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[ PRIMO PIANO ]
Terra e Vita
n. 5/2013
2 febbraio 2013
[ 2014­2020 ] Pagamenti diretti: i titoli subiranno solo un taglio del 30%. Aiuti accoppiati al 15%
Controriforma Pac, meno greening
e ritorno agli aiuti accoppiati
[ DI ANGELO FRASCARELLI ]
Greening
più morbido
e flessibilità
tra i pilastri.
Nuovo meccanismo
per la convergenza
più favorevole
all’Italia
I
l percorso legislativo che
porterà alla nuova Pac
2014­2020 è entrato nel vi­
vo con la votazione del 23­24
gennaio 2013 in Commissione
Agricoltura del Parlamento
europeo (Pe), presieduta da
Paolo De Castro.
Le novità introdotte dalla
Commissione Agricoltura (Co­
magri) sono tantissime e, in alcu­
ni casi, modificano radicalmente
la proposta di Ciolos, special­
mente in alcuni punti: pagamen­
ti diretti, greening, agricoltore at­
tivo, misure di mercato.
La votazione della Coma­
griè molto importante, ma non
è la parola definitiva sulla Pac
2014­2020; occorre ancora at­
tendere le decisioni sul budget,
previste per il 7­8 febbraio 2013,
il voto in sessione plenaria del
PE e il pronunciamento del
Consiglio dei ministri agricoli.
Vediamo ora le principali
indicazioni della Commissio­
ne Agricoltura.
Tra le proposte di modifica
più significative, si segnalano
le seguenti: convergenza, fles­
sibilità tra i pilastri, greening,
agricoltore attivo, pagamenti
accoppiati.
[ CONVERGENZA ESTERNA
La proposta della Commissio­
ne prevedeva un meccanismo
di convergenza tra gli Stati
membri per avvicinare i paga­
menti medi per ettaro. L’Italia
è fortemente penalizzata dal
meccanismo di convergenza,
con una diminuzione del mas­
simale nazionale del 6%.
La Comagri fissa un nuovo
criterio di ripartizione delle ri­
sorse tra gli Stati membri, in
base al quale nessuno Stato
membro può percepire meno
del 65% della media.
Il nuovo meccanismo com­
porterebbe per l’Italia un picco­
lo recupero degli effetti negati­
vi della convergenza esterna.
[ PAGAMENTI DIRETTI,
IL VALORE DEI TITOLI
Convergenza e regionalizzazione: la Comagri presta mag­
giore attenzione a quelle aree o
settori dove una riduzione de­
gli aiuti troppo repentina po­
trebbe impattare negativa­
mente sui redditi dei produt­
tori agricoli.
La convergenza avverrà in
modo meno rapido, partendo
nel 2014 da un valore unitario
dei titoli non inferiore al 10%
del massimale nazionale, anzi­
ché al 40% come proposto dal­
la Commissione.
Inoltre, sono previste due
possibilità, a discrezione degli
Stati membri:
– di adottare misure affin­
ché i titoli nel 2019 non siano
inferiori di oltre il 30% rispetto
a quelli attivati nel 2014;
– che il valore dei titoli nel
2019 si discosti all’interno di
uno SM fino al 20% rispetto al
valore unitario medio.
In altre parole, lo Stato
membro può avvicinare il va­
lore dei titoli, senza raggiun­
gere il livello uniforme nel
2019. Ad esempio, un agricol­
tore che, nel 2012, ha titoli di
[ PRIMO PIANO ]
n. 5/2013
2 febbraio 2013
2.000 euro/ha potrebbe subire
una riduzione del 30%, quindi
a 1.400 euro/ha nel 2019. Una
soluzione ben diversa dall’ob­
bligo di scendere a livello uni­
forme, che per l’Italia è di circa
300 euro/ha.
Se questa proposta venisse
approvata, lo Stato membro
avrà una grande autonomia
nelle decisioni sulla conver­
genza e regionalizzazione.
