1p. · ct:te la mxa fid!lCia nel- gli j;lntifas'cisti, UllCiti dal .·toro . lo SpiJ?.elll ebbe rudi colpi. lY,la sonno ventenna!e. E' certo èhe a : la colJ>a, piu che sua, fu del- .l'v.J:na'no e ; a ventotene· ·nessuno l'~bitudit;e , di · vol~r. ~~eàlizz~re · ·poteva · pr.~vede~e· ip · g~aiL p~;t· . gll. essen che amrnxr,xamo, fmo.. stoie ci avrebbe avvolti 1~ cpre· , . ~~~ p~nt9: ~l riten~rli perfettL , poté1,1te ,; ,Q.çç,P,.paqion:.e ~U~.a~Sl :.JL ~ .~él ·~w:ufesto ~~ y~nt9~ene, lo . che; quindi, · .un'orgai}izzaz~QIJ-~ "1 SJpmelh aveva compiuta·u.n'am1- ' fedei·alista avrehhè ayut~.)~.. ~!isf''èi'itfé!'a" i~esoràl)'ile, n1etterid~' . ta dif'ticili~'stma~' p;~·· .'Pi[~:i;;ai.(o·' 1p r~s~lto ~l~e~ti,e .~e~olez~e del ; sarebbe stato '·ìl'J:!-D?agi~are cM 1 p.art1~1 poht1c1 trad ~z1ona.l1, · Ad noi avremm6· finito per . sostel rssi_ ?'';:eva a;ctdossata la r-espo~- . nere che il,. federalismo pòtevit ; sab.Illta del~ avvento del_ totah~ attingere .le sue !infe yitali, tn- , /ta~Ismo e Il a.veva giudic~t1 ar hestandosi sui partiti che avev;:t . m1. spunta t~ pér le battaglle cl1e- dichiarato morti. Fu ci6 che àv, , n:s~ 1 aV:Vic!~avan?· ,Da;l' ~la~ife~to,; ~enpe ~~ . Mil?rt).t\ P~\!'~~oS.tP, -~~h; · dl ~":'ep.tote~e .r~~~ltaya mequivo-.; 1,943 .: qqjtn,~o, - ~~:. t:mAc;.~ \1-.do~t%-: : caJ?ll~ . c~e ··se. s a_~ce~tava .1':- re-:., ta Cii ~i,enti·are :neh v,i}F}; ;pa_;~ittl' · s:u~r~Zl~~e de1 vec,ch~ .parytJ . P?:·· ..d.a i 9,ua~1 p.rovel:}iva;m.g o ::~i' s~C.:-,; llt1c1 s1 ·sarebbe sfociati, a Pl:U g~iere quello ·Ghe pitl;;.ci att1ra-: . o m~I?-o br.ev~ scadenaz, ·. nella. ~·1- va., Pei' piegarJi alla causa europetlzione · d avventure . totahta- pea', divise ,il federalismo ip tan , ti rivi quanti erario i Partiti po· rie. A Milano; nonostante Io scon litici riapparsi sulla. sceiia italia· r_ .giurassi di pl'endere posizion_ e, nà, alla C9,duta del fas9iSV!O· ' l. Se a Ventotene qualcuho m'a· . l vesse predetto ci6 .che. sarebb@ i accaduto .a Mila~o, avrei pensar , to di trova.rmi di fron,t e a un mentecatto o a · un calunniatore. Credevo di- conoscer~ troppo bene lo- Spinelli ed avrei giur.a~ to che egli non avrebbe mai per~ messo di veder naufragare· le sue · ide(;l in una , ta.ttica, degna ctel più vieto Uasformismo .. Ma spesso nòn teniatnò c.onto che anche le ,piu ferrhe determinazioni V,Cngono minate da fattori . ·imprevi~h. oppure che, ingannatj dal nostro d~siderio, . attribuiamo un'importanza ec~ cesiva a prese di posizione eh~ l hanno ~olo ui1 valore · seconda~ J ~~- . n~l crit'e~i() di chi. ~e adot;. vt- 1 l 1 1 · 1 HA EU AH UE HA l J·:, D~raiite j savo qu'asi gli.uitimi ·mesi · pastutto ii tempo .con l.o Spi11elli. Alla mat~i11a haéiavamo, ·con i nostri compagni , d1 mensa, ad un .c.ampicello di .pf?.· tate e pomodori, situato oltre 1 limiti 'di co:nfino è che . potevamo rag·giungere poiché la direl zionet della .colonia,. prt;çecupa· ;· ta, della scarsi~* dei -rifornimenti, .ci aveva rilasciato un permes so speciale. ·. · . Fidando nel nostro impegno dt· ·restituzione, " c~era.no stati ·dati f diverSi quinta-li di patate. per ia semina·g'ione, ma la fai-be, che é .pessima consigliera, fece: finire l'intero raccolto nelle ì no.stre pentole -iL governò italiat,1o, · -èl}è · é"'un gene:rpso çreditore,' at~ tenc,le· · ancol'a il'· 'n:ì'arlténimente . della nostra proméss;:t. . -----~l.~!>ntil}~a d:oman1_ ·_>~.~~ l l l liberta privilegiata che le co-n ..1 cedeva. ! una voi t~ per settimana, oPoteva sembrare strano che . l gnuno di noi era tenuto ad il- fosse stato proprio il fasci! lustrare un tema particolare. .smo, a far sua tale. formula, ma Gli altri ascoltavano e pol a- non era questa l'uniéa contradva:nzavano le lorò osservaziòni, dizione le lòro critiche. Altiero Spin~lli, Dino RoberDi consueto ci trovavamo d'ac to a-boracciavano I~ posizione cordo nelle valutazioni della si- del Giussani. Pensavano . che tuazione politica e degli avveni- rton si dovevan? toccare problementi éhè s'erano verificati in mi di tanta dellcatezza, r1schian Italia e all'estero negli ultimi do l'op~sizione . della Chiesa, vent'anni. Se si esclude le dif- nei pnm1 tempi m cui le nuove ferenti . interpretazioni della istituzio_n_i sa:ehb~ro state tropo guerra civile spàgnola eh~ crea- po fr~g1h P7I !ai fronte ad atvano qualche contrasto tra Gius tacchl massiccr. Per essi la que l sani e me, non ricordo che iu1 stione non er~ .mol'ale, ma squisolo caso in cui le opinioni re- sitamente polltl~a. starono divise in forma netta: . Ernesto Rossx, Arturo Buieil concordato ~P-Ìl. il Vaticano. ghin, Libertario Tass~ e:ano · Che cosa ne avremmo fatto. d'accordo · con · J?è. Gh alt!l . o domani, quando, caduto n fa-~ non si pronunmavano o d~c~ua scismo, avremmo influito sulla ravano .c?-e prend~re posizmne era anticiparsi agll avvenimendirezione della cosa pubblica.? Per Giussani non c'erano dut> ti. . , bi: ratificarlo. Da buon cattoNo1 cqmprendeva~o l~ preoctico egli · riteneva che lo Stato cupazioni dello . Spmelh e ?el , non poteva privare il papato Roberto. I~ un paese cattollco d'un diritto acquisito. Io soste- come l'Italla, creare un~ frat, nevo che tale diritto non esiste tura c~n ~l Vaticano e~Ulvalev~ · va. Non per passione anticleri- a. pregm.dicare tutta l opera dl cale, di cui .· mi sentivo onesta" ncostruzione c~~ .ci proponevamente itntnune, ma per · un prin mo. Come pollt~cx ~on potevaci pio morale ritenevo che non .. mo amm~ttere nschl cl~e av:e!J: " si potesse continuare ad impor · bero· lascxato un :margme dl Sl 're al nostro popolo un ..trattatfl curezz~ troppo piccolo, ma per ' che non aveva discusso. Nostro educazione e per coscie~za 1_10n : dovere era dichiarar io · nullo, la· potevamo trascurare l aspetto c;ciando alle camere il compitf' morale ?el . ?r~blema. . • di elaborarne uno nuovo chf' Lo Spmelh fmi. p~r accettaxe -~ rxi'teva anche essere identlco 11 il nostro punto di v1sta, mentre quello abrogato se la maggio- il R.ob~rto ~· soprattt~tto ,il G~us · ranza cosi l'avesse deciso. sam sx cpmsero nella loro mPersonalmente mi doleva che transigenza. · una parte, sia . pure infima, del Non trov.a:ndo un m~zzo d'acterritorio itaJiano fosse stata a- c?rdo, .dectdemmo, tacitamente, lien.ata. n Papa non aveva bi- d1 lasciar cadere la questione. .