Corso di ragioneria generale ed applicata Prof. Paolo Congiu A. A. 2011 - 2012 1 LE RIMANENZE NEL NUOVO BILANCIO D’ESERCIZIO STATO PATRIMONIALE c) ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3) lavori in corso su ordinazione 4) prodotti finiti e merci 5) acconti 2 NOTA INTEGRATIVA 1) criteri di valutazione 4) - variazioni nella consistenza - segnalazione eventuale “riserva LIFO” o “riserva FIFO” CONTO ECONOMICO A)Valore della produzione ………. 2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti. 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione. ……….. B) Costo della produzione ……… 11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci. ………. 3 PRINCIPIO CONTABILE N° 13 Acquisizione Costi passati Produzione Produzione ricavi di vendita Costi da sostenere Commercializzazione 4 Distinta esposizione in bilancio: merci – prodotti; semilavorati – p.c.l.; materie; altri beni; Valutazione al minore tra costo storico e valore di mercato. 5 COSTO STORICO Complesso dei costi sostenuti per ottenere la proprietà delle rimanenze di magazzino nel loro attuale sito e condizione. Materie Merci Semilavorati costo di acquisto + oneri accessori diretti* *Trasporti, dazi, assicurazioni, ecc. (-) sconti commerciali NO oneri finanziari. 6 *Si considera la quota ragionevolmente imputabile al prodotto fino al momento in cui il bene può essere utilizzato. Metodo di determinazione dei costi (flussi) specifca individuazione; costo medio ponderato; L.I.F.O.; F.I.F.O. 7 PRODOTTI FINITI - P.C.L.: costo di fabbricazione costo materie; costo mano d’opera diretta (MOD); costi diretti industriali; quota costi generali industriali*. *(stipendi mano d’opera indiretta, amm.ti cespiti produzione, manutenzioni e riparazione impianti, materiali di consumo, altri). 8 Tali costi devono essere: - relativi ai prodotti in oggetto; - riferiti alla capacità produttiva normale. NO costi straordinari. ESCLUSI anche: - costi di vendita; - costi di R & S; - costi generali di amm.ne; - oneri finanziari non specifici. 9 SPESE GENERALI DI PRODUZIONE: Vengono caricate con % prefissate su volume di spese relative a livello normale produzione, in modo da caricare a spese di periodo (cioè a C/E) la capacità non utilizzata rispetto a quella normale. ore MOD; costo MOD; Parametri utilizzabili ore macchina; costo primo; ecc. 10 esempio: totale spese generali da ripartire parametro: ore di lavoro ore di lavoro effettuate nell’anno ore di lavoro normale nell’anno tempo impiegato per ogni prodotto = 36.000 = 1.500 = 1.800 = 1,40 quota spese generali da attribuire ad ogni unità di prodotto: 36.000 x 1,40 = 28 1.800 11 N.B. Se si dividesse: 36.000 x 1,4 = 33,6 1.500 Avremmo un maggior valore di rimanenze finali: + costi rinviati al futuro ma derivanti da minore utilizzo dell’impianto; non conforme a prudenza; rinvierebbe al futuro un componente negativo di reddito di esclusiva competenza dell’esercizio. 12 COSTO DI FABBRICAZIONE commessa Può essere determinato per processo produttivo COMMESSA: imputazione specifica al prodotto. PROCESSO: costo unitario medio costi di produzione periodo quantità prodotta 13 pre-calcolato (coefficienti tecnici); Costo standard rendimento obbiettivo; deve approssimarsi ai dati consuntivi. N.B. Nel determinare i costi di fabbricazione il flusso convenzionale (LIFO, FIFO, CMP) si applica all’intero ciclo produttivo. 14 Le rimanenze della merce Beta vengono valutate secondo il criterio LIFO continuo sulla base dei seguenti dati: 1/1 Febbraio Marzo Maggio Giugno Settembre Dicembre Rimanenze Acquisto Vendita Acquisto Vendita Acquisto Vendita Unità unità unità unità unità unità unità 1.500 2.050 2.200 1.950 1.200 1.620 400 € 20,00 € 18,10 € 19,70 € 18,50 15 Quantità 1/1 Rimanenze Febbraio Acquisto Costo unitario Totale 1.500 € 20,00 30.0000,00 + 2.050 € 18,10 37.105,00 67.105,00 Marzo Vendita - 2.050 € 18,10 37.105,00 - € 20,00 3.000,00 150 27.000,00 Maggio Acquisto + 1.950 € 19,70 38.415,00 65.415,00 Giugno Vendita - 1.200 € 19,70 23.640,00 41.775,00 Settembre Acquisto + 1.620 € 18,50 29.970,00 71.745,00 Dicembre Vendita - 400 3.320 € 18,50 7.400,00 64.345,00 16 VALORE DI MERCATO Prodotti Merci Valore di netto realizzo P.C.L. Valore di netto realizzo Materie Semilavorati Costo di sostituzione = - = Ricavo vendita Spese realizzo Oneri di completamento Costo normale di riacquisto o riproduzione* 17 N.B. Riferimento valore presunto netto realizzo prodotti (scorte normali). * Se ad es. costo storico costo riacquisto = 100 = 90 Ma il prezzo di vendita del P.F. (ad es. 170) consente il recupero del costo d’acquisto, si può valutare a 100. 18 Influiscono sulle condizioni di realizzo: Situazione mercato Listini prezzi Ordini Qualità beni Conservabilità Stagionalità Politiche aziendali funzionali Scorte speculative ordinaria Commercializz. smobilizzo 19 VALUTAZIONE RIMANENZE TITOLI E ATTIVITÁ FINANZIARIE NON IMMOBILIZZATE Si valutano al minore tra costo e valore desunto dall’andamento del Mercato. N.B. costo di produzione: non può includere i costi di distribuzione (normalmente ancora da sostenere). Riferimento al valore di mercato: valido per le rimanenze di prodotti finiti, merci, titoli, attività finanziarie; per materie prime e p.c.l. occorre fare riferimento ai principi contabili. Non è richiesto che la perdita di valore, ai fini della svalutazione, sia duratura. 20 METODI DI VALUTAZIONE DEI BENI FUNGIBILI DELL’ATTIVO CIRCOLANTE Il costo può essere calcolato con Media ponderata; L.I.F.O.; F.I.F.O. Se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti a fine esercizio, la differenza va indicata, per categorie di beni, nella nota integrativa. 21 In tal modo si evidenziano le “riserve LIFO o FIFO” (chiarezza). Non è escluso il criterio del costo specifico. Non sono vietate varianti ai metodi sopra elencati (ad es. LIFO a scatti annuali). N.B.: Principi IFRS no LIFO 22 NORMATIVA FISCALE (art. 92 TUIR) Variazione rimanenze reddito costo specifico R.F. valutabili a LIFO a scatti annuali (valore minimo) N.B. Se le imprese valutano le R.F. con FIFO o C.M.P., tali valutazioni sono accettate fiscalmente. 23 Se in un esercizio si ha che: valore unitario dei beni al costo valore normale ultimo mese Il valore minimo dell’intera giacenza è dato dal “valore normale”, indipendentemente dal periodo di formazione. P.C.L. e Commesse a breve Si valutano in base alle spese sostenute nell’esercizio. (eventuali problemi con codice civile). 24