n. 81 12 aprile 2010 MARCO BONANOMI Nostro tester a Fiorano con la Dallara FTP di F.3 Tre vincitori diversi nelle prime tre gare: a SHA NGHA I toccherà forse a FELIPE chiudere il poker e consolidare il primato in classifica. HA MILTON però lo avverte: della sua McLA REN si è proprio innamorato FORMULA 1 FUGA DI MASSA? ESCLUSIVO - IL DIARIO DI LIUZZI Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Marco Cortesi Collaborano: Carlo Baffi Leopoldo Canetoli Samanta Capacini Antonio Caruccio Marco Cortesi Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Alessio Morgese Claudio Pilia Guido Rancati Francesco Satta Produzione: Nicola Desiderio Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 Arizona in... fumo Terminano relativamente presto le speranze di Kurt Busch a Phoenix per una nuova vittoria. Un errore lo spedisce in testacoda coinvolgendo anche Kasey Kahne 3 Vado e... Tonio IL DIARIO DI VIAGGIO DI VITANTONIO LIUZZI Che Forza, la mia squadra! (e tu Hamilton, non fare l’indiano…) ahrain, Australia, Malesia. Il Mondiale 2010 è partito con un mezzo giro del mondo (non a caso questa rubri ca si chiama Vado e…Tonio), ma noi della Force India siamo più soddisfatti che stanchi. Siamo un team relativa mente piccolo, abbiamo un budget decisamente inferiore a quelli di tanti dei nostri avversari, però i risultati siamo riu sciti ad ottenerli. Non ci aspettavamo neppure noi di fare così bene, anche se è stata la conferma di quanto avevamo mostrato già nei test invernali. Sapevamo che la macchina era nata bene, ma trovarci a lottare per i punti ad ogni gara, lo ammetto, ha sorpreso anche noi. Il segreto? L’anima, il cuore, la voglia di fare bene, la pas sione che c’è nel team. Non abbiamo smesso di lavorare un attimo, meno che mai lo faremo ora che si comincia a vede re una “luce” in fondo alla fatica. Ci siamo ritrovati vicini alla Renault, che però ci ha staccato di qualche punto nel campionato costruttori, e ora bisogna continuare a spinge re per rimontare quelli che abbiamo ormai individuato come nostri rivali più diretti della stagione. Questo del 2010 comunque è, e continuerà ad essere, un campionato di F.1 contraddittorio, e molto polemico, per la presenza contemporanea di team grandissimi e molto pic coli. La Force India è un po’ la mosca bianca, la squadra che sta dimostrando che si possono ottenere traguardi interes santi anche avendo a disposizione un budget limitato. B E una mosca bianca lo sono anche io, perché nonostante lo stress, la competizione altissima che c’è in questo mondo, cerco comunque di andare d’accordo con tutti. Siamo sulla stessa barca, no? In pista, quando si chiude la visiera, è giu sto “scannarsi”, ma una volta finita la gara ci si può rilassare. Con Felipe (Massa, ndr), Robert (Kubica, ndr), Giancarlo 4 (Fisichella, ndr) vado particolarmente d’accordo. Poi ci sono i colleghi che hanno una personalità un po’ particolare, come Lewis (Hamilton, ndr), o in passato Ralf (Schumacher, ndr). Hamilton lo conosco dai tempi del kart, perché correva con il mio stesso team, CRG. Da ragazzino era più aperto e cor diale di adesso, ma già allora, a 1314 anni, aveva un piede in F.1. Quando vieni allevato così, come una “macchina da guerra”, è fatale sviluppare un diverso modo di approcciare non tanto le gare, ma i media e le persone in generale. Cer to, se in pista avesse zigzagato con me come ha fatto con Petrov a Melbourne, Lewis non avrebbe avuto vita facile: non sono un tipo che si tira indietro quando c’è da combattere! Nei prossimi meeting ci sarà molto da parlare a proposito di quell’episodio: sono comportamenti comprensibili in un “rookie” all’esordio, che magari vuole strafare per dimo strare qualcosa di impossibile, ma difficilmente accettabili da parte di un campione del mondo, che in tante occasio ni ha dimostrato di essere un grande professionista, ma che a volte si perde in un bicchier d’acqua. Uno con cui ho un rapporto molto rilassato e tranquillo è Michael Schumacher. L’ho sempre visto con occhio diver so da quello di tanti che lo giudicano freddo e distaccato. Michael è super professionale, certo, però quando è nella nostra “comitiva” si dimostra anche molto simpatico e aperto. Con lui ci si riesce anche a divertire, non è quel “muro di Berlino” che può apparire. Poi è un “fighter”, uno che non si tira mai indietro, e lo ha dimostrato tornando a correre. Non aveva bisogno di rimettersi in gioco, ma l’ha fatto, e io non sono fra quelli che lo giudica male per que sto. Per chi si impegna tanti anni in uno sport come la F.1, credo che allontanarsi sia una grande sofferenza. Non so LIUZZI’S cosa avrei fatto al suo posto, ma per noi che viviamo con l’adrenalina delle corse, starne fuori è difficile. Michael era consapevole di dover attraversare momenti critici, e sicura mente al momento non è ancora al top. Molti mi chiedono come mi trovo in un team indiano. Devo dire che l’India mi affascina molto, e proprio per capire meglio quella realtà ho voluto passare laggiù l’ultimo Capo danno. Il mio boss mi aveva lasciato a disposizione la sua vil la (da Mille e una Notte, ve lo assicuro…) a Goa, un posto da favola, dove ho passato giorni stupendi con la mia fidanza ta. Gli indiani sono molto aperti, simpatici e disponibili, anche se lo stile di vita è completamente diverso dal nostro. L’India è il Paese dei contrasti, dove manca il ceto medio e si passa dall’estrema ricchezza all’estrema povertà, dal mas simo della tecnologia al massimo del disagio. Per ora ho assaggiato solo la parte più lussuosa, è vero, ma sono stato comunque accolto benissimo. Si parla molto anche dei nuovi circuiti che la F.1 ha inserito nel suo calendario negli ultimi anni, e dei prossimi – in India, appunto, a Roma, a Mosca – che potrebbero arrivare. Lo con fesso: sono tradizionalista, mi piacciono i circuiti “old scho ol” come Spa o Monza, con rettilinei lunghi, curvoni veloci da sesta, settima marcia, dove per tenere giù l’acceleratore ci vogliono gli “attributi”. I tracciati nuovi un po’ mi spaven tano. Abu Dhabi, Valencia, sono più noiosi, non danno modo ai piloti più tecnici di esprimersi veramente. In particolare non mi piacciono i circuiti con troppo asfalto, dove le vie di fuga sono immense e si può provare di tutto senza rischia re molto perché sai che, se anche esci di pista, alla curva dopo puoi rientrare senza pagare dazio. Insomma: datemi Monte Carlo! I nuovi circuiti sono molto sicuri, ed è un bene, ma for se si può trovare un modo diverso di concepirli, perché così il rischio è di favorire piloti che non avrebbero davvero il talento per guidare in F.1. Il prossimo GP sarà a Shanghai, un circuito moderno, ma che mi piace e ci piace (a noi della Force India, intendo): rettili nei lunghi e curvoni veloci, alternati a tornantini secchi. Un circuito che imporrà un setup diverso da quello della Male sia, ma che si adatta alla nostra vettura, che dà il meglio sui tracciati a basso carico. Fra l’altro è la pista nella quale ho ottenuto il mio miglior risultato in F.1 (sesto nel 2007, ndr). L’obiettivo è evitare la sfortuna della gara in Malesia, dove eravamo proiettati verso il settimo posto, magari ripetere l’ingresso nel Q3 in qualifica. Dopo la bella prestazione, insomma, ci servono i punti. Vado e… Tonio, ci sentiamo alla prossima! 5 FORMULA 1 VERSO SHANGAI 6 Nella foto a fianco, Alonso e Massa sul podio di Al Sakhir. Nella foto grande, è Jenson Button a spruzzare champagne dopo la vittoria a Melbourne TRIS SERVITO Massimo Costa Tre gare, tre vincitori di tre team diversi. Miglior inizio il mondiale F.1 non poteva avere nonostante le solite e ormai insignificanti critiche sulla mancanza di spettacolo che da anni gravitano attorno al mondiale. Ferrari, McLaren-Mercedes e Red Bull-Renault hanno portato sul gradino più alto del podio Fernando Alonso, Jenson Button e Sebastian Vettel. Tre Gran Premi profondamente diversi, ma che hanno avuto una base costante: la superiorità in qualifica della Red Bull, che ha fatto man bassa di pole: due Vettel, una Mark Webber. La RB6 è la monoposto che al momento appare meglio bilanciata, capace di non stressare eccessivamente le gomme nell’arco della gara. E di essere velocissima sul giro secco. La creatura di Adrian Newey è subito finita nel mirino degli avversari. Prima accusata di avere un serbatoio troppo piccolo, che sarebbe stato la causa del rallentamento di Vettel ad Al Sakhir, poi di usare un sistema meccanico che mantiene la monoposto sempre alla stessa altezza da terra, anche quando il peso del carburante viene meno nella seconda parte del GP. Tutte accuse rispedite al mittente: la prima dall’evidenza dei fatti, la doppietta di Sepang, la seconda dall’ispezione effettuata dai tecnici FIA. Per quanto riguarda i piloti, Vettel è nettamente superiore a Webber, anche se l’australiano ogni tanto qualche guizzo lo lancia, come nella qualifica in Malesia, con l’azzardo delle gomme intermedie che gli ha dato la pole. Christian Horner non dovrebbe quindi avere problemi nella gestione dei suoi due torelli. 7 GP MALESIA VERSO SHANGAI La Ferrari insegue, ma è in una posizione neanche para gonabile a quella pessima del 2009. La F10 è nata bene e lo si è capito subito, fin dal primo test pre campionato. L’al larme, inaspettato, arriva dal reparto motori. Tre propul sori rotti non sono un buon viatico considerando che a disposizione, come da regolamento, ve ne sono otto. A que sto si aggiunge la noia al cambio sofferta da Alonso a Sepang e che lo ha costretto a guidare per due ore facen do la doppietta in scalata. Ma gli inconvenienti ai motori Ferrari non si limitano al solo team di Maranello. Anche la Sauber, che utilizza le unità del Cavallino, ha dovuto regi strare guasti al sistema pneumatico. In Malesia, Pedro De La Rosa non è neanche partito per il GP. Un altro aspetto che Stefano Domenicali dovrà mettere a punto è la tensio ne che il muretto box vive in certi momenti e che porta il team a commettere gravi errori strategici, come verifica tosi nella qualifica di Sepang quando le due Ferrari sono rimaste escluse nel primo segmento. Sono incertezze che non dovranno più verificarsi, ha detto Domenicali, frase già sentita quando venne sacrificato Luca Baldisserri. In certi momenti, le menti Ferrari appaiono come ingessate, timorose di favorire l’uno o l’altro pilota. In Malesia ci si è ciecamente fidati del radar, ma in ogni caso si poteva far uscire in pista o Massa o Alonso, tentare insomma una strategia differenziata. Uno dei due avrebbe, però, ricevu to un vantaggio e l’impressione è che in Ferrari non si vogliano creare tensioni tra i piloti. Se si deve affogare, lo si faccia tutti insieme. In testa al mondiale c’è Massa pur senza avere vinto gare. A Shanghai il brasiliano cercherà di portarsi a casa la coppa più grande per divenire il quar to diverso vincitore del 2010. In tale caso, Massa allunghe rebbe su Alonso e lo spagnolo potrebbe innervosirsi non poco. Anche perché, nei primi tre GP, ha chiaramente mostrato di essere superiore a Massa. Sia in pista sia nel la gestione politica delle parole, spesso molto furbe. La McLaren ha dovuto modificare l’estrattore dopo il pri mo GP, ma non sembra averne sofferto. La MP4/25, come la Ferrari F10, a differenza del 2009 è nata e cresciuta bene. A Woking ci si è inventati anche la presa d’aria sup plementare che richiede il contributo del pilota, la quale trasmette aria supplettiva all’ala posteriore quando neces sita. Una trovata geniale, che rientra nel regolamento, e che ha spiazzato tutte le altre squadre. In questa maniera, sia Jenson Button sia Lewis Hamilton, nei rettifili risulta no imprendibili. Button ha conquistato una vittoria ecce zionale a Melbourne, guidando con grande intelligenza e salvaguardando gli pneumatici grazie ad una guida puli tissima. Il campione del mondo è quarto nella classifica iri data ed ha quattro lunghezze di vantaggio sul compagno. Doveva essere tritato da Hamilton, e dopo Al Sakhir sem brava proprio così, ma Button si è ripreso in fretta. Per ora la convivenza tra i due piloti britannici è rilassata, ma Hamilton inizia a dare segnali di nervosismo quando è in pista. Anche alcune sue dichiarazioni sono sembrate eccessive e dettate dalla frustrazione, come quando ha accusato il team di aver sbagliato la strategia per lui. Paro le sputate guarda caso a Melbourne, dove ha vinto Button, ma grazie ad una sua scelta rischiosa. Hamilton non si smarca mai dalla squadra, aspetta che siano gli altri a deci dere. Un atteggiamento che, se confrontato a quello del più navigato compagno, potrebbe rivelarsi fallimentare. 8 I vincitori dei GP 2010 Al Sakhir Fernando Alonso Melbourne Jenson Button Sepang Sebastian Vettel L’arrivo vittorioso di Sebastian Vettel a Sepang 9 F.1 IL PERSONAGGIO 10 Button segreto 11 F.1 IL PERSONAGGIO Stefano Semeraro Che sia un tipaccio simpatico, uno che sa accelerare anche con il sorriso, già lo sape vamo. Che fosse un pilota veloce e soprattut to intelligente l’avevamo sospettato quando arrivò nel Circus, e ne abbiamo avuto la con ferma l’anno scorso e in questo primissimo scorcio di campionato. Il resto lo potete sco prire leggendo queste pagine, partendo dal l’antipatia per i pesci pericolosi e le sconfit te alla passione per i dolci ipercalorici, le bel le macchine, i campioni di F.1 francesi, i pas satempi “rilassanti” e le calzature eccentri che Cosa ti piace di più? “Vincere mi piace. L’adrenalina della vitto ria”. Cinque cose che odi? “Quando piove e non ho l’ombrello. Odio il cibo grasso. Odio perdere, l’economia e le persone negative”. Sei uno che ha sempre un piano-B? “No, non ho mai un piano B. E’ uno dei miei difetti”. Una donna con cui sogni di uscire? “Non ho sogni di questo tipo. Ho una fidan zata e sono un tipo fedele!”. Cosa ti fa paura? “Non mi piacciono gli squali. E non mi piace perdere. E’ l’aborrito contrario di vincere, no?”. 12 stato nel 2000. Ma non mi ricordo quale fos se il limite che ho superato”. Ti sei mai tinto i capelli? “Sì, quando ero giovane, attorno ai 14 anni. Mi sono tinto il ciuffo di biondo. Ero orribi le”. Il primo CD che hai comprato? “Rat in the Kitchen, di una band che si chia mava UB40. Tanto tempo fa”. Hai qualche tatuaggio o piercing? “Nessun piercing. Ho tre tatuaggi al momen to, ma me ne farà un quarto in Giappone. Che cosa significano due non lo posso dire, è una cosa privata ed è in giapponese. Quello sul fianco destro è un bottone… scontato, no?” Come andavi a scuola? “A dire il vero non andavo poi male, ma face vo fatica a concentrarmi. Pensavo sempre a qualcos’altro: a correre in macchina”. Chi erano i tuoi eroi da ragazzino? “Uno che ammiravo era Prost, il suo stile di guida. Ammiravo anche Mansell, che era molto divertente da guardare. Fuori dalla F.1, nessuno”. Hai qualche vizio proibito? “Le belle macchine! E la Banoffee pie*. Ma non la mangio tanto spesso, quindi non è una cosa molto peccaminosa”. Collezioni qualcosa? “Macchine e orologi. Tipico, per un pilota”. L’ultimo libro che hai letto? “Breaking Vegas. E’ sul gioco d’azzardo”. Per che cosa daresti la vita? “Solo per la mia famiglia”. La multa più grossa che hai preso al volante (ma non in F.1)? “Circa 500 sterline, 600 euro più o meno. E’ Il peggior acquisto che hai fatto? “Ho comprato delle scarpe trasparenti. Chis sà per quale motivo, pensavo fossero “cool”. Erano di plastica e completamente traspa renti, le indossavi e potevi vederti i piedi: decisamente disgustoso. Le ho regalate ad un amico”. Come ti piace il caffè? “Macchiato (in italiano, ndr) e con un cuc chiaio di zucchero”. La tua domenica ideale quando non corri? “Un po’ di triathlon. Non lo faccio spesso, ma mi piace spingere il mio corpo al massimo. Oppure passare un po’ di tempo con gli ami ci e la mia ragazza. Rilassarmi, magari sulla spiaggia, o facendo un po’ di alpinismo”. La tua prima macchina? “Una moto. Una piccola Yamaha 50 cc, quan do avevo sette anni. Un bambino fortunato”. L’errore più imbarazzante che hai commesso? “Non lo so, ma i miei amici potrebbero elen carne molti. Io cerco di dimenticarli”. La cosa migliore che sai cucinare? “La pasta, è facile. Tutti possono cucinare della pasta. Ed è tutto, per me. Posso fare il sugo con la lattina”. L’ultima volta che sei stato davvero arrabbiato? “Ero furioso con me stesso l’anno scorso in Brasile, nelle qualifiche. Ero arrabbiato per le gomme che avevo scelto. Ho pensato che avrei potuto perdere il campionato. Era un giorno abbastanza importante per me”. * Un dolce ipercalorico inventato negli anni ’70 e la cui ricetta comprende biscottii Digestive, burro, panna da montare, zucchero a velo, crema mou, banane, limone e cioccolato a scaglie. Button segreto Jenson Button con la fidanzata Jessica Michibata 13 FORMULA 1 NUOVI CIRCUITI 14 TUTTO IL MONDO È CIRCUS Stefano Semeraro “La Formula 1 ha bisogno di un po’ di pepe”. Bernie Ecclestone ha le idee chiare sul futuro del Circus, e quando parla di pepe, di spezie, di condimenti piccanti non intende solo più sorpassi, ma anche nuove tavole su cui imbandire il campionato. Nuovi mercati, nuovi circuiti. Che magari non piacciono ai puristi e ai piloti stessi, e che magari hanno caratteristiche contraddittorie – ipertecnologici e plastificati in Arabia, improvvisati, pericolosissimi e cittadini a Montecarlo e, domani, a Roma o New York – ma che sicuramente hanno una cosa in comune: il business, o la sua affannosa ricerca. Lo scintillante “skyline” del Yas Marina Circuit di Abu Dhabi 15 FORMULA 1 NUOVI CIRCUITI Nel 1999, quando la massima serie debuttò nell’Asia continen tale, in Malesia (in Giappone aveva esordito nel’76), Sepang pare va una mosca bianca. Quest’anno un terzo abbondante dei GP addirittura il 42 per cento se consideriamo Istanbul tutta euro pea si corre nel continente giallo. Bahrain, Abu Dhabi, Cina, Sin gapore, addirittura Corea – dicasi: Corea. Con le incertezze e gli incidenti di percorso che sono inevitabilmente legati alla ricer ca di novità: solo oggi ad esempio è arrivata la (temporanea?) conferma che quest’anno a Sud Jeolla in ottobre si correrà, dopo che nei giorni scorsi si erano intrecciate voci sulla possibile can cellazione del GP coreano, causa