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MANUALE INFORMATIVO AD USO DEI LAVORATORI
(art. 36 D.Lgs 81/08)
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DISTRIBUZIONE
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La normativa in materia di prevenzione degli infortuni ed il D.Lgs 81.08
sanciscono la necessità di valutare i rischi presenti sui luoghi di lavoro ed insiti
nelle varie attività lavorative e di prevedere adeguate azioni preventive e
protettive , per eliminarli o tenerli sotto controllo. Il presente manuale viene
distribuito dal Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi allo scopo di
fornire informazioni utili ed istruzioni comportamentali per gli add etti alla guida
di autoveicoli durante il lavoro.
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Trasporti su strada ed infortuni
Gli artt. 36 e 37 del D.Lgs 81/08 prevedono che i lavoratori vengano informati e
formati relativamente ai rischi connessi alla loro attività lavorativa ed alla tutela della
loro salute. Anche il nostro Codice della Strada fornisce regole che riguardano la
strada, il mezzo ed i comportamenti richiesti agli utenti.
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Iniziamo i nostri ragionamenti “forzando” un’affermazione: “Passiamo più tempo
sull’automobile che a mangi are o a conversare”. Ciò significa che:
 passiamo più tempo alla guida che a curare i rapporti con i nostri simili;
 il rapporto con l’automezzo tende a diventare più importante del rapporto con
gli altri;
 tendiamo a trasferire il rapporto con gli altri e la nostra stessa personalità sul
mezzo che guidiamo.
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Avrete senz’altro avuto modo di ascoltare persone che usano frasi del
 mangiare la strada ;
 divorare i chilometri ;
 l’ho appena sfiorato ;
 mi ha toccato il fianco destro ;
 oggi non carburo ;
 sono su di gi ri;
 oggi sono ingolfato ;
 stamattina sono partito in quarta .
tipo:
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Queste espressioni indicano, forse, che lo stress da lavoro unito a quello da traffico,
tendono progressivamente a minare la convivenza con gli altri , abbiamo sempre paura
di venire danneggiati o prevaricati e, talvolta, ci assale l’angosci a di essere sfruttati,
derubati e le regole ed i valori nei quali crediamo vengono accantonati, rinnegati, e
disprezzati dagli altri. Il rischio è di perdere progressivamente la qualità della vita
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diventando “qu alcosa” e non essendo più “qualcuno”. È facilme nte intuibile il rischio
che comporta la strada ed è veramente importante guidare anche in funzione del
comportamento degli altri. La filosofia della guida sicura impone l’assunzione di
atteggiamenti difensivi verso i comportamenti non conformi degli altri.
I principi della guida sicura
Pensandoci solo un attimo, ognuno di noi è in grado di indicare i punti cardine della
guida in sicurezza:
 tenere conto del comportamento degli altri utenti della strada;
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 guidare in modo da garantirci di non incorrere in incidenti che potevano essere
evitati;
 disporre di un mezzo in piena efficienza;
 tenere sempre sotto controllo l’ambiente esterno .
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Guida sicura: che cosa non è!
Sono comportamenti sbagliati:
 tentare la sorte ;
 trasgredire ;
 l’esibizionismo ;
 la guida “aggressiva” ;
 la guida “sportiva” ;
 insistere in comportamenti “stupidi” ;
 abusare dei tempi di guida .
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Guida sicura: che cosa è
Guidare tenendo conto del comportamento degli altri cioè avere la convin zione che la
nostra sicurezza, spesso la nostra stessa vita, dipendono da:
 Conoscenza ed esperienza;
 Valutazione e giudizio;
 Decisione ed azione;
 Comportamenti,
così da prevedere le situazioni di pericolo e di agire per evitarle.
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Una corretta attitudine alla guida: “Le conoscenze e le esperienze”
È importante “essere in grado di guardare oltre il cofano, il più lontano possibile”. In
ogni attività umana, quando si è soli, ciò che succede dipende solamente dalle proprie
conoscenze e capacità. Maggiori son o le conoscenze, le capacità e le esperienze,
maggiori sono le possibilità di evitare incidenti. Dimostra una corretta attitudine alla
guida sicura chi non crede di sapere tutto sulla guida e chi crede nella necessità di
sviluppare continuamente la propria conoscenza e le proprie esperienze; è errato
invece credere che sia sufficiente una formazione “on the road”.
