Lezione di
Giacomo Degli Antoni, 20-3-’13
concorrenza perfetta
vs.
monopolio
(Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff)
Piano della lezione
• Caratteristiche principali della concorrenza perfetta
• Caratteristiche principali del monopolio
• Concorrenza perfetta vs. monopolio:
1) Prezzi, costi e quantità
2) L’efficienza in economia: concetto e misurazione
a) surplus del consumatore e surplus del produttore;
b) massimizzazione del surplus e perdita secca (può
il monopolio essere efficiente? – efficienza ed
equità)
Concorrenza perfetta
• Principali caratteristiche:
1. Sul mercato è presente una moltitudine di venditori e
compratori che non influiscono individualmente sui
prezzi
2. I beni contrattati sul mercato sono perfetti sostituti
3. Assenza di costi di transazione (acquirenti e venditori
non devono sostenere costi o tasse per far parte del
mercato)
4. Compratori e venditori perfettamente informati
(comprese le informazioni su prezzo e qualità)
5. Non esistono esternalità
Il prezzo è un dato di fatto
• In un mercato perfettamente concorrenziale,
il prezzo è preso dai singoli venditori e
compratori come un dato di fatto
• se il prezzo viene aumentato da un venditore,
tutti i compratori si spostano da altri venditori
Il Ricavo in concorrenza perfetta
• Il ricavo totale è dato da:
PxQ
• Quello che conta sottolineare è che in
concorrenza perfetta, all’aumentare della
quantità prodotta da ciascun singolo
venditore non cambia il prezzo che si può
imporre (il prezzo è fissato dall’interazione di
tutti i venditori e tutti i compratori senza che
alcuno variando la quantità sia in grado di
incidere sul prezzo)
La curva di domanda di un’impresa
perfettamente concorrenziale
Domanda e offerta di mercato
P
Domanda della singola impresa
P
P1
P1
Q
Q
•La curva di domanda della singola impresa è una retta orizzontale tracciata in
corrispondenza del livello del prezzo di mercato.
• Poiché il prezzo non cambia al variare della quantità
venduta dalla singola impresa (perché nessuna
impresa singolarmente è in grado di influenzare il
prezzo con la quantità immessa sul mercato), in
concorrenza perfetta :
• Il ricavo totale è proporzionale alla quantità prodotta
e venduta (se Q raddoppia il ricavo totale raddoppia)
Ricavo medio e ricavo marginale
• il ricavo medio (dato dal ricavo totale diviso per la
quantità venduta) sarà uguale al prezzo:
• PxQ/Q = P
Inoltre, in concorrenza perfetta,
• Anche il ricavo marginale è uguale al prezzo, in
quanto al variare della quantità immessa da ciascun
singolo venditore sul mercato il prezzo di vendita
non cambia.
• Quindi il PREZZO stabilito dal mercato ritorna come
una costante nei ricavi dell’impresa
Massimizzazione del profitto
• Un’impresa produrrà una quantità di beni tale
che a quel livello:
• Il ricavo marginale (il ricavo ottenuto
vendendo l’ultima unità di bene) uguagli il
costo marginale (costo affrontato nel
produrre l’ultima unità)
Il costo marginale
• Data la produttività marginale decrescente, il
costo marginale aumenta all’aumentare della
quantità prodotta.
• Quindi aumentando la produzione, le unità via
via prodotte costano al margine di più
Il ricavo marginale
in concorrenza perfetta
• Come abbiamo visto in precedenza, il ricavo
marginale in concorrenza perfetta è uguale al
prezzo.
• Di conseguenza, in concorrenza perfetta, il
livello prodotto da ogni produttore sarà quello
in cui il costo marginale uguaglia il prezzo!!!
La concorrenza – Capitolo 3
La curva di offerta dell’impresa in
concorrenza perfetta
• A ogni dato livello di prezzo, le imprese in
concorrenza perfetta desiderano quindi
produrre esattamente la quantità tale per cui
il loro costo marginale uguaglia il prezzo.
• Di conseguenza, la relazione prezzo quantità
che determina l’ammontare che l’impresa
desidera immettere sul mercato in
concorrenza perfetta è colta dalla curva di
costo marginale (attenzione ai casi di uscita
dal mercato)
La curva di costo marginale determina la quantità offerta
• Quindi il livello di equilibrio del prezzo in un
mercato perfettamente concorrenziale si
forma dall’intersezione fra domanda e offerta
aggregata e ogni singola impresa prende quel
prezzo come dato
• La scelta dell’impresa in concorrenza è quindi
quella di definire la quantità ottima (che
massimizza il profitto) dato quel prezzo
• Cosa accade nel breve e nel lungo periodo alle
imprese e ai loro profitti quando vi sono
spostamenti della curva di domanda?