ritardo nei lavori. Ma al tempo stesso con la granitica convinzione che il motorsport ha bisogno di esplorare il nuovo grande mercato mondiale, che sta ad est (coinvolgendo come è già stato fatto con la Force India anche team asiatici), e di titillare gli assopiti entusiasmi delle platee europee e americane con qualche trucco ad effetto: una sgom mata davanti al colosseo, un pit stop fra i grattacieli di Manhat tan. Dall’anno prossimo, prevedibilmente in ottobre, ci sarà un GP in India, a Nuova Delhi, organizzato dal Jaypee Group, un mega gruppo industriale che – come del resto è già successo a Abu Dha bi e in Bahrain – ha intenzione di inserire l’evento sportivo all’in terno di un grande investimento per un nuovo parco sportivo che comprenderà anche uno stadio per il cricket da 100 mila posti. I lavori sono iniziati nel 2009, con un budget previsto di 350 milioni, al netto, almeno a sentire Mark Hughes, ex diretto re operativo del GP del Bahrain, ora vice presidente di JPSK, una collegata del Jaypee Group, di aiuti governativi. E chi ha disegna to il circuito? Ovviamente Hermann Tilke, lo stesso che ha pro gettato i tracciati di Bahrain, Istanbul, Shanghai, Malesia, Valen cia, Abu Dhabi e Corea. Nel 2012 dovrebbero aggiungersi i GP di Russia – a Mosca o a Sochi – nel 2013 toccherà a Roma e a New York, che prenderan no il posto di gare magari più tradizionali, ma più deboli in pro spettiva sul piano economico. “Perderemo qualche gara”, ha già fatto sapere il Supremo. “Ma ci sono GP che possiamo lasciare senza troppi problemi. Sono già in contatto con i diversi Paesi per vedere cosa ne potrà venire fuori”. Può sembrare cinismo. Anzi, lo è. Attenzione, però. La Formula 1 ha il nomadismo scritto nel suo Dna. Da quando è nata, sessan t’anni fa, ha cambiato moltissimi tracciati e Paesi, si è allargata e contratta, adattandosi al mutare delle esigenze e delle correnti della geoeconomia. Delle sette originarie location siamo arri vati alle 19 di oggi, alle 21 o più di domani, e nessun circuito può vantarsi di aver ospitato ininterrottamente la F.1 dal 1950 a oggi: Montecarlo saltò le edizioni dal 1951 al 1954, Monza quella del 1980, il GP d’Inghilterra non si è sempre corso a Silverstone. Cer to Spa ha un fascino infinitamente superiore a quello di Yas Mari na o di Sakhir, e i circuiti di domani rischiano come si è detto di diventare piste con “troppo asfalto” (come le definisce Liuzzi in questo numero del magazine) e pochi tratti tecnici capaci di scre mare il talento vero da quello pagato dai bonifici bancari. Altri potranno chiedersi che senso ha preoccuparsi tanto della sicurezza piazzando via di fuga infinite nei deserti mediorienta li, e contemporaneamente prevedere gare fra le avenues di New York, di fianco all’Arbat o all’Eur. Ma questo è storicamente il destino del Circus, che si chiama così anche perché è abituato a smontare e rimontare il suo costoso tendone dove il pubblico, e i dollaroni, chiamano. Ieri nella vecchia Europa, a Indianapolis, a Kyalami o Interlagos, al Fuji o a Sepang. E domani chissà, maga ri in fondo all’Oceano o sulla Luna (oops, non suggeritelo a Ber nie!). 16 I cambiamenti dei circuiti F.1 dal 1950 ad oggi 1950 GP di Gran Bretagna – Silverstone GP di Monaco – Montecarlo 500 Miglia di Indianapolis – Indianapolis Gp di Svizzera – Bremgarten GP del Belgio – Spa GP di Francia – Reims-Gueux GP d’Italia – Monza 1980 GP d’Argentina – Buenos Aires GP del Brasile – Interlagos GP del Sud Africa – Kyalami GP degli Stati Uniti-ovest – Long Beach GP del Belgio – Zolder GP di Monaco – Montecarlo GP di Francia – Le Castellet GP di Gran Bretagna – Brands Hatch GP di Germania - Hockenheim GP d’Austria – Osterreichring GP d’Olanda – Zandvoort GP d’Italia – Imola GP del Canada – Montreal GP Stati Uniti-est – Watkins Glen 2010 GP del Bahrain – Saikhir GP d’Australia – Melbourne GP della Malesia – Sepang GP di Cina – Shanghai GP di Spagna – Barcellona GP di Monaco – Montecarlo GP di Turchia – Istanbul GP del Canada – Montreal GP d’Europa – Valencia GP di Gran Bretagna – Silverstone GP di Germania – Hockenheim GP d’Ungheria – Hungaroring GP del Belgio - Spa GP d’Italia – Monza GP di Singapore – Singapore GP del Giappone – Suzuka GP di Corea – Sud Jeolla GP del Brasile – Interlagos GP di Abu Dhabi – Yas Marina Tipica ambientazione araba nel Gp del Bahrain 17 FORMULA 1 RENAULT OBIETTIVO MERCEDES Robert Kubica accelera sotto lo sguardo dei fotografi: dietro la curva c’è il sorpasso alla scuderia tedesca 18 19 FORMULA 1 RENAULT Così il Mondiale Piloti 1.Massa 39 2.Vettel, Alonso 37 4.Button, Rosberg 35 6.Hamilton 31 7.Kubica 30 Così il Mondiale Costruttori 1.Ferrari 76 2.McLaren-Mercedes 66 3.Red Bull-Renault 61 4.Mercedes 44 5.Renault 20 Massimo Costa Era dal 2007 che la Renault, nelle prime tre gare del mondiale, non si trovava a recitare un ruolo da protagonista. La R30 non aveva par ticolarmente attirato l’attenzione nei test invernali pre campionato, ma la monoposto ape ha evidenziato notevoli progressi. Eric Boullier, il giovane team manager che ha pre so il posto di Flavio Briatore, sta dimostrando ottime capacità. Il francese aveva avvisato che gli sviluppi della R30 sarebbero stati continui: “Ad ogni GP avremo qualcosa di nuovo”. E così è stato. Robert Kubica è stato l’interprete per fetto per riportare la Renault in alto. Il polac co è in piena corsa per la vittoria nel campio nato. Può sembrare una affermazione avven tata, ma i numeri della classifica dicono que sto. Kubica è a quota 30, in settima posizione, ma staccato di soli nove punti dal leader Feli pe Massa. La Renault è per il momento la quin ta forza del mondiale, dopo Red Bull, Ferrari, McLaren e Mercedes. Ma il divario dal team di Ross Brawn appare facilmente colmabile, 20 dopo che occorre fare un altro step per avvi cinare le tre squadre che fino ad ora hanno conquistato una vittoria a testa. Il direttore tecnico di Renault, James Allison, è parso piut tosto categorico: “A Shanghai avremo un nuo vo fondo e una inedita ala anteriore che se darà risultati soddisfacenti verrà impiegata dai nostri piloti. Penso che potremo essere più veloci della Mercedes in condizioni di gara, dobbiamo migliorare in qualifica. Ma se in partenza finiamo davanti ad una delle vettu re di Brawn, non ci prendono più”. Allison è decisamente carico: “Stiamo sviluppando la R30 in maniera molto aggressiva e così fare mo per tutto l’anno. Il nostro settore aerodi namico sta producendo novità a ritmo incal zante, praticamente il doppio dello scorso anno”. Allison non fa mistero che i risultati raccolti fino ad ora a Melbourne e Sepang van no anche oltre ogni aspettativa della reale competitività della monoposto. Un modo per sottolineare il fantastico apporto arrivato da Kubica. Si diceva che la Renault senza la cop pia Alonso e Briatore fosse poca cosa, Boullier e Kubica stanno smentendo clamorosamente questa tesi. Come si vede, nessuno è indispen sabile… Alan Permane, capo degli ingegneri di pista, aggiunge: “Lo scorso anno abbiamo combattuto con la parte posteriore della monoposto, l’attuale R30 è meglio bilanciata e sa adattarsi bene alle gomme il ché non è male considerando che non vi è il rifornimen to. Dobbiamo migliorare invece la downforce della monoposto, ma stiamo apportando vali di aggiornamenti aerodinamici. Disponiamo di una buona galleria del vento che ci fornisce ottime indicazioni per la pista. Il nostro dipar timento aero sta lavorando sodo e vedrete che in Cina la R30 riceverà un altro step in avanti da questo punto di vista”. Per il momento, Renault può contare sul solo Kubica e per que sto il divario nella classifica costruttori è ampio rispetto a Ferrari e compagnia. Vitaly Petrov, debuttante, non è certo in grado di tenere il passo del compagno polacco anche se a Sepang, dopo gli errori di Melbourne, ha disputato un weekend confortante sfiorando la zona punti. Così Renault nei primi tre GP dal 2008 al 2010 2010 Al Sakhir – Kubica – 9° Q – 11° G Melbourne – Kubica – 9° Q – 2° G Sepang – Kubica – 6° Q – 4° G 2009 Melbourne – Alonso – 10° Q – 5° G Sepang – Alonso – 9° Q – 11° G Shanghai – Alonso – 2° Q – 9° G 2008 Melbourne – Alonso – 12° Q – 4° G Sepang – Alonso – 9° Q – 8° G Al Sakhir – Alonso – 10° Q – 10° G Robert Kubica seguito come un’ombra dal compagnmo di squadra Vitaly Petrov “ Stiamo sviluppando la R30 in maniera molto aggressiva e così faremo per tutto l’anno. Il nostro settore aerodinamico sta producendo novità a ritmo incalzante JAMES ALLISON, DIRETTORE TECNICO RENAULT ” 21 MOTO GP GARA A LOSAIL 22 LA NOTTE È ROSSI 23 MOTO GP GARA A LOSAIL Antonio Caruccio Valentino Rossi è il primo vincitore della Moto GP 2010. Il pesarese ha portato a termi ne una gara intelligente, che è stata però in gran parte aiutata dalla fortuna. Il suo rivale Casey Stoner quando al sesto giro si trovava in testa alla gara, ha sbagliato, pinzando trop po in frenata e ha perso l’anteriore della sua GP10, gettando a terra un successo sicuro, dato il ritmo impressionante che l’australia no aveva sin dalle prove libere di venerdì. Venticinque punti importanti quelli ottenuti da Rossi perché mai negli ultimi anni era riu scito ad andare forte in Qatar, e dal 2005 non riusciva ad aggiudicarsi la tappa inaugurale del mondiale. La gara ha dato un importante segno di lettura di come le moto siano cam biate. La Yamaha non è più il prototipo migliore del lotto, questo è un pregio che ha ora la Ducati viste le prestazioni di Nicky Hay den. Certo tre M1 sono in Top 5, ma il merito va tutto ai talenti che la guidano, Rossi su tut ti, poi Jorge Lorenzo e Ben Spies. Colin Edwadrs, un pilota che si può definire norma le tra tanti marziani, non è andato oltre l’ot tavo posto. Comunque Rossi parte da Losail con 25 lunghezze su Stoner, che farà ora mol ta fatica a recuperare la scivolata di domeni ca notte. Con l’australiano a terra ed un Dani Pedrosa completamente demotivato da una Honda inguidabile, il rivale del campione tavulliese, manco a dirlo, resta Lorenzo, secondo dopo aver superato in un solo giro sia Andrea Dovizioso che Hayden, una mossa da vero fuoriclasse. Dovizioso porta la Honda sul podio in un arri vo da cardiopalma con Hayden, in cui il moto re della RC212V batte quello della Desmose dici, l’esatto contrario di quanto avveniva negli scorsi anni. Attenzione, a questa sfuma tura: è Dovizioso che ha accompagnato la Honda al secondo posto, non il contrario. Il forlivese su questa pista ha un feeling ecce zionale, lo si ricorda ancora al suo esordio in Moto GP quando lottò con Rossi superando lo nelle ultime battute di gara ormai tre sta gioni fa, e nei test è sempre stato nettamente più veloce di tutti gli altri piloti della casa ala ta, dal compagno Pedrosa al francese Randy De Puniet. Proprio questi ultimi hanno dimo strato il reale potenziale di questa moto, otte nendo un sesto e un settimo posto. Prova di appello di Dovizioso sarà la prossima gara a Motegi il 25 aprile. Giù dal podio, dietro alle Yamaha e a Dovizioso, chiude Nicky Hayden, che solleva il morale in casa Ducati dopo un collasso generale arrivato con la debacle di Stoner. Lo statunitense, da quando è sotto le cure di Vittoriano Guareschi, sembra essere 24 più fiducioso e più agguerrito, meglio anche di quando si laureò campione del mondo nel 2006. La casa di Borgo Panigale è finalmente riuscita a fare una moto che tutti possono gui dare, anche i due del team Pramac, che ha portato a casa due ritiri, senza avere i crolli depressivi della passata stagione, pur non compromettendo la performance del loro gioiello Stoner. Spies, da tutti giudicato un debuttante, ma ci si dimentica che lo statunitense è stato wild card Suzuki nell’ultimo triennio, ha portato a termine una gara magistrale. Quinto posto per lui a meno di quattro secondi da Rossi, in rimonta rispetto all’undicesima piazzola in griglia, e sicuramente uno dei possibili con tendenti al podio nella prima parte della sta gione, e magari anche la vittoria da luglio in poi. Non scordiamoci che l’ultimo campione arrivato dalla Superbike fu James Toseland, che aveva la moto di Stoner fino allo scorso novembre, ma che mai era riuscito a impres sionare come il texano residente a Como. Citazione d’obbligo per due piloti che invece italiani li sono di nazionalità e non d’adozio ne, Loris Capirossi e Marco Melandri. Il bolo gnese porta a casa il nono posto nel suo tre centesimo Gran Premio, festeggiato per l’oc casione col numero 300 sulla carena anziché il tradizionale 65, con una Suzuki che non ha Ottimo quinto posto per il “debuttante” Ben Spies molto da offrire a questo mondiale e che pro babilmente a fine anno andrà definitivamen te in pensione. Il ravennate di casa Gresini invece è depresso e deprime chi lo segue. Sembra avere la voce rotta dal pianto quan do parla di come con questa Honda non ha feeling all’anteriore, di come non prenda i comandi del gas, di come la frustrazione sia pari a quella di quando arrivò in Ducati. Ma con la stessa moto (non Marco Simoncelli suo compagno di box, ufficiale Hrc), Randy De Puniet è arrivato sesto, mentre Melandri è partito ultimo e ultimo è arrivato senza lode e con molta infamia. Bravi i piloti esordienti che arrivano dalla 250. Hiroshi Aoyama, ultimo campione della categoria soppiantata dalla Moto 2, è stato il migliore di loro lottando sia in prova che in gara per l’ultima piazza disponibile in Top 10, mentre Marco Simoncelli, undicesimo, in gara è stato molto più concreto che in prova. Non male anche gli spagnoli, Alvaro Bautista, caduto all’ultima curva con la Suzuki mentre era orgogliosamente dodicesimo, ed Hector Barbera, con la Ducati del team Martinez capace di portare a casa un fine settimana senza errori e tanti chilometri di esperienza validi per il prosieguo della stagione. Prossi mo appuntamento il 25 aprile sulla pista di proprietà della Honda in Giappone a Motegi. La partenza UP Valentino Rossi Quando si vince benché la moto non sia al meglio e su una pista che non si ha mai digerito, che dire di più. Andrea Dovizioso Stupendo podio, stupenda prestazione. Ha tenuto su la Honda da solo benché i giapponesi continuino a pensare che sia Pedrosa il numero uno. Casey Stoner Gli bastava gestire la corsa, come ha fatto mille volte, ma è incappato nell’errore più sciocco che un pilota del suo calibro può commettere. Marco Melandri Impossibile capirlo, se non cambia qualcosa in questi giorni, per lui si prospetta un’annata disastrosa DOWN L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 11 APRILE 2010 1 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha – 22 giri 42’50”999 2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) – Yamaha – 1”022 3 - Andrea Dovizioso (Honda) - Honda – 1”865 4 - Nicky Hayden (Ducati) – Ducati – 1”876 5 - Ben Spies (Yamaha) - Tech 3 – 3”903 6 - Randy De Puniet (Honda) - LCR – 9”322 7 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda – 16”508 8 - Colin Edwards (Yamaha) - Tech 3 – 19”867 9 - Loris Capirossi (Suzuki) – Suzuki – 20”893 10 - Hiroshi Aoyama (Honda) – Interwetten – 21”100 11 - Marco Simoncelli (Honda) – Gresini – 31”638 12 - Hector Barbera (Ducati) – Aspar – 32”573 13 - Marco Melandri (Honda) – Gresini – 40”780 Ritirati 21 giri - Alvaro Bautista (Suzuki) - Suzuki 7 giri - Aleix Espargaro (Ducati) - Pramac 5 giri - Casey Stoner (Ducati) – Ducati 2 giri - Mika Kallio (Ducati) – Pramac Giro più veloce: Casey Stoner 1'55"537 25 INDYCAR GARA A BIRMINGHAM 26 HELIO, STRATEGIA VINCENTE Castroneves precede un rinato Andretti 27 INDYCAR GARA A BIRMINGHAM Dan Wheldon ha recuperato con grinta dopo i guai delle qualifiche Marco Cortesi Dopo il 2009 del ritorno dagli inferi, coronato dal terzo successo ad Indianapolis e dalla vittoria in Texas, Helio Castroneves ha ritrovato al Barber Motorsports Park un successo sui circuiti strada li che mancava dal 24 agosto 2008, prima che ini ziasse l'incubo dei guai giudiziari. Al termine di una stagione 2009 che, dopo la vittoria ad Indy, non aveva più nulla da chiedere, Castroneves in questo 2010 è ufficialmente tornato in lotta per il titolo. La gara è stata decisa principalmente dal le scelte strategiche: mentre un gruppo di piloti che comprendeva Will Power, Ryan Briscoe, Tony Kanaan e l'ottimo Mike Conway optava per una gara a tre soste fermandosi in occasione del la prima caution, Helio Castroneves, Scott Dixon, Dario Franchitti e Marco Andretti decidevano di giocarsela sulle due soste. Unico a mancare il risultato è stato proprio Andretti. Finalmente riu scito a tornare al vertice con un bel sorpasso sul rivale brasiliano, il ventitreenne di Nazareth era sembrato da subito il pilota più a rischio, causa uno stint iniziale di soli 29 giri. Con otto tornate alla conclusione, compreso di non avere speran ze e dopo aver atteso invano una neutralizzazio ne, la sosta è stata inevitabile. Anche con la suc cessiva fase di SafetyCar non ce l'avrebbe proba bilmente fatta. Secondo ha quindi chiuso Dixon, riuscito ad incamerare un buon piazzamento dopo un inizio di stagione difficile. Il neozelande se ha recriminato per una decisione della direzio ne gara, che l'ha costretto a restituire due posi zioni conquistate allo start nei confronti di Andretti e Castroneves per una presunta parten za anticipata. Dietro ad un Franchitti mai in lot 28 ta, ma attento ad incassare più punti possibili, si è piazzato Will Power, che ha capitanato il grup po delle tre soste davanti ad Andretti e Briscoe. Favorito dal tempismo del pit iniziale ed arriva to anche ad occupare il quarto posto, Tony Kana an ha perso via via terreno, vedendosi infilare anche da Justin Wilson e da Conway, e alla fine ha recuperato un non esaltante ottavo posto. Si è ancora una volta distinta positivamente Simona De Silvestro. L'italosvizzera, ha occupato lunga mente la quinta piazza prima di commettere l'er rore in scalata che è valso l'ultima caution. Oltre ad un ottimo Conway, autore del giro più veloce, è stata buona la prova di Wheldon, undicesimo dopo aver visto il via in ventitreesima piazza. Da sottolineare i buoni riscontri per il tracciato del l'Alabama, alla prima apparizione nel calendario IndyCar. Attesa la carenza di sorpassi