~ogno di qualche chilometro quadrato per sentirsi sovrano. · • · · (Continua domani) ·• • · Egli lo era nell'animo dei cinquecento milioni df cattolici e lo Stato Vaticano diventava non solo . inutile, ma quasi d'una irtispettosa picèole7.za di fronte a tanta potenza spirituale. "Libera Chiesa in lil~ero Stato" mi sembrava unQ. frase felice, pi(t che uria formula J?Oli· tica. Nel terreno temporale la Chiesa non poteva pretendere di trattare da pari a pari con lo Stato, cotile lo Stato non poteva intervenire nei problemi sp!ritu"ali dei suo~ cittadini: Se per ~'Libera Chiesa in libero Stato" s'inten.deva che la Chiesa dove" va usufruire deilè libérta concesse dalla Costitu:tione ai . cittadini e alle organizzazioni.· l'espressione era pleonastica. ·. Se, invece si voleva · sottintendere w.a PUNTATA EU 1 1 \! AH UE I. e \ up _tr_~_t_t~T.;;nto d'ipdiE_~n~~nz_a; "sup~riÒre;· -era evi'trente clie ~ . ;$t~to \ "\'.~ ••, •..,. abdicava a . .1. ~·;,·. 'ol. ~· qu~}~,,part~ • }. • ·~!... . .. d,l ... XLIX PUNTATA ravamo orgogliosi perché oi ren deguare a questo processo, si XLVIII PUNTATA devamo conto che era ·la prima La meta che' ci prefiggevamo casa europea dove Io spirito n11, Concil. passàr del tempo m'ero sentiva affogare. La sua non epersuaso che n mantenimento ra la reazione dovuta all'incana- .---;. dovev~ essere raggiunta tenen- zionale veniva superato, come do conto della realtà creatasi ieri era stato l".uperato il camdella stessa rotta avrebbe sem- glimento, m~ alla volonta di pre · trascinata la mià . povera conservazione. attraverso i secoli e attraverso panilismo, quando i confini del Era un naufrago che, per sfug tutte le esperienze per le quali' le nazioni avevano sostituite 1e barca sugli scogli e s6gnavo del'umanita era passata. Il nostro mura della citta. ' viazioiii salvatrici .. Specie dopo gire all'annegamento, si dibatte non sarebbe ·s tato l'invito a una · I pacchi che giungevàno dal· la guerra di Spagna in cui ave- 'e colpisce ciecamente a destra e sola classe, ma a tutti gli uomi le famiglie entravano nella di· vo ·assistito ad un fallimento a manca. Se fosse stato risospinto a ri· ni, stanchi d'essere sacrificati, spensa e servivano ad aumendovuto non alla sconfitta · miliin om1;1ggio a un ·aberrante or~ tare e migliorare le razioni eu tare del hìio bando, ma alla pro va avrebbe ritrovato il possesso dinamento che li trascinava, di tutti, nonostante che· molti dJ vatà. imPossibilìta di irtettere in delle sue facolta e il doininio di generazione in generazione, nel noi non· riceve:osero mai nulla . pratica le teoriP che mi aveva- se stesso, e si sarebbe · vergogna- · t .o del~e ab,e hazioni 1 cui s'era ab le fauci della guerra'. L'apporto .maggiore, per non dtno spinto ·all'azione. . . , Se per il passato avevano cre- re unico, veniva dalla generoCiò 1 nonostante-• non mi deci-· · bandonato. Era· questa immutata fiducia duto di poter giungere, solo in ~_sita dello Spinelli e del Rosst. cievo ad . enettuàre il gran pas.un secondo tempo, ad una solu:· so pèrclié se .potevo .respingere nell'umanità che ·continuava a Dal mio arrivo a Ventotene e principi · cne non mi soddisfa- sostenermi. anche. nei J,nomenti zione internazionale che sareb ra la quarta volta che cambtabe sbòèciata, quasi natura.lmen~ vo di mensa. Trascorsi poch1 · ce/;ano piu, non riuscivo à tro- d~ maggior sconforto, e mi perte, · dalle affermazioni ottenut~ giorni nella mensa mtsta,. asse- . varne 'dei nuovi che avesooro metteva di ' non accettare l'opi.nel campo nazionale, con un ro- gnatami dalla polizia, ero pasniantenuti irttatt.i gli ideali ·del- ' nione dello Spinelli, il quale, inlà . mi~t opposizione. ·· vece, riteneva il mio punto di vesciamento · <.Iella prR~ssi rinun- . sato a quella anarchica prima ~iavamo temporaneamente . al e a quella socialista poi. L'una. / Mi pareva che tutte le lòtte vista frutto d;un'anacrònistica conseguimento di tutti gli scopi era diretta da Mario Mantova(passate, , le esperienze sofferte concezione illuministica, sinenti 1 invece d'avermi perseguiti: la liberta, la giusti- n! e solo libertari l'integravano. data la Sicu- ta dalla realt:\-. La forte personalità di Altiero zia sociale, l'eguaglianza · econo- L'altra la dirigeva Alberto Jar.o rezza c;lelle ·il:lete . da ·perseguire, ·. mi .facevano : sentire piu smarri- . Spinelli m'affascinava. mica, e superavamo l'antinomia: metti, assecondato da due socta to, piU. ·stanco. · ! · ··. Erano bastate poche discussio liberta - uguaglianza che ci a- listi, ma la maggioranza era 1 Cercavo, disperatamentE>, un ni · perché io accettassi, in liveva divisi. oaralizzando le no- composta d'elementi politici in· stre forze. j,barlume di · verita · c~e rompesse nea di · massima, le sue idee fedipendenti o in rotta con il loPuntavamo decisamente sulla ro partito. Per quant'o avessero ' il buio nel quale. ·~ro caduto e derali,ste. mi permettesse d'a re testimofederazione europea, attendendo cura di vagliare i confinati che · Nella .sua impostazione della nianza della mia presenza · ~ Ven ·lotta entrava un fattore posi ti- 1 dalla sua nascita un ordine piu chiedevano d'essersi ammesst, totene. . . ,.._ :vo che non potéva non entusia- l razionale e una piu facile o me entrambe non offrivano garan no ardua · maturazione di què- zia di sicurezza. Non sarebbe Che cosa· ·avev.a f~tto · di · ine, :smarmi, dopo tanti anlli d'oppo,gli stessi scoJ>i cui avevamo tem stato difficile alla polizia con ia vita? Dov'erano finiti gli en- :sizione negativa. poraneamente rinunciato. trollare, mediante elementi cll~ tusiasmi' aécesi