Amministrazione
Provinciale di Siena
Manuale guida
enda
A cura di:
Giovanni Iozzi
Luca Fiorito
Elisa Poggiali
Barbara Valeriani
delle
Nei Comprensori:
1. Presentare il Piano ai Sindaci ed agli amministratori delle aree
2. Avviare azioni di sensibilizzazione con gli stakeholders locali
3. a. Avviare i Forum
b. Sostenere i Forum con altre iniziative
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A supporto dei processi locali comprensoriali gli impegni
dell'Amministrazione Provinciale sono rivolti a:
1. fornire supporto tecnico e scientifico per l'analisi del territorio in
funzione della certificazione ambientale che la Provincia promuove;
2. offrire opportunità formative omogenee ad amministratori e
dirigenti in tema di sviluppo sostenibile;
3. garantire omogeneità di indirizzo e condivisione degli obbiettivi
(Amm.ni locali/Provincia);
4. promuovere workshop di confronto e verifica sull'andamento dei
lavori tra circondari diversi;
5. ricondurre i problemi emersi localmente alla gestione dell'intero
territorio provinciale, utilizzando gli stessi criteri e metodi al fine di
raggiungere una visione condivisa più completa;
Insieme:
Avviare, in un incontro tra gli amministratori, il piano di Agenda
Provinciale così progettato e sottoscrivere un impegno comune per
realizzare, a fine percorso, l'Agenda 21 dei Territori Senesi, che sia
la sintesi organica del lavoro condotto su un doppio binario ma
sempre con la partecipazione della Provincia.
Osservazioni:
Alcuni Comprensori devono ancora avviare il processo di AG21 la
Provincia può assisterli nella fase istruttoria e di avvio (che deve
essere sostenuto finanziariamente a livello locale)
Siena, Dic. 2001
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I passaggi necessari sono:
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verificare l'esistenza di una “visione” coerente ed omogenea
del piano di sviluppo del territorio a livello provinciale
! provare a trasferire il modello a livello locale e confrontarlo con
le attese delle comunità
Il primo passo impone il superamento della visione settoriale
tra i diversi servizi e l'acquisizione della certezza dell'esistenza
di una visione unica e condivisa tra i diversi settori ed assessorati.
Il secondo passo è lo sforzo di trasferire una visione più ampia
all'interno della dimensione locale.
Il terzo consiste nell'avviare la verifica della coincidenza della
visione locale con quella provinciale e nel cercare i punti di
mediazione secondo i processi di partecipazione di Ag 21.
Cosa fare:
all'interno dell'Amministrazione Provinciale:
1. con assessori:
a. verificare l'esistenza di una visione coerente dello
sviluppo dell'area provinciale;
b. verificare la congruenza con i presupposti della
sostenibilità di questa (eventuale) visione.
2. con dirigenti:
a. verificare l'esistenza o meno di una visione coerente dello
sviluppo dell'area provinciale.
b. Verificare la congruenza con i presupposti della sostenibilità di
questa (eventuale) visione.
c. Raccogliere valutazioni ed indicazioni per l'integrazione del
sistema amministrativo
L'incontro con i dirigenti dovrebbe essere istruito in due momenti
distinti, uno di presentazione e discussione del piano, il secondo di
discussione con ciascuno.
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Ogni tipo di attività dell'uomo, sia essa economica,
sociale o culturale, dipende dalla qualità delle
interrelazioni tra la società e la natura.
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L'attuale assetto economico si basa sull'impoverimento delle
risorse naturali, il timore è che presto si possa arrivare al
superamento della capacità di carico del pianeta distruggendo
le stesse basi naturali della società. I paesi ad economia più
arretrata perseguono un modello di sviluppo uguale a quello
del Nord e ciò porterà inevitabilmente ad una pressione
insostenibile sulle risorse naturali. Ci troviamo al centro di un
conflitto tra crescita economica e ambiente che può essere
affrontato solo abbandonando le politiche di emergenza,
superando le politiche settoriali, a favore di indirizzi
maggiormente integrati tra loro.
Il concetto di sviluppo sostenibile costituisce uno dei principi
fondamentali nella definizione delle future politiche
economiche, ambientali e sociali su scala globale, nazionale e
locale.