N. G. Mankiw, PRINCIPI DI ECONOMIA 4/E,
Zanichelli editore S.p.A. Copyright
© 2007
BREVE PERIODO
LUNGO PERIODO
La concorrenza – Capitolo 3
• Attenzione: stiamo ipotizzando imprese che
producono con gli stessi costi,
il mercato sarà in equilibrio quando P=CMeT il che
significa che il prezzo nel lungo periodo non può essere
diverso da CMeT
MONOPOLIO
• Un’impresa possiede il monopolio di un
mercato se è l’unica fornitrice di un prodotto
per il quale non esistono sostituti stretti
Cosa è e come nasce un monopolio
• Un’impresa è un monopolista quando è
l’unico venditore di un bene per il quale non
esistono buoni sostituti.
• I monopoli si instaurano in genere a causa di
barriere all’entrata che impediscono ad altre
imprese di entrare in competizione con il
monopolista
Barriere all’entrata
• Le barriere all’entrata vengono generate
principalmente da tre ordini di cause:
1.una risorsa chiave è detenuta da un’unica
impresa
2.Lo Stato concede a un’unica impresa il diritto
esclusivo di produrre un bene
3.La struttura dei costi di produzione rende la
singola impresa più efficiente di una
molteplicità di produttori
La curva di domanda del monopolista
• L’analisi della curva di domanda per il monopolista
è molto importante.
• E’ la curva di domanda che dice al monopolista le
diverse combinazioni di quantità e prezzo che può
pensare di vendere
• Mentre in concorrenza perfetta il prezzo non
variava e se aumentava la quantità prodotta
dalla singola impresa semplicemente l’impresa
immetteva sul mercato più quantità ma
praticando sempre il prezzo stabilito dal
mercato,
in monopolio, per vendere una maggiore
quantità il monopolista deve ridurre il prezzo
• Come il monopolista può massimizzare i suoi
profitti?
• Vediamo innanzitutto cosa accade ai ricavi
quando variano prezzo e quantità prodotte e
vendute
• Una variazione della quantità venduta ha un
duplice effetto sul ricavo totale del
monopolista :
1.Effetto produzione: aumenta la quantità
venduta quindi Q è maggiore e questo tende a
far aumentare il ricavo totale
2.Effetto prezzo: diminuisce il prezzo di tutte le
quantità vendute, e questo tende a far
diminuire il ricavo totale
Monopoli, monopsoni e imprese dominanti – Capitolo 4
Monopoli, monopsoni e imprese dominanti – Capitolo 4
Monopolio e concorrenza
Costo marginale e prezzo
• In concorrenza le imprese producono una
quantità tale per cui il prezzo è uguale al costo
marginale
• In monopolio questo non accade: il prezzo è
superiore al costo marginale
Ricavo medio, marginale e prezzo
• Il ricavo medio sia in monopolio sia in
concorrenza è uguale al prezzo del bene
• Il ricavo marginale, in monopolio, è però sempre
inferiore al prezzo (questo dipende dal fatto che,
per poter vendere una quantità superiore del
bene, il monopolista deve vendere a un prezzo
più basso tutte le unità che vende)
• Concorrenza perfetta
• In equilibrio: CM=RM=P
• Monopolio
• P>RM e del CM
• La quantità prodotta è maggiore in
concorrenza
Concorrenza, monopolio e benessere
• Il concetto di surplus
• Surplus del consumatore: differenza fra il
prezzo che il consumatore è disposto a pagare
e il prezzo effettivamente pagato
• Surplus del produttore: differenza tra il prezzo
pagato al venditore e il costo da lui sostenuto
La concorrenza – Capitolo 3
Concorrenza, monopolio e benessere
• Poiché il prezzo è più alto che non in
concorrenza, evidentemente il monopolio non
è desiderabile da parte dei consumatori
• Tuttavia è desiderabile da parte dell’impresa
• Che dire a livello aggregato?
Il surplus totale è più alto o più basso che in
concorrenza?
• Praticando un prezzo superiore al costo
marginale il monopolista impedisce la
realizzazione di alcuni scambi che sarebbero
vantaggiosi da un punto di vista sociale perché
si tratta di consumatori che sarebbero disposti
a pagare più del costo marginale (e quindi
sarebbe conveniente sia per il monopolista sia
per il compratore) ma non un prezzo pari al
prezzo di monopolio… (diverso sarebbe se il
monopolista potesse discriminare)
Considerazione in ottica di
“pura teoria economica standard”
• Dal punto di vista dell’efficienza (come definita), il
problema del monopolio non riguarda il fatto che
una parte del surplus del consumatore viene
spostato nelle mani del monopolista. Il vero
problema (la perdita di efficienza) deriva dal fatto
che per allargare la sua quota di profitto il
monopolista pratica un prezzo più elevato del costo
marginale
Quali contromisure per evitare la
perdita secca connessa al monopolio?
• Lo Stato può mettere in atto 3 contromisure:
1.Stimolare la concorrenza ad esempio
attraverso le norme antitrust
2.Regolamentare il comportamento delle
imprese monopolistiche
3.Trasformare alcuni monopoli privati in
imprese pubbliche
Discriminazione di prezzo
• Pratica economica di vendere lo stesso bene a
prezzi diversi a consumatori diversi
• È una strategia razionale per max il profitto
• È possibile solo se si possono suddividere i
consumatori sulla base della loro disponibilità
a pagare (e non è possibile l’arbitraggio)
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Concorrenza vs Monopolio - Dipartimento di Economia