per via del la sua conformazione, la corsa ha visto qualche bell'attacco completato in curva 4. L'andamento della pista, con cambi di elevazione e curve velo ci ha soddisfatto i piloti. Oltre 50.000 gli spetta tori, attratti anche dalle altre strutture del com plesso, una tra tutte il museo auto/moto con la maggiore presenza di Lotus al mondo. Da sotto lineare come, per la prima volta nella storia del la serie, tutti i piloti schierati abbiano visto la ban diera a scacchi, anche se Takuma Sato è stato a lungo ai box prima di riprendere la pista. In cam pionato, Power continua a comandare le opera zioni. Il suo vantaggio, ridotto a 32 punti nei con fronti di Castroneves, è ancora in grado di coprir gli le spalle. Justin Wilson porta in alto il team Dreyer&Reinbold con una serie di prove attente, piazzandosi al quarto posto dietro a Franchitti, mentre Dixon e Briscoe seguono a 56 e 57. L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 11 APRILE 2010 UP Helio Castroneves Sembrava destinato ad una stagione da comprimario, da terzo pilota del team Penske. Ma il brasiliano ha cento vite e su un tracciato complicato come quello di Barber ha ritrovato la vittoria mettendosi dietro i compagni Power e Briscoe Marco Andretti Una prova di carattere notevole dopo un avvio di campionato in ombra e un 2009 ancora peggiore. Forse non tutto è perduto per il giovane nipote di Mario, già alla quinta stagione in Indycar e mai convincente. Danica Patrick Completamente tagliata fuori in questo avvio di stagione, come non mai la Patrick sta subendo le difficoltà insite nei tracciati non ovali. Ryan Briscoe Ma dov’è finito il Briscoe battagliero degli ultimi due anni? DOWN 1 - Helio Castroneves - Penske - 90 giri 1.56'41"3928 2 - Scott Dixon - Ganassi - 0"5703 3 - Dario Franchitti - Ganassi - 8"1590 4 - Will Power - Penske - 8"6639 5 - Marco Andretti - Andretti-Green - 9"7410 6 - Ryan Briscoe - Penske - 10"9611 7 - Justin Wilson - Dreyer&Reinbold - 11"5478 8 - Tony Kanaan - Andretti-Green - 12"8533 9 - Mike Conway - Dreyer&Reinbold - 13"3162 10 - Alex Tagliani - FAZZT - 14"8450 11 - Dan Wheldon - Panther - 15"2007 12 - Ryan Hunter-Reay - Andretti-Green - 15"6727 13 - Mario Moraes - KV - 16"7242 14 - Raphael Matos - LDDFR - 1 giro 15 - Hideki Mutoh - Newman-Haas-Lanigan - 1 giro 16 - EJ Viso - KV - 1 giro 17 - Graham Rahal - Fisher - 1 giro 18 - Vitor Meira - Foyt - 1 giro 19 - Danica Patrick - Andretti-Green - 4"7048 20 - Bertrand Baguette - Conquest - 1 giro 21 - Simona de Silvestro - HVM - 1 giro 22 - Mario Romancini - Conquest - 1 giro 23 - Alex Lloyd - Coyne - 1 giro 24 - Milka Duno - Coyne - 4 giri 25 - Takuma Sato - KV - 22 giri Giro più veloce: Mike Conway - 1:13.0039 Il campionato 1. Power 136; 2. Castroneves 104; 3. Franchitti 94; 4. Wilson 85; 5. Dixon 80; 6. Briscoe 79; 7. Hunter-Reay 77; 8. Matos 72; 9. Kanaan 64; 10. Meira, Andretti 62. La tattica aggressiva non ha premiato Tony Kanaan 29 WS RENAULT ANTEPRIMA I piloti della World Series By Renault in posa per la classica foto ricordo 30 Massimo Costa Sei anni di World Series by Renault. Sei anni di grande successo per uno show che ormai è divenuto un appuntamento immancabile sui circuiti europei. Tre cate gorie (F.Renault 3.5, F.Renault 2.0, Mega ne Trophy), show con monoposto di F.1, sfilate di auto storiche, stand, simulatori, angolo giochi per i bambini. Il paddock trasformato in una sorta di luna park. Famiglie che assaltano gli autodromi fin dalle prime ore del mattino, entrata gra tuita per chi è in possesso dei biglietti distribuiti a migliaia nelle concessionarie Renault e non solo, nella zona dove si disputa l’evento. Ingresso nel paddock libero. Numeri da capogiro: nei due gior ni del weekend di gare, affluiscono tra le 150.000 e le 200.000 persone. Da sei anni la WSR offre tutto questo, ma non in Ita lia. Un mondo a parte il nostro Paese, che non è capace di organizzare, di creare, un simile evento. Per informazioni, chiedere a Renault Italia e a chi bazzica in quegli uffici. Ci provarono nel 2006, ma l’esito fu ridicolo, la promozione ancora peggio. Così sull’Italia, dalle parti di Parigi, hanno tirato una bella riga nera e buonanotte. Pensate che nei paddock tricolori capita ancora di sentire persone, che evidente mente vivono in un mondo a parte, le qua li non credono nel successo di pubblico della World Series Renault. Nel 2010 vi saranno dodici team per un totale di 24 monoposto. CHE LO SHOW RICOMINCI 31 WS RENAULT ANTEPRIMA Dovevano essere 26, ma a 10 giorni dal via del campiona to la SG Formula ha chiuso. E dire che per mesi vi era chi, sapendo delle difficoltà della squadra francese, avrebbe volentieri rilevato monoposto e materiale. Si trattava di Tancredi Pagiaro, già team manager del Piquet GP e anco ra prima della GP Racing. Ma Stephan Guerin aveva garan tito che le sue monoposto si sarebbero presentate al via del campionato. Renault ha cercato di intervenire, ma non poteva certo imporre la propria volontà con… la forza. E’ però finita male, con SG che ha chiuso non trovando un secondo pilota (ma vi erano ancora da pagare alla KTR le monoposto…) e con Pagiaro che ha ritirato la propria offer ta vista l’imminenza dell’avvio del campionato. Certo, se trovasse due piloti disposti a disputare parte del campio nato, magari saltando i primi duetre appuntamenti, il team Lazarus, così si chiama la nuova struttura di Pagiaro, potrebbe entrare nella serie. Vedremo quali sviluppi ci saranno. Non mancano novità tra i team. Entrano la ISR di Igor Salaquadra e la KMP organizzata da Bruno Besson con capitali russi per Anton Nebilitskiy. Altra novità è lo Junior Lotus mentre la Interwetten ha subìto un terremoto inter no. Ora la squadra è dell’ex pilota Walter Thimmler e il team manager è l’italiano Giovanni Rizzo. L’uscita di scena di SG comporta anche la mancanza, tra gli iscritti, di un pilota di grande qualità: JeanEric Vergne. Il francese non rimarrà senza volante in quanto avrebbe dovuto disputare due categorie, la F.3 inglese e la World Series Renault. Gli rimane la DallaraVolkswagen e un gran rammarico perché nei test invernali era tranquillamente risultato sempre tra i più veloci. Tra i favoriti vi è Nathana el Berthon, debuttante proveniente dalla Eurocup F.Renault, che ha dimostrato di possedere i numeri per pun tare al campionato. Sulla carta, il favorito numero uno appa re Daniel Ricciardo. Da tenere d’occhio Brendon Hartley e Jon Lancaster, da seguire la crescita di Sten Pentus e Fede rico Leo mentre l’arrivo dell’ultima ora di Esteban Guerrie ri potrebbe scombinare i piani di molti. Albert Costa e Daniel Zampieri sono due rookie da non sottovalutare al pari di Stefano Coletti. Hartley è con Ricciardo il pilota della Red Bull Albo d’Oro 2002 – Ricardo Zonta (WS by Nissan) 2003 – Franck Montagny (WS by Nissan) 2003 – Jose Maria Lopez (Renault V6) 2004 – Heikki Kovalainen (WS by Nissan) 2004 – Giorgio Mondini (Renault V6) 2005 – Robert Kubica 2006 – Alx Danielsson 2007 – Alvaro Parente 2008 – Giedo Van der Garde 2009 – Bertrand Baguette 32 Coletti volto nuovo della categoria Il calendario 2010 18 aprile – Alcaniz 2 maggio – Spa 16 maggio – Montecarlo (solo 3.5) 6 giugno – Brno 20 giugno – Magny-Cours 4 luglio – Budapest 5 settembre – Hockenheim 19 settembre – Silverstone 10 ottobre – Barcellona Gli iscritti Draco: Nathanael Berthon (F) – Julian Leal (COL) Junior Lotus: Daniil Move (RUS) – Nelson Panciatici (F) Fortec: Sten Pentus (EST) – Jon Lancaster (GB) Carlin: Mikhail Aleshin (RUS) – Jake Rosenzweig (USA) P1: Walter Grubmuller (A) – Jan Charouz (CZ) Comtec: Stefano Coletti (MON) – Greg Mansell (GB) Tech 1: Daniel Ricciardo (AUS) – Brendon Hartley (NZ) Epsilon Euskadi: Albert Costa (E) – Keisuke Kunimoto (J) Pons: Federico Leo (I) – Daniel Zampieri (I) KMP: Anton Nebilitskiy (RUS) – Victor Garcia (E) ISR: Filip Salaquarda (CZ) – Esteban Guerrieri (ARG) FHV Interwetten: Sergio Canamasas (E) – Bruno Mendez (E) Per il secondo anno, è presente Greg Mansell Salaquarda del nuovo team ISR 33 WS RENAULT IL TEAM UN DRACO AFFAMATO 34 Campioni si diventa, non si nasce. Adriano Morini lo sa bene. Il team principal della Draco, campione World Series Renault 3.5 con Ber trand Baguette e costantemente al vertice nella categoria, conosce una sola parola capace di far rima con vittoria: lavoro. Chi affianca da anni Morini nel suo team, sa bene che nulla si inventa da un giorno all’al tro. La Draco sarà l’unica squadra italiana nel campionato 2010 dopo che Prema e RC Motorsport hanno deciso di affrontare altri sentieri. La sfida di quest’anno che coinvolge Adriano e Nadia Morini è di quel le che producono adrenalina all’esperto e instancabile team manager toscano. Che, benché ogni anno affermi che sia stanco di questo mon do che romba, alla fine è sempre al timone di comando, affamato di vittorie come un… Draco. Nathanael Berthon, pur essendo un debut tante, ha dimostrato subito di essere molto competitivo e di poter ambire a risultati importanti. Poi c’è Julian Leal, pilota colombiano che nel 2009 era un po’ la cenerentola del campionato, ma che ora è atte so al salto di qualità. Insomma, ci sarà da lavorare in casa Draco, ma tutti sono pronti per tentare il colpaccio. Dai validi ingegneri di pista all’autista, tutti credono ciecamente di poter portare al successo immediato un debuttante. E di far risalire in classifica Leal. Piloti 2010 Nathanael Berthon Julian Leal Titoli Campione WSR 2009 con Bertand Baguette Nathanael Berthon 35 WS RENAULT GLI ITALIANI APPASSIONATAM Sono solamente due gli italiani al via della World Series Renault 3.5 e, casualità, si ritro vano nello stesso team. Federico Leo, al secondo anno nella categoria, e Daniel Zam pieri, al debutto e campione in carica della F.3 Italia, guideranno le DallaraRenault del team Pons. La squadra spagnola è diretta da Jordi Pons, fratello di Sito, pluricampione di motociclismo e titolare anche di una squa dra che milita nel motomondiale. Leo a casa Pons ha trovato l’ambiente giusto per cre scere senza eccessive pressioni. Nel 2009 ha preso le misure con la potenza della mono posto e verso la fine della stagione ha inizia to a progredire fino a prendere i primi pun ti nella tappa finale. La sua crescita è stata progressiva, ma interessante e nel corso dei test invernali, Leo è stato sempre tra i pro tagonisti assoluti divenendo il leader dei due giorni di prove a Barcellona. Un risultato impensabile solo 12 mesi fa. Tanto allena mento, tanto karting, una sempre maggiore confidenza con la vettura e con se stesso, hanno permesso al milanese di scalare la classifica. Ora bisognerà verificare se anche nel weekend di gara, nella tensione della qualifica, se riuscirà a esprimersi sugli stes si livelli di questo inverno. Zampieri ha subito mostrato di avere un buon passo nella WSR 3.5. Ma una serie di inconve nienti tecnici non gli ha permesso di percor rere un numero di chilometri elevato. Il pilo ta laziale ha vissuto una grande stagione nel la F.3 Italia entrando a far parte del Ferrari Driver Academy. Tutti gli occhi saranno pun tati su di lui, ma sarà importante considerare che Zampieri è un rookie. E’ anche vero però, che i debuttanti hanno impressionato nei test, con Nathanael Berthon e JeanEric Vergne (che dopo la chiusura di SG non sarà purtrop po al via della stagione) spesso nelle prime posizioni della classifica. Zampieri nella pau sa invernale ha avuto la possibilità di dispu tare la GP2 Asia, una esperienza che gli torne rà sicuramente utile. Daniel Zampieri Federico Leo 36 MENTE INSIEME Federico Leo Classe 1988 2009 – World Series Renault 2008 – F.3 Tedesca 2007 – F.Renault Italia 2006 – F.Junior Daniel Zampieri Classe 1990 2009 – F.3 Italia / GP Asia 2008 – Euro e Italiano F.Renault 2007 – Euro e Italiano F.Renault 2006 – Euro e Italiano F.Renault 37 WS RENAULT ANTEPRIMA 38 INTERVISTA A EMMANUEL ESNAULT “CONFERMO IL TEST CON LA RENAULT F.1” Emmanuel Esnault, nel finale della stagione 2009, è stato nominato responsabile della World Series by Renault. Da sempre presen te nella categoria come tecnico di RST, Esnault si è calato in questo nuovo ruolo con entusiasmo e, rispetto ai suoi predecessori, portando la conoscenza reale di quelli che sono i problemi dei team, avendovi lavorato a stretto contatto per diverse stagioni. Dopo le difficoltà del pre-campionato 2009, quest'anno c'è stato un grande movimento e interesse dei piloti verso la WSR 3.5. Cosa è cambiato? “Penso che piloti e manager abbiano capito che il pacchetto che offriamo è molto inte ressante. Una buona macchina, bei wee kend di gare con una media di 100.000 spettatori, un elevato livello sportivo e tec nico. Per un budget che può andare da 500 a 700 mila euro, dipende dagli accordi tra piloti e team, si può correre su nove trac ciati europei, incluso Montecarlo, per un totale di 17 qualifiche e gare. E con una monoposto che, per tutti, ha le stesse chan ce di vittoria. Negli ultimi cinque anni, cin que diversi team hanno vinto il campiona to: Kubica con Epsilon Euskadi, Danielsson con Comtec, Parente con Tech 1, Van der Garde con P1, Baguette con Draco”. Qual è il punto di forza della WSR 3.5? “I costi, le prestazioni, il tempo trascorso in pista. In totale un pilota guida per 100 ore. C’è un attento controllo su tutto e chi corre con noi ha la certezza che il vincitore è sem plicemente il migliore”. Quest'anno ci sarà la novità in gara 1 delle monoposto con basso carico aerodinamico. Pensa che può essere una soluzione pericolosa per certi tipi di circuiti? O in caso di pioggia? “Se prima di una di queste corse pioverà, permetteremo a tutti i team di scegliere la configurazione aerodinamica che vorran no. In termini di sicurezza, la monoposto è facilmente guidabile e l’idea del down for ce non è un azzardo. E’ stata accertata durante sessioni di test con alcuni piloti i quali hanno affermato che il valore di chi le guiderà emergerà ancora di più”. La WSR by Renault in Europa è, assieme al DTM, l'unica categoria extra F.1 che sempre porta le famiglie in autodromo. La formula rimarrà la stessa anche nel 2010? Biglietti per tutti e accesso libero nel paddock? “Verrà mantenuto lo stesso pacchetto che permetterà alla gente che interverrà di sco prire da vicino il motorsport osservando da vicino tutti gli aspetti del paddock”. Perché la WSR by Renault non viene in Italia? “La organizzazione dei nostri eventi è una scelta delle sussidiarie Renault e di Renault Sport Technologies. Vengono presi in consi derazione Paesi e calendari. Noi eravamo in Italia nel 2005, a Monza, e nel 2006 a Misano, e nulla osta un ritorno in futuro”. Il vincitore del campionato 2010 potrà sostenere il test premio con la Renault F.1? “Certamente, tutto rimane come prima e come avviene dal 2005”. Sarebbe possibile, ora che le cose nel team Renault F.1 sono profondamente cambiate, permettere al vincitore della WSR 3.5 di diventare il terzo pilota della squadra? “La scelta del terzo pilota è del Renault F1 Team, che deve seguire dei propri compro messi sportivi e finanziari”. Nel 2011 la WSR 3.5 avrà una nuova monoposto Dallara per il nuovo triennio? Lo scorso anno si parlava di un motore da 600 cavalli. Questa idea è ancora valida? “La stagione 2011 verrà affrontata ancora con le monoposto e i motori 2010. E’ sta ta una scelta presa in accordo con i team ed è una decisione logica considerando il momento economico e il mercato. Stiamo iniziando ora a pensare a cosa proporre per il 2012”. “ La stagione 2011 verrà affrontata ancora con le monoposto e i motori 2010. È stata una scelta presa in accordo con i team ed è una decisione logica considerando il momento economico e il mercato EMMANUEL ESNAULT ” 39 EUROCUP F.RENAULT ANTEPRIMA È L’ANNO DEL TRICO Massimo Costa Che sia l’anno giusto? Mai come in questa fase di pre campionato, c’è la sensazione che i piloti e i team italiani possano ben figurare nel la Eurocup di F.Renault. Dal 2005, quando la Prema di Angelo Rosin vinse il titolo con il giapponese Kamui Kobayashi, il tricolore è fini to in un cassetto. Daniel Mancinelli e Giovanni Venturini, One Racing e Cram, hanno la qualità per poter puntare a qualcosa di importan te. Mancinelli, campione della F.Renault Italia 2009, guiderà la monoposto della One Racing di Fabiano Belletti. Il pilota marchigia no si dividerà con la F.3 Italia e vanta una esperienza notevole rispet to ai suoi più giovani colleghi. Mancinelli ha dominato i test pre cam pionato, ora dovrà confermarsi anche nei weekend di gara. La squa dra laziale, da quando Renault ha lanciato la nuova vettura firmata Epsilon Sport/Caparo, ha subito imboccato la via tecnica giusta per fornire a Mancinelli un mezzo altamente competitivo. Il secondo pilota di Belletti sarà Jordan Oakes, inglese che ha gareggiato nella F.Renault del suo Paese. Venturini è al debutto in campo europeo ed è solamente al secondo anno in monoposto. Il pilota vicentino si è accasato nel team spagnolo Epsilon Euskadi e nelle varie prove sostenute in questi ultimi mesi è risultato spesso il più rapido tra i suoi compagni di squadra, che sono Genis Olive, Miguel Otegui, Alex Riberas. Venturini lo scorso anno, tra serie italiana e svizzera ha tota lizzato l’incredibile numero di 19 podi in 24 gare. Un bottino che indica una certa attitudine a preservare la vettura e a ragionare oltre che essere un valido combattente. La Cram di Marcello Rosei torna a misurarsi in campo continentale e lo fa con Andre Negrao ed Hen rique Martins, due giovani piloti che nei test hanno dimostrato di 40 poter stare nella top ten. La categoria è stata scossa dalla improvvi sa chiusura della SG Formula, che fa seguito al cambio di categoria del team Motopark. Arthur Pic, Aaro Vainio e Hugo Valente, piloti del team francese, saranno comunque al via del campionato. Le mono posto SG saranno schierate dalla debuttante Tech 1, già presente in WSR 3.5, che si avvarrà degli ex ingegneri SG. Negli ultimi anni il campionato se lo sono giocati loro: Epsilon Euskadi, SG Formula, Motopark. E’ rimasta solo la squadra di Joan Villadelprat e vi sarà ora spazio per nuovi team, prima schiacciati dalla superiorità, anche numerica, dei top team, che arrivavano