Tuttavia, mentre
siamo sensibili a controllare l’autovettura e la sua efficienza prima di metterci in
viaggio, tale buona abitudine non la rivolgiamo a noi stessi e preferiamo reputare
ancora valido l’esame della vista effettuato in occasione del rilascio o del rinnovo
della patente. Conoscere le proprie capacità visi ve e correggerle se necessario è
fondamentale per il guidatore ed è consigliabil e sottoporsi almeno una volta all’anno
ad una visita oculistica seria.
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Conosci te stesso !
valuta, ogni tanto, il tuo modo di guidare ;
considera, prima di metterti in viaggio, il tuo stato fisico ;
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tieni conto del tuo stato emotivo
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Conosci l’automezzo !
 l’efficienza delle varie parti meccaniche ;
 le caratteristiche del mezzo ;
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 le possibilità del mezzo ;
 i limiti del mezzo ;
 le dotazioni e le attrezzature necessarie in caso di emergenza .
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Conosci l’ambiente circostante !
 mantieni alto il grado di attenzione ;
 impara a prevedere ;
 impara ad utilizzare tutto il campo visivo elaborando una tecnica dello sguardo .
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Il guidatore, valutazione e controllo
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Nessuno di noi ama trovarsi in situazioni che possono sfuggire al controllo perché a
nessuno piace provare apprensione, paura, timore o solamente ansia. É ben vero che
nelle situazioni di guida, di lavoro e di vita, in genere siamo abituati a ripetere una
serie di operazioni senza che da ciò derivi pericolo alcuno. È sostanzialmente vera
l’affermazione che siamo abituati ad affrontare quotidianamente e reputiamo normali,
situazioni che invece si sviluppano in maniera diversa o semplicemente contraria alle
nostre aspettative. Tutti noi quindi vorremmo sapere, in ogni momento, quale grado di
pericolosità presenta la situazione che si sta per affrontare.
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Ma che cos’è un pericolo?
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In questo caso la presenza inaspettata di una persona costituisce
una situazione anomala.
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Siamo di fronte a due elemen ti: una persona ed una situazione anomala. Nella figura
vediamo un automobilista che si accorge di un ragazzo che sta per attraversare la
strada, cioè c’è la presenza di una persona in una situazione pericolosa.
Che sia realmente una situazione pericolosa lo sappiamo tutti ed i motivi del pericolo
sono numerosissimi:
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 la velocità degli automezzi ed il loro spazio d ’arresto in condizioni di
emergenza;
 le condizioni atmosferiche come la pioggia, il gelo, la nebbia, ecc. che possono
ritardare i tempi di arres to;
 le condizioni contingenti come una curva, un dosso, un incrocio, ecc. che
riducono la visibilità ;
 il mancato rispetto delle regole della strada da parte del pedone o del
conducente : eccessiva velocità dell’automezzo o attraversamento del pedone
dove no n consentito ;
 la mancanza di conoscenza delle regole;
 e chissà quante altre ragioni!
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Da questa analisi possiamo trarre delle considerazioni:
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a) il pericolo “oggettivo”, (es. il traffico), non é di regola sempre eliminabile
totalmente. Gli eventuali disposi tivi di sicurezza e le protezioni diminuiscono il
pericolo , ma non sono sempre in grado di eliminarlo totalmente;
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b) diventa fondamentale ricorrere a comportamenti sicuri che siano in grado di
tutelarci dai pericoli per i quali la protezione tecnica risulta insufficiente;
c) un comportamento pericoloso può rendere vane anche le eventuali misure
tecniche previste allo scopo di tutelare l’incolumità fisica delle persone. Il
guidatore incontra, lungo il percorso, continue situazioni potenziali di pericolo;
valuta, volta per volta, il rischio che corre nell’affrontarle e decid e di
conseguenza le azioni da intraprendere poiché considerate più sicure.
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Le decisioni, le azioni, il comportamento
Innanzitutto è necessaria la convinzione che la violazione delle regole del Codice
della Strada è responsabile del maggior numero degli incidenti. Rispettare le regole
del traffico , la maggior parte delle volte , è la caratteristica n ella media degli
automobilisti. Rispettare sempre le regole del traffico definisce il guidat ore difensivo.
Se una persona non conosce i peric oli, perché manca di esperienza (“fresco
patentato ”), dovrebbe guidare con attenzione nell’intento di acquisire la necessaria
sicurezza ed esperienza. Spesso accade proprio così, ma non é raro vedere giovan otti
inesperti sfrecciare, con il piede pesante, con lo stereo ad alto volume ed il
braccio
sinistro fuori dal finestrino . Purtroppo questi comportamenti, nella stragrande
maggioranza dei casi, sono causa di incidenti a volte anche mortali . La propensione al
rischio può non essere regolata dalla valutazione, così come non sempre ne è
conseguenza diretta. Infatti i fattori principali che la influenzano sono i seguenti:
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 la stima di sé ;
 le difese psicologiche ;
 le esigenze diverse dalla sicurezza personale .
