PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CEVA STUDIO PRELIMINARE ELENCO AUTORIZZAZIONI ALLEGATI ALLA DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA L.R. 14 dicembre 1998 n.40 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione” AZIENDA FACCIA F.lli S.r.l. COMMERCIO E LAVORAZIONE CARNE AREA DI PIP REGIONE PIANA Via L. Einaudi 28 12073 CEVA (CN) Luglio 2012 Il tecnico __________________ Il committente _____________________ STING STUDIO ASSOCIATO DI INGEGNERIA CAMISASSI-MORIONDO-ROCCA Via Bagni 1/A - 12037 Saluzzo Tel. 0175/248744 - Fax. 0175/44488 E mail: [email protected] FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) RELAZIONE TECNICA INDICE PREMESSA ................................................................................................................2 1. INQUADRAMENTO DELL’OPERA .........................................................................3 2. CICLI PRODUTTIVI E ATTIVITA’ PRODUTTIVE....................................................5 3. EFFETTI SULL’AMBIENTE CIRCOSTANTE ........................................................17 3.1 Energia ............................................................................................................17 3.2 Emissioni in atmosfera.....................................................................................19 3.3 Attingimenti idrici..............................................................................................27 3.4 Scarichi idrici....................................................................................................29 3.5 Emissioni sonore .............................................................................................31 3.6 Rifiuti e sottoprodotti ........................................................................................32 4 ALLEGATI ............................................................................................................1 DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 1 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) PREMESSA Si precisa che la presente richiesta di avvio della procedura di verifica relativamente al progetto di modifica sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.403 del 06/06/2008 per incremento della produttività giornaliera, è contestuale alla: - domanda per l’approvazione del piano di prevenzione e gestione delle acque; - richiesta di autorizzazione allo spandimento di fanghi in agricoltura. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 2 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 1. INQUADRAMENTO DELL’OPERA Il macello della ditta Faccia F.lli s.r.l. sorge nel comune di Ceva (CN) ai margini del centro cittadino in un’area produttiva industriale-artigianale, posta, uscendo dalla cittadina, sul lato destro della direttrice di collegamento con Lesegno, denominata Strada Nazionale SS 28 dal Piemonte ad Oneglia. La ditta è in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale n.403 del 06/06/2008 per attività 6.4 a) macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 t/g. E’ intenzione della stessa aumentare la produttività giornaliera dello stabilimento come specificato nel prosieguo. Lo stabilimento in oggetto sorge alla periferia del Comune di CEVA in un’area individuata dal P.R.G.C. vigente come “Area produttiva artigianale-industriale di nuovo impianto” e confina con altre proprietà e con la strada Nazionale SS 28 denominata Piemonte-Oneglia. Esso è posto su di un lotto, rientrante nel piano PIP, di superficie pari a circa 31888 m2; la superficie cintata della ditta occupa circa 25650 m2, di cui 9450 m2 di superficie coperta. Il fabbricato produttivo principale è costituito da un capannone, che, per una superficie ridotta, si estende anche al piano seminterrato; annessa vi è la palazzina uffici disposta su tre livelli (seminterrato – piano terra – primo piano). Adiacente al fabbricato principale, vi è un fabbricato che accoglie centrale elettrica e centrale frigo. Nell’area cortilizia esterna sorgono delle strutture destinate ad accogliere: - centrale elettrica; - autorimessa; - erogatore di gasolio; - impianto di depurazione; - concimaia; - locali antincendio; - centrale termica ed impianti elettrici. L’accesso al complesso produttivo, completamente cintato, avviene tramite tre ampi ingressi carrai: uno è posto lungo una strada di PIP (via Einaudi), e gli altro lungo una parallela alla strada SS 28; essi sono dotati di portone carrabile. Il terreno su cui DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 3 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) insiste la proprietà presenta una parte in declivio pertanto sono previste delle rampe a cielo aperto per raggiungere le parti più basse rispetto alle vie di accesso. Lo stabilimento confina lungo il lato Sud ed Ovest con il Comune di Lesegno, lungo il lato Nord con la direttrice Ferroviaria-Torino Savona, lungo il lato Est con un altro lotto appartenente alla medesima zona artigianale-industriale; inoltre è costeggiato lungo il lato Ovest dalla Strada Vicinale dei Tecetti e lungo il lato Sud dalla Strada Nazionale SS28 dal Piemonte ad Oneglia. Il Comune di Ceva, non è inserito nella Zona di Piano ai sensi della L.R. 43/2000, così come individuata con D.G.R. n. 14-7623 dell’11/11/2002. Rispetto al Piano Territoriale Provinciale (P.T.P) Ceva è individuato come: - facente parte della Comunità Montana Valli Mongia,Cevetta e Langa Cebana; - comune Sub-Polo all’interno della Programmazione Commerciale (L.R. 28/99) e Centro Integrativo di 1° livello e sede di mercat o ambulante; - facente parte del Sistema locale n.21 quale ambito di concentrazione e di auto-organizzazione e quindi di bilancio delle politiche territoriali - centro integrativo della rete urbana provinciale di 1° livello (C2); - nucleo e distretto turistico N.42; - comune sede di centro storico di notevole rilevanza regionale per quanto riguarda la classificazione dei centri storici (centro di Rango B). Il piano di classificazione acustica comunale del Comune di Ceva classifica l’area interessata di CLASSE VI (“Aree esclusivamente industriali) e di CLASSE V (“Aree prevalentemente industriali”). In allegato: - Estratto C.T.R. - Estratto mappa catastale - Estratto P.R.G.C. - Estratto zonizzazione acustica - Valutazione di Impatto Acustico - Tavole grafiche DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 4 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 2. CICLI PRODUTTIVI E ATTIVITA’ PRODUTTIVE 2.1 L’attività svolta entro l’azienda si articola in aree ben precise (uffici, macello, lavorazione, celle, spedizione, magazzini…) attraverso la successione delle seguenti fasi lavorative: 1. Ricevimento dei bovini vivi trasportati entro autocarri appositi di proprietà dell’azienda, di terzi, o degli stessi allevatori, provenienti da allevamenti di e medie e grosse dimensioni, localizzati in Piemonte, Lombardia, e Veneto, e costituiti principalmente da vitelloni maschi, seguiti da vitelli da latte allevati in Italia, vitelloni femmina e vacche; suinetti. Inoltre l’azienda riceve e commercializza carni macellate in varie pezzature rappresentate da un 70% di carni bovine (bovino adulto e vitello da latte) e un 30% di carni suine. 