Cognome e Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Matricola . . . . . . . . . . . CdS . . . . . . . . . . . CALCOLO DELLE PROBABILITA’ - 10 Giugno 2015 CdL in STAD, SIGAD Compito intero Seconda prova in itinere: esercizi 4,5,6. Motivare dettagliatamente le risposte su fogli allegati e scrivere le risposte negli appositi spazi. Tempo: 2h 45’ (prova in itinere 1h 30’). Non è consentito l’utilizzo di libri o appunti. Ogni esercizio risolto correttamente vale 6 punti (12 punti per la prova in itinere). Punteggio massimo 30. 1. 2. 3. 4. La durata X di un dispositivo ha la seguente densità 2 kxe−x , x > 0 f (x) = 0, x ≤ 0. Calcolare: (i) la costante k; (ii) P (X > 5|X > 2); (iii) la funzione di rischio h(x). k= ; P (X > 5|X > 2) = ; h(x) = . 5. Un sistema Σ è costituito da due dispositivi in parallelo D1 e D2 , che entrano in funzione contemporaneamente. Siano X e Y i tempi aleatori (in giorni) di durata dei due dispositivi con densità congiunta pari a f (x, y) = 6e−2x−3y per x > 0, y > 0 e con f (x, y) = 0 altrove. Calcolare la funzione di sopravvivenza SZ (z) del tempo di durata Z del sistema Σ. Calcolare la probabilità α che il dispositivo D1 si guasti prima del dispositivo D2 . Infine, calcolare la funzione caratteristica del numero aleatorio X + Y . SZ (z) = α= ψX+Y (t) = 6. Sia D il triangolo di vertici i punti (1, 0), (0, 1), (1, 1). La densità congiunta di un vettore aleatorio continuo (X, Y ) è f (x, y) = a(x + y), per (x, y) ∈ D e con f (x, y) = 0, altrove. Calcolare la costante a, la densità marginale fX (x) e P (X ≤ Y ). a= ; P (X ≤ Y ) = ; fX (x) = Soluzione Provvisoria. 1. 2. 3. 1 ; ˆ 4. Osservando che +∞ 0 kx k 2 dx = x 2 e ´ +∞ si ha k = 2. Inoltre, osserviamo che per x > 0 si ha S(x) = P (X > x) = x Quindi si ha −25 = PP (X>5) = ee−4 = e−21 P (X > 5|X > 2) = P (X>5,X>2) P (X>2) (X>2) 2t et2 2 dt = e−x . Infine, per x > 0 si ha S(x) h(x) = = f (x) 2x ex2 1 ex2 = 2x . Cioè la funzione di rischio è sempre crescente , e quindi siamo in presenza di un fenomeno di invecchiamento o di usura positiva. 5. Si può facilmente verificare che i numeri aleatori X, Y sono stocasticamente indipendenti con distribuzione esponenziale rispettivamente di parametri λ1 = 3, λ2 = 2. Infatti, calcoliamo la densità fX (x) di X. Per x ≤ 0 si ha ˆ +∞ ˆ +∞ f (x, y)dy = 0dy = 0 , fX (x) = −∞ mentre per x > 0 si ha ˆ +∞ ˆ fX (x) = f (x, y)dy = −∞ −∞ +∞ −2x−3y 6e −2x dy = 6e 0 Calcoliamo la densità fY (y) di Y . Per y ≤ 0 si ha ˆ +∞ ˆ fY (y) = f (x, y)dx = −∞ mentre per y > 0 si ha ˆ ˆ +∞ f (x, y)dx = fY (y) = −∞ e−3y − 3 +∞ = 2e−2x . 0 +∞ 0dx = 0, −∞ +∞ −2x−3y 6e −3y dx = 6e 0 e−2x − 2 +∞ = 3e−3y . 0 Osservando che fX (x)fY (y) = f (x, y) per ogni (x, y) ∈ R2 si ha che i numeri aleatori X, Y sono stocasticamente indipendenti. Calcoliamo la funzione di sopravvivenza SX (x) = P (X > x) = 1 − FX (x) di X. Si ha 1, x ≤ 0 SX (x) = −2x e ,x > 0. Per quanto riguarda Y si ha SY (x) = 1, y ≤ 0 e−3y , y > 0. Osserviamo che Z = max{X, Y } è il tempo aleatorio di durata del sistema S. Ricordando che X, Y sono stocasticamente indipendenti, per z > 0, la funzione di sopravvivenza di Z è data da SZ (z) = P (Z > z) = P (max{X, Y } > z) = P (X > z ∨ Y > z) = = P (X > z) + P (Y > z) − P (X > z)P (Y > z) = e−2z + e−3z − e−5z , 2 e la funzione densità di Z, per z > 0, è data da fZ (z) = −S 0 (z) = 3e−3z + 2e−2z − 5e−5z . Anche se non richiesta, calcoliamo la funzione di rischio. Per z > 0, si ha 3e−3z + 2e−2z − 5e−5z fZ (z) = . fZ (z) e−3z + e−2z − e−5z hZ (z) = La probabilità α che il dispositivo D1 si guasti prima di D2 è data da ´ +∞ ´ +∞ −2x−3y α = P (X < Y ) = 0 6e dxdy = x h −5x i+∞ ´ +∞ −5x = 0 2e dx = 2 − e 5 = 0 ´ +∞ 0 2 5 −2x 6e h −3y i+∞ dy = −e 3 x = E(X2 ) . E(X1 )+E(X2 ) Infine, poichè X ∼ Exp(2), Y ∼ Exp(3), con X, Y stocasticamente indipendenti, si ha che la funzione caratteristica ψX+Y (t), per ogni t, è il prodotto ψX (t)ψY (t) delle funzioni caratteristiche di X e di Y calcolate in t, pertanto 2 3 ψX+Y (t) = ψX (t)ψY (t) = . 2 − it 3 − it 6. Si ha ´1 ´1 ( 1−x a(x + y)dy)dx = a 32 . 0 Dovendo essere ´1 ´1 ( 1−x a(x + y)dy)dx = 1 si ha 0 a= 3 . 2 Per x ∈ / [0, 1] si ha fX (x) = 0, mentre per x ∈ [0, 1] si ha ˆ 1 3 fX (x) = 3/2(x + y)dy = x(x + 2). 4 1−x ˆ ˆ Inoltre P (X ≤ Y ) = f (x, y)dxdy D∩B dove D è il triangolo dato e B = {(x, y) ∈ R2 : x ≤ y}. Pertanto 1 D ∪ B = {(x, y) ∈ D : x ≤ y} = { ≤ y ≤ 1, 1 − y < x < y} 2 quindi ˆ 1 P (X ≤ Y ) = 1 2 ˆ ( y 3/2(x + y)dx)dy = . . . = 1−y 1 . 2 oppure, considerando la regione D ∩ B come unione di domini normale rispetto a x ´ 1 ´1 ´1 ´1 P (X ≤ Y ) = 02 ( 1−x 3/2(x + y)dy)dx + 1 ( x 3/2(x + y)dy)dx = 2 ´1 3 ´1 3 7 9 2 2 ( x(x + 2))dx + 1 ( 4 (−3x + 2x + 1))dx = 32 + 32 = 12 . 0 4 2 3