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Ciò che un guidatore dimostra nella guida è il risultato di quello che sa, delle sue
capacità di valutazione e quindi di quale deve essere la manovra corretta in ogni
momento. V uol dire che in ogni momento ricerca la condizione “essere sicuri”. Chi
attua una guida sicura è in grado di evitare rischi anche in condizioni sfavorevoli o in
presenza di comportamenti scorretti degli altri guidatori. Per attuare una guida sicura
è necessario essere in perfette condizioni psico -fisiche.
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L’alimentazione
Nella parte precedente del presente manuale, sono stati
considerati l’importanza di un comportamento corretto e difensivo al
volante e la necessità di possedere adeguate conoscenze ed esperienze
relativamente al mezzo condotto ed al suo utilizzo.
Perché una guida difensiva dia i massimi risultati, non si può dimenticare
l’importanza di una corretta dieta alimentare. Occorre dunque porre
particolare attenzione a:
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 che cosa mangiare;
 come mangiare;
 quando e quanto mangiare.
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Da una corretta alimentazione, infatti, dipende lo stato psicofisico del
guidatore. La prima domanda riguarda che cosa mangiare.
Gli alimenti sono composti prevalentemente da proteine, carboidrati e
grassi. Le proteine sono maggiormente presenti nella carne, nel pesce, nei
formaggi e nelle uova. La digestione di questi alimenti richiede tempi medi
di circa quattro ore. I carboidrati sono invece contenuti nel pane, nella
pasta, nei dolciumi, nelle patate e nei fagioli: si digeriscono in tempi che
variano tra una e due or e.
I grassi (lipidi) li troviamo nell’olio, nelle carni grasse, in alcuni pesci, nei
formaggi, nella panna, ecc. e richiedono tempi di digestione che superano
le cinque ore. Chi si mette al volante la mattina, avendo già trasformato in
energia il pasto serale, non risente in modo particolare degli effetti della
digestione.
Chi invece sale alla guida il pomeriggio, dopo il pranzo, oppure effettua
una sosta per rifocillarsi prima di ripartire, deve fare attenzione a mangiare
sano.
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Guida sicura e alcool
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L'alcool anche se assunto in quantità modeste è
incompatibile con la guida. Se dovete guidare, evitate di bere alcolici. Bere e
guidare non indica forza fisica, carattere, capacità di resistenza; indica solo
presunzione sull e proprie capacità e scarso rispetto per chi viaggia con chi guida
avendo bevuto o gli affida i propri beni. Se avete bevuto e dovete guidare, fatevi
sostituire da altri alla guida. Gli effetti dell'alcol si fanno sentire anche dopo ore
quindi tenetene con to se avete bevuto con abbondanza qualche ora prima di guidare.
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In Italia l'alcool ha un incidenza media del 33% come causa di incidenti stradali.
L'alcolemia (grammi di alcool per litro di sangue) elevata è la principale causa degli
incidenti stradali mortali; si stimano infatti 3 .450 morti all'anno. Un incidente non
mortale su due è correlato all'uso di alco ol. Gli incidenti spesso si verificano tra le 2 0
e le 24, solitamente nei week -end, ed avvengono sovente mente nel raggio di pochi
chilometri da casa. In genere , i responsabili sono automobilisti ch e hanno bevuto
troppo, ma non è raro che i colpevoli siano pedoni ubriachi . La correlazione tra
l'alcool e gli incidenti è significativa anche quando l'assunzione di alco ol non è in una
quantità così elevata da determinare modificazioni evidenti del comportamento,
perché a dosi piccole di alc ool il guidatore è comunque in grado di guidare bene, ma
si riduce in lui la percezione di rischio, perché diminuisce la capacità di giudizio e di
critica. La rapidità di riflessi è compromessa a causa dell'allun gamento del tempo di
reazione quasi del 38% per i segnali sonori, del 30% per quelli luminosi e del 50% per
la visione periferica. Spesso gli incidenti sono causat i dall'associazione tra alcool e
farmaci, specialmen te psicofarmaci, che sviluppa no un potenziamento dell'effetto
depressivo sul sistema nervoso centrale, anche in presenza di una alc olemia normale o
moderata .