2. Arrivo sul piazzale, pesatura, accettazione e avvio dei bovini direttamente ai corridoi di incanalamento. E’ previsto uno stazionamento temporaneo entro stalle: l’alimentazione degli animali viene sospesa entro le 12 ore precedenti l’avvio alla macellazione per limitare al massimo le deiezioni durante le fasi di trasporto e accettazione. 3. Trasferimento dei capi nel locale macello – area dissanguamento: - controllo dei dati per la rintracciabilità abbattimento del bovino con pistola a proiettile captivo o a rito islamico senza rottura della scatola cranica - recupero entro la culla di raccolta bovini - aggancio del bovino al paranco per avvio al dissanguamento ed inserimento nella catena di macellazione per il dissanguamento - jugulazione del bovino e dissanguamento (AREA DISSANGUAMENTO) 4. Raccolta del sangue nella vasca di dissanguamento e scarico in cisterna refrigerata in apposito locale esterno allo stabilimento. Dalle cisterne il sangue viene prelevato ogni due giorni, con autocisterna, da ditte esterne autorizzate. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 5 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) PRIMA LAVORAZIONE: 5. Asportazione corna, orecchie (entrambe recuperate entro appositi contenitori nel locale deposito e prelevate da ditte esterne giornalmente oppure avvio alla II lavorazione uguale alla lavorazione delle teste rasate) e marche auricolari (distrutte). (AREA SPORCA) Legatura dell’esofago. Asportazione degli arti anteriori e dell’estremità di quelli posteriori; recupero degli zampini entro appositi contenitori svuotati giornalmente, con autocarro, da ditte esterne oppure avvio alla II lavorazione (uguale alla lavorazione delle teste rasate). 6. Scuoiatura effettuata parte manualmente (incisione della pelle a livello delle estremità degli arti e della testa) e parte con la scuoiatrice meccanica. Recupero delle pelli entro appositi contenitori posti nel deposito seminterrato, per prelievo giornaliero, con autocarro, da ditte esterne previa sgrossatura e squadratura. (AREA SPORCA) 7. Stacco teste, lavaggio delle cavità nasali e boccale, chiusura dei fori occipitali e frontali, e posizionamento su apposito carrello. (AREA SPORCA). Successivamente le teste vengono appese alla “guancinaia” per il trasporto nell’area II lavorazione e le marche auricolari vengono asportate per poi essere distrutte. Prima della lavorazione viene effettuata la scuoiatura. 8. Incisione della linea alba e apertura dello sterno tramite sega elettrica. Eviscerazione e allontanamento pacco intestinale. Il prestomaco (tubo digerente) viene avviato alla fase di II lavorazione tramite nastro trasportatore. L’intestino, la vescica e lo stomaco vengono eliminati secondo le procedure stabilite dalla profilassi sanitaria di prevenzione della BSE. (AREA EVISCERAZIONE-PULITA) 9. Asportazione di fegato, milza, cuore, trachea e polmoni (corata). La corata, previa visita veterinaria e lavaggio, viene avviata, tramite catena a ganci per frattaglie alle celle di stoccaggio refrigerate in attesa della II lavorazione. (AREA PULITA) 10. Visita sanitaria del medico veterinario alle carcasse, cui possono seguire le operazioni di bollatura. (AREA PULITA) 11. Le carcasse intere, appese a catena di trasporto a ganci, vengono segate in mezzene tramite sega elettrica. La spina dorsale ed il midollo vengono eliminati secondo le procedure stabilite dalla profilassi sanitaria di prevenzione della BSE. Le mezzene vengono, quindi, sottoposte a sgrassatura (effettuata con coltello circolare e raccolta del grasso in appositi contenitori metallici svuotati giornalmente da ditta esterna) e toelettatura (lavaggio con doccia di acqua fredda ed eliminazione di coaguli di sangue e frammenti) e successivamente trasportate attraverso la catena di trasporto entro le celle di stoccaggio (0°C/+4°C), previo passaggio in un tunne l di abbattimento a ventilazione forzata (-4°C/0°C). ( AREA PULITA) 12. Dalle celle di stoccaggio le mezzene vengono spedite con camion frigorifero di proprietà e/o di terzi o intere o suddivise ulteriormente in quarti o in parti più piccole, queste ultime confezionate sottovuoto, previo sezionamento. In questa fase possono essere lavorate anche le carni macellate foranee. (AREA PULITA) DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 6 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Eventuali capi sospetti (insieme ai relativi prodotti edibili) vengono smistati ed allontanati dalla linea di macellazione direttamente dal medico veterinario, attraverso guidovia, nell’apposita cella dei sospetti e dei confiscati. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 7 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) SECONDA LAVORAZIONE: 13. LAVORAZIONE TESTE: nel locale II lavorazione le teste vengono staccate dalla catena di trasporto e poste sul tavolo per la lavorazione. 14. Previa asportazione della lingua, la testa viene sottoposta a rasatura a mezzo di macchina RASA-TESTE entro cui possono essere rasati anche gli zampini. 15. Successivamente alla scuoiatura la testa viene spolpata e il teschio viene allontanato e raccolto in apposito contenitore (Materiale di Categoria I), posto nel deposito al piano seminterrato, per essere prelevato, con trasporto su autocarro, da terzi. La testa rasata, appesa ad apposita ganciera, viene stoccata in cella frigorifera, previa visita sanitaria, in attesa di spedizione (autocarro frigorifero aziendale o di terzi). La massa cerebrale viene eliminata secondo le procedure stabilite dalla profilassi sanitaria di prevenzione della BSE. 16. LAVORAZIONE INTESTINO: Il tubo digerente subito dopo l’asportazione viene avviato al locale tripperia sporca per essere lavorato. 17. Entro il locale TRIPPERIA il tubo digerente viene svuotato ed il contenuto ruminale viene allontanato, previa scolatura, e conferito nella concimaia (trattamento preventivo) posta all’esterno del capannone principale, lungo il lato Nord, per essere poi trasportato presso aziende agricole e utilizzato come ammendante. 