Flessibilità tra pilastri: en­
tro il 1° agosto 2013 gli Stati
membri potranno decidere di
spostare sul II pilastro fino al
15% (contro il 10% proposto
dalla Commissione) del pro­
prio massimale nazionale, cui
possono aggiungersi i fondi
non spesi per il greening.
Piccoli agricoltori: l’impor­
to massimo dell’aiuto per i
piccoli agricoltori sarà pari a
1.500 € annui.
Pagamento integrativo per
i primi ettari: gli SM possono
decidere di utilizzare una par­
te loro massimali nazionali per
concedere agli agricoltori un
pagamento annuo integrativo
per i primi ettari al fine di tene­
re maggiormente conto della
diversità delle aziende agrico­
le in termini di dimensioni
economiche, scelta di produ­
zione e occupazione.
[ IL PERCORSO
Il trilogo
a fine marzo
Giovani agricoltori: i paga­
menti diretti per i giovani agri­
coltori sono un regime obbli­
gatorio per un importo totale
pari al 2% della dotazione na­
zionale. Le eventuali risorse
non spese possono essere tra­
sferite alla riserva nazionale
con priorità per giovani agri­
coltori e nuovi entranti.
[ GREENING
La diversificazione delle colture a seminativo sarà più
morbida, e prevede:
– almeno due colture per le
aziende la cui superficie è
compresa tra 10 e 30 ha, nessu­
na delle quali copra più del­
l’80% della superficie a semi­
nativo;
– per le aziende oltre i 30
ha, le colture saranno tre con la
coltura principale che copre fi­
no al 75% della superficie e la
minore almeno il 5%.
Quindi fino a 10 ettari a se­
minativo, l’agricoltore non ha
obblighi di diversificazione.
Sono considerate greening
“per definizione” le superfici
ad agricoltura biologica, che
beneficiano di pagamenti
agro­climatico­ambientali e
che ricadono in zone facenti
parte della rete Natura 2000.
Sono esonerate dal greening le
I
aziende con superficie investi­
ta per oltre il 75% da colture
sommerse per una parte signi­
ficativa dell’anno (es. riso) e la
cui restante superficie azien­
dale ammissibile non supera i
50 ha. Possono essere esonera­
te dal greening anche le azien­
de certificate da sistemi nazio­
nali o regionali.
Le aree di interesse ecologico sono obbligatorie solo per
le aziende superiori a 10 ha e la
percentuale è del 3% degli et­
tari ammissibili (contro il 7%
della proposta della Commis­
sione) con esclusione delle col­
ture permanenti, oltre che dei
prati e pascoli permanenti. Dal
1° gennaio 2016 tale percen­
tuale aumenterà al 5%.
Le aziende di dimensione
inferiore ai 10 ettari sono eso­
nerate dall’obbligo delle aree
di interesse ecologico.
[ AGRICOLTORE ATTIVO
Gli Stati membri avranno una
maggiore flessibilità nell’indi­
viduazione del concetto di
“agricoltore attivo” ovvero i
soggetti cui spettano i paga­
menti diretti.
Sono comunque esclusi dai
pagamenti diretti, una lista
“nera” di soggetti quali: azien­
de di trasporto, aeroporti, so­
l processo decisionale in Parlamento
europeo era iniziato il 18­19 giugno
2012, quando i tre relatori della Commis­
sione Agricoltura avevano presentato i
loro progetti di relazione sul futuro della
Pac 2014­2020.
Dopo la presentazione delle relazioni, a luglio 2012, i parla­
mentari europei hanno presentato gli emendamenti che sono
giunti in numero elevatissimo, circa 8.000. La commissione
Agricoltura ha esaminato e accorpato gli emendamenti per poi
arrivare al pronunciamento definitivo nella votazione del 23­24
gennaio 2013.
I progetti di relazione del PE sono stati elaborati ed esaminati
dai tre relatori ufficialmente incaricati:
– Luis Manuel Capoulas Santos (pagamenti diretti e svilup­
po rurale);
Terra e Vita
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cietà immobiliari, campeggi,
aziende ferroviarie, ecc.