Lo sviluppo sostenibile attribuisce valore reale al
patrimonio naturale, inteso non solo come l'insieme dei
sistemi naturali (mari, fiumi, laghi foreste, flora, fauna,
teritorio), ma anche dei prodotti agricoli, della pesca, della
caccia, della raccolta, nonché del patrimonio artistico e
culturale presente nel territorio.
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Le risorse naturali sono rinnovabili e non rinnovabili. “Per la
gestione delle risorse rinnovabili due sono i principi di sviluppo sostenibile.
Il primo è che la velocità del prelievo deve essere pari alla velocità della
rigenerazione (rendimento sostenibile), il secondo che la velocità di
produzione dei rifiuti deve essere uguale alle capacità naturali di
riassorbimento da parte degli ecosistemi in cui vengono immessi.” (Daly)
Per quanto riguarda le risorse non rinnovabili non possono essere
mantenute intatte a meno di rinunciare al loro uso. Tuttavia è possibile
sfruttarle graduandone la velocità di sfruttamento in base ad un corretto
confronto con la velocità di creazione di sostituti rinnovabili.
Lo sviluppo sostenibile presuppone quindi la conservazione dell'equilibrio
generale e del valore del patrimonio naturale, la ridefinizione dei criteri e
strumenti di analisi costi/benefici nel breve, medio e lungo periodo, in
modo da rispecchiare le conseguenze e il valore socioeconomico reale dei
consumi e della conservazione del patrimonio naturale ed una
distribuzione ed un uso più equo delle risorse.
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Già dal 1987 la Commissione Brundtland delle N.U. aveva
sottolineato la stretta interconnessione tra crescita economica
e qualità dell'ambiente. Da allora, con la partecipazione di
organismi e paesi di tutto il mondo, si è messo in atto un
processo di convenzioni internazionali tendenti ad indirizzare
sia i paesi industrializzati, sia quelli in via di sviluppo, verso
percorsi sostenibili, tali da rendere compatibili l'ulteriore
sviluppo dell'economia mondiale con la difesa della qualità
dell'ambiente.
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Il Piano di lavoro
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La città è stata individuata come il livello ideale di applicazione dei
processi di AG21L per il senso di appartenenza, identità ed interesse
dei suoi cittadini, tuttavia lo sviluppo di una città incide su un
territorio più ampio: approvvigionamenti di energia, risorse idriche,
materie prime, ma anche servizi impongono la ricerca di un
equilibrio in un ambito territoriale più esteso.
Inoltre, come si è visto, il concetto di sviluppo sostenibile non può
essere ristretto all'ambito ambientale ma impone una visione
complessiva del sistema che comprenda la gestione di tutte le
risorse del territorio (espresse e potenziali), dunque anche il
patrimonio culturale ed economico al punto da assumere una
rilevanza politica di primo piano nell'impostazione delle strategie
territoriali, tanto in merito alla tutela ambientale quanto allo
sviluppo economico e sociale.
! L'impegno a promuovere un'AG21 a livello provinciale significa
avviare azioni a sostegno dello sviluppo sostenibile secondo il
modello ormai classico della promozione e del sostegno delle Ag
21 urbane, mettendo a disposizione le risorse di cui
l'amministrazione provinciale dispone, permettendo anche a
comunità più piccole di affrontare lo sforzo di impegnarsi in una
propria Agenda.
! L'impegno a promuovere un'Agenda 21 provinciale è anche
l'avvio di processi di verifica sulle precondizioni necessarie a
garantire il modello di sviluppo locale atteso trasferito sulla scala
immediatamente più grande.
E' un impegno da parte dell'Amministrazione Provinciale a verificare
la congruenza delle sue politiche con le ipotesi di sviluppo delle
comunità che incidono sul suo territorio.
