LEUCEMIA LINFATICA CRONICA NEOPLASIE (SINDROMI) LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE • Le sindromi linfoproliferative croniche sono malattie monoclonali neoplastiche prevalenti nell’adulto anziano caratterizzate dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo, negli organi linfoidi e nel sangue periferico di linfociti • Sono più frequentemente a fenotipo B • La loro frequenza aumenta con l’età PATOGENESI DELL’EVENTO NEOPLASTICO L’ORIGINE DELLA LEUCEMIA HA IMPORTANZA PROGNOSTICA • In circa il 50% dei casi la cellula neoplastica origina in una fase di maturazione linfocitaria antigene (Ag) indipendente (pre-centro germinativo nel linfonodo). E’ una cellula “naive” che non presenta mutazioni somatiche del gene IgVH • Nel restante 50% dei casi circa la cellula neoplastica origina in fase maturativa Ag dipendente, post centro germinativo. Il linfocita ha già percorso la fase di maturazione T dipendente (B memoria) e sono presenti mutazioni somatiche del gene IgVH LA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA (LLC) • La popolazione monoclonale è rappresentata da piccoli linfociti, morfologicamente normali, funzionalmente incompetenti, arrestati in fase precoce del ciclo cellulare (G0-G1), con prolungata sopravvivenza per ridotta apoptosi • Nel 95% dei casi circa il fenotipo è B LA LINFOCITOSI B MONOCONALE E’ UNA CONDIZIONE NON PATOLOGICA, NON SINTOMATICA, NON RICHIEDENTE ALCUNA TERAPIA, E TENDENZIALMENTE NON EVOLUTIVA, CHE BIOLOGICAMENTE E’ IDENTICA ALLA LLC, MA DEVE ESSERE DISTINTA CLINICAMENTE DALLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LLC • • • • • • • • • • MONOCLONALITA’ k/ RIARRANGIAMENTO IGHV FENOTIPO CD5 / CD19 LINFOADENOMEGALIE SPLENOMEGALIA SINTOMI ANEMIA PIASTRINOPENIA NEUTROPENIA CONTA LINFOCITI NEL SANGUE + Linfocitosi B monoclonale + ± + ± ± + - ± ± ± ± ± > 5000/L < 5000/L EPIDEMIOLOGIA • 25% di tutte le leucemie in Europa • La più frequente leucemia cronica Rara e a fenotipo prevalentemente T in oriente • L’incidenza aumenta con l’ età (età media 63 anni) • Nessuna correlazione etiologica con i principali fattori leucemogeni (ad esempio radiazioni ionizzanti) APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTA LLC INDAGINI DI LABORATORIO (I) • Esame emocromocitometrico: – riscontro di linfocitosi (> 5.000/ L ) – Morfologia dei linfociti – Possibile riscontro di anemia e/o piastrinopenia (10-15% dei casi) APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTA LLC INDAGINI DI LABORATORIO (IV) INDAGINI STRUMENTALI • Protidemia + elettroforesi (30-50% dei pazienti presentano ipogammaglobulinemia) • Ecografia addominale, Rx torace, TAC toraceaddome APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTA LLC INDAGINI DI LABORATORIO (II) • Studio del fenotipo di membrana dei linfociti (immunofenotipo): – Markers dei linfociti B (CD19, 20, 21, CD23) – CD5 (a bassa intensità) (CD5/CD19 +) – Ig di superficie (IgM o IgD) a bassa densità con restrizione monotipica per le catene leggere APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTA LLC INDAGINI DI LABORATORIO (III) • Aspirato midollare: infiltrazione linfoide midollare > 30% • Biopsia ossea: valutazione del tipo di infiltrazione midollare e dell’emopoiesi residua • Analisi delle alterazioni cromosomiche dei linfociti (presenti in circa 50% dei casi) LLC - classificazione secondo RAI STADIO Linfocitosi B monoclonale : • • • • • 0 I II III IV Isolata Con adenomegalie Con organomegalia (Milza / Fegato) Con anemia (Hb < 11 g/dL) Con piastrinopenia (Piastrine < 100.000/uL) LLC - classificazione secondo Binet STADIO Linfocitosi B monoclonale con: • A • B < 3 aree linfonodali interessate > 3 aree linfonodali interessate • C Hb < 10 g/dL e/o Piastrine < 100.000/uL, indipendentemente dal numero delle aree linfonodali interessate FATTORI PROGNOSTICI NELLA LLC • Parametri biologici: – Presenza di mutazioni somatiche del gene IgVH – Alterazioni cromosomiche: delezione del cromosoma 13, trisomia del cromosoma 12, delezione del cromosoma 17 (anti oncogene p53) e 11 (banda q23) – Espressione fenotipica di CD38 – Espressione di ZAP-70: proteina intracellulare che promuove la trasmissione di segnali di sopravvivenza cellulare. Normalmente presente nei linfociti T e cellule NK, raramente nei linfociti B DECORSO CLINICO DELLA LLC • Progressivo accumulo di linfociti nel midollo e nel sangue • Progressione di stadio • Alcuni pazienti non mostrano progressione nel tempo (“Linfocitosi monoclonale B”) • Evoluzione in leucemia prolinfocitica e/o sindrome di Richter STRATEGIE TERAPEUTICHE • 1/3 dei pazienti non necessita di terapia • 1/3 dei pazienti, dopo un periodo di decorso “indolente”, presenta una progressione che richiede terapia • 1/3 dei pazienti richiede immediata terapia per malattia aggressiva Istituto “Seragnoli”-Bologna TERAPIA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA QUANDO TRATTARE? Non vi è nessun beneficio a trattare la malattia in fase iniziale Si trattano i pazienti che presentano progressione di stadio Anemia, piastrinopenia, epatosplenomegalia, adenopatie multiple Importante tempo di duplicazione linfocitaria LEUCEMIA LINFATICA CRONICA TERAPIA Clorambucile Ciclofosfamide, Vincristina, Prednisone Fludarabina +/- Rituximab; CTX Bendamustina Anticorpi monoclonali (anti CD 20 Rituximab, Ofatuzumab,anti CD 52 Alemtuzumab) Dal wait and watch al TMO APPROCCIO AL PAZIENTE CON SOSPETTA LLC INDAGINI DI LABORATORIO (IV) INDAGINI STRUMENTALI • Protidemia + elettroforesi (30-50% dei pazienti presentano ipogammaglobulinemia) • Ecografia addominale, Rx torace, TAC toraceaddome