dalle pagine del Non ·si trattava ·piu di cercare Come tutti gli altri gruppi po per stanchezza ·o pusillanimita. Mazzirti, prima e dall'indubbie . un nuovo mondo, mediante la litici anche .. noi . provvedemmo · erano diventati informatori. fonti sansint.on!ane (iel pensie• negazione di quello esistente; ·ad-organizzare la nostra mensa. · Nella nostra mensa, invece, ro . m~zziniano, poi? di classificarsi antifascisti, anNon fu facile scovare una stan- ci conoscevamo tutti e bene. ' Ba Umiliato dallo spettaèolo d'un· . ticomunisti e una mezza dozziza . capace, poiché tutto ci6 che stava adottare la semplice misu , umàrtÙ;é. imbestiaHtasi, rion po- ~na d'altri "isti". il villaggio poteva offrire era ra precauzionale di metters11 tevo. J>iu credere nella · tegge del (Continua domani) gia al servizio dei confinati; d'accordo che, in caso di irrula perfettibilita .umana e avrei r" 1 ma la dinamicita dello Spinelli zione improvvisa e d'intenoga·=" dovuto. ammettere che il prosuperò tutti gU ostacoli. torio separato, tutti avremmll gres!io, invece di portare ad u, na sempre ·piu lata 'atfermazio-· Il locale affittato era un'igno coinciso circa l'argomento che i bile spelonca, senz'aria e, da si stava trattando, per non nu-,. né dei v~J.lÒril spirituali, facilitaprincipio, il focolare improvvl-· trire timori. · . . va ,lo , sca~enamento ·delle pegsato affumicava · cibi e commen Potevamo scambiarci i nostri giori passioni. Ma non sapevo sa.Ii. e non volevò rassegnarmi. Mi punti di vista, commentare le Il tavolone rozzo avrebbe ri- vi.cende della guerra, trattare àbbarbicavo alla . convinzione chiesto varie . ore ·di pialla., per problemi di poutica federalista. che il vizio non stesse nel propermettere un equilibrio appros Era un paradosso . che proprio gresso e èhe · l'uomo~ se non riu Simativo alle stoviglie. Uumtdt- in un'isola di co11fino esistesse , sciva a dominare i suoi bassi , té. trasudava dalle 'pareti: · il l'unico gruppo italiano d'opposi-istinti, 'Ci6 dipendeva da uno piancito, in terra battuta, diven zione che godesse della libertli squilibrio creatosi tra . i -nuovi l . tava facilmente un ammasso dl' di rtunione. rappC)tti ; che ·reggevano la sofango. . cieta e la troppo lenta capaci- : Ma era la nostra mensa. N'e: té. d'ambientamento . dell'indivl- . (Continua domani) AH UE 1 HA EU eli I AH UE j ' 1 1 dho. , HA EU 1 · : Sotto lò stimolo della rivolu- 1 ,ziÒné scientific~industriale, · il : , mondo continuava a trasformar ' si. Sempre piu angusto diventa- i l va, e l'uomo, non sapendosi a- _ 1 1 . 1 j ti di nulla. M~~Jio· non s'erano .~. ' . voluti ·~ccorgere di nulla, . eh Questa mentulita, · giustifica:- . troppo f~ticoso .sarebbe stato ab ta, in parte; dt~,i facili .gil'l dt; .bazidon!,J.jle l'insPIVibile, vecchia valtzer con i quali vecchi anti- visione per rifutsene una nuova . fa~cisti passavano a~ .reghn.e._·~. dc:' eh_, e tert7sse c.o~ t,., _d . elle.___pic~ble mmante, rendeva pm arduo r. Il; tl-': grandi · modiflca.zioni apporta; compito . di t:lii intendeva •· tl"a- te! ·dall'e:voluzione. · Ttdpflo eo..·oportarè 'la lotta su altri~.tei:rP.- :.. rligglo: 'sarebbe stato necessario nt Non era agevole far èompr~rù ·pEir ~taccarsi da -quel · passato dere, in un per'! odo di coiitinue.l ·cne non .,rispondeva piu ai desiclaudicazioni ·~ ~ottomissiorti, i a . ·d~raia del présel'lte e per làscià coloro che afferl:riavano;;;: orgu-.:: re tlhé .iAnetti sP.ppéllissetò i lo · ' gliosarnente :"La 'penso oggi, ,CQ:, 'rd mQi"ti: me là pensavo véìW,a nni -addie- " :[Bisogn.a.èon'lenitne :..rtop.i.Ua-". -tro" ~ che; Ht· .loro_, dicf:liarazione. .cile, aà un deta:·minato tfiòl)'l~ib sarebbe :stata: ,yaHoàjn•\Ub ·moi'i- tJ', staccarsi· da ~:~e stessi pél'1 fa'!. '~ Statidél. òt itl;t•r,à societa·;d!rlla; re' il · propriò inVentatio;,. 1.i ·:r' ?'i ·tenta trasfQrrn.aziNie. , ;' . · ·' i ::se ·1la .gta.zia'· non ·1o .f a preèipt ·Ma il mondo si stava trttsfor ,tare . da cavallo. Pablo proèedé, , mando rapidamt~ute e una .. di-· -immutato e immutabile; verso chiatazione/del genere aveva urt., o·amaséò. Gàldppa versd t Sti('ll unico significdtiJ. che, (jet colo- morti e si mescola ad essi è èélil l ro che la 1~ròi:llmciavaii~. vent• ~~si sparisce.. . . .' . anni di vita eranb pàssatl tn va- · ,. !,Ma la grazta lo vuole. v1vo, at no, èhe s'tlrarto ànèòtàti' in qual = ' ttiaVètso i seèoli, ~d eccolo cam ·efie, bMà 1ben tlaSéd~ta"-· ben pro-!. ·,bi'ata;· "rjnné~B;ff.i'' 'a' 'stia "~~è,ì~:~.:' ' tetta: e f)·oo,. avevanp saputò rttil , .;a~òili,z1.zar~, ~et;' s\~c .n~~yp·,, ~.~, ·,.:,1 la' delle>;tempeste e delle bonac , l'Gli altn;' udeiidùlo, stupisè6ÌÌ0 ce dèl tlar.go. Erano stati tionìi- 1;e ~ dicòriò ~ "Non é costui quel ni éhe avevano aspettato. Che ;èhe ha diStr_titto in Gè~saléni. cosa? Nemme~o loro avtebbél'o 1'Me quelli ·che ·mvocavahò il ilò potutd dil'lò. Pot~>vano solamen _'{tlè di Cristo?" . te afférmare c_ne si trovavano ··t Uh pulciiiella; dirébbero gli nellè Stès'se COiltlizioni di Vf!ht' ammiratori di Cfil .non Sa COnai.'iil,i p_ri!pa, pe:t,"ché non .s'erano ressare a -~~ - ~tesso che,.essen~o ' n'i.a i :Preop,c upafj oi, f~te ,Uzil;l :VP.- ~ ~a!}lib'ile,'' ad jln•':certo ':pu'fitd é ri:fiçà,.a_-ll~ ç~r~Ìi a .:del l,i)ro;;, sèl\_-. ·_, \!l-~ap_~'~a~o·:(i_ n_. lfn ;erroreVtfàl _(}uat l' fo: Altrimenti : ·}. Qù'a.ntè incro-. -J~1 e 'l'lene liberarsi. :w. , ~ · ~ ~· - ~ l .stMlioni, che inl§r;tricàbile ·gro\il- · t Anéh;io·; da l piHncit)iÒf fui :~éré{ .glio d'alglìe, ·di ·flora sottùtìùti"l· pi~ga'to 1-':a ·questa forma di pennà vf avrebbero trovato. E SI!' s!l,'re, opblché ritehèvo che 1'\lole éircòstanzé 'lVfSSét6 loro P.~t- . inp, a ttàccato !J.Ì 1P sùe idee non mèssb di ripi·endere la na,vig~ ·, , fd~sew ammirabile se ognuno zione, là loro . P?"~ra nave .~:Ori · '9~~1bias~~ d'opinione . sòltanto avrebbe potuto .:!h è èéjmpier~. ,pu . çtl,lanclo"SI rend'~ conto t d'essère · chi mét-ri prima di sfascia:t,"si. e ' \ni errore. Ma gli é cne i piu; aifbndtue. sembrava str?rto ç_lie: .