a schierare fino a otto mono posto (gravi, su questo punto, le colpe di Renault) annientando il mercato piloti e strozzando le piccole squadre. Che ora salvano il campionato… Italiani all’attacco Daniel Mancinelli Giovanni Venturini One Racing Cram Competition Il calendario 2010 OLORE 18 aprile – Alcaniz 2 maggio – Spa 6 giugno – Brno 20 giugno – Magny Cours 4 luglio – Budapest 5 settembre – Hockenheim 19 settembre – Silverstone 10 ottobre – Barcellona Daniel Mancinelli della scuderia One Racing Negrao pilota Cram Giovanni Venturini con la monoposto del team Epsilon Euskadi 41 F.2 ANTEPRIMA ESAME DEC Massimo Costa Monoposto rinnovata, budget ridotto, calenda rio internazionale con gare inserite nel conte sto del WTCC. La Williams JPH1B lo scorso inverno è stata sottoposta a un lungo sviluppo che ha portato a un notevole incremento delle prestazioni. L’aerodinamica è stata affinata e il motore turbo Audi arriverà ad una punta mas sima di 480 cavalli in fase di boost. Questi cam biamenti hanno permesso alla Williams di F.2 di divenire più difficile da guidare e più com 42 petitiva. La serie voluta ardentemente dalla FIA di Max Mosley, prosegue nel progetto del la monogestione, affidata alla Motor Sport Vision di Jonathan Palmer. Come lo scorso anno quindi, le vetture non saranno seguite e preparate direttamente dai team, ma dalla struttura dell’ex pilota di F.1. Lui le porterà in pista, lui fornirà i meccanici e gli ingegneri di pista. Che ad ogni gara cambieranno la mono posto e il pilota da seguire. E questo rimane il punto debole della F.2. Non tutti i piloti lo scor so anno hanno apprezzato questo metodo, rite nendo impossibile poter sviluppare adeguata mente la monoposto affidatagli. A guardare i nomi presenti nell’elenco iscritti, a parte qual che interessante presenza che comprende anche il nostro Nicola De Marco, si nota che a differenza del 2009 non vi sono piloti che in altre categorie di spicco hanno ottenuto risul tati importanti, come si era verificato con Andy Soucek, poi vincitore del campionato, Milos Pavlovic, Mikhail Aleshin, Robert Wickens, Mirko Bortolotti, Edoardo Piscopo, Carlos Iaco nelli e tanti altri. Quest’anno lo schieramento Il calendario 2010 28 marzo – Monza 18 aprile – Imola 9 maggio – Vallelunga 23 maggio – Portimao 13 giugno – Hockenheim 25 luglio – Mugello 29 agosto – Varano 19 settembre – Le Castellet 10 ottobre – Vallelunga 28 novembre – Kyalami Gli iscritti ISIVO propone ragazzi già visti in F.2 come Joylon Pal mer, Tom Gladdis, Jack Clarke, Kazimieras Vasi liauskas, Philipp Eng, e altri che debutteranno e porteranno in dote un curriculum piuttosto povero in quanto a risultati. Sarà quindi un anno importante per la F.2, per il suo futuro. Lo schema del weekend prevede prove libere, due qualifiche, due gare di 45 e 35 minuti ad ogni appuntamento, un totale di 200 minuti di guida. Confermato il test con la Williams F.1 riservato al campione. Le gare in calendario sono salite da otto a nove. La prima prova del 18 aprile è a Silverstone e non sarà in concomi tanza con altre gare. Successivamente, la F.2 proseguirà l’abbinamento con il WTCC affron tando la prima trasferta extra europea sul trac ciato cittadino di Marrakech. Dopo di che, le rimanenti sette tappe saranno nel vecchio con tinente. Il costo di una stagione è di 270.000 sterline, pari a 300.000 euro. In questo budget è compreso l’utilizzo della hospitality nella qua le un pilota può ospitare fino a quattro perso ne per colazione, pranzo e cena nei tre giorni del weekend di gare. Will Bratt – GB Joylon Palmer – GB Benjamin Bailly – F Ricardo Teixeira – ANG Armaan Ebrahim – IND Ivan Samarin – RUS Plamen Kralev – BG Benjamin Lariche – F Jack Clarke – GB Kelvin Snoeks – NL Sergey Afanasiev – RUS Johan Jokinen – DK Nicola De Marco – I Kazimieras Vasiliauskas – LIT Parthiwa Sureshwaren – IND Paul Rees – GB Ajth Kumar – IND Philipp Eng – A Dean Stoneman – GB Natalia Kowalska – PL 43 F.2 NICOLA DE MARCO “UN SOLO OBIETTIVO: VINCERE” Antonio Caruccio Nicola De Marco è per il momento l'unico pilota italiano iscritto alla stagione 2010 di Formula 2. Nato il 28 agosto 1990, iscritto alla facoltà di economia all’università, il dri ver pordenonese aveva preso parte alla serie ideata dalla FIA e gestita da Jonathan Palmer lo scorso anno, cogliendo la pole position a Brno ed il secondo posto a Barcellona nell'ul timo appuntamento. Precedentemente De Marco aveva corso nel Formula 3 Italia con Lucidi e nel F3 spagnolo, vincendo la gara di SpaFrancorchamps. assoluta perché Snetterton non è né una pista del campionato né troppo veritiera come risultati. Dovevo solo riprendermi dal lo stacco invernale e capire la nuova macchi na. Il test a Silvertone di questa settimana sarà più utile e significativo perché per me il tracciato è completamente nuovo dato che lo scorso anno ruppi il motore dopo sole due tornate”. Hai riconfermato la tua presenza nel F2 per il 2010, come mai questa scelta? “Non avevamo molte altre opzioni: poteva mo ripetere il Formula 2, valutare nuovi cam pionati come GP2 e Auto GP, o addirittura tornare nel Formula 3, ma abbiamo deciso di sfruttare al meglio l'esperienza fatta nel 2009 sia con la monoposto sia con le piste per cercare di competere ad alto livello. La GP2 purtroppo era fuori portata a causa del budget, la serie di Coloni è molto interessan te e la macchina fantastica. Tornare in For mula 3 sarebbe stata un'involuzione per la mia carriera, quindi ripetere il F2 è stata la soluzione migliore anche per assecondare i miei sponsor che hanno molto gradito il for mat a livello di immagine”. Come è cambiata la monoposto rispetto all'anno scorso? “E' molto diversa, ha più down force che influenza la guida, il setup ed anche la gom ma. Per fare un esempio, montando pneuma tici nuovi ho fatto un'uscita di pista piegan do uno dei deflettori, e solo con quello ho perso il 25% del carico aerodinamico, con la macchina divenuta completamente inguida bile; la stessa differenza si nota molto anche girando sul bagnato. Hanno incrementato i cavalli, ma sinceramente il propulsore non è mai stato un problema di questa vettura. Ci sono stati dei cambiamenti sotto l'aspetto meccanico, e anche le gomme anteriori sono più larghe. Lo scorso anno la vettura era simile ad una Formula 3, adesso è invece una macchina un po' più impegnativa. Le modifi che fatte sono state positive e credo che quando si confronteranno i tempi su piste più complesse come ad esempio Silverstone si noterà maggiormente la differenza”. Come è andato il primo test del campionato? “A Snetterton non è andato molto bene per me. Purtroppo, come lo scorso anno, non sono riuscito a provare un'auto da corsa durante l'inverno, quindi essendo fermo da novembre ho fatto un po' di fatica il primo giorno per riaffatarmi alla vettura. Ho ugual mente recuperato la forma per la seconda giornata, ma non ho cercato la prestazione Quali sono le tue aspettative per la stagione? “Punto a vincere il campionato, lo dico senza timori riverenziali. Prima di rifirmare il con tratto siamo andati a Bedford da Palmer per analizzare a fondo le problematiche della passata stagione e abbiamo ricevuto impor tanti rassicurazioni che ci hanno indotto a fare questa scelta. Nel 2009 ho fatto delle buone gare, ma i vari problemi che hanno 44 colpito la categoria non hanno fatto in modo che concretizzassi i miei sforzi. La cosa più importante sarà fare tanti punti e sfruttare la mia esperienza sui circuiti che conosco, men tre sulle piste nuove dovrò abituarmi in fret ta per non perdere il treno dei primi”. Per il momento sei l'unico italiano iscritto, cosa pensi delle direzioni prese dai tuoi ex-colleghi Bortolotti e Piscopo? “Mirko Bortolotti ha firmato per il GP3, un nuovo campionato dove ci saranno tutte le difficoltà già incontrate lo scorso anno in Formula 2, ma se ha valutato questa serie vuol dire che è sicuramente la scelta giusta per lui. Penso che la decisione di Edoardo Piscopo sia stata migliore. La Auto GP è un bel campionato, l'avevo ponderata durante l'inverno, e la macchina è decisamente mol to veloce e robusta, poi lui la conosce bene avendoci già corso ai tempi della A1 Grand Prix”. Rispetto al 2009, come reputi il livello del campionato? “I reiscritti dello scorso anno Vasiliauskas e Eng saranno i favoriti con cui conto di lotta re per il campionato. Nei test in tanti sono andati forte, Stoneman mi ha molto impres sionato, ma anche Palmer è stato veloce. Il livello non sarà molto diverso dalla passata stagione”. Sono confermati i parametri di monogestione low cost dell'anno scorso? “Il prezzo è un po' salito e di conseguenza anche l'assistenza ci si aspetta sia migliora ta. Il feeling con la monoposto è stato un grande salto di qualità, ma quello che mi rin cuora è il fatto che i meccanici che seguono le vetture in pista ne faranno l’assistenza anche in officina, cosa che lo scorso anno non avveniva”. 45 SUPERTEST DALLARA F.3 FTP Bonanomi affronta per la prima volta la pista di Fiorano. Le curve non sono molte, e l'esperienza aiuta a trovare velocemente il giusto feeling CON BONANOMI A FIORANO 46 Marco Cortesi In attesa dell'apertura dei campionati CSAI a Misano, Italiaracing gioca d'anticipo. Chiamati a mettere alla prova una vettura del Formula 3 Italia, motorizzata dal due litri Fiat Powertrain Technologies protagonista del rilancio tricolore nelle competizioni a ruote scoperte, non ci siamo fatti trovare impreparati. Arruolando un collaudatore d'eccezione come Marco Bonanomi, e assicurandoci la possibilità - unica nel suo genere - di schierare un top-driver su uno dei tracciati più esclusivi al mondo. Arrivata al terzo anno, la partnership tra FPT Racing e CSAI per la fornitura esclusiva di propulsori alla serie tricolore F.3 ha superato le aspettative portando, dopo un 2009 che ha segnato una svolta, al record di adesioni. Una delle realtà più reattive del panorama mondiale del set- tore, Fiat Powertrain Technologies apre il 2010 affiancando corse e prodotto. Al debutto della Formula Abarth, con un millequattro turbo derivato dalla produzione, sulle strade si conferma la disciplina del downsizing, con l'arrivo della tecnologia MultiAir ed il debutto di nuovi bicilindrici ad alte prestazioni. Il tutto con l'obiettivo di fornire performance giustificabili a livello di impatto con l'ambiente esterno, inteso sia in senso fisico che economico. In circuito, il ragionamento si traduce nella necessità di ridurre livelli di spesa divenuti inaccettabili, data la condizione globale e, soprattutto, non proporzionalmente legati all'incremento di prestazioni né allo spettacolo offerto a chi guarda. Un monomarca seppure solo parziale, oltre ad essere una risposta, può integrare una filosofia, sul lungo periodo, potenzialmente in grado generare una compe- tizione di tipo "evoluto". Indubbiamente, fa piacere che un esperimento del genere sia nato in Italia, col "nuovo corso" CSAI che, in coppia con il recente programma Ferrari Driver Academy, sembra iniziare a risollevare il percorso tricolore dal deserto in cui ci si era trovati all'inizio degli anni 2000. Prima di aprire le porte di una stagione decisiva, per Italiaracing si aprono i cancelli di Fiorano... 47 SUPERTEST DALLARA F.3 FTP “EVOLUZIONE DI SUCCESSO” Il meteo è perfetto e in pista c'è una delle Dal lara F309 che il team Prema metterà in pista nel Formula 3 Italia 2010. Marco non ha pro priamente bisogno di briefing, però non conosce la pista e non si fa scappare la pos sibilità di fare qualche "tranquillo" giro su una 500 Abarth. Bonanomi spiega: "Non c'è bisogno di dire che la F.3 è la migliore for mula propedeutica e con questo progetto si sta lavorando bene. Certo, mi dispiace per ché è arrivato un po' troppo tardi per me, ma è positivo che si siano unite delle vere e pro prie superpotenze per creare qualcosa di concreto, ed il risultato è sicuramente degno di nota". Il test in sé è abbastanza lineare, nulla che Marco non abbia già ripetuto decine di vol te, buona parte delle quali proprio sotto lo sguardo di Grazia Rosin che, scherzosamen te ma non troppo, ricorda che la vettura deve arrivare intera ai test di Misano. Le prime impressioni sono simili a quelle anticipate alla vigilia: "Dal punto di vista telaistico la macchina è quella che conosciamo, è un'evo luzione di successo. La Formula 3 non ha avuto grossi salti in avanti negli ultimi anni, ci sono stati degli aggiornamenti, ma da quando ho affrontato l'Euro Series l'incre mento da quel punto di vista è valutabile in termini di decimi di secondo. A fare la diffe renza in Formula 3 è il complesso motore gomme, e c'è da esserne soddisfatti." "E' chiaro che in termini di prestazioni si vada a pagare qualcosa, in particolare come coppia in uscita di curva, quando chiedere sti di più. Però, come detto, si tratta di un monomarca, che ha realizzato dei conteni menti davvero significativi sui costi, ed in più tutti sono nelle stesse condizioni. E' fon damentale constatare che, per quanto abbiamo visto finora, tutti sono sempre sta ti sicuri di poter contare sullo stesso mate riale. Quando c'è una competizione tra costruttori, oltre ad avere costi che si impennano in maniera spesso incontrollata, le case si concentrano sui team di riferimen to, ed il risultato di solito è quello di uccide re il campionato, oltre agli sforzi di molti “ piloti…". Sulla Formula 3 del Campionato Italiano c'è la novità delle gomme Kumho, azienda coreana che fornisce l'Euro Series da diverse stagioni. Saranno pneumatici simili a quelli del campionato continentali, più performanti di quelli portati in pista a livello nazionale in Australia. "Rispetto alle Michelin c'è un pochino meno grip" spiega Marco, "però sembrano più durevoli e, soprattutto, permetteranno di avere una calo minore tra qualifica e gara. In pista è leggermente più critico il posteriore in inse rimento e corda, in accelerazione c'è un ini zio di scivolamento, poi la gomma prende e si resta giù tranquillamente". Buona la for mula quindi sia in senso tecnico che sporti vo. "Se si tiene conto del fattorecosto non ci sono molti dubbi" chiude Bonanomi "il pac chetto secondo me è uno dei più competiti vi, e si intuisce ancora un potenziale a livel lo di prestazione per ulteriori sviluppi. Ed il concetto è stato recepito bene se siamo pas sati da avere pochissime vetture al via a qua si trenta iscritti…". Il pacchetto secondo me è uno dei più competitivi, e si intuisce ancora un potenziale a livello di prestazione per ulteriori sviluppi. Ed il concetto è stato recepito bene se siamo passati da avere pochissime vetture al via a quasi trenta iscritti… MARCO BONANOMI ” 48 La Dallara di casa Prema, reduce dai test di Vallelunga, vedrà il via della stagione 2010 il 24 aprile a Misano Marco Bonanomi Lecco, 12 Marzo 1985 2009: Euroseries 3000, GP2 Asia 2008: World Series Renault, GP2 Asia 2007: World Series Renault, F.Master 2006: Euroseries 3000 2005: F.3 Euro Series 2004: F.3 Euro Series, Italia 2003: F.3 Italia 2002: F.Renault Italia 49 SUPERTEST DALLARA F.3 FTP UN GIRO DI PISTA CON MARCO Uno dei circuiti più noti al mondo ma, al con tempo, uno dei più segreti, Fiorano è stato costruito nel 1972 per rendere autonome (e riservate) le attività di test di casa Ferrari, in precedenza spesso condotte all'Aerautodro mo di Modena. Italiaracing può, insieme a Marco Bonanomi, spiegarne i segreti. CURVA 7 In pratica è una esse molto veloce. Anche qui c'è meno grip sulla piega a sinistra, ma si riesce ad affrontare con l'acceleratore flat-out in quinta marcia. GENERALE È una bel tracciato, misto, lungo poco più di tre chilometrio e con un discreto allungo. Mi aspettavo più grip, ma probabilmente il divieto di test F1, e la diversa gommatura lasciata da vetture di serie o GT hanno influito. Oltre ovviamente al fatto che è una mattina di inizio stagione dopo un lungo inverno... CURVA 8 Si fa in terza marcia. Bisogna stare attenti perché il raggio è più chiuso all'ingresso, ma poi tende ad allargare permettendo di uscire veloci e far scorrere bene, andando sul rettilineo di partenza. 50 CURVA 5 Una 90° cieca in discesa, subito dopo lo scollinamento del ponte. Stacchi al cartello dei 50 con un po' di bump. Entri in terza, c'è un leggero sottosterzo ma cerchi di andare presto full-gas per sfruttare bene l'esterno... CURVA 6 Si allunga fino alla quinta per arrivare al tornantino di prima. Hai un buon grip in frenata. È un normale tornante: cerchi di ritardare l'ingresso per allineare il muso verso l'uscita e dare gas presto. CURVA 1 Si arriva abbastanza veloci dopo un rettilineo di quasi un Km. Si fa in terza molto aggressivi sul cordolo interno per poi lasciar la macchina scorrere in uscita... CURVA 2 e 3 Ho trovato leggermente meno grip. E' un complesso molto tecnico, due curve veloci destra-sinista da quarta. Alzi il piede in entrata, poi cambi direzione, ed in uscita fai scorrere, buttandoti poi verso il centro della pista per preparare la curva del ponte. CURVA 4 È una curva molto bella, con raggio variabile, che va a stringere e dove si inizia a salire per il ponte. La affronti ritardando la frenata e staccando con le ruote dritte... 