Convento di Santa Maria Incoronata Via Incoronata 1, Martinengo (BG) Periodo storico: XV secolo Temi da approfondire in classe prima o dopo la visita: Bartolomeo Colleoni e i capitani di ventura; storia degli ordini monastici: i francescani; Rinascimento in Lombardia: da Filarete a Bramante, da Foppa a Leonardo. Il Convento di Santa Maria Incoronata di Martinengo è espressione dell'architettura francescana lombarda del XV secolo. È stato fatto costruire dal famoso condottiero Bartolomeo Colleoni insieme a quello di Santa Chiara: l’uno per i francescani, l’altro per le Clarisse. La Chiesa venne consacrata dal vescovo Ludovico Donato il 3 novembre 1476, proprio nel primo anniversario della morte del Colleoni. I Frati minori osservanti, che abitarono dapprima il Convento, nel 1598 lasciarono il posto ai Frati minori riformati, che anelavano a una vita religiosa più radicale. Quando nel 1810 Napoleone decretò la soppressione di tutti gli Istituti religiosi, il Convento si assoggettò alla sentenza: tra i molti beni (arredi, quadri, calici, paramenti) con i quali il Colleoni aveva impreziosito il Convento, furono trafugate diverse opere che finirono nella Reale Galleria (oggi Pinacoteca) di Brera a Milano. All'interno la Chiesa, come tutte quelle conventuali, presenta una sola navata, suddivisa in un’aula pubblica per i cristiani e un’aula sacra per i religiosi, separate da un muretto con cancellata. Nel 1749 la barriera, al limite del presbiterio, fu trasportata sotto gli archi, per poi essere tolta nel 1970. Degno di nota è il battistero della metà del Quatrocento, in pietra leccese e di fattura pugliese. Esso si presenta come un vascone quadrato che poggia su cinque colonne su un basamento di forma quadrata. Le fasce laterali del vascone sono scolpite con medaglioni e girali rappresentanti scene sacre e motivi decorativi. Il coro è riccamente decorato con affreschi che rappresentano l’Incoronazione di Maria, gli Angeli musicanti, gli evangelisti, i dottori della Chiesa e le figure di santi e Apostoli, opera di un artista anonimo riconducile alla scuola dei Bembo, al quale - si suppone - sia subentrato per ragioni che non conosciamo (morte dell’artista?) il Maestro di Martinengo, affermatosi negli stessi anni con i lavori eseguiti alla Chiesa delle Clarisse. Fonte: www.sacra-famiglia.it FAI – Fondo Ambiente Italiano, Settore Scuola Educazione, via Carlo Foldi 2, 20135 - Milano Tel. 02467615285 – Fax 0248193631 - www.faiscuola.it - [email protected]