§P~sso, cambiano d;opirtìohè per persone 'ihtelligent; non sapes'§'e- · i'nterésse. Accettia.rno la manierò abbandonate simile tnaniéra ra:J di pensare, 1a manietà d;esdi pensare. Mos~i'l di còerçh:?a?_'. rere ··èh~ ci permettano d;otte- · No: montimènti' di pigrizia:ttfert - pei"e ''-'il i•rtiàssitno dei Vàrtatggi ~aie ..?ente et:; .'hprt · me~itav~f~d~ · . fnatef~aì! e_ n~? ci ~~eoé?upia soffrire deluswm -giacché non . .m9 g.r an:che di stabilire se, cosa.peva trarne' espi=)rienza. ' .: . ' ~i i. agénào, offnndiarno i princi• d li anni s'etatio susseguitt'-a.. . .p~ dél \:Mstro n:tondo m6rale. gli anni : ihoHi interrogativi a• Qpptire; anchè !le lo stabiliàmo 'v_eyang . avuto un:t parziale o de , ?i! cdfifor·tiaihò jJèrtsando . che i fiìiitiva risposta dal tempo·. Al · yantà'ggl~màter.ia.U ac(luisiti coni tri, pUI' rimanendo sdspesi in lj>ensano ie rinunce · di carlìttere tU:l'.irttìtUe aspel·.tativà., ·aveva-no et\co~~ E per 1ìuon1o deboiè il piu perdutà tuttà la loro impo;rta,rt- pibèolo / dei benefièi matèriali za. Dalla posizione centl'ale ;, e-, n;j6 ·Valere ia piU grande abdirano stiti sèag~iat.ì, dài girò ·-'ae: ·aziòhé tnòra1e. gli : avvenfmenti, in pos!zi6tli''pé· · :; 1 · · · , dteriche. Essi non s'eranò àccor ':'.<Contiìuia domani) ~~--~--~------~~~ XLVII PUNTATA --"""-· (_ razione dalla ,· gioventu branco- i · XLV' PUNTATA ' l . -',:",. 'L ••,;.;;; :; ' • W"" ..., "" ,, lante.~('t.r~~- valori ~tiçi che veni- 1 ..·, Nçìt~t due coti(Ì~~iorti v~èr-a;· aJ~ ' vano negati e .aftermati cont.e m la b(\~~.;Ia nèc,e ~stt:à del "éìlstigq·, 'pora~~atnepte, 1). glustificaziorie ~a sé per i ~est'inwni di Geova d'una· maniera. d'essere che rii~ c~s~igò, colpiva · sOlo, par- sparmiasse · la. maggior somma .tè. aeU'uiìlànìta.rèstata sorda ai di sacrifiCi materi.ali. fietìaìì,U ; '?ivi_ni, P€.1') ilièhiiHsti I No~>si vivevaih base ad una ~~ puniZl~>ne · '>'abbatteva · sulla morale; sl· creava o si accettaéliV,inita, Essi,- esèluqendo ia va la m'orale . Chf' sembrava piu sportsabilitli iÌ'ldìviduàlè, niln fa a;datta a render piu nobili _o me ' (!èv~no che afferiUa:r:e; "Distru~ fit> sordidi gli appetiti acuitisi g~Ì'e~o ' ttitto thtti; con ii ~pé- durantè i quattro arini del con ;rà~za: çhe·, l dal nulla, ;scat'\lx1se'a flitt<:>~ mondiale. . qùà'lèhe, ,èosà di meglio, a com,in · La 'grande guerra aveva prodare d~ un creatore ché . 'cono::. tdotta · una pl"ofonda convulsiosdì.d)ène . il suo mestieré. . . pe. l ciJiquècèntomila rnort~, che · A , Vei]totehe i testimoni · di il fascisll1o sventolava; maca- 1i Q~~a èrailo,. ,eon:ù'der~ti còn bo· bra bandiera, per le sue rivendi narì~· ~rqn~a. Le ìoro· farnetlca- caziohi' nazionaliste, erano una 2ioni ·bibliche: mùovèvaho sor~ p~rdita. ~ ih~no~e dèl \sovvertimen risò Hùna.ggioriihza dei éorifina to totale · di tutti i principi che, tì .f)olìtleì i· qUali, invece, à\treb bene o male, avevano retta ia bé~o 1att~ 'meglio a rièortosèe:re societa. U:n senso ' di provvisoehe .,n: valore morale ' di quella rio,· d'instabile, s·era· impadroni ~ t.e__stintoriian~a meritava rispet.; _ to degli italiani, per i .quali l'e.. t(). ' sistem?ia intensa era il correttivo a oscure minacèe che contixxx . La m1a; ' era; sta'ta un-a gene- ~uavanh . a ,~ravare nonos-tant" la récuperata ·pace. · Sembrava che, dopo gli onorf ., vissuti, -nessuno avesse piu fe ·, de nel domani e che l'imperativo càtegoi"ico fosse di sfruttare il 'pi\1 possibile i'ora presente. · La . conquista d'uri posto al sole; prinia di diventare la con .sègmi délla nazione, ·eta stata la tebbtmi apirazione d'ogni sin ~olo; . i:na 'intesa non secondo i dettami d'una sana an1bizione, · ben_si con a~ffanno smodato .di chi non. ammette e 'non tollera frèni. Come quando, sotto un bonibardamEmto, gli uomini, presi dal panico, lottano di gomito per contendersi un . rifugio, ·indifferenti n.lla sorte di co -loro che restano fuori. 'a · re• e \ l. . HA EU AH UE HA l .al AH UE ! [ EU do l . Qf,. :.. . \ ... l -- -~.:;. . J · (Cohtin'uà domani i l'alti-Q) '7 "'7' ~,~ ta dobbiamo fuggire 1è còstri-· zion,i altrui ·e dell'ambiente. ~~ Né e'interessa che la socteta, - perché la fuga sia · possibile ocPElr dimòstr_irii ch'é_'pi11! forte, ci corre che, prima, ci si abitui al toglie dalla cirçolazione. La pu- la ginnastica· delle rinunce. E' ni~iòne, che c'.infligge ricade· an troppo facile comportarsi co\G' ~he_ ;· su di.:. essa~ 1- in ,quant0-~,1a-. r.i• . --me 14a ,: :maggioranza · dei --nestr~' .~ ..b.eJlione ;per ila ; quale · ci g,iudica .. :>irhili i quàli. vorrebbero : sfug' · •le •CO:;ta u ·· n,ostro,, niàntenim~n-: _gire a'l :giOCO- della -Societa ;e; al - .t o . .-J;Jroprio cosi: 'ògnL Voltà' clie-; ;lo -steslio ·tempo; conservare tnt -ci _c6n_d~nna _per attacc~riP., si-' te - le· comodità ch'essa · prodig~t; ' autocondanna ad una multa Come cani ·che pretende~sero che- paga, fornendòci alloggio e l'osso, sen1~ - 11 gumzaglio. Nol cibo. Si sente morali:nente ob- non· desiderianio Tossò e nòn ci bl'gata a ' cçmpi_~r~. p_e r noi, cio -,Gottopopiamo, ~~ ~uinz~gllo. con - !che, non sempre, compie per danniamo la mano che ' 1à l'uno coloro che _la vecchiaia ha sor- -e impoqe ~- ~altro. Siamo rerma/ p·reso, dopo un lungo lavoJ;o, mElnte ·con,vinti -che· la vita, co/ senza risparmi... Mi dirai: si1:pçm'e o~garuzz:..ta, é _la nega- , guale tr~ttam~nto da agli' assa~- zione di sé stessa. ~e fossimo ge· dotati della fede· dei ·cristiani 1 · . sini, ai ladri, ai criminàli ~ ner111e. Vuoi dire che anche con del primo secolo:· ci ten!