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1) Individuazione dei livelli
formativi
2) Valutazione degli
strumenti di info/formazione
più appropriati
Esperti interni,
esperti esterni
(soggetti da
coinvolgere)
3) Valutazione dell'impatto
del metodo scelto
4) Informazione/Formazione
5) Valutazione della
metodologia di
comunicazione adottata;
Indici di comprensione
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Piani di Lavoro
Tecnici-Scientifici
1) Individuazione di “Modelli Buoni”, proposte, consigli
2) Raccolta di tutte le proposte (Rilievo)
3) Valutazioni in termini di:impatto ambientale
impatto sociale
disponibilità di risorse
Rapporto costi-efficacia
4) Mediazioni e Definizione del patto
P.A.L :
1) Adozione e Implementazione
2) Monitoraggio/ Verifiche attraverso la definizione di indici
3) Modifiche in corso d'opera
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In tale contesto lo sviluppo sostenibile è stato definito come
"uno sviluppo che soddisfa le esigenze del presente
senza compromettere la possibilità delle future
generazioni di soddisfare le proprie"(Brundtland '87) o
anche come lo sviluppo che offre servizi ambientali,
sociali ed economici di base a tutti i membri di una
comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi
naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura
di tali servizi (ICLEI '94).
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Sono tre le principali dimensioni della sostenibilità e possono
schematicamente essere individuate in:
Sostenibilità ambientale, come: capacità di mantenere nel
tempo qualità e riproducibilità delle risorse naturali;
mantenimento della integrità dell'ecosistema per evitare che
l'insieme degli elementi da cui dipende la vita sia alterato;
preservazione della diversità biologica;
sostenibilità economica, come: capacità di generare, in
modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della
popolazione; eco-efficienza dell'economia intesa, in particolare
come uso razionale ed efficiente delle risorse, con la riduzione
dell'impiego di quelle non rinnovabili;
sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni
dì benessere umano e accesso alle opportunità (sicurezza,
salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità),
distribuite in modo equo tra strati sociali, età e generi, ed in
particolare tra le comunità attuali e quelle future.
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In questa ottica, la sostenibilità e i principi guida a cui si ispira
indicano che la direzione da seguire è quella di investire nel
capitale naturale come fonte limitata (e quindi fattore
limitante) di ricchezza da tutelare e preservare. Tutto questo si
inserisce nella definizione di una nuova etica sociale alla cui
base è la comunità con il futuro, necessaria per lasciare alle
generazioni future un pianeta ancora in grado di sostenere una
vita in comunità, e la comunità tra la generazione attuale a cui
offrire una equa distribuzione e uguali opportunità di accesso a
servizi ambientali, economici e sociali ed un miglioramento
della qualità della vita.
Da quanto detto appare chiaro come oggi lo sviluppo
sostenibile non può prescindere dalle forti
interdipendenze tra i sistemi ambientale, economico e
sociale e come questi legami debbano essere definiti,
nello specifico territorio, sia in un'ottica di equità
intragenerazionale che in quella intergenerazionale,
oltre che di sussidiarietà tra sistemi, popolazioni e
territori diversi, essendo comunque incompatibile
anche con la povertà, la violazione della dignità e
libertà umana.
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Trasporti, Mobilità,
Logistica:
! utilizzo di autovetture
private con basso coefficiente
di occupazione
! consumo energetico delle
singole unità di trasporto,
congestione città
! scarso utilizzo di trasporti
ambientalmente più sostenibili
(mezzi pubblici, bici ecc.)
! presenza di trasporto su
mezzi pesanti in aree urbane
non periferiche
carenza di infrastrutture per
collegamenti veloci
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Cosa è stato fatto,
cosa sta facendo
l’Amministrazione
Provinciale:
valutazione delle
percezioni (Indici di
comprensione e
percezione di quanto
fatto)
Edilizia, Urbanistica e
Infrastrutture:
! pressione edilizia sulle aree di
interesse ambientale
! inquinamento acustico,
atmosferico, elettromagnetico
! scarsa pianificazione ambientale
integrata
! nuovi impieghi di suolo rispetto
agli interventi di riuso
! aree degradate, aree industriali
dismesse
! uso di materiali e tecnologie non
eco-bio compatibili
! aree non bonificate
! effetti sul paesaggio
Valutazione delle priorità
1) ..........
2) ..........