51 SUPERTEST DALLARA F.3 FTP LA PAROLA A PAOLO MARTINELLI “IL FIAT COSTA 1 EURO AL KM” 52 Nonostante l'impatto della crisi, investire in tecnologia rimane una scelta vincente e, in periodi di difficoltà, le corse hanno sempre avuto la possibilità di catalizzare questi inve stimenti a seconda del loro rapporto con l'eco nomia reale. "E' nei periodi di crisi che a mag gior ragione occorre costruirsi un futuro", spiega Paolo Martinelli, responsabile di FPT Racing e vicepresidente di Fiat Powertrain Technologies, "c'è una situazione che ha por tato a fare scelte impegnative. Occorre dare una prospettiva di reazione, impegnativa, ma forte ad una crisi economica con cui dobbia mo vivere e a cui dobbiamo positivamente reagire nello spirito di costruire il futuro. La simbiosi tra corse e produzione è parte del nostro DNA, e dello spirito all'interno del gruppo. C'è la volontà di costruire prodotti che devono essere efficienti, dare soddisfazioni al cliente in termini economici ma anche di pre stazioni. E la miglior prestazione che si vede è Dallara F309-FPT Prema Powerteam Lunghezza: 4264mm Larghezza Max: 1850mm Altezza Max: 950 mm Peso incluso pilota: 565 kg Sospensione ant.: Push-rod, doppio ammortizzatore Sospensione post.: Push-rod, doppio ammortizzatore Monoscocca: Sandwich in fibra di carbonio con nido d’ape Carrozzeria: Fibra di vetro con nido d’ape Cambio: Hewland, sequenziale a 6 rapporti + rm Motore: FPT 420 F3 2.0 Potenza: 220 CV a 7000 rpm Coppia: 240 Nm a 5750 rpm Elettronica motore: Magneti Marelli Freni: Brembo quella che si ha quando si mette il motore in pista." Il tutto in modo da ridurre i costi pun tando sulla sinergia, che deve, secondo il grup po, passare dalla derivazione di serie. "Se pen siamo al costo per chilometro di un motore del la F.3 Italia, parliamo di circa un euro, contro i dieci euro di un motore del'Euro Series. Occor re abbattere i costi nelle competizioni a tutti i livelli e dobbiamo partire dall'idea di avere propulsori che derivino dalla serie. La dimo strazione è successo di formule come la F.3 Ita lia e l'Abarth. La F.3 era vicina al collasso quan do FPT è entrata. C'erano 10 macchine sullo schieramento, ed in tre anni abbiamo più che raddoppiato la griglia. La Formula Abarth ci dice che c'è una volontà molto presente di par tecipazione sportiva nei giovani. Abbiamo rea lizzato insieme ad ACI CSAI e al telaista Tatuus un prodotto che, anche con la nostra immagi ne ed il brand Abarth, ha un forte appeal. L'aver raggiunto circa 40 iscrizioni è qualcosa di superiore alle nostre aspettative, e che in alcu ni momenti ci ha messo addirittura in difficol tà". I prossimi passi, a partire dall'esportazione della F.Abarth, fino al possibile interesse verso l'IndyCar Series oggetto di discussione lo scor so anno, sono al momento in attesa. "Dovrem mo deciderli lanciato il campionato, come abi tudine stiamo con i piedi per terra. Certo, men tre è molto più semplice spedire lontano un telaio, un motore ha bisogno di tutta un'assi stenza. Valuteremo la cosa, ed i paesi dove sarà utile ed interessante entrare, anche per garan tire, oltre alla fornitura di propulsori secondo lo standard, anche un'assistenza continua in pista. Oggi però la priorità è finalizzare i cam pionati per il 2010. C'è ancora tempo per defi nire il futuro.." 53 F.3 EURO SERIES GARE A LE CASTELLET Edoardo Mortara vincitore in gara 1 e sotto, sul podio MORTARA È SPE Massimo Costa Quando si fa un passo indietro nel motor sport, quando un pilota decide di scendere di un gradino nei valori e nelle potenze delle categorie, il rischio è sempre altissimo. Soprattutto se a farlo è un ragazzo di ricono sciuto talento. Edoardo Mortara, scegliendo di abbandonare la GP2 dopo una infelice sta gione (pur condita da una vittoria) per riab bracciare la F.3 Euro Series nella quale era stato vice campione 2008, ha dimostrato grande coraggio e un bel po’ di incoscienza. Perché sarà costretto a non far peggio di due anni fa e perché anche se vincerà la categoria, vi sarà sempre qual cuno che maligna mente dirà: “bella forza, era il più esperto”. Trionfa tore a Macao 2009, Mortara non ha trovato appigli per prose guire nelle catego rie con monopo sto da 450 cavalli in su, e allora ha accettato di gio 54 carsi la reputazione accordandosi con il team Signature e la Volkswagen, lo stesso binomio del 2008. Mettendosi addosso una bella pressione. A Le Castellet, Mortara non è stato perfetto in qualifica, solo quinto. Ma in gara 1 ha mostrato di possedere un passo veramente superiore. La maniera con quale ha recuperato terreno su Marco Wittmann e Daniel Juncadella non lascia scampo. Per non parlare della rimonta di gara 2, dove da ottavo in griglia di partenza ha saputo recu perare fino al secondo posto finale. Chi può dunque battere Mortara? Sulla carta, i favo riti d’obbligo apparivano, prima di venerdì scorso, Valtteri Bottas e Roberto Merhi. Ma il finlandese è incappato in un weekend disgraziato, dove ha commesso errori bana li sullo schieramento di partenza, ma che si sono rivelati fondamentali. Sintomo di un certo nervosismo che non sembrava appar tenergli. Certo, avrà tempo di rifarsi anche perché è inserito nel team ART che non per de un campionato dal 2004 e che domenica ha portato alla vittoria in gara 2 il bravo Ale xander Sims, il quale, attenzione, potrebbe anche sovvertire i piani prestabiliti nella squadra francese. Merhi invece, è parso disperso. Il suo inizio col team Mucke è sta to al di sotto di ogni aspettati va. Lo spagnolo ha dichiarato di non essersi mai ritrovato con la vettura “a posto” e per di più con una cer ta mancanza di velocità in retti filo. A casa Muc ke dovranno provvedere in fretta, il talento di Merhi non va sprecato. L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 10 APRILE 2010 1 - Edoardo Mortara (Dallara-Volkswagen) - Signature - 19 giri 36'15"649 2 - Marco Wittmann (Dallara-Volkswagen) - Signature - 0"788 3 - Alexander Sims (Dallara-Mercedes) - ART - 6"036 4 - Daniel Juncadella (Dallara-Mercedes) - Prema - 10"923 5 - Roberto Merhi (Dallara-Mercedes) - Mucke - 21"151 6 - Adrian Quaife-Hobbs (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 27"346. 7 - Jim Pla (Dallara-Mercedes) - ART - 28"130 8 - Antonio Felix Da Costa (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 32"912 9 - Valtteri Bottas (Dallara-Mercedes) - ART - 38"787 10 - Matias Laine (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 47"603 11 - Nicolas Marroc (Dallara-Mercedes) - Prema - 54"546 Giro più veloce: Marco Wittmann 1'53"533. Ritirati 9° giro - Carlos Munoz 5° giro - Laurens Vanthoor L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 11 APRILE 2010 ECIALE UP 1 - Alexander Sims (Dallara-Mercedes) - ART - 14 giri 26'56"953 2 - Edoardo Mortara (Dallara-Volkswagen) - Signature - 7"477 3 - Marco Wittmann (Dallara-Volkswagen) - Signature - 8"557 4 - Roberto Merhi (Dallara-Mercedes) - Mucke - 9"519 5 - Laurens Vanthoor (Dallara-Volkswagen) - Signature - 10"338 6 - Valtteri Bottas (Dallara-Mercedes) - ART - 11"615. 7 - Daniel Juncadella (Dallara-Mercedes) - Prema - 14"501 8 - Antonio Felix Da Costa (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 16"665 9 - Adrian Quaife-Hobbs (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 17"328 10 - Nicolas Marroc (Dallara-Mercedes) - Prema - 18"581 11 - Jim Pla (Dallara-Mercedes) - ART - 19"457 12 - Carlos Munoz (Dallara-Mercedes) - Mucke - 22"123. 13 - Matias Laine (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 31"250 Giro più veloce: Daniel Juncadella 1'54"311 Il campionato 1.Mortara 15; 2.Sims, Wittmann 12; 4.Merhi 7; 5.Juncadella 6; 6.QuaifeHobbs 3; 7.Pla, Vanthoor 2; 9.Bottas, Da Costa 1. Edoardo Mortara Ci ha messo la faccia, non gli era permesso sbatterla. Con tanta pressione addosso, ha saputo vincere la prima gara e piazzarsi secondo in quella sprint. Daniel Juncadella Debuttare nella F.3 europea con una pole non è da tutti. Lo spagnolo della Prema ci è riuscito. Ha fallito il podio in gara 1 concludendo quarto, ma pur sempre primo tra i debuttanti. E anche nella seconda corsa, ritrovatosi ultimo perché piantatosi al via, ha recuperato da consumato campione fino al settimo posto ottenendo il giro più veloce. E risultando ancora il migliore tra i rookie. Motopark & Mucke Un inizio di stagione deludente per la squadra tedesca, parsa ad anni luce dai team Signature (che usa gli stessi motori Volkswagen), ART e Prema. In difficoltà anche il team Mucke, che non ha saputo sfruttare a Le Castellet il talento di Roberto Merhi. Valtteri Bottas Candidato numero uno alla vittoria finale, il finlandese ha iniziato nel peggiore dei modi il 2010. Penalizzato in gara 1 per un errore nel posizionamento in griglia, non convincente in qualifica, pessimo avvio nella corsa sprint. Poteva mai fare di peggio? DOWN Per Daniel Juncadella bella pole positon al debutto 55 FORMEL 3 CUP GARE A OSCHERSLEBEN L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 10 APRILE 2010 MAGNUSSEN SPLENDE Splendido avvio di campionato per Kevin Magnussen nella F.3 tedesca. Nella prima gara dell'an no, sul tracciato di Oschersleben, il 17enne danese ha vinto al debutto nella categoria battendo un altro rookie terribile, Daniel Abt, autore della pole. Un arrivo quasi in volata in quanto Magnus sen, con la DallaraVolkswagen del team Motopark, ha preceduto il rivale di Van Amersfoort di 0"805. Terzo posto per l'esperto Tom Dillmann che ha avuto la meglio su Stef Dusseldorp, che scattava dalla prima fila. Magnus sen si è impossessato della prima posizione fin dal via, con un bru ciante scatto dalla seconda fila. Dopo di che, ha tenuto a bada Abt guidando in maniera pulita e attenta. Willi Steindl, terzo in qua lifica, in partenza è praticamente rimasto fermo, ma alla fine è riu scito a risalire fino al settimo posto. Da registrare un poker di motori Volkswagen. Primo dei Mercedes, Markus Pommer, quin to. Marco Sorensen era sesto, ma è finito fuori pista a sei giri dal tra guardo. Nel finale, duello tra i roo kie Kevin Friesacher e Jimmy Eriksson per la ottava piazza: l'ha spuntata lo svedese. La seconda gara è invece stata decisa a tavoli no. Dillmann ha tagliato per primo il traguardo, ma essendosi mosso due volte prima del via, al termine della gara è stato penalizzato di 30" e quindi nella classifica finale appare al settimo posto. Dussel dorp è quindi risultato il vincitore davanti ai rookie Magnussen e Abt, ancora una volta splendidi. 1 - Kevin Magnussen (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 22 giri 30'18"766 2 - Daniel Abt (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 0"805 3 - Tom Dillmann (Dallara-Volkswagen) - HS Technik - 6"190 4 - Stef Dusseldorp (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 7"457 5 - Markus Pommer (Dallara-Mercedes) - Brandl - 13"445 6 - Gary Hauser (Dallara-Mercedes) - Racing Experience - 33"629. 7 - Willi Steindl (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 34"504 8 - Jimmy Eriksson (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 44"098 9 - Kevin Friesacher (Dallara-Volkswagen) - HS Technik - 46"091 10 - Rene Binder (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 48"302 11 - Nikolay Martsenko (Dallara-OPC) - Travin - 55"927 12 - Luis Sa Silva (Dallara-Volkswagen) - China - 57"385. 13 - Alon Day (Dallara-Volkswagen) - Performance - 57"702 14 - Sandro Zeller (Dallara-Mercedes) - Zeller - 59"669 15 - Riccardo Brutschin (Arttech-OPC) - Artline - 1'10"539 16 - Luis Derani (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 1 giro 17 - Alexey Karachev (Arttech-OPC) - Artline - 1 giro 18 - Aki Sandberg (Dallara 304-Opel) - Sandberg - 2 giri. 19 - Maxim Travin (Dallara 304-OPC) - Travin - 2 giri Giro più veloce: Daniel Abt 1'21"449 Ritirati 3° giro - Aleksi Tuukkanen 9° giro - Felix Rosenqvist L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 11 APRILE 2010 1 - Stef Dusseldorp (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 22 giri 30'15"698 2 - Kevin Magnussen (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 5"031 3 - Daniel Abt (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 6"149 4 - Jimmy Eriksson (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 15"651 5 - Marco Sorensen (Dallara-Mercedes) - Brandl - 20"180 6 - Markus Pommer (Dallara-Mercedes) - Brandl - 21"405. 7 - Tom Dillmann (Dallara-Volkswagen) - HS Technik - 21"583 8 - Luis Derani (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 34"348 9 - Willi Steindl (Dallara-Volkswagen) - Van Amersfoort - 34"800 10 - Alon Day (Dallara-Volkswagen) - Performance - 35"355 11 - Felix Rosenqvist (Dallara-Volkswagen) - Performance - 41"611 12 - Kevin Friesacher (Dallara-Volkswagen) - HS Technik - 42"468. 13 - Aleksi Tuukkanen (Arttech-OPC) - Artline - 1 giro 14 - Riccardo Brutschin (Arttech-OPC) - Artline - 1 giro 15 - Aki Sandberg (Dallara 304-Opel) - Sandberg - 1 giro 16 - Alexey Krachev (Arttech-OPC) - Artline - 1 giro 17 - Maxim Travin (Dallara 304-OPC) - Travin - 4 giri. Giro più veloce: Tom Dillmann 1'21"101 Ritirati 0 giri - Luis Sa Silva 0 giri - Nikolay Martsenko 5° giro - Rene Binder 7° giro - Sandro Zeller 13° giro - Gary Hauser Il campionato 1.Magnussen 18; 2.Abt 16; 3.Dusseldorp 15; 4.Dillmann 10; 5.Pommer 7; 6.Eriksson 6; 7.Sorensen 4; 8.Hauser 3; 9.Steindl 2; 10.Derani 1. Kevin Magnussen riceve le felicitazioni di rito 56 INDY LIGHTS GARA A BIRMINGHAM “ Ero certo che potevo fare bene nel corso del campionato, ma di sicuro non avrei mai potuto immaginare di vincere le prime due corse. Ora non ci resta che proseguire su questa strada JEAN-KARL VERNAY ” VERNAY SI RIPETE Si chiude come era iniziata, con JeanKarl Vernay davanti a tutti, la seconda prova dell'Indy Lights 2010 a Birmingham. Il pilota fran cese di casa Sam Schmidt, autore della pole position, ha preceduto sul traguardo Charlie Kimball con quistando il suo secondo successo consecutivo. L'americano di casa Andretti, passato brevemente in testa anticipando lo start, è stato richiamato all'ordine dalla dire zione gara, vedendosi costretto a cedere la posizione nel corso del primo passaggio. Da quel momen to in avanti non c'è più stata sto ria, neanche dopo la situazione di caution che ha visto coinvolta Car men Jordà. In terza piazza ha gua dagnato una posizione Sebastian Saavedra, per il team Herta, riusci to a sopravanzare Martin Plow man nelle primissime fasi. Alle spalle di James Hinchcliffe, quinto, si è piazzato Stefan Wilson, men tre Dan Clarke ha recuperato il settimo posto al termine di una gara aggressiva dopo essere par tito dalla sesta fila. In classifica, Vernay è già oltre a quota 100, precedendo di 33 lunghezze Kim ball. Prima di approdare ad Indy per la Freedom 100, l'Indy Lights sarà nuovamente di scena a Long Beach. L’arrivo trionfale di Jean-Karl Vernay vincitore a Birmingham dopo essere partito dalla pole position L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 11 APRILE 2010 1 - Jean-Karl Vernay - Schmidt - 40 giri 2 - Charlie Kimball - Andretti - 40 3 - Sebastian Saavedra - Herta - 40 4 - Martin Plowman - Andretti - 40 5 - James Hinchcliffe - Moore - 40 6 - Stefan Wilson - Herta - 40 7 - Dan Clarke - Walker - 40 8 - Junios Strous - HVM - 40 9 - Gustavo Yacaman - Cape/Taylor - 40 10 - Philip Major - Schmidt - 40 11 - Nic LeDuc - PBIR - 40 12 - Pippa Mann - Schmidt - 40 13 - Adrian Campos - Moore - 40 14 - Niall Quinn - PBIR - 40 15 - James Winslow - Schmidt - 39 16 - Rodrigo Barbosa - PDM - 24 17 - Carmen Jorda - Andersen – 1 Il campionato 1.Vernay 105; 2.Kimball 72; 3.S.Wilson 63; 4.Plowman 60; 5.Saavedra 53; 6.Yacaman 52; 7.Hinchcliffe 46; 8.Strous 44; 9.Winslow 41; 10.Heylen 57 GT1 ANTEPRIMA MASERATI DA BATTERE 58 Il calendario 2010 17 aprile – Abu Dhabi – Emirati Arabi 2 maggio – Silverstone – Gran Bretagna 23 maggio – Brno – Repubblica Ceca 4 luglio – Le Castellet - Francia 1 agosto – Spa - Belgio 29 agosto – Nurburgring - Germania 19 settembre – Portimao - Portogallo 7 novembre – Durban – Sud Africa 28 novembre – San Paolo - Brasile 5 dicembre – San Luis - Argentina 59 GT1 ANTEPRIMA Leopoldo Canetoli Finalmente ce l’ha fatta! Dietro al neonato Mon diale GT1 c’è un organizzatore che ha spinto al massimo per ottenere la titolarità iridata dalla FIA, forse geloso del successo del suo ex par tner che con la sua serie Turismo questa inter nazionalità l’aveva già ottenuta. Il promoter si chiama Stephane Ratel, alto, biondo, ormai da anni a capo della SRO che organizza campiona ti diversi in tutta Europa. Ma che voleva a tutti i costi portare il suo FIA GT a livello mondiale. Eccolo accontentato, con tutti gli onori (e gli oneri) del caso. Un campionato che si dispute rà su dieci circuiti divisi in quattro continenti. Una serie alla quale si sono iscritte dodici squa dre, rappresentanti di marchi automobilistici prestigiosi, per una griglia di 24 vetture. Tutte GT1, perché le più piccole GT2 non si sono pre sentate, e la categoria, forte della atavica bagar re tra Ferrari e Porsche, è quest’anno saltata. A una settimana dal via i ranghi non sono anco ra completi, mentre le auto stanno già viaggian do per Abu Dhabi dove sabato 17 inizierà la sta gione. Poi le vetture rientreranno in Europa per la gara di Silverstone, sul rinnovato tracciato, per competere per il mitico Tourist Trophy. A seguire, ancora Europa con Brno, nella Repubblica Ceca prima di andare al Paul Ricard nel sud della Francia. Alla fine di luglio un’altra tappa mitica, a Spa, dove le GT1 si impegneran no solo su due gare di 60 minuti prima della classica 24 Ore. Poi, Nurburgring e Portimao, in Portogallo. A fine campionato ultime trasfer te intercontinentali in Sud Africa a Durban, a Interlagos in Brasile e infine a dicembre a San Luis in Argentina. Qualcuno già si chiede se si riuscirà a disputare tutto il campionato, deci samente oneroso per via delle trasferte extra europee. Vedremo. Per ora si parte e la sfida tra Maserati, Aston Martin, Nissan, Lamborghini, Corvette e Ford è aperta. Come è noto solo tre erano le GT1 preparate secondo il regolamen to tecnico del Mondiale: la Nissan, la Ford GT e la Lamborghini Murcielago. Così Ratel, per arri 60 vare a riempire lo schieramento, ha dovuto chiedere alla FIA l’apertura anche alle “vecchie” GT1 e con la solita “balance of performance” le ha messe, almeno sulla carta, tutte alla stesso livello di prestazioni. E’ chiaro che sorgeranno subito polemiche. Le pluri vittoriose Maserati MC12 sono state ulte riormente “castrate”, le Aston Martin hanno avuto la possibilità di montare restrittori più generosi, e pare che anche le Lamborghini, che sinora avevano sofferto sul piano dell’affidabi lità, andranno come il vento… Per noi italiani, che abbiamo tradizioni gloriose nelle gare per vetture Gran Turismo, non sarà un salto posi tivo. Non ci sarà nessuna squadra tricolore (questo campionato è per scuderie, non per marche di auto) anche se avremo le incredibi li Maserati e le Lamborghini. Dei 13 piloti ita liani presenti la scorsa stagione ne sono rima sti solo due col nostro passaporto. Nessuna gara sul nostro territorio, nessuna copertura televisiva per l’Italia, realtà che ha costretto le