}erernmo questi non p~16 nascondere il- -verso là · resurre~ione della: mor c,omplesso d'inf~rio'rita, cl)~ le te e avremmo una meta d'adprovi~ne dalle sue eolpe. Poco o ditare agli . altri e a noi stessi .. molto, si sente responsabile dei Cristiani del S~C'olo ventesjm;J, loro atti come a'et nostri, men- riteniamo che l'unica forma di tre nòn nutre obb~igazioni pèr difenderci daH'lnvadenza: della 1chi rha. servita e non -ha avuto· sÒcieté. é di rifiutarsi à farsi ir.' la preVidenza di mettere da par . reggimentare, é . q'adottare un:l. . te un tozzo di pane, per il tem- condot.ta· di non collàborazione. ·po in cui non avrebbe piu po- ·- Come dicevo questa é la nottUtÒ gu~dagna:rselo: ~il- dirai pu stra scusa e la 'n~stra. protesta ·re: allora tr-a l ·delinquenti- co-, moralé. Ma · tu non crederci 'munì e noi non esiste différen-' trqppp. In ,fond'l anche noi, co'Za, per ci6 che .concerne l;azio me tutti, cercqiamo di fare cio 1 \ ' . -ne contro ' la 1ocieta. Errore. Er che ci da piu piacere". _ roi:e ac,.ettato. troppo frequenAttraver.so anni _ d'amicizia .teinen,te, da molti -cempagni no m'era stato dati) èomprender1~ stri, _come Du:rruti. per esempio ~ che boùtade finale -era ser· .I del~nquenti comuni -agiscono vita a togliere entasi al suo di- .p:erché schiavi delle Jorò pas- scorso e a . spogliarlò di quella .sioni, dei loro · bisogni materia- categoricit:i . che -assimila if Un li, noi perché fanatici' della li- guaggio é:Ii quasi tutti gli anar. , berta.. Noi - pens1amo chè per chièi a quello dei dittatori. (Continua ~ominu conservare un minimo . d'Umani l'antica purezza della dottrina del Cristo. , · " ' Pèr cbstorb il confino Mn eM:eravigliaya; Jn~ece, che i te-ra san~ioìiE' politica, Ili . stilll,onì c;li .Gèova avessèro segua risu,tante obbHgata , della conèe ci in un pa~se ln1cui _ogni abizione totalitaria dello Stato; per tante ha il vantaggio di sceglier la qtiale l~ ~~li~tone, o si conver si, per sùa consolazione, uno o te in .stz:umerito di gove'rnd o piu · santi .le eut v1rtu possono sempre _essere ·>pvo.ste alla pre' deve sparire; - Appartenevano alle regioni i- .l·sunta ,. o _reale ·corruzione della _t'ttUane p1U pove~e e meno _equ- 'l Chiesa. Ma., ·forse. - la predicazio . cat~, ~~- e~a~o St.~t! indottrina-· hè degli ell)igranti convertiti ac ti da emtgranti ritornati in pa- quisiva maggior persuasione' dal ~r~a. dopo aver accumulato ri- ' fatto , che essi duriiiite ia loro 'st>arlìi.i _in Nprd America. . ' 'f>ermani:mza 6itre -Atlantico ave . ,J!:r~~Q, i ,testi~!in! ,d_LG~~Y~· ·vano raggiUnto il bertesser~. SO· Qredevan~, . fermissima_rriente,, gncj irreaiiz'zablle dei loro comche . i gio~ni del giudizio . unjver paesah~; ·' :.· · · '· · · l sale si stessero avvicinando ·. e , I testimoni dt 'Geova, · vivencne . l'~ticristo _si fosse già tnV élo a Ventotene, in mézzo a mio0ssessato del mun_do. . M:redénti, dovevano essèl·si ~àtt'::> Per essi; Mussolini era · ~na _-la ·cQrivin.Ziorie che, ;-heJ prossid~lle varie incarnazioni dell'an,_ j no giudizio universale. le èonticristo. Che in .Nord Am~rica, danne superlie:r:ebbero . di grim tra ie tnòlte settP religios~ che ' Iun,~a le sàlvazioni. . sorgono; hanno· n loro quartO'' ~ ·che pénà -do\<evamo dar /loro d'ora di ·favore e scompaiono, ·vi, l cdn:· _le · nostr~- misere ambizioni fdsse posto anche- per 1 testi- di · voler -ii~ssettare 'una casa motii di Geov~t, riòn . costit~ivà che essi sapevano pronta a eroi _ Ì ,p_essunaJ meraviglia Èr_a una for ' -late. ma d'e~asione ~I?irituale~- ~es~ . )~_ M~ do~andavo, spesso~ qUàJe n~ce~sa~1a _.~a! _giogo I(Jl- ater~ah- _lpa_rent~l~ fo_sse lecito _stabilire ~be~. _ eh~ la p1u pe:rfett~ espres- tra questi cnstiarti tornati alJ'o~ipne della. soct,e~a . èapitalistà 'rigine, per rinverdire n sogno tmpone agli individui. . , della 'parqtisia e t nichili~tt' rus :se gli uomin:t aniassero _dfle~ _ si ' dell'ottocento In fondo, per tere,, non avrebbezo dificolta ad éntrambi, ciò che esisteva dove~~~ettere _c~_e la nega~io~~ _re- •v9/ scòmpàr_ire e .poco . iQlportahgJosa da part~ oel comuni,strio va çpe ,accaq~sse. - i:q seguito ad é m;en? . dele~er1a, P,er le chiese _u~ destino pr~~tabllito. che precostltmte, della polverizzazione '·1vedeva un nuovp Qrdine o ad.un che la__· .reli~iò?~-- espe:iment~: nef anelito di di~truz_ ione assoluta; paesi_, cap.itahst~ . . Qm _lfadç>razi:O so~to dl:Ulà ; coil<Janha; senza atn~ del VlteJlo d'oro Hea eserCiti- -tenuailt~; del · geht-re uinanq_tal d~·- SC<;>nte:ptt Ch~, ,non poten,do-.. ,QUale 'S'era . andato evolvèndo_' p1~ ayer ~ed~ ne 1la religione del . -, :,(Continua domani) · l propr1 ·padrz, ~òStretta a tolle·· ' · · •· -- -- _· ·· ~re_ tale . adòr.azione,: per. ragiOmi di sopravviv~nza, · -'cercano n1;1ove iriterpretaziont,l creano. nuove comt.mita rifactmtlosi_.al·XLIV -_PUNTATA - upa AH UE -*- ---- . UE AH ....;..~~ HA EU ~· HA EU in la .... .:-J.l ---"-'-"'-".U:.d ma l l l ,- ' XLIII PUNTATA ··na, .sta. · . , "" · ,, , ·.. · Ventotene aveva~. ricordi rom~.· nf. , Er'a la •v~cènia- · Panda~at·ia., F\me ·Ì)tti :ct·u~ imr;,~~atore. /ave• · yli, fàtto .diJ 1:1\l.~llq §CògJt~. la. te:: sid~nza ·- ob~Ugat~ dì tt'!lalehe op, P«Wtore Giuha,: fi~lia d'~u gu~tò vi ,aveva rlmpu~ntp;_ per ~npl, le 'lib$J;e ~prr~r~e. ·h~,ll'\ . Suburra ·f. fOrse flott~ di Salare v'avevano att~s.>; all'agguato, ·flotte ~è.rtaginesl· o oorsn.re, fila · il. IlOql~ della .s~iìl-~~et~!!ll , era_ f' d'origine· ara~. DQv~vè. es15ere. &tato· irttposto bi. Un1epoca, , tan: · to simi!è alla •'9tèsertte~ in ètli ; ·gli: ~a,t>,~ta(lti< .d.ell~ . J;çn~$ol_a g~a.l' dàtapò . al mare come -~a· fonte di pericòli é .minacce:., J • ,, Tra le btittegu~Jéé'~ di Ca1arta\fe \. una eta. del, tre. fr!ltèltL Q;itoli'· mèttt, roma,gnQ!i,: ànl}rçhici cM · rS:vevano .combattuto, irt ,J3nagna:, con 'le:' ·ccilortrte di Aragona e· f citàlo~a. . ' . - 'J"'{.'. · ùn bqqò çot), tre Q.~sepe~'i: .9a·: · ciab~tt•no . . . . • ,\··J'-'. $: .· ~ se ' 1 tre . fr!i.teJli Sl·· ·trovava" . nO., eontempi)~~.I\eàmente; ~- àh la.votò, non v'et~ tl.hi 'po~to ~et,ij. . "'f 1 HA HA EU l AH . ·. ·. ~- .Loquaci· come ·g.au.e~ mitra-.-; gliavano . piU parole cM eolJ)i di "·mart~l~o;' sul!e·ì {~«h.àttìtel •~~ ;;t' ·. ~-. ,; L'oPflosto ~tu et6Jeflé ~acc.t&~,v,it~ 11.tjell'altra.