Avvio del FORUM
Dubbi che permangono
/
Dati disponibili:
quantità e qualità
Necessità di azione, bisogni
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Turismo, Cultura:
! pressioni dovute a consumi
emissioni, intrusione nel
paesaggio, superamento
della capacità di carico
! scarsa diversificazione
turistica, redistribuzione dei
flussi
! pressione sulle aree più fragili
! scarsa tutela e promozione del
patrimonio storico-culturale
! scarsa presenza di
certificazioni ambientali nel
settore turistico
Rifiuti:
! scarsa presenza di iniziative
per minimizzare la
produzione di rifiuti
! utilizzo di sostanze ad alto
impatto ambientale
! alti rischi di contaminazione
del suolo, acqua, sottosuolo
! presenza di discariche ad alto
impatto
! eccessivo utilizzo di
smaltimento in discarica
! carenza di raccolta
differenziata di RSU
! mancanza di incentivi al
riciclaggio dei rifiuti
! scarso funzionamento dal
punto di vista energeticoambientale degli impianti di
trattamento finale
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Industria:
! massiccia produzione di scarichi e
rifiuti
! siti contaminati, uso di sostanze
pericolose
! scarsità di aziende impegnate in
pratiche EMAS, ISO, LCA, o altro
! limitata presenza di tecnologie a
ridotto impatto ambientale
! scarsa presenza di marchi
ecologici per prodotto e processo
sul mercato
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Energia, Risorse:
! elevato utilizzo di materie prime non
rinnovabili
! elevato utilizzo di fonti di energia non
rinnovabili, non 'pulite'
! scarso incentivo ed incremento del
risparmio energetico
! emissioni climalteranti e qualità
dell'aria
! presenza di impatti locali (odori,
prelievi, scarichi)
! scarsa inform. sul risparmio
energetico civile
Sistema Sociale, Lavoro
! limitato raccordo a livello logistico e
strategico tra azione pubblica e
iniziative del terzo settore
! insufficiente tutela delle categorie
“marginali”
! scarso rapporto cittadino- istituzione
! problematiche di mercato lavoro e
luogo di lavoro
! problematiche salute-sanità-sicurezza
! bassa integrazione, coesione,senso di
appartenenza
! identità culturale debole
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…l’ genda 21
Sottoscritta da 180 stati rappresenta un documento
cosiddetto non impegnativo ma dalla forte valenza politica,
etica e culturale dal forte peso sui decisori che li impegna a
promuovere piani di sviluppo sostenibile a livello nazionale e
locale. Il V Programma di Azione ('93) dell'U.E. si presenta
come lo strumento di attuazione dell'AG21 in Europa.
Nonostante si tratti di una dichiarazione di intenti alla quale
hanno fatto seguito scarsi risultati concreti difficilmente
potremo tornare a rinunciare agli obiettivi di qualità
ambientale e culturale che sono una componente essenziale
del concetto di sviluppo sostenibile.
L’AG21 è il piano di azione
dell’ONU per lo Sviluppo
Sostenibile per il XXI secolo
È un documento di principi,
obiettivi ed azioni per la
promozione di uno sviluppo
più equilibrato rispetto alle
variabili ambientali, sociali
ed economiche
L'AG21 dei Territori Senesi rappresenta uno strumento
funzionale allo Sviluppo Sostenibile, attraverso il quale si
persegue e si definisce un patto tra i cittadini e le
amministrazioni locali per progettare il futuro delle comunità e
dei territori sui quali vivono e governano, e per superare i
punti di maggiore squilibrio, le criticità percepite ed esistenti,
in un'ottica di responsabilità condivise.
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Il processo di Ag21 si fonda sul principio della
partecipazione, derivato dall'idea che
per risolvere i
problemi ambientali che affliggono il mondo occorre puntare
sulla partecipazione informata e consapevole dei cittadini,
ovvero sull'assunzione di responsabilità individuali e
collettive a livello locale, confidando sul senso di
identità e di appartenenza dei cittadini ad un territorio
ed alle sue comunità, nelle quali si riconoscono, si sentono
legati e disposti ad impegnarsi per la loro tutela.
Ag 21 promuove la partecipazione di attori locali individuali e
collettivi per progettare e non subire il cambiamento.