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Riguardo alla conoscenza degli effetti dell’alcool sulla guida, si può prendere in
riferimento lo studio condotto dall’Automobile Club Italia (ACI), che dimostra come
l’alcool già a concentrazioni relativamente basse, con valori di 0,2 g./l., interferisce
con la capacità di suddividere l’attenzione tra due o più fonti di informazione e con la
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valutazione della propria stanchezza. Ad un tasso alcolico di 0,5 g./l. si avvert ono la
compromissione della visibilità laterale con la conseguente tendenza ad invadere il
centro della strada e la diminuzione dei tempi di reazione e coordinamento
psicomotorio . La difficoltà a valutare correttamente le distanze, il calo dell’attenzio ne
in generale ed una diminuzione della sensibilità agli stimoli visivi arrivano già ad un
tasso alcolico di 0,8 g./l.
Da tale tasso alcolico in su si aggiunge la difficoltà a percepire distanza e velocità e lo
scoordinamento totale dei movimenti , ad esempio si accelera invece di frenare, ed
insorge la classica euforia da ebbrezza.
Certo, nel valutare gli effetti dell’alcool sul sangue bisogna tenere conto anche di
alcuni fattori soggett ivi, infatti, le persone possono essere diversamente sensibili al
tasso alcolemico per sesso, peso, sensibilità individuale e gli effetti possono
peggiorare con l’interazione tra alcool e farmaci (tranquillanti, ansiolitici,
antistaminici, antidolorifici) e sostanze psicotrope (anfetamine, hashish, ecc…).
Da quanto esposto è evidente che i rischi connessi con l’abuso di alcool non
riguardano solo gli alcolisti, ma anche chi occasionalmente assume alcolici.
L’art. 186 del D.Lgs 285 del 30/04/1992 (Codice del la Strada) nello stabilire il valore
limite di alcool nel sangue, oltre il quale chi guida è considerato in stato di ebbrezza,
non si occupa degli aspetti soggettivi quali sesso, peso, sensibilità individuale alla
sostanza. Il valore limite previsto dal su mmenzionato art. 186 è di 0,5 g. di alcool /l.
di sangue. Superare tale valore limite può essere sanzionato con l’arresto fino ad un
mese, con una multa da 258 a 1.032 Euro e la sospensione della patente.
L’accertamento avviene attraverso un etilometro che misura la quantità di alcool
presente nell’aria espirata e vie ne effettuato in due misurazioni successive a distanza
di almeno cinque minuti.
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Quanto bere ?
Per comprendere a quanto corrisponda tale
limite, il Ministero della Sanità ha raccolto alcuni dati significativi in una tabella,
dalla quale si evince che una concentrazione di 0,2 g./l. di alcool nel sangue si
raggiunge in un maschio o una femmina di 60 Kg. di peso corporeo con l’ingestione,
a stomaco pieno, di circa 12 g. di alcool puro corrispondenti a:
1 bicchiere da 125 ml. d i vino con gradazione alcolica del 11.5 %;
1 lattina da 33 cl. di birra con gradazione alcolica del 4.5 %
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1 bicchierino da 40 ml. d i superalcolico con gradazione alcol ica del 40 %.
Solitamente le donne sono più vulnerabili degli uomini e raggiungono livelli di
alcolemia più elevati e con maggiore rapidità. Per un uomo il limite legale si
raggiunge con circa 30 -36 grammi di alcool (2/3 bicchieri di vino).
CURIOSITA’: Un allungamento di soli 5 decimi di secondo dei riflessi, porta a un
allungamento dello spazio di frenatura di 9 metri a 50 Km/h ; l'assunzione di alcool o
droghe può portare a spazi di frenatura 40 -50 metri più lunghi a velocità urbana ed è
superfluo spiegare cosa voglia dire, provate solo ad immaginare cosa significa contare
fino a 3 e poi iniziare a frenare.
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Le pause, il riposo
L’affaticamento alla guida, sia fisico che mentale comporta una serie di conseguenze.
Si sa che dopo circa quattro ore di guid a:
 diminuisce la visione laterale ;
 aumenta il tempo necessario ad adattare la vista, ad esempio entrando od
uscendo da gallerie ;
 si allungano i tempi di reazione ;
 diminuisce la concentrazione e si restringe il campo dell’attenzione ;
 i fenomeni sopra descr itti si esasperano in caso di guida notturna o in
condizioni ambientali sfavorevoli (pioggia, neve, nebbia, ecc…) .
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Il suggerimento, che sembrerà sicuramente ov vio, è di non fidarsi dei segnali di
stanchezza, ma di imporsi una sosta almeno ogni quattro ore di guida continuata e
di effettuare soste e riposo più frequenti se si è costretti a guidare per molti
chilometri.