[ SOSTEGNO ACCOPPIATO
Il sostegno potrà essere con­
cesso a tutti i prodotti agricoli
per un ammontare di risorse
pari al 15% del massimale na­
zionale per gli aiuti diretti (la
proposta della Commissione
prevedeva solo alcuni prodotti
beneficiari del sostegno per un
ammontare di risorse pari al
5% con possibilità del 10%).
In via prioritaria saranno
privilegiate le produzioni che
già hanno beneficiato del so­
stegno accoppiato nel periodo
2010­2013.
Il pronunciamento della
Comagri apre le porte a un
maggiore accoppiamento del
sostegno, a vantaggio di tutti i
settori agricoli, nessuno esclu­
so, ad esempio anche a favore
del tabacco, che nella Pac
2010­2013 gode dell’aiuto ac­
coppiato dell’Articolo 68.
[ CAPPING
La Comagri ha stabilito che il
tetto massimo degli aiuti diret­
ti per azienda dovrà essere di
300.000 euro. Inoltre, è intro­
dotto un taglio del 20% per gli
aiuti compresi tra 150.000 e
200.000; del 40% tra 200.000 e
– Michel Dantin (Ocm unica);
– Giovanni La Via (finanziamento, gestione e monitoraggio
della Pac).
A marzo 2013, la votazione sulla nuova Pac si sposterà alla
sessione plenaria del Parlamento europeo.
Nel frattempo prosegue a ritmi serrati la discussione anche in
seno al Consiglio agricolo, che dovrebbe concludersi anch’essa a
marzo 2013.
A fine marzo, dovrebbe iniziare il trilogo, riunioni tra Consi­
glio, Parlamento europeo e Commissione per giungere alla ste­
sura definitiva dei regolamenti a giugno 2013.
La Comagri, con ampia maggioranza, ha approvato la com­
posizione della delegazione deputata al trilogo che sarà compo­
sta dal presidente Paolo De Castro e dai tre relatori al PE
(Capoulas Santos, Dantin, La Via), in base alle specifiche compe­
tenze.
n
[ PRIMO PIANO ]
10 Terra e Vita
250.000; del 70% sopra i
250.000. si introduce un’ecce­
zione per le imprese cooperati­
ve che saranno escluse dal ta­
glio degli aiuti.
[ OCM UNICA
Il frumento duro è stato inse­
rito tra i prodotti ammissibili
all’intervento pubblico. Per
l’ammasso privato, sono state
ampliate le condizioni di con­
cessione dell’aiuto.
Il programma Frutta nelle
scuole viene allargato alla ver­
dura.
Sono state introdotte misu­
re per contenere l’aumento
della produzione di latte dopo
la fine del sistema delle quote.
Olio di oliva e olive da tavola: per l’aiuto in questo set­
tore, si va verso il “modello
ortofrutticolo”, quindi i pro­
grammi triennali saranno ge­
stiti dalle Op e dall’interpro­
fessione.
Ortofrutta: rafforzamento
del ruolo delle associazioni di
organizzazioni di produttori
(Aop) che possono gestire fon­
di di esercizio, attuare e pre­
sentare programmi operativi.
Per le Aop, inoltre, s’introduce
la possibilità di portare l’aiuto
finanziario fino al 5% del valo­
re produzione commercializ­
zata.
Vino: tra le misure previste
dai programmi di sostegno
nel settore vitivinicolo s’inse­
risce la ricerca e sviluppo. La
misura della promozione vie­
ne estesa anche al mercato in­
terno.
[ QUOTE DI PRODUZIONE
Zucchero: conferma e aggior­
namento del regime delle quo­
te produttive fino alla campa­
gna 2019­2020.
È stato prorogato il sistema
dei diritti di impianto dei vigneti fino alla campagna 2029­
2030, mentre nella normativa
attuale scadevano al 2015.
n. 5/2013
2 febbraio 2013
[ LE NOVITÀ DELLA VOTAZIONE DELLA COMAGRI
PUNTI
MODIFICHE DELLA COMAGRI
CONVERGENZA
ESTERNA
Nessuno Stato membro può percepire meno del 65% della media comunitaria.