Si è convinti che ogni cittadino capisca il legame che esiste tra il
proprio comportamento e gli effetti che questo produce
sull'ambiente circostante. Ciò permette di poter contare sulla
sua capacità di riconoscersi dentro ai processi di
trasformazione che lo governano, sulla sua disponibilità a
parteciparvi, in quanto appartenente ad una comunità in essi
coinvolta, e sulla sua capacità di orientarne lo sviluppo.
Per questo motivo si è proposto un percorso modulare a
sviluppo eterocentrico che promuove l'avvio di Ag21
comprensoriali prima di arrivare ad una Ag 21 provinciale.
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III. Metodi: il percorso verso il Forum
di ogni circondario della Provincia Senese
Adozione del Piano di AG21L da parte delle Amministrazioni locali
Individuazione dei partecipanti/ destinatari (categorie, gruppi,
associazioni ecc.)
Conduzione di incontri con le categorie individuate
Individuazione degli aspetti critici:
Settore agricolo:
! diminuzione della superficie
agraria
! alterazione della morfologia e
proprietà del terreno
! carenza di biodiversità
! scarsità di processi di
agricoltura biologica
! inquinamento da prodotti per
l'agricoltura: fertilizzanti,
fitofarmaci ecc.
! perdita del paesaggio agricolo
tradizionale (insediamenti
abitativi, colture), abbandono
dei boschi
Territorio e Paesaggio:
! dequalificazione e abbandono
dei beni paesaggistici e
naturalistici
! scarsità di aree naturali
protette e tasso di
biodiversità
! eccessivo sfruttamento di
risorse non rinnovabili
! scarsa qualità delle acque, del
suolo, dell'atmosfera
! alta probabilità di frane,
erosione superficiale
! presenza di siti contaminati da
attività antropiche
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Il concetto di Sostenibilità Sociale è senz'altro meno immediato. Approfondire la
questione per la Provincia di Siena è un passo cruciale perché anche da questo
dipendono scelte ed indirizzi di governo.
C) e F) Sostenibilità Sociale - Equità:
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pari opportunità di accesso alla vita sociale;
creazione di posti di lavoro che contribuiscano alla sostenibilità della
collettività, integrazione dei servizi collegati quali possibilità abitative,
possibilità di accedere ai servizi;
incentivare le iniziative volte al mantenimento dell'identità del territorio:
tradizioni, origini, cultura, prodotti tipici;
promuovere la comunicazione tra generazioni come momento di passaggio
di identità, tradizioni, origini di un territorio;
All'interno delle tre dimensioni, Ambiente-Economia-Società sono stati definiti
nove ambiti principali:
Settore Agricolo
Territorio e Paesaggio
Turismo eCultura
Rifiuti
Energia e Risorse
Industria
Sistema sociale, Lavoro
Edilizia, Urbanistica e Infrastrutture
Trasporti, Mobilità e Logistica
Per ognuno di essi sono state indicate alcune tra le più frequenti insostenibilità di
carattere generale che un territorio può accusare.
Di seguito si riporta la schematizzazione del percorso di Agenda 21 dei Territori
Senesi da implementare per ogni circondario, in essa sono riportati i 9 ambiti e le
relative problematiche generali, “le più insostenibili", per facilitare
l'individuazione delle priorità di intervento specifiche di ogni circondario.
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L'Agenda 21 dei Territori Senesi muove dalla volontà di rendere
evidente e coerente un piano politico per la gestione a medio
termine dei territori della provincia secondo i principi della
sostenibilità ed il metodo della partecipazione. In base a questo
persegue l’obiettivo di sottoscrivere patti condivisi con
i cittadini, muovendo dal livello comprensoriale,
in funzione di uno sviluppo sostenibile.
Si prefigge di aumentare il livello di sensibilità verso
tali temi nei cittadini, informando e
promuovendo la partecipazione. Persegue altresì la volontà di
trasferire in ogni attore la consapevolezza degli effetti che il
comportamento di ognuno provoca all'interno di un sistema
complesso ed integrato. Persegue l'obiettivo di promuovere lo
sviluppo in base alle vocazioni ed alla identità di ciascun
territorio, valorizzandone le risorse e le potenzialità, attraverso
i percorsi della produzione di qualità dei prodotti e dei processi.