18. Il prestomaco, svuotato, viene lavorato per mezzo di due macchine; nella prima viene effettuato il LAVAGGIO e la SBIANCATURA in acqua calda a 60°C per 7 minuti, mentre nella seconda viene effet tuata la sgrassatura in cicli da 2 minuti. Quindi la trippa sbiancata viene raffreddata in acqua fredda corrente e depositata in cella; successivamente nel reparto cottura viene effettuata la COTTURA per 3 ore, cui segue il raffreddamento con acqua corrente e lo stoccaggio in cella (utilizzo di appositi carrelli) in attesa di essere prelevato da ditta esterna con camion frigo. 19. LAVORAZIONE FRATTAGLIE: la corata asportata viene stoccata in cella e da qui prelevata per essere spedita fresca, o per essere confezionata mediante sottovuoto. 20. LAVORAZIONE CARNE SEZIONATA: La lavorazione delle carni sezionate prevede il disosso ed il loro confezionamento con sottovuoto. Gli scarti vengono allontanati e raccolti entro apposito contenitore (posto nel deposito seminterrato al di sotto dell’area di sezionamento) che viene svuotato giornalmente, e trasportato su autocarro, da ditta esterna autorizzata. Il prodotto confezionato viene stoccato in cella frigorifero in attesa di spedizione (autocarro frigorifero aziendale, del cliente, o di terzi). Eventuale materiale a rischio specifico (MRS) viene alloggiato in appositi cassonti identificati da banda rossa trasversale, nel locale seminterrato. 21. SPEDIZIONE che avviene dall’apposita area per il carico dei camion frigo (furgoni refrigerati e congelati) destinati alla consegna della merce. Tale locale è climatizzato con una temperatura inferiore ai 12°C. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 8 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 22. Lavori d’ufficio (amministrazione – commerciale – tecnico) Le apparecchiature sono state installate nei mesi di Luglio – Agosto 2011, e la messa in esercizio è stata effettuata nell’ottobre dello stesso anno. La messa a regime del’impianto, causa problemi tecnici, si è avuta solamente nel mese gi Giugno del 2012. Descrizione delle apparecchiature utilizzate: MACCHINA RASA-TESTE La macchina è costituita da un contenitore di forma cilindrica, al cui interno è presente una centrifuga in acciaio inox funzionante mediante immissione entro la macchina di acqua calda a circa 60°C. Essa viene pu lita con getto d’acqua calda dopo ogni ciclo. MACCHINA LAVA-TRIPPE / MACCHINA SGRASSATRICE / MACCHINA TAGLIA-BUDELLA Le macchine sono costituite da un contenitore cilindrico in acciaio inox contenente una centrifuga dotata di speciali lame e funzionante elettricamente, i lavori di lavaggio e sbiancatura, di sgrassatura, e di taglio-budella (effettuate dalle 3 macchine in fasi diverse) sono accompagnati dall’utilizzo di acqua fredda. A fine ciclo entro le macchine viene immessa acqua calda a 60° p er effettuarne il lavaggio. MACCHINA CUOCI-TRIPPE La macchina è costituita da una vasca in acciaio inox coibentata con lana di vetro e dotata di resistenza elettrica, di cestello ribaltabile e coperchio. La macchina funziona mediante immissione di vapore alla pressione massima di esercizio di Bar 1,5. MACCHINA LEVAUNGHIE La macchina è costruita completamente in acciaio inox, funzionante elettricamente; la lavorazione avviene in modo meccanico, senza apporto di acqua o vapore. MACCHINE ELETTRICHE CHE LAVORANO MECCANICAMENTE Sono macchine in carpenteria metallica, funzionanti elettricamente, che lavorano meccanicamente la carne senza l’ausilio di vapore, acqua, ecc…: - TRITACARNE - SPELLATRICE/SCOTENNATRICE - SEGA-OSSA - IMPASTATRICE DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 9 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) - MACCHINA FORMATRICE PER HAMBURGER (HAMBURGATRICE) CONFEZIONATRICE SOTTOVUOTO IN LINEA La linea è costituita da un parallelepipedo avente la parte sottostante in lamiera di acciaio inox e la parte soprastante vetrata, dotata di nastro trasportatore che l’attraversa completamente. LINEA SOTTOVUOTO CARNE SEZIONATA, FRATTAGLIE E TRIPPA La linea è composta da due macchine poste in linea e costituite da un nastro trasportatore e parallelepipedi in acciaio inox; in uno si realizza il sottovuoto (MACCHINA SOTTOVUOTO), e nell’altro se ne sterilizza l’interno e si sigilla il sacco (MACCHINA per la TERMORETRAIBILITA’), funzionante attraverso una doccia di acqua calda (80°C). IMPIANTO FRIGORIFERO Nello stabilimento è presente un impianto frigorifero nuovo; posto a servizio delle celle di stoccaggio della carne e delle frattaglie; l’impianto è così composto: a) N° 1 Tunnel di preraffreddamento carcasse bovine -4/0 °C b) N° 10 celle a 0/+2°C con guidovie per la carne i n osso / frattaglie / trippe / sospetti c) N° 1 cella a 0/+2°C per il prodotto finito. d) N° 3 celle a 0/+2°C per lo stoccaggio di altri p rodotti non carnei (spezie, aromi, formaggi, ecc…) e) N° 1 cella a -4/0°C per tagli disossati per le l avorazioni di macinati f) N° 1 cella a –40°C tunnel di abbattimento termic o. g) N° 1 cella a –20°C per la conservazione del cong elato. h) N° 1 tunnel di abbattimento termico (IQF) a -18° C L’impianto frigorifero è costituito da nr. 2 centrali (potenza complessiva di 900.000 kcal/h) a condensazione ad aria con recupero di calore pari al 20% circa in parte utilizzato per lo sbrinamento degli impianti e in parte convogliato in centrale termica per riscaldamento dell’acqua. Le centrali frigorifere hanno come flusso primario ammoniaca a basso contenuto, ed alimentano due distinti anelli di distribuzione a fluido secondario glicoli protilenico. I congelamenti, riportati in precedenza ai punti f g h, hanno 3 circuiti distinti e separati a Freon 507. E’ presente una centrale di trattamento, addolcimento e demineralizzazione delle acque di processo, al fine di alimentare correttamente i circuiti di condensazione dell’impianto frigorifero e le caldaie per la produzione del vapore. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 10 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) EROGATORE DI GASOLIO Il gasolio è utilizzato per l’autotrazione ad uso privato. La ditta è titolare di un’autorizzazione all’installazione rilasciata dal comune di Ceva in data 14/07/2008 n.08. La ditta ha inoltrato domanda di valutazione del progetto ai VVF (pratica pos.46343 del 15/11/2010) per varianti all’impianto. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 11 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) MACELLO: I LAVORAZIONE BOVINI VIVI ARRIVO MATERIE PRIME PESATURA ACCETTAZIONE CARNI GIA MACELLATE CORRIDOI DI INCANALAMENTO CELLE FRIGORIFERE STORDIMENTO CISTERNA REFRIGERATA RACCOLTA SANGUE JUGULAZIONE DISSANGUAMENTO RACCOLTA ARTI ASPORTAZIONE: ARTI, CORNA E MARCHE AURICOLARI DITTE LAVORAZIONE SOTTOPRODOTTI MACELLAZIONE DECAPITAZIONE RACCOLTA PELLI Area sporca Area pulita ELIMINAZIONE STOMACOINTESTINOVESCICA ALLONTANAMENTO MIDOLLO OSSEO PER CAPI > 12mesi ALLONTANAMENTO MIDOLLO OSSEO E SPINA DORSALE PER CAPI > 24 mesi CELLE FRIGORIFERE II LAVORAZIONE TESTE E ZAMPINI CLIENTE SCUOIATURA EVISCERAZIONE II LAVORAZIONE PRESTOMACO ASPORTAZIONE CORATA II LAVORAZIONE CORATA DIVISIONE IN MEEZENE SGRASSATURA TOELETTATURA PESATURA E BOLLATURA SANITARIA CLIENTE DISOSSAMENTO + CONFEZIONAMENTO SOTTOVUOTO DISOSSAMENTO + CONFEZIONAMENTO SOTTOVUOTO (VEDI SECONDA LAVORAZIONE CORATA) CELLE TUNNEL DI RAFFREDDAMENTO CELLE CLIENTE DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA 12 STUDIO PRELIMINARE FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) MACELLO: II LAVORAZIONE II LAVORAZIONE TESTE LAVAGGIO SIGILLATURA SCUOIATURA II LAVORAZIONE CORATA E CARNE SEZIONATA SVUOTAMENTO TUBO DIGERENTE SEPARAZIONE DEGLI ORGANI - PREPARAZIONE DEI PEZZI PREVIO DISOSSO ASPORTAZIONE LINGUA ELIMINAZIONE SCARTI RASATURA TESTE NELLA MACCHINA RASA-TESTE II LAVORAZIONE INTESTINI CONFEZIONAMENTO NELLA MACCHINA SOTTOVUOTO ALLONTANAMENTO CONTENUTO RUMINALE LAVAGGIO E SBIANCAMENTO RAFFREDDAMENTO CELLE FRIGORIFERE CELLE FRIGORIFERE SQUOIATURA SPOLPAMENTO CLIENTE COTTURA INTESTINO ELIMINAZIONE TESCHI E MASSA CEREBRALE (animali>12 mesi) RAFFREDDAMENTO TUNNEL DI RAFFREDDAMENTO CELLE FRIGORIFERE CELLE FRIGORIFERE CONFEZIONAMENTO SOTTOVUOTO CLIENTE CLIENTE DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA 13 STUDIO PRELIMINARE FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Attualmente la ditta FACCIA F.lli s.r.l. è autorizzata alla macellazione di: PRODOTTO in INGRESSO QUANTITA’ Bovini adulti 16.500 capi/anno Vitelli 4.200 capi/anno Suini 2.000 capi/anno Inoltre l’azienda riceve e commercializza mensilmente circa 24 t di carni macellate in varie pezzature rappresentate da un 70% di carni bovine (vitellone e vitello da latte) e un 30% di carni suine. Avendo, così, una quantità di prodotti in uscita pari a: PRODOTTO in USCITA QUANTITA’ Carcasse 2706 t/anno Carni sezionate confez. sottovuoto 756 t/anno Frattaglie 38 t/anno Gli approvvigionamenti da capi da macello coinvolgono, complessivamente e su base annuale, circa 100 allevamenti di medie e grosse dimensioni. Infine, l’attuale orario di lavoro è stabilito: Lun.-Mar.-Mer.-Ven. dalle 6,00-7,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00-19,00 Sab. dalle 7,00 alle 13,00 La macellazione viene effettuata per 4ore al giorno. Gli uffici sono aperti: Lun.-Mar.-Mer.-Ven. dalle 8,00-9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00-19,00 Sab. dalle 8,00 alle 12,00 I dati riportati sulla Autorizzazione in essere si riferiscono ad una produzione al di sotto di quello che è la massima capacità produttiva dell’impianto, pertanto l’azienda intende rivedere tali dati per poter ottenere l’Autorizzazione ad utilizzare l’impianto per la massima potenzialità tenendo pur sempre conto del fatto che tale potenzialità massima potrebbe essere raggiunta poche volte nell’arco dell’anno. Considerando che la capacità massima della linea di macellazione è di 75 capi bovini/ora, per 4 ore al giorno si avrà: 75 capi bovini/h x 4 h/giorno = 300 capi bovini/giorno DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 14 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Considerando che la macellazione avviene per 3 giorni alla settimana, 52 settimane all’anno, si ottengono 46800 capi bovini/anno macellati. L’incremento produttivo suddetto verrà ottenuto attraverso un minimo aumento del personale rispetto alla situazione in essere. Pertanto, chiede l’autorizzazione per la macellazione di: PRODOTTO in INGRESSO QUANTITA’ Bovini adulti 40.000 capi/anno Vitelli 6.800 capi/anno Suini 4.000 capi/anno Inoltre l’azienda riceverà e commercializzerà mensilmente circa 235 t di carni macellate in varie pezzature rappresentate da un 70% di carni bovine (vitellone e vitello da latte) e un 30% di carni suine. L’aumento delle carni già macellate andrà a determinare un forte aumento delle carni confezionate sottovuoto, ma il suo impatto sulle lavorazioni da svolgere in azienda sarà limitato, in quanto queste dovranno subire minori processi rispetto alle carni derivanti da animali vivi. Si otterrà, così, una quantità di prodotti in uscita pari a: PRODOTTO in USCITA QUANTITA’ * Carcasse 10.000 t/anno Carni sezionate confezionate sottovuoto 8.000 t/anno Frattaglie 100 t/anno Gli approvvigionamenti da capi da macello coinvolgeranno, complessivamente e su base annuale, circa duecento allevamenti di medie e grosse dimensioni, localizzati in Piemonte, Lombardia, e Veneto. * Le quantità sono stimate in funzione degli attuali dati di produzione dello stabilimento. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 15 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Infine, l’ orario di lavoro sarà così variato: Lun.-Mar.-Mer.-Ven. dalle 6,00-7,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00-19,00 Sab. dalle 7,00 alle 13,00 La macellazione viene effettuata per 4-5 ore al giorno, per 3 giorni alla settimana: il lunedì, il martedì ed il venerdì. Gli uffici sono aperti: Lun.-Mar.-Mer.-Ven. dalle 8,00-9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00-19,00 Sab. dalle 8,00 alle 12,00 Rispetto al progetto allegato all’A.I.A. 403 del 06/06/2008, il layout del fabbricato è variato, come comunicato nel certificato di regolare esecuzione del 25/07/2011,ma sono rimaste immutate le funzioni ed i macchinari previsti all’interno dello stabilimento. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 16 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3. EFFETTI SULL’AMBIENTE CIRCOSTANTE 3.1 Energia La centrale di trasformazione presente entro lo stabilimento eroga energia elettrica fino ad una potenza di 1600 kVA, con quadro di distribuzione in bassa tensione per l’alimentazione di tutte le utenze distribuite nello stabilimento. L’energia termica viene utilizzata per produrre vapore secco utilizzato per riscaldare l’acqua necessaria nelle operazioni di sterilizzazione ambienti ed attrezzatura, di lavaggio degli ambienti e degli automezzi, di funzionamento delle macchine rasateste, lava e cuoci trippe, macchina per la termoretraibilità, e per l’acqua calda sanitaria. All’interno dello stabilimento sono installati due generatori di vapore alternativi, alimentati a GAS METANO di potenzialità pari a circa 1.200.000 kcal/h ciascuno, per la produzione di vapore e acqua calda, che alimenterà 3 circuiti aventi temperatura diversa: - 45°C utilizzo sanitario; - 82°C per effettuare le sterilizzazioni dei coltelli e degli strumenti; - 65 – 70°C utilizzo industriale in tripperia. Il generatore di vapore ad alto rendimento a tubi da fumo con fondo bagnato e turbolatori nei tubi, con pressione di bollo pari a 12 bar, è attualmente utilizzato per la produzione di 2000kg/h di vapore e la produzione di 300-400 m3/g di acqua calda, con un consumo annuo di gas metano pari a 45000 m3. A seguito dell’incremento di cui all’oggetto della presente, si può stimare un incremento del consumo di gas metano che porta ad un