nostre squadre, e i nostri piloti, a infilarsi in altri campionati. Tutto ciò è molto triste conside rando anche che il campione è dei nostri, Andrea Bertolini, il quale si batterà per dimo strare che tre titoli in questa serie meritavano maggiore attenzione per il Bel Paese. Sopra, tutte le vetture presenti nella stagione che andrà ad iniziare ad Abu Dhabi schierate a Le Castellet durante le giornate test. Sotto, la Mercedes acnora favorita per la vittoria finale L'elenco provvisori dei team-piloti Hexis AMR - Aston Martin Clivio Piccione – Frederic Makowiecki – Jean Denis Deletraz – Jonathan Hirschi Young Drivers AMR - Aston Martin Christoffer Nygaard – Darren Turner – Stefan Mucke – Tomas Enge Madcroc Racing – Corvette Mika Salo – Oliver Gavin – Pertti Kuismanen – TBA Phoenix Racing Carsport – Corvette Marc Hennerici – Mike Hezemans – Andreas Zuber – Nicolas Armindo Matech Competition – Ford Cyndie Allemann – Natacha Gachnang – Romain Grosjean – Tomas Mutsch Marc VDS Racing – Ford Bas Leinders – Markus Palttala – Maxime Martin – Renaud Kuppens All-Inkl.com – Lamborghini Christophe Bouchut – Dominik Schwager - Marc Basseng – Nicky Pastorelli Reiter – Lamborghini Christopher Haase – Peter Kox – TBA - TBA Vitaphone Racing Team – Maserati Andrea Bertolini – Michael Bartels – Enrique Bernoldi – Miguel Ramos Triple H Team Hegersport – Maserati Matteo Bobbi – Bert Longin – Altfrid Heger – Alexandros Margaritis Swiss Racing Team – Nissan Karl Wendlinger – Henri Moser – Max Nilsson – Seiji Ara Sumo Power GT – Nissan Michael Krumm – Peter Dumbreck – Warren Hughes – Jamie Campbell Walter 61 GT1 ANTEPRIMA BERTOLINI E BOBBI Dopo tante parole finalmente si parte: siete preparati, fisicamente, per un debutto al caldo? E le vetture come reagiranno? Bertolini “Finalmente. Mia moglie non mi sopportava più, quando rimango trop po tempo lontano dalle pista, dall’adrenalina della competizione, diven to un po’ pesante. Così dice lei. Fisicamente sono pronto e spero che lo sia anche con la Maserati”. Bobbi “Dopo un inverno lungo e freddo, cosa c’è di meglio di un inizio al cal do? Fisicamente mi sento pronto, come sempre nei mesi di pausa mi alleno tantissimo e non temo assolutamente un calo prestazionale. Sono anche ottimista per quanto riguarda la competitività della MC12”. Dopo il “balance of performance” la Maserati è stata ancora più penalizzata. Sarà sempre la vettura da battere? Chi sarà l’avversario più temibile? Bertolini “Siamo abituati a essere penalizzati, anche se a volte esagerano. Il vero segreto è che tutti, e dico proprio tutti i componenti della squadra guar dano sempre avanti per cercare di migliorare nonostante le penaliza zioni. Di avversari temibili non ne vedo uno in particolare, ma di sicu ro ci sono almeno 7\8 equipaggi che possono puntare al titolo molto motivati con squadre importanti alle spalle”. Bobbi “La macchina è stata pesantemente penalizzata, ma mi pare un trend costante. E’ così e non possiamo farci nulla, se non lavorare ancora di più per migliorare il nostro prodotto. Speriamo che la federazione non esageri nei confronti della MC12. Avversari particolari? Direi tutte le 23 macchine in pista, il livello è molto alto e rispetto tanti piloti e squa dre che sono coinvolti in questo campionato”. Siete da anni impegnati con le GT: quale la migliore che avete guidato nella vostra carriera? Bertolini “Sicuramente la 360 GTC e la MC12, of course”. Bobbi “Maserati MC12 e Ferrari 430”. Dei 13 piloti italiani del 2009 siete rimasti solo in 2 e l’Italia non avrà nemmeno la diretta TV. Cosa pensate del promoter, e cosa direte ai vostri sponsor? 62 ANDREA BERTOLINI Bertolini E’ ridicolo perché al di fuori dell’Italia si vedono le gare in diretta, a vol te anche in chiaro. In Italia, con tutta la tradizione che abbiamo, dob biamo dire ai nostri amici o famiglie di collegarsi su internet. Spero che possa cambiare qualcosa alla svelta perché lo spettacolo nel GT non manca mai e vedere cosa mangiano a pranzo Del Piero o Totti a me non interessa piu’ di tanto… diamo una possibilità anche per i ragazzini di poter vedere altri sport e non solo calcio”. Bobbi “Al promotore direi che è stato bravo a creare un mondiale con 24 vet ture e piloti di buon livello in un momento economicamente difficile, ma allo stesso tempo direi che le cose non rimangono in piedi molto tempo senza delle basi forti. E la televisione è esattamente questo”. A RAFFICA Entrambi avete guidato delle monoposto competitive. Rimpiangete qualche cosa delle vetture a ruote scoperte rispetto alle GT? Bertolini “Dal punto di vista del piacere di guida è chiaro che il carico aerodina mico non guasta mai, ma nelle GT se sei più veloce di chi ti precede anche di soli 3 decimi, lo passi. Cosa che non si verifica con le monoposto”. Bobbi “Non c’è nulla di meglio al mondo delle formule per quanto riguarda la guida, e la F.1 è il top, ma amo molto le corse endurance per le molte plici cose che bisogna fare per raggiungere un risultato”. Da anni correte assieme in GT: cosa pensate l’uno dell’altro? Bertolini “Matteo è un professionista vero, siamo molto amici e si scherza parec chio insieme, è uno dei pochi che sa che alla fine il risultato che conta è quello della domenica sera”. Bobbi “Andrea è un pilota che rispetto molto, la sua storia parla da sola, non si rimane così tanti anni al vertice senza essere quello che è. Fuori dal la pista poi, è una persona divertente, l’atmosfera ai box con lui è sem pre piacevole ed è un ottimo team player”. Quale sarà il tracciato più adatto per le vostre Maserati? Bertolini “Spero tutti, ma con questa nuove limitazioni alle vetture GT1 le carte sono ancore molto coperte ed è difficile dirlo ora”. Bobbi “Dipende troppo dal balance of performance, speriamo di essere velo ci un po’ ovunque”. Quest’anno il Mondiale GT si correrà con la formula delle due prove, con gare sempre più sprint: la ritenete una tendenza giusta? Bertolini “Perché no. Siamo passati da tre a due ore poi quest’anno avremo cor se di un’ora. A me piace l’idea e anche la qualifica stile F.1 non sarà male”. Bobbi “Sono favorevole ai cambiamenti, sarà un format molto gradevole, soprattutto per la televisione”. Andrete a Spa per la classica 24 Ore senza disputarla. Nostalgie? Bertolini “Ci siamo già organizzati con stint a base di... wurstel”. Bobbi “Mi mancherà molto la 24 Ore, una grossa perdita per il campionato” Le ultime tre trasferte intercontinentali costeranno una follia. Siete convinti che si disputeranno? Bertolini “Direi di sì, l’importante è che non chiedano dei soldi a me, magari a Matteo che ne ha…” Bobbi “Penso di sì, ma se siamo in testa al campionato alla settima gara…”. MATTEO BOBBI 63 GT OPEN ANTEPRIMA LEADER IN EUROPA Alfredo Filippone Riparte da Valencia l’International GT Open, giunto alla quinta edizione, e lo fa con un pieno di iscritti : 32, anche se le vetture in pista saran no ben 51, visto che dividerà il cartellone con lo spagnolo GT. Una cifra che, unita alla cancel lazione dell’Europeo GT2 FIA, dovrebbe sugel lare definitivamente la supremazia dell’Open su scala europea. Inutile dire che gli organizza tori madrileni di GT Sport non hanno cambia to nulla alla formula: regolamento e categorie invariati, così come il format delle gare (una di 70 minuti il sabato, un’altra di 50 la domenica), 64 il sistema di handicap in tempo (15, 10 e 5 secondi di penalità per i primi tre della gara pre cedente). Dunlop continua a fornire le gomme, Panta è di nuovo il fornitore di carburante e Motors TV subentra ad Eurosport per la coper tura televisiva continentale mentre in Italia, Nuvolari continuerà ad offrire l’Open in diret ta. Sul piano sportivo, la categoria regina SuperGT, continuerà a vivere sull’eterno duel lo fra Ferrari e Porsche. La pattuglia rossa, per so il Trotter Racing campione lo scorso anno (non potendo racimolare un budget adeguato, il team svizzero ha preferito star fermo un anno), avrà nell’AF Corse il suo portabandiera. Il team piacentino schiera quattro vetture, con Alvaro BarbaPierre Kaffer come equipaggio aspirante al titolo. Di primo piano anche le vet ture del Kessel Racing, che sale di categoria e schiera i campioni GTS 2009 PeterBroniszew ski, dell’Edil Cris (con Raffaele GiammariaEnri co Toccacelo) e del CRS Racing inglese, al debut to nella serie con due F430 per NiarchosMul len e GoodwinHummel. Non meno agguerrita la rappresentanza Por sche. L’Autorlando punta sulla sua fidata coppia di punta, Richard LietzGianluca Roda, per con quistare un titolo sfuggitogli di poco negli ulti mi due anni e affida la seconda 997 a MoroKauf Il calendario 2010 18 aprile Valencia (E) 2 maggio Nürburgring (D) 23 maggio Imola (I) 27 giugno Spa (B) 11 luglio Magny-Cours (F) 19 settembre Brands Hatch (GB) 3 ottobre Monza (I) 31 ottobre Barcellona (E) mann, mentre l’IMSA Performance francese quest’anno concentra i suoi sforzi su una sola vettura, per i soliti Raymond NaracPatrick Pilet. Altre 997 competitive dovrebbero essere le due del team Trackspeed e quella spagnola della Dri vex, con De CastroAmaral. Ma la vera novità, in SuperGT, è l’arrivo della nuovissima Aston Mar tin Vantage GT2, schierata ovviamente dal Vil lois Racing, il team piemontese che è diventato il rappresentante ufficiale della casa inglese nel l’Open. “Allargare l’impegno anche alla GT2 è una sfida non indifferente per un team giovane come il nostro”, spiega un appassionato Chicco Villois, “ma non potevamo lasciarci sfuggire un’occasione così ghiotta. La nostra macchina sarà pronta per Imola e nel frattempo utilizze remo una vettura della Prodrive”. La guideran no Max Wiser e Lucas Guerrero. Nella combattuta e variegata categoria GTS, scontro a cinque per il titolo 5 fra Ferrari, Por sche, Aston Martin, Audi e Ford. Il Kessel Racing schiera ben quattro F430 Scuderia, con Livio Bontempelli e FrezzaCouceiro come equipag gi più in vista (in alcune gare, come Valencia, ci saranno anche CeccatoSalucci) e un’altra Fer rari forte dovrebbe essere quella francese del la Luxury con OrtelliDayrault. La Porsche, per la prima volta, dà l’assalto anche al titolo cadet to, con una 997 dell’Autorlando, su cui corre ranno l’austriaco Gruber e un pilota ancora da definire. Debutto assoluto nell’Open per la Ford GT, presente con l’esemplare dell’ RPM inglese per MortimerBamford. Varie le Audi R8 che disputeranno tutta la stagione, anche se quella che conta è quella del Phoenix Racing, con Mar cel Tiemann e l’americano Jim Matthews, che molti già vedono come la superfavorita. E, last but not least, il Villois Racing rimetterà in gio co il titolo team di categoria con le sue Aston Martin DBRS9, affidate a Gabriele Lancieri Angelo Lancelotti ed Enrico e Gianandrea Cre spi. 65 GT OPEN ANTEPRIMA PAREJA: «CON I PIEDI IN TERRA» Alla vigilia dell’avvio dell’International GT Open 2010, e in un momento in cui si fa un gran parlare sul futuro delle gare Gran Turismo (al successo dell’Open e della Le Mans Series fa da contraltare la cancelliazione dell’Europeo GT2, mentre si attende che l’ACO faccia chiarezza sui futuri regolamenti), abbiamo voluto sentire l’opinione di Jesús Pareja, a capo della GT Sport, che in appena cinque anni è riuscita a fare del GT Open il campionato europeo di riferimento per la categoria. Ancora una volta, il 54enne promoter madrileno (che vanta un passato di ottimo pilota di Gt e Prototipi, con successi in tante gare di prestigio compresa la 24 Ore di Le Mans) dimostra di avere una visione linea re delle cose e di non essere uno che ama i com plicati sofismi che troppo spesso determinano le sorti del nostro sport. Preferisce idee chiare, concretezza e buon senso, all’insegna degli ingredienti che hanno fatto decollare il Gt Open. Jesús Pareja, come vede la stagione del GT Open che sta per iniziare ? « Sono ragionevolmente ottimista. La situazio ne, nel campo delle gare GT a livello internazio nale, si sta delineando più chiaramente. Stan no emergendo due campionati, ciascuno con le sue caratteristiche: da una parte la Le Mans Series, per quello che riguarda l’endurance, e dall’altra, il GT Open per le gare sprint. La can cellazione dell’Europeo GT2, ovviamente, ha sgombrato ulteriormente il campo, sebbene sia la LMS che il GT Open avessero iniziato molto tempo prima ad attrarre concorrenti. Noi que st’anno, partiamo con un numero di iscritti davvero buono e dovremmo viaggiare su una media di 3032 partecipanti fissi. Davvero non male vista la situazione generale.” Che rimarrà difficile per quanto tempo ancora ? ‘’E’ difficile fare previsioni, ma il 2010 è ancora un anno complicato. D’ altra parte, la crisi aiu terà a fare la cernita tra chi andrà avanti e cre scerà, e chi rimarrà fuori dai giochi.’’ Ma il GT2, come categoria, ha ancora un futuro vero ? “Assolutamente sì, perchè il GT2, che io prefe risco chiamare Super GT, è l’essenza del gran turismo. D’altronde, se guardiamo i regola menti FIA, quello più antico e che funziona meglio è quello del GT2. Anzi, storicamente, è l’unico regolamento GT, quello che definisce l’intera categoria. Il GT1 è un’invenzione poste riore, una variante fatta sulla base del GT2. Ma la cosa più importante è il fatto che le vetture GT sono il modo con cui le Case, anche quelle che producono vetture di serie e non macchi ne sportive, esprimono la loro competenza e le loro ambizioni. Quando vogliono dire qualcosa sul piano tecnologico o del prodotto, quando vogliono guadagnare prestigio, fanno una GT! Basta vedere le novità più recenti presentate agli ultimi saloni: Mercedes, McLaren e persi no una GT conceptcar della Peugeot. Se i costruttori continuano a fare GT, il futuro del le gare non è soltanto assicurato, è splendido! E noi, è qui che vogliamo stare.” Non teme che il GT2 possa essere vittima dell’avvicinamento di prestazioni con le GT3, indotto indirettamente dall’evoluzione del regolamento dell’ACO? “Tutte queste discussioni sul divario fra GT2 e GT3, francamente, mi sembrano una grandissi ma stupidaggine. La verità è semplicissima: una GT2 andrà sempre più forte di una GT3. Certo, se poi si comincia a giocare con la cilindrata, le flangie e i pesi, le cose cambiano e cominciano i problemi. Tutto questo, semmai, evidenzia la necessità di avere un regolamento specifico per le GT3, che al momento non esiste e che avreb be ragione d’essere visto l’indiscusso successo di questa classe. Noi, con la nostra categoria GTS, stiamo provando a farne uno.” “ Tutte queste discussioni sul divario fra GT2 e GT3, francamente, mi sembrano una grandissima stupidaggine. La verità è semplicissima: una GT2 andrà sempre più forte di una GT3. Certo, se poi si comincia a giocare con la cilindrata, le flangie e i pesi, le cose cambiano. Tutto questo, semmai, evidenzia la necessità di avere un regolamento specifico per le GT3 JESUS PAREJA 66 ” L’ACO fa male a voler ridimensionare il GT2? “No, capisco perfettamente che l’ACO abbia voluto contenere le GT2, perchè deve vegliare affinché non si avvicinino troppo alle LMP2, la loro logica non fa una grinza. Ho grande rispet to per quanto fa e dice l’ACO e cerco sempre di allinearmi a loro, perchè è chiaro che il loro regolamento è quello di riferimento, che vale per l’80% delle competizioni GT”. Non sarebbe auspicabile un minimo di coordinamento fra tutte le categorie? “Effettivamente, al momento non esiste. La FIA potrebbe promuovere quanto meno un tavolo o un forum di discussione, dove poter scambia re opinioni. Alla fine, l’interesse comune è poter avere un parco macchine polivalente, che possa essere utilizzato in tutti i campionati.” La stabilità dei regolamenti è un suo mantra personale... “Sì, sono uno strenue difensore del principio che una categoria deve avere un’ unico regola mento tecnico, stabile nel tempo, che offra uno scenario chiaro a tutti: costruttori, team, pilo ti, sponsor e pubblico. Non credo in modifiche, varianti, deroghe, balance of performance e quant’altro; sono tutte cose che vanno a scapi to della serietà e della credibilità di una cate goria o di un campionato.” Il successo del GT Open è frutto della stabilità del regolamento? “In parte, sì. Quando siamo partiti con l’Open, nel 2006, abbiamo adottato il regolamento FIA GT2 varato poco prima, e da allora non abbia mo toccato nulla. Credo che questo ci sia valso il riconoscimento che siamo seri e rigorosi. Per il resto, siamo stati sempre attenti a non far lie vitare i costi e ad ascoltare i nostri concorren ti, cercando di dare loro il massimo ritorno e la maggior visibilità possibile”. Le interesserebbe che il GT Open diventasse l’Europeo GT2 della FIA? E’ un obiettivo che si è prefisso? “Credo che il GT Open, anno dopo anno, è cre sciuto e ha raggiunto uno status ragguardevo le presso le marche, i team, i piloti, gli sponsor, le tv, e i circuiti, che ci considerano già come il campionato europeo della categoria. Dal 2006, abbiamo l’etichetta di “Serie FIA”, che ci dà cre dibilità e allo stesso tempo ci lascia una certa libertà d’azione. Avere lo status di “Europeo FIA” potrebbe rappresentare un’ ulteriore sal to di qualità, ma non è qualcosa che perseguo attivamente. E, in ogni caso, all’etichetta di Europeo GT2 preferirei quella di Europeo Super GT!”. 