CORSO BILANCI AZIENDALI (CLAM)
ANNO ACCADEMICO 2014/2015
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Schemi di Bilancio
CONTO ECONOMICO
EVOLUZIONE SCHEMA DI CONTO ECONOMICO
CODICE CIVILE
< 1974
LEGGE N.
216/1974
CONTO DEI
PROFITTI E
DELLE
PERDITE
COSTI, RICAVI E
RIMANENZE A
SEZIONI DIVISE
E
CONTRAPPOSTE
EVOLUZIONE SCHEMA DI CONTO ECONOMICO
IV DIRETTIVA CEE
1978
COMMISSIONE
MINISTERIALE
(PER ATTUAZIONE
DISCIPLINA COMUNITARIA)
VOCI DI COSTO
PER NATURA O PER
DESTINAZIONE
SCHEMA
FORMA
CLASSIFICAZIONE
A SEZIONI DIVISE O IN
FORMA A SCALARE
“PER NATURA”
“SCALARE”
OSSERVAZIONI
LA FORMA SCALARE CONSENTE LA MIGLIORE
ESPOSIZIONE DEL CONTENUTO INFORMATIVO DEL C.E.
ANCORCHE’ LA GESTIONE ABBIA CARATTERE UNITARIO
QUESTA FORMA CONSENTE DI SODDISFARE MEGLIO LE
ESIGENZE CONOSCITIVE E DI CONTROLLO DEI SINGOLI
ASPETTI GESTIONALI:
- PROVENTI ED ONERI GESTIONE ORDINARIA
- PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
- PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
- PESO DELL’IMPOSIZIONE TRIBUTARIA SUL
RISULTATO FINALE
OSSERVAZIONI
CONDIVISIBILE E’ ANCHE LA SCELTA RELATIVA ALLA
CLASSIFICAZIONE PER NATURA, PIU’ OMOGENEA CON LA
NORMATIVA PREVIGENTE E DI PER SE’ ADATTA A
MANTENERE SEMPLICE L’ELABORAZIONE
LA SCELTA DI CLASSIFICAZIONE PER DESTINAZIONE
RICHIEDEREBBE IL SUPPORTO DI UN SISTEMA DI
CONTABILITA’ ANALITICA, PER POTER SCINDERE
CORRETTAMENTE, AS ESEMPIO, DEI COSTI COMUNI ALLE
DIVERSE PARTI DEL SISTEMA
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
TOT. A
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
TOT. B
(A-B) DIFF.TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
TOT. C
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’
FINANZIARIE
TOT. D
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI TOT. E
(A - B ± C ± D ± E) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1) RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
2) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN
CORSO DI LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI
3) VARIAZIONI DEI LAVORI IN CORSO SU
ORDINAZIONE
4) INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI
INTERNI
5) ALTRI RICAVI E PROVENTI, CON SEPARATA
INDICAZIONE DEI CONTRIBUTI IN C/O ESERCIZIO
TOTALE (A)
CONTO ECONOMICO
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6) PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E
MERCI
7) PER SERVIZI
8) PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI
9) PER IL PERSONALE
a) SALARI E STIPENDI
b) ONERI SOCIALI
c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
d) TRATTAMENTO DI QUIESCIENZA E SIMILI
e) ALTRI COSTI
CONTO ECONOMICO
B) COSTI DELLA PRODUZIONE …. segue
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
a) AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI
IMMATERIALI
b) AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
c) ALTRE SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI
d) SVALUTAZIONE DEI CREDITI COMPRESI
NELL’ATTIVO CIRCOLANTE E DELLE DISPONIBILITA’
LIQUIDE
11) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME,
SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
CONTO ECONOMICO
B) COSTI DELLA PRODUZIONE …. segue
12) ACCANTONAMENTO PER RISCHI
13) ALTRI ACCANTONAMENTI
14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
TOTALE (B)
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA
PRODUZIONE (A-B)
CONTO ECONOMICO
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI, CON SEPARATA
INDICAZIONE DI QUELLI RELATIVI AD IMPRESE
CONTROLLATE E COLLEGATE
16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
a) DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI,
CON SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI RELATIVI
AD IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E DI
QUELLE CONTROLLANTI
b) DA TITOLI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZAZIONI CHE
NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
c) DA TITOLI ISCRITTI NELL’ATTIVO CIRCOLANTE CHE
NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
CONTO ECONOMICO
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI …. segue
d) PROVENTI DIVERSI DAI PRECEDENTI, CON
SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI DA IMPRESE
CONTROLLATE E COLLEGATE VERSO
CONTROLLANTI
17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI, CON
SEPARATA INDICAZIONE DI QUELLI VERSO
IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE E VERSO