· bottèga da ciabatt;!tt~t' dove ·Libertatio' Tas'òl .e . Gu~l~. ~iero · NUbOii;. q,Ittt ·. due anan::hif. : ci, ma;rcllig~a~ • .,si ill;~~ndèy'~-!1 .no, . a · monol!illahl•· . ,.. . :'l' . , se qlia.iche . vQita fui .f_~nrta1'o1 J suii~ ,_s6glia : delt~ : bottegà· Gte.l · - Gitolimett~~- P.on Al;l~sava. . gl•nP?·1 che. .. Mn~:. ml · .rèe.a.Ssl_·~ a vistt~r~ . Tassi e Nùbob. · . . ,. t Li · avevo àvhti <Jon . me, in .spagqa,·.-~niièi UE l l li~ti:.M cònt~nUo. preOécupati dl .,"'gHare a.l.a.' ttda · irtcolumlta. . · . . .. .. ·s!\pevano. ìe mie eterne jl01_~ miche còn i còrhurtistt e· tti'~r.rt ni.O.niv~no ··eh~ .è uti~cl.le' :PaH~~~ ~ol~ ·.vétam~n,~~·. g~r!fl<H():!e . so~.~ ·ql,ié~lé . òhe eèi't~ii~d- lè; ·~pl\1Je; M1 · con$~gHav:a.nò, - l~ ·~pt.uC1ert~a. ·. !).()n . l;'~U~Ciepdo ~ . ~ap~cl~~lfS1i' che fi'i~- se sup~riQte !:!.11~ · tnt~ ~p~~é.. t!!·~:· nl'.re .l a. linglJ~ . \l,'ailqt\lll;<l. · ~~ . fronte alla co;iiìfut.ta, .a . Vòlté al' rog~ntè; a voltL P\CH}~!U<:'! :~-a . s~mpr.e iQtoller~l1lle .:det cotnu• nistì. .· . , ·. ·· . · Ei;pure ·er"' '{·osi : lll / !Na. téa• · zione all'ihgitis~~Zi.a, illa sopr~f taz~one . $ruggiva atl J!lni cop. . ,... toten~. V'era anche uno stude:nte licea:le jugoslavo, reo d'essere U· fratello d'un ufficiale di marina rimasto leale al suo re. · Oltre . i ' rappr~sentanti d'altri. paesi, v'erano i portatori d'una parola divina cht- piccole mino- · ranze. assetate di verita, credevano d'aver riECi)perto: nelle Pa gine della 'Bibbia. (€ontinu~ aòmani) 'A Ventotene- non tutti i .conl EU l l l menò per ·te· $l!."n~are. : .n Ta~si .non era un egoista;, né un etl.onistli. Ammiratòre fer vente del Kropot.kin, noa C"on div1devà il punto di vista che questi. aveva attinto dal .Fourier, ·é cioé che Il segreto d'una , soci~ta migliore consiste. nel~ J· l'incontrare la (•oincidenza tra il ' dovel\e e il pmcère. ' Credeva, invec~. che nel ~sacrificio e nel dolore, pagati per corppiere il dovere, . l'uomo trova la strada del suo perfezionamento. · · In quelle ore trascorse, sen· za parlare, sulla soglia della bot teguècia - l'ingresso èra per messo ·so!o ai proprie~ari il . picchitttio· del martello, il fruscio della· raspa· ·accémpagriavano i miei pen~ier1.' Se mi sedevo "di.t raverso l potevo scorgere, vicino, Io scoglio di Santo Stefano con la !llrt.ezza prigione che avéva ospitato il Settembr.l: ni. Lontano l'isota d'Ischia bian che<r.giante sullo sfohdo del cielo; e piu a sirÌi.c..tra, piu lonta· no, una porzione di. costa napo letana che . si confondeva· con l'orizzonte. Nei giorni di .temllesta, so19 · Santo st~fano appariva tra spes se : cortine di pioggia. ma dalia sottostante spiaggetta il / sordq · broht61io del mare dava voce alla · mia ·rabbia d'ànimale iri- . gabbiato e nemmr-no lo sguardo m)tè di Libertario' Tassi .riusèi· va; a: mantenermi ' sereno; • l AH UE :ttollo, ID.diffetente,nmte dal fat to ch'io ne fossi vittima o,speto. Le poèhè: pi,écnlè ·bQU:~ghe ·ta~re. A~i. N~l · secopdo ·cas·~ d'artiglànatd, dei cofit}att si ·tro mi sentivo Itlagginrménte colpi-. vav.àno qu~i t.uttè . sul sentiero .to,- po~éhé ritenevo eU . divent~re so~ràiitahìe la· spi_à~gé~ta di ·Ca· c()fuplice {le -non eievavl;> la mia.' lanave. . · . ·. ~. · l · · · .· :Ptotestfi., .. · · · dove Ptoveì:ÙS$e q\:l.e$to ··no ': ~~ ~sp~gria~ Tas~~ e N\:l.bali, te · me, . non era . possibile sa~re·. ·rnendo le constlguen:Ze .dell~t. mia Dubito ché qualcUno , ne ricor• çond6t~a,. ·si . erano trasformati,,. dasse. 'i•ori~ì~e. ~ne doveva 'ri- volontà.T,i~qt~nte ' in. una sp,ecie' ' moi),tare a,ll'e'pò<'~ . dei . saraceni; .. ~i . ~!'trd~!t del corpo. . l Per lo meno era/ ~i6 che io im J-:( (CQ_n~mua (lqpodomanl) Ìliagiriavo qUàntle;· · sed\iÙi. sul. t ~·~,.~-~~~""-".......,.__ mtiretto che .Umitày!l. ìl sentteo · toÌ · lasciàvo. sp+tZl!\'re •Ja f~nt~XL PUS'i'ATA finati èrano- ttaltani. L'Albania e l'Abisinia. pagavano il privilegio ·d'essere · state incamerate nell impero, ·mandando i loro · figlh nell-e nostre :sole di confino. · Tra gli · albanel3t si distingue va Fundo, un intellettmile ch'era stato membro· della direzione del partito corpunista del suò paese ed era passato, poi, all'opposizione·. Viveva completamente · isolatJ, immerso nello stu(lio del grec\l, come se cercasse in ·omé:ro t'a:rpicizia che non trovava tra i suoi contemtJOrànei. Alla caduta del fasé!smo, tor n6 in patri;:l. ' oer combattere contro i tedeschl. J suoi ex com pagrif· gli ~fecero;1 tàre ~iilt "fine òrribile, dimost! ando ancora u-· n(\ ·volta che, i. n fatto di ferocia, nazismo e Cllmunismo ·non nanno nulla da inv.idiarsi. La , S-pagna era · rappresentata':aa- un'interll famiglia, scap pata, in barca, dagli orrori di Maioi:ca e racéo!ta, in ·alto ma-re, da un nostro piroscafo· _çhe l'aveva trasportata a Napoli da dove, dopo vari mesi di carcere, era st!l.ta trasferita a Ven- nostra · epoca, le stesse parole hanno molti significati, cioé t Non mi perdevanò d'occhio nessun significato preciso, e· e, per quanto· compissero còn uguali .con~étti ~-engono ·eS~pre~ molta discrezione; la missi~n ·si .con differenti pàrole o ·ricor che s'erano imposta ,li sentivo ri~tmo ad uguali parole per con vicini , come 'due geni tutelar!. eetti ·contrastanti. Ritrovarli a Ventotene era staA · BarceÌiona mt aveva colpi to, per mè, conìi1 quanqo si .tor- to la seraficà s~>.mplicita di Lina in famiglia e, nel C'alore .dei bero Battistelli e Camil~o Ber · recuperati affetti, si rìacquista neri. . la serenita del presénte e la siTra:. lo scrittQre di Giustizia curezza dell'avvenire. . .c. Liberta e il profes;sore amiréhico esisteva una comunione Durante le mie visite, seduto nerfetta. Trascorrevano ore ed sulla soglia. df:'·l. la botteguccia, Òre,. seduti l'uno accanto all'al <:eguivo la per1zia . con la qul'tle tro, acèontent11 udosi di sçatn- , da un informe legno .ricav~va biarsi uno ·sguardo;' un · sorrisp, no un paio di sandali~ ,quasi e- ma. quando si lasciavano, à.ve· leganti. · La loro vicinanza ·mi , vana dimenticato tutte le l!rut faceva sentire piu seren<>. · . ture, che umiliano un processo · t Raramente · usc1va.rno dal ·no- rivoluzionario e tornavano, con . •stro muti1:;:mo che il solo · Nuboli ringiovanita fede, ad affronta.