consumo annuale di circa 150000 m3. A fronte di un consumo specifico di energia per unità di prodotto, autorizzato e pari a: - consumo specifico annuo di Energia elettrica per unità di prodotto: 800000kWh = 228,6kWh / t 3500 t - consumo specifico annuo di Energia termica per unità di prodotto: 475000kWh = 135,7 kWh / t 3500t DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 17 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) In seguito all’incremento produttivo si può stimare un aumento del consumo di energia quantificabile come segue: Consumo annuo di Energia elettrica: 2.840.000 kWh/a Consumo annuo di Energia termica: 1.900.000 kWh/a Tali valori, rapportati al quantitativo stimato di prodotto finito di circa 18100 t/a, Consumo specifico annuo di Energia elettrica: 156 kWh/t Consumo specifico annuo di Energia termica: 105 kWh/t risultano al di entro i limiti previsti dalle MTD riferite al D.M. 29 gennaio 2007: 133 kWh/t di carcassa per l’energia elettrica 266 kWh/t di carcassa per l’energia termica. Il limitato aumento del quantitativo di energia elettrica richiesta trova ragione nel fatto che: - le celle frigorifere presenti nello stabilimento sono a temperatura diversa tra di loro, in maniera tale da consentire diversi trattamenti per i diversi prodotti; - le celle sono tenute in funzione quasi indipendentemente rispetto al quantitativo di materiale in esse contenuto; - l’impianto prevede l’utilizzo di un tunnel di preraffreddamento per l’avvio del prodotto alle celle frigorifere, e questo deve essere mantenuto in funzione indipendentemente dal quantitativo di prodotto trattato. Si precisa che i dati presi a riferimento per la previsione dei consumi non possono essere riferiti ai dati relativi all’A.I.A. del vecchio stabilimento, in quanto poco attinenti ad un impianto nuovo ed efficiente; inoltre, non si possono prendere a riferimento i dati relativi ai consumi dell’anno 2011, a causa di un errore nella bollettazione da parte dell’ente erogatore. Solamente alla fine dell’anno solare in corso sarà possibile verificare correttamente il consumo di energia. Inoltre, sulla copertura dello stabilimento, è stato installato un impianto fotovoltaico da 600 kW/h, che produce, in media, 7000 kW/mese. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 18 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3.2 Emissioni in atmosfera In base alle modalità di organizzazione degli impianti si possono individuare i seguenti punti di emissione: - E1 ed E2: 2 caldaie alternative per la produzione di vapore; - E3 ed E4: confezionamento nella macchina sottovuoto (camini macchine per la termoretraibilità); - E5: idropulitrice (camino macchina idropulitrice) – zona impianto di depurazione; - E6: idropulitrice (camino macchina idropulitrice) – zona erogatore di gasolio. I punti sono stati autorizzati mediante: - E1 ed E3: A.I.A. n.403 del 06/06/2008; - E2: modifica non sostanziale del 25/07/2011, rif. A.I.A. n.403 del 06/06/2008; mentre i punti: - E4, E5, ed E6 sono oggetto della presente domanda. Inoltre, sono presenti quattro sfiati: - A1: locale lavorazione; - A2: locale macinati; - A3: locale cuoci trippe (apertura a parete); - A4: locale cuoci trippe (apertura a parete). I punti A1, A2, ed A4 sono comunicati mediante la presente domanda, mentre il punto A3 è stato reso noto mediante raccomandata inviata il 13/06/2012, unitamente alla comunicazione del rilevamento di emissioni per la messa a regime. Infine, si possono generare le seguenti emissioni diffuse: - D1: linea fanghi dell’impianto di depurazione Comunicazione del 30/07/2012: analisi della linea fanghi dell’impianto di depurazione. Per quanto riguarda l’incremento previsto si ritiene che inciderà sulle emissioni già autorizzate con una maggiore durata nell’arco della giornata. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 19 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Punti E1 ed E2 L’acqua calda utilizzata per il confezionamento a sottovuoto, per la macchina cuocitrippe, per la produzione di acqua calda per i lavaggi interni, e per l’acqua calda sanitaria è fornita da un impianto servito da due caldaie identiche che funzionano in coppia alternativamente, una di riserva all’altra. Ditta: Mingazzini Modello: PVR 20 EU Potenzialità resa: 1260000 kcal/h Potenzialità resa: 1462 kW Pressione di bollo: 12 bar Utilizzo: 24 h/g (dalle ore 6:00 alle ore 19:00 al minimo) Produzione nominale di vapore: 2100 kg/h Potenzialità al focolare: 1400 kW Combustibile: gas metano Temperatura media dei fumi emessi: 230-240°C Quantità max fumi emessi: 1800 Nm3/h O2: 3,0% So2: Assente Nox: < 350 mg/Nm3 Polveri: assenti CO: < 100 mg/Nm3 * Dati forniti dal costruttore. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 20 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Punto E3 – E4 Il confezionamento mediante macchina a sottovuoto viene attualmente effettuato mediante una sola macchina (Punto di emissione E3). Si intende richiedere l’autorizzazione per la lavorazione con due macchine, aventi ciascuna una canalizzazione per il convogliamento delle emissioni all’esterno. La macchina per il sottovuoto che si intende installare è quella che era funzionante nel vecchio stabilimento di via dei Cameroni, impianto oggetto di dismissione. I materiali ed i quantitativi derivati dalla fase di confezionamento sottovuoto sono, come da domanda di autorizzazione iniziale: NOME PRODOTTO QUANTITA’ MAX PEZZI DI CARNE CONFEZIONATI SOTTOVUOTO 7,5 q/h 30 q/g FRATTAGLIE E TRIPPA CONFEZIONATI SOTTOVUOTO 0,4 q/h 1,5 q/g La fase di confezionamento avviene in continuo durante la giornata per 8h/g per 5 g/s per 52 s/a e la macchina svolge 300 cicli/g pertanto la fase di sottovuoto dura: MACCHINA SOTTOVUOTO FASE SOTTO VUOTO DURATA FASE DURATA TOTALE 10’’ 50’ /g In seguito all’aumento della produzione, questi saranno così modificati: NOME PRODOTTO QUANTITA’ MAX PEZZI DI CARNE CONFEZIONATI SOTTOVUOTO 38 q/h 300 q/g FRATTAGLIE E TRIPPA CONFEZIONATI SOTTOVUOTO 1 q/h 4 q/g La fase di confezionamento continuerà ad avvenire in continuo durante la giornata per 8h/g per 5 g/s per 52 s/a e le macchine svolgono 1000 cicli/g pertanto la fase di sottovuoto durerà: DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 21 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) MACCHINA SOTTOVUOTO FASE SOTTO VUOTO DURATA FASE DURATA TOTALE 10’’ 170’ /g La durata della fase è da suddividersi per le due macchine che si andranno ad utilizzare. Il punto di emissione E3 ha come caratteristiche: − − − − Durata e frequenza delle emissioni: Portata in volume delle emissioni: Temperatura allo sbocco in gradi: Velocità allo sbocco: discontinua 800 m3/h 80°C 7 m/s Il punto di emissione E4 avrà le medesime caratteristiche: − − − − Durata e frequenza delle emissioni: Portata in volume delle emissioni: Temperatura allo sbocco in gradi: Velocità allo sbocco: discontinua 800 m3/h 80°C 7 m/s Come per la macchina già in loco, l’emissione sarà costituita solamente da vapore acqueo. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 22 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Punto E5 Il punto di emissione deriverà dall’installazione di un’idropulitrice per la pulizia giornaliera dei mezzi della ditta. Essa verrà, pertanto, utilizzata 2h/giorno, e sarà installata nei pressi dell’impianto di depurazione, come indicato in planimetria. Le caratteristiche dell’idropulitrice sono le seguenti: - pressione: 200 bar - potenza motore: 5,5 kW - Tensione: 400-50 Hz Trifase - Portata max: 900 l/h - Temperatura: 30-150 °C - Serbatoio acqua: 5 l - Serbatoio gasolio: 24 l - Serbatoio detergente: 8 l. * Dati forniti dal costruttore. Punto E6 Il punto di emissione deriverà dall’installazione di un’idropulitrice per la pulizia giornaliera dei mezzi della ditta. Essa verrà, pertanto, utilizzata 2h/giorno, e sarà installata nei pressi dell’erogatore di gasolio, come indicato in planimetria. Le caratteristiche dell’idropulitrice sono le seguenti: - pressione: 200 bar - potenza motore: 5,5 kW - Tensione: 400-50 Hz Trifase - Portata max: 900 l/h - Temperatura: 30-150 °C - Serbatoio acqua: 5 l - Serbatoio gasolio: 24 l - Serbatoio detergente: 8 l. * Dati forniti dal costruttore. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 23 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Sfiato A1 Nella sala lavorazione sarà installato un sistema di estrazione del vapore per ricambio aria ambiente ex art. 272 comma 5 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., attraverso un griglia posta a soffitto, ed un canale posto nell’estradosso del solaio che sfocia sulla facciata dell’edificio. Sfiato A2 Nella sala macinati sarà installato un sistema di estrazione del vapore per ricambio aria ambiente ex art. 272 comma 5 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., attraverso un griglia posta a soffitto, ed un canale posto nell’estradosso del solaio che sfocia sulla facciata dell’edificio. Sfiato A3 Nel locale tripperia è stato installato un sistema di estrazione del vapore per ricambio aria ambiente, attraverso un griglia posta a soffitto del locale ed un canale posto nell’estradosso del solaio che sfocia sulla facciata dell’edificio, dove è stata realizzata una protezione per le intemperie. Di seguito si riporta la documentazione fotografica pertinente. Sfiato A4 Nel locale tripperia sarà installato un secondo sistema di estrazione del vapore per ricambio aria ambiente, attraverso un griglia posta a soffitto del locale ed un canale posto nell’estradosso del solaio che sfocia sulla facciata dell’edificio. Lo sfiato avrà caratteristiche medesime a quelle presentate per lo sfiato A3. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 24 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Fotografia 1: A3 - locale tripperia – interno: condotto di aspirazione Fotografia 2: A3 - locale tripperia – esterno: sbocco condotto di aspirazione DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 25 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Punto di emissione diffusa D1 Possono essere generate delle emissioni diffuse odorigene in fase di: - scarico e ricovero del bestiame e di stoccaggio; - movimentazione dei sottoprodotti; - linea acque reflue; - stoccaggio fanghi da impianto di depurazione acque. Al fine di limitare le emissioni diffuse, si sono presi provvedimenti adottando determinati protocolli operativi, come suggerito dalle MTD: - scarico e ricovero del bestiame e di stoccaggio Il bestiame sosta sul piazzale per il minore tempo possibile e la sua alimentazione viene sospesa nelle 12 ore precedenti e quindi le deiezioni sono limitate al massimo; le eventuali sorgenti odorigene sono limitate grazie ad un’accurata pulizia dei camion e del piazzale effettuate nel minore tempo possibile dopo la fuoriuscita del bestiame. - movimentazione dei sottoprodotti I sottoprodotti ed i rifiuti vengono stoccati in appositi cassoni chiusi che vengono prelevati da ditte esterne che si occupano del loro riutilizzo/incenerimento, le quali prelevano il cassone e lo sostituiscono con uno vuoto; tale sostituzione avviene giornalmente, al termine della macellazione. - stoccaggio fanghi da impianto di depurazione acque Le emissioni derivanti dalla linea fanghi non generano odori sgradevoli, in quanto nella linea vi è assenza di NH3, principale causa di tale emissione; prima di immettersi nella linea fanghi, la materia organica viene annullata mediante ossigenazione. Infatti, all’interno del bacino di trattamento biologico, i batteri, in condizioni anaerobiche, ossidano l’ammoniaca a nitrito. Pertanto, nella linea fanghi si avrà solamente la presenza di tale sostanza. A dimostrazione di tale fatto, le analisi del fango da depuratore riportano come singolo parametro l’azoto totale, derivante dalla scomposizione dell’ammoniaca. Per valutare l’entità ed il disturbo delle emissioni odorigene, la ditta ha impostato una valutazione a questionario mediante il metodo FIDOL. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 26 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3.3 Attingimenti idrici L’attività di macellazione prevede un consistente uso di acqua sia per le operazioni di macellazione I e II lavorazione che per le operazioni di pulizia del personale, dei locali, dei mezzi, e del piazzale esterno, usata sia fredda che calda. Gli attingimenti idrici per le necessità di lavorazione avvengono da un pozzo privato (domanda prot.13183 del 14/02/2011 – pratica in corso), presente all’interno dell’area di proprietà. Al fine di limitare i consumi di acqua sono stati installati rubinetti azionati da fotocellula, in modo tale da essere tenuti aperti solo per il tempo previsto all’utilizzo del getto di acqua, ed ugelli con comando a pistola. Per quanto riguarda le operazioni di pulizia, è presente un impianto centralizzato con numerosi attacchi, sparsi in tutto lo stabilimento, per le pistole a pressione, per la fornitura di acqua sia calda, che fredda, che aggiunta di schiuma per la disinfezione. Per la pulizia di coltelli, affila-coltelli e guanti metallici di protezione si utilizzano appositi sterilizzatori (con funzionamento simile a comuni lavastoviglie) situati nei reparti di lavorazione. In sede di Autorizzazione è stato previsto, dal pozzo esistente, un attingimento di acqua pari a 22.680 m3/anno, tale quantitativo sarà incrementato fino ad un valore di circa 58.000 m3/anno; dall’acquedotto è stato previsto un attingimento pari a 1.512 m3/anno, invariato, poiché tale acqua è utilizzata per usi domestici. La ditta ha in previsione la realizzazione di un secondo pozzo, a supporto di quello esistente, per consentire l’attingimento dell’acqua necessaria. Il ridotto aumento del consumo di acqua a fronte di un elevato aumento della produzione è da ricondursi alla dotazione di impianti nuovi ed efficienti, e dall’ottimizzazione nell’utilizzo dell’acqua. Infatti, il calcolo inserito nella domanda per l’A.I.A. si basava sui consumi del vecchio impianto di via dei Cameroni, mentre i dati ora esposti sono calcolati in funzione dei consumi effettivi registrati per il nuovo impianto. Ne consegue un consumo specifico di acqua pari a 4,85 m3/carcassa. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 27 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Si richiamano le MTD riferite al D.M. 29 gennaio 2007, che indicano un range relativamente al consumo di acqua per tonnellata di carcassa pari a da 2 a 9 m3; pertanto il suddetto valore risulta ampiamente al di sotto del limite massimo. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 28 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3.4 Scarichi idrici Tutti i locali interni al macello sono dotati di sistema di raccolta acque costituito da griglie a pavimento che, attraverso un sistema di canaline, permettono di raccogliere le acque e di convogliarle in un impianto di depurazione; questa verrà effettuata a mezzo di un impianto di vasche di raccolta e decantazione. L’acqua reflua (servizi igienici del personale) raccolta entro lo stabilimento verrà scaricata in fognatura. L’acqua reflua raccolta entro lo stabilimento viene scaricata a mezzo di due punti di scarico: S1: Scarico in rio demaniale denominato “Gambone”, proveniente dall’impianto di depurazione in cui sono convogliati i seguenti scarichi: - acque utilizzate per la produzione (acqua fredda e calda); - acque di lavaggio dei locali produttivi; - acque di lavaggio dei piazzali e dei mezzi (previa pulizia a secco per il recupero di deiezioni solide e paglia); acque meteoriche raccolte sui piazzali. - Nella bealera demaniale denominata “Gambone” viene scaricata l’acqua trattata dal sistema di depurazione, ed a monte dello scarico saranno installati un pozzetto di ispezione ed un idoneo strumento di misurazione di portata. Scarico diretto di acque meteoriche provenienti dai tetti del fabbricato. S2: Scarico diretto in fogna pubblica e dei servizi igienici posti entro lo stabilimento. Vengono elencati tutti gli scarichi con i relativi volumi medi attualmente scaricati: N° scarico S1 S2 Impianto o fase di provenienza Scarichi provenienti dal depuratore Acque di prima pioggia Servizi igienici Portata media m /g m3/a 80 23688 / 945 2 504 3 In seguito all’incremento della produttività, si stima questi potranno essere: DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 29 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) N° scarico Impianto o fase di provenienza Scarichi provenienti dal depuratore Acque di prima pioggia Servizi igienici S1 S2 Portata media m /g m3/a 226 58000 / 2213.3 2 504 3 L’azienda ha predisposto un piano di prevenzione e gestione delle acque di prima pioggia ai sensi del D.P.G.R. n. 1/R/2006 congiuntamente alla domanda di A.I.A.; questo è stato modificato ed è presentato parallelamente alla presente. Le pulizie dei piazzali e dei mezzi sono eseguite in prima fase a secco, per asportare la maggiore quantità possibile di residui solidi (deiezioni, scarti rimasti) e solo successivamente con acqua calda o fredda o aggiunta di detersivi. Entro l’azienda è presente un impianto di depurazione, di cui viene fornita in allegato una planimetria schematica, del tipo a fanghi attivi ad aerazione prolungata, costituito da SGRASSATURA BACINO DI EQUALIZZAZIONE TRATTAMENTO BIOLOGICO ED ABBATTIMENTO DELL’AZOTO SEZIONE DI ACCUMULO ED ISPESSIMENTO STATICO DEI FANGHI CENTRIFUGAZIONE POZZETTO D’ISPEZIONE DELLE ACQUE DEPURATE L’incremento produttivo previsto risulta compatibile con la potenzialità del suddetto impianto. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 30 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3.5 Emissioni sonore L’area interessata dall’insediamento dello stabilimento è stata inserita dalla Classificazione del territorio comunale all’interno delle classi IV e V. - Classe IV: aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie. - Classe V: aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. In allegato viene inserita la dichiarazione a firma del tecnico abilitato. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 31 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 3.6 Rifiuti e sottoprodotti All’interno della produzione le tipologie di rifiuto prodotte saranno le medesime rispetto allo stato di fatto attuale: - rifiuti assimilabili agli urbani provenienti dagli uffici, dalla produzione (plastica comprese le marche auricolari, tessuti sottoforma di guanti e grembiuli usurati) o dal confezionamento (legno, plastica, cartone sotto forma di pallets e confezioni rotte e/o difettose). Tali tipologie di rifiuto sono convogliate al servizio pubblico di raccolta differenziata del Comune di Ceva. - fanghi provenienti dall’impianto di trattamento acque reflue. Tali fanghi sono utilizzati per lo spandimento in agricoltura come avveniva nella vecchia sede con Determinazione provinciale n. 589 del 22/06/2007 e analizzati due volte all’anno, mentre i terreni ricettori sono sottoposti ad analisi ogni tre anni. Essi sono palabili e saranno distribuiti sui terreni secondo quanto stabilito dalle più recenti normative in materia. E’ in corso l’aggiornamento della determina in seguito a richiesta di incremento dei terreni adibiti allo spandimento. Nel caso in cui i fanghi non si riusciranno a smaltire nei terreni a disposizione, causa eccedenza di produzione, sarà stipulato un contratto con ditta autorizzata al loro smaltimento. - le deiezioni e la paglia raccolte nei locali per la stabulazione temporanea, recuperate dalla pulizia a secco dei piazzali e dei mezzi di trasporto e il contenuto ruminale (eliminato dal prestomaco del bovino prima della sua lavorazione per farne trippa cotta). Le deiezioni negli stabulari vengono raccolte (per mezzo di griglie e a seguito di pulizia periodica) in apposito locale denominato “concimaia”. Tale locale è posto esternamente all’edificio principale; la parte secca viene poi lasciata maturare, per essere prelevata e conferita all’utilizzatore finale (ammendante per l’agricoltura). In merito ai fanghi la ditta è attualmente autorizzata secondo l’A.I.A. n. 403 del 06/06/2008 a spandere fino a 96,5 t/a di fango tal quale su terreni di proprietà posti nel comune di Ceva per un totale di 1.9304 Ha; tutto ciò a fronte di una produzione di circa 13.37 t/a. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 32 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Dalle caratteristiche di tali terreni deriva che su di essi è possibile spandere fino a 15 t/Ha di sostanza secca nel triennio. Prevedendo un aumento di produzione di fanghi, ne deriva che, per poter attuare l’incremento produttivo in progetto, la ditta deve ampliare l’area interessata allo spandimento e, quindi, acquisire nuovi terreni rispetto alla Autorizzazione in essere. I terreni a disposizione secondo l’AIA in possesso, sono siti in Ceva e censiti: - fg.14 mapp. 133/p; - fg.14 mapp. 161/p; - fg.14 mapp. 162; - fg.14 mapp. 163/p; - fg.14 mapp. 523/p. Di seguito vengono riportati i possibili nuovi terreni da destinare allo spandimento, previa autorizzazione, siti in Fossano - fg.35 mapp. 10; - fg.35 mapp. 13; - fg.35 mapp. 14. Sulle nuove superfici di spandimento risultano spandibili 8,51 t di s.s. ha-1 nel triennio, pari a: - 136,72 t di s.s. complessive nel triennio - 45,57 t di s.s. complessive all’anno che sulla base del tenore di s.s. indicato in analisi (2,60%) corrisponde a: 136,72 / 2,60 x 100 = 5.259 t/triennio di fango t.q. 5.259 / 3 = 1.753 t/anno di fango t.q. Si sottolinea che il quantitativo di fango spandibile sopraindicato è puramente indicativo, in quanto al variare del tenore di s.s dello stesso varierà la quantità spandibile di fango tal quale. Allo stesso modo risulta indicativo il quantitativo spandibile di 8,51 t di s.s. ha-1 nel triennio, in quanto al variare del tenore azotato del fango varierà anche tale quantitativo, pertanto nel piano di utilizzazione agronomica che segue verrà preso in considerazione l’unico vincolo “fisso” ossia i 170 kg di N organico ha-1 anno-1. __________________________________________ Studio Dottori Agronomi Dott.Agr. Adriano Paoletti e Dott.Agr. Gianluca Grosso Via Ospedale, 39 12044 Centallo DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 33 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) Il fango viene prelevato dalla „vasca di accumulo ed inspessimento“ in calcestruzzo, caricato su rimorchio, trasportato, e distribuito dalla ditta. Considerato che lo spandimento può avvenire solo 5-6 mesi/anno nei periodi stabiliti dalla buona pratica agronomica la ditta intende avvalersi di tre ulteriori metodologie di gestione dei fanghi provenienti dall’impianto di depurazione: - stoccaggio provvisorio presso la propria sede del fango prodotto entro l’azienda in area appositamente dedicata e resa idonea con l’utilizzo di sistemi prefabbricati. Tale tipologia di stoccaggio, ai sensi dell’art. 183 c.3 D.Lgs. 152/06, non durerà, per prodotto stoccato, più di tre mesi. - Sistema di distribuzione con rimorchio in occasione delle lavorazioni dei terreni per consentirne l’interramento entro le 24 ore. Nell’attività in oggetto si genereranno sottoprodotti che all’interno dell’azienda verranno identificati come materiali di categoria 1 e 3. Materiali di categoria 1: - parti del corpo incluse le pelli degli animali sospetti di essere affetti da TSE o abbattuti nel quadro di misure di eradicazione delle TSE; - materiali specifici a rischio; - corpi interi di animali morti o abbattuti contenenti materiali specifici a rischio; - prodotti ottenuti da animali a cui sono state somministrate sostanze vietate ai sensi della direttiva 96/22/CE e quelli contenenti residui di agenti contaminanti per l’ambiente. Questo materiale verrà stoccato in un apposito cassone collocato nella zona dove verrà effettuata la visita post-mortem sugli organi e sulla carcassa; sarà identificato con un cartello recante la dicitura “Materiale Specifico a Rischio – Categoria 1”. Il cassone contente MRS, depositato nell’apposita area di stoccaggio cassoni, verrà ritirato in giornata dalla ditta autorizzata e destinato all’incenerimento. Materiali di categoria 3: - parti di animali macellati idonee al consumo umano in virtù della normativa comunitaria, ma non destinate al consumo umano per motivi commerciali; DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 34 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) - parti di animali macellati dichiarate inidonee al consumo umano ma che non presentino segni di malattie trasmissibili all’uomo o agli animali e provenienti da carcasse idonee al consumo umano in virtù della normativa comunitaria; - sangue, zoccoli, corna ottenuti da animali che non presentavano segni clinici di malattie trasmissibili all’uomo o agli animali attraverso tali prodotti; - pelli di animali. Una parte di questi materiali andrà ad alimentare una serie di industrie secondarie che ne effettueranno le necessarie lavorazioni e trasformazioni. I materiali suddetti, provenienti dall’area di macello, saranno conferiti direttamente nei contenitori scarrabili preposti per il trasporto finale situati in un locale posto al di sotto dell’area prima lavorazione grazie a sistemi quali scivoli, coclee, sportelli automatici; i contenitori verranno ritirati giornalmente al termine della macellazione. Nel locale suddetto saranno anche installate due cisterne per la raccolta del sangue dalla fase di dissanguamento e le celle frigorifere per lo stazionamento dei capi o del materiale sospetto. Il materiale permarrà nei contenitori scarrabili per un tempo relativamente breve, inoltre questi contenitori saranno posti in un locale chiuso, sito al piano seminterrato (relativamente fresco) e saranno a loro volta chiudibili, pertanto non saranno da considerarsi fonti di emissioni odorigene. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA STUDIO PRELIMINARE 35 FACCIA F.lli s.r.l. Via L. Einaudi n.28 – 12073 CEVA (CN) 4 ALLEGATI ALLEGATO 1 - Estratto C.T.R. Scala 1:10000 ALLEGATO 2 - Estratto Mappa Catastale Scala 1:2000 ALLEGATO 3 - Estratti P.R.G.C. Scala 1:2000 ALLEGATO 4 – Scheda SITAP ALLEGATO 5 - Valutazione di Impatto Acustico - Estratto Zonizzazione Acustica Scala 1:5000 ALLEGATO 6 - Planimetria generale - STATO DI FATTO Scala 1:200 ALLEGATO 7 - Planimetria generale – PROGETTO Scala 1:200 ALLEGATO 8 - Schema impianto di depurazione ALLEGATO 9 - Elenco autorizzazioni di nulla osta, dei pareri da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio dell’opera o intervento. DOMANDA DI AVVIO DELLA FASE DI VERIFICA DELLA PROCEDURA VIA PROGETTO PRELIMINARE ALLEGATO 1 Estratto C.T.R. Scala 1:10000 ALLEGATO 2 Estratto Mappa Catastale Scala 1:2000 ALLEGATO 3 Estratti P.R.G.C. Scala 1:2000 ALLEGATO 4 Scheda SITAP ALLEGATO 5 Valutazione di Impatto Acustico Estratto Zonizzazione Acustica Scala 1:5000 ALLEGATO 6 Planimetria generale STATO DI FATTO Scala 1:200 ALLEGATO 7 Planimetria generale PROGETTO Scala 1:200 ALLEGATO 8 Schema impianto di depurazione ALLEGATO 9 Elenco autorizzazioni di nulla osta, dei pareri da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio dell’opera o intervento.