CONTROLLANTI
17-bis) UTILE E PERDITE SUI CAMBI
TOTALE (15 + 16 - 17 +- 17bis)
CONTO ECONOMICO
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
18) RIVALUTAZIONI:
a) DI PARTECIPAZIONI
b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON
COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
c) DI TITOLI ISCRITTI ALL’ATTIVO CIRCOLANTE CHE
NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
19) SVALUTAZIONI:
a) DI PARTECIPAZIONI
b) DI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE CHE NON
COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
c) DI TITOLI ISCRITTI ALL’ATTIVO CIRCOLANTE CHE
NON COSTITUISCONO PARTECIPAZIONI
TOTALE (18 - 19)
CONTO ECONOMICO
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20) PROVENTI, CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE
PLUSVALENZE DA ALIENAZIONI I CUI RICAVI NON
SONO ISCRIVIBILI AL N. 5)
21) ONERI, CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE
MINUSVALENZE DA ALIENAZIONI, I CUI EFFETTI
CONTABILI NON SONO ISCRIVIBILI AL N. 14), E
DELLE IMPOSTE RELATIVE A ESERCIZI
PRECEDENTI
TOTALE (20 - 21)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A - B ± C ± D ± E)
22) IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO,
CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE
23) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
IL C.E. E’ DENOMINATO ANCHE
“ A COSTI E VALORE DELLA PRODUZIONE ”
● CON L’AVVERTENZA CHE PER PRODUZIONE SI INTENDE
QUELLA COMPLESSIVAMENTE REALIZZATA
NELL’ESERCIZIO, INDIPENDENTEMENTE DA QUELLA
VENDUTA
● IL VALORE DELLA PRODUZIONE RAPPRESENTA QUINDI
IL VALORE DEI BENI E SERVIZI REALIZZATI DALLA
IMPRESA, ANCORCHE’ VENDUTI O MENO
NELL’ESERCIZIO
NEL CALCOLO DEL VALORE DELLA PRODUZIONE, LA
VOCE “ VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN
CORSO DI LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI ”
COMPRENDE IL SALDO DERIVANTE DALLA DIFFERENZA
TRA IL VALORE DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI FINALI
ED INIZIALI
SE IL SALDO E’ POSITIVO AUMENTA IL VALORE DELLA
PRODUZIONE, CHE SI RIDUCE IN CASO CONTRARIO
NEL CALCOLO DEI COSTI DELLA PRODUZIONE, LA VOCE
“VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME,
SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E DI MERCI” , ACCOGLIE LA
DIFFERENZA TRA IL VALORE RIMANENZE INIZIALI E
QUELLE FINALI
POICHE’ LE RIMANENZE INIZIALI SONO COMPONENTI
NEGATIVE DI REDDITO (COSTI) E QUELLE FINALI POSITIVE
(RICAVI), SI HA CHE:
● SE LE FINALI SONO > DELLE INIZIALI SI SOTTRAGGONO
AI COSTI DI PRODUZIONE
● SE LE FINALI SONO < DELLE INIZIALI SI SOMMANO AI
COSTI DI PRODUZIONE
NELLO SCHEMA DI C.E. A “COSTI E VALORE DELLA
PRODUZIONE OTTENUTA” OCCORRE DISTINGUERE TRA:
● VALORE DELLA PRODUZIONE VENDUTA
n
La grandezza è pari a:
Σk QVk • PuVqk
1
● VALORE DELLA PRODUZIONE OTTENUTA
n
La grandezza è pari a:
Σk QOk • PuVok
1
NELLO SCHEMA DI C.E. A “COSTI E VALORI DELLA
PRODUZIONE OTTENUTA” OCCORRE DISTINGUERE TRA:
● COSTO DELLA PRODUZIONE VENDUTA (costo del venduto)
n
La grandezza è pari a:
Σk QVk • Cupvk
1
● COSTO DELLA PRODUZIONE OTTENUTA
n
La grandezza è pari a:
Σk QOk • Cupok
1
DALLE PRECEDENTI ESPRESSIONI SI POSSONO
OTTENERE DUE DIVERSE INDICAZIONI ECONOMICHE
A – RICAVI E COSTI DELLA PRODUZIONE VENDUTA
B – VALORI E COSTI DELLA PRODUZIONE OTTENUTA
I DUE UTILI NON SONO UGUALI:
– NEL PRIMO CASO L’ UTILE NON COMPRENDE IL
VALORE DELLE SCORTE
– NEL SECONDO CASO L’UTILE E’ “GONFIATO”
DALL’EFFETTO DI ANTICIPAZIONE DEI PROFITTI
UN ESEMPIO NUMERICO PER MEGLIO
COMPRENDERE LE DIFFERENZE
PRODUZIONE
OTTENUTA
PRODUZIONE
VENDUTA
VALORE
100 x 23 = 2.300
50 x 23 = 1.150
COSTO
100 x 13 = 1.300
50 x 13 = 650
1.000
500
DIFFERENZA
OVE: PREZZO UNITARIO VENDITA 23
COSTO UNITARIO PRODUZIONE 13
INCREMENTO SCORTE 50
MISURA AZIENDALMENTE
CORRETTA
SCHEMA PER IL CALCOLO DEL COSTO DELLA
PRODUZIONE OTTENUTA E DEL COSTO DELLA
PRODUZIONE VENDUTA
RIMANENZE INIZIALI DI MATERIE PRIME
+ ACQUISTI DI MATERIE PRIME
- RIMANENZE FINALI DI MATERIE PRIME
= CONSUMO DI MATERIE PRIME
+ COSTI DI PERSONALE
+ ENERGIA
+ AFFITTI
+ AMMORTAMENTI
+ ALTRI COSTI
+ RIMANENZE INIZIALI DI SEMILAVORATI
- RIMANENZE FINALI DI SEMILAVORATI
= COSTO DELLA PRODUZIONE OTTENUTA
+ RIMANENZE INIZIALI DI PRODOTTI FINITI
- RIMANENZE FINALI DI PRODOTTI FINITI
= COSTO DELLA PRODUZIONE VENDUTA
(O COSTO DEL VENDUTO)
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