67 LE MANS SERIES GARA A LE CASTELLET VENI VIDI VICI Claudio Pilia L'Audi R15 TDi Plus ha fatto il suo debutto ufficiale alla 8 ore di Le Castellet, lo scorso weekend. Trionfando, ovviamente. Qualcu no già si domanda se non stia diventando un vizio, dato che pure lo scorso anno (l'esordio si consumò alla 12 ore di Sebring) al debut to ufficiale si accompagnò una vittoria, ma tant'è. Dindo Capello e Allan McNish hanno fatto un lavoro perfetto, senza sbavature, assistiti da una vettura tanto veloce quanto affidabile. Insomma, un ottimo banco di pro va prima del vero test in vista della 24 ore di Le Mans, a SpaFrancorchamps, dove sia il 68 Leone Rampante che la Casa dei Quattro Anelli schiereranno tre vetture per parte. "Questa domenica è molto speciale perché ci ha dato la prima vittoria della nuova macchi na. Credo che abbiamo eguagliato il record di successi alla prima gara disputata", racconta a ruota libera McNish, soddisfatto come pochi al traguardo. "Avevamo un buon grip e la vettura era bella da guidare. La gara è sta ta dura perché non abbiamo fatto tanti test." Non sono stati tanti, è vero, ma più che suffi cienti per trovare l'affidabilità necessaria per surclassare la Peugeot 908 HDi FAP seguita e portata in gara dal team Oreca. Per loro è arrivato un quarto posto, dopo aver perso di fatto la corsa dopo la prima ora (costretti ad una lunga sosta nel garage per un problema tecnico) a tutto vantaggio del l'Aston Martin. Stefan Mucke è stato autore di una spettacolare partenza, movimentan do la classifica nelle parti altissime e rima nendo in testa anche per qualche minuto, prima di lasciare spazio alla cavalcata Audi fino al traguardo. "Abbiamo dovuto spinge re per tutta la gara", spiega Mucke al rientro ai box dopo la bandiera a scacchi. "Non ci aspettavamo questo risultato è stata un po' una sorpresa. Abbiamo avuto un piccolo pro blema alla fine, ma la vettura è stata buona e consistente." Sul podio c'è stato spazio anche per Andrea Belicchi, ha infatti agguantato il terzo gradino del podio insieme a Boullion e Smith per il team elvetico Rebellion, squadra che potrà ancora dire la sua nelle prossime uscite del campionato. La categoria LMP2 ha visto la prima vittoria di una Honda Perfor mance Development ARX 01 in Europa. La Sotto, l’arrivo vittorioso dell’Audi R15 con Dindo Capello. Sopra, il podio 69 LE MANS SERIES GARA A LE CASTELLET La Lola B10-60 di Belicchi-Boullion-Smith terzo al traguardo Strakka Racing, che portava in gara la vettura, ha permesso a Danny Watts, Jonny Kane e Nick Leventis di conseguire un ottimo risultato all'esor dio continentale, nonostante alcuni problemi mec canici. In ritardo di quattro giri, con la Lola Judd gestita dalla Racing Box, ha chiuso il trio italiano composto da Ferdinando Geri, Andrea e Giacomo Piccini, precedendo l'unica Courage in gara del team Pegasus. Buon allenamento per Gabriele Gardel, Patrice Goueslard e Julien Canal, al via con l'unica vettura di classe GT1 in gara, mentre nella GT2 il successo è spettato al team Felbermayr, che ha incassato subito una doppietta, con il trionfo dell'equipaggio Lieb/Lietz e Ragginger/Ried/Long, entrambi su Porsche 997 GT3 RSR. Una menzione va fatta, infi ne, anche al team AF Corse, che ha schierato l'equi paggio composto dall'esperto Toni Vilander e dagli esordienti (nel mondo dell'endurance) Giancarlo Fisichella e Jean Alesì, saliti sul terzo gradino del podio della GT2 al primo contatto con il campio nato. "La gara", ammette Jean Alesì, "è stata lunga, ma io e Giancarlo abbiamo avuto un ottimo inse gnante in Toni Vilander! Ho ingaggiato una bella lotta all'inizio della gara, poi ho pagato un po' di traffico, è una situazione nuova per me. È comun que bello essere qui." E se lo dice lui... 70 Jean Alesi con Giancarlo Fisichella ai box L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 11 APRILE 2010 1.Capello/McNish (Audi R15 TDI) - Audi - 266 giri 2.Premat/Mucke/Fernandez (Lola Aston Martin) - Aston Martin - 261 giri 3.Belicchi/Boullion/Smith (Lola B10-60-Rebellion) - Rebellion - 261 giri 4.Panis/Lapierre/Sarrazin (Peugeot 908 HDi FAP) - Oreca - 258 giri 5.Ayari/Andre/Duval (Oreca 01 - AIM) - Oreca - 258 giri 6.Ragues/Mailleux/Ickx (Lola Aston Martin) - Signature - 256 giri. 7.Leventis/Watts/Kane (HPD ARX 01) - Strakka - 250 giri 8.Moreau/Hein (Pescarolo Judd) - Oak - 250 giri 9.Erdos/Newton/Wallace (Lola HPD Coupe) - RML - 249 giri 10.Lahaye/Nicolet (Pescarolo Judd) - Oak - 249 giri 11.Prost/Jani (Lola B10-60-Rebellion) - Rebellion - 248 giri 12.Ojjeh/Greaves/Ebbesvik (Ginetta Zytek 09S) - Bruichladdich - 248 giri. 13.Geri/Piccini/Piccini (Lola B09 Judd) - Racing Box - 246 giri 14.Mansell/Mansell/Mansell (Ginetta-Zytek 09S) - Beechdean - 243 giri 15.Toulemonde/Zollinger/Zampatti (Formula Le Mans-Oreca 09) - Applewood - 237 giri 16.Pillon/Beche/Capillaire (Formula Le Mans) - Hope - 237 giri 17.Barlesi/Cicognani/Chalandon (Formula Le Mans-Oreca 09) - Dams - 235 giri 18.Lieb/Lietz (Porsche 997 GT3 RSR) - Felbermayr - 233 giri. 19.Zacchia/Kaufmann/Moro (Formula Le Mans) - Hope - 231 giri 20.Ragginger/Ried/Long (Porsche 997 GT3 RSR) - Felbermayr - 231 giri 21.Alesi/Fisichella/Vilander (Ferrari F430 GT) - AF Corse - 231 giri 22.Ehret/Quaife/Kaffer (Ferrari F430 GT) - CRS - 231 giri 23.Perez Companc/Russo (Ferrari F430 GT) - AF Corse - 231 giri 24.Gardel/Goueslard/Canal (Saleen S7-R) - Larbre - 229 giri. 25.Muller/Werner (BMW M3) - Schnitzer - 225 giri 26.Schell/Metz/DaRocha (Courage Oreca LC75-AER) - Pegasus - 219 giri 27.Pilet/Narac (Porsche 997 GT3 RSR) - Imsa - 219 giri 28.Dumbreck/Coronel/Bleekemolen (Spyker C8 Laviolette GT2-R) - Spyker - 215 giri. 29.Noda/De Pourtales/Kennard (Lola B08-47-Judd) - 188 giri Non classificati Farnbacher/Simonsen (Ferrari F430 GT) - Farnbacher - 204 giri Stirling/Hines/Piscopo (Formula Le Mans-Oreca 09) - Dams - 203 giri Kutemann/Basso/Hartshorme (Formula Le Mans-Oreca 09) - JMB - 203 giri Amaral/Pla/Hughes (Ginetta-Zytek 09S) - ASM - 200 giri Kraihamer/de Crem/Delhez (Formula Le Mans-Oreca 09) - Boutsen - 195 giri Salini/Salini/Gommendy (WR Zytek) - WR Salini - 168 giri. Bruni/Melo (Ferrari F430 GT) - AF Corse - 152 giri Kirkaldy/Mullen (Ferrari F430 GT) - CRS - 123 giri Perazzini/Cioci/Pirri (Lola B09 Judd) - Racing Box - 116 giri Frey/Meichtry/Dueck (Radical SR9-Judd) - Race Performance - 66 giri Bell/Turner (Aston Martin V8 Vantage) - JMW - 65 giri Holzer/Westbrook (Porsche 997 GT3 RSR) - Prospeed - 54 giri. CAPELLO: “LA NUOVA MACCHINA È AFFIDABILE, MA DOBBIAMO ANCORA MIGLIORARE LE PRESTAZIONI...” L’abbraccio tra Dindo Capello e Wolfgang Ullrich sul podio Dindo, sempre lui. Veloce e vincente come al solito, ma anche lucidissimo nell’analisi del giorno dopo, e sempre proiettato verso la perfezione. “La gara è stata tranquilla, certo ma più in apparenza che in realtà”, spiega. “Il dato positivo è l’affidabilità della nuova macchina, che non ci ha dato mai problemi. A livello di prestazioni invece è ancora incostante. Non è facile da mettere a posto, ancora fatichiamo a trovare il giusto bilanciamento fra meccanica e aerodinamica. A le Castellet all’inizio sia io sia Allan eravamo abbastanza scontenti, poi la situazione è migliorata molto via via che il circuito si è gommato e la temperatura è scesa. Noi però abbiamo bisogno di una macchina costante in tutte le condizioni, non così… mutabile”. La Peugeot della Oreca si è messa fuori gioco da sola, dopo la pole ottenuta da Lapierre: “In gara non sono mai stati vicini ai nostri tempi. Ora ci attende un altro testa la prossima settimana, sempre a Le Castellet. Poi ci sarà il confronto con le Peugeot ufficiale a Spa, dove correremo in configurazione Le Mans. Sensazioni? La base è buona, ma c’è da lavorare ancora tanto, e con i tempi siamo un po’ strettini”. 71 GRAND AM GARA A BIRMINGHAM CHIP RINGRAZIA... Marco Cortesi Seconda vittoria consecutiva 2010 per Scott Pruett e Memo Rojas, che al Barber Motor sports Park di Birmingham, Alabama, han no conquistato la terza prova della Grand Am Rolex Series, rinforzato la propria lea dership in campionato, ora con più 11 pun ti su Ryan Dalziel. Protagonista del succes so il ventinovenne messicano, che ha recu perato dopo un inizio difficile gestendo al meglio anche situazioni concitate, come quelle del sorpasso per il secondo posto ai danni di Frisselle e Donohue. Conquistata la vetta anche grazie ad un pitstop lento del l'AIM Autosport, che conduceva con Mark Wilkins, il team Ganassi ha completato l'opera con il fresco cinquantenne Scott Pruett, andato a precedere un rimontante Oswaldo Negri. Il brasiliano ha incamerato il primo podio del 2010 per il team Shank, difendendosi con il coltello tra i denti, men tre con il terzo posto, insieme a Mike Forest, Ryan Dalziel si è installato alle spalle dei lea 72 der in classifica. A fare da contraltare alla giornata positiva per la RileyBMW vincitri ce, ci hanno pensato i principali rivali. Ad abbandonare la corsa è stata dapprima la RileyChevy di casa Stallings, ritirata poco dopo il ventesimo giro per la rottura del motore, mentre in casa SunTrust si è rivela to estremamente penalizzante un contatto tra Angelelli e Dalziel quando il pilota bolo gnese sembrava avere ottime possibilità di recupero confermate anche dal giro più veloce in gara. Rimane in archivio una bella prova di Ricky Taylor che, pagato un po' di disagio nel traffico dopo una buona parten za, era riuscito a recuperare fino al secondo posto. Gare difficili anche per l'ActionEx press di Barbosa e Borcheller, oltre che per il team Krohn, con l'uscita di pista del patron Tracy Krohn nelle prime fasi. In classe GT, dominio totale per le Mazda RX8, con la vit toria di Emil Assentato e Jeff Segal, seguiti dalle coppie di compagni di marca Lamb L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 10 APRILE 2010 1 - Pruett/Rojas (Riley-BMW) - Ganassi - 108 giri 2.45'10"751 2 - Negri/Pew (Riley-Ford) - Shank - 6"870 3 - Dalziel/Forest (Riley-BMW) - Starworks - 17"117 4 - Gidley/von Moltke (Dallara-Ford) - Doran - 19"895 5 - Donohue/Law (Riley-Porsche) - Brumos - 21"594 6 - Garcia/Rice (Coyote-Porsche) - Spirit Of Daytona - 22"800 7 - Frisselle/Valiante (Riley-Ford) - Shank - 40"933 8 - Frisselle/Wilkins (Riley-Ford) - AIM - 54"226 9 - Andersen/Lester (Riley-BMW) - Starworks - 2 giri 10 - Barbosa/Borcheller (Riley-Porsche) - ActionExpress - 2 giri 11 - Jonsson/Krohn (Lola-Ford) - Krohn - 4 giri Giro più veloce: Max Angelelli - 1'20"483 Ritirati 81° giro - Angelelli/Taylor 21° giro - Fogarty/Gurney Il campionato 1. Rojas, Pruett 102; 3. Dalziel 91; 4. Pew, Negri 81; 6. Law, Donohue 78; 8. Frisselle, Wilkins 77; 10. Forest 75. Wayne Talyor col figlio Ricky dopo la pole I vincitori Pruett-Rojas festeggiano nella Victory Lane 73 NASCAR GARA A PHOENIX NEWMAN AZZECCA IL C Marco Cortesi Scelta tattica vincente per Ryan Newman a Phoenix. Il pilota di casa Stewart/Haas ha conquistato il successo nella 600 chilometri dell'Arizona scegliendo, contro il parere del crewchief Tony Gibson, di sostituire solo due gomme nel corso dell'ultima situazione di caution. Passato dal quinto al primo posto, ha poi resistito all'attacco di Jeff Gordon negli ultimi giri, aiutato da una ripartenza non feli ce di quest'ultimo. Il trentaduenne dell'India na ha così messo fine ad un digiuno che dura va da 78 gare, iniziato dopo la vittoria nella 500 Miglia di Daytona 2008. Nessuna possi 74 bilità per i tre leader che si erano fino a quel momento alternati in una bella battaglia, Kyle Busch, Jimmie Johnson e Juan Pablo Montoya. Johnson ha conquistato il terzo posto con un fulmnineo restart, precedendo Mark Martin ed incrementando la propria leadership in campionato su Kenseth, mentre Montoya e Busch hanno rispettivamente chiuso in quin ta ed ottava posizione. Sfortunato in partico lare il pilota di Las Vegas, che nelle ultime battute poteva contare su un buon margine di vantaggio, volatilizzatosi in seguito ad un contatto con le barriere di Scott Riggs. In top 10 si è piazzato anche Joey Logano, riuscito insieme al compagno Busch a rientrare nella top12 in classifica generale. Grande sconfitto è stato Kurt Busch che, vit tima di un proprio errore nelle fasi iniziali, ha coinvolto anche Kasey Kahne, perdendo poi ulteriormente terreno con una foratura a causa dei danni riportati. Scivolone anche per Brian Vickers, tra i primi a finire a muro, e per Paul Menard, mentre Denny Hamlin ha compiuto una vera e propria impresa, por tando al termine tutta la gara nonostante i problemi al ginocchio e chiudendo trentesi mo. Gara presa come una lunga sessione di test per Max Papis, che tornerà della partita al Texas Motor Speedway. L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 10 APRILE 2010 CAMBIO Ryan Newman, sopra, è finalmente tornato al successo dopo due stagioni a bocca asciutta. Kyle Busch, sotto, sembrava avere la vittoria in tasca, prima di essere penalizzato dalla caution conclusiva 1 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart-Haas - 378 giri 2 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 378 3 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 378 4 - Mark Martin (Chevrolet) - Hendrick - 378. 5 - Juan Montoya (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 378 6 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 378. 7 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 378 8 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 378 9 - Clint Bowyer (Chevrolet) - Childress - 378 10 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 378 11 - Marcos Ambrose (Toyota) - Waltrip - 378 12 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 378 13 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 378 14 - Robby Gordon (Toyota) - Gordon - 378. 15 - A.J. Allmendinger (Ford) - RPM - 378 16 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 378 17 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Waltrip - 378 18 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 378 19 - David Ragan (Ford) - Roush - 378. 20 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 378 21 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 378 22 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 378 23 - Tony Stewart (Chevrolet) - Roush - 378 24 - Jamie McMurray (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 378. 25 - Jeff Burton (Chevrolet) - Childress - 378 26 - Regan Smith (Chevrolet) - Furniture Row - 378 27 - Bobby Labonte (Chevrolet) - TRG - 378 28 - Scott Riggs (Chevrolet) - Keyed-Up - 377 29 - Paul Menard (Ford) - RPM - 377 30 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 376. 31 - Elliott Sadler (Ford) - RPM - 375 32 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 374 33 - Kevin Conway (Ford) - Front Row - 371 34 - Terry Cook (Dodge) - Whitney - 367. 35 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 366 36 - Travis Kvapil (Ford) - Front Row - 309 37 - Brian Vickers (Toyota) - Red Bull - 288 38 - Joe Nemechek (Toyota) - NEMCO - 281 39 - Kasey Kahne (Ford) - RPM - 276 40 - Max Papis (Toyota) - Germain - 214 41 - Johnny Sauter (Chevrolet) - Baldwin - 161 42 - Dave Blaney (Toyota) - Prism - 160 43 - Michael McDowell (Toyota) - Prism - 149 Il campionato 1. Johnson 1073; 2. Kenseth 1037; 3. Biffe 981; 4. Harvick 961; 5. Jeff Gordon 948. 75 CLIO CUP GARE A MONZA LA SORPRESA È SMITH Aaron Smith, ventenne del team Pyro, è la gran de sorpresa dell’avvio del campionato Clio Cup. Il pilota inglese del team Pyro ha ottenuto la pole, la vittoria in gara 1 e il secondo posto nel la corsa finale. Risultati che lo proiettano al comando della serie davanti al convincente Ronnie Marchetti, autore di un secondo e ter zo posto. Cristian Ricciarini, campione in cari ca, ha visto svanire le chance di vittoria per un problema alla pompa della benzina, ma si è rifatto nella seconda manche regalando il successo al team Composit. Gara 1 Lo schieramento della prima gara della Clio Cup Italia 2010, con 33 vetture in griglia, offre un bel colpo d’occhio. Ma è la bagarre che si sviluppa già dalla prima variante ad accende re gli entusiasmi. Ed è subito spettacolo, con il poleman Aron Smith costretto ad accodar si dietro a Ricciarini, seguito a sua volta dal suo compagno di squadra Jeff Smith. L’ingle se deve però guardarsi le spalle da Ronnie Marchetti, che nel frattempo era stato bravo a guadagnare una posizione scavalcando Nicola Rinaldi. L’esperto marchigiano della Composit Motorsport riesce anche a risalire terzo. Una grande rimonta quella di Daniele Perfetti, che al quarto giro transita sesto dopo 76 essere partito undicesimo. Nella tornata suc cessiva, alla staccata della Roggia, lo svizzero viene tuttavia coinvolto in un contatto insie me a Giancarlo Lenzotti ed è costretto a rien trare ai box, mentre il modenese si ferma ancora prima lungo la pista. A trarne vantag gio è invece Guglielmo Pipolo. Ma l’attenzio ne ritorna sui primi cinque ed in particolare sugli attacchi che Aron Smith continua a sfer rare al battistrada. L’irlandese passa al comando all’inizio del nono giro. Ai box, nel frattempo, rientra anche Quentin Smith, che fino a quel momento era sempre rimasto a ridosso dei primi. Nelle fasi conclusive Riccia rini accusa un problema alla pompa della benzina e deve soccombere anche a Marchet ti, Jeff Smith e Rinaldi, scivolando quinto. Gara 2 Un esordiente in pole al via di gara 2. Per effetto dell’inversione delle prime otto posi zioni di gara 1, è infatti Liam Denning ad occu pare la prima posizione di partenza, affianca to dalla vettura della Giada Auto/AB Motor sport su cui Ezio Muccio ha rilevato il suo compagno di squadra Marco Lertora. Al semaforo verde l’irlandese mantiene il comando, mentre è Cristian Ricciarini a gua dagnare subito diverse posizioni risalendo secondo, seguito da Aron Smith, anche lui protagonista di un inizio esaltante. A portar si quarto già nel corso del primo giro è quin di Marchetti. Nella tornata successiva il sor passo di Ricciarini e di Aron Smith ai danni di Denning che sul rettilineo transita pertanto terzo. Il toscano cerca di allungare il passo, ma il suo giovane avversario del Team Pyro non gli dà respiro. Dietro di loro è lotta ser rata anche tra il terzetto DenningMarchetti Muccio. Tra questi si inserisce con successo Nicola Rinaldi. Il pilota della Go Race riesce ad avanzare battagliando con Marchetti. Ma l’attenzione si sposta nuovamente sui due battistrada, perché Aron Smith prova in tutti i modi ad agguantare la prima posizione. Ric ciarini tuttavia non si fa intimorire e chiude tutte le porte. Nel frattempo Lenzotti passa Muccio nel corso dell’ottava tornata e si por ta quinto. Pochi instanti dopo, all’ingresso della Parabolica, Aron Smith prende la traiet toria interna ed ha la meglio su Ricciarini diventando il nuovo leader. Il toscano della Composit Motorsport risponde alla prima variante e torna davanti. L’arrivo è in “vola ta” e consegna il successo a Ricciarini, men tre Marchetti tiene duro fino alla bandiera a scacchi e guadagna il gradino più basso del podio. L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 10 APRILE 2010 1.Aron Smith (Team Pyro) 14 giri 31’23”659 (1. Junior); 2.Ronnie Marchetti (Composit Motorsport) 0”684; 3.Jeff Smith (Team Pyro) 0”949 (1. Gentleman); 4.Nicola Rinaldi (Go Race) 1”419; 5.Cristian Ricciarini (Composit Motorsport) 6”253; 6.Emanuele Balestrero (Giada Auto/AB Motorsport) 24”100; 7.Marco Lertora (Giada Auto/AB Motorsport) 24”752; 8.Liam Denning (Team Pyro) a 38”892 (1.Esordienti); 9.Michele Puccetti (Autostar Motorsport) 40”327; 10.Luca Ligato (Go Race) 45”828. L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 11 APRILE 2010 1.Cristian Ricciarini (Composit Motorsport) 14 giri 31’21”227; 2.Aron Smith (Team Pyro) 0”173 (1. Junior); 3.Ronnie Marchetti (Composit Motorsport) 14”892; 4.Nicola Rinaldi (Go Race) 15”130; 5.Giancarlo Lenzotti (Composit Motorsport) 17”758 (1. Gentleman); 6.Ezio Muccio (Giada Auto/AB Motorsport) 25”767; 7.Daniele Perfetti (Composit Motorsport) 33”146; 8.Liam Denning (Team Pyro) 37”776 (1. Esordienti); 9.Gian Piero Cristoni (Giada Auto/AB Motorsport) 38”048; 10. Guglielmo Pipolo (Gretaracing) 38”206. Sopra, il vincitore di gara 1 e leader di campionato Aaron Smith. Sotto, Cristian Ricciarini vincitore di gara 2 dopo le noie patite nella prima frazione Il campionato dopo due gare 1. Aron Smith (Team Pyro) 58 punti; 2. Marchetti (Composit Motorsport) 44; 3. Cristian Ricciarini (Composit Motorsport) 42; 4. Nicola Rinaldi (Go Race) 32; 5. Jeff Smith (Team Pyro) 22; 6. Liam Denning (Team Pyro) e Giancarlo Lenzotti (Team Pyro) 12; 8. Emanuele Balestrero e Ezio Muccio (Giada Auto/AB Motorsport) 10; 10. Marco Lertora (Giada Auto/AB Motorsport) e Daniele Perfetti (Composit Motorsport) 8; 12. Gian Piero Cristoni (Giada Auto/AB Motorsport) e Michele Puccetti (Autostar Motorsport) 4; 14. Luca Ligato (Go Race) e Guglielmo Pipolo (Gretaracing) 2. 