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Norme comportamentali in caso di incidente stradale
Il miglior consiglio è senza dubbio quello di mantenere la calma . Per prima cosa
occorre rendersi conto della situazione e delle consegue nze dell'incidente: obbiettivo
primario è salvaguardare le persone coinvolte . E' da tenere a mente, inoltre, che
restare in mezzo alla strada è pericolosissimo , sia per noi che per gli altri ! . Pertanto, è
necessario avvertire immediatamente chi sopraggiunge sul luogo dell'incidente, con
segnalazioni luminose o manuali e indossan do indumenti ad alta visibilità . Questo
vale ancora di più se ci sono persone bloccate nei veicoli o feriti.
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In caso di incidente con feriti, bisogna adoperars i per soccorrerli e proteggerli ; quindi
proteggere il lu ogo dell'incidente e chiamare i soccorsi me dici. È altresì necessario
chiamare la Polizia Stradale (113) o i Carabin ieri (112) e soccorrere in modo
tempestivo i fer iti.
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comporre il numero 118 e spiegare in modo chiaro
il luogo dove è avvenuto l’incidente, specificando
quante persone sono ferite ed illustrando le loro
condizioni fisiche. Lasciare il proprio nominativo ed
un recapito telefonico per essere even tualmente
contattati.
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Non bisogna somministrare nulla al ferito senza avere specifica competenza medica,
non bisogna spostarlo se non in caso di pericolo immediato e , soprattutto, evitare di
fare cose di cui non si ha piena conoscenza!
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È da ricordare che il mancato soccorso è punito dal codice penale con l'arresto. E'
nostro dovere dare una mano a chi è in difficoltà; attenzione però: questo non
significa diventare medici od infermieri senza averne le capacità, ma
significa
adoperarsi, ENTRO LE PROPRIE CA PACITA' E CONOSCENZE, per attenuare le
conseguenze dell'incidente .
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Dopo avere assistito i feriti è necessario NON spostare i veicoli coinvolti per
permettere alle Forze dell'Ordine di effettuare i rilievi necessari, tenersi a disposizione
delle Forze dell 'Ordine, fornire le informazioni richieste e se possibile raccogliere
informazioni e testimonianze da chi era presente all'incidente.
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In caso di incidente senza feriti, invece, NON è necessario richiedere l'intervento della
Forza Pubblica. Bisogna spostare al più presto i veicoli dalla strada , collocandoli
fuori della car reggiata o al margine destro della strada per non c ompromettere la
viabilità e stare at tenti a non cancellare le eventuali tracce dell'incidente in modo da
poterne ricostruir e la dinamica. Se non è possibile spostare i veicoli o rimuovere
materie s civolose dalla strada, bisogna chiamare il soccorso stradale e, fino al loro
arrivo, avvertire gli altri utenti della strada del pericolo, o collocando il segnale
mobile di pericolo ("triangolo") o con gesti manuali e luminosi, per esempio
utilizzando di notte una torcia facendo ben attenzione comunque a non puntarla negli
occhi degli automobilisti.
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Bisogna scambiare i dati con gli altri autisti coinvolti, in particolare è importante
segnare i dat i della patente dell'autista, della carta di circolazione e dell'assicurazione.
In tali occasioni è obbligatorio fornire tali dati, nel caso ci sia qualcuno che sia
reticente a farlo, chiamare le Forze dell'Ordine per ovviare al problema.
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Anche in questa situazione è importante la presenza dei tes timoni: se possibile farsi
rilasciare una dichiarazione scritta in cui siano spiegate per bene le dinamiche
dell'incidente. P ossono fare da testimoni anche i passeggeri trasportati. Ricordiamo
infine le occasioni in cui è obbligatorio richiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine
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In caso di incidente con feriti;
In caso di incidente particolarmente grave o con molti veicoli coinvolti;
Quando si profilino responsabilità penali ;
Se l'altro autista coinvolto non è assicurato;
Se non si riesce a ripristinare la normale circolazione.
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Ricorda! il miglior dispositivo di sicurezza di
ogni autoveicolo è il conducente…(1)
(1): pensiero tratto da “consigli di guida” fonte autoscuola Carnevale - Ceprano FR
(www.autoscuolacarnevale.it)
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BIBLIOGRAFIA
 manuale Guida Sicura (fonte:ISPESL www.ispesl.it)
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 www.puntosicuro.it - articoli vari
 “consigli di guida” (fonte: Autoscuola Carnevale – Ceprano FR)
www.autoscuolacarnevale.it
 Automobile Club Italia (ACI)
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 Ministero della Salute – pubblicazioni varie
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Scarica

manuale Guida Sicura (fonte:ISPESL www