Roma 09-10 marzo 2010/Sperimentazione dell’applicazione della Riforma della P.A. all’ambito della valutazione del personale delle Aziende Sanitarie La valu tazion e: obiettivi percorso e stru m en to della sperim en tazion e Franco Cocchi Eleonora Di Maolo Azienda Usl 2 Perugia Le Risorse Umane nell’organizzazione Una premessa MARTINET Alain Charles, Management stratégique, organization et politique McGraw-Hill, 1984 Le Risorse Umane nell’organizzazione Tre punti 1. Funzione di orientamento dei comportamenti degli individui verso gli obiettivi istituzionali 1. Obiettivo fondamentale è la gestione e lo sviluppo delle persone che lavorano per l’organizzazione 1. I processi di gestione e sviluppo accompagnano ogni persona nell’organizzazione dal momento del suo Paolo Iacci, 2007 ingresso fino al momento in cui la lascerà Il ciclo della gestione delle Risorse Umane Le funzioni della Direzione Risorse Umane Le funzioni della Direzione Risorse Umane Le funzioni della Direzione Risorse Umane La valutazione delle persone nella organizzazione • Valutazione delle COMPETENZE • Valutazione della POSIZIONE • Valutazione del POTENZIALE • Valutazione della PRESTAZIONE Valutazione delle Competenze 1. Competenze chiave dell’organizzazione (core competencies) Integrazione di un insieme di capacità, abilità, conoscenzetecnologiche e metodologiche, caratteristiche specifiche e fondamentali di un‘organizzazione (capacità e conoscenze), affidate a managers e specialisti, che dà un contributo specifico alla creazione del valore (Hamel e Prahalad, 1990) 2. Competenze chiave delle persone Caratteristica intrinseca di un individuo che è causalmente collegata ad una performance efficace, pari o superiore, nella mansione affidata e che è misurabile sulla base di un criterio prestabilito (Boyatzis, 1982) Valutazione delle Posizioni • Processo attraverso cui si identificano le diverse posizioni aziendali e si stabilisce una graduatoria, legata al loro “valore” per l’organizzazione, generalmente espressa in un punteggio assoluto o in una fascia di punteggio. Valutazione del Potenziale • Attività “diagnostica” finalizzata a individuare le attitudini dei componenti di un’organizzazione, per poterne orientare lo sviluppo verso posizioni presenti e/o future più congruenti sotto il profilo delle caratteristiche professionali e psico-attitudinali. Valutazione delle Prestazioni • Processo attraverso il quale un’organizzazione misura e valuta sia il conseguimento degli obiettivi sia i comportamenti del titolare di una specifica posizione organizzativa in riferimento ad un arco temporale definito (tipicamente dodici mesi) Cosa produce il Sistema di valutazione Valutazione delle COMPETENZE Organigramma Posizioni Cosa produce il Sistema di valutazione Valutazione della POSIZIONE Incarichi Retribuzione Cosa produce il Sistema di valutazione Valutazione del POTENZIALE FORMAZIONE Cosa produce il Sistema di valutazione Valutazione della PRESTAZIONE INCENTIVI SISTEMA PREMIANTE In sintesi In sintesi Perché aziende? La aziendalizzazione rientra in un generale processo di cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni e che nello scenario scientifico ed applicativo internazionale è noto come New Public Management (Hood & Jackson 1991 – Jonathan Boston et al. 1991) “… a blend of the planning, organizing, and controlling functions of management with the management of human, financial, physical, information and political resources.” Garson & Overman (1983) Anche in tempi di clinical governance Working Together Per saperne di + • D. Boldizzoni (a cura di), Management delle Risorse Umane, Ed. Sole 24ore, 2003 • M. Walters, Il manuale del performance management. Come ottenere brillanti risultati dalle risorse umane di cui disponete, Franco Angeli, 1997 • W. Levati, M. V. Saraò, Psicologia e sviluppo delle risorse umane nelle organizzazioni, Franco Angeli, 2001 • L. Borgogni ed altri, Valutazione e motivazione delle risorse umane nelle organizzazioni, Franco Angeli, 1998 • L. Borgogni, L. Petitta, Lo sviluppo delle persone nelle organizzazioni. Goal setting, coaching, counselling, Carocci, 2003 La valu tazion e: obiettivi percorso e stru m en to della sperim en tazion e Il protocollo Dipartimento della FunzionePubblica FORMEZ AGeNaS FIASO Aziende sanitarie e ospedaliere art. 1 - Fine e caratteristiche della sperimentazione 1. La sperimentazione viene adottata al fine di verificare, senza produrre effetti giuridici e effetti economici, l’adozione, nello spirito della riforma di cui alla L. 15/2009, di strumenti previsti dalla legge stessa e dal decreto legislativo di attuazione 2. La L. 15/2009 e il D. Lgs. 150/2009 definiscono i principi per la valutazione delle attività del personale del comparto sanità 3. La sperimentazione, di cui alle premesse, prevede l’adozione di una serie di atti e procedure,nell’ambito delle finalità previste dall’atto Aziendale e nel rispetto delle normative di legge e contrattuali. art. 2 - Obiettivi della sperimentazione 1. Le Aziende sanitarie e ospedaliere…avviano la sperimentazione presso proprie Unità Organizzative Complesse/Dipartimenti … allo scopo di: a. migliorare le prestazioni degli individui, utilizzando la valutazione come opportunità; b. premiare il merito individuale attraverso il riconoscimento economico; c. favorire la crescita professionale degli individui attraverso interventi di sviluppo (affiancamento, mobilità interna, autoformazione, addestramento, ecc.); d. disporre di informazioni per la migliore gestione delle risorse umane art. 3 - Oggetto della sperimentazione Oggetto: processo di valutazione del personale, dirigente e di comparto (c.1). Prestazione individuale di lavoro: contributo dato dalla persona al raggiungimento degli standards prestazionali e degli obiettivi dell’Unità operativa cui è assegnato (c.2) anche negli aspetti qualitativi delle competenze agite nell’esecuzione delle prestazioni sia di natura assistenziale, di cura, che amministrative o organizzative (c.4). Durata: 4 mesi (c.3) Unità valutate: UOC/Dipartimenti individuati dalla Direzione generale dell’Azienda aderente al progetto, sulla base delle indicazioni del Comitato d’indirizzo (c.5) Art. 4 - Organismi e soggetti del progetto di sperimentazione 1. Comitato d’indirizzo: definisce strategie e linee metodologiche della sperimentazione e le modalità di comunicazione dei risultati 2. Comitato tecnico-scientifico: predispone gli strumenti a supporto dei percorsi di valutazione aziendale, per la gestione della reportistica e i percorsi di omogeneizzazione dei risultati. Svolge una funzione di riferimento consulenziale per tutte le problematiche applicative Art. 4 - Organismi e soggetti del progetto di sperimentazione 3. Formatori: formati dal FORMEZ, prepareranno i valutatori, nelle singole Aziende aderenti alla sperimentazione, a svolgere correttamente il percorso valutativo adottando un approccio omogeneo e utilizzando gli strumenti messi a punto dal Comitato tecnico-scientifico 4. Valutatori: individuati dalle direzioni generali delle Aziende aderenti al progetto in coerenza con il sistema della responsabilità stabilito dagli atti aziendali, provvederanno alle valutazioni del personale Art. 5- Ambito della sperimentazione 1la valutazione dei dirigenti, aspetto che quasi la totalità delle Aziende è già abituata a curare, che si realizza, in accordo con le norme fissate dal d.lgs. 150, attraverso simulazioni basate sui dati disponibili del 2008; 2 la valutazione di tutto il personale del comparto appartenente alle strutture prescelte a questo fine dalle Aziende Sanitarie partecipanti, aspetto sul quale l’esperienza è meno diffusa, che si svolge attraverso una vera e propria sperimentazione sul campo basata su di un periodo di valutazione di quattro mesi Art. 6 - Definizione e assegnazione degli obiettivi Il valutatore illustra preliminarmente al personale coinvolto obiettivi, modalità e impegno richiesto per la sperimentazione evidenziando, in particolare, che la sperimentazione non produce alcun effetto giuridico ed economico, ma può diventare uno strumento informativo per ottimizzare e migliorare il modello organizzativo dell’offerta (c.2). Art. 6 - Definizione e assegnazione degli obiettivi All’inizio della sperimentazione i valutatori condividono con i propri collaboratori i contenuti delle schede con le competenze ritenute rilevanti per la valutazione delle azioni professionali nei propri contesti di lavoro e provvedono, per quanto possibile, alla definizione e all’assegnazione degli obiettivi a ciascun dipendente, indicando i risultati attesi e i rispettivi indicatori (c.3) con i seguenti criteri: Art. 6 - Definizione e assegnazione degli obiettivi a. coerenza con gli obiettivi della programmazione aziendale e quella dell’unità operativa; b. certa correlazione alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili; c. pieno coinvolgimento dei coordinatori del comparto nella definizione degli obiettivi; d. equa distribuzione dei carichi di lavoro e delle opportunità di incentivazione; e. informazione e diretto coinvolgimento di ciascun dipendente nella definizione e assegnazione degli obiettivi da attuarsi mediante appositi incontri individuali o collettivi.(c.4) Art. 7 - Schede di valutazione DIRIGENZA La scheda è individuale e deve riportare l’indicazione del valutato e del valutatore e del ruolo di ciascuno Si compone di due aree di valutazione: • Competenze e comportamenti • Raggiungimento obiettivi Ogni area va preliminarmente “pesata”, cioè si deve indicare all’atto della definizione e assegnazione degli obiettivi, all’inizio del periodo di osservazione, quant’è il loro valore in centesimi. La somma delle due pesature dovrà corrispondere a 100. Competenze e comportamenti Comprende 10 items I primi 9 items di valutazione sono predefiniti. Il decimo può declinarsi in una o più competenze individuate in loco in relazione alla specificità professionale del valutato o le caratteristiche della UO il valutatore potrà assegnare, al termine del periodo di valutazione, un valore da 1 a 5. 