77 PRODUZIONE FERRARI 599 GTO 670 CV SUPE 78 ERCAR DA F.1 Marco Marelli Porta tre lettere mitiche sul cofano bagagliaio: GTO. In Ferrari giurano sia il modello più prestazionale di sempre e c'è da crederci se si considera che raggiunge i 335 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in soli 3,35 secondi. Dal V12 derivato dalla 599xx, le teste pensanti di Maranello hanno ottenuto ben 670 cavalli e il cambio ha passaggi di rapporto in soli 60 millisecondi. Prodotta in 599 esemplari, verrà presentata al prossimo salone di Pechino ma il 14 aprile all'Accademia Militare di Modena alcuni fortunati potranno già toccarla e vederla. Di lei si dice che a Fiorano abbia fatto fermare il cronometro dopo 1,24 minuti e che l'assetto sia estremizzato per farle tenere velocità in curva da primato complici anche degli pneumatici 285/30 sull'asse anteriore e 315/35 sempre con cerchi da 20 pollici per quello posteriore. Importante è anche ricordare che ha freni carboceramici di seconda generazione. Mai Maranello ha offerto un V12 così gagliardo, la Enzo ne aveva 660 di cavalli. Alcuni dicono che la potenza non sia tutto, che bisogna lavorare sul rapporto peso potenza: sarà, ma intanto da Maranello arriva questa belva e per chi ama la razza equina sappia che poco lontano altri dodici pistoni si stanno muovendo per sfornare qualcosa come 700 cavalli! 79 PRODUZIONE MCLAREN MP-4 12C LA RIVALE 80 Marco Marelli Audi R8, Ferrari 458 Italia, Lamborghini LP560-4, Porsche 911 Turbo, Aston Martin V8 e Mercedes AMG hanno una concorrente in più: di nome fa MP4-12C, di cognome McLaren. 4,51metri di lunghezza, 1,89 di larghezza e 1,20 di altezza, le forme non colpiscono particolarmente in quanto siamo da tempo abituati a design d'avanguardia di Ferrari e Lamborghini o assolutamente retrò come quello di Aston, Porsche e Mercedes. La nuova nata infatti non facendo parte nè della prima scuola di pensiero nè della seconda lascia quanto meno interdetti poiché riprende concetti visti e consumati negli anni ottanta e novanta con vistose prese d’aria anteriori, inconfondibili branchie laterali, diffusore posteriore e spoiler automatico ad inclinazione variabile in base alle velocità. Decisamente più accattivante è invece la costruzione del telaio in carbonio per un peso di 1300 kg, ma anche in questo caso c'è da fare una piccola premessa sul sistema di costruzione che non sfrutta le ultimissime tecnologie oggi disponibili soprattutto del settore aeronautico. A livello meccanico, McLaren ha sviluppato un V8 da 3,8 litri biturbo che eroga 600CV di potenza e 600 Nm di coppia e che dovrebbe avere il primato della maggiore potenza specifica quando dal 2011 la MP4-12C inizierà ad essere consegnata ai primi clienti disposti a staccare un assegno prossimo ai 200 mila euro. Per quanto riguarda invece la trasmissione, il cambio è un doppia frizione a sette rapporti che concede diverse modalità di funzionamento e che interagisce con l'elettronica la quale dovrebbe avere un ruolo da mattatrice se come sembra il controllo di trazione non potrà mai essere disinserito. L’impianto frenante è in alluminio forgiato anche se, ovviamente, su richiesta può essere carboceramico. Gli pneumatici sono stati creati appositamente da Pirelli nelle dimensioni 235/35 R19 davanti e 305/30 R19 dietro. 81 IL CALENDARIO DELLE GARE 2010 23 gennaio 4 aprile 25 aprile IRC a Monte Carlo GP2 Asia a Abu Dhabi F.1 a Sepang Superleague a Silverstone Super GT giapponese a Okayama F.3 inglese a Oulton Park BTCC a Thruxton F.Renault inglese a Thruxton Mondiale Rally - Giordania 14 febbraio 11 aprile Mondiale Rally – Svezia Nascar a Daytona Indycar a Barber Indy Lights a Barber F.3 tedesca a Oschersleben Clio Cup a Monza Endurance Open a Monza Coppa Italia a Monza LMS a Le Castellet F.3 Euro Series a Le Castellet Grand Am a Birmingham Nascar a Phoenix Trofeo Rally Terra – Conca d’Oro Moto GP a Losail F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim Auto GP a Brno F.Renault NEC a Brno F.3 Italia a Misano F.Abarth a Misano GT Italia a Misano CITE a Misano Prototipi Italia a Misano Coppa Italia ad Adria Grand Am ad Alton Nascar a Talladega BTCC a Rockingham F.Renault inglese a Rockingham Italiano Rally – 1000 Miglia Moto GP a Motegi 30 gennaio Grand Am a Daytona 6 febbraio 21 febbraio Nascar a Fontana 28 febbraio GP2 Asia a Al Sakhir Nascar a Las Vegas 7 marzo WTCC a Curitiba IRC in Brasile – Curitiba Mondiale Rally - Messico Grand Am a Miami Nascar ad Atlanta 14 marzo F.1 a Al Sakhir GP2 Asia a Al Sakhir Indycar a San Paolo Trofeo Rally Asfalto - Ciocco 21 marzo ALMS a Sebring Super GT giapponese a Suzuka Nascar a Bristol IRC in Argentina (da confermare) 28 marzo F.1 a Melbourne Indycar a Saint Petersburg Indy Lights a Saint Petersburg Superstars a Monza Challenge Ferrari a Monza Nascar a Martinsville 82 18 aprile F.1 a Shanghai Indycar a Long Beach Indy Lights a Long Beach ALMS a Long Beach Nascar a Fort Worth World Series Renault a Alcaniz Eurocup F.Renault a Alcaniz Megane Trophy a Alcaniz F.Renault NEC a Hockemheim F.Nippon a Suzuka F.3 giapponese a Suzuka F.2 a Silverstone FIA GT1 ad Abu Dhabi European F3 Open a Valencia GT Open a Valencia Challenge Ferrari a Imola Superstars a Imola 2000 Light a Misano Mondiale Rally - Turchia Trofeo Rally Asfalto – Valle d’Aosta 2 maggio Indycar a Kansas Nascar a Richmond World Series Renault a Spa Eurocup F.Renault a Spa Megane Trophy a Spa DTM a Oschersleben WTCC a Marrakech F.2 a Marrakech F.3 inglese a Silverstone FIA GT1 a Silverstone Super GT giapponese a Fuji European F3 Open al Nurburgring F.Renault MEC al Nurburgring GT Open al Nurburgring Endurance Open a Le Castellet BTCC a Brands Hatch F.Renault inglese a Brands Hatch Trofeo Rally Terra – San Crispino Moto GP a Jerez 9 maggio F.1 a Barcellona GP2 a Barcellona GP3 a Barcellona F.BMW Europe a Barcellona F.3 tedesca a Sachsenring LMS a Spa GT Italia a Vallelunga CITE a Vallelunga Prototipi Italia a Vallelunga Superstars a Vallelunga Nascar a Darlington Mondiale Rally – Nuova Zelanda Trofeo Rally Asfalto – Targa Florio Date ancora suscettibili di cambiamenti 16 maggio 6 giugno 27 giugno F.1 a Monte Carlo GP2 a Monte Carlo World Series Renault a Monte Carlo Superleague ad Assen F.Renault Italia a Imola Clio Cup a Imola Coppa Italia a Imola Nascar a Dover 24 Ore del Nurburgring Indycar a Fort Worth Nascar a Pocono World Series Renault a Brno Eurocup F.Renault a Brno Megane Trophy a Brno DTM a Lausitzring F.3 Masters a Zandvoort F.BMW Europe a Zandvoort F.Renault NEC a Zandvoort European F3 Open a Jarama F.Renault MEC a Spa F.Abarth a Magione Prototipi Italia a Magione GT Italia a Magione Grand Am Watkins Glen BTCC a Oulton Park F.Renault inglese a Oulton Park IRC in Italia - Sardegna Trofeo Rally Terra - Sardegna Moto GP al Mugello F.1 a Valencia GP2 a Valencia GP3 a Valencia F.BMW Europe a Valencia Superleague al Nurburgring GT Open a Spa European F3 Open a Spa Auto GP a Spa Endurance Open a Monza Nascar a Loudon IRC in Belgio - Ypres Trofeo Rally Asfalto – Appennino Reggiano Moto GP ad Assen 23 maggio Superleague a Magny-Cours F.3 inglese a Magny-Cours F.3 Euro Series a Valencia DTM a Valencia FIA GT1 a Brno Auto GP a Imola European F3 Open a Imola GT Open a Imola 2000 Light a Imola WTCC a Monza F.2 a Monza F.Nippon a Motegi F.3 giapponese a Motegi F.Renault MEC a Most ALMS a Laguna Seca Superstars a Portimao Italiano Rally – Adriatico Trofeo Rally Terra - Adriatico Moto GP a Le Mans 30 maggio F.1 a Istanbul GP2 a Istanbul Indycar a Indianapolis Indy Lights a Indianapolis F.3 inglese a Hockenheim F.3 tedesca a Hockenheim Grand Am a Lime Rock Nascar a Charlotte F.Renault Italia a Vallelunga Clio Cup a Vallelunga Turismo italiano di Serie a Vallelunga Coppa Italia a Vallelunga Mondiale Rally - Portogallo Trofeo Rally Asfalto – Marca Trevigiana 13 giugno F.1 a Montreal 24 Ore di Le Mans F.3 Italia a Hockenheim Superstars International a Hockenheim Challenge Ferrari a Hockenheim F.3 giapponese a Fuji Nascar a Michigan Turismo italiano di Serie a Franciacorta Coppa Italia a Magione Trofeo Rally Asfalto - Lanterna 20 giugno Indycar a Iowa Indy Lights a Iowa GP2 a Portimao GP3 a Portimao World Series Renault a Magny-Cours Eurocup F.Renault a Magny-Cours Megane Trophy a Magny-Cours Superleague a Jarama WTCC a Zolder F.2 a Zolder F.3 tedesca ad Assen Grand Am a Lexington Nascar a Sonoma Super GT giapponese a Sepang CITE ad Adria Prototipi ad Adria 2000 Light a Magione BTCC a Croft F.Renault inglese a Croft Italiano Rally - Salento Moto GP a Silverstone 4 luglio Indycar a Watkins Glen Indy Lights a Watkins Glen World Series Renault a Budapest Eurocup F.Renault a Budapest Megane Trophy a Budapest F.3 Euro Series al Norisring DTM al Norisring FIA GT1 a Le Castellet WTCC a Portimao F.2 a Portimao F.3 Italia a Imola F.Abarth a Imola GT Italia a Imola CITE a Imola Prototipi Italia a Imola Challenge Ferrari al Mugello F.Renault MEC a Hockenheim Grand Am a Daytona Nascar a Daytona Italiano Rally – San Marino Trofeo Rally Terra – San Marino Moto GP a Barcellona 11 luglio F.1 a Silverstone GP2 a Silverstone GP3 a Silverstone F.BMW Europe a Silverstone F.Renault NEC a Oschersleben GT Open a Magny-Cours European F3 Open a Magny-Cours Auto GP a Magny-Cours ALMS a Miller Nascar a Chicago Mondiale Rally - Bulgaria 83 IL CALENDARIO DELLE GARE 2010 18 luglio 8 agosto 5 settembre Indycar a Toronto Indy Lights a Toronto Superleague a Zolder F.Nippon a Fuji F.3 giapponese a Fuji WTCC a Brands Hatch F.2 a Brands Hatch F.3 inglese a Rockingham F.Renault Italia a Misano Clio Cup a Misano Endurance Open a Misano Turismo italiano di Serie a Misano LMS a Portimao Grand Am a Milville IRC in Portogallo - Açores Trofeo Rally Asfalto – San Martino di Castrozza Moto GP a Sachsenring Indycar a Lexington Indy Lights a Lexington ALMS a Lexington F.Nippon a Motegi F.3 giapponese a Motegi F.3 Euro Series al Nurburgring DTM al Nurburgring F.3 inglese a Thruxton F.3 tedesca ad Assen F.Renault NEC ad Assen F.Renault MEC a Magny-Cours Grand Am a Watkins Glen Nascar a Watkins Glen BTCC a Snetterton F.Renault inglese a Snetterton IRC in Portogallo - Madeira Superleague ad Adria Indycar a Kentucky Indy Lights a Kentucky Nascar ad Atlanta World Series Renault a Hockenheim Eurocup F.Renault a Hockenheim Megane Trophy a Hockenheim F.3 Euro Series a Brands Hatch DTM a Brands Hatch WTCC a Oschersleben F.2 a Oschersleben Challenge Ferrari a Budapest BTCC a Knockhill F.3 giapponese a Okayama F.Renault MEC a Hockenheim 2000 Light ad Adria Italiano Rally – Alpi Orientali Moto GP a Misano 25 luglio F.1 a Hockenheim GP2 a Hockenheim GP3 a Hockenheim F.BMW Europe a Hockenheim Indycar a Edmonton Indy Lights a Edmonton F.3 tedesca al Nurburgring GT Italia al Mugello CITE al Mugello Prototipi Italia al Mugello Superstars al Mugello 2000 Light al Mugello Super GT giapponese a Sugo ALMS a Lime Rock Nascar a Indianapolis Moto GP a Laguna Seca 1 agosto F.1 a Budapest GP2 a Budapest GP3 a Budapest F.BMW Europe a Budapest Superleague a Brands Hatch WTCC a Brno F.2 a Brno F.3 Italia a Brno (?) F.3 inglese a Spa FIA GT1 a Spa Nascar a Pocono Mondiale Rally - Finlandia 84 15 agosto F.3 inglese a Silverstone F.3 tedesca a Lausitzring Nascar a Michigan Moto GP a Brno 12 settembre Indycar a Sonoma Indy Lights a Sonoma F.3 Euro Series a Zandvoort DTM a Zandvoort LMS a Budapest Super GT giapponese a Suzuka ALMS a Elkhart Lake Nascar a Bristol BTCC a Silverstone F.Renault inglese a Silverstone Mondiale Rally - Germania F.1 a Monza GP2 a Monza GP3 a Monza F.BMW Europe a Monza F.Renault Italia al Mugello Clio Cup al Mugello Endurance Open al Mugello Turismo italiano di Serie al Mugello Coppa Italia al Mugello LMS a Silverstone Super GT giapponese a Fuji Grand Am a Tooele Nascar a Richmond Mondiale Rally - Giappone IRC in Spagna - Asturias 29 agosto 19 settembre F.1 a Spa GP2 a Spa GP3 a Spa F.BMW Europe a Spa Indycar a Chicago Indy Lights a Chicago F.3 Italia a Varano F.Abarth a Varano Prototipi Italia a Varano Superstars a Varano F.3 inglese a Snetterton F.3 tedesca al Nurburgring F.Renault NEC a Most Grand Am a Montreal ALMS a Mosport FIA GT1 al Nurburgring IRC in Repubblica Ceca - Barum Trofeo Rally Asfalto - Taormina Moto GP a Indianapolis Indycar a Motegi World Series Renault a Silverstone Eurocup F.Renault a Silverstone Megane Trophy a Silverstone Superleague a Portimao FIA GT1 a Portimao DTM a Oschersleben GT Open a Brands Hatch F.3 Euro Series a Oschersleben European F3 Open a Brands Hatch WTCC a Valencia F.2 a Valencia Superstars a Le Castellet BTCC a Donington F.Renault inglese a Donington Nascar a Loudon Moto GP a Balatonring 22 agosto Date ancora suscettibili di cambiamenti 26 settembre 17 ottobre 28 novembre F.1 a Singapore F.Nippon a Sugo F.3 giapponese a Sugo F.3 Italia a Vallelunga F.Abarth a Vallelunga GT Italia a Vallelunga Prototipi Italia a Vallelunga Turismo italiano di Serie a Varano Coppa Italia a Varano F.3 inglese a Brands Hatch F.Renault MEC a Monza Nascar a Dover IRC in Italia - Sanremo Italiano Rally - Sanremo F.Nippon ad Autopolis F.3 giapponese ad Autopolis DTM a Hockenheim F.3 Euro Series a Magny-Cours F.Renault NEC al Nurburgring Nascar a Charlotte IRC in Scozia - RAC Trofeo Rally Asfalto - Fabaria Moto GP a Phillip Island FIA GT1 a San Paolo Superstars International a Kyalami 3 ottobre Indycar a Miami Indy Lights a Miami GT Open a Monza European F3 Open a Monza Auto GP a Monza Prototipi Italia a Monza 2000 Light a Monza F.Renault NEC a Spa F.3 tedesca a Oschersleben ALMS a Road Atlanta Nascar a Kansas Endurance Open a Brno Mondiale Rally - Francia Trofeo Rally Terra - Azzano 5 dicembre FIA GT1 a San Luis 24 ottobre F.1 a Yeongan Superleague a Navarra F.3 Italia a Monza F.Abarth a Monza GT Italia a Monza CITE a Monza Turismo Italiano a Vallelunga Super GT giapponese a Motegi Nascar a Martinsville Mondiale Rally - Spagna Italiano Rally - Como 31 ottobre DTM a Shanghai GT Open a Barcellona European F3 Open a Barcellona WTCC a Okayama Nascar a Talladega Moto GP a Estoril 10 ottobre 7 novembre F.1 a Suzuka World Series Renault a Barcellona Eurocup F.Renault a Barcellona Megane Trophy a Barcellona F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim F.3 Italia al Mugello F.Abarth al Mugello CITE al Mugello F.Renault Italia a Imola Clio Cup a Imola Endurance Open a Imola Turismo italiano di Serie a Imola Coppa Italia a Imola Superstars a Vallelunga Challenge Ferrari a Vallelunga BTCC a Brands Hatch F.Renault inglese a Brands Hatch Nascar a Fontana Italiano Rally – Costa Smeralda Moto GP a Sepang F.1 a San Paolo FIA GT1 a Durban F.Nippon a Suzuka Nascar a Fort Worth IRC a Cipro - Cyprus Moto GP a Valencia 14 novembre F.1 a Abu Dhabi GP2 a Abu Dhabi F.Nippon a Motegi Super GT giapponese a Fuji Nascar a Phoenix Mondiale Rally – Gran Bretagna 21 novembre F.3 a Macao WTCC a Macao Nascar a Miami Endurance Open a Vallelunga 85 Ipsedixit “Se metto insieme 300 GP, tra prove e gare, sono 3 anni di fila senza scendere mai dalla moto. Ma non li sento” Loris Capirossi “Ma il Mondiale non è finito qui...” Casey Stoner “Dovizioso mi ha dato la sveglia” Valentino Rossi “Schumacher? Può vincere una gara in qualsiasi momento” Lewis Hamilton “È il mio quinto anno in Ferrari. Evidentemente credono in me, qualcosa di buono l’ho fatto anch’io”. Felipe Massa “L’F-duc? Vedremo, non possiamo correre il rischio di aggiungere alla macchina altre cose che si possono rompere” Stefano Domenicali “Non so cosa significhi finire una corsa...” Vitaly Petrov “Trenta ore di volo per una giornata al simulatore “Quando parti in testa alla griglia, la gara ti non le avevo mai fatte” “Come diceva Ferrari, la Jenson Button sembra sempre più lunga. macchina perfetta è Dopo Sepang, quella che si rompe dieci “Il periodo di ho voglia di una gara metri dopo il traguardo” assestamento di De La lunghissima” Valentino Rossi Rosa si sta rivelando più Felipe Massa difficile del previsto” “Le cose per me non sono Peter Sauber “Sono innamorato andate benissimo nelle di questa McLaren” prime gare, ma so come “Dopo cinque o sei gare il Lewis Hamilton campionato si assesta. funziona la F.1. Tutto “Le Red Bull non procede secondo i piani” Alla fine rimarranno un Michael sono imbattibili” paio di piloti” Schumacher Fernando Alonso Felipe Massa 86 Loris Capirossi ha festeggiato i 300 GP 87 Il graffio di Baffi