\s'azzardaya a rornt>er~ cò~ dual re le .incomprensioni, gJi egolIChe imprecazione, tipicamente smi di tutti i ~lomi. f marchegiana, qt.J,ando il martel. . . . Ilo trascurava u legno per cer· Con Tassi mt mtcced~::ya la care n dito. -,. ~., '! tessa 'c?sa. Non avevo t;tsogno , .Si dice: "Il silepzio é. una di formulare .una .d omanda per ottenere la risposta. Era qua~i muraglia che divide'!, In realta sono• i discorsi c:Jhe un. processo di tel~p3:tia. Lasci,~ ~ngono barhi!'!l'lè Jnsormontabi . ~Y~m.? t.?r~er~: i, ,nostrl · I?enc~er · .. tU tta: gli ~:.\iqtbiiJJ p<:>ièhé: neila , ,~;curi '_eh~. S1 s~re.bbero -inconcdn.fusionè delle lingue, · della trati e confron . a.tl in qualche punto dello spazio. . ~o....-.-~----~!!!!"!'ÌII!!!!I--~rr Ricordavo il nostro primo m- · contro, in tin · villaggio della J. .. Mancia, dove la poverta franL cescana · sarebbe sembrata un / lusso. Dopo una: notte di guardia, resa meno moi'.otona da un'ac• l1 ·cesa discussionE> .. durante la qua ._,' te avevo dato la stura a tutto ·to scontento che m'avvelenava, a càusa dell'incapa.eita cìegli arnarchici di liberare . la loro a;. \Zione _dalle. pastoie d'un roman' .ticismo fourienano, mi aveva ·detto: "Me::iante la nostra con versazionè hai capito quale scu :sa adottiamo perché il mar(chio d'antisociali che · le perso.1ne . cosi dette· .normali c'impon· :gonq, grat.u itamente, venga.. can · lcell:;~.to fia una pr~testa morale .. Irrazionali, si, ·m a con co~clen 1 ;za. · Utopisti anche, se vuoi, .per6 con la consapevolezza d'una ribellione o, meglio, d'una resi· . ; :stenza posta in atto; d'un~ re: . sistenza che .ci restituisce a not ~tessi, liherandt)Ci dagli asfissian ! ',t i legami d'una. societa le. cui .aiberr:;tl!lioni nov- :dusl'.iamo a tal l ;lerare. AH UE r l l HA EU AH UE HA el XLI PUNTATA EU - XXXIX PUNTATA nista . . rn un'Europa federata, fran Credere atJ un ciclico rito.tno ca di barriere che impediscono ' dell'ét-erno èlemoniaco · déll'ani· il libero movi•Plerito dégU uo · ma tedesca, fosse essa ma.schem!ni e delle merci; il consegui· ruta di prus&ia·nesitno o d'aria mento della liberta é d'una mag nesimo, non spieg~v~ nulla .. An · giore giustizia sociale é · meno che ammettendo 11 diabolico spi · a\rpuri; · 'i l loro mantenimento rito tedesco; oceorreva sapere pl\1 dqraturo, da qt:i~li forze fosse impulsato. · Ma · cio che inaggiorm~mt.e La risposta era che se l;Etiro.confòrtava chi riteneva giusta Pà non riilsc~va a unificarsi mebi soluzione · federalista, era ti diante l'acèordo, la liazione pitl .fatto che .~U aV\'eilimenti degli atta e evoluta sarebbe stat3. : ultithi .tl'ent'anhi indicavano sempre costretta a unirla con un'Europa sconvolta da esigenze la forza. unitari·e, cortro. le quali ttgoMa una soluzlon~ egemonxça n1zzavano le· vecchie cla-ssi di- non avrebbE} cne cambia,to il ca;. rigenti. ratte:re dei conflitti. Es8i; lrive· questo· tede:;:ca. l'unico senso . del- · ,ce di ~volgersi tra, nl1-zione· l'.eEra &1IJ-losi0n.e Venti.cin que anni- prima la ·Germania nazio.ne, si sa-rebbero .a-ccesi -, liel.era ri~Òrsa alle armi. e non esi- l'fnterno dello: stes.SO blocco ·" o'l 1· tinentale, in qua~to l'organizza·steval]o né l'umilia-zione di Ver· zione politico· -· economica sa_sa~tlia., né · la mina"Cia _comu-:i rebbe ·s tata in funzione d'un poI polo padrone ·. cui sare-bbero r1· • .Sflrvati tutti 1 diritti e di popPI:. assoggettati · ai quali spetterebbèro tutti , i doveri. · · 1Per. dùe ·vofte, nel giro d'una generaz;ione, . la soluzione e.geJ40nica era stata tentata dalla. Germania, incontrando .!opposizione deile democrazie. Se que· ~.te non :.i (,iecidevano ad uscl~ · re dal loro atte,~gianiiento negatilv'lò ·e · oontinuav·ano .a far frpnte a tanti tentativi- quanti ne sarebbero stati necessari à sp,ezzate la lor.o opposizi<me. E ogni tentativo avrebbe richiesto ui,t piu grande impi,e·go d'ener~ g·i~ ·e una piu accanita brutalit~, rèsi possibili , dal crescentfl perfeziQnaniento dei mezzi di distruzione e dall'inse.Qsibllità che s'·era impadronita degli uomini, diventati ormai mtpotenti'di .fronte alle gigantesche or~ ganizzazioni nelle. quali s'erano imprigiona~i. · . AJtiero SRinelli aveva additato, una meta ··e un cammino per uscire . dal ce·rchio ferreo di que s·ti tragJci. ritòrni. ' Piu che una necessitll. po~itica, diventava un'obblligazione moral·e tenere gli sguardi e le volonta tesi a quella meta, a.nchP f se· si sarebbe pre'!erito arrivar.. fvi: !Per di!ferenti cammini. · · ,Oontfnua domani) l t t l l :<Continua «lomani) . - ~~ ·- -- _ __.., ___ - ~- ~ -- - ·-- .. -.. . . -~.:~ xXXVII PUNT~TA - tb motivi validi per, accaparrarsl la rivoluzione francese. La st:e< ' questa proiezione divina, sa ·forza del .comuP.ismo non con che · l'idealizza, la farniBlia non siste nel creare paradisi tu turi ba piu ragloni d'esistere e sus- ,r·a-ggiungJbiH. solo quantlo la: b<), sistìere di quelle che potevano ,gMsia Eara "i-icacciata nei mtin avere il clan o ia tribù. Spe- di inferi .ai quali apr)artiene? -! cialmen~ in . una (!ivilta. .::ome· Per costruire la reàlta occor La nost:ra in cui la casa é q re chiedere in prestito mol!;li punto ,quasi accidentale d'ùlcon- ma.tJe·r iale all'illusione che é (tnà tro dei membri fanllliad, obbli- · ~orma differente; · ma · non me · gati, . per i·l loro soste~mehtiJ no positiva della realta. a diverse·- attivitw che inlpongo . · Lo Spinelli nella · sua ansia <11 no lun~he . sepa;ra~oni. UgUaJ- ' voler essere freddamente reali. • ! ' meq:te: .se U terzo, ·sta~ - no~ ~ <'Stico privava l~ ·sua opiP.a' de~ 1 i fé$se autoproclam'll>to c;Iepos1ta · wst~~Iii necessari · -a l' afferma.: · , f:.,.;. · ·":1 ·:,r!,Q;JM., ti.lf.tr._i'.Mlle fy1;lifo <!on _;; .zione·, :< ·.. ·t. l'o · - "t. u to.'' .m n.. ''' ma ~.,,.,. 