1: insoddisfacente 2: da migliorare 3: soddisfacente/adeguato 4: buono 5: ottimo Raggiungimento obiettivi Comprende uno o più obiettivi qualiquantitativi per ciascuno dei quali vanno individuati preliminarmente: - Descrizione /indicatore - Valore in termini percentuali di ciascun obiettivo la cui somma corrisponderà a 100. Al termine del periodo di valutazione il valutatore assegnerà, su base oggettiva, la percentuale di raggiungimento dell’obiettivo assegnato Giudizio finale La somma dei punteggi riportati, che per effetto delle pesature di ciascuna area non potrà superare 100, rappresenterà la valutazione finale, proposta dal valutatore “di prima istanza”. Ad esso compete anche - Un giudizio sintetico complessivo in cui potrà esprimere oltre al punteggio complessivo argomentazioni relative alla espressione dei giudizi o altre considerazioni sulla valutazione in forma narrativa - La proposta di posizionamento rispetto alla distribuzione del premio per la performance individuale, nelle tre fasce previste dal dlgs 150/09 - La proposta motivata per l’assegnazione di eventuali premi individuali Feedback del dirigente valutato Il dirigente valutato può nell’occasione esprimere propri commenti o riserve. Va specificato che trattandosi di valutazione di prima istanza sarà resa definitiva solo dopo la valutazione di seconda istanza che spetterà all’organismo indipendente di valutazione che si pronucerà in caso di contestazioni. La firma del valutato in calce alla scheda attesterà di avene ricevuto copia e non l’accettazione della valutazione. COMPARTO La scheda è individuale e deve riportare l’indicazione del valutato e del valutatore e del ruolo di ciascuno Si compone di tre aree di valutazione: • Competenze e comportamenti • Raggiungimento obiettivi individuali •Contributo al raggiungimento degli obiettivi di struttura Ogni area va preliminarmente “pesata”, cioè si deve indicare all’atto della definizione e assegnazione degli obiettivi, all’inizio del periodo di osservazione, quant’è il loro valore in centesimi. La somma delle tre pesature dovrà corrispondere a 100. Competenze e comportamenti Comprende 10 items I primi 6 items di valutazione sono predefiniti. I quattro ulteriori possono declinarsi in competenze individuate in loco in relazione alla specificità professionale del valutato o le caratteristiche della UO il valutatore potrà assegnare, al termine del periodo di valutazione, un valore da 1 a 5. 1: insoddisfacente 2: da migliorare 3: soddisfacente/adeguato 4: buono 5: ottimo Raggiungimento obiettivi individuali Comprende uno o più obiettivi qualiquantitativi per ciascuno dei quali vanno individuati preliminarmente: - Descrizione /indicatore - Valore in termini percentuali di ciascun obiettivo la cui somma corrisponderà a 100. Al termine del periodo di valutazione il valutatore assegnerà, su base oggettiva, la percentuale di raggiungimento dell’obiettivo assegnato •Contributo al raggiungimento •degli obiettivi di struttura Si tratta di un giudizio sintetico espresso, al termine del periodo di valutazione, in tre possibili gradazioni (Alto – Medio – Basso) con cui valutare l’apporto individuale agli obiettivi della struttura di appartenenza dell’operatore valutato Giudizio finale La somma dei punteggi riportati, che per effetto delle pesature di ciascuna area non potrà superare 100, rappresenterà la valutazione finale, proposta dal valutatore “di prima istanza”. Ad esso compete anche - Un giudizio sintetico complessivo in cui potrà esprimere oltre al punteggio complessivo argomentazioni relative alla espressione dei giudizi o altre considerazioni sulla valutazione in forma narrativa - La proposta di posizionamento rispetto alla distribuzione del premio per la performance individuale, nelle tre fasce previste dal dlgs 150/09 - La proposta motivata per l’assegnazione di eventuali premi individuali Feedback dell’operatore valutato L’operatore valutato può nell’occasione esprimere propri commenti o riserve. Va specificato che trattandosi di valutazione di prima istanza sarà resa definitiva solo dopo la valutazione di seconda istanza che spetterà all’organismo indipendente di valutazione che si pronucerà in caso di contestazioni. La firma del valutato in calce alla scheda attesterà di avene ricevuto copia e non l’accettazione della valutazione. Valutare le risorse umane • Valutazione non pagelle Il sistema di valutazione serve non a classificare le persone, ma a valorizzarle • Valutazione e obiettivi Il sistema di valutazione deve essere coerente con gli obiettivi aziendali • Valutazione e obiettività La valutazione deve cercare di garantire la massima affidabilità Valutare le risorse umane “Ciò che puoi misurare puoi governare” Valutare significa esprimere giudizi sulla base di misurazioni. Se le misurazioni sono affidabili, cioè valide ed attendibili, i nostri giudizi possono essere a loro volta La valutazione, per essere uniforme, obiettiva e comunicabile affidabili e sicuri e consentire dovrebbe sempre implicare delle misurazioni (quantitative o alla organizzazione di qualitative). Bisogna però disporre prendere decisioni con di strumenti di misura che possiedano le caratteristiche della maggiori probabilità di validità, dell’attendibilità… successo F. Scotti, 1990