TITOLI
Gli Stati membri possono prevedere che: i titoli nel 2019 non siano inferiori di
oltre il 30% rispetto a quelli attivati nel 2014.
GREENING
Diversificazione:
– obbligatoria per le aziende con più di 10 ettari a seminativo;
– due colture per le aziende la cui superficie è compresa tra 10 e 30 ha;
– per le aziende oltre i 30 ha, le colture saranno tre con la coltura principale
che copre fino al 75% della superficie e la minore almeno il 5%.
Aree di interesse ecologico:
– obbligatoria per le aziende con più di 10 ettari di SAU;
– 3% degli ettari ammissibili fino al 2015; 5% dal 2016.
FLESSIBILITÀ
TRA PILASTRI
Gli Stati membri potranno decidere di spostare sul II° pilastro fino al 15%.
PICCOLI AGRICOLTORI
L’importo massimo dell’aiuto per i piccoli agricoltori sarà pari a 1.500 € annui.
SOSTEGNO
ACCOPPIATO
Fino al 15% del massimale nazionale dei pagamenti diretti.
AGRICOLTORE ATTIVO
La definizione di “agricoltore attivo” è lasciata agli Stati membri.
CAPPING
–
–
–
–
QUOTE LATTE
Fine delle quote latte al 31 marzo 2015.
QUOTE ZUCCHERO
Prorogate fino alla campagna 2019­2020.
DIRITTI DI IMPIANTO
DEI VIGNETI
Prorogati fino alla campagna 2029­2030.
FRUMENTO DURO
Ammissibile all’ammasso pubblico.
taglio del 20% per gli aiuti compresi tra 150.000 e 200.000 euro;
taglio del 40% tra 200.000 e 250.000 euro;
taglio del 70% sopra 250.000 euro;
tetto degli aiuti a 300.000 euro.
PROGRAMMA “FRUTTA Ampliato alla verdura.
NELLE SCUOLE”
OP e AOP
Rafforzamento del ruolo.
VINO
Nei programmi di sostegno sono inserite due nuove misure: ricerca e sviluppo
e promozione sul mercato interno.
Latte: le quote latte termi­
nano il 31 marzo 2015. Vengo­
no confermate le regole con­
trattuali approvate nel “pac­
chetto latte”, inclusa la
programmazione produttiva.
Si introduce per il dopo 2015,
la possibilità per la Commis­
sione di concedere un aiuto ai
produttori di latte che riduca­
no volontariamente la loro
produzione di almeno il 5% ri­
spetto allo stesso periodo del­
l’anno precedente.
[ IL SIGNIFICATO POLITICO
La Comagri ha approvato una
serie di emendamenti che con­
fermano l’impalcatura della
proposta Ciolos, ma conte­
stualmente rivoluzionano al­
cuni punti cardine.
La Pac che scaturisce dalla
Comagri ammorbidisce il
greening in modo rilevante,
quindi una Pac meno verde o
meno vincolata a obiettivi
ambientali. Contestualmente
viene dato maggiore risalto
agli obiettivi produttivi del­
l’agricoltura, con l’aumento
del sostegno accoppiato e la
riduzione della percentuale di
aree ecologiche.
Un’altra novità è il “passo
indietro” sulla regionalizza­
zione e convergenza interna;
la possibilità per gli Stati
membri di mantenere le diffe­
renze nel valore dei titoli an­
che nel 2020, segna un passo
verso un sostegno più finaliz­
zato al reddito che ai “beni
pubblici”. Su questo punto la
proposta della Comagri rap­
presenta una delusione per gli
agricoltori che attualmente
non ricevono i pagamenti di­
retti o possiedono titoli di va­
lore basso.
In sintesi, una Pac meno
ecologista, più attenta alla pro­
duzione e al reddito degli agri­
coltori storici.
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Controriforma Pac, meno greening e ritorno agli aiuti