1,e,;\ _passa 'lll;v"-'·'·"~tM'l:'!1~;cmeJ>)l "'itHi-"""' 't"i' '"''" ._,,.• o, ra.!}'- l!-~ "'I · . n'!'.~"""<'·~<::.: 'iuanw al. l a-oo-· -an demor l·pJ.:~etì · : ag~ al;il .:d4e ·s~ati~: .:1cratico ·del mari-ifes110," mf f.)~ò8•:~ . •,lJi{'. 'b ili))· iibno€!ifivrel561f: iwt" 11cllipavo"1t meno.... Pèhsavo"'' ehè J;'!:f . . ; gru,ppo dei giellisti . non teneva ' conto che iLmondo, $00ttato dai. tp.talita'l'ismi, andava verso la ·demoerazia. Nop .perché l'uomo1 fosse migliorato o. i prinçip..l · dd XVIII ier.:olo avesserÒ ac-. PUNTÀTÀ · · ìl genere mnanò :fìacea: o (_.uistàta una Puo1•a vi-t(tliS-a. ma ·, ': ]; ..gi~ì!~st~ :~i- Veri~òtenè ,':std~- . ~ali~ - ~en:it? CÌ~llà miserià e ~at 1 .perché le fOrze, disposte a sacridevano · la bocca. davanti- a;, que la schuw1bu della. ricchezza, un ; f.icare )a. ~emocrazia: .p er salyl;li. sta. af.fermaùone; noné:>s~ànte ·· i)0ste dalla; sQeieta ·èapitali&tièa, i guardare ·~ lorp interessi, a,ve~a., èlhe- ìa realtli. ·tùmostràsse . lòrò i:ìvi'etibe :tittovato in se stesso le j no imparato q~nto fos~~ pe{i; éhe se ' la: . guez:J)a èontro__ il ·; n~ virtìi èhe 'l a civilta avevai i'tiba· { coloso ·consegnare lo ·,Stato a:ljll113ihfascismo , é()htinuava ltrteòrà te M sefvaggio· deÌ Roussèatt. discrezione ~·un • uomo .Q d!vn.: rton era per . ìa volortt~ ·aei. mai . :Riteneva· che u camminò del' gruppo d'uomini. Il nazl,-fasetti i'll:lè ai eva.M appiattdito ùham , la :tederazfòne europeà poteva smo aveva .inse-g nato che nÒlil: b'erlain1 ai tit6me da· Mòrtaéo 1 . portU.re a molte mete, ho n e• era .piu ~ibiltt creare una di~~' nlàì- per l'iinposl;z;ione di .poohi _()o. !!Piuw ìo strMìgòHtménto deile l tatura che si lasciasse manq.-. stirià!ti 1 dispesti a saèriiicara' la. .aspirazioni ptoiètatie, ment-re ·il :. vrare. _ d.erl:ioor-aziai temP<>raMremente; cb.mmiiio del sot~1alism9 sarebhè pèr !'l!lllvare la Iiberta~ ' - ' . sbooeato,, :inevitabìÌinente, . nel• l La' ditta_turar se, in un' p~o ' ., A1tti . a-vversàti dei fedetali• 11uiiione cenHnentaie prima, Ml · tempo, :fa il ·g·ioeò ;di chi l'l'la sfuo_etano sa,.n<Jrò Péttirti e Al"' 't'itni0ne univers~ie poi. voluta ·e &P,poggiata, una voLta berti) J.aciemétti, f>el federali· Pét iui era, qtlindi 1 non solo ~,ffermatasi, si· -~vol~e -contro . i · 'sino il· Pertihi. fi;veva cà:pito pboo inutilet ma deleterio. il eapQvoi suoi stessi !autori per favorire' èé è strepita:to meito. ~cm ·16 gimentò della prassi suggerita l'a.ppar;to militare - biuocratiç~ riteneva lar s.oitizi.one destinatili dalio spmelii, sul qUale~ si sosti>ene. Per a dar ,assetto· ì'ià un contifien.:. . Mà tutte qU~>S:te inèompren"' processo di laici~zione del -s~n · tè chè éontimiàva a dissangu~f'. sloni non :ftenà-va.rio 11azione dei timento religioso, le ·masse tra: si _d i generazìdn~ Jn generaziò féclèralisti. Éssi, sprohati paile s!eriscono la 1om fede · nel diti . ilè1 ma una spenif'- dt sàint~ al• n'btizie di vioienze e massàcri · tai9_re .che acquista, ' ai lorQ . dc~: i léànza contro l!\ Russia · e·. lilon èhé giupgevàhQ .da tutte le. par chi, le virtu de·l taUm'aturgg. 'tro-_, it> a;s~ib:t.Z:ioui sòoiarli$te' dei tl, ' si__ èèhyitidéva.no sèinpre ,piU N/el loro giudizio egli pensa ~ ·prolètariato euro1~o. , che diveftta.va ti t~ iii necessita vi~ . tutto; pu6 tutto. ' In ,.realtà no? 1 Piu· comprensÌ_opè p,veva cii- .ta.Ie cercare ··te sòluzitmi che a-fa, né pu6 fare pili di · qi.taLsJ~~ . mostrate Jaéomctti. .L a su~ sen - vtebberò, ~ se non e1Ìmihate 1 J;e" si mortale, ma a nessuno é da-slbilità d'artista era stata .'at• sè, più' pr(>bÌematiohe la guerre. : ·to fai'lo ·. rilevare come, nel me1t ratta · da.I hum;o- espèriP,.tmto · <Nessuno poteva-· negare che ila ~ dio evo, SilrePbe. stat,{\:_o})era v~r ·cui .attribuiVa pasi pil) inteiiè~ boliz.Òhé delle sovranit'il naziona ~entare d~ perst1aqere il \:w.t .tù.a li èhe politiblie. lh uii .certo ÌlJlli 'eìimiiia i con:fi1tti tra gli ::polino che i monad non ~aveva-~ sèn:;;o la simpatia che · provav!l. -interessi seziòrla.ìi di cui gli sta ;' no il potere d'esorcizZa.rè g'li SP,i·: · ritti m~~ gni. .et a. diretta V<rrso i fedèraiistt. 11i t~ sonò- tut6i'i e ,che una produ· quali , ·si sèntivà legato da una 'Zioiiè . pia,neggJst~ sul campo SOstenuto d,a tale fede, prq~ · grande affirtib.é.. m~ ia sua '.fede cònti_neptà:ie; piu abbond!llilte tetto da UIY esercito pr(}.prio, il nèl s09ia.lism~_c,lò ;l!e,ndev~ scet;o. ed eèphomiea, peHihé prìvà· de·dittatore diventa · inattaccabU.e Neanche ·la more .pone fine a}h'n, 1 t_ioo nei ; ·O~fi~i'òtiti ;dellit nuova ; gù, ost~Woli ·theì per Iii! ioto edotttin_a t .., , _ ~iktenza, le nazioni ,sono costret leggenda di eu~ . s'aùreola-. Mum ·, l . ,Ailchè lui; ,come 'il Pertini~ a.t<o .te ·a mtetpt..:re, mifioato in qualche pi~zza . con; · tribu·iVa al SOòialismo· pGteri ' inà . (éontinUa do._nani) ( 1 t-imia a riempire· di sé .l'oper~ r dei subi successpr~_ da. lui .scel~i ~ o abbastanza abili da farsi rt· ·-·~........--....____,.L ~~-.,..__,.._.,LI~..J...,. ~ investiti dà lui. · ~,;.. C'•e ra da · giuratè , che, foqi di questa lezion~ , 1 ceti . cht;ò4 ..%:l vevano-yol1Joto. 1.1-.J~sm~.·.rsi·, sa; , ,fet.>bérò"',-$copertiì ·,u na preP<)ten:: · te vocazione · dem<iYèr.atica e lf salvezZa. non consisteva ne1l!af· fiancarsi ad €$Ì, ma neli•impe-, dire la "loro" ricostruzione de'. mocratica. · · In - fondo, perché na.scéssP. Un'Europa democ.rattc<amente f~ derata, bisognava tagliare le .Un ghie a molti -demoCratici che sa'~ pevano es!•ere piu fadle acqui~ · stare l'adesione delle· -ma·ggio-ranze inc<;ilte che a.ffronta.re pie cole minoranze coséienti..1 Senza; ' . . . , l , . ' ~~-· ~ ~ièi, l HA EU AH UE :-~ itxxvìli HA EU AH UE un 7 e l •. · . ' L l•< ... 1 tenère (~ontinua doman~l ......_....&..... 1 , ________,,_ _ ..,,_~