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Ag21 impone un cambiamento di mentalità a tutti gli attori
coinvolti: nei cittadini in quanto chiamati a contrattare impegni
in vista di un patto che dovranno sottoscrivere con gli
amministratori, che, per parte loro, affidano alla condivisione
degli obiettivi politici con i cittadini stessi le possibilità di
successo del loro progetto; nelle strutture e negli apparati che,
come risorsa principale, partecipando, devono misurarsi con la
complessità che comporta la risoluzione dei problemi e non con
lo svolgimento di un singolo compito.
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Leggere il sistema
Ogni settore di attività è più o meno coinvolto nei processi volti
ad uno sviluppo sostenibile. Questo significa assumere l'idea
che il territorio debba essere inteso come un sistema integrato
il cui sviluppo non è governabile settorialmente. Pertanto i
diversi piani strategici di ciascun settore dovranno essere riletti
ed integrati tra loro. Il risultato di questo lavoro segnerà la
rotta valida sia per l'azione politica, per la quale segna una
specie di traduzione nel linguaggio della sostenibilità, sia per
gli interventi tecnici all'interno di un quadro chiaro e coerente.
Comunicare/Informare
Questa azione produrrà un effetto che verrà tradotto in un
linguaggio semplificato ed essenziale e trasferito nei Forum di
ciascun circondario per orientare il confronto. L'informazione
rappresenta uno degli elementi cardine dell'intero processo in
quanto elemento motivante a sostegno della partecipazione,
ed è per questo che deve essere affidato a strumenti di
comunicazione adeguati ad ogni contesto.
Ripensare il Modello Organizzativo
Questo processo segnerà altresì l'avvio di un cambiamento
all'interno della struttura teso ad adeguarla alle esigenze di
governo di un sistema complesso.
Le risorse, gli strumenti ed il modello organizzativo devono
essere funzionali agli obiettivi perseguiti.
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Perché il risultato vada a buon fine occorrono la partecipazione
e le competenze di tutti gli attori coinvolti. Si renderanno
necessarie azioni rivolte all'esterno, a supporto degli obbiettivi
che ciascun forum si prefiggerà, ed azioni di formazione
interne orientate al miglioramento della qualità del lavoro e
degli standard di efficienza.
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II. "Matrice Sostenibilità-Equità"
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Sostenibilità
Ambientale
Economica
Sociale
Equità
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intragenerazionale
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Intergenerazionale
A) e D) Sostenibilità Ambientale-Equità :
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!
!
!
!
uguale opportunità di usufruire di servizi ambientali;
conservazione del capitale naturale
tasso di emissione di inquinanti non superiore alla capacità dei sistemi di
assorbire e trasformare tali sostanze;
conservazione delle biodiversità, della salute umana, della qualità dei sistemi
a livelli sufficienti a sostenere nel tempo la vita ed il benessere degli esseri
umani, degli animali e dei vegetali
recupero della sostenibilità delle aree urbane: riduzione inquinamento
acustico ed atmosferico causato dal traffico, incentivazione di spazi all'aperto,
recupero edifici malsani per limitare i danni di chi, più povero, è
maggiormente vittima dei problemi ambientali.
B) e E) Sostenibilità Economica-Equità:
Riconosciuto come il capitale naturale costituisca il fattore limitante dello
sviluppo economico, una economia sostenibile ed equa tra le comunità di oggi e
del futuro dovrà:
! investire nella conservazione del rimanente capitale naturale, ovvero acque di
falda, suoli, habitat per le specie rare;
! favorire la crescita del capitale naturale, riducendo l'attuale livello di
sfruttamento, in particolare per quanto riguarda le energie non rinnovabili;
! investire per ridurre la pressione sul capitale di risorse naturali esistenti
aumentando quelle destinate ad usi antropici, ad esempio gli spazi verdi per
attività ricreative, in modo da ridurre la pressione sulle foreste naturali;
! migliorare l'efficienza dell'uso finale dei prodotti, ad esempio utilizzando
edifici efficienti dal punto di vista energetico e modalità di trasporto non
nocive per l'ambiente;
! garantire una equa accessibilità ai servizi economici, producendo adeguati
programmi occupazionali, abitativi e sanitari.
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